trasmissione da ROR il 31 gennaio 2003, in studio jaromil massimo newmark

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Comunicato Zucchetti
  "Finalmente una "bella notizia" per tutti gli imprenditori nel settore dell'informatica gestionale, per i    loro dipendenti, collaboratori e partner, ovvero per decine di migliaia di cittadini italiani che rischiano        
     il posto di lavoro: il "Grande Timoniere" dell'informatica mondiale si appresta a far visita ai Senatori         
   della Repubblica Italiana. L'evento è previsto per il 31 gennaio p.v. e probabilmente non mancheranno feste,       
                                        ricevimenti e convivialità varie.                                             
      Del resto, quando Gates ci gratifica della Sua presenza, solitamente non si limita al classico giretto          
    turistico in suolo italico. Anche durante le Sue visite passate è stato accolto in pompa magna e gli sono         
    stati tributati onori da autorità politiche, nonché da personaggi di spicco della cultura e dell'economia,        
                    che sicuramente non mancheranno di correre ossequiosi anche questa volta.                         
     In genere, nelle visite "ufficiali" appare in compagnia dei Suoi più stretti collaboratori italiani. Le          
    stesse persone che, annunciando la nuova strategia di Microsoft nel settore dell'it che ci vede da sempre         
      impegnati, hanno implicitamente consigliato alle software house, che producono gestionali, di cambiare          
                                                    mestiere .                                                        
              La notizia dell'imminente visita di Gates al Senato mi suggerisce alcune riflessioni:                   
   - l'Unione Europea attualmente è impegnata in attività di sensibilizzazione degli Stati membri affinché gli        
   stessi promuovano ed incentivino investimenti a favore di piattaforme tecnologiche alternative a Microsoft.        
    Ad esempio si sostiene che, con l'open source, l'Europa può diventare leader mondiale nel mondo dell'ict ,    liberandosi dal vassallaggio e dai costosi tributi versati continuamente alla multinazionale americana.          
      Sicuramente i nostri rappresentanti parlamentari auspicheranno la stessa cosa, anzi sono certo che, in          
       occasione della visita di Gates, i nostri Senatori vorranno approfondire ed affrontare questo tema.            
    - Presso il Senato della Repubblica è giacente un disegno di legge, che speriamo venga presto discusso ed         
      approvato, che intende favorire l'adozione, nella P.A., di tecnologia informatica indipendente, ovvero          
        alternativa a Microsoft. Il titolo del DDL, attualmente assegnato alla Commissione per gli Affari             
    Costituzionali, è eloquente: "Norme in materia di pluralismo informatico e sull'adozione e diffusione del         
                                 software libero nella pubblica amministrazione".                                     
    Sono certo che i Senatori co-firmatari dell'iniziativa, vorranno approfittare dell'occasione per fornire a        
     Gates ulteriori informazioni in merito. In proposito, spero che non ci si accontenti delle dichiarazioni         
     "distensive" circa la dichiarata disponibilità di Microsoft (peraltro parziale) di rilasciare il codice          
   sorgente delle applicazioni agli Enti Governativi. Il vero problema è la dipendenza economica e culturale a        
   cui si deve sottostare quando il mercato offre una sola soluzione e il fornitore beneficia di posizione più        
                                                 che dominante...                                                     
        - Il capo del Governo alcuni giorni fa, in occasione dell'inaugurazione della mostra filatelica di            
   Montecitorio sulla Repubblica Italiana, ha manifestato una certa preoccupazione nei confronti di quello che        lui stesso ha definito "il problema della schiavitù tecnologica". Per la verità il Presidente Berlusconi si        
     riferiva all'abuso nell'utilizzo degli SMS nella comunicazione dei nostri giovani; ma è pacifico che si          
      debba considerare "schiavitù tecnologica" anche quella che subiscono le persone nell'uso di strumenti           
   informatici quando l'offerta si riduce ad un monoprodotto, ovvero nello scenario che Microsoft auspica e che       
                                           noi, con forza, contestiamo.                                               
