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Due miliardi e mezzo per il rilancio della Fiat: è questa la cifra che il piano presentato da Roberto Colaninno a Franzo Grande Stevens ritiene necessaria per rilanciare l'auto. Un miliardo a carico del finanziere mantovano, l'altro agli alleati a partire dagli advisor Ubs Warburg e Lehman Brothers Ma perché il piano funzioni, è necessario il reperimento di 9-10 miliardi che serviranno per lanciare sette, otto nuovi modelli tra i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Tutti gli azionisti sono chiamati a fare la propria parte, famiglia e General Motors compresi. Il progetto industriale, secondo Il Sole, prevede due opzioni: la prima, che sarebbe quella preferita da Colaninno, ha come punto di partenza il mantenimento dell'unità del Gruppo. Se invece si dovesse andare verso la scissione dell'auto (una ipotesi che secondo Colaninno complicherebbe la situazione anziche' migliorarla), il finanziere mantovano chiede che insieme a Fiat Auto venga scorporata anche Iveco e che la nuova società parta da una posizione finanziaria netta uguale a zero, senza cioé indebitamento.


Quinto giorno consecutivo di occupazione degli operai della Bienne sud, azienda dell' indotto Fiat di Termini Imerese che produce componenti per la Punto. Questa mattina una delegazione di operai partecipera' ad un incontro convocato alla presidenza della Regione. I dipendenti della Bienne sud lamentano ritardi nell' avvio delle procedure per il sussidio di cassa integrazione e chiedono garanzie per il futuro occupazionale. Gli 84 lavoratori dell' azienda hanno allestito un presidio davanti ai cancelli della fabbrica, poco distante dallo stabilimento Fiat.

= Ore 13.00 =

Iraq

L'ispettore capo dell'Onu per il disarmo, Hans Blix, e Mohamed El Baradei, direttore dell'Aiea, l'agenzia internazionale dell'energia atomica, hanno incontrato stamattina a Parigi il presidente francese Jacques Chirac con il quale hanno fatto il punto sulla crisi irachena. Chirac ha ribadito che un'eventuale guerra contro l'Iraq "deve essere decisa dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla base del rapporto degli ispettori". Il presidente francese, pur richiedendo all'Iraq delle prove indiscutibili di una cooperazione attiva con gli ispettori Onu, ha poi espresso sostegno alla richiesta degli esperti di avere maggiore tempo a disposizione per verificare il disarmo iracheno.Hans Blix ha ribadito che gli ispettori Onu avrebbero bisogno di 'un atteggiamento più sincero, e di una cooperazione più completa da parte dell'Iraq'. Oltre che di'"maggiori spiegazioni' sulle undici testate chimiche vuote trovate in un deposito militare iracheno.

Si allarga il fronte del no alla guerra anche negli USA, in attesa delle manifestazioni di sabato prossimo indette da ANSWER. Chicago e' diventata, giovedi', la piu' grande citta' degli Stati Uniti a essersi pronunciata contro la guerra all'Iraq con un voto del Consiglio comunale.Con 46 voti a uno, il Consiglio ha detto no a un attacco militare preventivo, a meno che l'Iraq non si sia mostrato, nel frattempo, una reale minaccia per gli Stati Uniti. Con la stessa risoluzione, che sara' inviata al presidente George W. Bush, i consiglieri danno pieno appoggio ai militari americani e definiscono Saddam Hussein 'un tiranno' che andrebbe rimosso dal potere, anche se l'azione militare non e' il modo migliore per farlo. Il sindaco di Chicago Richard Daley, un democratico, ha detto: 'Nessuno vuole la guerra'. Chicago s'e' cosi' aggiunta a Baltimora, Seattle, Itaca, nello Stato di New York, e altre citta' americane a dichiararsi contro la guerra. Stesso percorso in Europa dove continuano le dichiarazioni contrariwe della Germania Un voto positivo della Germania in Consiglio di sicurezza dell'Onu in favore di un intervento militare in Iraq 'non e' alla fine piu' immaginabile': lo ha detto il ministro della difesa tedesco Peter Struck in un'intervista al quotidiano regionale Rheinpfalz di oggi. Il ministro rispondeva a una domanda sull'atteggiamento che dovrebbe adottare la Germania, membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, in caso di voto su una guerra contro l'Iraq. Struck ha riconosciuto anche che le relazioni tedesco-americane sono 'difficili in questo momento'.

