GR 9.30 Italia XXIX AUDIO GENOVA Cosenza:Oggi Indymedia apre la sua pagina cn il titolo: siamo tutti sovversivi NON IMPRIGIONERETE MAI LE NOSTRE IDEE Il 27 novembre un corteo attraverserà le strade di Cosenza per ricordare che il prossimo 2 dicembre inizierà il processo contro tredici attivisti della Rete del Sud Ribelle, le accuse sono: "associazione sovversiva per devastare le città" al fine di "attentare all'ordine costituzionale e sovvertire l'ordine economico dello stato". Il processo è la diretta conseguenza dei 18 arresti compiuti nel novembre 2002 e che tutt'oggi costringono tre attivisti all'obbligo di firma.

Uniti nel giorno della protesta contro la riforma dell'ordinamento giudiziario. A distanza di 14 anni, magistrati e avvocati penalisti oggi tornano ad incrociare le braccia contro le nuove norme scritte dalla Cdl.

I magistrati chiedono che non sia approvata una riforma dell'ordinamento giudiziario "sbagliata e incostituzionale".

Non si tratta però di uno sciopero congiunto: l'Associazione nazionale magistrati e l'Unione delle camere penali che hanno proclamato la protesta, ciascuno per la propria categoria, contestano entrambe la riforma, ma per ragioni diverse e addirittura opposte sul nodo della separazione delle carriere in magistratura. Lo ha ricordato proprio ieri il leader dei penalisti Ettore Randazzo, che ha polemizzato apertamente con l'Anm, definendo lo sciopero di giudici e pm "quanto meno inopportuno".

Gli effetti della protesta potrebbero essere pesanti, tenuto conto della rappresentatività delle due organizzazioni (all'Anm aderisce il 90 per cento dei 9mila magistrati, e all'Unione delle camere penali sono iscritti 8500 avvocati) e del fatto che negli organi giudicanti collegiali basterà l'adesione di un solo magistrato per far saltare le udienze.

Saranno comunque assicurati i servizi essenziali, indicati nei codici di autoregolamentazione di magistrati e avvocati. Nel penale saranno celebrati i processi con imputati detenuti e quelli per i quali incombe il rischio della prescrizione; nel civile, invece, i processi che riguardano licenziamenti e condotte antisindacali e discriminatorie.

ARRESTATO JEROME CRUCIANI, COMPLICE DI LIOCE E GALESI

Esteri IRAQ LA GUERRA E I BAMBINI: GRIDO D’ALLARME DELL’UNICEF “La malnutrizione acuta fra i bambini in Iraq e' praticamente raddoppiata dal marzo 2003” ha detto ieri a Ginevra Carol Bellamy, direttrice esecutiva dell’Unicef, organismo dell’Onu per l’infanzia. Riferendosi in particolare alla situazione che si è determinata nel Paese dopo l’inizio della guerra, la Bellamy ha aggiunto: “Oltre alle difficolta' di vivere in un clima quotidiano di violenza e di insicurezza, i bambini soffrono a causa di carenze e inadeguatezza di beni e servizi servizi di base come l'acqua e l’assistenza sanitaria”. Pur non essendo state fornite cifre precise, anche a causa del continuo aumento dei bambioni in difficoltà, il numero dei bambini colpiti da serie carenze alimentari e dalle conseguenti malattie è stimato dall’Unicef in “centinaia di migliaia”.

Ucraina. Continua la protesta di piazza, l'opposizione punta sul colloquio Yushchenko-Yanukovich. Putin bacchetta l'Ue

Le decine di migliaia di persone che si erano ammassate davanti alla presidenza della Repubblica sono rientrate a casa sotto la neve, dopo la mezzanotte, ma già questa mattina almeno duemila manifestanti sono tornati nel centro di Kiev sfidando le forze anti-sommossa nel viale Khreshchatyk. Viktor Yushchenko, candidato dell'opposizione alle elezioni presidenziali dell'Ucraina, parlerà oggi con il suo avversario, il candidato filorusso Viktor Yanukovich, proclamato vincente secondo il risultato dello spoglio delle schede del ballottaggio annunciato dalla Commissione Elettorale, spoglio contestato dall'opposizione. Il colloquio si svolgerà con la mediazione del presidente uscente, Leonid Kuchma. Secondo il portavoce dell'opposizione, Taras Stetskiv, Kuchma ha ora tre possibilità: "O abbandonare il potere per lasciare il posto al presidente del popolo, Yushchenko, oppure passare alle armi, oppure proclamare illegittimo il secondo turno elettorale e compiere un passo senza precedenti: ripetere le votazioni con una vigilanza assoluta". Sullo sfondo il rischio di guerra civile e di una frattura del Paese su base geografica: da una parte l'ovest filo occidentale, dall'altra l'est filorusso. Lo stesso presidente uscente Kuchma ha evocato questo pericolo in una telefonata al presidente di turno olandese dell'Ue, Jan Peter Balkenende. Balkenende ha riproposto "i dubbi" dell'Europa sul voto ucraino, ma Kuchma gli ha replicato accusando l'Occidente di istigare con le sue prese di posizione azioni dalle "conseguenze imprevedibili". Un'accusa condivisa dal presidente russo Vladimir Putin, che ieri aveva precipitato un messaggio di congratulazioni a Yanukovic e ha invitato l'Europa ad aspettare il conteggio definitivo. Putin ha definito "inopportune" le critiche dell'Ue, ha parlato di "uso politico degli osservatori dell'Osce" e per bocca del suo ministero degli esteri ha rimproverato a Bruxelles di spingere "l'opposizione ucraina verso atti di forza illegali". Polemiche quasi da guerra fredda che tuttavia non fermano Yushenko, pronto a chiedere in queste ore "ai popoli e ai parlamenti del mondo" di riconoscere lui quale presidente dell' Ucraina. Lech Walesa e Vaclav Havel lo hanno gia' fatto.

