Differences between revisions 4 and 5
Revision 4 as of 2003-11-04 11:32:23
Size: 4302
Editor: anonymous
Comment:
Revision 5 as of 2003-11-04 11:35:31
Size: 6022
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 36: Line 36:

'''Iraq, soldato Usa ucciso. Bush: non ci ritiriamo '''

Messo di fronte ad un bilancio delle vittime sia civili che militari in continua crescita e a un rafforzamento della resistenza dei guerriglieri, il presidente americano George W. Bush ha annunciato ieri - lunedì - che gli Usa non si ritireranno dalla loro "vitale" missione in Iraq.

Poche ore dopo un discorso di Bush in Alabama, un soldato americano è rimasto ucciso e un altro ferito da una bomba rudimentale vicino alla cittadina natale di Saddam Hussein, Tikrit, come riferito dai militari Usa.

Sale così a 252 il numero di soldati americani uccisi dal fuoco ostile da quando è iniziata l'invasione guidata dagli Usa, lo scorso 20 marzo. Il numero di iracheni uccisi è di un migliaio, in continua crescita.

A Baghdad in serata è riecheggiata un'esplosione seguita da diversi colpi di mortaio nei pressi del quartier generale dell'amministrazione Usa. Secondo fonti Usa, non ci sono vittime.

"I nemici iracheni pensano che gli Usa se ne andranno. Questo è il motivo per cui continuano ad uccidere innocenti tra i civili, soccorritori e truppe della coalizione. Ma l'America non se ne andrà", ha detto Bush, che deve fare i conti con le crescenti critiche all'occupazione in Iraq.

Il commento del presidente è il primo dopo che 16 soldati americani sono stati uccisi quando i guerriglieri, domenica, hanno abbattuto un elicottero Chinook, nel peggior attacco dall'invasione americana in Iraq.

Ieri sera almeno tre persone sono rimaste uccise in seguito all'esplosione di una bomba fuori di un hotel usato dai pellegrini iraniani nella città santa sciita di Kerbala, 90 chilometri a sud di Baghdad, dicono fonti sciite.



[http://www.ondarossa.info]

Giornale Radio delle ore 13,00 del 04/11/03

Aperto da luca alle ore 09,59,


SOMMARIO

Giornale Radio delle ore 09,30 del 04/11/03

Aperto da luca alle ore 09,59,


VESCOVI A LULA, RIFORMA AGRARIA, UNA PRIORITÀ PER TUTTI

Una riforma agraria giusta e pacifica, ampia e profonda, accompagnata da una politica agricola che dia appoggio alla piccola e media produzione e all’agricoltura familiare, può alleviare i grandi problemi sociali del nostro Paese, come la disoccupazione, l’accumulo di terre improduttive, l’esodo rurale e la fame. A sostenerlo è il Consiglio permanente sulla riforma agraria della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) in una nota diramata in questi giorni da Brasilia.

Iraq. Bush ottiene dal Senato i fondi supplementari per il contingente militare. A Tikrit ucciso un altro soldato

Mentre il Senato, a Washington, approva in via definitiva il pacchetto di fondi supplementari chiesti dalla Casa Bianca per le operazioni militari e la ricostruzione in Iraq e Afghanistan, sale ancora il numero dei soldati americani uccisi in Iraq dopo il 1 maggio, data in cui il presidente Bush dichiarò conclusi i combattimenti: sono ora 138. L'ultima vittima è un soldato ucciso in un attacco nei pressi della città di Tikrit, nel nord dell'Iraq. Gli assalitori hanno utilizzato una bomba di fabbricazione artigianale.

