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'''Sommario'''

'''In primo Piano'''

'''Editoriale'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

''' PRIMO PIANO '''


'''Chi sta uccidendo le donne di Bassora?'''
DAL PAESE DELLE DONNE
Yifat Susskind
 riprendiamo questo intervento della direttrice alle comunicazioni del gruppo femminista Madre (per "Znet", gennaio 2008 - trad. Maria G. Di Rienzo)

A Bassora, la seconda città irachena per estensione, il 2008 ha avuto inizio con l’annuncio della percentuale di donne assassinate dalle milizie islamiste durante il 2007. I funzionari cittadini hanno riportato il 31 dicembre che 133 donne sono state uccise e mutilate nel corso del 2007, i loro corpi infilati in bidoni dell’immondizia con cartelli che ammonivano le altre a non “violare gli insegnamenti islamici”. Ma gli autisti delle ambulanze, che hanno il compito di girare per la città al mattino presto per raccogliere i cadaveri, confermano ciò che i residenti di Bassora continuano a dire, e cioè che i numeri sono molto più alti.

I volantini degli assassini di solito accusano le donne di essere prostitute o adultere. le uccise sono in realtà mediche, insegnanti, giornaliste. l’Organizzazione per la libertà delle donne in Iraq (OWFI) si è presa l’ingrato compito di visitare gli obitori della città e di cercare di individuare il numero e il tipo degli omicidi. L’OWFI dice che la maggioranza dei cadaveri appartenevano a “laureate in medicina, professioniste, attiviste e impiegate”.

Il loro crimine non è la “promiscuità”, ma bensì l’opposizione alla trasformazione dell’Iraq in uno stato islamista. Questa sanguinosa transizione è stata il principale trend politico sotto l’occupazione statunitense. Non è un mistero chi stia assassinando le donne a Bassora. Le forze sciite potenziate dall’invasione Usa terrorizzano le donne sin dal 2003.
Nel giro di poche settimane dall’invasione questi gruppi avevano creato squadre mobili per la “Propagazione della virtù e prevenzione del vizio”, a cui molti iracheni si riferiscono semplicemente come alle “gang della miseria”. Hanno iniziato controllando le strade, molestando e picchiando le donne che non si vestivano o non si comportavano come a loro piaceva. Le forze della coalizione non hanno fatto nulla per fermarle, e presto queste milizie hanno aumentato la dose di violenza, sino a torturare ed assassinare chiunque essi vedano come un ostacolo alla trasformazione dell’Iraq in uno stato islamista.

 Yanar Mohammed, la fondatrice dell’OWFI, descrive le uccisioni di donne a Bassora come “una campagna per restringere le donne entro la sfera domestica, e por termine alla partecipazione femminile negli ambiti politici e sociali.” Paragonate il suo commento alla conclusione di Amnesty International rispetto ai femminicidi di massa in Guatemala: l’ondata di violenza “reca con sé un messaggio perverso: le donne dovrebbero abbandonare gli spazi pubblici che si sono conquistate per lo più con grandi sforzi personali e sociali, e rinchiudersi in un mondo privato, rinunciando al loro ruolo nello sviluppo della nazione.”

Le parole descrivono bene gli intenti degli islamisti iracheni, i quali però hanno poco in comune con gli assassini di donne in Guatemala, eccetto questo:la rigida aderenza a un sistema di dominio basato sul genere. Invece di lamentare la “brutalità” dell’Islam, i media occidentali dovrebbero cominciare a tirare linee fra i punti che segnano l’occupazione Usa e il potenziamento dei gruppi che usano la violenza contro le donne come una strategia per imporre la propria agenda politica. Potrebbero cominciare dal fatto che il Pentagono ha addestrato, armato e finanziato quelle stesse milizie che oggi uccidono le donne di Bassora.

Scritto per Znet, gennaio 2008
19 febbraio 2008


'''Iran: arrestate due attiviste che raccoglievano firme per i diritti delle donne'''

La polizia iraniana ha arrestato, lo scorso 16 febbraio, due attiviste per i diritti delle donne che raccoglievano firme in un parco di Teheheran.
L’accusa è di propaganda contro lo stato islamico. Le due donne stavano partecipando alla campagna per chiedere maggiori diritti per le donne, lanciata dalla Premio Nobel per la pace Shirin Ebadi.
Non potendo pagare la cauzione di 200 milioni di rial (circa 21.400 dollari) per ciascuna sono state rinchiuse nel carcere di Evin a Teheran.