KASHMIR/ VERTICE INDIA-PAKISTAN, AZIZ INCONTRA I SEPARATISTI Fronte Liberazione: "Vogliamo un seggio al tavolo della pace" New Delhi, 24 nov - I primi ministri indiano e pachistano si sono incontrati ieri per proseguire i loro sforzi verso l'instaurazione di relazioni pacifiche tra i loro due Paesi, dopo cinquanta anni di conflitto. Il primo ministro pachistano Shaukat Aziz è arrivato ieri in India per una delle rare visite al vertice organizzate tra le due nazioni vicine, che possiedono l'arma nucleare e si disputano la regione del Kashmir, nell'Himalaya. Nell'incontro con il collega Manhoman Singh, Aziz dovrebbe aver parlato esclusivamente di economia e di commercio. In gennaio si sono avuti i primi segnali di buona volontà tra i due Paesi, che hanno allentato le restrizioni ai visti, ripreso i contatti diplomatici e ripristinati i collegamenti aerei e ferroviari. A tarda sera, Aziz ha incontrato i leader separatisti del Kashmir indiano in una cena all'ambasciata pachistana. Secondo il giornale "The Indian Express" i separatisti hanno chiesto di partecipare ai colloqui tra India e Pakistan sulla questione del Kashmir. "Vogliamo un seggio al tavolo della pace" ha detto Yasin Malik, presidente del Fronte di Liberazione dello Jammu-Kashmir, secondo quanto riferisce il quotidiano. "In caso contrario, daremo inizio a un'agitazione non violenta" ha detto. Aziz, che ha incontrato ieri anche il ministro degli affari esterni Natwar Singh, dovrebbe incontrare oggi il ministro indiano del petrolio e del gas naturale, Shankar Aiyar, per discutere della costruzione di un gasdotto che dall'Iran dovrebbe arrivare in India. Aziz, che sta facendo un giro di cortesia ai Paesi della zona nella veste di presidente uscente della Saarc (Associazione per la cooperazione regionale del sud asiatico, di cui fanno parte sette Stati), concluderà oggi la visita con un incontro col presidente indiano A.P.J. Abdul Kalam e col ministro dell'industria e commercio Kamal Nath. Stasera il ritorno in patria.

LATIN AMERICA HIV/AIDS IN PREOCCUPANTE AUMENTO SECONDO NUOVI DATI ONU Sono più di 1,7 milioni i portatori del virus dell’immunodeficienza acquisita (Hiv-Aids) nel continente latinoamericano: lo rivela un rapporto del Programma congiunto dell’organismo dell'Onu contro l’Hiv/Aids (UnAids) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo cui nel 2004 almeno 95.000 persone sono morte nella regione a causa del virus mentre sarebbero stati almeno 240.000 i nuovi casi di contagio. Rispetto al 2003, in pratica, il numero dei malati sarebbe cresciuto di almeno 150.000 . Molto colpite sono le donne: “Almeno 610.000 stanno vivendo con l’Hiv/Aids” spiegano le organizzazioni che hanno firmato il rapporto. Particolarmente a rischio sarebbe, in questo momento, il Brasile, dove è stato registrato circa un terzo dei malati dell’intera regione latinoamericana. In America centrale “il numero di infezioni - si legge nel rapporto - dalla fine degli Anni ’80 è andato aumentando in diversi Paesi (tra i quali, in particolare, El Salvador, Nicaragua e Panama) , sebbene sia il Guatemala il Paese in cui si registra la crescita maggiore della malattia, mentre quello con la maggior percentuale della popolazione malata è l’Honduras”(circa 65.000 su una popolazione di meno di 7 milioni)

URUGUAY

“Lo stato vergognoso in cui versano i penitenziari continua a peggiorare. Il sovraffollamento, la scarsità di cibo e in alcuni casi anche dell'acqua potabile non sono tipici solo delle carceri più grandi, ma sono ormai la regola in tutto il Paese": lo si legge in un rapporto sulle prigioni uruguayane, stilato dagli avvocati dell'organizzazione non governativa 'Servicio de Paz y Justicia' (Serpaj), dopo una visita in diversi istituti di pena . Tra i casi più gravi segnalati dal Serpaj, spicca quello di Las Rosas, penitenziario del dipartimento orientale di Maldonado, costruito per 170 detenuti, ma che attualmente ne ospita 337. "Le pessime condizioni delle infrastrutture, in un penitenziario che ha 30 anni di vita, sono evidentemente dovute al sovraffollamento, alla mancanza di manutenzione e all'assenza di controlli necessari a impedire che i reclusi danneggino le celle" sottolineano i legali del Serpaj, secondo i quali a Las Rosas "dove manca l'acqua per la maggior parte della giornata", vengono "violati i diritti umani dei detenuti". Una situazione simile è stata constatata anche nel penitenziario dipartimentale di Rocha, "capace di accogliere dalle 55 alle 60 persone, ma che nei giorni della nostra visita a fine settembre ospitava 165 prigionieri, tra cui 11 donne". Per contro, il Serpaj ha contestato il particolare regime vigente nel cosiddetto Carcere Centrale, situato all'interno dell'edificio del comando centrale della polizia a Montevideo, dove "i reclusi dispongono di una propria camera, televisione, materassi comodi e cibo ricevuto dai familiari; nello stesso palazzo, qualche piano più in basso, i detenuti in attesa di trasferimento sono stipati in stanze sporche e senza letti"

gror.041124 (last edited 2008-06-26 09:58:43 by anonymous)