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'''Indultino'''


La Camera ha approvato l'art. 1 del cosiddetto indultino. Rispetto al testo licenziato dalla commissione sono stati approvati due emendamenti che cancellano il divieto di accedere al beneficio per coloro che nei tre anni precedenti alla data di entrata in vigore della legge siano stati sottoposti a regime di sorveglianza particolare. Resta fissato invece il limite per coloro che siano invece tuttora sottoposti a questo limite. In pratica l'esecuzione della pena e' sospesa per il condannato che ha scontato almeno un quarto della pena detentiva inflitta e deve scontare, come residuo di maggior pena, una pena detentiva non superiore a tre anni.Approvata anche un'altra correzione che permette ai coloro ai quali si applica il cosiddetto indultino di presentare istanza per accedere ad una misura alternativa diversa.

L'assemblea, invece, ha bocciato con voto segreto gli emendamenti presentati da An e Lega e, a titolo personale, da Mantini (Margherita) e Kessler (Ds), che prevedeva l'abbassamento da tre a due anni dello sconto di pena. La votazione segreta era stata richiesta dal capogruppo della Lega, Alessandro Ce'.

Il cosiddetto indultino non si applichera' ai reati gravissimi per i quali l'ordinamento penitenziario vieta l'accesso alle misure alternative. La Camera ha infatti approvato l'art. 2 del provvedimento, riformulato con un emendamento presentato dal responsabile Giustizia dei Ds Anna Finocchiaro che ha sostituito i reati che precedentemente venivano elencati in modo analitico.

L'indultino potra' essere esteso anche ai reati contro la Pubblica Amministrazione come corruzione e concussione. L'Aula di Montecitorio ha infatti approvato l' emendamento dei Ds che proponeva, come elenco dei reati esclusi dallo sconto di pena, quelli previsti dall'articolo 4-bis della legge in materia di trattamento penitenziario che sono quelli di terrorismo o eversione; mafia; sequestro di persona; traffico di schiavi e di stupefacenti. La maggioranza dei deputati si e' espressa a favore dell' emendamento della Quercia ad eccezione della Lega , di An e di Pierluigi Mantini della Margherita. Quest'ultimo infatti aveva presentato un emendamento per impedire che ci fosse lo sconto di pena anche per i reati di Tangentopoli.

Ancora, il cosiddetto indultino non potra' essere applicato a chi e' stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza e ai soggetti che vi abbiano rinunciato. Lo stabilisce l'articolo 3 del provvedimento, approvato dalla Camera.


Sono 19.300, per il dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, i detenuti aventi diritto, una volta approvato definitivamente, all'indultino. Per l'associazione di volontariato, "Antigone", sono invece 18 mila i reclusi che verrebbero 'coperti' dal beneficio. Dap e 'Antigone', pero' concordano su un dato: ad usufruirne relamente dell'indultino potrebbero essere molto meno. Antigone azzarda il numero: 7-8mila detenuti, su una popolazione carceraria che e' giunta a 57mila unita'.


Indultino

La Camera ha approvato l'art. 1 del cosiddetto indultino. Rispetto al testo licenziato dalla commissione sono stati approvati due emendamenti che cancellano il divieto di accedere al beneficio per coloro che nei tre anni precedenti alla data di entrata in vigore della legge siano stati sottoposti a regime di sorveglianza particolare. Resta fissato invece il limite per coloro che siano invece tuttora sottoposti a questo limite. In pratica l'esecuzione della pena e' sospesa per il condannato che ha scontato almeno un quarto della pena detentiva inflitta e deve scontare, come residuo di maggior pena, una pena detentiva non superiore a tre anni.Approvata anche un'altra correzione che permette ai coloro ai quali si applica il cosiddetto indultino di presentare istanza per accedere ad una misura alternativa diversa.

L'assemblea, invece, ha bocciato con voto segreto gli emendamenti presentati da An e Lega e, a titolo personale, da Mantini (Margherita) e Kessler (Ds), che prevedeva l'abbassamento da tre a due anni dello sconto di pena. La votazione segreta era stata richiesta dal capogruppo della Lega, Alessandro Ce'.

Il cosiddetto indultino non si applichera' ai reati gravissimi per i quali l'ordinamento penitenziario vieta l'accesso alle misure alternative. La Camera ha infatti approvato l'art. 2 del provvedimento, riformulato con un emendamento presentato dal responsabile Giustizia dei Ds Anna Finocchiaro che ha sostituito i reati che precedentemente venivano elencati in modo analitico.

L'indultino potra' essere esteso anche ai reati contro la Pubblica Amministrazione come corruzione e concussione. L'Aula di Montecitorio ha infatti approvato l' emendamento dei Ds che proponeva, come elenco dei reati esclusi dallo sconto di pena, quelli previsti dall'articolo 4-bis della legge in materia di trattamento penitenziario che sono quelli di terrorismo o eversione; mafia; sequestro di persona; traffico di schiavi e di stupefacenti. La maggioranza dei deputati si e' espressa a favore dell' emendamento della Quercia ad eccezione della Lega , di An e di Pierluigi Mantini della Margherita. Quest'ultimo infatti aveva presentato un emendamento per impedire che ci fosse lo sconto di pena anche per i reati di Tangentopoli.

Ancora, il cosiddetto indultino non potra' essere applicato a chi e' stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza e ai soggetti che vi abbiano rinunciato. Lo stabilisce l'articolo 3 del provvedimento, approvato dalla Camera.

Sono 19.300, per il dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, i detenuti aventi diritto, una volta approvato definitivamente, all'indultino. Per l'associazione di volontariato, "Antigone", sono invece 18 mila i reclusi che verrebbero 'coperti' dal beneficio. Dap e 'Antigone', pero' concordano su un dato: ad usufruirne relamente dell'indultino potrebbero essere molto meno. Antigone azzarda il numero: 7-8mila detenuti, su una popolazione carceraria che e' giunta a 57mila unita'.

APPUNTI PER GR E ALTRO:

oggi pomeriggio riprende la discussione in parlamento sull'indulto, e ci sarà una manifestazioni di papillon davanti a montecitorio. E' stata registrata già un'intervista, ma sarebbe il caso di farne una nuova nel momento in cui è in svolgimento la manifestazione. Si può sentire Antonini di Papillon, o paolo cento che ha seguito i lavori parlamentari.

In parlamento torna anche in discussione il disegno di legge sulla procreazione assistita. Ho lasciato la notizia sul gr, si può chiedere a cristina se segue i lavori.

Dai redazionali di oggi, è possibile estrapolare qualcosa dall'intervista fatta a bonfanti (ivan, di liberazione) sulla situazione in afganistan. L'intervista è già ion mp3, ma è lunga. Va bene però se, senza riportarla in wave per lavorarci, si mandano i primi tre minuti, che sono sufficenti......

