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'''Cile: è morta Gladys Marín, donna simbolo della lotta al dittatore Pinochet''' = mondo =
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Gladys Marín, presidente del Partito comunista cileno (Pc) e simbolo della resistenza contro la dittatura di Augusto Pinochet Ugarte (1973-1990), dalla quale per anni fu duramente perseguitata, si è spenta nella sua casa nella capitale Santiago all’età di 63 anni, vittima di un tumore cerebrale irreversibile. Lo hanno annunciato i dirigenti del Pc, secondo cui la Marín è morta “all’una della notte del 6 marzo 2005, poche ore dopo essere entrata in stato di coma”. Dopo aver appreso del suo decesso il governo ha inviato le condoglianze mentre una fila di alcune migliaia di persone sé è radunata fuori dalla casa della dirigente comunista, per tributarle l’ultimo saluto. Ai funerali parteciperanno delegazioni ufficiali provenienti da molti Paesi latinoamericani. Nonostante la sua militanza politica le abbia attirato più di una critica negli anni della restaurazione della democrazia, la Marín è ricordata e stimata dalla maggioranza del popolo cileno come la prima donna che, nel 1998, ebbe il coraggio di denunciare l’ex-dittatore Pinochet per le atrocità perpetrate durante il suo regime, uno dei più duri e repressivi dell’America Latina nelle due decadi degli anni Settanta e Ottanta. La Marín aveva chiesto espressamente che la sua vita non fosse prolungata artificialmente e di poter spirare nel suo letto di casa. I medici la assistevano ormai da settimane solo con ossigeno e curandola con analgesici e medicine cubane a base di erbe. Due volte si era sottoposta a interventi chirurgici, in Svezia e a Cuba. Era in lotta contro il tumore dal settembre 2003, quando il male le fu diagnosticato. '''Palestina'''
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  '''Repubblica Dominicana: 126 detenuti, morti nell'incendio di un carcere'''


Strage in un carcere della Repubblica Dominicana, dove un incendio ha provocato la morte di almeno 126 detenuti.
L'incendio sarebbe stato appiccato durante uno scontro tra bande rivali. Recuperati finora i corpi di 60 vittime. Il direttore del carcere, Martinez, ha assicurato l'apertura di un'inchiesta, anche per capire come mai le celle del carcere non siano state aperte per salvare i reclusi.


'''Iraq: Smentito arresto Al Zaqawri'''

Il giorno successivo alla diffusione di voci su un suo recente arresto, Abu Musab al Zarqawi, il Numero Uno di al Qaida in Iraq, il temuto terrorista sulla cui testa gli americani hanno messo inutilmente da anni una taglia da 25 milioni di dollari "sta benissimo", e continua a dirigere "la lotta".
Un comunicato del suo gruppo, Organizzazione di al Qaida per la Jihad in Mesopotamia (già Monoteismo e Jihad), pubblicato oggi su un sito Internet, afferma che il "Nostro sheikh Abu Musab, che dio lo protegga, sta benissimo. Pianifica ogni battaglia in Iraq ... e ben presto potrete sentire un suo discorso".
Ieri un responsabile del ministero degli Interni iracheno aveva annunciato un'operazione congiunta con le forze americane per tentare di stanare Zarqawi nella zona di Samarra, uno dei feudi sunniti nel Triangolo della morte a nord di Baghdad di fatto sotto il controllo della guerriglia. Sempre ieri, un quotidiano arabo aveva annunciato che il terrorista giordano sarebbe stato arrestato un mese fa, ma il governo americano vuole tenere segreta la notizia fino all'insediamento del nuovo governo iracheno. Zarqawi è più volte sfuggito alla cattura, a quanto hanno detto fonti americane e irachene, malgrado le importanti operazioni militari condotte contro di lui, in particolare a Falluja, la città sunnita di 300.000 abitanti a 60 chilometri a ovest di Baghdad, ridotta ad un cumulo di macerie dalle bombe americane che non sono tuttavia riuscite a distruggere la rete del giordano. Oggi l'Organizzazione di Zarqawi, via Internet, ha rivendicato un altro attentato suicida, a Baquba, contro un posto di blocco della Guardia nazionale nel quale sono morti almeno sei agenti.



'''Agguato alla Sgrena: Pentagono: solo un errore ma versione smentita dal Washington Post. scritte naziste contro la Sgrena a Bologna'''

I soldati del posto di blocco sull' autostrada per l'aeroporto di Bagdad che hanno aperto il fuoco uccidendo Calipari "non erano stati informati del passaggio degli italiani". Questa, secondo la Cnn (che cita fonti del Pentagono) una delle prime conclusioni delle indagini militari.

Ma il Washington Post, citando a sua volta fonti militari anonime, sostiene al contrario che gli americani erano informati del passaggio sulla strada di "un alto funzionario di un'ambasciata" e avevano allestito un posto di blocco improvvisato all'ingresso della strada "allo scopo di proteggerlo". Secondo il quotidiano, però, il tragico episodio è scaturito dal mancato "coordinamento preventivo" tra gli italiani e l'unità militare che ha aperto il fuoco.


Scritte e svastiche contro Giuliana Sgrena


Con svastiche, croci celtiche e la scritta 'Sgrena muorì qualcuno la notte scorsa ha imbrattato la sede di un circolo di Rifondazione Comunista nel centro storico di Bologna, in via S. Isaia 71. Lo hanno reso noto il capogruppo in Comune del Prc Roberto Sconciaforni e il segretario del circolo Giuseppe Quaranta.
"Questo è un chiaro segnale contro il nostro costante impegno antifascista e la nostra attività contro la guerra, per il ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq e in difesa della libera informazione", affermano i due esponenti di Rifondazione in una nota in cui invitano tutte le forze di sinistra, progressiste e democratiche di Bologna "all' attenzione e alla mobilitazione contro i fenomeni di recrudescenze fasciste e antidemocratiche".


'''napoli: un operaio morto sul lavoro'''

Ciro Ciotola, 45 anni, è caduto ed è stato travolto da una pala meccanica mentre lavorava a Napoli per un'impresa che ha in appalto opere di ristrutturazione nell'ippodromo di Agnano. Secondo quanto si è appreso, il fatto è accaduto nei pressi delle scuderie dell'ippodromo. Sono state aperte due inchieste, una della magistratura tesa a stabilire la dinamica dell'accaduto, l'altra degli ispettori del lavoro per eventuali responsabilità o violazioni delle norme in materia di infortunistica.


'''napoli: 5 dei dieci palestinesi che devono arrivare a napoli bloccati a Rafah'''




Una giovane donna palestinese é stata uccisa a pugnalate dal padre in quello che appare come -un delitto d'onore.. L'omicidio, avvenuto nella città cisgiordana di Betlemme, è stato portato a termine dal padre della ragazza con la complicità di altri due parenti, ha riferito il capo della polizia della città, annunciando l'arresto dei tre poche ore dopo il -elitto. L'uomo avrebbe affermato che la presunta relazione della ragazza, che non è sposata, aveva -macchiato l'onore della famiglia-.

mondo

Palestina

Una giovane donna palestinese é stata uccisa a pugnalate dal padre in quello che appare come -un delitto d'onore.. L'omicidio, avvenuto nella città cisgiordana di Betlemme, è stato portato a termine dal padre della ragazza con la complicità di altri due parenti, ha riferito il capo della polizia della città, annunciando l'arresto dei tre poche ore dopo il -elitto. L'uomo avrebbe affermato che la presunta relazione della ragazza, che non è sposata, aveva -macchiato l'onore della famiglia-.

grlina (last edited 2008-06-26 09:58:20 by anonymous)