FIAT

Due miliardi e mezzo per il rilancio della Fiat: è questa la cifra che il piano presentato da Roberto Colaninno a Franzo Grande Stevens ritiene necessaria per rilanciare l'auto. Un miliardo a carico del finanziere mantovano, l'altro agli alleati a partire dagli advisor Ubs Warburg e Lehman Brothers Ma perché il piano funzioni, è necessario il reperimento di 9-10 miliardi che serviranno per lanciare sette, otto nuovi modelli tra i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Tutti gli azionisti sono chiamati a fare la propria parte, famiglia e General Motors compresi. Il progetto industriale, secondo Il Sole, prevede due opzioni: la prima, che sarebbe quella preferita da Colaninno, ha come punto di partenza il mantenimento dell'unità del Gruppo. Se invece si dovesse andare verso la scissione dell'auto (una ipotesi che secondo Colaninno complicherebbe la situazione anziche' migliorarla), il finanziere mantovano chiede che insieme a Fiat Auto venga scorporata anche Iveco e che la nuova società parta da una posizione finanziaria netta uguale a zero, senza cioé indebitamento.

Quinto giorno consecutivo di occupazione degli operai della Bienne sud, azienda dell' indotto Fiat di Termini Imerese che produce componenti per la Punto. Questa mattina una delegazione di operai partecipera' ad un incontro convocato alla presidenza della Regione. I dipendenti della Bienne sud lamentano ritardi nell' avvio delle procedure per il sussidio di cassa integrazione e chiedono garanzie per il futuro occupazionale. Gli 84 lavoratori dell' azienda hanno allestito un presidio davanti ai cancelli della fabbrica, poco distante dallo stabilimento Fiat.

Ore 9.30

IRAQ

Si allarga il fronte del no alla guerra anche negli USA, in attesa delle manifestazioni di sabato prossimo indette da ANSWER. Chicago e' diventata, giovedi', la piu' grande citta' degli Stati Uniti a essersi pronunciata contro la guerra all'Iraq con un voto del Consiglio comunale.Con 46 voti a uno, il Consiglio ha detto no a un attacco militare preventivo, a meno che l'Iraq non si sia mostrato, nel frattempo, una reale minaccia per gli Stati Uniti. Con la stessa risoluzione, che sara' inviata al presidente George W. Bush, i consiglieri danno pieno appoggio ai militari americani e definiscono Saddam Hussein 'un tiranno' che andrebbe rimosso dal potere, anche se l'azione militare non e' il modo migliore per farlo. Il sindaco di Chicago Richard Daley, un democratico, ha detto: 'Nessuno vuole la guerra'. Chicago s'e' cosi' aggiunta a Baltimora, Seattle, Itaca, nello Stato di New York, e altre citta' americane a dichiararsi contro la guerra. Stesso percorso in Europa dove continuano le dichiarazioni contrariwe della Germania Un voto positivo della Germania in Consiglio di sicurezza dell'Onu in favore di un intervento militare in Iraq 'non e' alla fine piu' immaginabile': lo ha detto il ministro della difesa tedesco Peter Struck in un'intervista al quotidiano regionale Rheinpfalz di oggi. Il ministro rispondeva a una domanda sull'atteggiamento che dovrebbe adottare la Germania, membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, in caso di voto su una guerra contro l'Iraq. Struck ha riconosciuto anche che le relazioni tedesco-americane sono 'difficili in questo momento'.

