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Inoltre le difese israeliane saranno prossimamente rafforzate con l'arrivo dalla Germania di due batterie di missili Patriot Pac-2, che saranno affidate a personale israeliano. Lo afferma oggi il quotidiano Yediot Ahronot nel suo sito online. Il giornale ha inoltre appreso che e' imminente l'arrivo in Israele dalla Germania di altre batterie di Patriot, che appartengono delle forze armate statunitensi. Per la unita' statunitense e' in vista una manovra congiunta con la antiaerea israeliana. Ma non e' escluso - sostiene il giornale - che anche al termine degli addestramenti quella forza resti temporaneamente in Israele. La dislocazione delle batterie di Patriot va ad aggiungersi a quella di altre batterie analoghe gia' disposte sul terreno e all'attivazione di due batterie di missili anti-missile Arrow, di produzione congiunta israelo-americana.
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e difese israeliane saranno prossimamente rafforzate con l'arrivo dalla Germania di due batterie di missili Patriot Pac-2, che saranno affidate a personale israeliano. Lo afferma oggi il quotidiano Yediot Ahronot nel suo sito online. Il giornale ha inoltre appreso che e' imminente l'arrivo in Israele dalla Germania di altre batterie di Patriot, che appartengono delle forze armate statunitensi. Per la unita' statunitense e' in vista una manovra congiunta con la antiaerea israeliana. Ma non e' escluso - sostiene il giornale - che anche al termine degli addestramenti quella forza resti temporaneamente in Israele. La dislocazione delle batterie di Patriot va ad aggiungersi a quella di altre batterie analoghe gia' disposte sul terreno e all'attivazione di due batterie di missili anti-missile Arrow, di produzione congiunta israelo-americana.
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luca e salvo aprono

g.r. FLASH ORE 9,30

PALESTINA

Numerosi posti di blocco sono stati istituiti dalla polizia stamane nel nord di Israele, fra le citta' di Hadera, Afula e Beit Shean; la motivaazione è quella di intercettare due kamikaze palestinesi originari di Jenin (Cisgiordania) penetrati a quanto pare in territorio israeliano la scorsa notte. Con una decisione senza precedenti, per alcune ore sono stati ieri interrotti i trasporti pubblici fra le citta' di Hadera ed Afula: un tragitto di circa 40 chilometri, in gran parte in zone arabe, lungo il quale si temeva che fosse imminente un attentato. Lo stato di massima allerta resta anche oggi in vigore nella zona di Gerusalemme. Stamane il crocevia autostradale di Ganot, a est di Tel Aviv, e' stato chiuso al traffico dopo che in un autobus in transito e' stato scoperto un oggetto sospetto che viene adesso esaminato da artificieri. La polizia di Israele sta considerano l'ipotesi deportare nella Striscia di Gaza il padre di un militante paalestinese suicida che ha pubblicamente lodato l'azione del figlio, aggiungendo di sperare in altri attacchi. Lo ha riferito la radio israeliana. L'uomo, Abu Halail, e' il padre del kamikaze proveniente dall'area di Betlemme che si e' fatto saltare in aria il 21 novembre a bordo di un autobus a Gerusalemme. Abu Halail e' stato arrestato dopo aver applaudito al gesto del figlio, e la sua casa e' stata distrutta. Israele ha trasferito forzosamente nella Striscia di Gaza due parenti di un altro kamikaze il quattro settembre. L'Alta Corte ha stabilito che tali deportazioni sono possibili se e' provata la complicita' dei congiunti nell'atto terroristico.

