G.R. 19.30

IRAQ: AEREI USA BOMBARDANO CIMITERO NAJAF Alte colonne di fumo si sono levate in giornata dal centro storico di Najaf, vicino al mausoleo dell'Imam Ali, che i guerriglieri di Moqtada al-Sadr continuano a controllare malgrado quasi tre settimane d'assedio. Mentre continuano violenti combattimenti con i miliziani sciiti di Moqtada al-Sadr, i tank statunitensi sarebbero a poco piu' di 200 metri dalla moschea. I seguaci di al Sadr accusano gli americani di aver colpito, durante i raid aerei della scorsa notte, e danneggiato le mura esterne del mausoleo, ma i portavoce militari statunitensi negano. Alcuni colpi di mortaio da 120 millimetri sono stati lanciati oggi contro gli uffici del governatore di Najaf secondo il maggiore Usa Jay Antonelli da Baghdad. Non ci sono per ora notizie di di vittime o feriti. Sono ancora bloccati i negoziati per la consegna del Mausoleo di Ali alle autorità sciite della città santa. Intanto, da stamattina rifunziona il principale oleodotto nel Sud del Paese, presidiato massicciamente dalla Guardia Nazionale irachena e dalle forze americane. Torna cosi' a due milioni i barili di petrolio al giorno l'esportazione

IRAQ: UCCISIONI E RAPIMENTI DI CIVILI Un tecnico turco e due suoi colleghi iracheni sono stati uccisi in un'imboscata a Tikrit, nell'Iraq settentrionale. Lavoravano per una ditta che ripara i ponti cittadini. Il governo nepalese ha confermato il rapimento in Iraq di 13 connazionali: lavoravano per una societa' giordana.

IRAQ: STRATEGIE E PERDITE MILITARI USA Sconfiggere l'insurrezione degli iracheni contro la presenza sul loro territorio d'una forza multinazionale potrebbe richiedere dieci anni all'esercito americano, secondo Randolph Gangle, capo del centro dei marines su minacce e opportunita', citato dal giornale USAToday. Intanto, le perdite americane in Iraq sono salite ad almeno 961 militari e quelle della coalizione ad almeno 1077. Dal 28 giugno, cioe' dal passaggio dei poteri dalle forze (allora) d'occupazione, i soldati americani uccisi sono almeno 106. Il totale delle perdite americane in Iraq e' quasi tre volte il bilancio della Guerra del Golfo del 1991. I militari alleati uccisi risultano 116, fra cui 19 italiani. In Afghanistan e nella campagna Enduring Freedom, invece, gli americani hanno perso almeno 135 uomini: la guerra contro il terrorismo, sui suoi due fronti principali, e', dunque, costata la vita ad almeno 1096 militari statunitensi. Le cifre non tengono conto delle vittime civili, ostaggi o altro. né delle perdite irachene e afghane militari e civili: le stime variano da migliaia a decine di migliaia. Oltre un anno fa, il 1.o maggio 2003, il presidente George W. Bush dichiaro' chiusi i maggiori combattimenti. Da allora, gli Stati Uniti hanno perso almeno 823 militari: quasi sei volte di piu' dei morti nella prima fase del conflitto.

PETROLIO: SOTTO 47 $, ma il futuro è preoccupante Il prezzo con scadenza ottobre è a 46,60/46,70 dollari, stabile rispetto alla chiusura di venerdi' scorso. Stabile anche il future del Brent a 43,57 dollari al barile, ma il prezzo a contanti sta a 44,23 dollari Ma secondo il Centre for Global Energy Studies la situazione potrebbe peggiorare. Anche se l'offerta di greggio sta aumentando - si legge nel report - la domanda continua crescere di più, lasciando le scorte vicine ai minimi operativi. Un inverno freddo (ipotesi che aumenta di 300.000 barili al giorno la domanda) o una perdita di soli 500.000 barili al giorno di export farebbero schizzare il greggio 'Brent' a una media di 48 dollari al barile nel quarti trimestre 2004, e intornoai 53 dollari nel primo trimestre 2005