- Fonte: Ansa


 '''Kosovo '''

Il capo della diplomazia russa Sergey Lavrov ha ripetuto oggi nel corso di una telefonata al suo omologo americano Condoleezza Rice che la proclamazione d'indipendenza del Kosovo è " inammissibile" e che c'è un "pericolo" per la stabilità internazionale.

L'Unione europea non ha espresso una posizione comune sul Kosovo, anche se quindici Paesi membri, tra cui i grandi - Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia - hanno dichiarato la loro volontà di riconoscere la nuova entità statale albanese. Al di là dei confini europei, gli USA hanno già riconosciuto il Kosovo, assolutamente contrarie Russia e Cina.

L'ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Wang Guangya, ha affermato che la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo può causare un conflitto e minare le stesse Nazioni Unite, e ha ribadito che il suo Paese è "profondamente preoccupato" della mossa unilaterale della provincia a maggioranza albanese.

Disordini ai confini. La polizia: grave escalation
Intanto aumenta la tensione nel Paese. I militari della Nato in Kosovo hanno ordinato la chiusura dei due varchi di confine con la Serbia nel nord a Janjine e a Leposavic e rafforzato la loro presenza nella zona, a causa della situazione di tensione "molto grave e in escalation" oltre la frontiera. A un posto di blocco è stato dato fuoco, nell'altro vi è stata un'esplosione.


"La polizia si è completamente ritirata dalle postazioni", ha aggiunto Elshani. "Stiamo rafforzando nel nord del Kosovo dopo questi due incidenti. Abbiamo allestito posti di blocco nella zona e impiegheremo tutti i mezzi necessari per portare la situazione sotto controllo", ha confermato il portavoce della forza Nato, il colonnello Bertrand Bonneau.

Studenti serbi in piazza contro l'indipendenza
Oltre mille serbo-kosovari, per lo più studenti, sono scesi oggi in piazza a Mitrovica, una città maggioranza serba nel nord del Kosovo, per protestare contro la dichiarazione d'indipendenza proclamata due giorni fa.

Gli studenti, musica in testa, hanno sventolato bandiere serbe e anche qualche bandiera spagnola per sottolineare il rifiuto di Madrid di riconoscere il nuovo stato kosovaro.

"Il Kosovo è la Serbia", dicevano i cartelli agitati dai manifestanti. I dimostranti potrebbero riunirsi ogni giorno da qui al 17 marzo, data delle violenze etniche anti-serbe del 2004, in cui morirono 19 persone e vi furono 900 feriti. "La lotta per la giustizia e la verità non è finita", dicevano altri manifesti.



'''Pakistan'''

Il partito del presidente pachistano Pervez Musharraf ha riconosciuto oggi la sconfitta elettorale. Poco prima la tv diStato aveva detto che non avrebbe avuto possibilità di conquistare la maggioranza. I principali partiti di opposizione in Pakistan risultano infatti in chiaro vantaggio alle elezioni parlamentari e provinciali che si sono svolte ieri, secondo risultati però non ancora ufficiali.
La vittoria dell'opposizione pone dei rischi per Musharraf, in carica da otto anni, che ieri comunque aveva detto di voler collaborare con i partiti che avessero vinto le elezioni.
Il voto si è svolto in un clima estremamente teso. Solo nelle ultime 36 ore vi sono stati 24 omicidi in qualche modo collegati alle elezioni.
Un conteggio dei voti diffuso dalla televisione privata Geo TV indica che per l'Assemblea nazionale il partito dell'ex premier Nawaz Sharif avrebbe ottenuto il 32% dei voti; il partito dell'ex premier assassinato,Benazir Bhutto, il 29%; solo il 12% per il partito di Musharraf. I risultati definitivi sono attesi per la fine della giornata di oggi.
Ottanta milioni di aventi diritto, la metà della popolazione, sono stati chiamati alle urne, l'affluenza è stata del 40 per cento, dopo una campagna elettorale silenziosa e sanguinosa, cominciata con l'assassinio della Bhutto a dicembre e conclusasi con un bilancio di 450 morti dall'inizio dell'anno.
Portavoce: Musharraf non se ne va
Il presidente pachistano Pervez Musharraf non ha nessuna intenzione di dare le dimissioni, malgrado gli appelli dell'opposizione. Lo ha detto il portavoce del capo dello Stato. L'ex primo ministro Nawaz Sharif, leader di uno dei due partiti d'opposizione che hanno vinto le elezioni legislative di ieri, ha chiesto a Musharraf di dare le dimissioni.
"Vanno un po' troppo lontano - ha detto il portavoce Rashid Qureshi - non erano elezioni presidenziali, il presidente Musharraf è già stato confermato per cinque anni". Musharraf, al potere dal 1999 con un colpo di Stato militare, è stato eletto presidente nel 2002 e rieletto il 6 ottobre scorso, ma l'opposizione ne contesta la nomina ritenendola incostituzionale.