     Possiamo considerarci davvero liberi di scegliere se tutte le volte (o quasi) che utilizziamo prodotti o         
   servizi informatici - nelle nostre attività professionali e non- dobbiamo ricorrere a Microsoft? Sono certo        
     che la questione stia a cuore anche ai nostri parlamentari e possa trovare approfondimento in occasione          
                                              della visita di Gates.                                                  
          - Quotidianamente, dal mondo politico, arrivano a noi imprenditori messaggi di incoraggiamento              
    nell'imprimere accelerazioni al nostro lavoro. Ci viene chiesto di andare avanti, investire, creare nuovi         
    posti di lavoro. In particolare, ricordo un intervento del Quirinale molto stimolante, in occasione della         
    recente celebrazione del Tricolore. Il Presidente Ciampi chiedeva più sviluppo in tutti i campi della vita        
    civile. Riporto fedelmente un passaggio del discorso: "L'Italia può fare di più, e meglio, nell'accrescere        
                      il proprio sviluppo e nel diffonderlo nelle varie regioni del mondo".                           
     Come ho già scritto, le aziende italiane impegnate nel settore dell'informatica gestionale danno lavoro,    attualmente, a decine di migliaia di cittadini italiani e contribuiscono al sostentamento di altrettante         
   famiglie. La strategia di Microsoft in questo settore rischia di azzerare tutto ciò, comprese le attività di       
                        ricerca ed innovazione che da sempre cerchiamo di portare avanti.                             
   Se tutto ciò sparisse, considerato che ormai l'informatica gestionale entra in quasi tutti i processi delle        
        aziende industriali, di quelle di servizi, nonché di quelle pubbliche, ne risentirebbe lo sviluppo            
                           dell'intero paese e la competitività delle imprese italiane.                               
     Sono certo che questo grido d'allarme non rimarrà inascoltato e troverà pronta la sensibilità dei nostri         
    Senatori affinché anche questa questione possa trovare approfondimento in occasione della visita di Gates.        
       Naturalmente senza accontentarci di affermazioni tranquillizzanti, che non risolvono niente e senza            
     osannarlo per qualche Suo eventuale gesto di magnanimità, fatto probabilmente per raccogliere in seguito         
   contratti di più grande portata o per tenerci buoni per il probabile monopolio anche nel settore gestionale        
                                        che ci imporrà la società di Bill.                                            
   Auspico pertanto che anche negli ambienti politici italiani ci si renda conto del gravissimo pericolo che il       
     mondo dell'informatica gestionale italiana sta correndo e che noi stiamo denunciando con forza in questi         
   giorni: Microsoft sta cercando di ghettizzare noi produttori di software in una sorta di "riserva indiana".        
         Sterminarci sarebbe "politicamente scorretto" e Gates lo sa. La strategia è quella di decimarci,        colonizzarci culturalmente ed economicamente, drogarci con una serie di dichiarazioni finalizzate a "tenerci       
    buoni", per limitare i nostri tentativi di protesta e reazione: proprio come hanno fatto gli avi di Gates         
                                            con gli indiani d'America.                                                
      Se prestiamo orecchio alle recenti dichiarazioni di qualche nostro collega/concorrente (e al silenzio           
             assoluto di altri) ci rendiamo conto, mestamente, che tale strategia purtroppo funziona.                 
    Non chiediamo protezionismo, ma non possiamo accettare passivamente che le soluzioni delle software house         
    italiane, oggi apprezzate ed utilizzate da tanti milioni di cittadini negli uffici pubblici e privati, in         
        futuro possano trovare spazio soltanto in qualche bottega naif per il commercio "equo e solidale".            
    Non chiediamo, per i nostri prodotti, il marchio Denominazione di Origine Protetta, ma solo la libertà di         
   poter continuare a fare il nostro lavoro e quella, ancor più importante, delle aziende private e pubbliche e       
    dei cittadini di poter scegliere le soluzioni che preferiscono e non quelle imposte da un monopolista che         
                     farebbe sparire dal mercato anche tante soluzioni notevolmente migliori.                         
                                               Domenico Zucchetti"                                    

