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Puoi ricordare che (FAI COPIA INCOLLA)

  • in italia la campagna di boicottaggio è coordinata dalla rete di boicottaggio

- della quale fanno parte centri sociali, botteghe del commercio equo e solidale, comitati di solidarietà - ha raccolto fino ad oggi quasi 10.000 firme consegnate alle sedi italiane e statunitensi della coca cola.

ricorda che Lo sciopero della era iniziato per protestare contro la chiusura e il licenziamento di 94 lavoratori in diverse imprese imbottigliatrici senza mediazione.

: Le informazioni sono reperibile sul sito internet www.nococacola.info

e la rete annuncia per il 24 aprile a roma una iniziativa di finanziamento per sostenere la campagna presso il centro sociale STRIKE

Campagna di boicottaggio Coca-Cola

PRIMO COMUNICATO SCIOPERO DELLA FAME INTERROTTO: INIZIA IL PROCESSO DI DIALOGO CON LA MULTINAZIONALE COCA COLA

Trascorse 276 ore dall'inizio dello sciopero della fame, si è riusciti ad iniziare un processo di dialogo nazionale con l'impresa, allo scopo di raggiungere un accordo che permetta il reintegro dei lavoratori licenziati per la chiusura di 11 imbottigliatrici a livello nazionale.

Nella riunione sostenuta con il Presidente della compagnia in Colombia, il Signor JUAN CARLOS JARAMILLO, si sono ottenuti i seguenti accordi:

1. Il 2 aprile si realizzerà una nuova riunione tra l'impresa e il sindacato, in cui il SINALTRAINAL presenterà una proposta di riordinamento del processo di produzione. Alla riunione parteciperanno delegati degli stabilimenti in conflitto, ai quali l'impresa darà i mezzi e i permessi necessari.

2. L'impresa non farà rappresaglie contro i partecipanti alla lotta e revocherà le sanzioni imposte.

3. L'impresa concederà una licenza remunerata di due settimane affinché i partecipanti allo sciopero della fame possano riprendersi fisicamente e finanzierà i trattamenti medici che verranno richiesti fino al loro totale recupero.

4. L'impresa pagherà una pubblicazione in un giornale a diffusione nazionale, in cui esigerà il rispetto delle lotte rivendicative e della vita dei suoi lavoratori.

Ringraziamo enormemente l'appoggio e la solidarietà arrivata da tutti gli angoli del mondo, senza la quale non sarebbe stato possibile raggiungere l'accordo.

Sono dovuti trascorrere 12 giorni di sciopero della fame e i partecipanti alla lotta hanno dovuto soffrire problemi fisici e mentali dovuti al digiuno, prima che l'impresa finalmente accettasse ad iniziare un dialogo, ad ascoltare i lavoratori, a dare il via alla parola. Dodici giorni di sacrificio e minacce da parte dei paramilitari prima che i lavoratori venissero ascoltati. Solo con l'unità, la solidarietà, la lotta e la forza delle nostre giuste cause, siamo riusciti ad ottenere che l'impresa si impegnasse a discutere con il sindacato alternative diverse all'esecuzione lavorativa dei dipendenti.

E' stata una vittoria molto importante della lotta e della solidarietà del movimento per la difesa dei diritti umani a livello nazionale e internazionale.

Ma le cause che hanno generato la protesta ancora non sono state risolte, si è appena iniziato un processo di dialogo che potrebbe portare a risolverle. Oggi più che mai dobbiamo essere uniti e forti e tutti coloro che con dignità, integrità e amore per la nostra causa ci hanno accompagnato, devono continuare a farlo per garantire una soluzione giusta e veloce per i lavoratori.

Il SINALTRAINAL mantiene la sua volontà di dialogare alla ricerca di soluzioni che ci portino a salvaguardare i posti di lavoro e la stabilità lavorativa dei nostri compagni. Come gesto della maturità politica che ci ha caratterizzato e prima dell'inizio dei dialoghi nazionali, abbiamo deciso, in maniera unilaterale, di interrompere a partire delle 6:00 del 27 marzo del 2004 lo sciopero della fame con l'obiettivo di arrivare ad una soluzione rapida del conflitto.

Le nostre basi e le organizzazioni che hanno partecipato alla campagna mondiale contro la Coca Cola, continueranno nel loro lavoro, nella speranza di buoni risultati dei dialoghi.

LA SOLIDARIETA' E' LA TENEREZZA DEI POPOLI. GRAZIE PER AVERCELA OFFERTA.

CONTINUIAMO A COSTRUIRE RESISTENZA E AD AVANZARE VERSO NUOVE ALBE.

UNA GRANDE ABBRACCIO A TUTTE E TUTTI.

