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'''Uccisione di Nicola Tommasoli, fermati gli ultimi due aggressori'''

Sono stati bloccati dalla Digos di Verona in Lombardia gli ultimi due presunti componenti del gruppo che ha picchiato a morte Nicola Tommasoli la notte del primo maggio scorso nel centro di Verona. Hanno 19 e 20 anni e sono stati rintracciati la notte scorsa al loro arrivo all'aeroporto di Bergamo con un volo low cost proveniente da Londra, città in cui erano fuggiti subito dopo l'agressione.
Inanto le realtà cittadine hannp indetto un'assemblea questo pomeriggio per dare una risposta politica condivisa alla morte di Nicola.

ascola la corrispondenza.



'''Incidente stradale o sul lavoro?'''

La notizia è di ieri, un uomo di 41 anni e' morto in un incidente stradale avvenuto a Tortora.Stava guidando un furgone, utilizzato per distribuire pane, che per cause in corso d'accertamento e' uscito fuori strada, finendo contro un cancello. La vittima e' morta mentre veniva portata in ospedale.

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'''Ciclone in Myanmar, almeno 15.000 morti e 30.000 dispersi'''
  
   
Un'ecatombe, con almeno 15.000 morti e 30.000 dispersi. Il bilancio del ciclone Nargis, che quattro giorni fa ha spazzato le coste birmane e in particolare il delta del fiume Irrawaddy, si aggrava di ora in ora. Parlando alla televisione di stato, oggi il ministro degli esteri Nyan Win ha confermato la cifra di vittime anticipata ieri dall'agenzia Xinhua: 15.000, di cui 10.000 nella sola città di Bogalay, 90 km a sud-ovest dell'ex capitale Yangon. Inoltre, il ministro degli esteri thailandese Noppadol Pattama ha dichiarato, parlando dopo un incontro con l'ambasciatore del Myanmar a Bangkok, che gli è stata comunicata la cifra di 30.000 persone ancora disperse. Il governo birmano sta ancora valutando i danni nei villaggi remoti dell'area del delta del fiume Irrawaddy, dove i venti a 190 km orari hanno portato distruzione su larga scala.
 
Fino a ieri, il bilancio ufficiale del ciclone di venerdì era di 3.880 morti ad Ayeyawaddy - già colpita duramente quattro anni fa dallo tsunami - e di 59 nell'area di Yangon. Le autorità militari hanno dichiarato lo stato di disastro nelle aree distrutte, e hanno accettato gli aiuti umanitari internazionali, cosa che non avevano fatto neanche dopo lo tsunami del 26 dicembre 2004.

La giunta ha spostato al 24 maggio il voto per il referendum costituzionale nelle aree di Yangon e del delta dell'Irrawaddy, confermando però la data del 10 maggio per il resto del Paese. Se approvato, il referendum introdurrebbe alcuni principi democratici ma rinsalderebbe ancor più il potere nelle mani dei militari. L'opposizione democratica aveva chiesto un rinvio della consultazione popolare, a causa del disastro causato dal ciclone.



'''Raid aereo a Gaza, muore un uomo'''
 

Le forze aeree israeliane hanno condotto nelle prime ore di oggi un nuovo raid nella zona di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, uccidendo un presunto militante di Hamas e ferendone altri tre, uno in modo grave: secondo l’agenzia palestinese ‘Maan’, un aereo avrebbe lanciato un missile contro un’automobile civile uccidendo è Hisham Shumar Muawiya, 23 anni, appartenente alle Brigate Ezzedin al-Qassam; il ferito che versa in condizioni critiche è Umar Hammad, 25 anni, e avrebbe almeno un arto. Per il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, l’aereo avrebbe mirato a un gruppo di uomini armati vicini al confine. L’attacco, aggiunge ‘Maan’, è avvenuto in concomitanza con un’incursione nel campo profughi di Jabaliya, dove gli israeliani, appoggiati da bulldozer, avrebbero aperto il fuoco contro alcune case; su quest’ultimo episodio non si hanno per il momento altri particolari. Ieri sera, sempre secondo ‘Maan’, le forze israeliane hanno condotto un’incursione anche a Nablus, in Cisgiordania, preceduta dal’infiltrazione di elementi in incognito presumibilmente incaricati di uccidere o arrestare attivisti palestinesi ricercati.