Se qualcuno sa lo spagnolo (direi di si, se ben ricordo!!!) su indy madrid c'è una notizia cche non sono riuscita a tradurre e a capire.....mi sembra che si tratto dell'arresto di cinque persone, ma non ho capito molto di più.

Riguardo alla notizia degli irlandesi, c'è sempre orsola casagrande che è dissponibile per ogni corrispondenza, se se ne vuole parlare.

Ricordarsi che , come al solito quando lo faccio io, il gr NON è aassolutamente da leggere così, perchè ci sono anche cose spaventose che io metto ma non leggo poi, e che mi servono solo per appunti....

Bacioni a tutte, buona giornata

Ore 17.00

IRAQ Il primo ministro britannico e il presidente francese hanno oggi preso atto delle loro divergenze d'approccio alla questine irachena, nell'incontro a La Touquet. Lo hanno indicato fonti francesi. Chirac è rimasto fermo sulle sue posizioni: auspica che agli ispettori Onu sia dato tutto il tempo necessario per andare avanti nei controlli sul disarmo. Blair preme invece perchè nella seconda metà di febbraio il Consiglio di Sicurezza Onu approvi una nuova risoluzione, con esplicito nulla osta per l'uso della forza se l'Iraq non coopera a pieno con gli ispettori internazionali. Blair e Chirac hanno registrato soltanto una piena convergenza di opinione sul fatto che l'Iraq va disarmato e che l'Onu deve rimanere al centro del processo decisionale.

  • La Francia non ha assolutamente gradito che Gran Bretagna, Italia, Spagna e altri cinque paesi europei si siano schierati in modo aperto con l'America di Bush nell'approccio alla crisi irachena pubblicando nei giorni scorsi la cosidetta "Lettera degli Otto" in rottura totale con la linea adottata da Parigi e da Berlino.

Mentre dall'Irlanda :cinque pacifisti sono stati arrestati nell'aeroporto di Shannon, sulla costa occidentale irlandese, per avere danneggiato un aereo della Marina militare statunitense in segno di protesta per l'eventualita' di una guerra contro l'Iraq. Secondo quanto riferito dalla polizia, gli arrestati -tre donne e due uomini- appartengono al Movimento cattolico operaio, un gruppo pacifista con sede a Dublino, specializzato in azioni contro obiettivi militari. Nonostante le severe misure di sicurezza disposte intorno allo scalo, i militanti sono riusciti a entrare nell'area militare armati di asce e martelli. Hanno preso di mira lo stesso aereo danneggiato giovedi' scorso da un altro pacifista che aveva messo fuori uso il sistema idraulico ed elettrico. Intanto continuano i picchetti pacifisti fuori dall'aeroporto, dove sono accampati decine di manifestanti che denunciano l'appoggio logistico fornito dall'Irlanda, tradizionalmente neutrale, ai preparativi bellici statunitensi.

L'unione africana si è pronunciata oggi ad Addis Abeba contro il ricorso alla forza in Irak, e ha ricordato che ogni dcisione dovrà essere emanata dal consiglio di sicureza dell'Onu. La dichiarazione avviene al termine del primo summit starordinario dei capi di stato e di governo dell'unione africana. Secondo l'unione, un confronto militare in irak porterebbe solo a destabilizzare la regione, e avrebbe conseguenze negative fortissime per i paesi africani. Il presidente dell'unione ha ricordato come il conflitto con israele del 1973 avesse portato all'aumento dei prezzzi del petrolio, causa principale del debito estero africano.

PALESTINA

MIDDLE EAST 4/2/2003 14:22 RINVIATA RIAPERTURA COLLOQUI PALESTINESI AL CAIRO, ATTACCO A COLONIA A SUD DI GAZA

  • General, Standard

Sarebbero stati gli integralisti di Hamas e della Jihad islamica a chiederne il rinvio, per avere un maggior lasso di tempo ed esaminare meglio la proposta egiziana di decretare una tregua di un anno delle violenze. Sta di fatto che i colloqui dei dodici gruppi palestinesi che sarebbero dovuti riprendere oggi al Cairo, sono stati rimandati a dopo le feste del 'Gran Bayram' (Eid El Adha, Festa del Sacrificio), che si apriranno all’inizio della prossima settimana per concludersi il sabato. Le notizie che giungono dai territori sono però contrastanti. Stando a quanto dichiarato a Gaza da uno dei dirigenti di Hamas, Abdel Aziz Rantisi, il gruppo armato avrebbe già dichiarato di non essere disposto ad abbandonare la via degli attentati. Noi abbiamo inviato la nostra risposta ai fratelli egiziani - ha affermato - essa rappresenta un'opinione che dovrebbe essere condivisa da tutte le fazioni palestinesi, basata sulla resistenza. Dal canto suo, l’ala moderata di al-Fatah, il partito di Yasser Arafat, ha aderito alla cessazione temporanea delle violenze. Restano invece contrari i militanti della Brigata dei Martiri di al-Aqsa. Intanto, lo stesso Hamas ha rivendicato l’attacco sferrato questa mattina a Kfar Darom, colonia ebraica a sud di Gaza, costato il ferimento non grave di un colono. Un bilancio che non trova riscontro in quanto affermato da Ezzeddin al-Qassam, il 'braccio armato' di Hamas, secondo il quale al nemico sono state inflitte dure perdite. Nella stessa zona le ruspe israeliane hanno abbattuto due case dove sostenendo che lì si erano nascosti gli attentatori. La notte scorsa altre tre abitazioni sono state rase al suolo nella zona di Rafah (sud della striscia di Gaza) dove dall’inizio della seconda Intifada, nel settembre 2000, i soldati con la stella di David hanno già demolito decine di edifici, sostenendo che servissero da basi per attacchi anti-israeliani .

ITALIA

GIUSTIZIA Ll'indultino potrà essere esteso anche ai reati contro la Pubblica Amministrazione come corruzione e concussione. L'aula di Montecitorio ha infatti approvato l'emendamento dei Ds che proponeva, come elenco dei reati esclusi dallo sconto di pena, quelli previsti dall'articolo 4-bis della legge in materia di trattamento penitenziario: terrorismo o eversione, mafia, sequestro di persona, traffico di schiavi e di stupefacenti. La maggioranza dei deputati si è espressa a favore dell'emendamento della Quercia ad eccezione della Lega (che voleva escludere dal beneficio molte altre fattispecie, come ad esempio l'omicidio, l'usura e il contrabbando di sigarette), di An e di Pierluigi Mantini della Margherita. Ma più importante ci sembra l'appello per un presidio oggi a montecitorio, lanciato dall'associazione Papillon: Come è noto avanzata per la prima volta durante l'audizione della nostra associazione del 24 settembre davanti al comitato parlamentare di monitoraggio delle carceri, sia stata pian piano svuotata delle sue potenzialità e che così come è oggi rischia di avere ben poca incidenza positiva sulla drammatica situazione delle prigioni italiane.