DIREZIONE NAZIONALE SINANTRAINAL


SECONDO COMUNICATO

COMUNICADO PUBLICO

El día 2 de Abril de 2004, nos hemos reunido con representantes de las embotelladoras de Coca cola y presentamos la propuesta para reubicación de los trbajadores que hoy están afectados por la solicitud de despido colectivo y que anexamos para su conocimiento.

Nuestra propuesta demuestra con amplitud que si la empresa tiene la voluntad politica es poslbe resolver este conflicto y evitar así que se siga agudizando la situación de desempleo y pobreza existente en Colombia.

Basamos nuestra propuesta en lo acordado con la empresa en los convenios colectvios suscritos entre las partes en los artículos 18 y 91 y que textualmente dice? la empresa capacitará y reubicará a los trabajadores que se vean afectados con la implantación de nuevas téconolgias en maquinarias, equipos, reducción de sus actividades, cambios en los sistemas de ventas, distribución, transporte, supresión de rutas, reestructuración administrativa y en caso de venta de la empresa o cambio de razón social, ésta garantiza la estabilidad del personal a su servicio y no habrá despidos por estas razones. La Empresa dará estricto cumplimiento a los artículos 67, 68, 69 y 70 del Código Susutantivo del Trabajo. En nigún caso la Empresa desmejorará las condiciones laborales y económicas de sus trabajadores

Tambien argumentamos que de acuerdo con la tutela emitida por un juez de la república ordenó a la empresa capacitar y reubicar a los trabajadores, así mismo como el propio Ministerio de la Protección Social constató en las diligencias judiciales en las diferenters fábricas donde estan afectados los trabajadores por la solicitud de despido, existen muchas vacantes o cargos ocupados por personal subcontratado, además en ocasiones anteriores cuando la empresa cerró las líneas de producción en Buga y Girardot sin ningún impedimento se procedió a reubicar a los trabaajdores.

Otro argumento que valida mas nuestra justa petición es que la empresa a sacado desde el el 9 de Septiembre de 2003 a mas de 500 trabajadores por despidos, jubilación

anticipada y supuestos arreglos voluntarios, es de resaltar que inicialmente la empresa habia solicitado al ministerio de la Protección Social le autorizaran despedir 195 trabajadores y luego se modifico la solicitud a 97 trabajdores, que de ser aprobado significaria sacar a mas del 50% de la dirigencia sindical y de esta forma estaria legalizando el proceso para que un juez le autorice el levantamiento del fuero sindical.

La empresa acordo con nosotros que para el día 26 de Abril de 2004, dará una respuesta a la propuesta que SINALTRAINAL le presento, esperamos y seguimos insisitiendo en lograr la reubicación de los trabajadores como un derecho adquirido.

Solicitamos la valiosa intervención para que prevalezca el uso de la razón y se resuelva positivamente para los trabajadores y sus familias este conflicto laboral, enviando notas de exigencia a la empresa dirigidas a JUAN MANUEL ARBELAEZ Director de Recursos Humanos y Armando Gómez Jefe de Relaciones Laborales de Coca cola Femsa Tle 2942800 ? 4011413 , Fax 4011687- E-Mail: agomari@femsa.com.mx y cocacola@homtmail.com

Atentamente,

LUIS JAVIER CORREA SUAREZ Presidente

Ucciso leader di partito d'opposizione

05 Apr 2004

Carlos Bernal, leader regionale del partito Polo democratico indipendente del dipartimento settentrionale colombiano di Norte de Santander, è stato assassinato a colpi di arma da fuoco da sconosciuti a Cucuta, 500 chilometri a nordest di Bogotá: lo hanno riferito nel fine-settimana fonti della polizia locale, precisando che Bernal, membro del Comitato nazionale per i diritti umani, è rimasto vittima di un agguato perpetrato da due uomini col volto coperto a bordo di una motocicletta.

I due killer si sono avvicinati al politico e hanno esploso una raffica di proiettili che hanno raggiunto Bernal e la sua guardia del corpo, uccidendo entrambi. Il parlamentare Gustavo Pedro, anch?egli appartenente al ?Polo democratico indipendente?, ha attribuito le responsabilità del crimine ai gruppi paramilitari che operano nella regione di Cucuta, teatro di violenti scontri tra le cosiddette ?autodifese civili!quote e la guerriglia per il controllo del territorio.

