Inserisci una descrizione per gr221102- Gr di venerdi 22 novembre - ore 19.30 - SOMMARIO Dal Modo PALESTINA - Continua senza sosta la rappresaglia israeliana per l'azione suicida di ieri a Gerusalemme. Incursioni pesanti a Betlemme, dichiarata 'zona militare inaccessibile', Dheishe e Jenin. Con l'incursione odierna, costata la vita anche ad un bambino palestinese, Israele arriva a controllare sette delle maggiori otto citta' della Cisgiordania. IRAQ - Aerei delle forze statunitensi e britanniche hanno attaccato anche oggi nella zona di interdizione al volo stabilita dagli Stati Uniti nel sud dell'Iraq, un centro di comunicazione delle unità militari irachene. Mentre si è cocluso sempre oggi il vertice Nato di Praga, contro il quale ci sono state iniziative di contestazione. GRAN BRETAGNA - Cotinua lo SCIOPERO dei POMPIERI, mentre il primo ministro Blair sostiene che non cederà alle richieste degli scioperanti. ECUADOR - Continua il terrore tra gli abitanti di Riobamba, in maggioranza indigeni, per le esplosioni a catena verificatesi da mercoledì in un deposito di munizioni di una base militare. E ancora dall'Ecuador notizie sul prossimo ballottaggio per le presidenziali. GUATEMALA - Le Nazioni Unite hanno criticato il governo del presidente guatemalteco Portillo che si è rifiutato di riconoscere ufficialmente una commissione creata dalla società civile per fare luce sulla sorte di 500 bambini, scomparsi durante il terrorismo di stato. Dall'Italia ARRESTI - Oggi c'è stata la revoca dell'arresto per due compagni in carcere da giorni per le indagini sulla rete sud ribelle mentre altri cinque sono passati agli arresti domiciliari.Tra questi anche Anna redattrice di Radio GAP. Oggi a Cosenza si è tenuta un'assemblea nazionale in preparazione del corteo di domani sempre a Coseza che comincerà alle ore 14.00 con l'arrivo dei tanti treni dei manifestanti. Abbiamo raccolto per questo giornale radio alcune dichiarazioni da Cosenza. ---------- PALESTINA - Continua senza sosta la rappresaglia israeliana per l'azione suicida di ieri a Gerusalemme. Ancor prima dell'alba, dopo aver circondato il campo profughi di Dheisheh, oltre cento tra veicoli blindati e carri armati, appoggiati da elicotteri Apache con la 'stella di David', sono entrati a Betlemme e hanno cominciato a perquisire l'abitato palmo a palmo. Betlemme e' stata dichiarata 'zona militare inaccessibile', e' stata circondata nuovamente la Basilica della Nativita' (per impedire che, come avvenne in aprile, vi trovino rifugio i militanti palestinesi ) e i soldati hanno perquisito il Centro della Pace che da' sulla piazza del Presepe. Nell'incursione sono stati arrestati decine di militanti, in gran parte uomini sospettati di appartenere ad Hamas (che ieri aveva rivendicato l'azione); e tra di essi, ci sarebbe anche la ragazza che avrebbe organizzato l'azione. Negli scontri seguiti un po' ovunque, e' rimasto ucciso anche un funzionario Onu, in forze all'Agenzia per i Rifugiati nel campo profughi di Jenin. Ma tra i morti ci sono anche un bambino palestinese di 10 anni, colpito nello stesso campo per rifugiati, e un soldato israeliano. Con l'incursione odierna, Israele arriva a controllare sette delle maggiori otto citta' della Cisgiordania. Il funzionario delle Nazioni Unite si è trovato in mezzo ad una violenta sparatoria, mentre una unità di elite israeliana cercava di arrestare un dirigente militare della Jihad islamica. Inutili i tentativi di soccorso prestati dai medici. Una donna che si trovava con lui, anch'ella dipendente dell'Unrwa, è stata ferita a una gamba. Si tratta di Caoimhe Butterly, irlandese che da mesi vive in Cisgiordania e che è stata ferita dal fuoco di carristi mentre cercava di fare scudo a un gruppo di bambini palestinesi che in precedenza avevano scagliato sassi contro mezzi blindati israeliani. IRAQ - Aerei delle forze statunitensi e britanniche hanno attaccato oggi nella zona di interdizione al volo stabilita dagli Stati Uniti nel sud dell'Iraq, un centro di comunicazione delle unità militari irachene. L'attacco sarebbe dovuto anche quest volta dalla preseza di un aereo iracheno nella zona interdetta agli iracheni dagli USA, la denominata 'no fly zone', che però è in realtà costantemente pattugliata dai caccia Nordamericani e britannici. Intanto arrivano forti critiche alle parole di Berlusconi pronunciate a Praga dove oggi si è concluso il vertice della Nato. Il presidente del consiglio viene accusato dalla Deiana di Rifondazione Comunista di essere passato dal ruolo di appoggio subalterno alla strategia statunitense ad incitare gli