CECENIA: NUOVO RAID GUERRIGLIA Un ennesimo raid coordinato, a Grozny e dintorni, che ha lasciato sul terreno morti e feriti, a 6 giorni dalle elezioni locali volute dal Cremlino per trovare un successore al presidente unionista Akhmad Kadyrov, ucciso dai ribelli il 9 maggio. Il bilancio dell'attacco, il piu' violento dal giugno scorso, quando i guerriglieri si infiltrarono nella vicina Inguscezia facendo oltre 90 morti, e' ancora incerto. Secondo il comando delle forze federali russe nel Caucaso, gli indipendentisti avrebbero perso una cinquantina di uomini, tra morti e feriti, ma per ora risulta confermato il ritrovamento di otto corpi. Il sito Kavkazcenter, vicino alla guerriglia, ammette invece solo 3 morti e alcuni feriti nelle proprie file, e rivendica l'uccisione di 43 agenti della polizia cecena filo-russa e 11 federali. L'attacco ha impegnato tra 200 e 300 uomini ed è scattato contemporaneamente nella notte tra sabato e domenica contro diversi posti di polizia e seggi elettorali.

BANGLADESH: OPPOSIZIONE PROCLAMA SCIOPERO GENERALE Uno sciopero generale di due giorni e' stato proclamato dalla principale forza di opposizione, la Ligue Awami, dopo l'attentato di sabato scorso contro il congresso del partito, che ha provocato la morte di 19 persone e il ferimento di centinaia. Anche se la situazione nel paese sembra essersi tranquilllizzata, dopo i tumulti di ieri ed un assalto ad un treno da parte dei sostenutori della Ligue, la tensione continua ad essere forte.

GUANTANAMO: AL VIA IL PROCESSO PER I PRIMI QUATTRO DETENUTI Quattro presunti terroristi di Al Qaida compariranno oggi davanti a una corte militare nella base militare Usa di Guantanamo, a Cuba. Nessuno dei quattro uomini è accusato di aver ucciso cittadini americani. Se giudicati colpevoli, i quattro imputati potrebbero essere condannati al carcere a vita. Gli avvocati lamentato le forti restrizioni imposte dal regime carcerario di Guantanamo, tra cui quello della presenza di un militare ai colloqui tra legale e assistito, e quindi l'impossibilità di vincere il caso. Molti hanno avanzato dubbi sull'imparzialità delle corti, dopo che nel 2002 il presidente George W. Bush definì i prigionieri "assassini". Sono partiti oggi da Adelaide per Cuba l'avvocato australiano e i genitori del presunto seguace dei taleban David Hicks, di 29 anni, uno dei primi quattro fra i circa 580 detenuti nella base Usa di Guantanamo ad affrontare un'udienza preliminare. L'avvocato Steven Kenny non e' ottimista sulla possibilita' che il suo cliente riceva un giusto processo. Il vero problema e' la struttura stessa della commissione militare, che accoglie dichiarazioni non giurate e testimonianze fondate su dicerie e che non consente appelli a una magistratura indipendente.

PALESTINA: SENZA PAUSE LA REPRESSIONE ISRAELIANA Un palestinese e' stato ucciso a colpi di arma da fuoco da soldati israeliani a Rafah, all'estremita' meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere locali. L'esercito israeliano ha catturato oggi a Tulkarem, nel nord della Cisgiordania, un leader locale delle Brigate dei martiri di Al Aqsa. Lo hanno riferito fonti dei servizi di sicurezza palestinesi. Nimr Abu Rabiya, di 30 anni, e' stato arrestato assieme a uno dei suoi collaboratori, che e' rimasto ferito. L'operazione e' stata condotta da militari di un'unita' speciale israeliana, travestiti da palestinesi. Da oggi alla immediata periferia meridionale di Gerusalemme una collina viene sbancata per far spazio a 100 nuove unita' abitative per israeliani e altre centinaia di appartamenti sono stati autorizzati in altri insediamenti della Cisgiordania. Vanno ad aggiungersi ad altri mille ancora, approvati dal ministero della edilizia solo mercoledi' scorso. Il New York Times ha scritto giorni fa che, in determinate aree della Cisgiordania, tali progetti rientrano in una intesa discreta fra Israele e Stati Uniti che consente la realizzazione di progetti edili in base al tasso naturale di incremento dei circa 230 mila coloni.