I ?paras? delle Auc (Autodifese unite della Colombia) hanno decretato il ?cessate-il-fuoco? unilaterale nel dicembre del 2002 e avviato la scorsa estate un negoziato di pace con il governo centrale, che dovrebbe portare entro il dicembre 2005 al disarmo di oltre 10.000 combattenti. Secondo fonti umanitarie colombiane, tuttavia, le Auc hanno ripetutamente violato la sospensione delle ostilità, continuando ad attaccare la popolazione civile.

di MISNA reporterAssociati

http://www.reporterassociati.org/

La Unión Europea incluye al Eln en su lista de grupos terroristas BOGOTÁ, COLPRENSA El Ejército de Liberación Nacional, Eln, fue incluido en la nueva lista de grupos terroristas de la Unión Europea (UE), decisión que implica medidas restrictivas para los integrantes de la organización guerrillera colombiana. El Consejo de Ministros de la Unión Europea, que renovó el pasado dos de abril los nombres de estas organizaciones, congelará los diferentes activos financieros y recursos económicos de estas organizaciones, y se asegurarán de que "dichos recursos u otros activos relacionados no estén disponibles (...) para el beneficio de personas, grupos o entidades". Anteriormente, el Eln figuraba sólo en la lista de organizaciones terroristas de Estados Unidos, junto a las Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (Farc) y las Autodefensas Unidas de Colombia (Auc), que sí estaban ya en la relación de la UE. La inclusión del Eln en dicha lista fue solicitada en febrero pasado por el presidente Álvaro Uribe durante su gira por Europa. Este grupo rebelde era la única organización armada ilegal colombiana que no hacía parte de la lista. Las Farc y las Auc fueron incluidos en abril de 2002. Junto con el Eln quedaron el grupo separatista vasco, Eta, y las organizaciones próximas a ella como Kas, Xaki, Ekin, Jarrai-Haika- Segi, Gestoras pro-amnistía, Askatasuna, Batasuna (antiguos Herri Batasuna y Euskal Herritarrok). Así mismo, están los Grupos de Resistencia Antifascista Primero de Octubre (Grapo); las Farc; las Auc; el Ejército Republicano Irlandés-auténtico; Hamas-Izz al-Din al-Qassem (brazo terrorista de Hamás); el Frente para la Liberación de Palestina; la Yihad Islámica Palestina; Sendero Luminoso o los mártires de Al Aksa palestinos. Las Farc y el Eln, de izquierda, financian sus operaciones a través del tráfico de drogas, la extorsión y el secuestro. La violencia en Colombia, que se ha prolongado por 40 años, provocada por los enfrentamientos de las Farc y el Eln contra las facciones paramilitares de derecha y las fuerzas del gobierno, deja un promedio de 3.500 muertos anualmente. La lista de terroristas de la UE, que incluye tanto grupos como individuos, fue creada inicialmente en diciembre del 2001, a raíz de los ataques terroristas contra Nueva York y Washington.

El Consejo de Ministros de la Unión Europea incluyó al Ejército de Liberación Nacional, ELN, dentro de su lista actualizada de organizaciones consideradas terroristas. La decisión es resultado de la visita del presidente Alvaro Uribe Vélez a Europa, en la cual el mandatario explicó la importancia y necesidad de esa acción "para poder combatir a los grupos al margen de la ley en todos los frentes". La nueva lista de organizaciones terroristas y de individuos relacionados con actividades terroristas, adoptada el 2 de abril por los Estados Miembros de la Unión Europea, fue dada a conocer ayer por el organismo. El listado fue actualizado por primera vez en diciembre de 2001, a raíz de los ataques terroristas del 11 de septiembre y, una vez más, el 22 de diciembre de 2003. La decisión implica medidas restrictivas a las personas o agrupaciones incluidas en el listado. Así mismo, pretende congelar los recursos y otros activos financieros y recursos económicos, asegurar que dichos recursos u otros activos relacionados no estén disponibles, directa o indirectamente, para el beneficio de personas, grupos o entidades, y garantizar la cooperación policial y judicial entre los Estados Miembros. El 12 de febrero de 2003, en un encuentro con empresarios alemanes en el Deutsche Bank, de Berlín, el Jefe de Estado reiteró la necesidad e importancia de que la Unión Europea declarara al ELN como terrorista "para poder seguir aislándola y derrotarla." "Nos tienen que ayudar a derrotar el lavado de activos, a decomisar las cuentas de los terroristas que aun subsisten en los bancos internacionales. Hay que quitarle todo lo tienen en los bancos internacionales, hay que quitarle todos los bienes", enfatizó el Presidente de la República durante su gira a Europa. La lista incluye 45 personas, de organizaciones como ETA, al-Takfir, al-Hijra, Hezbollah, Herri Batasuna, entre otras, y 36 grupos y entidades, entre las que se cuentan las Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia, Farc, las Autodefensas Unidas de Colombia, AUC, y ahora el Ejército de Liberacion Nacional, ELN.

colombiaolga (last edited 2008-06-26 09:54:28 by anonymous)