'''Cuba, Fidel Castro annuncia ufficialmente la rinuncia alla presidenza'''

In una lettera pubblicata oggi dall'edizione online del quotidiano comunista Granma, il leader cubano Fidel Castro ha annunciato la propria rinuncia alla presidenza per motivi di salute.

"Non concorrerò né accetterò la posizione di presidente del Consiglio di stato o di comandante in capo". Con queste parole Castro, al potere dal 1959 dopo il rovesciamento dell'allora presidente Fulgencio Batista, ha annunciato che non tornerà alla guida del Paese, abbandonata temporaneamente nel luglio 2006 per motivi di salute. Da un anno e mezzo la presidenza ad interim è affidata al fratello, Raul Castro. L'Assemblea nazionale sarà incaricata ora di eleggere il suo successo il prossimo 24 febbraio.


'''Gran Bretagna'''

Maggiore israeliano accusato di crimini di guerra sfugge alla cattura

Il maggiore israeliano Doron Almog, ricercato per presunti crimini di guerra, è sfuggito all'arresto perchè la polizia britannica ha temuto un confronto armato all'areoporto di Heathrow, in Gran Bretagna. L'uomo è accusato di aver ordinato la distruzione di più di 50 abitazioni palestinesi nel 2002. Almong stava andando in Inghilterra per una visita alle comunità ebraiche di Solihull e di Manchester. Gli ufficiali avevano deciso di fermarlo all'areoporto e, da qui, di trasportarlo alla stazione di polizia per valutare la possibilità di arresto. L'ambasciata israeliana è venuta a conoscenza dei piani e ha informato tempestivamente Almog: sia lui che la moglie si sono rifiutati di sbarcare e sono rimasti a bordo fin quando l'aereo non è ripartito. Come ha spiegato un ufficiale responsabile dell'operazione, John MacBrayne, la compagnia di volo El Al non ha concesso il permesso alla polizia brtannica di salire sull'aereo. Inoltre la polizia temeva che a bordo ci fossero uomini armati e ha preferito non rischiare una sparatoria in luogo pubblico

'''Giro di vite antigay nel Bahrain '''(14 febbraio 2008)

Il parlamento bi-camerale del Bahrain, eletto nelle prime elezioni del paese nel 2001 e dominato dai partiti islamici sciiti e sunniti, sta approvando una serie di misure omofobe, tra cui la deportazione degli stranieri sospettati di essere omosessuali. Sono già in atto misure di controllo all'aeroporto per impedire l'ingresso ai presunti gay, e funzionari ministeriali ispezionano regolarmente parrucchieri e centri di massaggio, dove presumono di cogliere in flagrante "atteggiamenti omosessuali". Coloro che "sembrano omosessuali" ai funzionari vengono fermati dalla polizia e sottoposti a processo. Il segretario della commissione per gli affari esteri, la difesa e la sicurezza nazionale, Jalal Fairooz, ha dichiarato al "Gulf Daily News" che gli omosessuali sono "una minaccia per la nostra società e per i valori islamici". Il comitato ha proposto uno studio capillare per accertare la diffusione effettiva dell'omosessualità nel paese. Lo stesso giornale riferisce che "il ministro dell'educazione assicura che non ci sono omosessuali nelle scuole". http://www.pinknews.co.uk/news/articles/2005-6851.html



'''Sudafrica '''
Polizia spara sulla folla che manifesta contro sgomberi
    
  
La polizia sudafricana ha sparato proiettili di gomma sulla folla che protestava contro uno sgombero ferendo due ragazzi a Delft, vicino a Città del Capo. Il capitano di polizia Andre Traut ha affermato che la folla, che occupava illegalmente una casa popolare, "ha cominciato a tirare pietre contro la polizia, e che, per "impedire ogni forma di violenza", sono state lanciate alcune granate. Il governo sudafricano ha promesso di aumentare il numero di case popolari. Il problema degli alloggi si è aggravato per il costante flusso di persone che lasciano zone sovraffollate in ricerca di una casa.


