== Wkhy scrisse 08/06/2005: ==

Prologo:

una sera, alla fine del hackmeeting 2001 a Catania, Asbesto, Jaromil e Wkhy, 
non ricordo se c'erano altri presenti, discutevano tra il codare di jaromil 
e il "santiare" (non ricordo per cosa) di asbesto sulla ipotesi di una 
società a partire dalle ipotesi filosofiche di Pier Levy (Le tecnoplogie 
dell'intelligenza, l'intelligenza collettiva, altro). Certo noi abbiamo in 
breve elaborato la teoria della prossimita un po' come in questa citazione:

"... giova rilevare che la mia intelligenza diviene la somma delle 
intelligenze con le quali vengo a contatto: il calcolatore, pertanto, 
attraverso il quale opero questa somma, potrà fornire un aumento 
praticamente illimitato delle mie capacità cognitive. In un certo senso 
posso aumentare, a livelli prima di oggi impensabili, i livelli della mia 
intelligenza e i risultati che posso ottenere con una intelligenza così 
amplificata. Si potrebbe parlare adirittura parlare di patrimonio comune 
delle intelligenze, lasciando intatta l'identità di ciascuna intelligenza, 
da cui dipende la stessa identità dell'uomo, a meno che non vengano 
deformate o strumentalizzate le informazioni che fanno parte del patrimonio 
comune."

Concetti come prossimità e siamo l'intelligenza che ci circonda ci hanno 
affascinato tanto... da pensare di realizzare un progetto di comunità 
tecnologica che si poneva di essere un nodo della rete complessiva 
dell'intelligenza mondiale senza perdere il contatto con la terra nel vero e 
proprio senso della parola.
Dopo tante ambizioni abbiamo coniato il temine netecology che voleva 
sintetizzare le nostre aspettative. Così nacque la lista su dyne e quello 
che ne conseguì (anche il nulla di cui abbiamo cognizione).
In quella lista abbiamo espresso in nostri sogni. Avevamo pure, grazie a 
jaromil, un testo della comunità erupea che ci consentiva di poter 
richiedere dei finanziamenti per i progetti "di nuove comunità". Progetto 
quiquennale (ovvero i finanziamenti venivano erogati per cinque anni). 
Avavmo in mano la possibilità di realizzare un sogno che richiedeva atti 
concreti per essere portato avanti, ma ad oggi, come ben sapete, non siamo 
andati al di la dei sogni.
...

== Wkhy scrisse 09/06/2005: ==

Lo spirito di netecology

netecology è l'idea di costituire una comunità che vive nei e dei principi 
appartenenti ad anni di elaborazioni di società con uno sviluppo possibile 
senza negare, ma integrare/creare/rivoluzionare strumenti tecnologici 
appartenenti ai vari settori che possano contribuire a questo genere di 
sviluppo. Il proprio bagaglio di conoscenze viene messo a disposizione della 
comunità al fine di dare il miglior contributo possibile. In netecology non 
ci vorrebbero essere sclerotizzazioni di ruoli e di attività. La forma 
economica è mista dalla fruizione diretta dei beni prodotti dalla terra, 
allo scambio, al riciclaggio, alla commercializzazione della parte eccedente 
la produzione intellettuale e della terra e altre soluzioni che si possono 
e/o vogliono elaborare nel corso della vita del progetto. E' propria delle 
dinamiche sociali che la comunità non possa essere intesa come statica, ma 
ha la dinamicità che si vorrà dare e nalla fase di progettazione e in corso 
d'opera.

Discriminanti dei contenuti ovvero i prodromi di una società possibile

Qui esprimerò i principi miei e li fonderò a quelle che sono le espressioni 
che sono venute fuori fino ad adesso.
Nella mia idea, ma credo si tratti di un'idea comune, alcuni elementi di una 
società possibile vanno individuati nelle seguenti sintesi che possiamo 
elaborare in qualsiasi momento. Quelli che seguono sono solo slogans che 
richiedono di essere riempiti di contenuti (bisognerà dibatterli) a parte 
quelli che già ce l'hanno un loro contenuto per effetto di elaborazioni 
precedenti.
Eliminare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Attenzione alle condizioni di 
lavoro. Aborrire il consumismo e favorire il riciclaggio delle risorse. 
Rispetto dell'ambiente naturale contestualizzandolo alle necessità della 
comunità e contestualizzando la comunità alle necessità della natura. Libera 
diffusione dei saperi. Rispetto delle diversità per conviverci in modo 
sinergico, sempre che le diversità rispettino i principi che ci vogliamo 
dare. Corretta redistribuzione del reddito.
Messa in discussione delle logiche di domino. Promuovere l'autostima 
individuale e collettiva.
Al momento non riesco a razionalizzare altro, ma ci sarà modo di 
approfondire.
...

Da dove iniziare netecology

Qui entriamo nel campo delle proposte.
Individuazione degli strumenti iniziali che ci vogliamo dare per attuare il 
progetto:
Diffusione del progetto e dibattito su di esso nella logica della 
rivoluzione permanente: meeting; forum; mailinglist; altro.
Individuazione degli strumenti economici iniziali: autoappropriazioni (leggi 
occupazione e/o altro); donazioni; finanziamenti da istituzioni; altro.
Individuazione di un'area rurale da dedicare allo sviluppo possibile 
abitativo/produttivo. Non sottovalutimo il fatto che col crescere (ce lo 
auguriamo tutti, spero) della comunità, cresceranno le esigenze 
abitative/produttive, se preferite gli spazi vivibili.
Tipo di interazione da avere con le realtà locali, una volta individuata 
l'area.
Se ci si vuole organizzare in entità "legalemente riconosciuta" (mera scelta 
opportunistica) oppure non transigere sull'essere entità sociale (comunità) 
e quindi come tale, riconosciuta a priori (autovalorizzazione). Nel caso di 
richiesta di finanziamenti da istituzioni, sarà necessario costituirsi in un 
qualche tipo di associazione riconosciuta.
...