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Un modo di provare il funzionamento di Netsukuku (se non si dispone di una variegata infrastruttura di reti e di un numero cospicuo di computer) può essere l'uso di {{{NetKit}}}. Un modo di provare il funzionamento di Netsukuku (se non si dispone di una variegata infrastruttura di reti e di un numero cospicuo di computer) può essere l'uso di {{{NetKit}}} (vedere [[http://wiki.netkit.org/index.php/Main_Page]]).
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== Preparare una macchina virtuale per eseguirci ntkd ==

Dopo aver installato la versione più recente di Netkit (core version 2.6 - file system 5.0 - kernel version 2.7) si possono avviare macchine virtuali che hanno un sistema operativo basato su Debian.
<<BR>>
Possiamo quindi usare {{{apt-get}}} per installare il software di cui abbiamo bisogno. E' necessario che il nostro computer sia collegato a Internet.

Assicuriamoci di avere la password di root del nostro sistema. Non si tratta della password nostra con la quale possiamo usare "sudo"; ma della password associata a root.
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Per accertarci, diamo il comando "su -" che ci richiede appunto la password di root.
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Dopo aver verificato, usciamo dalla shell di root e torniamo nella shell del nostro utente.

Nel terminale del nostro sistema, ci posizioniamo su una directory vuota creata per questi test.

Diamo il comando:
{{{
  vstart pc1 --eth0=tap,10.0.0.1,10.0.0.2 --mem=64
}}}
Viene richiesta la password di root.

Questo modo di avviare la macchina virtuale consente di accedere dalla macchina virtuale a Internet.

E' possibile che sia necessario eseguire anche i seguenti comandi, sempre dal terminale del nostro sistema, per fare in modo che il sistema ospite (virtuale) esca su Internet.
{{{
   sudo ifconfig nk_tap_$(whoami) 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 up
   sudo iptables -t nat -A POSTROUTING -s 10.0.0.2 -j MASQUERADE
   sudo iptables -A FORWARD -i nk_tap_+ -j ACCEPT
}}}

Ci serve un DNS server per il sistema ospite. Possiamo usare opendns se non sappiamo quale usare. Dentro il sistema ospite modificare il file {{{/etc/resolv.conf}}} per inserire la riga
{{{
 nameserver 208.67.222.222
}}}

A questo punto dovremmo essere in grado di "navigare" dal sistema ospite. Possiamo provare con "ping www.ubuntu.com".

Se tutto funziona diamo i seguenti comandi per installare alcuni pacchetti necessari.
{{{
    apt-get update
    apt-get install build-essential # N.B. la fase di configurazione dei pacchetti richiede qualche interazione con l'utente
    apt-get install subversion
    apt-get install swig
    apt-get install openssl libssl-dev
}}}

HowTo test netsukuku daemon using NetKit

Un modo di provare il funzionamento di Netsukuku (se non si dispone di una variegata infrastruttura di reti e di un numero cospicuo di computer) può essere l'uso di NetKit (vedere http://wiki.netkit.org/index.php/Main_Page).

Lo scopo di questa pagina è quello di raccogliere le informazioni che possono aiutare i nuovi arrivati a preparare un ambiente in cui simulare una arbitraria topologia di rete i cui nodi sono in grado di eseguire il demone ntkd.

Preparare una macchina virtuale per eseguirci ntkd

Dopo aver installato la versione più recente di Netkit (core version 2.6 - file system 5.0 - kernel version 2.7) si possono avviare macchine virtuali che hanno un sistema operativo basato su Debian.
Possiamo quindi usare apt-get per installare il software di cui abbiamo bisogno. E' necessario che il nostro computer sia collegato a Internet.

Assicuriamoci di avere la password di root del nostro sistema. Non si tratta della password nostra con la quale possiamo usare "sudo"; ma della password associata a root.
Per accertarci, diamo il comando "su -" che ci richiede appunto la password di root.
Dopo aver verificato, usciamo dalla shell di root e torniamo nella shell del nostro utente.

Nel terminale del nostro sistema, ci posizioniamo su una directory vuota creata per questi test.

Diamo il comando:

  vstart pc1 --eth0=tap,10.0.0.1,10.0.0.2 --mem=64

Viene richiesta la password di root.

Questo modo di avviare la macchina virtuale consente di accedere dalla macchina virtuale a Internet.

E' possibile che sia necessario eseguire anche i seguenti comandi, sempre dal terminale del nostro sistema, per fare in modo che il sistema ospite (virtuale) esca su Internet.

   sudo ifconfig nk_tap_$(whoami) 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 up
   sudo iptables -t nat -A POSTROUTING -s 10.0.0.2 -j MASQUERADE
   sudo iptables -A FORWARD -i nk_tap_+ -j ACCEPT

Ci serve un DNS server per il sistema ospite. Possiamo usare opendns se non sappiamo quale usare. Dentro il sistema ospite modificare il file /etc/resolv.conf per inserire la riga

 nameserver 208.67.222.222

A questo punto dovremmo essere in grado di "navigare" dal sistema ospite. Possiamo provare con "ping www.ubuntu.com".

Se tutto funziona diamo i seguenti comandi per installare alcuni pacchetti necessari.

    apt-get update
    apt-get install build-essential  # N.B. la fase di configurazione dei pacchetti richiede qualche interazione con l'utente
    apt-get install subversion
    apt-get install swig
    apt-get install openssl libssl-dev

Netsukuku/ita/TestWithNetkit (last edited 2010-08-28 14:46:52 by anonymous)