GR ORE 13.00

ESTERI

Iraq

Mentre la prospettiva di un nuovo intervento militare anglo-americano in Iraq si fa sempre piu' concreta, un nuovo sondaggio in Gran Bretagna mostra come l'opinione pubblica prenda in misura crescente le distanze dalla linea interventistica filo-Usa promossa dal premier Tony Blair e dal suo ministro degli Esteri, Jack Straw. Stando al sondaggio, realizzato telefonicamente su un campione di 1.002 adulti dall'istituto demoscopico 'Icm' e pubblicato oggi sul quotidiano 'The Guardian', ben 81 cittadini britannici su cento non sono d'accordo sul fatto che per passare all'azione contro Baghdad, secondo quanto appunto sostengono Blair e Straw, non ci sarebbe alcun bisogno dell'avallo delle Nazioni Unite attraverso una nuova e apposita risoluzione del Consiglio di Sicurezza, dopo la numero 1441 del 18 novembre scorso che minacciava "serie conseguenze" in caso d'inadempimento degli obblighi assunti in tema di disarmo dal regime di Saddam Hussein. Piu' in generale, il fronte di coloro che sono comunque contrari alla guerra e' salito adesso al 47 per cento, contro appena il 37 per cento di tre mesi fa; e nello stesso periodo l'appoggio a un'invasione in Iraq e' piombato dal 42 ad addirittura il 30 per cento

Diverse associazioni pacifiste tedesche hanno invitato a manifestare a Berlino tutti i lunedi', fino alla meta' di febbraio, contro un eventuale attacco americano all'Iraq. L'appello e' stato lanciato nel corso di un raduno, ieri, al quale hanno partecipato alcune centinaia di persone. I manifestanti hanno sfilato sulla Unterdenlinden, grande viale della capitale tedesca, con candele, cartelli e striscioni con scritte quali 'Fermate la guerra prima che cominci'. Secondo gli organizzatori - tra i quali i movimenti 'Pax Christi' e 'Donne per la pace' - i prossimi raduni del lunedi' dovranno anche ricordare le manifestazioni per la liberta' e la democrazia che si svolgevano nello stesso giorno della settimana a Lipsia nel 1989, negli ultimi mesi di vita della Ddr, prima della caduta del Muro di Berlino. Sabato scorso, alle dimostrazioni contro la guerra in Iraq hanno partecipato 10.000 persone in tutta la Germania, di cui 3.000 a Rostock (nordest), secondo la polizia.

Diverse migliaia di cristiani hanno partecipato a Washington a una giornata di preghiere e manifestazioni per la pace in Iraq. Lo hanno annunciato gli organizzatori dell'iniziativa. 'E' stata una bella e grande giornata, ha detto all'Afp il pastore Bob Edgar, segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese (Ncc), precisando che c'e' stata una cerimonia ecumenica alla cattedrale, seguita da una marcia di diverse migliaia di persone' e una veglia a lume di candela davanti alla Casa bianca. 'Non abbiamo bisogno di una guerra in Iraq, dove ci sono gli ispettori dell'Onu. Pensiamo che una guerra creerebbe piu' terroristi di quanti ne eliminerebbe', ha aggiunto. Un altro degli organizzatori, John Wallis, ha stimato in 3.500 il numero dei partecipanti al rito nella cattedrale. L'Ncc afferma di rappresentare oltre 50 milioni di fedeli - protestanti, anglicani e ortodossi - negli Stati Uniti

Il Parlamento centroamericano (Parlacen) si e' pronunciato contro un eventuale attacco delle forze anglo-americane contro l'Iraq, condannando al contempo qualsiasi intervento unilaterale senza il consenso delle Nazioni Unite. Il Parlacen - che ha sede in Guatemala ma e' ospite in questi giorni, per la prima volta nella sua storia, del Parlamento messicano - e' formato da 106 deputati di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana. Durante i tre giorni di sessioni a Citta' del Messico 20 parlamentari messicani assisteranno ai lavori in veste di osservatori. Il presidente di turno del Parlamento centroamericano, il guatemalteco Augusto Vela Mena, ha annunciato d'altra parte l' imminente pubblicazione di un documento in favore di un accordo di pace in Medio Oriente

