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BOLIVIA

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1) Bollettino informativo JOVENES_UNIVERSITARIOS_DEL_MAS_20/01/2003

http://bolivia.indymedia.org/

!!Bolivia 13.03.03!! Le ricette del FMI provocano nuovi morti in Bolivia. 16 morti e centinaia di feriti

Il FMI ha condizionato l'erogazione di un nuovo prestito alla bolivia se il governo avesse adottato misure fiscali per risanare il deficit pubblico. Il governo ha deciso una tassa addizionale sui salari pubblici e privati del 12% scatenando nuovamente la protesta in tutto il paese a cui si è sommato l'ammutinamento di numerosi reparti della polizia pubblica che rifiuta la nuova tassa e anzi rivendica aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro. In particolare i reparti del GES (Grupo Especial de Seguridad)hanno abbandonato i presidi intorno agli edifici pubblici delle maggiori città del paese e si sono trincerate dentro le loro caserme rifiutando gli ordini del loro comandante generale Pardo. A La Paz gruppi di studenti e dipendenti pubblici hanno attaccato la sede del governo, del ministero del lavoro e dei partiti di maggioranza MNR e Mir che sono stati incendiati, dopo che la polizia li aveva lasciati incustoditi. A questo punto il battaglione Colorados della Fuerzas Armadas più altre unità speciali hanno militarizzato la città ed hanno aperto il fuoco con mitragliatrici ed armi pesanti contro le caserme della polizia e contro i manifestanti. Gli scontri più violenti si sono avuti tra il Palazzo Presidenziale presidiato dall'esercito e il Palazzo della Cancelleria dove si erano raggruppati i reparti della polizia.

"Stiamo cadendo come mosche" è stato l'ultimo grido di un sottufficiale di polizia del 4° raggruppamento di La Paz prima che la comunicazione telefonica fosse interrotta . Gli uomini della polizia rinchiusi nelle caserme si sono fatti largo a colpi di dinamite per uscire dallo assedio dell'esercito ma 9 effetivi di polizia sono morti. In città si sono avuti saccheggi di ogni tipo a supermercati e a banche, il presidente della repubblica Gonzalez Sanchez de Lozada in un improvvisato discorso televisivo ha annunciato il ritiro della nuova tassa sui salari.

La preoccupazione del governo è che buona parte delle forze di polizia si uniscano allo Stato Maggiore del Popolo che è un coordinamento delle maggiori organizzazioni di opposizione e di cui fanno parte i cocaleros di Evo Morales, la COB Central Obrera Boliviana, i Sin Tierra di Alan Duran , i campesinos di Felipe Quispe e i mineros della zona di Orure e Potosi.