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                             COMUNICATO STAMPA

   Cortiana (Verdi) :"Pi? che chiedere consigli a Bill Gates, Berlusconi
                        dovrebbe investire risorse"

"Gioved? scorso il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato
che  avrebbe  incontrato  Bill Gates, presidente di Microsoft, per chiedere
consigli   sull'innovazione  tecnologica  del  nostro  Paese.  L'Italia  ha
eccellenti  tecnici e persone piene di competenza a cui chiedere consiglio,
primo  tra tutti il Ministro per l'Innovazione Tecnologica Stanca, ma
con i
fichi  secchi non si pu? certo innovare un Paese come l'Italia" dichiara il
sen. Cortiana, primo firmatario del DDL sul software libero.

"Berlusconi  e  Tremonti  hanno  brutalmente  tagliato  ogni  speranza  per
l'Italia di riallinearsi al grado di innovazione del resto d'Europa quando,
in  finanziaria, ha ridotto a pochi spiccioli le risorse a disposizione per
il   Piano   di  e-government.  Non  basteranno  certo  i  consigli  di  un
monopolista-  ripetutamente  condannato  nel  suo Paese- per risollevare le
sorti dell'innovazione tecnologica in Italia." Dichiara il sen. Cortiana

"Microsoft  non  impiega  un solo sviluppatore di software in Italia. Siamo
quindi  convinti che un forte impegno nella crescita del software
libero, e non  l'asservimento  ai  software  proprietari prodotti fuori
dall'Europa e dall'Italia,  sia  l'unica  via  per  consentire  una
 innovazione  vera e concreta.  Per  discutere  di  questo,
  Venerd?  31  Dicembre, in occasione
dell'intervento  di  Bill  Gates  al  Senato,  organizzeremo una conferenza
stampa  presso  la  Sala  Rossa  del  Senato  alle  ore 13.00 con i massimi
esponenti della comunit? open source italiana." Conclude il sen. Cortiana


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ROMA - C'è chi propone di manifestare vestiti da pinguini (il 20%). Chi vorrebbe un faccia a faccia con lui,       
   certamente non per scambiare convenevoli (10%). Una minoranza (3,3%) è divisa tra il sit-in con slogan e           
   cartelloni e l'azione fisica per impedire l'entrata dell'ospite al Senato. La maggioranza, invece, (23%), ha       
   scelto una via più pacifica e, tutto sommato, un po' fatalista: un drink al bancone del bar, a spese               
   dall'odiato personaggio, come parziale risarcimento delle licenze profumatamente pagate.                      L'annunciato (con largo anticipo) arrivo al Senato del boss della Microsoft, Bill Gates, invitato dal         
presidente Marcello Pera per un ciclo di conferenze che prevede anche un passaggio a Palazzo Madama il 31          
   gennaio, ha già fatto scattare dibattiti on-line e messo in movimento i fan dell'Oss, l'Open source system         
   (l'accesso gratuito al sistema. Linux, per intenderci).                                                            
                                                                                                                      
   http://www.maximumdebian.org, http://www.softwarelibero.it, http://www.quintostato.it, http://www.wup.it e, in particolare, http://www.openlabs.it che ha                 
   pubblicato il sondaggio di cui sopra, lanciano l'appello per "fare qualcosa" nell'imminenza della visita           
   dell'odiato Imperatore della globalizzazione. Ancora silenti, finora, i Disobbedienti, impegnati a studiare        
   iniziative contro la prossima guerra all'Iraq, argomento che occupa il primo posto anche tra le crew               
   dell'informatica vicine ai centri sociali, da avananet a Bugslab, da Inventati.org a Autistici.org.              
                                                                                                                      
   Il dibattito, però, è già cominciato, tra il serio e il faceto, sui siti anti-global che promuovono l'uso          
   dell'Oss. Il primo atto ufficiale è stato quello del senatore Fiorello Cortiana dei Verdi, che, in una             
   lettera inviata il 1° gennaio scorso al presidente Pera, lo invita ad ospitare, sugli scranni del Senato,          
   uno dei maggiori rappresentanti della Free software foundation, Richard Stallman.                                  
                                                                                                                      
   Una sorta di par condicio dei sistemi informatici. Anche perché quello che salta agli occhi per primo, ai  frequentatori delle comunità informatiche, è la strana coincidenza tra la bocciatura fatta di recente in           
   Parlamento dell'adozione del software libero nella pubblica amministrazione e la visita di Gates. "Se la           
   giustizia è uguale per tutti - dice la redazione di OpenLabs - è importante sentire anche l'altra campana".        
                                                                                                                      