La pacifica protesta lanciata a settembre dalla nostra associazione e che ha visto la partecipazione di circa 30.000 detenuti di oltre 120 carceri, protesta che ancora in queste ultime settimane è proseguita e prosegue in oltre 60 istituti penitenziari, aveva ed ha per obiettivo quello di un serio provvedimento di indulto generalizzato che sia la premessa per l'avvio di un reale processo riformatore dell'universo penitenziario.

Nella stessa direzione sono indiscutibilmente andati tutti gli autorevoli appelli provenienti dalla chiesa cattolica e da molti ambiti della società civile e dello stesso mondo politico.

Invitiamo quindi tutte le realtà sociali che ci sono state vicine in questi 4 mesi di pacifica protesta ad essere presenti davanti a Palazzo Montecitorio per ricordare a tutti i parlamentari che sarebbe davvero vile continuare a mortificare le richieste avanzate dai detenuti e da Giovanni Paolo II°.

Al contrario, noi ci auguriamo che il dibattito dell'aula riesca a produrre dei significativi miglioramenti al testo del cosiddetto "indultino".

Inoltre, la presenza dei cittadini martedì alle ore 17 davanti Montecitorio è tanto più necessaria affinchè tutte le forze politiche si assumano publicamente la responsabilità di non ostacolare l'iter dell'indultino durante il passaggio in senato e di riprendere al più presto nelle sedi competenti il confronto su un vero e proprio provvedimento di indulto generalizzato.

SOSTENERE LA PACIFICA PROTESTA DEI DETENUTI SIGNIFICA SOSTENERE UNA PICCOLA MA IMPORTANTE BATTAGLIA DI CIVILTA' CHE RIGUARDA TUTTO L'UNIVERSO DELLA GIUSTIZIA E L'INTERA SOCIETA'.

Ambiente

Nuova richiesta di assoluzione chiesta dal pm al processo a due dirigenti della ex Breda accusati di omicidio colposo per la morte di cinque persone che sarebbe stata causata da tumori determinati dal fatto di avere respirato fibre di amianto nello stabilimento. Il processo e' ripreso oggi davanti al giudice Elena Bernante e, per la seconda volta, ha parlato il pubblico ministero Giulio Benedetti che aveva gia' concluso con una richiesta di assoluzione, ma successivamente il giudice aveva riaperto l'istruttoria dibattimentale per acquisire agli atti i risultati di un convegno scientifico svoltosi ad Helsinki sugli effetti dell'amianto. Stamani, valutati anche questi elementi, il rappresentante della pubblica accusa ha confermato le sue precedenti conclusioni, chiedendo l'assoluzione per entrambi gli imputati per non avere commesso il fatto. Oggi si sarebbe potuto anche arrivare a sentenza se un problema personale non avesse impedito al legale di parte civile di svolgere il suo intervento. Da qui la decisione di un rinvio al 13 febbraio per la conclusione della discussione e il verdetto

Ore 13.00

Guerra in Iraq

  • Colin Powell le mostrerà al mondo domani, a Palazzo di vetro, le sue prove: foto dal satellite, intercettazioni di conversazioni telefoniche, numeri dei quantitativi di sostanze chimiche di cui non si sa più nulla. Tutto, sostengono al Dipartimento di Stato, dimostra che Saddam Hussein porta avanti un programma per dotarsi di armi di sterminio. Su come questo arsenale possa sfuggire agli ispettori ONU, un dossier dei servizi segreti britannici parla chiaro: Saddam ha spiato gli ispettori Onu in Iraq e nascosto documenti segreti in ospedali, moschee e abitazioni private. Da Washington, intanto, si annuncia l'imminente visita del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, venerdì, in Italia.

Ieri Hussam Mohammad Amin, capo del Direttorio iracheno di controllo degli armamenti, aveva anticipato che tra le prove portate da Powell ci sarebbero state "foto riprese dagli aerei e dallo spazio": foto, aveva aggiunto, "ritoccate" dagli esperti del Pentagono. Oggi la notizia trova conferme non ufficiali da fonti del Dipartimento di Stato: Powell mostrerà riprese di laboratori mobili in cui Washington ritiene che Baghdad stia sviluppando l'arsenale proibito e farà ascoltare intercettazioni di conversazioni tra funzionari iracheni.

Negli ambienti dell'Intelligence Usa, la decisione di consentire al segretario di Stato di rendere note queste intercettazioni realizzate dalla Nsa, la National Security Agency (Nsa), è considerata assolutamente eccezionale. Le intercettazioni Nsa sono infatti tra gli elementi di intelligence considerati di norma più riservati dai servizi Usa e non vengono mai comunicati neanche ai governi o ai servizi segreti dei Paesi alleati.

  • L'intervento al Consiglio di sicurezza, con cui il capo della diplomazia americana spera di convincere Francia, Russia e Cina che l'Iraq è responsabile di 'violazioni sostanziali' della risoluzione 1441, è previsto per domani alle 16,30 italiane .

La russia sostiene però che anche eventuali elementi portati da Powell non potranno essere di sostegno all'ipotesi di un interventio armato, am anzxi significheranno al necessità di maggior tempo per gli isspettori per poter verificare le infortmazioni ricevute. La funzione infatti di valutare le informazioni spetta unicamente agli ispettori, cche poi potranno trarre le loro conclusioni e solo in seguito presentarle all'onu. Washimgton invece vorrebbe utilizzare queste informazioni per convincere della necessità dell'uso della forza, ma secondo Mosca a questo stadio non esiste nessuna giustificazione di questo

A pochi giorni dalla partenza per l'Iraq, il capo degli ispettori delle Nazioni Unite sugli armamenti iracheni, Hans Blix, ha fatto sapere di non avere ricevuto alcuna notizia ne' garanzia da Baghdad, sulle esigenze che lui aveva posto insieme al capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Mohamed ElBaradei, suo compagno di viaggio nella prossima missione a Baghdad. Ai giornalisti che lo interrogavano sul suo viaggio a Baghdad dell'8 e 9 febbraio, Blix ha detto che la risposta alle richieste di garanzie inoltrate a Baghdad non e' ancora arrivata.

Intanto la Polonia ha confermato di aver richiamato, 'per consultazioni', il suo ambasciatore a Baghdad, Andrzej Biera, pur assicurando che i suoi diplomatici in Iraq resteranno attivi 'finche' occorrera'.Il portavoce non ha potuto comunque confermare le informazioni secondo cui partirebbero i diplomatici polacchi che rappresentano gli interessi americani in Iraq. La Polonia rappresenta in Iraq gli interessi Usa dal 1991,l'ambasciata polacca svolge le dell'ambasciata americana dopo la fine della Guerra del Golfo. Ieri un portavoce dell'ambasciata polacca a Baghdad aveva annunciato per mercoledi' (domani) la chiusura della sezione di interessi americani e la partenza per Amman, via terra, dei tre diplomatici che vi lavorano.