Il Congresso manda la legge alla firma del presidente Bush il giorno dopo l'abbattimento di un elicottero che ha provocato la morte di 16 soldati senza sostanziali modifiche rispetto alla richiesta della Casa Bianca. I senatori hanno approvato la più sostanziosa legge di spesa straordinaria dopo settimane di aspre contrapposizioni, in cui anche alcuni repubblicani avevano tentato di imporre che la metà dei circa 20 miliardi di dollari chiesti per la ricostruzione dell'Iraq fossero in forma di prestiti, e non a fondo perduto. La Casa Bianca aveva minacciato di porre il veto all'intero provvedimento se fosse passata questa versione. Nonostante le critiche alla gestione del dopoguerra iracheno, l'approvazione della legge non è mai stata in dubbio. Ma la scelta di approvare la legge "a voce", senza la chiamata nominale, denuncia la volontà di molti parlamentari di non sottoscrivere la politica di Bush in Iraq. E i senatori democratici hanno utilizzato l'ultima seduta di dibattito per sottolineare le loro critiche al presidente e all'Amministrazione. Il decano dei democratici, Robert Byrd, ha definito la legge "un monumento al fallimento" che dimostra chiaramente la falsità delle affermazioni fatte dalla Casa Bianca in primavera, cioè che il petrolio iracheno avrebbe pagato il conto della ricostruzione del Paese.

Russia: Nominato nuovo presidente Yukos

La compagnia petrolifera Yukos ha nominato un nuovo presidente. Si tratta di Simon Kukes, nato in Russia ma secondo la stampa cittadino americano. Kukes prende il posto di Mikhail Khodorkovski che si e' dimesso ieri in seguito al suo arresto. Lo ha annunciato la compagnia citata dalle agenzie.

Russia, Putin: no a revisione privatizzazioni anni '90

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato all'agenzia Ansa di essere categoricamente contrario a ogni possibile revisione delle privatizzazioni degli anni '90 ma ha difeso la legittimità dell'inchiesta in corso nei confronti del colosso petrolifero Yukos. Putin ha poi aggiunto che i neocapitalisti russi devono imparare a rispettare la legge e a pagare le tasse anche per consentire allo Stato di finanziare le spese sociali

INDONESIA: ALMENO 170 VITTIME PER INONDAZIONI

- Sono almeno 170 le persone morte nelle inondazioni che hanno colpito ieri una localita' turistica nel piu' grande parco nazionale indonesiano. Lo hanno reso noto oggi le autorita' provinciali. Dopo giorni di piogge torrenziali, un fiume del parco nazionale Gunung Leuser, sull'isola di Sumatra, e' straripato trascinando via ponti, strade e case di villeggiature sempre affollate di turisti anche stranieri. Secondo i dati disponibili fino ad ora i morti sono 170 ha detto il governatore di Sumatra nord Rizal Nurdin. Fino a ieri il bilancio ufficiale parlava di 67 morti ed un centinaio di dispersi.

Iraq, soldato Usa ucciso. Bush: non ci ritiriamo

Messo di fronte ad un bilancio delle vittime sia civili che militari in continua crescita e a un rafforzamento della resistenza dei guerriglieri, il presidente americano George W. Bush ha annunciato ieri - lunedì - che gli Usa non si ritireranno dalla loro "vitale" missione in Iraq.

Poche ore dopo un discorso di Bush in Alabama, un soldato americano è rimasto ucciso e un altro ferito da una bomba rudimentale vicino alla cittadina natale di Saddam Hussein, Tikrit, come riferito dai militari Usa.

Sale così a 252 il numero di soldati americani uccisi dal fuoco ostile da quando è iniziata l'invasione guidata dagli Usa, lo scorso 20 marzo. Il numero di iracheni uccisi è di un migliaio, in continua crescita.

A Baghdad in serata è riecheggiata un'esplosione seguita da diversi colpi di mortaio nei pressi del quartier generale dell'amministrazione Usa. Secondo fonti Usa, non ci sono vittime.

"I nemici iracheni pensano che gli Usa se ne andranno. Questo è il motivo per cui continuano ad uccidere innocenti tra i civili, soccorritori e truppe della coalizione. Ma l'America non se ne andrà", ha detto Bush, che deve fare i conti con le crescenti critiche all'occupazione in Iraq.

Il commento del presidente è il primo dopo che 16 soldati americani sono stati uccisi quando i guerriglieri, domenica, hanno abbattuto un elicottero Chinook, nel peggior attacco dall'invasione americana in Iraq.

Ieri sera almeno tre persone sono rimaste uccise in seguito all'esplosione di una bomba fuori di un hotel usato dai pellegrini iraniani nella città santa sciita di Kerbala, 90 chilometri a sud di Baghdad, dicono fonti sciite.

gror/031104 (last edited 2008-06-26 10:01:26 by anonymous)