'''Violenze dei latifondisti contro gli indigeni del Roraima (Brasile)'''
 
Un gruppo di ‘pistoleiros’ a bordo di cinque motociclette ha fatto irruzione ieri nella comunità di Barro, nella Terra indigena Raposa Serra do Sol (stato di Roraima), aprendo il fuoco contro alcuni indigeni che stavano costruendo le loro ‘malocas’ (capanne), ferendone dieci, di cui uno in modo grave: lo riferiscono alla MISNA fonti locali che già all’inizio di aprile avevano denunciato la violenta resistenza di coloni, latifondisti e coltivatori di riso abusivi all’operazione di sgombero dei non-indios dalla riserva abitata da 15.000 persone di diverse etnie a cui nel 2005 il governo ha riconosciuto il pieno possesso dei territori ancestrali dopo una ‘battaglia’ durata oltre 26 anni. Secondo il Consiglio indigeno di Roraima (Cir), a sparare contro i nativi sarebbero stati sicari provenienti dalla ‘Fazenda Deposito’ di proprietà di Paulo César Quinteiro, dirigente dell’associazione dei risicoltori e sindaco di Paracaima, la principale città situata all’interno della riserva. Capo delle mobilitazioni anti-indigene, Quinteiro era finito agli arresti dopo i primi violenti disordini iniziati un mese fa a Raposa con l’arrivo della polizia federale incaricata di evacuare i ‘bianchi’ abusivi dalla terra indigena. “Innumerevoli volte abbiamo denunciato che i risicoltori che invadono Raposa portano i ‘pistoleiros’ dai loro latifondi e nulla è stato fatto finora…la comunità indigena è umiliata, i suoi beni distrutti, i suoi esponenti minacciati di morte” scrive in una nota il Cir chiedendo “provvedimenti urgenti”. Le resistenze dei settori anti-indigeni e le pressioni delle autorità locali avevano portato il 10 aprile alla sospensione dell’operazione di sgombero dei non-indios da parte del Supremo Tribunale Federale brasiliano.



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'''Nuovi arrivi in Sicilia'''

Nuovi arrivi di migranti in Sicilia. 63, persone, tra cui 10 donne e 4 bambini, sono arrivati questa mattina nel canale. 29 intercettati al largo di Ragusa.



'''Save the children sull'accesso alle cure mediche delle donne rom'''

«Inadeguato e insufficiente». Lo definisce così, Save the children, l'accesso alle cure sanitarie delle donne rom che vivono nella capitale. Secondo uno studio condotto nello scorso febbraio nei campi nomadi attrezzati e non della capitale (dove secondo le stime ci sono 7.850 persone) e presentato questa mattina il 70 per cento delle donne intervistate non accede alle cure sanitarie. Secondo il report «studio sulla salute materno-infantile nelle comunità rom», due donne su tre non si sottopongono a visite ginecologiche, il 18 per cento non ha eseguito controlli in gravidanza, il 27 per cento ricorre ad un consultorio e solo il 20 per cento utilizza metodi contraccettivi. «Spesso - ricorda Save the children - le donne rom diventano mamme in età giovanissima e con i loro bambini sfuggono a statistiche ufficiali. Deficitario è anche il ricorso alla sanità per i bambini, infatti, solo il 50 per cento delle mamme ha portato almeno una volta il proprio figlio da un medico nei primi anni di vita. La quasi totalità delle donne, però, ha partorito in ospedale e ha vaccinato il proprio figlio».



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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Uccisione di Nicola Tommasoli, fermati gli ultimi due aggressori

Sono stati bloccati dalla Digos di Verona in Lombardia gli ultimi due presunti componenti del gruppo che ha picchiato a morte Nicola Tommasoli la notte del primo maggio scorso nel centro di Verona. Hanno 19 e 20 anni e sono stati rintracciati la notte scorsa al loro arrivo all'aeroporto di Bergamo con un volo low cost proveniente da Londra, città in cui erano fuggiti subito dopo l'agressione. Inanto le realtà cittadine hannp indetto un'assemblea questo pomeriggio per dare una risposta politica condivisa alla morte di Nicola.

ascola la corrispondenza.