Adesioni alla politica statunitense giungono dal sultanato del Bahrein sara' al fianco degli Stati Uniti in un eventuale intervento militare contro l'Iraq. Lo ha detto il presidente Bush al termine di un colloquio avuto con il sovrano, Hamad bin Isa al-Khalifa, alla Casa Bianca. Il sultanato ospita una base navale strategica per un eventuale attacco contro Saddam Hussein: il quartier generale della Quinta Flotta statunitense.Nel Paese che si affaccia sul Golfo sono aumentate nelle ultime settimane le manifestazioni antiamericane e l'opposizione a un intervento contro l'Iraq.

Gli interesssi regionali della turchia non permettono al paese di restare neutrale in caso di guerra. Soprattuto, perchè se non si partecipa dall'inizio, sarà poi impossibile gestire le operazioni successive, compèresi gli eventuali frutti che anche la turchia spera di trarre da una vittoria degli usa. E' quanto ha dichiarato Erdogaan, segretario del partito al potere, all'assembklea del suo partito. Non si tratta ancora di una presa di posizione ufficiale, ma è una dichirazione che ben chiarisce quali saranno i futuri orientamenti della turchia.

Israele continua a prepararsi alla guerra: fra 10 e 14 razzi Patriot saranno lanciati oggi nel deserto del Neghev nel corso delle fasi finali di una operazione congiunta israelo-statunitense di difesa aerea denominata 'Juniper Cobra 2003'. Lo ha riferito la radio militare israeliana secondo cui queste manovre - iniziate due settimane fa - erano state organizzate da tempo. All'esercitazione assiste comunque il generale statunitense Charles Simpson che e' indicato dalla stampa locale come l'ufficiale di collegamento fra gli Stati Uniti ed Israele qualora lo stato ebraico fosse attaccato dall'Iraq.

Gli americani si fidano di piu' del segretario di stato Colin Powell che del presidente George W. Bush. Lo afferma un sondaggio effettuato da Cnn, USA-Today e Gallup. Alla domanda se si fida di piu' di Bush o di Powell, il 63% ha votato per Powell contro il 24% per il presidente. Posta in altri termini, il 56% ha detto aver molta fiducia nel segretario di stato, rispetto al 39% che ha la stessa fiducia in Bush. Powell continua a godere dell'indice di popolarita' piu' alto nell'Amministrazione americana: l'86% reputa buono il suo operato rispetto al 68% per il presidente.

Mentre dall'Irlanda :cinque pacifisti sono stati arrestati nell'aeroporto di Shannon, sulla costa occidentale irlandese, per avere danneggiato un aereo della Marina militare statunitense in segno di protesta per l'eventualita' di una guerra contro l'Iraq. Secondo quanto riferito dalla polizia, gli arrestati -tre donne e due uomini- appartengono al Movimento cattolico operaio, un gruppo pacifista con sede a Dublino, specializzato in azioni contro obiettivi militari. Nonostante le severe misure di sicurezza disposte intorno allo scalo, i militanti sono riusciti a entrare nell'area militare armati di asce e martelli. Hanno preso di mira lo stesso aereo danneggiato giovedi' scorso da un altro pacifista che aveva messo fuori uso il sistema idraulico ed elettrico. Intanto continuano i picchetti pacifisti fuori dall'aeroporto, dove sono accampati decine di manifestanti che denunciano l'appoggio logistico fornito dall'Irlanda, tradizionalmente neutrale, ai preparativi bellici statunitensi.

L'unione africana si è pronunciata oggi ad Addis Abeba contro il ricorso alla forza in Irak, e ha ricordato che ogni dcisione dovrà essere emanata dal consiglio di sicureza dell'Onu. La dichiarazione avviene al termine del primo summit starordinario dei capi di stato e di governo dell'unione africana. Secondo l'unione, un confronto militare in irak porterebbe solo a destabilizzare la regione, e avrebbe conseguenze negative fortissime per i paesi africani. Il presidente dell'unione ha ricordato come il conflitto con israele del 1973 avesse portato all'aumento dei prezzzi del petrolio, causa principale del debito estero africano.

Francia

La Francia e la Gran Bretagna annunceranno oggi in occasione del vertice di Le Touquet, nel nord della Francia, la costituzione di una forza navale europea, formata da una portaerei e dalla sua squadra navale che siano in stato di allerta permanente. Lo afferma oggi la stampa britannica. L'annuncio - scrive il Daily Telegraph che indica di aver potuto leggere il documento - sara' dato dal premier Tony Blair e dal presidente francese Jacques Chirac in una dichiarazione comune, in cui sara' sottolineato che le capacita' aeronavali costituiscono un 'elemento chiave'. 'Obiettivo - aggiunge il giornale - sara' di avere in permanenza una portaerei europea disponibile'. Secondo il 'Times', l'Italia e la Spagna, che hanno ciasuna una portaerei, saranno associate a questa forza navale, e i quattro paesi cooperano per stabilire un calendario degli addestramenti e della manutenzione. La Gran Bretagna dispone di tre portaerei, fra cui l'Ark Royal, attualmente in rotta per il Golfo in previsione di un eventuale intervento milirare in Iraq.

Palestina

Un tribunale militare israeliano ha condannato all'ergastolo un giovane palestinese per aver compiuto diversi attentati, tra cui uno costato la vita a un prete greco-ortodosso in Cisgiordania. Lo si e' appreso da fonte militare. Ismail Hossein Rdeide, 22 anni, e' stato riconosciuto colpevole di aver sparato, il 12 giugno 2001, contro alcune auto che viaggiavano sulla strada Gerusalemme-Gerico, vicino alla colonia ebraica di Maale Adumim, uccidendo il prete, Gherasimos, 36 anni, di nazionalita' greca, abate del monastero di San Giorgio a Wadi Kelt, nei pressi di Gerico. Per questo attentato e altri, il tribunale militare di Beit El, presso Ramallah, lo ha condannato all'ergastolo. Secondo il verdetto, Rdeide appartiene a un gruppo armato legato ad Al Fatah, il movimento del presidente palestinese Yasser Arafat, e avrebbe voluto vendicare la morte di un bambino palestinese in un bombardamento israeliano. Il prete sarebbe stato ucciso per errore, in quanto gli aggressori credevano di sparare contro alcuni israeliani. I palestinesi hanno negato ogni coinvolgimento nell'attentato