PALESTINA: RIUNIONE EMERGENZA LEGA ARABA SU DETENUTI IN ISRAELE La Lega araba terra' domani una riunione d'emergenza per discutere del tema dei prigionieri palestinesi in Israele. Il delegato palestinese, Mohammad Sobeih riferisce che tra i 3 e i 4 mila dei 7.500 detenuti palestinesi, sono alla seconda settimana di sciopero della fame per protesta contro le loro condizioni in carcere. Fedele alla tradizione pacifista di famiglia, il nipote del Mahatma Gandhi ha deciso di impegnarsi in prima persona nel conflitto israelo-palestinese. Mohandas Gandhi e' arrivato ieri in Giordania da dove domani proseguira' per i territori palestinesi e il suo viaggio ha uno scopo preciso: condurre una battaglia politica contro la barriera difensiva che Israele sta realizzando in Cisgiordania.

COLOMBIA: NO DELLE FARC A SCAMBIO GUERRIGLIERI-RAPITI Le Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), il piu' importanter gruppo guerrigliero di sinistra del paese, hanno rifiutato l'offerta fatta mercoledi' scorso dal presidente colombiano Alvaro Uribe di scambiare 50 loro uomini in carcere con 59 sequestrati nelle loro mani. Il governo utilizza i mezzi di informazione per avanzare le sue proposte, rinunciando ad incontrarsi con i nostri negoziatori. Ieri, intanto, le unita' speciali dell'esercito hanno catturato Walter Florez Candil, presunto dirigente del gruppo guerrigliero, nel suo rifugio di Bosa, un distretto a sud di Bogota'. Con l'arresto di Candil salgono a otto i dirigenti delle Farc in carcere, alcuni dei quali sono ancora sotto processo, mentre altri sono gia' stati condannati.

Gran.Bretagna: ARRESTATI QUATTORDICI ATTIVISTI ANTINUCLEARI Quattordici attivisti antinucleari britannici sono stati arrestati dalla polizia scozzese di Faslane dopo essersi incatenati ai cancelli della locale base navale, che ospita la flotta di sommergibili nucleari britannici Trident. Alla manifestazione organizzata dal movimento Campagna per il Disarmo Nucleare partecipavano centinaia di persone: i quattordici fermati (nove donne e quattro uomini) dovranno rispondere dell'accusa di disturbo della quiete pubblica. La portavoce dell'organizzazione, Nicola Sturgeon, ha sottolineato i "due pesi, due misure" nella valutazione del del governo britannico sulle armi di distruzione di massa: "iL Primo ministro ci trascina in una guerra illegale in Iraq per delle adm che non esistono e nello stesso tempo è felice di far posto in Scozia alle bombe più letali che esistano".

STATI UNITI: A LOS ANGELES CHIUSI ALTRI DUE PRONTO SOCCORSO E' emergenza sanitaria a Los Angeles. Sono ben sei gli ospedali della contea che hanno chiuso le loro unità di pronto soccorso negli ultimi due anni, due solo la scorsa settimana, per gli alti costi legati alla cura dei pazienti privi di assicurazione sanitaria. "Non possiamo più sopportare nessu'altra chiusura - ha dichiarato Jim Lott, vicepresidente della Hospital Association of Southern California - il sistema è sull'orlo del caos assoluto". I pronto soccorso in questione sono quello del Northridge Hospital Medical Center e l'Elastar Community Hospital, i cui pazienti sono per la maggior parte immigrati ispanici.