Incidente stradale o sul lavoro?

La notizia è di ieri, un uomo di 41 anni e' morto in un incidente stradale avvenuto a Tortora.Stava guidando un furgone, utilizzato per distribuire pane, che per cause in corso d'accertamento e' uscito fuori strada, finendo contro un cancello. La vittima e' morta mentre veniva portata in ospedale.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Ciclone in Myanmar, almeno 15.000 morti e 30.000 dispersi

Un'ecatombe, con almeno 15.000 morti e 30.000 dispersi. Il bilancio del ciclone Nargis, che quattro giorni fa ha spazzato le coste birmane e in particolare il delta del fiume Irrawaddy, si aggrava di ora in ora. Parlando alla televisione di stato, oggi il ministro degli esteri Nyan Win ha confermato la cifra di vittime anticipata ieri dall'agenzia Xinhua: 15.000, di cui 10.000 nella sola città di Bogalay, 90 km a sud-ovest dell'ex capitale Yangon. Inoltre, il ministro degli esteri thailandese Noppadol Pattama ha dichiarato, parlando dopo un incontro con l'ambasciatore del Myanmar a Bangkok, che gli è stata comunicata la cifra di 30.000 persone ancora disperse. Il governo birmano sta ancora valutando i danni nei villaggi remoti dell'area del delta del fiume Irrawaddy, dove i venti a 190 km orari hanno portato distruzione su larga scala.

Fino a ieri, il bilancio ufficiale del ciclone di venerdì era di 3.880 morti ad Ayeyawaddy - già colpita duramente quattro anni fa dallo tsunami - e di 59 nell'area di Yangon. Le autorità militari hanno dichiarato lo stato di disastro nelle aree distrutte, e hanno accettato gli aiuti umanitari internazionali, cosa che non avevano fatto neanche dopo lo tsunami del 26 dicembre 2004.

La giunta ha spostato al 24 maggio il voto per il referendum costituzionale nelle aree di Yangon e del delta dell'Irrawaddy, confermando però la data del 10 maggio per il resto del Paese. Se approvato, il referendum introdurrebbe alcuni principi democratici ma rinsalderebbe ancor più il potere nelle mani dei militari. L'opposizione democratica aveva chiesto un rinvio della consultazione popolare, a causa del disastro causato dal ciclone.

Raid aereo a Gaza, muore un uomo

Le forze aeree israeliane hanno condotto nelle prime ore di oggi un nuovo raid nella zona di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, uccidendo un presunto militante di Hamas e ferendone altri tre, uno in modo grave: secondo l’agenzia palestinese ‘Maan’, un aereo avrebbe lanciato un missile contro un’automobile civile uccidendo è Hisham Shumar Muawiya, 23 anni, appartenente alle Brigate Ezzedin al-Qassam; il ferito che versa in condizioni critiche è Umar Hammad, 25 anni, e avrebbe almeno un arto. Per il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, l’aereo avrebbe mirato a un gruppo di uomini armati vicini al confine. L’attacco, aggiunge ‘Maan’, è avvenuto in concomitanza con un’incursione nel campo profughi di Jabaliya, dove gli israeliani, appoggiati da bulldozer, avrebbero aperto il fuoco contro alcune case; su quest’ultimo episodio non si hanno per il momento altri particolari. Ieri sera, sempre secondo ‘Maan’, le forze israeliane hanno condotto un’incursione anche a Nablus, in Cisgiordania, preceduta dal’infiltrazione di elementi in incognito presumibilmente incaricati di uccidere o arrestare attivisti palestinesi ricercati.