La réunion régionale jeudi à Istanbul aura pour principal ordre du jour les moyens de prévenir une guerre en Irak, ont déclaré mardi les chefs de diplomatie d'Egypte et d'Arabie Saoudite.Cette réunion se concentrera sur les efforts possibles pour éviter à l'Irak des frappes militaires, a déclaré le ministre égyptien des Affaires étrangères Ahmed Maher, au cours d'une conférence de presse conjointe.Le point de discussion (à Istanbul) sur lequel nous sommes d'accord est: comment éviter une frappe en Irak, a pour sa part déclaré son homologue saoudien, Saoud Al-Fayçal, qui venait de s'entretenir avec le président égyptien Hosni Moubarak.Le chef de la diplomatie turque, Yasar Yakis, a déclaré mardi à Ankara qu'un sommet régional se tiendrait jeudi à Istanbul, axé sur la crise irakienne.Il n'a pas indiqué à quel niveau la réunion se tiendrait, mais de source diplomatique turque on précise qu'elle doit réunir les ministres des Affaires étrangères de la Turquie, Syrie, Egypte, Arabie Saoudite, Jordanie et Iran.Les Etats-Unis menacent de faire la guerre à l'Irak, qu'ils accusent de développer ou détenir des armes de destruction de masse.Interrogé sur un départ en exil de Saddam Hussein, et les pressions qu'exerceraient en ce sens plusieurs pays, dont les Etats-Unis, le ministre saoudien a répondu: Y a-t-il besoin de pression sur Saddam Hussein? Si tel est le cas, la pression est déjà là.C'est une affaire interne, cela ne figure pas à l'ordre du jour de la réunion d'Istanbul, a pour sa part déclaré M. Maher.Interrogé sur un éventuel changement de régime en Irak par la force, le prince Saoud a répondu: vous connaissez la politique de l'Egypte et de l'Arabie saoudite. Un changement de régime est quelque chose qui vient de l'intérieur, et non de l'extérieur du pays, donc nous n'en avons pas parlé" lors de l'entretien avec M. Moubarak.

E anche il parlamento italiano sta oggi disscutendo dell'appoggio militare agli stati uniti. I sorvoli degli aerei militari statunitensi sul cielo italiano 'non limitano l'indipendenza di giudizio o la liberta' d'azione nelle scelte del nostro paese', precisa Martino, sottolineando che 'la sovranita' nazionale non e' in nessuna maniera messa in discussione'. Il governo interessera' 'preventivamente il Parlamento' sull'evoluzione dello scenario, cosi' come ha fatto, con una lettera ai presidenti delle commissioni Difesa, riguardo al sorvolo degli aerei Usa avvenuto l'8 gennaio. A questo proposito, Martino fa presente ai parlamentari che gli Stati Uniti d'America e gli altri paesi della Nato sono 'esenti dall'obbligo di richiesta perche' muniti di 'autorizzazioni permanenti al sorvolo e scalo sul territorio nazionale'. Il governo ha comunque voluto 'partecipare la questione al Parlamento per evitare qualunque erronea ed allarmistica interpretazione dei fatti e per onorare l'impegno di costante chiarezza e responsabile coinvolgimento del Parlamento stesso sugli aspetti di maggior rilievo della situazione internazionale. Le autorita' statunitensi, nel comunicare l'esigenza di rischieramento degli aerei, 'hanno assicurato che esso non rappresenta in alcuna maniera l'espressione di una decisione gia' assunta circa un possibile intervento militare in Iraq ma rientra nell'ambito di un ridispiegamento dei propri mezzi e truppe all'estero. D'altra parte -aggiunge Martino- anche in quella stessa occasione da parte statunitense e' stato ribadito l'intento prioritario di pervenire ad una soluzione pacifica della crisi irachena'. Il sorvolo, quindi, 'non si pone come supporto strategico ad una operazione bellica contro un paese terzo'. Il ministro della Difesa preferisce pensare ad 'una concreta e credibile deterrenza in grado di accrescere la pressione sull'Iraq, sottoposta al regime di ispezioni e sanzioni previste dalle risoluzioni delle Nazioni Unite'