GERMANIA: ALLAVOLKSWAGEN BLOCCO SALARI PER DUE ANNI Volkswagen si prepara probabilmente ad interrompere la lunga armonia che ha regnato sui suoi rapporti coi sindacati. Il primo costruttore europeo di automobili ha infatti presentato oggi un pesante programma di riduzione dei costi che prevede, tra l'altro, il blocco per due anni dei 103.000 salari pagati in Germania e un sistema di retribuzione legato ai risultati. In una conferenza stampa il direttore del personale Peter Hartz ha detto che il patto di sosteniblita punta ad assicurare il posto di lavoro agli operai e a generare risparmi per 2,04 miliardi di euro. Il programma della Volkswagen prevede che il 30% della retribuzione sia legato ai risultati. Non solo, tra i diversi stabilimenti ci sara' un meccanismo di competizione nella produzione dei nuovi modelli. Il principale sindacato metalmeccanico tedesco, IG Metall, aveva chiesto un aumento dei salari del 4% .

CASO BATTISTI: NESSUN DETENUTO GIUDICA CHI SCEGLIE LIBERTA', DICE SCALZONE "Spero che Cesare Battisti sia in un luogo dove possa curarsi e riprendersi". A parlare e' Oreste Scalzone, l' ex leader di Potere Operaio che afferma di aver visto l' ultima volta Battisti qualche giorno dopo il 30 giugno scorso, quando la Chambre de l' instruction della Corte d' appello di Parigi diede il via libera alla sua estradizione in Italia. "Allora - racconta - fui stupito e preoccupato nel vederlo cosi' provato, estenuato. Si sentiva braccato non tanto e non solo dalla polizia, ma da tutti".

CASO BATTISTI: POLEMICA INUTILE E PRETESTUOSA SUL MANDATO D'ARRESTO Rispetto al caso di Cesare Battisti, la polemica sul mandato d'arresto e' quanto mai pretestuosa. La procedura infatti non era tecnicamente applicabile. Il responsabile Giustizia di Rifondazione comunista Giuliano Pisapia taglia corto con le polemiche nate dopo la fuga dell'ex terrorista e le giudica inutili sia da parte di chi era a favore del ricorso all'istituto per fermare l'ex militante dei Pac rifugiato in Francia, sia da parte del ministro Castelli che adesso - dice Pisapia - si scaglia contro l'intera sinistra europea. A che scopo se non a fini di strumentalizzazione si polemizza dunque?. Si chiede il deputato di Rifondazione che ricorda come l'accordo europeo sul mandato d'arresto non sarebbe utilizzabile per i reati commessi prima della decisione-quadro del 2002. Quanto al testo licenziato alla Camera ed ora all'esame del Senato, Pisapia si dice completamente a favore perche' a differenza del testo originario formulato dai Ds, e' conforme ai principi della Costituzione.

CARCERI: PROTESTA AL CORONEO DI TRIESTE Protestano i detenuti del Carcere del Coroneo si Trieste. I motivi sono sempre quelli: sovraffollamento, migliori condizioni di vita, concessione dell'ammnistia. Tutto ha avuto inizio ieri mattina quando la colazione era stata rifiutata per aderire all'iniziativa radicale "non violenza e digiuno" promossa in 38 istituti di pena italiani. Il "rifiuto del carrello" come si dice in gergo carcerario ha avuto un'adesione molto alta. Nella tarda serata di ieri poi i detenuti hanno rumoreggiato a lungo perquotendo le sbarre con cucchiai e coperchi. Con ogni probabilita' la protesta si ripetera'. "Una protetsa che non ci spaventa - ha detto un esponente della Polizia carceraria - in quanto motivata da richieste, come il sovraffollamento anche comprensibili". Nel carcere del Coroneo di Trieste sono richiusi 245 detenuti il 50% dei quali sono stranieri ed ai quali quindi ovviamente non si ha la possibilita' di concedere gli arresti domiciliari. Il luogo di dete triestino era stato costruito per una capienza massima di 197 unita', quella ideale invece e' di 147 detenuti.