La diplomazia statunitense non e' riuscita oggi a convincere i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a modificare le scadenze poste agli ispettori sugli armamenti in Iraq, perche' riferiscano all'ONU sui risultati del loro lavoro: in forza delle scadenze attuali (la relazione degli ispettori e' attesa entro il 27 marzo), secondo i timori di Washington, l'Iraq godrebbe di una moratoria di fatto e di un rinvio dell'eventuale scontro. Parlandone con i giornalisti, l'ambasciatore USA John Negroponte ha detto che non e' stata presa alcuna decisione, ma che tutti hanno convenuto sulla necessita' di mantnere forte "la pressione sull'Iraq, perche' cooperi immediatamente e icondizionatamente". (AGI) Gus 170032 GEN 03

USA-Cuba

Il presidente ha esteso per sei mesi la sospensione dell'applicazione di una legge che consente ai cittadini americani di perseguire aziende straniere che utilizzano proprieta' cubane confiscate dopo la rivoluzione castrista nel 1959. In una lettera a esponenti del Congresso, Bush spiega che l'estensione dell'applicazione e' nell'interesse nazionale degli Stati Uniti e contribuisce ad affrettare la transizione di Cuba verso la democrazia. La sospensione della legge era gia' stata praticata dal predecessore di Bush, Bill Clinton, per evitare conflitti con l'Unione europea ed altri Paesi. La legge risale al 1996: venne approvata dopo che caccia cubani abbatterono due aerei con a bordo esuli cubani

FIAT

Due miliardi e mezzo per il rilancio della Fiat: è questa la cifra che il piano presentato da Roberto Colaninno a Franzo Grande Stevens ritiene necessaria per rilanciare l'auto. Un miliardo a carico del finanziere mantovano, l'altro agli alleati a partire dagli advisor Ubs Warburg e Lehman Brothers Ma perché il piano funzioni, è necessario il reperimento di 9-10 miliardi chen serviranno per lanciare sette, otto nuovi modelli tra i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Tutti gli azionisti sono chiamati a fare la propria parte, famiglia e General Motors compresi. Il progetto industriale, secondo Il Sole, prevede due opzioni: la prima, che sarebbe quella preferita da Colaninno, ha come punto di partenza il mantenimento dell'unità del Gruppo. Se invece si dovesse andare verso la scissione dell'auto (una ipotesi che secondo Colaninno complicherebbe la situazione anziche' migliorarla), il finanziere mantovano chiede che insieme a Fiat Auto venga scorporata anche Iveco e che la nuova società parta da una posizione finanziaria netta uguale a zero, senza cioé indebitamento.

Condono

La sanatoria riguarda tutti i principali tributi e, con modalità personalizzate, offre diverse possibilità per sanare eventuali evasioni entro il prossimo 27 marzo: ne potranno beneficiare semplici persone e imprese, commercianti e commissari liquidatori. Si potrà condonare in modo anonimo e la dichiarazione integrativa, a parte alcuni anni, dovrà essere spedita esclusivamente per via telematica (o con internet o tramite intermediari):Tra le novità quella che estende la "copertura" delle sanatorie anche ad alcuni reati penali indicati in una lista ristretta e se strettamente connessi all' evasione. Ma attenzione: se è già scattata la notifica, gli indagati non possono accedere alla sanatoria. La sanatoria "integrativa semplice" consente di sanare l' evasione passata con una dichiarazione fiscale che resterà anonima, definita dal fisco "riservata". Interessati alla sanatoria sono gli anni dal 1997 al 2001. La scadenza è per domenica 16 marzo, ma il pagamento può slittare a lunedi' 17. Per il concordato o "definizione automatica mediante autoliquidazione" la scadenza è il 20 giugno per i redditi d' impresa e di lavoro autonomo e il 16 settembre per le persone fisiche che producono i redditi in forma associata.

gror030117 (last edited 2008-06-26 09:59:23 by anonymous)