Un giudice israeliano, Adi Azar, ha condannato Yasser Arafat a versare un risarcimento di 50 milioni di schekel (l'equivalente di 50 milioni circa di euro) alla cooperativa di trasporti Egued, per i danni che questa ha subito in conseguenza degli attentati terroristici. Secondo il quotidiano Maariv, che oggi riporta la sentenza, i legali della Egued cercheranno di ottenere il congelamento dei fondi di Arafat o dell'Autorita' nazionale palestinese anche all'estero. Secondo informazioni della stampa locale, il presidente palestinese e' il titolare di un conto presso la banca israeliana Leumi, sul quale le autorita' ebraiche accreditano le imposte raccolte per conto dell'Anp. I legali di Arafat, l'Anp e l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), cui viene attribuita la responsabilita' degli attentati che hanno danneggiato la Egued, hanno impugnato la sentenza

Il governo israeliano oggi ha trasferito all'Autorita' nazionale palestinese 280 milioni di shekel, pari a circa 58 milioni di euro, dei fondi provenienti dalla raccolta di tasse dello scorso dicembre. Si tratta del piu' ingente versamento da quando, dallo scoppio della seconda intifada 28 mesi fa, Israele ha deciso di congelare il trasferimento dei fondi previsto dagli accordi di Oslo. Secondo gli accordi il governo israeliano raccoglie le tasse dai palestinesi che lavorano in Israele a nome dell'Anp. Washington ha piu' volte chiesto ad Israele di riprendere i versamenti, di fronte all'enorme crisi economica provocata dalla ripresa del conflitto nei territori palestinesi. Il premier Ariel Sharon ha accettato di consegnare questi soldi a condizione che un consiglio internazionale controlli il loro uso, per evitare che siano utilizzati per finanziare il terrorismo

- Un colono israeliano e' stato ferito da colpi esplosi da alcuni miliziani palestinesi mentre andava al lavoro in una serra dell'insediamento di Kfar Darom, nel sud della striscia di Gaza. La notizia e' stata data da fonti dell'esercito, citate dall'edizione on-line del quotidiano israeliano 'Haaretz'. Secondo le fonti, le truppe sono impegnate nel rastrellamento del villaggio di Deir el-Balakh, da dove sono partiti i colpi. Il colono, un contadino di 27 anni, e' stato colpito al petto, ma le ferite non sono gravi. L'aggressione avviene dopo la morte di due agricoltori palestinesi, uccisi ieri dai colpi sparati da un carro armato. In Cisgiordania, nel villaggio di Beit Furik, le truppe hanno demolito la casa di un attivista di al Fatah, accusato di aver ucciso sei mesi fa una donna in un kibbutz, e hanno arrestato otto presunti miliziani.

Carcere

Sono riprese in Aula alla Camera le votazioni che riguardano articoli ed emendamenti del cosidetto indultino, il testo presentato da Giuliano Pisapia (Prc), Enrico Buemi (Sdi) e Giuseppe Fanfani (Margherita) che prevede la sospensione degli ultimi tre anni di pena per chi ha gia' scontato un quarto della pena. Bocciati finora tutti gli emendamenti al primo articolo del testo. Le proposte di modifica presentate dalla Lega e An che osteggiano il provvedimento e che tendono a restringere la platea dei possibili beneficiari, paventando un indulto mascherato, sono state finora respinte con duecento voti di scarto insieme all'opposizione ha votato contro anche FI.

Come è noto avanzata per la prima volta durante l'audizione della nostra associazione del 24 settembre davanti al comitato parlamentare di monitoraggio delle carceri, sia stata pian piano svuotata delle sue potenzialità e che così come è oggi rischia di avere ben poca incidenza positiva sulla drammatica situazione delle prigioni italiane.

La pacifica protesta lanciata a settembre dalla nostra associazione e che ha visto la partecipazione di circa 30.000 detenuti di oltre 120 carceri, protesta che ancora in queste ultime settimane è proseguita e prosegue in oltre 60 istituti penitenziari, aveva ed ha per obiettivo quello di un serio provvedimento di indulto generalizzato che sia la premessa per l'avvio di un reale processo riformatore dell'universo penitenziario.

Nella stessa direzione sono indiscutibilmente andati tutti gli autorevoli appelli provenienti dalla chiesa cattolica e da molti ambiti della società civile e dello stesso mondo politico.

Invitiamo quindi tutte le realtà sociali che ci sono state vicine in questi 4 mesi di pacifica protesta ad essere presenti davanti a Palazzo Montecitorio per ricordare a tutti i parlamentari che sarebbe davvero vile continuare a mortificare le richieste avanzate dai detenuti e da Giovanni Paolo II°.

Al contrario, noi ci auguriamo che il dibattito dell'aula riesca a produrre dei significativi miglioramenti al testo del cosiddetto "indultino".

Inoltre, la presenza dei cittadini martedì alle ore 17 davanti Montecitorio è tanto più necessaria affinchè tutte le forze politiche si assumano publicamente la responsabilità di non ostacolare l'iter dell'indultino durante il passaggio in senato e di riprendere al più presto nelle sedi competenti il confronto su un vero e proprio provvedimento di indulto generalizzato.

SOSTENERE LA PACIFICA PROTESTA DEI DETENUTI SIGNIFICA SOSTENERE UNA PICCOLA MA IMPORTANTE BATTAGLIA DI CIVILTA' CHE RIGUARDA TUTTO L'UNIVERSO DELLA GIUSTIZIA E L'INTERA SOCIETA'.

Ambiente

Nuova richiesta di assoluzione chiesta dal pm al processo a due dirigenti della ex Breda accusati di omicidio colposo per la morte di cinque persone che sarebbe stata causata da tumori determinati dal fatto di avere respirato fibre di amianto nello stabilimento. Il processo e' ripreso oggi davanti al giudice Elena Bernante e, per la seconda volta, ha parlato il pubblico ministero Giulio Benedetti che aveva gia' concluso con una richiesta di assoluzione, ma successivamente il giudice aveva riaperto l'istruttoria dibattimentale per acquisire agli atti i risultati di un convegno scientifico svoltosi ad Helsinki sugli effetti dell'amianto. Stamani, valutati anche questi elementi, il rappresentante della pubblica accusa ha confermato le sue precedenti conclusioni, chiedendo l'assoluzione per entrambi gli imputati per non avere commesso il fatto. Oggi si sarebbe potuto anche arrivare a sentenza se un problema personale non avesse impedito al legale di parte civile di svolgere il suo intervento. Da qui la decisione di un rinvio al 13 febbraio per la conclusione della discussione e il verdetto