CARCERI: NAPOLI, RIENTRATA PROTESTA DETENUTI POGGIOREALE E' rientrata la protesta dei detenuti del carcere di Poggioreale, a Napoli, che ieri sera non hanno ritirato la cena. Alla manifestazione avrebbe aderito circa l'85 per cento dei reclusi. Al padiglione Livorno (che ospita 200 persone) alcuni detenuti hanno battuto le sbarre. La protesta e' stata fatta - come avvenuto in altri istituti penitenziari - anche per denunciare il problema sovraffollamento. Secondo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, oggi i detenuti hanno ritirato regolarmente il vitto e non hanno battuto le sbarre.

CARCERI: DOMANI PARLAMENTARI A REGINA COELI DOPO PROTESTE I parlamentari Marcella Lucidi (Ds), Francesco Carboni (Ds) e Enrico Buemi (Sdi), componenti della Commissione Giustizia della Camera, insieme al presidente della Consulta per i problemi penitenziari del Comune di Roma Lillo De Mauro, visiteranno domani, alle 14.00 il carcere romano di Regina Coeli in seguito allo stato di agitazione dei detenuti.

CARCERI: DETENUTI DI LANCIANO ADERISCONO A PROTESTA NAZIONALE Anche i 230 detenuti del supercarcere di Lanciano Chieti), la quasi totalita' dei quali reclusi per reati di associazione di stampo mafioso, hanno aderito alla protesta nazionale indetta dai radicali dopo quanto avvenuto a Regina Coeli. I detenuti hanno anche inviato una lettera al provveditorato dell'amministrazione penitenziaria per protestare contro la carenza di personale che di fatto blocca tutte le attivita'.

ENNA: OPERAI SENZA STIPENDIO BLOCCANO BINARI E STRADA I dimostranti hanno rimosso il blocco dalla strada statale perche', hanno spiegato, avrebbe finito col danneggiare le aziende della zona, gia' in grave difficolta'. Viene mantenuto invece il blocco della stazione ferroviaria di Dittaino, che gli operai intendono proseguire a oltranza. Per i passeggeri del treno Milano-Agrigento, che non e' stato possibile far continuare su un'altra tratta, sono stati organizzati servizi sostitutivi di pullman fino alla destinazione finale.

CATANZARO: IN SCIOPERO DIPENDENTI COMAT La vertenza dei lavoratori dipendenti della Comat spa, impegnati a Germaneto di Catanzaro nella costruzione della nuova Facolta' di Giurisprudenza, gia' in stato di agitazione da alcuni mesi e da stamattina in sciopero, si e' ulteriormente aggravata. Nell'incontro del 10 agosto scorso, presso l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro, tra le OO.SS. di Categoria, l'Universita' Magna Graecia di Catanzaro e l'impresa Comat s.p.a. l'unica cosa emersa - si legge in un comunicato sindacale - e' la palese incapacita' della Comat s.p.a. di proseguire nella costruzione dell'opera, nonche', ancora piu' grave, il continuo mancato rispetto delle norme contrattuali verso i lavoratori. Dopoilmancatopagamento dello stipendio di Luglio, al rientro delle ferie sono arrivati i licenziamenti per tutti i lavoratori, illegittimi e gia' impugnati. Il livello di tensione, e' ormai altissimo. Di tutto questo non sembra preoccuparsi l'Universita', che al tavolo di conciliazione ha addirittura dichiarato di non avere conoscenza diretta del numero delle maestranze presenti nel cantiere.