UN'ANALISI DEL CENSIS: LA TV GHETTIZZA GLI IMMIGRATI ALL'INTERNO DELLA CRONACA=- Nell'80% dei casi, gli immigrati appaiono in televisione ghettizzati all'interno della cronaca. E' questo il dato che emerge da una ricerca realizzata dal Censis, inserita all'interno del progetto "L'immagine degli immigrati in Italia". Confinati nei telegiornali e all'interno di questi nella cronaca le persone di origine straniera entrano nel mondo dell'informazione solo attraverso le maglie della cronaca nera (43,5%). Sebbene negli ultimi due anni il Censis rilevi un lieve miglioramento dell'immagine che la televisione propone degli extracomunitari - nel 2001 l'immigrato compariva nel 95,4% dei casi all'interno di un Tg, mentre questa percentuale e' scesa nel 2002 all'88,3% a vantaggio delle rubriche di approfondimento - l'immigrato, maschio o femmina, adulto o bambino, e' rappresentato sempre all'interno di una vicenda negativa (78% dei casi). Rispetto al 2001, i telegiornali ci mostrano oggi l'extracomunitario piu' nel ruolo di vittima piuttosto che in quello di attore di azione negativa. "La negativita' dell'immagine degli immigrati - ha detto Elisa Manna, responsabile settore politiche sociali Censis, durante la presentazione del progetto - ha una doppia influenza: da un lato spaventa la societa' autoctona, dall'altro favorisce, in particolare negli immigrati piu' giovani, un'alta percezione negativa, una mancanza di speranza sociale". Secondo l'indagine Censis, che ha riguardato l'intera programmazione televisiva delle tre reti Rai, Mediaset e Telemontecarlo (poi la Sette) per 6 settimane nel corso di 2 anni, aumenta l'identificazione totale del soggetto con la sua etnicita': nel 68,2% dei casi nel 2001 e nel 76% nel 2002, si designa l'immigrato attraverso la descrizione delle caratteristiche etniche o il riferimento al paese di provenienza. Inoltre, mentre nel 2001 l'argomento piu' trattato in riferimento all'immigrazione era quello della "criminalita'- illegalita'" (56,7%), nel 2002 si parla piu' di "clandestinita'" (61,9%). Stando all'informazione televisiva, i soggetti con cui gli immigrati appaiono in relazione sono, come emerge dall'indagine Censis, da un lato le comunita' di appartenenza (30,9%), dall'altro il mondo criminale (29,1%).

G.R. Flash ore 13.00

PALESTINA -

JENIN, UCCISO UN GIOVANE PALESTINESE E ALTRI SEI FERITI - Un adolescente palestinese e' rimasto ucciso nel corso delle operazioni compiute in mattinata a Jenin dalle truppe ebraiche, che sono rientrate nella citta' autonoma e nel suo campo profughi imponendovi di nuovo il coprifuoco. La morte del ragazzo, identificato poi come Mwate Zouade di 16 anni, e' avvenuta in circostanze tuttora non chiarite; altri sei palestinesi sono rimasti feriti, e anche a tale riguardo non si conoscono ulteriori elementi. Sale dunque a due il numero dei palestinesi uccisi oggi dai soldati israeliani; in precedenza un militante armato di fucile kalashnikov e con tre bombe a mano aveva avuto la peggio in uno scontro a fuoco con i militari di guiardia all'insediamento di Netzarim, nel settore centrale della Striscia di Gaza. La nuova incursione a Jenin e' stata motivata anche con rastrellamenti per catturare presunti estremisti.

Secondo il capo di stato maggiore generale Moshe Yaalon il presidente palestinese Yasser Arafat andrebbe ucciso dolcemente. Lo afferma oggi il quotidiano Haaretz citando un intervento a porte chiuse tenuto nei giorni scorsi da Yaalon all'Istituto di Washington per la ricerca del Medio Oriente. Yaalon avrebbe citato, secondo il giornale, la celebre canzone di Roberta Flack per significare che il presidente palestinese dovrebbe essere gradualmente privato di tutti i suoi poteri in quanto - a suo parere - egli continua a svolgere un ruolo negativo e a fomentare violenze. Oggi Yaalon si e' lamentato comunque che il suo intervento sia stato travisato quando lo stesso il giornale gli ha attribuito la affermazione che dopo tutto, la maggior parte delle colonie ebraiche saranno sgomberate dai Territori. Secondo Yaalon, questa non e' affatto la sua posizione personale, bensi' la percezione ricavata dai dirigenti palestinesi all'epoca delle trattative con il premier laburista Ehud Barak.