'''Somalia '''
Scontri a Mogadiscio, 7 morti
    
Quattro poliziotti e tre civili uccisi. E' questo il bilancio dell'ultimo scontro che sta avvenendo a Mogadiscio tra le truppe governative e i ribelli islamici. La popolazione locale ha dichiarato che gli scontri hanno avuto origine lunedì sera attorno al mercato Bakara. Secondo quanto riporta Mohamed Mohamud, direttore del Madina Hospital di Mogadiscio, 11 persone ferite sono state trasportate in ospedale, due delle quali sono morte. Il governo ad interim e l'esercito alleato etiope stanno fronteggiando l'insurrezione guidata degli uomini vicini alle Corti islamiche rimasti in città.
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'''Aborto, Csm avvia istruttoria sul caso di Napoli'''

Il Csm avvia l'istruttoria sul blitz al Policlinico di Napoli, dove una donna è stata interrogata subito dopo aver subito un aborto.
Ricevuta dal comitato di presidenza la richiesta di intervento inizialmente avanzata dalle sei consigliere donne di Palazzo dei Marescialli, la Prima Commissione ha deciso infatti di chiedere informazioni su quanto accaduto al procuratore generale della Corte d'Appello del capoluogo campano.
Una volta ricostruito quanto accaduto, i rappresentanti dell'organo di autogoverno della magistratura decideranno se e come andare avanti nell'indagine.
Gli agenti erano intervenuti in ospedale con l'autorizzazione del pm Vittorio Russo, dopo la segnalazione di un infermiere.

'''Corteo degli studenti a Prati e Parioli questa mattina'''

Aseguito dell'aggreesione subita da un compagno domenica scorsa diverse scuole hanno organizzato delle occupazioni spontanee, come quella di ieri al virgilio. quesdta mattina gli studenti medi del mamiani si sono riuniti in assemblea e sono usciti in corteo per le vie del quartiere.

una corrispondenza.

'''Muore nel cantiere per la costruzione dell'autostrada Siracusa-Catania'''

Un operaio e' morto mentre lavorava in un cantiere per la costruzione dell'autostrada Siracusa-Catania, all'altezza di Villasmundo (Siracusa). Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

La vittima e' un operaio di 32 anni, Gaspare Maganuco, di Gela, dipendente di una impresa edile gelese, la Igc.
L'incidente si e' verificato intorno alle 14,30. L'uomo stava lavorando alla costruzione di una galleria artificiale quando, per cause ancora da accertare, e' precipitato dall'impalcatura sulla quale si trovava, a un'altezza di circa dieci metri.

'''TOR VERGATA '''

stamattina un' inizativa del collettivo di ingegneria, contro un seminario all' università organizzato dalla Microsoft, reso possibile, come si legge nel volantino "grazie alla complicità degli organi collegiali che appoggiano fattivamente l'ingresso delle multinazionali nell'ambito accademico" . le studenti e gli studenti del collettivo "Lavori in corso" hanno distribuito decine di DVD con programmi pùopen source , entrando anche nell'aula dove si teneva il seminario. (auletta21@libero.it)





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Gr 19:30

PRIMO PIANO

Chi sta uccidendo le donne di Bassora? DAL PAESE DELLE DONNE Yifat Susskind

  • riprendiamo questo intervento della direttrice alle comunicazioni del gruppo femminista Madre (per "Znet", gennaio 2008 - trad. Maria G. Di Rienzo)

A Bassora, la seconda città irachena per estensione, il 2008 ha avuto inizio con l’annuncio della percentuale di donne assassinate dalle milizie islamiste durante il 2007. I funzionari cittadini hanno riportato il 31 dicembre che 133 donne sono state uccise e mutilate nel corso del 2007, i loro corpi infilati in bidoni dell’immondizia con cartelli che ammonivano le altre a non “violare gli insegnamenti islamici”. Ma gli autisti delle ambulanze, che hanno il compito di girare per la città al mattino presto per raccogliere i cadaveri, confermano ciò che i residenti di Bassora continuano a dire, e cioè che i numeri sono molto più alti.

I volantini degli assassini di solito accusano le donne di essere prostitute o adultere. le uccise sono in realtà mediche, insegnanti, giornaliste. l’Organizzazione per la libertà delle donne in Iraq (OWFI) si è presa l’ingrato compito di visitare gli obitori della città e di cercare di individuare il numero e il tipo degli omicidi. L’OWFI dice che la maggioranza dei cadaveri appartenevano a “laureate in medicina, professioniste, attiviste e impiegate”.

Il loro crimine non è la “promiscuità”, ma bensì l’opposizione alla trasformazione dell’Iraq in uno stato islamista. Questa sanguinosa transizione è stata il principale trend politico sotto l’occupazione statunitense. Non è un mistero chi stia assassinando le donne a Bassora. Le forze sciite potenziate dall’invasione Usa terrorizzano le donne sin dal 2003. Nel giro di poche settimane dall’invasione questi gruppi avevano creato squadre mobili per la “Propagazione della virtù e prevenzione del vizio”, a cui molti iracheni si riferiscono semplicemente come alle “gang della miseria”. Hanno iniziato controllando le strade, molestando e picchiando le donne che non si vestivano o non si comportavano come a loro piaceva. Le forze della coalizione non hanno fatto nulla per fermarle, e presto queste milizie hanno aumentato la dose di violenza, sino a torturare ed assassinare chiunque essi vedano come un ostacolo alla trasformazione dell’Iraq in uno stato islamista.