   C'è anche chi propone di inviare una petizione a un grande quotidiano con "almeno" 400 firme. "Una                 
   pagliacciata - la definisce il suo autore Raphael su Softwarelibero.it - ma sarebbe una pagliacciata               
   intelligente per parlarne e farne parlare". Del resto la questione si gioca a livello mediatico. "Non mi           
   sorprenderei -dice ancora Raphael - se Bill Gates tra una visita ministeriale e l'altra, annunciasse il            
   regalo, chessò, di diecimila computer. Un bel colpo mediatico!". Ci vorrebbe un battage pubblicitario              
   intensivo, dice b.georg su Quintostato.it, e propone di lanciare una campagna "Parlamento open source" sui         
   blog anti-monopolio da linkare alla lettera del senatore Cortiana.                                                 
                                                                                                                      
   Meno soft, invece, dinogen su Wup.it che caccerebbe volentieri a pedate Bill Gates dal sacro scranno               
   senatoriale al primo accenno sulla natura pericolosamente comunista di Linux, come ha fatto recentemente il        
   presidente di Microsoft Italia.        Ma, minacce di pedate a parte, il movimento si prepara ad accogliere il nemico e sta studiando le forme più        
   originali e curiose, tutte rigorosamente pacifiche, per far sentire la propria voce. Niente striscioni e           
   picchetti di protesta, niente megafoni e cortei. Mantenere alta la tensione, comunque. "D'altra parte questo       
   é cio' che dovete fare loro: dovete abbattere i loro altari, e dovete spezzare le loro colonne sacre e             
   dovete tagliare i loro pali sacri, e dovete bruciare col fuoco le loro immagini scolpite".          

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http://www.quintostato.it/archives/000135.html

Uno stuolo di vocianti pinguini. E' la promessa fatta dai sostenitori del
software libero, che si raduneranno brandendo il simbolo di Linux intorno alle
11.00 di venerd? 31 gennaio fuori da Palazzo Madama, per protestare contro la
presenza di Bill Gates al Senato. Il tycoon del copyright ? stato invitato dal
presidente Marcello Pera per esprimere la sua opinione a proposito dei
processi
di globalizzazione, e la notizia del suo arrivo ha da subito sconcertato gli
appassionati e i professionisti del software libero. Gli "smanettoni" italiani
hanno richiesto a gran voce una sorta di "par condicio" tecnologica, indicando
in Richard Stallman, l'inventore del concetto di free software, l'ospite da
invitare al Senato in contrapposizione a Gates. Protesta appoggiata da Quinto
Stato, che ha predisposto una vera e propria campagna contro la presenza
(esclusiva) di Gates in Senato. Si creer? scompiglio, dentro e fuori Palazzo
Madama?


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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 16 Dicembre 2002
?SOFTWARE LIBERO NEI PROGETTI DI E-GOVERNEMENT?, APPROVATO DAL CONSIGLIO
COMUNALE ORDINE DEL GIORNO DI PAPINI (VERDI)
Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno del capogruppo dei
Verdi Alessio Papini che chiede di ?dare priorit? al software libero per
la realizzazione delle infrastrutture informatiche del progetto "People"
sull'e-governement?.
Il progetto "People" prevede un portale con pi? di 200 possibilit? da
offrire ai cittadini e alle imprese. Con questo sistema, ad esempio,
certificati anagrafici, concessioni urbanistiche, cambi di residenze,
assistenze domiciliari, iscrizioni scolastiche per i propri figli si
potranno ottenere attraverso Internet senza limiti di tempo o di spazio
con la piena collaborazione informatica tra tutte le amministrazioni
pubbliche, attraverso processi telematici pienamente trasparenti e
controllabili dalla rete.
?L'uso dei software proprietari, ovvero senza codice sorgente, nell'ambito
della pubblica amministrazione e per l'e-governement - ha spiegato Papini
- pone gravissimi dubbi sulla sicurezza dei dati sensibili gestiti dagli
enti pubblici. L'uso di software libero per l'e-governement ? una priorit?
per garantire la sicurezza dei dati e per potenziamento delle case
produttrici di software italiane?. (fn)




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DISEGNO DI LEGGE DI CORTIANA
http://www.softwarelibero.it/misc/raccoltafirme.shtml


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Golem lancio manifestazione
http://golem.linux.it/pipermail/golem/2003-January/002274.html

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Wu ming

http://www.informationguerrilla.org/la_visita_imperiale_di_bill_gate.htm