Le difese israeliane saranno prossimamente rafforzate con l'arrivo dalla Germania di due batterie di missili Patriot Pac-2, che saranno affidate a personale israeliano. Lo afferma oggi il quotidiano Yediot Ahronot nel suo sito online. Il giornale ha inoltre appreso che e' imminente l'arrivo in Israele dalla Germania di altre batterie di Patriot, che appartengono delle forze armate statunitensi. Per la unita' statunitense e' in vista una manovra congiunta con la antiaerea israeliana. Ma non e' escluso - sostiene il giornale - che anche al termine degli addestramenti quella forza resti temporaneamente in Israele. La dislocazione delle batterie di Patriot va ad aggiungersi a quella di altre batterie analoghe gia' disposte sul terreno e all'attivazione di due batterie di missili anti-missile Arrow, di produzione congiunta israelo-americana.

GUERRA ALL'IRAQ Dopo il bombardamento appena effettuato da aerei anglo-americani a Bassora, le autorita' irachene si sono rivolte alle Nazioni Unite presentando un reclamo formale contro quelli che definiscono i ripetuti raid aerei di Usa e Gran Bretagna nelle due 'no fly-zones' alle estremita' settentrionale e, appunto, meridionale del Paese. La denuncia e' contenuta in una lettera inviata dal ministro degli Esteri di Baghdad, Naji Sabri, a Kofi Annan, segretario generale dell'Onu; e reca la data di ieri, giorno in cui e' avvenuto l'attacco agli obiettivi di Bassora: un impianto petrolifero della compagnia 'Southern Oil', a detta del governo locale, mentre per gli occidentali si trattava di postazioni della contraerea responsabili di aver colpito per prime. Ci sarebbero state almeno quattro vittime, stando a fonti irachene. (AGI) Pdo/1050 021123 DIC 02

FIAT Da Milano - Un gruppo di lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese, ha nuovamente bloccato questa mattina l'autostrada dei laghi nei pressi dello stabilimento, paralizzando il traffico in direzione di Milano, Varese e Como. La protesta e' stata decisa in concomitanza con un'assemblea delle rappresentanze sindacali in corso nella fabbrica del gruppo Fiat e dopo circa un'ora il blocco stradale, organizzato dai lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese, è stato tolto . La protesta ha paralizzato completamente il traffico stradale lungo l'importante arteria.

DA POTENZA - Uno sciopero di otto ore e' stato indetto dalla Fiom per domani 3 dicembre nello stabilimento Fiat di San Nicola di Melfi (Potenza) in concomitanza con la ripresa delle trattative sul piano di ristrutturazione dell' azienda. La Fiom ha, inoltre, organizzato una manifestazione nell' area industriale di Melfi dove domani mattina e' previsto anche l' arrivo di alcune centinaia di operai dello stabilimento della Fiat di Termini Imerese che partiranno questo pomeriggio, intorno alle 17 alla volta di Melfi in Basilicata. Gli operai della Fiat di Termini Imerese che hanno annunciato il blocco dello stabilimento lucano. L'appuntamento e' previsto proprio davanti ai cancelli dello stabilimento siciliano. Per pubblicizzare il viaggio, per tutto il pomeriggio di ieri, un'auto con un megafono ha attraversato le strade del centro di Termini Imerese. Le tute blu hanno l'obiettivo di paralizzare l'attivita' dello stabilimento lucano dove si producono Punto e Lancia Y per almeno tre giorni. In un comunicato congiunto, Fim, Fiom e Uilm hanno spiegato: valutiamo negativamente l'andamento della trattativa, riteniamo opportuno modificare le iniziative di lotta a sostegno della modifica del piano industriale e dei suoi vincoli. Gli operai di Termini si alterneranno a Melfi in un presidio, giorno e notte. Per Roberto Mastrosimone, leader delle tute blu la partenza per Melfi e' un altro segnale forte a chi siede al tavolo delle trattative.

gror021202 (last edited 2008-06-26 10:06:23 by anonymous)