MIGRANTI: NON BASTANO LE QUOTE STAGIONALI

MIGRANTI: PRIMO RISULTATO DELLA PROTESTA DI 100 SOMALI A FIRENZE Da domani una commissione del Ministero degli interni sara' nel capoluogo toscano per valutare le richieste di asilo politico presentate dagli extracomunitari. Lo ha annunciato il Movimento di lotta per la casa di Firenze, che ha affiancato il gruppo di somali nella mobilitazione. A maggio, gli immigrati avevano occupato i locali di un edificio ex proprieta' della curia. Dopo essere stati fatti sgomberare, si sono stabiliti in una scuola elementare chiusa, la Bargellini. Dopo essere arrivati in Italia, circa un anno fa - ha raccontato Lorenzo, del Movimento lotta per la casa - alcuni di loro si sono diretti verso altri paesi europei. La legge, pero', dice che le richieste di asilo politico devono essere valutate dal primo Stato in cui mettono piede dopo essere fuggiti dal paese d' origine. In attesa della risposta, dopo aver chiesto l' intervento delle istituzioni e non aver ottenuto risultati, il Movimento lotta per la casa ha deciso di sistemarli occupando alcuni edifici vuoti.

TRASPORTI: DAL 6 PARTONO SCIOPERI Dal prossimo 4 settembre termina il periodo che vieta il ricorso allo sciopero. Per lunedi' 6 settembre sono in calendario 3 scioperi: il personale ferroviario e marittimo delle ferrovie dello Stato, dalle 21.00, per 24 ore; i dipendenti Enav del Centro di Assitenza al Volo di Brindisi sciopereranno per 4 ore dalle 12.00 alle 16.00 in contemporanea ad analoga protesta proclamata dai loro colleghi di Roma-Fiumicino. Per il 10 settembre sciopero di 24 ore dei piloti dell'Alitalia e di 8 ore del personale Alitalia il 17 settembre, potrebbe essere revocata visto che e' in corso una trattativa tra l'Alitalia e i sindacati. Nel calendario dei disagi non manca il trasporto pubblico locale: per mercoledi' 15 settembre e' previsto uno sciopero nazionale di 24 ore. E per terminare l'elenco delle proteste gia' previste per settembre ricordiamo lo sciopero di 4 ore, dalle 12 alle 16, del personale Enav del centro di assistenza al volo di brindisi.

G.R. 13,00

BAGHDAD, 23 AGO - Gli aerei da guerra americani hanno continuato a bombardare nel corso della notte le postazioni dei guerriglieri sciiti a Najaf, dove anche in mattinata sono andati avanti i combattimenti nei pressi del mausoleo dell'imam Ali. Nella tarda serata di ieri un razzo ha peraltro sfondato il muro di cinta della grande moschea al cui interno sorge il mausoleo. Per i miliziani di Moqtada Sadr si tratta di una grave profanazione, e ne hanno attibuito la responsabilita' agli americani, ma il comando statunitense ha smentito che le forze Usa abbiano preso di mira il complesso religioso. Le trattative per fermare gli scontri vanno intanto avanti, ma molto a rilento. La delegazione della Conferenza nazionale irachena che la settimana scorsa a Najaf sembrava esser riuscita a indurre Sadr a gettare le armi oggi ha fatto sapere di essere in attesa di un impegno scritto del leader religioso sul disarmo della sua milizia.

Unica notizia positiva stamattina sembra essere la riapertura del principale oleodotto nel Sud del Paese, che viene presidiato massicciamente dalla Guardia Nazionale irachena e dalle forze americane. Secondo quanto ha annunciato la South Oil Company irachena, le operazioni sono ripartire all'alba di oggi. Torna cosi' a due milioni i barili di petrolio al giorno la capacita' di esportazione dei terminali del Golfo

AEREI USA BOMBARDANO CIMITERO NAJAF - Najaf (Iraq), 23 ago. - Alte colonne di fumo si sono levate in giornata dal centro storico di Najaf, vicino al mausoleo dell'Imam Ai che i guerriglieri di Moqtada al-Sadr continuano a controllare malgrado quasi tre settimane d'assedio: a mostrarle ha provveduito l'emittente televisiva satellitare del Qatar 'al-Jazira', che ha mandato in onda un filmato in cui fumo nero si vedeva sorgere da piu' punti. Secondo fonti giornalistiche sul posto, si sarebbe trattato di un nuovo bombardamento aereo americano, dopo quelli contro le postazioni dei ribelli che in due successive ondate erano stati compiuti durante la notte: questa volta pero' a essere presi di mira non sono sati i paraggi del mausoleo bensi' l'adiacente cimitero monumentale di Wadi al-Salam (in lingua araba 'Valle della Pace'; ndr), ove i miliziani di Sadr si sono rintanati.