Parlamento

Dopo una lunga battuta d'arresto riprende oggi pomeriggio in Commissione Igiene l'esame del ddl 1514 in materia di procreazione medicalmente assistita. Base del confronto e' il ddl 1514 approvato ormai da mesi dalla Camera e che deve essere raccordato con i 10 progetti di legge sottoscritti da senatori di vari gruppi. Contenuti ampiamente innovativi rispetto all'articolato varato dai deputati dopo una lunga e difficile messa a punto ha il ddl 58 con il quale il senatore centrista Maurizio Eufemi propone una diversa disciplina della sperimentazione biogenetica e la istituzione di una Commissione parlamentare sulla bioetica. Malgrado in molti settori parlamentari si concordi sulla esigenza di una organica regolamentazione per porre termine al far west esistente in materia di procreazione assistita, vari senatori ritengono opportuno apportare ritocchi al testo del ddl 1514 rendendo necessaria una ulteriore lettura da parte della Camera in una materia molto complessa e in un articolato frutto di complessi equilibri tra liberta' di coscenza e posizioni politiche. Gia' nella scorsa legislatura le divergenze verificatesi al Senato hanno impedito il definitivo via libera allo schema normativo approvato dalla Camera

  • Con una riunione del Comitato Ristretto della Commissione Giustizia riprende oggi alle ore 14 il lavoro di messa a punto del testo unificato diretto a rivedere competenze e criteri costitutivi dei tribunali dei minori in campo civile e penale sulla base dei ddl 2517 e 2501 presentati nell'aprile dello scorso anno dal Ministro Roberto Castelli. L'ampio esame in corso ormai da molti mesi dovra' anche tener conto di un documento approvato dalla Bicamerale per l'Infanzia che ha indicato come soluzione da privilegiare la istituzione di un tribunale della famiglia operante con giudici specializzati e con la maggiore possibile diffusione territoriale per i problemi dei minori ed il diritto di famiglia sia in materia civile sia per problemi attinenti il codice penale. TV E MINORI: la Bicamerale per l'infanzia riprende oggi alle 14 l'esame delle varie risoluzioni presentate da deputati di maggioranza e di opposizione in materia di TV e minori. La stessa Commissione ascoltera' poi una relazione del Presidente sull'approfondimento svolto dall'apposito gruppo di lavoro in materia di salute per l'infanzia

GR ORE 9.30

ESTERI

Iraq

A pochi giorni dalla partenza per l'Iraq, il capo degli ispettori delle Nazioni Unite sugli armamenti iracheni, Hans Blix, ha fatto sapere di non avere ricevuto alcuna notizia ne' garanzia da Baghdad, sulle esigenze che lui aveva posto insieme al capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Mohamed ElBaradei, suo compagno di viaggio nella prossima missione a Baghdad. Ai giornalisti che lo interrogavano sul suo viaggio a Baghdad dell'8 e 9 febbraio, Blix ha detto che la risposta alle richieste di garanzie inoltrate a Baghdad non e' ancora arrivata.

Polonia

La Polonia ha confermato di aver richiamato, 'per consultazioni', il suo ambasciatore a Baghdad, Andrzej Biera, pur assicurando che i suoi diplomatici in Iraq resteranno attivi 'finche' occorrera'. 'La complicata situazione richiede colloqui diretti con il capo della sede diplomatica per definire il margine di manovra per il futuro prossimo', ha detto in serata alla radio pubblica il portavoce del ministero degli Esteri polacco, Boguslaw Majewski. 'In una situazione di aumentata tensione nella regione, e dove la situazione politica e' complessa come e' li', consultazioni del genere sono normali', ha aggiunto, senza precisare quanto dureranno. Il portavoce non ha potuto comunque confermare le informazioni secondo cui partirebbero i diplomatici polacchi che rappresentano gli interessi americani in Iraq. La Polonia rappresenta in Iraq gli interessi Usa dal 1991, dopo la fine della Guerra del Golfo. Ieri un portavoce dell'ambasciata polacca a Baghdad aveva annunciato per mercoledi' (domani) la chiusura della sezione di interessi americani e la partenza per Amman, via terra, dei tre diplomatici che vi lavorano.

Sondaggi

Gli americani si fidano di piu' del segretario di stato Colin Powell che del presidente George W. Bush. Lo afferma un sondaggio effettuato da Cnn, USA-Today e Gallup. Alla domanda se si fida di piu' di Bush o di Powell, il 63% ha votato per Powell contro il 24% per il presidente. Posta in altri termini, il 56% ha detto aver molta fiducia nel segretario di stato, rispetto al 39% che ha la stessa fiducia in Bush. Powell continua a godere dell'indice di popolarita' piu' alto nell'Amministrazione americana: l'86% reputa buono il suo operato rispetto al 68% per il presidente.

Alleanze

Il sultanato del Bahrein sara' al fianco degli Stati Uniti in un eventuale intervento militare contro l'Iraq. Lo ha detto il presidente Bush al termine di un colloquio avuto con il sovrano, Hamad bin Isa al-Khalifa, alla Casa Bianca. Il sultanato ospita una base navale strategica per un eventuale attacco contro Saddam Hussein: il quartier generale della Quinta Flotta statunitense. "Sua Maesta' spera, come me, che sia possibile risolvere la questione pacificamente - ha detto Bush - ma se Saddam non si disarma, per il bene della pace e della sicurezza, andremo a disarmarlo noi". Nel Paese che si affaccia sul Golfo sono aumentate nelle ultime settimane le manifestazioni antiamericane e l'opposizione a un intervento contro l'Iraq. Bush ha ringraziato il sultano per essere "un baluardo della pace" e re Hamad ha sottolineato di essere andato a Washington "per sostenere cio' che il Presidente fa per la nostra civilta' e per il progresso".

Pacifisti, irlamda

Cinque pacifisti sono stati arrestati nell'aeroporto di Shannon, sulla costa occidentale irlandese, per avere danneggiato un aereo della Marina militare statunitense in segno di protesta per l'eventualita' di una guerra contro l'Iraq. Secondo quanto riferito dalla polizia, gli arrestati -tre donne e due uomini- appartengono al Movimento cattolico operaio, un gruppo pacifista con sede a Dublino, specializzato in azioni contro obiettivi militari. Nonostante le severe misure di sicurezza disposte intorno allo scalo, i militanti sono riusciti a entrare nell'area militare armati di asce e martelli. Hanno preso di mira lo stesso aereo danneggiato giovedi' scorso da un altro pacifista che aveva messo fuori uso il sistema idraulico ed elettrico. Intanto continuano i picchetti pacifisti fuori dall'aeroporto, dove sono accampati decine di manifestanti che denunciano l'appoggio logistico fornito dall'Irlanda, tradizionalmente neutrale, ai preparativi bellici statunitensi.