Kuwait

Un americano e' stato ucciso ed uno ferito a colpi d'arma da fuoco nei pressi di un ristorante mac Donald a Nord di Kuwait City, hanno riferito fonti diplomatiche e l'emittente televisiva kuwaitianaLa sparatoria, secondo le fonti diplomatiche, ha avuto luogo su una autostrada non lontano da una base militare americana in Kuwait, Camp Doha. L'ambasciata americana ha confermato la morte di un cittadino americano e il ferimento di un altro, ma al momento non e' chiaro se le vittime siano militari o civili. Attualmente, si trovano in Kuwait oltre 15.000 soldati americani, in vista di un possibile attacco all'Iraq

Palestina

Proseguono i rastrellamenti delle truppe israeliane in tutta la Cisgiordania, che hanno portato dalla notte scorsa all'arresto di almeno altri tredici presunti estremisti palestinesi, sette dei quali gia' ricercati dalle forze di sicurezza. Lo ha reso noto la radio statale ebraica, secondo cui i soldati hanno anche proceduto all'abbattimento di un'abitazione a Dura, villaggio nel distretto di Hebron: apparteneva a un membro dei 'tanzim', la milizia armata di 'al-Fatah', principale fazione dell'Olp guidata dallo stesso Yasser Arafat, rispetto alla quale peraltro spesso agisce in modo del tutto fuori controllo; I nuovi arresti sono stati a loro volta motivati con l'intento di "smantellare le infrastrutture terroristiche" su cui si appoggerebbero gli autori di attacchi suicidi.

Due prigionieri palestinesi sono riusciti a fuggire la notte scorsa dal centro di detenzione di Ofer, creato dalle truppe di occupazione nel distretto cisgiordano di Ramallah, ove da oggi e' stato ulteriormente inasprito il coprifuoco gia' in vigore da settimane. Lo ha reso noto la radio statale ebraica, secondo cui il provvedimento restrittivo e' stato varato proprio per agevolare le ricerche dei due evasi, la cui identita' non e' stata rivelata. Stando a fonti dell'Autorita' Nazionale Palestinese, il coprifuoco e' stato in particolare esteso ai locali mezzi di comunicazione. Il campo Ofer era stato teatro il mese scorso di una violenta insurrezione dei detenuti, che protestavano contro le dure condizioni di reclusione.

Cresce nei Territori l'attesa per l'inizio dei colloqui tra dieci fazioni politiche palestinesi invitate domani al Cairo dalle autorita' egiziane a discutere del futuro dell'Intifada e di una intesa per la cessazione degli attentati contro i civili israeliani. La stampa palestinese dedica oggi ampio spazio all'evento che vedra' la presenza nella capitale egiziana di alcuni tra i piu' importanti dirigenti palestinesi. Al-Fatah, la fazione palestinese di maggioranza, sara' rappresentata da Mahmud Abbas (Abu Mazen), il 'numero due' del presidente Yasser Arafat. Il quotidiano Al-Hayat Al-Jadida di Ramallah (Cisgiordania) riferisce stamane che al centro dei colloqui sara' una proposta formulata dall'Egitto per la sospensione di un anno degli attentati in Israele. Il ministro della cooperazione internazionale Nabil Shaath ha tuttavia precisato ieri che l'obiettivo degli incontri non e' quello di mettere fine all'Intifada, ma di ridefinire i metodi della lotta contro l'occupazione militare israeliana. Il governo e i servizi di sicurezza israeliani hanno espresso forte scetticismo sul possibile esito dell'incontro del Cairo. Il governo guidato dal premier Ariel Sharon chiede che i palestinesi cessino qualsiasi attivita' ostile contro Israele, anche in Cisgiordania e Gaza, e non soltanto gli attentati contro i civili all'interno del territorio dello Stato ebraico.

