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'''Palestina'''


Carri armati e mezzi blindati israeliani appoggiati da due elicotteri sono penetrati stanotte nel campo profughi di Al Magazi, nella Striscia di Gaza. Secondo fonti della sicurezza palestinese gli elicotteri hanno aperto il fuoco senza pero' provocare nessun ferito. Sull'operazione non si hanno altri particolari. Almeno un agente della polizia autonoma dell'Autorita' Nazionale Palestinese e' stato ucciso in un'incursione dei soldati israeliani a Qalqilya, citta' autonoma della Cisgiordania sotto coprifuoco da sette mesi; nella stessa operazione e' rimasto ferito un commilitone della vittima. Lo hanno denunciato fonti della stessa Anp, secondo cui i due sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre stavano cercando di fuggire dalla sede del loro comando cittadino, nel quale avevano fatto irruzione le truppe ebraiche per perquisirla. Non si sa per quale ragione queste ultime avessero deciso di procedere all'ispezione. Sempre in Cisgiordania, a Hebron, gli israeliani hanno chiuso d'autorita' numerosi negozi di palestinesi come sanzione per averli lasciati aperti in violazione del coprifuoco.

Un ordigno è esploso oggi a Ramallah sotto l'automobile di Wael Abu Dakka, corrispondente
della rete Tv del Qatar Al Jazeera, senza causare vittime.Lo ha riferito la radio pubblica israeliana aggiungendo che un altro ordigno è stato scoperto e disinnescato nello stesso sito. Al momento si ignorano il movente dell'attentato e i suoi possibili autori.


'''Genova'''


Mario Placanica , è da ieri nuovamente in servizio. Il carabiniere è rimasto a lungo in congedo per malattia.''A rinfrancarlo - ha commentato l' avvocato Vittorio Colosimo che lo difende insieme al collega genovese Giuseppe Gallo - è stata la richiesta di archiviazione del pubblico ministero Silvio Franz''. Placanica inoltre sarà presente a Genova, il 18 febbraio prossimo, all' udienza davanti al Gup Elena Daloiso, in cui si discuterà dell' archiviazione - per legittima difesa - del procedimento a suo carico, chiesta dal pm genovese, titolare dell' inchiesta.Con il suo ritorno nell' Arma, Placanica ha realizzato il suo desiderio più volte espresso, quello di rimanere per sempre un carabiniere dopo il servizio di leva. ''Sono un carabiniere e voglio esserlo per sempre'', ha dichiarato infatti Placanica piu' volte.


'''Microsoft'''


La Microsoft ha dichiarato che potrebbe essere costretta a rivedere le sue politiche di licenza e soprattutto i prezzi dei suoi prodotti, a causa della crescita di Linux e dell'OSS.

Secondo Microsoft la crescente popolarità dell'open Source, ha posto una sfida rilevante al proprio modello di business.
La recente adozione di software Open Source da parte di governi ed organizzazioni mondiali sta facendo guadagnare posizioni al modello Free Software. Questo potrebbe portare alla riduzione delle vendite dei prodotti della compagnia di Redmond, costringendola a ridurre i prezzi di alcuni prodotti. Alla radice del problema è il modello di Business di Microsft, in cui i produttori di software sostengono il costo dello sviluppo, rientrando dei loro investimenti con la vendita delle licenze d'uso del prodotto finito. Il Movimento Open-Source ha scardinato questo modello: il software viene prodotto dalla comunità ed il costo di utilizzo ne nullo o trascurabile.Non per questo risulta impossibile guadagnare: si passa da un sistema in cui ad essere remunerato è il prodotto ad un sistema in cui ad essere remunerati sono i servizi e l'assistenza.
Uno dei campanelli di allarme più forti per Micorosft è stata la decisione tedesca di passare a Linux per i suoi sistemi e di adottare l'OSS a tutti i livelli di governo dello Stato.L'esempio tedesco è stato seguito da almeno 75 governi, ed altre istituzioni quali U.S. Department of Agriculture, Federal Aviation Administration, U.S. Department of Energy ed anche la U.S. Air Force.Il bilancio di Microsoft è florido: Office, Windows e la divisione Server garantiscono entrate operative per oltre 4 milardi di dollari, ma MS ha anche perdite per oltre un milardo di dollari da MSN e simili.


'''Costa D'Avorio'''

