Modulo QSPN - Dettagli Tecnici

Requisiti

L'utilizzatore del modulo QSPN per prima cosa inizializza il modulo richiamando il metodo statico QspnManager.init ( ) .

Prima di iniziare ad usare il modulo QSPN, il nodo deve essere a conoscenza del suo indirizzo Netsukuku; deve essere un indirizzo non ancora preso nella rete; deve essere un indirizzo compatibile con gli archi del nodo, cioè tale che se il nodo entra in un g-nodo esistente g di livello i abbia almeno un arco verso un altro nodo appartenente a g. Di fatto per ottenere questo il nodo contatta i suoi vicini e raccoglie informazioni sui loro g-nodi di appartenenza ai vari livelli, compreso il livello più alto; poi sceglie uno di questi g-nodi per entrarvi, quindi contatta il Coordinator del g-nodo scelto e si accorda con lui per farsi assegnare un posto al suo interno.

La strategia che si adotta per la scelta del g-nodo non è di competenza del modulo QSPN. Viene descritta nel documento TODO: inserire.

Dallo stesso Coordinator del g-nodo g il nodo ottiene anche altre informazioni che servono al modulo QSPN, come l'anzianità di g e dei suoi g-nodi superiori e l'anzianità del g-nodo che il nodo corrente costituirà, per poter produrre il proprio fingerprint di nodo. L'identificativo del fingerprint è generato dal nodo come numero random in uno spazio abbastanza grande di modo che sia presumibilmente univoco a livello di rete.

Quindi il nodo istanzia il suo QspnManager passando al costruttore:

Quando ci sono variazioni sugli archi, richiama sul QspnManager i metodi:

Deliverables

Quando viene costruito il QspnManager gli viene passata una lista di archi. Se non ci sono archi significa che il nodo sta generando una nuova rete, quindi il modulo si considera da subito maturo. Il modulo lo segnala attraverso il segnale qspn_mature di QspnManager.

Se invece ci sono degli archi il modulo si considera non maturo. In questo caso chiede ai vicini di comunicargli le loro mappe con un ETP completo.

Le richieste sono fatte su ogni singolo arco, in parallelo, con protocollo reliable. Se una richiesta fallisce (per problemi al link) il relativo arco viene rimosso e viene emesso il segnale arc_removed di QspnManager.

Alcuni degli archi possono rifiutare la richiesta perché a loro volta non sono ancora maturi. Per questi non viene rimosso l'arco, ma semplicemente non abbiamo potuto ricevere da loro un ETP.

Quando tutte le richieste hanno terminato si avrà una lista di ETP. Se tale lista risultasse vuota allora il modulo emette il segnale failed_hook di QspnManager affinché il nodo consideri fallito l'ingresso nella rete e riprovi da capo. Quando viene emesso il segnale failed_hook l'utilizzatore del modulo è tenuto a scartare l'istanza di QspnManager.

Se invece la lista contiene uno o più ETP, il modulo li elabora. Poi si considera maturo, quindi emette il segnale qspn_mature di QspnManager.


Il modulo segnala la rimozione di un arco non funzionante attraverso il segnale arc_removed di QspnManager.


Il modulo segnala l'inserimento di un nuovo g-nodo nella sua mappa attraverso il segnale destination_added di QspnManager e la rimozione di un g-nodo attraverso il segnale destination_removed di QspnManager.


Il modulo segnala l'inserimento di un nuovo percorso verso una destinazione attraverso il segnale path_added, la rimozione di un percorso attraverso il segnale path_removed e il cambio di qualche parametro in un percorso attraverso il segnal path_changed di QspnManager.


Il modulo segnala il cambio nel fingerprint di uno dei suoi g-nodi attraverso il segnale changed_fp di QspnManager.


Il modulo segnala il cambio nel numero di nodi stimati all'interno di uno dei suoi g-nodi atttraverso il segnale changed_nodes_inside di QspnManager.


Il modulo segnala il rilevamento di uno split in un g-nodo di sua conoscenza attraverso il segnale gnode_splitted di QspnManager.


Il modulo permette di vedere se si considera maturo con il metodo is_mature di QspnManager.


Il modulo permette di ottenere la lista di percorsi noti verso un certo g-nodo con il metodo get_paths_to di QspnManager.


Il modulo permette di leggere il fingerprint di uno dei suoi g-nodi con il metodo get_fingerprint di QspnManager.


Il modulo permette di conoscere la stima del numero di nodi all'interno di uno dei suoi g-nodi con il metodo get_nodes_inside di QspnManager.

Passaggio di ETP

La costruzione e il passaggio di ETP quando necessario ai propri vicini è realizzata dal modulo in autonomia, senza necessitare di interventi dal suo utilizzatore.

Per sapere a chi deve inviare gli ETP e da chi deve riceverli il modulo si basa sugli archi che gli sono stati passati. Quando riceve un ETP se non riesce ad associarlo ad uno degli archi che conosce allora lo ignora.

Il modulo assume che il fatto che esista un arco tra due nodi implichi che i nodi appartengono alla stessa rete.

L'elaborazione degli ETP ricevuti dai miei vicini che appartengono alla mia stessa rete da come risultato l'aggiornamento della mia mappa; allo stesso tempo mi permette anche di capire quali informazioni saranno di interesse anche per gli altri miei vicini, quindi mi consente di costruire un messaggio che sia esaustivo e allo stesso tempo più piccolo possibile. Il dettaglio di come tale elaborazione avviene è descritto nel documento esplorazione.