Francia

La Francia e la Gran Bretagna annunceranno oggi in occasione del vertice di Le Touquet, nel nord della Francia, la costituzione di una forza navale europea, formata da una portaerei e dalla sua squadra navale che siano in stato di allerta permanente. Lo afferma oggi la stampa britannica. L'annuncio - scrive il Daily Telegraph che indica di aver potuto leggere il documento - sara' dato dal premier Tony Blair e dal presidente francese Jacques Chirac in una dichiarazione comune, in cui sara' sottolineato che le capacita' aeronavali costituiscono un 'elemento chiave'. 'Obiettivo - aggiunge il giornale - sara' di avere in permanenza una portaerei europea disponibile'. Secondo il 'Times', l'Italia e la Spagna, che hanno ciasuna una portaerei, saranno associate a questa forza navale, e i quattro paesi cooperano per stabilire un calendario degli addestramenti e della manutenzione. La Gran Bretagna dispone di tre portaerei, fra cui l'Ark Royal, attualmente in rotta per il Golfo in previsione di un eventuale intervento milirare in Iraq.

Israele

Fra 10 e 14 razzi Patriot saranno lanciati oggi nel deserto del Neghev nel corso delle fasi finali di una operazione congiunta israelo-statunitense di difesa aerea denominata 'Juniper Cobra 2003'. Lo ha riferito la radio militare israeliana secondo cui queste manovre - iniziate due settimane fa - erano state organizzate da tempo. All'esercitazione assiste comunque il generale statunitense Charles Simpson che e' indicato dalla stampa locale come l'ufficiale di collegamento fra gli Stati Uniti ed Israele qualora lo stato ebraico fosse attaccato dall'Iraq. Il quotidiano Maariv afferma oggi che Israele sta completando i preparativi necessari ad affrontare situazioni di emergenza nell'ipotesi che il conflitto con l'Iraq possa iniziare alla fine di febbraio. Oltre a due batterie di missili Arrow e tre di Patriot gia' operative sul terreno, Israele attende adesso - aggiunge Maariv - l'arrivo di due batterie di Patriot dalla Germania, che resteranno a difesa dello stato ebraico per due anni. Queste batterie saranno manovrate da personale israeliano e dovrebbero essere operative a partire dalla seconda meta' di febbraio.

Palestina

Un tribunale militare israeliano ha condannato all'ergastolo un giovane palestinese per aver compiuto diversi attentati, tra cui uno costato la vita a un prete greco-ortodosso in Cisgiordania. Lo si e' appreso da fonte militare. Ismail Hossein Rdeide, 22 anni, e' stato riconosciuto colpevole di aver sparato, il 12 giugno 2001, contro alcune auto che viaggiavano sulla strada Gerusalemme-Gerico, vicino alla colonia ebraica di Maale Adumim, uccidendo il prete, Gherasimos, 36 anni, di nazionalita' greca, abate del monastero di San Giorgio a Wadi Kelt, nei pressi di Gerico. Per questo attentato e altri, il tribunale militare di Beit El, presso Ramallah, lo ha condannato all'ergastolo. Secondo il verdetto, Rdeide appartiene a un gruppo armato legato ad Al Fatah, il movimento del presidente palestinese Yasser Arafat, e avrebbe voluto vendicare la morte di un bambino palestinese in un bombardamento israeliano. Il prete sarebbe stato ucciso per errore, in quanto gli aggressori credevano di sparare contro alcuni israeliani. I palestinesi hanno negato ogni coinvolgimento nell'attentato

- Un colono israeliano e' stato ferito da colpi esplosi da alcuni miliziani palestinesi mentre andava al lavoro in una serra dell'insediamento di Kfar Darom, nel sud della striscia di Gaza. La notizia e' stata data da fonti dell'esercito, citate dall'edizione on-line del quotidiano israeliano 'Haaretz'. Secondo le fonti, le truppe sono impegnate nel rastrellamento del villaggio di Deir el-Balakh, da dove sono partiti i colpi. Il colono, un contadino di 27 anni, e' stato colpito al petto, ma le ferite non sono gravi. L'aggressione e' probabilemente una rappresaglia per la morte di due agricoltori palestinesi, uccisi ieri dai colpi sparati da un carro armato. In Cisgiordania, nel villaggio di Beit Furik, le truppe hanno demolito la casa di un attivista di al Fatah, accusato di aver ucciso sei mesi fa una donna in un kibbutz, e hanno arrestato otto presunti miliziani.

Argentina

Diversi settori della società civile argentina, in testa le organizzazioni a difesa dei diritti umani, hanno chiesto a gran voce l’allontanamento del capo dell’esercito, generale Ricardo Brinzoni, accusato di aver “disprezzato i valori della democrazia” nei suoi elogi all’ex dittatore Leopoldo Fortunato Galtieri. La richiesta si basa sulle ultime dichiarazioni rilasciate da Brinzoni nei confronti del defunto Galtieri, deceduto il 12 gennaio scorso. In tale occasione, Brinzoni ha ricordato Galtieri come “un soldato disciplinato” che ha adempiuto “a tutti gli oneri politici e istituzionali” e la cui gestione del potere “è già nella storia del Paese”. “La morte del dittatore Galtieri ha rappresentato una nuova opportunità per il generale Brinzoni di mettere alla prova la società”, si legge nel testo della missiva redatta dai contestatori del capo dell’esercito e pubblicata sul quotidiano ‘Pagina 12’. “Le sue parole addolorano – prosegue il testo - addolora la resistenza dei militari ad assumersi le proprie responsabilità in due dei capitoli più drammatici della storia argentina: la repressione illegale e la guerra delle Malvinas: addolora percepire che tante morti debbano essere gettate nel pozzo dell’oblio”. I firmatari della lettera – tra i quali anche la leader di ‘Alternativa per una Repubblica di eguali’ (Ari), Elisa Carrió, lo scrittore David Viñas, il Centro di studi legali e sociali (Cels) e le associazioni dei familiari dei ‘desaparecidos’ e vittime della regime militare – concludono lanciando un appello. “Esortiamo tutti i settori politici e sociali, specialmente i candidati alle prossime presidenziali (fissate il 27 aprile, nd.r.) ad esigere la rinuncia di Brinzoni per dire chiaramente che questa società, seppur in rovina, non è disposta a tornare indietro”. Va ricordato che nel settembre scorso la magistratura argentina aveva disposto la carcerazione preventiva per Galtieri, accusato di coinvolgimento nella sparizione forzata di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980, nell’ambito di un’inchiesta aperta nel 1983 contro una quarantina di ex membri dei servizi segreti del Battaglione 106 dell’esercito. Presidente ‘de facto’ durante il conflitto delle Falkland/Malvinas, Galtieri era già stato condannato dal Consiglio supremo delle forze armate a 12 anni di prigione per ‘cattiva gestione’ della guerra, da lui stesso dichiarata nel 1982. L’ex capo di Stato Carlos Menem gli concesse l’indulto e lo lasciò libero nel 1989.