  • Yanar Mohammed, la fondatrice dell’OWFI, descrive le uccisioni di donne a Bassora come “una campagna per restringere le donne entro la sfera domestica, e por termine alla partecipazione femminile negli ambiti politici e sociali.” Paragonate il suo commento alla conclusione di Amnesty International rispetto ai femminicidi di massa in Guatemala: l’ondata di violenza “reca con sé un messaggio perverso: le donne dovrebbero abbandonare gli spazi pubblici che si sono conquistate per lo più con grandi sforzi personali e sociali, e rinchiudersi in un mondo privato, rinunciando al loro ruolo nello sviluppo della nazione.”

Le parole descrivono bene gli intenti degli islamisti iracheni, i quali però hanno poco in comune con gli assassini di donne in Guatemala, eccetto questo:la rigida aderenza a un sistema di dominio basato sul genere. Invece di lamentare la “brutalità” dell’Islam, i media occidentali dovrebbero cominciare a tirare linee fra i punti che segnano l’occupazione Usa e il potenziamento dei gruppi che usano la violenza contro le donne come una strategia per imporre la propria agenda politica. Potrebbero cominciare dal fatto che il Pentagono ha addestrato, armato e finanziato quelle stesse milizie che oggi uccidono le donne di Bassora.

Scritto per Znet, gennaio 2008 19 febbraio 2008

Iran: arrestate due attiviste che raccoglievano firme per i diritti delle donne

La polizia iraniana ha arrestato, lo scorso 16 febbraio, due attiviste per i diritti delle donne che raccoglievano firme in un parco di Teheheran. L’accusa è di propaganda contro lo stato islamico. Le due donne stavano partecipando alla campagna per chiedere maggiori diritti per le donne, lanciata dalla Premio Nobel per la pace Shirin Ebadi. Non potendo pagare la cauzione di 200 milioni di rial (circa 21.400 dollari) per ciascuna sono state rinchiuse nel carcere di Evin a Teheran.

- Fonte: Ansa

  • Kosovo

Il capo della diplomazia russa Sergey Lavrov ha ripetuto oggi nel corso di una telefonata al suo omologo americano Condoleezza Rice che la proclamazione d'indipendenza del Kosovo è " inammissibile" e che c'è un "pericolo" per la stabilità internazionale.

L'Unione europea non ha espresso una posizione comune sul Kosovo, anche se quindici Paesi membri, tra cui i grandi - Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia - hanno dichiarato la loro volontà di riconoscere la nuova entità statale albanese. Al di là dei confini europei, gli USA hanno già riconosciuto il Kosovo, assolutamente contrarie Russia e Cina.

L'ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Wang Guangya, ha affermato che la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo può causare un conflitto e minare le stesse Nazioni Unite, e ha ribadito che il suo Paese è "profondamente preoccupato" della mossa unilaterale della provincia a maggioranza albanese.

Disordini ai confini. La polizia: grave escalation Intanto aumenta la tensione nel Paese. I militari della Nato in Kosovo hanno ordinato la chiusura dei due varchi di confine con la Serbia nel nord a Janjine e a Leposavic e rafforzato la loro presenza nella zona, a causa della situazione di tensione "molto grave e in escalation" oltre la frontiera. A un posto di blocco è stato dato fuoco, nell'altro vi è stata un'esplosione.

"La polizia si è completamente ritirata dalle postazioni", ha aggiunto Elshani. "Stiamo rafforzando nel nord del Kosovo dopo questi due incidenti. Abbiamo allestito posti di blocco nella zona e impiegheremo tutti i mezzi necessari per portare la situazione sotto controllo", ha confermato il portavoce della forza Nato, il colonnello Bertrand Bonneau.

Studenti serbi in piazza contro l'indipendenza Oltre mille serbo-kosovari, per lo più studenti, sono scesi oggi in piazza a Mitrovica, una città maggioranza serba nel nord del Kosovo, per protestare contro la dichiarazione d'indipendenza proclamata due giorni fa.

Gli studenti, musica in testa, hanno sventolato bandiere serbe e anche qualche bandiera spagnola per sottolineare il rifiuto di Madrid di riconoscere il nuovo stato kosovaro.