La Russia ha accolto senza alcuna sorpresa le recenti dichiarazioni critiche del primo ministro israeliano Ariel Sharon sull'utilita' del Quartetto, il polo di mediazione diplomatica costituito da Usa, Russia, Ue e Onu per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. Nello stesso tempo, a differenza di Sharon, Mosca continua comunque a credere nella necessita' di tale strumento. 'Abbiamo preso nota delle dure afferazioni di Sharon, ma in effetti non vi abbiamo scorto nulla di nuovo o inaspettato', ha detto oggi il portavoce del ministero degli esteri russo Aleksandr Iakovenko. Il governo di Israele - ha aggiunto - 'ha fatto dichiarazioni analoghe anche nel passato'. Le critiche di Sharon appaiono tuttavia alla Russia infondate, poiche', secondo Iakovenko, il Quartetto si e' rivelato finora un fattore di equilibrio e ha avanzato in modo compatto proposte 'basate su una linea equilibrata di compromesso che costituiscono un importante pilastro verso il possibile sviluppo di uno Stato palestinese nell'ambito di una soluzione complessiva della questione arabo-israeliana e nel rispetto degli interessi di tutte le parti in causa'. A giudizio di Mosca, del resto, 'e' nell'interesse sia del popolo israeliano sia di quello palestinese che si lavori per mettere fine alla violennza e per avviare decisamente un percorso verso la coesistenza pacifica, nella sicurezza, di due Stati sovrani: Israele e Palestina'

Venezuela

L'ex presidente americano e premio Nobel per la pace Jimmy Carter ha incontrato il presidente venezuelano Hugo Chavez nel tentativo di mediare fra il governo di Caracas e l'opposizione. Ma intanto, al 50esimo giorno di sciopero generale, la situazione si fa piu' tesa dopo che due persone sono morte in scontri fra manifestanti pro e contro Chavez nello stato di Miranda. Sono saliti cosi' a sette i morti dall'inizio della protesta, il due dicembre. Carter ha definito positivo l'incontro e lasciato intendere che ve ne saranno altri. Anche il il segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani Cesar Gaviria si trova a Caracas per favorire un accordo fra Chavez e l'opposizione

Spagna

Una imbarcazione da carico e' affondata oggi con mille tonnellate di combustibile nella baia di Algeciras (stretto di Gibilterra, sud del paese) a causa di una avaria nella poppa, hanno informato fonti marittime. L'incidente e' avvenuto verso le 04.00 del mattino e il capitano dell'imbarcazione e' considerato disperso. Gli altri due marinai sono stati salvati. La Spabunker IV, utilizzata per il rifornimento di combustibile alle navi nel porto di Algeciras, si trova ora a 50 metri di profondita'. Le autorita' del porto hanno pronto un piano di pulizia in caso di fuoriuscite di combustibile

ITALIA

Parlamento

Dopo aver suscitato non poco clamore negli ambienti del software italiano, la proposta (ddl 1188) che mira ad introdurre il software libero nella Pubblica Amministrazione italiana inizia il suo cammino, giungendo oggi sul tavolo della commissione Affari Costituzionali del Senato.

Il primo firmatario della proposta, il senatore verde Fiorello Cortiana, ha applaudito all'impegno preso dalla Commissione spiegando che "quel disegno di legge cambierebbe profondamente il modello di sviluppo e il grado di innovazione della Pubblica Amministrazione italiana, tanto che lo stesso ministro Stanca si è sentito in dovere di istituire una apposita commissione che sta studiando l'adozione di software libero e opensource nella Pubblica Amministrazione."

Come noto, infatti, lo scorso novembre il ministero all'Innovazione aveva annunciato il varo di un organismo consultivo con il compito di valutare l'impatto e le conseguenze dell'introduzione del software aperto sulle strutture informatiche e sulle spese della PA.