G.B./ ARRESTATI QUATTORDICI ATTIVISTI ANTINUCLEARI Si erano incatenati ai cancelli della base navale di Faslane Faslane (Scozia), 23 ago. (Ap) - Quattordici attivisti antinucleari britannici sono stati arrestati dalla polizia scozzese di Faslane dopo essersi incatenati ai cancelli della locale base navale, che ospita la flotta di sommergibili nucleari britannici Trident. Alla manifestazione organizzata dal movimento Campagna per il Disarmo Nucleare partecipavano centinaia di persone: i quattordici fermati (nove donne e quattro uomini) dovranno rispondere dell'accusa di disturbo della quiete pubblica. La portavoce dell'organizzazione, Nicola Sturgeon, ha sottolineato i "due pesi, due misure" nella valutazione del del governo britannico sulle armi di distruzione di massa: "Non riesco a comprendere l'ipocrisia di un Primo ministro che ci trascina in una guerra illegale in Iraq per delle adm che non esistono e nello stesso tempo è felice di far posto in Scozia alle bombe più letali che esistano".

M.O.: NIPOTE DI GANDHI SI SCHIERA CONTRO "MURO" = (AGI/AFP) - Amman, 23 ago. - Fedele alla tradizione pacifista di famiglia, il nipote del Mahatma Gandhi ha deciso di impegnarsi in prima persona nel conflitto israelo-palestinese. Mohandas Gandhi e' arrivato ieri in Giordania da dove domani proseguira' per i territori palestinesi e il suo viaggio ha uno scopo preciso: condurre una battaglia politica contro la barriera difensiva che Israele sta realizzando in Cisgiordania. "Lo scopo principale del suo viaggio e sollecitare Israele ad attuare le sentenze della Corte dell'Aia sulla barriera", ha spiegato Hisham Awad, esponente del Gruppo arabo per la protezione della natura (Apn) che ha invitato Gandhi nei territori. Ad Amman il nipote del Mahatma ha in agenda incontri ai massimi livelli, compreso un colloquio con il premier Faisal al Fayez.

CARCERI: PROTESTA AL CORONEO DI TRIESTE

Protestano i detenuti del Carcere del Coroneo si Trieste. I motivi sono sempre quelli: sovraffollamento, migliori condizioni di vita, concessione dell'ammnistia. Tutto ha avuto inizio ieri mattina quando la colazione era stata rifiutata per aderire all'iniziativa radicale "non violenza e digiuno" promossa in 38 istituti di pena italiani. La manifestazione inoltre era abbinata alla raccolta di firme per il referendum sulla fecondazione assistita e per altre quattro consultazioni popolari in collaborazione con tutte le forze di centrosinistra. Il "rifiuto del carrello" come si dice in gergo carcerario ha avuto un'adesione molto alta. Il direttore del carcere Enrico Sbriglia ha commentato l'iniziativa con serenita'. "Qualunque protesta che sia pacifica e' sempre utile ha detto". Nella tarda serata di ieri poi i detenuti hanno rumoreggiato a lungo perquotendo le sbarre con cucchiai e coperchi. Con ogni probabilita' la protesta si ripetera'. "Una protetsa che non ci spaventa - ha detto un esponente della Polizia carceraria - in quanto motivata da richieste, come il sovraffollamento anche comprensibili". Nel carcere del Coroneo di Trieste sono richiusi 245 detenuti il 50% dei quali sono stranieri ed ai quali quindi ovviamente non si ha la possibilita' di concedere gli arresti domiciliari. "Il Coroneo era stato ideato per rinchiudere cittadini italiani e soprattutto residenti in citta'. Non essendo cosi' avviene appunto il sovraffollamento" precisano all'Ufficio matricola. Al Coroneo esiste anche una sezione femminile con 32 donne. Il luogo di dete triestino era stato costruito per una capienza massima di 197 unita', quella ideale invece e' di 147 detenuti.