altri Paesi appartenenti (di fatto o futuri) alla Nato allo stravolgimento dei propri compiti a favore di una trasformazione in una 'forza di reazione antiterrorismo. COmunque durante il vertice si sono tenute diverse iniziative in chiave anti - Nato e contro la guerra all'Iraq. Gran Bretagna - I vigili del fuoco britannici hanno cominciato oggi un nuovo sciopero, questa volta di otto giorni, in un clima tesissimo con i sindacati che accusano il governo laburista di aver sabotato un accordo raggiunto durante la notte e Tony Blair che si dice deciso a non mollare alle richieste degli scioperanti. Alle 9 in punto i pompieri sono usciti dalle loro caserme e hanno cominciato i picchetti, mentre sono entrati in servizio i militari che, con autobotti vecchie di mezzo secolo, li sostituiranno in questi giorni. Gia' nelle prime ore di sciopero le chiamate sono state diverse e nei casi piu' gravi, in cui erano in pericolo vite umane, sul posto sono andate anche squadre di vigili del fuoco che hanno preso l'impegno di garantire la copertura d'emergenza in incidenti su vasta scala. ECUADOR - La popolazione di Riobamba (170 chilometri a sud di Quito) non si è ancora ripresa dallo shock provocato dalle esplosioni a catena verificatesi mercoledì in un deposito di munizioni di una base militare, mentre col passare delle ore giungono altre drammatiche notizie. Fonti della Croce Rossa Ecuadoriana (Cre) hanno riferito che il bilancio delle detonazioni, ancora provvisorio, è di sette morti e almeno duecento feriti. La stampa locale parla invece di oltre 500 persone con lesioni più o meno gravi. Ma a preoccupare di più è la sorte di oltre 270 bambini che al momento dell’incidente si trovavano a scuola o a giocare in strada nei pressi della caserma della Brigata ‘Galapagos’ dell’esercito. Le famiglie continuano affannosamente a cercarli con l’aiuto dei soccorritori impegnati a rimuovere le macerie delle decine di edifici coinvolti dalle deflagrazioni e in parte distrutti. Oltre due terzi dei circa 150mila abitanti della località, a grande maggioranza indigena, sono fuggiti dal centro abitato per il pericolo che diversi ordigni ancora inesplosi possano scoppiare. ECUADOR - Lucio Gutiérrez resta il favorito nei sondaggi per la poltrona presidenziale al ballottaggio di domenica prossima in Ecuador. Le ultime inchieste dell’istituto demoscopico ‘Cedatos-Gallup’ assegnano al candidato di ‘Società patriottica’ il 53 per cento delle intenzioni di voto. Il suo rivale, il miliardario del settore bananiero Alvaro Noboa, è invece fermo al 25 per cento mentre gli indecisi si attestano attorno al 18 per cento degli aventi diritto al voto. Da parte sua, Gutiérrez ha assicurato che se salisse al potere non ci sarebbero alleanze col presidente venezuelano Hugo Chavez e il capo di Stato brasiliano eletto, Lula, che si insedierà invece a gennaio. Gutierrez, ex militare, fu tra i sostenitori di una protesta che vide la CONAIE - la Confederazione delle Nazionalità indigene del paese, come principale protagonista e responsabile della caduta del corrottissimo presidente Mahuad. Oggi il candidato alla presidenza Gutierrez si è incontrato peraltro col il presidente colombiano, Alvaro Uribe Vèlez. Gutiérrez ha preannunciato che presenterà ad Uribe una proposta per risolvere, per vie politiche, il conflitto interno colombiano che prevede la creazione di un gruppo di nazioni garanti che facciano da mediatori tra il governo colombiano e la guerriglia nel tentativo di raggiungere al più presto un ‘cessate-il-fuoco’. GUATEMALA - Con l’obiettivo di rintracciare i minori ‘desaparecidos’ durante i 36 anni di terrorismo di stato in Guatemala, il rappresentante speciale del segretario generale dell'Onu Kofi Annan per i bambini ed i conflitti armati, Olara Otunnu, ha sollecitato l’apertura degli archivi militari. La petizione figura nel rapporto finale elaborato da Otunnu dopo la sua ultima visita nel Paese centramericano, effettuata nel febbraio scorso, diffuso recentemente dalla Missione Onu in Guatemala (Minugua). Otunnu ha criticato il fatto che il governo del presidente Alfonso Portillo si sia rifiutato di riconoscere ufficialmente una commissione creata dalla società civile per fare luce sulla sorte di 500 bambini, scomparsi durante il terrorismo di stato. Da anni diverse organizzazioni del paese si battono per stabilire la verità sulla sorte di tutti quei bambini guatemaltechi, ma a quanto pare neanche l'interesse delle Nazioni Unite riesce a smuovere l'attuale governo, costituito da oscuri personaggi che appoggiarono il terrorismo di stato in Guatemala.