Violenze dei latifondisti contro gli indigeni del Roraima (Brasile)

Un gruppo di ‘pistoleiros’ a bordo di cinque motociclette ha fatto irruzione ieri nella comunità di Barro, nella Terra indigena Raposa Serra do Sol (stato di Roraima), aprendo il fuoco contro alcuni indigeni che stavano costruendo le loro ‘malocas’ (capanne), ferendone dieci, di cui uno in modo grave: lo riferiscono alla MISNA fonti locali che già all’inizio di aprile avevano denunciato la violenta resistenza di coloni, latifondisti e coltivatori di riso abusivi all’operazione di sgombero dei non-indios dalla riserva abitata da 15.000 persone di diverse etnie a cui nel 2005 il governo ha riconosciuto il pieno possesso dei territori ancestrali dopo una ‘battaglia’ durata oltre 26 anni. Secondo il Consiglio indigeno di Roraima (Cir), a sparare contro i nativi sarebbero stati sicari provenienti dalla ‘Fazenda Deposito’ di proprietà di Paulo César Quinteiro, dirigente dell’associazione dei risicoltori e sindaco di Paracaima, la principale città situata all’interno della riserva. Capo delle mobilitazioni anti-indigene, Quinteiro era finito agli arresti dopo i primi violenti disordini iniziati un mese fa a Raposa con l’arrivo della polizia federale incaricata di evacuare i ‘bianchi’ abusivi dalla terra indigena. “Innumerevoli volte abbiamo denunciato che i risicoltori che invadono Raposa portano i ‘pistoleiros’ dai loro latifondi e nulla è stato fatto finora…la comunità indigena è umiliata, i suoi beni distrutti, i suoi esponenti minacciati di morte” scrive in una nota il Cir chiedendo “provvedimenti urgenti”. Le resistenze dei settori anti-indigeni e le pressioni delle autorità locali avevano portato il 10 aprile alla sospensione dell’operazione di sgombero dei non-indios da parte del Supremo Tribunale Federale brasiliano.

ITALIA

Nuovi arrivi in Sicilia

Nuovi arrivi di migranti in Sicilia. 63, persone, tra cui 10 donne e 4 bambini, sono arrivati questa mattina nel canale. 29 intercettati al largo di Ragusa.

Save the children sull'accesso alle cure mediche delle donne rom

«Inadeguato e insufficiente». Lo definisce così, Save the children, l'accesso alle cure sanitarie delle donne rom che vivono nella capitale. Secondo uno studio condotto nello scorso febbraio nei campi nomadi attrezzati e non della capitale (dove secondo le stime ci sono 7.850 persone) e presentato questa mattina il 70 per cento delle donne intervistate non accede alle cure sanitarie. Secondo il report «studio sulla salute materno-infantile nelle comunità rom», due donne su tre non si sottopongono a visite ginecologiche, il 18 per cento non ha eseguito controlli in gravidanza, il 27 per cento ricorre ad un consultorio e solo il 20 per cento utilizza metodi contraccettivi. «Spesso - ricorda Save the children - le donne rom diventano mamme in età giovanissima e con i loro bambini sfuggono a statistiche ufficiali. Deficitario è anche il ricorso alla sanità per i bambini, infatti, solo il 50 per cento delle mamme ha portato almeno una volta il proprio figlio da un medico nei primi anni di vita. La quasi totalità delle donne, però, ha partorito in ospedale e ha vaccinato il proprio figlio».

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA

Milano/Denunciati due writer della May Day Parade -- Sono due le persone identificate e denunciate per "imbrattamento" dai carabinieri del Nucleo informativo di Milano. Si tratta di un quarantenne e di un ventiquattrenne accusati di essere gli autori di alcune scritte apparse lungo il percorso del May Day Parade 2008, in programma per il primo maggio a Milano. Non solo: le indagini dei militari proseguono per dare un volto ad altri writer entrati in azione durante il corteo. [Adnkronos]

Catania/Ex sindaco, ora deputato, condannato per violazione della legge elettorale e abuso d'ufficio -- L'ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, ora deputato PDL, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione alla conclusione di un processo che riguardava i contributi previdenziali concessi dal Comune ai dipendenti 3 giorni prima delle elezioni comunali del 2005. Condannati a 2 anni e 2 mesi gli allora assessori Strano, Fatuzzo, D'Antoni, Nicotra, Grasso, De Mauro. Abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale i reati contestati. [ANSA]


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