"Il Kosovo è la Serbia", dicevano i cartelli agitati dai manifestanti. I dimostranti potrebbero riunirsi ogni giorno da qui al 17 marzo, data delle violenze etniche anti-serbe del 2004, in cui morirono 19 persone e vi furono 900 feriti. "La lotta per la giustizia e la verità non è finita", dicevano altri manifesti.

Pakistan

Il partito del presidente pachistano Pervez Musharraf ha riconosciuto oggi la sconfitta elettorale. Poco prima la tv diStato aveva detto che non avrebbe avuto possibilità di conquistare la maggioranza. I principali partiti di opposizione in Pakistan risultano infatti in chiaro vantaggio alle elezioni parlamentari e provinciali che si sono svolte ieri, secondo risultati però non ancora ufficiali. La vittoria dell'opposizione pone dei rischi per Musharraf, in carica da otto anni, che ieri comunque aveva detto di voler collaborare con i partiti che avessero vinto le elezioni. Il voto si è svolto in un clima estremamente teso. Solo nelle ultime 36 ore vi sono stati 24 omicidi in qualche modo collegati alle elezioni. Un conteggio dei voti diffuso dalla televisione privata Geo TV indica che per l'Assemblea nazionale il partito dell'ex premier Nawaz Sharif avrebbe ottenuto il 32% dei voti; il partito dell'ex premier assassinato,Benazir Bhutto, il 29%; solo il 12% per il partito di Musharraf. I risultati definitivi sono attesi per la fine della giornata di oggi. Ottanta milioni di aventi diritto, la metà della popolazione, sono stati chiamati alle urne, l'affluenza è stata del 40 per cento, dopo una campagna elettorale silenziosa e sanguinosa, cominciata con l'assassinio della Bhutto a dicembre e conclusasi con un bilancio di 450 morti dall'inizio dell'anno. Portavoce: Musharraf non se ne va Il presidente pachistano Pervez Musharraf non ha nessuna intenzione di dare le dimissioni, malgrado gli appelli dell'opposizione. Lo ha detto il portavoce del capo dello Stato. L'ex primo ministro Nawaz Sharif, leader di uno dei due partiti d'opposizione che hanno vinto le elezioni legislative di ieri, ha chiesto a Musharraf di dare le dimissioni. "Vanno un po' troppo lontano - ha detto il portavoce Rashid Qureshi - non erano elezioni presidenziali, il presidente Musharraf è già stato confermato per cinque anni". Musharraf, al potere dal 1999 con un colpo di Stato militare, è stato eletto presidente nel 2002 e rieletto il 6 ottobre scorso, ma l'opposizione ne contesta la nomina ritenendola incostituzionale.

Cuba, Fidel Castro annuncia ufficialmente la rinuncia alla presidenza

In una lettera pubblicata oggi dall'edizione online del quotidiano comunista Granma, il leader cubano Fidel Castro ha annunciato la propria rinuncia alla presidenza per motivi di salute.

"Non concorrerò né accetterò la posizione di presidente del Consiglio di stato o di comandante in capo". Con queste parole Castro, al potere dal 1959 dopo il rovesciamento dell'allora presidente Fulgencio Batista, ha annunciato che non tornerà alla guida del Paese, abbandonata temporaneamente nel luglio 2006 per motivi di salute. Da un anno e mezzo la presidenza ad interim è affidata al fratello, Raul Castro. L'Assemblea nazionale sarà incaricata ora di eleggere il suo successo il prossimo 24 febbraio.

Gran Bretagna

Maggiore israeliano accusato di crimini di guerra sfugge alla cattura

Il maggiore israeliano Doron Almog, ricercato per presunti crimini di guerra, è sfuggito all'arresto perchè la polizia britannica ha temuto un confronto armato all'areoporto di Heathrow, in Gran Bretagna. L'uomo è accusato di aver ordinato la distruzione di più di 50 abitazioni palestinesi nel 2002. Almong stava andando in Inghilterra per una visita alle comunità ebraiche di Solihull e di Manchester. Gli ufficiali avevano deciso di fermarlo all'areoporto e, da qui, di trasportarlo alla stazione di polizia per valutare la possibilità di arresto. L'ambasciata israeliana è venuta a conoscenza dei piani e ha informato tempestivamente Almog: sia lui che la moglie si sono rifiutati di sbarcare e sono rimasti a bordo fin quando l'aereo non è ripartito. Come ha spiegato un ufficiale responsabile dell'operazione, John MacBrayne, la compagnia di volo El Al non ha concesso il permesso alla polizia brtannica di salire sull'aereo. Inoltre la polizia temeva che a bordo ci fossero uomini armati e ha preferito non rischiare una sparatoria in luogo pubblico