CASO BATTISTI

DA PARIGI, SCALZONE: NESSUN DETENUTO GIUDICA CHI SCEGLIE LIBERTA' Spero che Cesare Battisti sia in un luogo dove possa curarsi e riprendersi. A parlare e' Oreste Scalzone, l' ex leader di Potere Operaio e punto di riferimento dei 'rifugiati' italiani degli Anni di piombo a Parigi. La realta' mi conforta, aggiunge Scalzone, che afferma di aver visto l' ultima volta l' ex terrorista qualche giorno dopo il 30 giugno scorso, quando la Chambre de l' instruction della Corte d' appello di Parigi diede il via libera alla sua estradizione in Italia. Allora - racconta - fui stupito e preoccupato nel vederlo cosi' provato, estenuato. Si sentiva braccato non tanto e non solo dalla polizia, ma da tutti. Avvertiva tutta la pressione che s' era creata attorno a lui ed e' caduto in depressione. Ecco perche' si e' rivolto ad uno psicoterapeuta. Il mio augurio - dice Scalzone - e' che Battisti sia riuscito a fermarsi un momento prima di perdere tutte le sue forze e a trovare quella lucidita' che a volte la depressione puo' dare e che si sia portato fuori da questa risma di politici.

IMMIGRAZIONE

COLDIRETTI: NON BASTANO LE QUOTE STAGIONALI Roma - Bisogna aumentare le quote d'ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari per non strozzare il settore agricolo. A chiederlo è la Coldiretti che, in vista delle prossime campagne di raccolta e della vendemmia, ricorda come in tutte le Regioni del Centro-Nord siano già esauriti i permessi di ingresso concessi con le quote di gennaio e di maggio. Secondo l'Associazione occorre favorire contatti diretti tra imprese e lavoratori come è avvenuto con l'apertura di uffici in Romania grazie ad un accordo con il Ministero degli Esteri

AFGHANISTAN

ANCORA TENSIONI TRA MILIZIE RIVALI A HERAT Attaccate ieri forze della coalizione: nessuna vittima Kabul, 23 ago. (Ap) - Il signore della guerra afgano Amanullah, di etnia pashtun, ha accusato oggi il governatore della provincia di Herat, il tagico Ismail Khan, di aver violato il cessate il fuoco raggiunto lo scorso 17 agosto. Amanullah ha dichiarato all'Ap che Khan avrebbe fatto arrivare nella città di Herat 25.000 uomini armati e armi, introdotte illegalmente dall'Iran, in vista di nuovi scontri. L'esercito Usa ha riferito che uomini delle forze della coalizione, inviati ieri nella regione, sono finiti sotto il fuoco dei miliziani di Khan. Non ci sono state vittime, ha precisato un portavoce Usa, il maggiore Scott Nelson, aggiungendo che i militari Usa hanno arrestato gli otto miliziani che avevano aperto il fuoco contro di loro

OPERAI SENZA STIPENDIO BLOCCANO BINARI E STRADA NELL'ENNESE

I dimostranti hanno rimosso il blocco dalla strada statale perche', hanno spiegato, avrebbe finito col danneggiare le aziende della zona, gia' in grave difficolta'. Viene mantenuto invece il blocco della stazione ferroviaria di Dittaino, che gli operai intendono proseguire a oltranza. Per i passeggeri del treno Milano-Agrigento, che non e' stato possibile far continuare su un'altra tratta, sono stati organizzati servizi sostitutivi di pullman fino alla destinazione finale.