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Dobbiamo aggiungere al nodo l'indirizzo nella classe 10.0.0.0/8. Dopo vanno cambiate le rotte nella classe 10.0.0.0/8 di modo da avere questo indirizzo come source preferito, "src", per i pacchetti originati dal nodo. | Dobbiamo aggiungere al nodo l'indirizzo nella classe 10.0.0.0/24 e gli ''interni'' nelle classi 10.0.1.0/24 e 10.0.2.0/24. Dopo vanno cambiate le rotte nella tabella principale di modo da avere questi indirizzi come source preferiti, "src", per i pacchetti originati dal nodo. |
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ip a add 10.0.0.3 dev eth1 ip r change 10.0.0.2/32 src 10.0.0.3 via 169.254.69.30 dev eth1 ip r change 10.0.0.4/31 src 10.0.0.3 via 169.254.94.223 dev eth1 ip r change 10.0.0.6/32 src 10.0.0.3 via 169.254.94.223 dev eth1 |
ip address add 10.0.0.3 dev eth1 ip address add 10.0.2.3 dev eth1 ip address add 10.0.1.1 dev eth1 ip route change 10.0.0.2/32 src 10.0.0.3 via 169.254.69.30 dev eth1 ip route change 10.0.0.4/31 src 10.0.0.3 via 169.254.94.223 dev eth1 ip route change 10.0.0.6/32 src 10.0.0.3 via 169.254.94.223 dev eth1 ip route change 10.0.2.2/32 src 10.0.2.3 via 169.254.69.30 dev eth1 ip route change 10.0.1.0/32 src 10.0.1.1 via 169.254.69.30 dev eth1 |
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ip r add 10.0.0.3/32 src 10.0.0.2 via 169.254.96.141 dev eth1 | ip route add 10.0.0.3/32 src 10.0.0.2 via 169.254.96.141 dev eth1 ip route add 10.0.2.3/32 src 10.0.2.2 via 169.254.96.141 dev eth1 ip route add 10.0.1.1/32 src 10.0.1.0 via 169.254.96.141 dev eth1 |
Modulo QSPN - Esempio di uso degli indirizzi virtuali
Passo 5
In questo passo, siccome il g-nodo [1, 0] non è pieno, possiamo assegnare a 𝛽B un indirizzo reale definitivo in esso, cioè modificare il [2, 1, 0] in [1, 1, 0].
Dobbiamo aggiungere al nodo l'indirizzo nella classe 10.0.0.0/24 e gli interni nelle classi 10.0.1.0/24 e 10.0.2.0/24. Dopo vanno cambiate le rotte nella tabella principale di modo da avere questi indirizzi come source preferiti, "src", per i pacchetti originati dal nodo.
Quindi diamo questi comandi:
- nodo 𝛽
ip address add 10.0.0.3 dev eth1 ip address add 10.0.2.3 dev eth1 ip address add 10.0.1.1 dev eth1 ip route change 10.0.0.2/32 src 10.0.0.3 via 169.254.69.30 dev eth1 ip route change 10.0.0.4/31 src 10.0.0.3 via 169.254.94.223 dev eth1 ip route change 10.0.0.6/32 src 10.0.0.3 via 169.254.94.223 dev eth1 ip route change 10.0.2.2/32 src 10.0.2.3 via 169.254.69.30 dev eth1 ip route change 10.0.1.0/32 src 10.0.1.1 via 169.254.69.30 dev eth1
I percorsi che 𝛽B aveva memorizzati come nodo con indirizzo [2, 1, 0] valgono ora per il suo indirizzo [1, 1, 0]. Il nodo 𝛽B ha già completato la fase di bootstrap. Quindi non chiede ETP ai suoi vicini.
Il nodo 𝛽B comunica via ETP ai suoi vicini 𝛼 e 𝛾 che non è più possibile raggiungere tramite lui l'indirizzo [2, 1, 0]; ma che ora è possibile raggiungere tramite lui l'indirizzo [1, 1, 0].
L'effetto di questo ETP è comunque limitato ai nodi del g-nodo di livello 1, cioè al solo 𝛼, trattandosi di un percorso verso un singolo nodo.
Quindi diamo questi comandi:
- nodo 𝛼
ip route add 10.0.0.3/32 src 10.0.0.2 via 169.254.96.141 dev eth1 ip route add 10.0.2.3/32 src 10.0.2.2 via 169.254.96.141 dev eth1 ip route add 10.0.1.1/32 src 10.0.1.0 via 169.254.96.141 dev eth1
Di nuovo, il nodo 𝛽B è in grado di comunicare con gli altri nodi della rete.
Proseguiamo con il passo 6.