America

30/01/2003 Ucciso in Texas STANDING DEER, l'avvocato di LEONARD PELTIER

Standing Deer, pellerossa, attivista politico,ricercatore spirituale ma, soprattutto, difensore dei diritti di Leonard Peltier, ingiustamente condannato a morte sotto le leggi statunitensi, è stato ucciso nella sua casa di Houston, tra il 21 e il 22 gennaio scorsO. La veglia funebre in suo onore è stata celebrata due giorni fa a Huston.

Non sono noti i motivi per i quali Standing Deer è stato ucciso. La polizia di Huston ha fatto sapere che l'assassino ha portato con sè l'arma (coltello) usata per uccidere. Già da molti anni, Standing Deer aveva denunciato il complotto politico che aveva portato alla condanna a morte per Leonard Peltier. Nel libro "In the Spirit of Crazy Horse", Standing Deer aveva documentato con esattezza le sue affermazioni. Nel 1984, Leonard Peltier, Standing Deer e Albert Gaza avevano intrapreso uno sciopero della fame per denunciare le condizioni detentive nel carcere di Marion, in Illinois, dove era ormai impossibile per degli esseri umani sopravvivere e dove, recentemente, il Governatore Ryan (alla fine del mandato) ha deciso "per problemi di coscienza" di tramutare le condanne a morte in ergastolo. Standing Deer aveva definito Marion "niente altro che un gulag, perchè l'America possiede dei gulag che non ama mostrare al mondo".

"La nostra cultura è stata buttata nella spazzatura delle carceri. Ai pellerossa non è consentito praticare i propri riti. Da oltre 491 anni, i pirati arrivati dal mare stanno distruggendo la nostra civiltà. Sia in carcere che nel mondo "libero" e questo non riesco a tollerarlo", aveva detto Standing Deer. "Con Leonard, abbiamo fatto lo sciopero della fame senza deprimerci, dedicandolo alla nostra gente."

Per quello sciopero Peltier e Standing Deer furono gettati 42 giorni in isolamento totale. Chi vive in isolamento totale, ha le mani legate dietro alla chiesa o il regolamento vieta che venga aperta la porta. Due mesi dopo, un nuovo periodo d'isolamento fu imposto a Standing Deer, accusato di aver sobillato trenta pellirosse in carcere alla rivolta. Il gruppo chiedeva invece che venisse loro concesso di praticare la propria religione.

La direzione di Marion impose altri trattamenti sadici a Standing Deer. Nel 1992, Standing Deer venne trasferito a McAlester. (Mc Alester viene definita da ogni persona che vi è stata reclusa "la casa bollente" per la durezza delle condizioni di detenzione - n.d.r.). In seguito, fu estradato in Texas per essere processato. Quel processo gli valse l'ergastolo.Nel 2001, fu rilasciato a causa delle condizioni di salute molto precarie.

Standing Deer è stato infine ucciso da sconosciuti, ormai settentenne ma tuttora voce critica dei pellerossa d'America e di tutti coloro che lottano per la sopravvivenza all'interno delle carceri americane. La polizia ha dichiarato di "non aver trascurato nulla nelle prime indagini dalle quali non è emerso nulla che possa ricondurre all'assassino". Con una formula stantia, gli agenti che hanno rinvenuto il corpo hanno affermato di "brancolare nel buio". Lo stesso era successo con la morte dell'ispanico Pedro Obregon, 22 anni, che risultò poi essere stato ucciso dagli stessi agenti mentre dormiva nel suo letto.

ITALIA

La responsabilita' della spaccatura dell'Ue sul tema della guerra all'Iraq, culminata nell'appello degli otto capi di stato e di governo di paesi membri attuali e futuri dell'Ue, va attribuita esclusivamente al comportamento adottato da Francia e Germania. A sostenerlo, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung, e' il vicepresidente della Convenzione europea, Giuliano Amato, secondo il quale cio' che stiamo vivendo adesso e' una lezione per l'Europa. Io devo dirlo - dichiara Amato nell'intervista - la responsabilita' originaria di questo episodio la portano la Germania e la Francia, in quanto Berlino e Parigi non hanno saputo cercare il consenso nell'Ue". Amato precisa che l'accordo necessario in Europa non si ottiene piu' come avveniva 40 o 50 anni fa. Allora il rapporto franco-tedesco era una colonna portante di tutto. Questo rimane importante, ma oggi non basta piu' annunciare una posizione a due aspettando che tutti gli altri la sottoscrivano. Questo episodio di fallimento - secondo il vicepresidente della Convenzione Europea - e' la conseguenza di un comportamento che hanno evidenziato la Germania e la Francia".

Parlamento

Dopo una lunga battuta d'arresto riprende oggi pomeriggio in Commissione Igiene l'esame del ddl 1514 in materia di procreazione medicalmente assistita. Base del confronto e' il ddl 1514 approvato ormai da mesi dalla Camera e che deve essere raccordato con i 10 progetti di legge sottoscritti da senatori di vari gruppi. Contenuti ampiamente innovativi rispetto all'articolato varato dai deputati dopo una lunga e difficile messa a punto ha il ddl 58 con il quale il senatore centrista Maurizio Eufemi propone una diversa disciplina della sperimentazione biogenetica e la istituzione di una Commissione parlamentare sulla bioetica. Malgrado in molti settori parlamentari si concordi sulla esigenza di una organica regolamentazione per porre termine al far west esistente in materia di procreazione assistita, vari senatori ritengono opportuno apportare ritocchi al testo del ddl 1514 rendendo necessaria una ulteriore lettura da parte della Camera in una materia molto complessa e in un articolato frutto di complessi equilibri tra liberta' di coscenza e posizioni politiche. Gia' nella scorsa legislatura le divergenze verificatesi al Senato hanno impedito il definitivo via libera allo schema normativo approvato dalla Camera

  • Con una riunione del Comitato Ristretto della Commissione Giustizia riprende oggi alle ore 14 il lavoro di messa a punto del testo unificato diretto a rivedere competenze e criteri costitutivi dei tribunali dei minori in campo civile e penale sulla base dei ddl 2517 e 2501 presentati nell'aprile dello scorso anno dal Ministro Roberto Castelli. L'ampio esame in corso ormai da molti mesi dovra' anche tener conto di un documento approvato dalla Bicamerale per l'Infanzia che ha indicato come soluzione da privilegiare la istituzione di un tribunale della famiglia operante con giudici specializzati e con la maggiore possibile diffusione territoriale per i problemi dei minori ed il diritto di famiglia sia in materia civile sia per problemi attinenti il codice penale. TV E MINORI: la Bicamerale per l'infanzia riprende oggi alle 14 l'esame delle varie risoluzioni presentate da deputati di maggioranza e di opposizione in materia di TV e minori. La stessa Commissione ascoltera' poi una relazione del Presidente sull'approfondimento svolto dall'apposito gruppo di lavoro in materia di salute per l'infanzia

gror030204 (last edited 2008-06-26 09:56:17 by anonymous)