Giro di vite antigay nel Bahrain (14 febbraio 2008)

Il parlamento bi-camerale del Bahrain, eletto nelle prime elezioni del paese nel 2001 e dominato dai partiti islamici sciiti e sunniti, sta approvando una serie di misure omofobe, tra cui la deportazione degli stranieri sospettati di essere omosessuali. Sono già in atto misure di controllo all'aeroporto per impedire l'ingresso ai presunti gay, e funzionari ministeriali ispezionano regolarmente parrucchieri e centri di massaggio, dove presumono di cogliere in flagrante "atteggiamenti omosessuali". Coloro che "sembrano omosessuali" ai funzionari vengono fermati dalla polizia e sottoposti a processo. Il segretario della commissione per gli affari esteri, la difesa e la sicurezza nazionale, Jalal Fairooz, ha dichiarato al "Gulf Daily News" che gli omosessuali sono "una minaccia per la nostra società e per i valori islamici". Il comitato ha proposto uno studio capillare per accertare la diffusione effettiva dell'omosessualità nel paese. Lo stesso giornale riferisce che "il ministro dell'educazione assicura che non ci sono omosessuali nelle scuole". http://www.pinknews.co.uk/news/articles/2005-6851.html

Sudafrica Polizia spara sulla folla che manifesta contro sgomberi

La polizia sudafricana ha sparato proiettili di gomma sulla folla che protestava contro uno sgombero ferendo due ragazzi a Delft, vicino a Città del Capo. Il capitano di polizia Andre Traut ha affermato che la folla, che occupava illegalmente una casa popolare, "ha cominciato a tirare pietre contro la polizia, e che, per "impedire ogni forma di violenza", sono state lanciate alcune granate. Il governo sudafricano ha promesso di aumentare il numero di case popolari. Il problema degli alloggi si è aggravato per il costante flusso di persone che lasciano zone sovraffollate in ricerca di una casa.

Somalia Scontri a Mogadiscio, 7 morti

Quattro poliziotti e tre civili uccisi. E' questo il bilancio dell'ultimo scontro che sta avvenendo a Mogadiscio tra le truppe governative e i ribelli islamici. La popolazione locale ha dichiarato che gli scontri hanno avuto origine lunedì sera attorno al mercato Bakara. Secondo quanto riporta Mohamed Mohamud, direttore del Madina Hospital di Mogadiscio, 11 persone ferite sono state trasportate in ospedale, due delle quali sono morte. Il governo ad interim e l'esercito alleato etiope stanno fronteggiando l'insurrezione guidata degli uomini vicini alle Corti islamiche rimasti in città.

ITALIA

Aborto, Csm avvia istruttoria sul caso di Napoli

Il Csm avvia l'istruttoria sul blitz al Policlinico di Napoli, dove una donna è stata interrogata subito dopo aver subito un aborto. Ricevuta dal comitato di presidenza la richiesta di intervento inizialmente avanzata dalle sei consigliere donne di Palazzo dei Marescialli, la Prima Commissione ha deciso infatti di chiedere informazioni su quanto accaduto al procuratore generale della Corte d'Appello del capoluogo campano. Una volta ricostruito quanto accaduto, i rappresentanti dell'organo di autogoverno della magistratura decideranno se e come andare avanti nell'indagine. Gli agenti erano intervenuti in ospedale con l'autorizzazione del pm Vittorio Russo, dopo la segnalazione di un infermiere.

Corteo degli studenti a Prati e Parioli questa mattina

Aseguito dell'aggreesione subita da un compagno domenica scorsa diverse scuole hanno organizzato delle occupazioni spontanee, come quella di ieri al virgilio. quesdta mattina gli studenti medi del mamiani si sono riuniti in assemblea e sono usciti in corteo per le vie del quartiere.

una corrispondenza.

Muore nel cantiere per la costruzione dell'autostrada Siracusa-Catania

Un operaio e' morto mentre lavorava in un cantiere per la costruzione dell'autostrada Siracusa-Catania, all'altezza di Villasmundo (Siracusa). Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

La vittima e' un operaio di 32 anni, Gaspare Maganuco, di Gela, dipendente di una impresa edile gelese, la Igc. L'incidente si e' verificato intorno alle 14,30. L'uomo stava lavorando alla costruzione di una galleria artificiale quando, per cause ancora da accertare, e' precipitato dall'impalcatura sulla quale si trovava, a un'altezza di circa dieci metri.