Facendo un esplicito riferimento alle recenti iniziative di Microsoft per venire incontro alle esigenze di sicurezza del software delle istituzioni, Cortiana ha poi affermato che "l'approvazione di questo DDL sarebbe la migliore risposta alla proposta di shared source promossa da Microsoft, che si dimostra assolutamente inadeguata, visto che fornisce l'accesso al codice sorgente solo ad alcuni privilegiati, ma non consente la modificabilità e la libera distribuzione."

Si avvia a Palazzo Madama la seconda lettura del DDL diretto a risolvere l'annoso problema del precariato dei circa 20.000 insegnanti di religione cattolica istituendo appositi concorsi per la loro immissione nei ruoli dei docenti statali. Il ddl 1877, approvato dopo lunga e complessa lettura dai deputati, e' al primo punto dell'ordine del giorno delle sedute programmate dalla Commissione Istruzione da oggi pomeriggio a giovedi e che prevedono innanzitutto il seguito dell'audizione del Ministro dell'Istruzione, Universita' e ricerca sullo stato di attuazione del DLGS 204/98 sulla valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, nonche' il seguito dell'indagine conoscitiva sui nuovi modelli organizzativi per la tutela e valorizzazione dei beni culturali. Tenendo conto di questi impegni urgenti la Commissione dovrebbe iniziare domani l'esame in referente del progetto normativo riguardante gli insegnanti di religione. Il testo approvato dalla Camera deve essere raccordato con altri 9 ddl presentati in materia da senatori di diversi gruppi e, pur essendo ampiamente condivisa l'esigenza di dare soluzione a precariato degli insegnanti di religione, le varie proposte divergono sulle modalita' di svolgimento dei concorsi, sulla formazione degli elenchi e sull'inserimento nei ruoli statali. E' molto probabile che i senatori introducano alcune modifiche rendendo necessario un nuovo passaggio a Montecitorio

GR ORE 9.00

ESTERI

Iraq

Mentre la prospettiva di un nuovo intervento militare anglo-americano in Iraq si fa sempre piu' concreta, un nuovo sondaggio in Gran Bretagna mostra come l'opinione pubblica prenda in misura crescente le distanze dalla linea interventistica filo-Usa promossa dal premier Tony Blair e dal suo ministro degli Esteri, Jack Straw. Stando al sondaggio, realizzato telefonicamente su un campione di 1.002 adulti dall'istituto demoscopico 'Icm' e pubblicato oggi sul quotidiano 'The Guardian', ben 81 cittadini britannici su cento non sono d'accordo sul fatto che per passare all'azione contro Baghdad, secondo quanto appunto sostengono Blair e Straw, non ci sarebbe alcun bisogno dell'avallo delle Nazioni Unite attraverso una nuova e apposita risoluzione del Consiglio di Sicurezza, dopo la numero 1441 del 18 novembre scorso che minacciava "serie conseguenze" in caso d'inadempimento degli obblighi assunti in tema di disarmo dal regime di Saddam Hussein. Piu' in generale, il fronte di coloro che sono comunque contrari alla guerra e' salito adesso al 47 per cento, contro appena il 37 per cento di tre mesi fa; e nello stesso periodo l'appoggio a un'invasione in Iraq e' piombato dal 42 ad addirittura il 30 per cento

Diverse associazioni pacifiste tedesche hanno invitato a manifestare a Berlino tutti i lunedi', fino alla meta' di febbraio, contro un eventuale attacco americano all'Iraq. L'appello e' stato lanciato nel corso di un raduno, ieri, al quale hanno partecipato alcune centinaia di persone. I manifestanti hanno sfilato sulla Unterdenlinden, grande viale della capitale tedesca, con candele, cartelli e striscioni con scritte quali 'Fermate la guerra prima che cominci'. Secondo gli organizzatori - tra i quali i movimenti 'Pax Christi' e 'Donne per la pace' - i prossimi raduni del lunedi' dovranno anche ricordare le manifestazioni per la liberta' e la democrazia che si svolgevano nello stesso giorno della settimana a Lipsia nel 1989, negli ultimi mesi di vita della Ddr, prima della caduta del Muro di Berlino. Sabato scorso, alle dimostrazioni contro la guerra in Iraq hanno partecipato 10.000 persone in tutta la Germania, di cui 3.000 a Rostock (nordest), secondo la polizia.