I contrasti tra esercito e polizia in Bolivia hanno radici lontane e risalgono al 1952 quando durante la rivoluzione nazional- popolare di Victor Paz Estensoro la polizia si schierò con i lavoratori per cacciare il governo del presidente Enrique Hertzog a cui l'esercito era rimasto fedele. Ma anche negli ultimi tdue anni c’erano stati altri ammutinamenti della polizia sia per aumenti salariali che in rifiuto alla repressione indiscriminata del Governo Banzer contro le lotte sociali. Nell’aprile del 2001 i reparti speciali Puma e Polivalente si consegnarono armati in caserma per protesta contro il governo e per aumenti salariali ricevendo l'appoggio di diverse categorie di lavoratori. (Giorgio) =Situazione al 28/01/03= ==Los bloqueos== Per la configurazione geografica della Bolivia controllare le strade, significa controllare il paese. Le arterie principali sono quattro: Santa Cruz-Cochabamba, Santa Cruz- Oruro/La Paz; Oruro- Potosi; Potosi –Tarija. In particolare su quella che si inerpica dall’altipiano di Santa Cruz (capitale del Gas) alla cordigliera di Cochabamba (pricipale città industriale) transitano migliaia di TIR al giorno ed anche in condizioni normali sono numerosissimi gli incidenti mortali. Il blocco di questa carretera per tradizione è sempre il primo a partire trascinandosi poi gli altri. I blocchi sono fatti di tronchi e pietre e per rimuoverli servono le ruspe. Quando un blocco viene sgomberato dall’esercito verso valle, un altro se ne apre a monte, tra le gole delle Ande, facendo rotolare massi dall’alto qualche volta anche con l’impiego della dinamite. Quando il livello della protesta sale, e l’esercito comincia a sparare (cosa molto frequente) i blocchi possono essere armati sempre con modalità di spostamento frequente. Ai blocchi partecipano migliaia di persone che sono in grado in una sola notte di ripristinare una barricata di pietre. ===I motivi della protesta=== I blocchi stradali attuali sono iniziati il 13 gennaio dai cocaleros del Chapare contro lo sradicamento delle coltivazioni di coca. Il piano di coltivazioni era stato concordato negli anni precedenti in circa 12000 ettari. Intorno a questa protesta si sono via via sommate le agitazioni di altri settori sociali: -Insegnanti che reclamano aumenti salariali e miglioramento delle condizioni di lavoro. Aggiornamento dei testi scolastici che per la scuola elementare e inferiore sono vecchi di 50 anni, mentre per le superiori risalgono agli anni 60. -Pensionati che chiedono da tempo una rivalutazione delle pensioni minime che sono di 400 bolivianos (meno di 60 dollari al mese). -Minatori che chiedono la riapertura e l’ammodernamento di alcune miniere della zona di Oruro in particolare quelle di Huanuni e Totoral. -Sin tierras che chiedono un piano di redistribuzione delle terre incolte che sono spesso in mano dei latifondisti. -Campesinos che chiedono interventi di ammodernamento (macchinari e facilitazioni di credito) ====Piattaforma nazionale==== Intorno a queste rivendicazioni specifiche, Evo Morales (attualmente lider del MAS, giunto secondo nelle recenti elezioni presidenziali) ha saputo costruire una piattaforma nazionale che in sostanza rivendica il controllo delle risorse nazionali: -Il gas (la Bolivia è il secondo paese del Sud America, dopo il Venezuela per riserve accertate) che oggi è totalmente in mano a società estere e che il governo vuole cedere in larga parte agli USA realizzando un progetto faraonico e portarlo in California (N.B. questo aspetto merita un approfondimento particolare) . -L’acqua che è scarsa e cara per la popolazione mentre viene largamente consumata dall’industria soprattutto mineraria.Le lotte degli anni scorsi realizzate dalla “Coordinadora por l’agua y la vida” di Cochabamba contro la privatizzazione dell’acqua del bacino Tunari sono state esemplari. -L’introduzione di coltivazioni OGM di tipo intensivo in mano a multinazionali del settore. -Il rifiuto all’ALCA =====Gli oppositori===== Il governo ha risposto prima con la militarizzazione del territorio causando 11 morti e centinaia di feriti. Successivamente ha cominciato ad aprire tavoli di trattativa separata per dividere il fronte degli oppositori. Tra questi vanno segnalati: -MIP (Movimento Indigeno Pachac..) che raccoglie una parte dei campesinos il cui lider è Felipe Quispe. Tra lui e Morales c’è sempre stata rivalità. -COB Central Obrera Boliviana suddivisa in COD (Central Obrera Departemental) che partecipano con modalità diverse. -Los mineros (minatori) che pur facendo capo alla COB rappresentano una variabile indipendente (e assai temuta) nel panorama sindacale. -Sin Tierra liderati da Angel Duran ======La situazione attuale====== Alcune trattative con la COB, i campesinos, i Sin Tierra e i minatori sono avanzate. Il governo ha parzialmente accolto le richieste. Per esempio: la revisione delle pensioni minime; l’introduzione di una tassa alle imprese petrolifere che dovrebbe fruttare circa 80 milioni di dollari per calmierare i prezzi dei carburanti per la popolazione. Le miniere della zona di Orure dovrebbero ricevere interventi specifici. Più difficile la trattativa per i maestri, per medici e infermieri e per il settore industriale di Cochabamba oltre che per i cocaleros. Nonostante ciò ieri notte sia Quispe che Morales hanno concordato una tregua nell’applicazione dei blocchi stradali. Tutto dipenderà nei prossimi giorni da quanto potrà destinare il governo nel bilancio preventivo alle richieste dell’opposizione sociale, tenuto conto che proprio in questi giorni è presente in Bolivia una delegazione del FMI per negoziare un prestito alla Bolivia. Se le proposte non saranno soddisfacenti, sia Quispe che Morales applicheranno il blocco totale del Paese. (Giorgio)

Bolivia (last edited 2008-06-26 09:52:33 by anonymous)