TOR VERGATA

stamattina un' inizativa del collettivo di ingegneria, contro un seminario all' università organizzato dalla Microsoft, reso possibile, come si legge nel volantino "grazie alla complicità degli organi collegiali che appoggiano fattivamente l'ingresso delle multinazionali nell'ambito accademico" . le studenti e gli studenti del collettivo "Lavori in corso" hanno distribuito decine di DVD con programmi pùopen source , entrando anche nell'aula dove si teneva il seminario. (auletta21@libero.it)

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Kosovo

Serbi assaltano il posto di frontiera di Jarinje, la polizia non interviene

Secondo quanto riferito da un testimone della Reuters, un gruppo di serbo-kosovari con il volto coperto avrebbe assalito oggi il posto di frontiera di Jarinje, conosciuto anche come Gate 1, tra Serbia e Kosovo. Gli assalitori avrebbero distrutto l'edificio sotto gli occhi della polizia, che non sarebbe intervenuta.

Cuba, Fidel Castro annuncia ufficialmente la rinuncia alla presidenza

In una lettera pubblicata oggi dall'edizione online del quotidiano comunista Granma, il leader cubano Fidel Castro ha annunciato la propria rinuncia alla presidenza per motivi di salute.

"Non concorrerò né accetterò la posizione di presidente del Consiglio di stato o di comandante in capo". Con queste parole Castro, al potere dal 1959 dopo il rovesciamento dell'allora presidente Fulgencio Batista, ha annunciato che non tornerà alla guida del Paese, abbandonata temporaneamente nel luglio 2006 per motivi di salute. Da un anno e mezzo la presidenza ad interim è affidata al fratello, Raul Castro. L'Assemblea nazionale sarà incaricata ora di eleggere il suo successo il prossimo 24 febbraio.

Pakistan

Elezioni parlamentari in Pakistan, opposizione in vantaggio

Continua lo spoglio dei voti delle elezioni parlamentari svoltesi ieri in Pakistan. Secondo i primi dati, l'opposizione sarebbe in largo vantaggio. Una notizia confermata anche dalla Pakistan Muslim League-Quaid, il partito vicino al presidente Pervez Musharraf. Tariq Azeem, portavoce del partito, ha ammesso la sconfitta, ribadendo che "il partito accetta il verdetto del popolo".

I partiti degli ex-premier Newaz Sharif e Benazir Bhutto, uccisa lo scorso 27 dicembre, sarebbero dunque i vincitori della consultazione, a cui ha partecipato circa il 40 percento degli aventi diritto. In particolare, l'affluenza sarebbe stata molto bassa nelle zone di confine con l'Afghanistan, dove gli scontri tra forze di sicurezza e militanti islamici sono quotidiani. I primi risultati sono attesi per la tarda serata di oggi, ma la conta dei voti si protrarrà almeno fino a domani. Ieri, nelle violenze coincidenti con le elezioni, almeno venti persone sono morte, mentre gli osservatori hanno riportato casi di brogli. Il presidente Musharraf ha confermato le aperture verso l'opposizione degli ultimi giorni, ribadendo che sarà disposto a collaborare con qualsiasi formazione politica che risulterà vincitrice.

Gran Bretagna

Maggiore israeliano accusato di crimini di guerra sfugge alla cattura

Il maggiore israeliano Doron Almog, ricercato per presunti crimini di guerra, è sfuggito all'arresto perchè la polizia britannica ha temuto un confronto armato all'areoporto di Heathrow, in Gran Bretagna. L'uomo è accusato di aver ordinato la distruzione di più di 50 abitazioni palestinesi nel 2002. Almong stava andando in Inghilterra per una visita alle comunità ebraiche di Solihull e di Manchester. Gli ufficiali avevano deciso di fermarlo all'areoporto e, da qui, di trasportarlo alla stazione di polizia per valutare la possibilità di arresto. L'ambasciata israeliana è venuta a conoscenza dei piani e ha informato tempestivamente Almog: sia lui che la moglie si sono rifiutati di sbarcare e sono rimasti a bordo fin quando l'aereo non è ripartito. Come ha spiegato un ufficiale responsabile dell'operazione, John MacBrayne, la compagnia di volo El Al non ha concesso il permesso alla polizia brtannica di salire sull'aereo. Inoltre la polizia temeva che a bordo ci fossero uomini armati e ha preferito non rischiare una sparatoria in luogo pubblico

ITALIA

Corteo degli studenti a Prati e Parioli questa mattina

Aseguito dell'aggreesione subita da un compagno domenica scorsa diverse scuole hanno organizzato delle occupazioni spontanee, come quella di ieri al virgilio. quesdta mattina gli studenti medi del mamiani si sono riuniti in assemblea e sono usciti in corteo per le vie del quartiere.

due corrispondenze.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror0080219 (last edited 2008-06-26 09:56:08 by anonymous)