Diverse migliaia di cristiani hanno partecipato a Washington a una giornata di preghiere e manifestazioni per la pace in Iraq. Lo hanno annunciato gli organizzatori dell'iniziativa. 'E' stata una bella e grande giornata, ha detto all'Afp il pastore Bob Edgar, segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese (Ncc), precisando che c'e' stata una cerimonia ecumenica alla cattedrale, seguita da una marcia di diverse migliaia di persone' e una veglia a lume di candela davanti alla Casa bianca. 'Non abbiamo bisogno di una guerra in Iraq, dove ci sono gli ispettori dell'Onu. Pensiamo che una guerra creerebbe piu' terroristi di quanti ne eliminerebbe', ha aggiunto. Un altro degli organizzatori, John Wallis, ha stimato in 3.500 il numero dei partecipanti al rito nella cattedrale. L'Ncc afferma di rappresentare oltre 50 milioni di fedeli - protestanti, anglicani e ortodossi - negli Stati Uniti

Il Parlamento centroamericano (Parlacen) si e' pronunciato contro un eventuale attacco delle forze anglo-americane contro l'Iraq, condannando al contempo qualsiasi intervento unilaterale senza il consenso delle Nazioni Unite. Il Parlacen - che ha sede in Guatemala ma e' ospite in questi giorni, per la prima volta nella sua storia, del Parlamento messicano - e' formato da 106 deputati di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana. Durante i tre giorni di sessioni a Citta' del Messico 20 parlamentari messicani assisteranno ai lavori in veste di osservatori. Il presidente di turno del Parlamento centroamericano, il guatemalteco Augusto Vela Mena, ha annunciato d'altra parte l' imminente pubblicazione di un documento in favore di un accordo di pace in Medio Oriente

Kuwait

Un americano e' stato ucciso ed uno ferito a colpi d'arma da fuoco nei pressi di un ristorante mac Donald a Nord di Kuwait City, hanno riferito fonti diplomatiche e l'emittente televisiva kuwaitianaLa sparatoria, secondo le fonti diplomatiche, ha avuto luogo su una autostrada non lontano da una base militare americana in Kuwait, Camp Doha. L'ambasciata americana ha confermato la morte di un cittadino americano e il ferimento di un altro, ma al momento non e' chiaro se le vittime siano militari o civili. Attualmente, si trovano in Kuwait oltre 15.000 soldati americani, in vista di un possibile attacco all'Iraq

Venezuela

L'ex presidente americano e premio Nobel per la pace Jimmy Carter ha incontrato il presidente venezuelano Hugo Chavez nel tentativo di mediare fra il governo di Caracas e l'opposizione. Ma intanto, al 50esimo giorno di sciopero generale, la situazione si fa piu' tesa dopo che due persone sono morte in scontri fra manifestanti pro e contro Chavez nello stato di Miranda. Sono saliti cosi' a sette i morti dall'inizio della protesta, il due dicembre. Carter ha definito positivo l'incontro e lasciato intendere che ve ne saranno altri. Anche il il segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani Cesar Gaviria si trova a Caracas per favorire un accordo fra Chavez e l'opposizione

Spagna

Una imbarcazione da carico e' affondata oggi con mille tonnellate di combustibile nella baia di Algeciras (stretto di Gibilterra, sud del paese) a causa di una avaria nella poppa, hanno informato fonti marittime. L'incidente e' avvenuto verso le 04.00 del mattino e il capitano dell'imbarcazione e' considerato disperso. Gli altri due marinai sono stati salvati. La Spabunker IV, utilizzata per il rifornimento di combustibile alle navi nel porto di Algeciras, si trova ora a 50 metri di profondita'. Le autorita' del porto hanno pronto un piano di pulizia in caso di fuoriuscite di combustibile

ITALIA

Parlamento

Dopo aver suscitato non poco clamore negli ambienti del software italiano, la proposta (ddl 1188) che mira ad introdurre il software libero nella Pubblica Amministrazione italiana inizia il suo cammino, giungendo oggi sul tavolo della commissione Affari Costituzionali del Senato.

Il primo firmatario della proposta, il senatore verde Fiorello Cortiana, ha applaudito all'impegno preso dalla Commissione spiegando che "quel disegno di legge cambierebbe profondamente il modello di sviluppo e il grado di innovazione della Pubblica Amministrazione italiana, tanto che lo stesso ministro Stanca si è sentito in dovere di istituire una apposita commissione che sta studiando l'adozione di software libero e opensource nella Pubblica Amministrazione."

Come noto, infatti, lo scorso novembre il ministero all'Innovazione aveva annunciato il varo di un organismo consultivo con il compito di valutare l'impatto e le conseguenze dell'introduzione del software aperto sulle strutture informatiche e sulle spese della PA.

Facendo un esplicito riferimento alle recenti iniziative di Microsoft per venire incontro alle esigenze di sicurezza del software delle istituzioni, Cortiana ha poi affermato che "l'approvazione di questo DDL sarebbe la migliore risposta alla proposta di shared source promossa da Microsoft, che si dimostra assolutamente inadeguata, visto che fornisce l'accesso al codice sorgente solo ad alcuni privilegiati, ma non consente la modificabilità e la libera distribuzione."

Si avvia a Palazzo Madama la seconda lettura del DDL diretto a risolvere l'annoso problema del precariato dei circa 20.000 insegnanti di religione cattolica istituendo appositi concorsi per la loro immissione nei ruoli dei docenti statali. Il ddl 1877, approvato dopo lunga e complessa lettura dai deputati, e' al primo punto dell'ordine del giorno delle sedute programmate dalla Commissione Istruzione da oggi pomeriggio a giovedi e che prevedono innanzitutto il seguito dell'audizione del Ministro dell'Istruzione, Universita' e ricerca sullo stato di attuazione del DLGS 204/98 sulla valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, nonche' il seguito dell'indagine conoscitiva sui nuovi modelli organizzativi per la tutela e valorizzazione dei beni culturali. Tenendo conto di questi impegni urgenti la Commissione dovrebbe iniziare domani l'esame in referente del progetto normativo riguardante gli insegnanti di religione. Il testo approvato dalla Camera deve essere raccordato con altri 9 ddl presentati in materia da senatori di diversi gruppi e, pur essendo ampiamente condivisa l'esigenza di dare soluzione a precariato degli insegnanti di religione, le varie proposte divergono sulle modalita' di svolgimento dei concorsi, sulla formazione degli elenchi e sull'inserimento nei ruoli statali. E' molto probabile che i senatori introducano alcune modifiche rendendo necessario un nuovo passaggio a Montecitorio

Palestina

Proseguono i rastrellamenti delle truppe israeliane in tutta la Cisgiordania, che hanno portato dalla notte scorsa all'arresto di almeno altri tredici presunti estremisti palestinesi, sette dei quali gia' ricercati dalle forze di sicurezza. Lo ha reso noto la radio statale ebraica, secondo cui i soldati hanno anche proceduto all'abbattimento di un'abitazione a Dura, villaggio nel distretto di Hebron: apparteneva a un membro dei 'tanzim', la milizia armata di 'al-Fatah', principale fazione dell'Olp guidata dallo stesso Yasser Arafat, rispetto alla quale peraltro spesso agisce in modo del tutto fuori controllo; l'uomo, che non e' stato identificato, stando a fonti militari avrebbe partecipato a "diversi attentati terroristici". I nuovi arresti sono stati a loro volta motivati con l'intento di "smantellare le infrastrutture terroristiche" su cui si appoggerebbero gli autori di attacchi suicidi.