 
Il presidente della Costa D'Avorio resta in silenzio. In compenso parla la moglie, che ieri ha sostenuto i partiti al governo in Costa d'Avorio nel respingere ufficialmente gli accordi sottoscritti a Marcoussis, in Francia. La negoziazione avvenuta due settimane fa alle porte di Parigi per mettere fini alla guerra civile iniziata lo scorso settebre nel Paese africano, ha suscitato forti proteste da parte sia dei partiti al governo che di parte della popolazione, quella che sostiene il presidente. Secondo gli accordi, infatti, due ministeri, quello della difesa e quello degli interni dovrebbero andare ai gruppi ribelli che si sono sollevati in armi negli ultimi quattro mesi. Da giorni si attende un discorso del presidente Laurent Gbagbo, che resta però tenacemente chiuso in un rigoroso silenzio. Il Fronte Popolare ivoriano (Fpi), la formazione politica cui appartiene lo stesso capo di Stato, ha espresso viceversa la sua contrarietà definendo l'atteggiamento della Francia “di parte e altezzoso”. Intanto giungono notizie preoccupanti che parlano di una probabile ripresa dei conflitti. A darne notizia è l'agenzia Misna, secondo la quale il portavoce delle forze ivoriane, il colonnello Jules Yao Yao, ha denunciato un attacco dei ribelli nell'ovest del Paese, che avrebbe rappresentato la prima violazione del cessate-il-fuoco dopo l'accordo raggiunto il 24 gennaio in Francia. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha intanto permesso il dispiegamento di una forza franco africana in Costa d'Avorio. I soldati fracesi e quelli della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) potranno ricorrere alla forza come stabilito dal capitolo 7 dello statuto delle Nazioni Unite. Il loro compito sarà quello di ''assicurare, senza pregiudizio delle responsabilità del governo di riconciliazione nazionale, la protezione dei civili minacciati di violenze fisiche all'interno delle loro zone di operazione e in funzione dei loro mezzi''.
 






Ore 13.00

Palestina

Carri armati e mezzi blindati israeliani appoggiati da due elicotteri sono penetrati stanotte nel campo profughi di Al Magazi, nella Striscia di Gaza. Secondo fonti della sicurezza palestinese gli elicotteri hanno aperto il fuoco senza pero' provocare nessun ferito. Sull'operazione non si hanno altri particolari. Almeno un agente della polizia autonoma dell'Autorita' Nazionale Palestinese e' stato ucciso in un'incursione dei soldati israeliani a Qalqilya, citta' autonoma della Cisgiordania sotto coprifuoco da sette mesi; nella stessa operazione e' rimasto ferito un commilitone della vittima. Lo hanno denunciato fonti della stessa Anp, secondo cui i due sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre stavano cercando di fuggire dalla sede del loro comando cittadino, nel quale avevano fatto irruzione le truppe ebraiche per perquisirla. Non si sa per quale ragione queste ultime avessero deciso di procedere all'ispezione. Sempre in Cisgiordania, a Hebron, gli israeliani hanno chiuso d'autorita' numerosi negozi di palestinesi come sanzione per averli lasciati aperti in violazione del coprifuoco.

Un ordigno è esploso oggi a Ramallah sotto l'automobile di Wael Abu Dakka, corrispondente della rete Tv del Qatar Al Jazeera, senza causare vittime.Lo ha riferito la radio pubblica israeliana aggiungendo che un altro ordigno è stato scoperto e disinnescato nello stesso sito. Al momento si ignorano il movente dell'attentato e i suoi possibili autori.

Genova

Mario Placanica , è da ieri nuovamente in servizio. Il carabiniere è rimasto a lungo in congedo per malattia.A rinfrancarlo - ha commentato l' avvocato Vittorio Colosimo che lo difende insieme al collega genovese Giuseppe Gallo - è stata la richiesta di archiviazione del pubblico ministero Silvio Franz. Placanica inoltre sarà presente a Genova, il 18 febbraio prossimo, all' udienza davanti al Gup Elena Daloiso, in cui si discuterà dell' archiviazione - per legittima difesa - del procedimento a suo carico, chiesta dal pm genovese, titolare dell' inchiesta.Con il suo ritorno nell' Arma, Placanica ha realizzato il suo desiderio più volte espresso, quello di rimanere per sempre un carabiniere dopo il servizio di leva. Sono un carabiniere e voglio esserlo per sempre, ha dichiarato infatti Placanica piu' volte.

Microsoft

La Microsoft ha dichiarato che potrebbe essere costretta a rivedere le sue politiche di licenza e soprattutto i prezzi dei suoi prodotti, a causa della crescita di Linux e dell'OSS.

Secondo Microsoft la crescente popolarità dell'open Source, ha posto una sfida rilevante al proprio modello di business. La recente adozione di software Open Source da parte di governi ed organizzazioni mondiali sta facendo guadagnare posizioni al modello Free Software. Questo potrebbe portare alla riduzione delle vendite dei prodotti della compagnia di Redmond, costringendola a ridurre i prezzi di alcuni prodotti. Alla radice del problema è il modello di Business di Microsft, in cui i produttori di software sostengono il costo dello sviluppo, rientrando dei loro investimenti con la vendita delle licenze d'uso del prodotto finito. Il Movimento Open-Source ha scardinato questo modello: il software viene prodotto dalla comunità ed il costo di utilizzo ne nullo o trascurabile.Non per questo risulta impossibile guadagnare: si passa da un sistema in cui ad essere remunerato è il prodotto ad un sistema in cui ad essere remunerati sono i servizi e l'assistenza. Uno dei campanelli di allarme più forti per Micorosft è stata la decisione tedesca di passare a Linux per i suoi sistemi e di adottare l'OSS a tutti i livelli di governo dello Stato.L'esempio tedesco è stato seguito da almeno 75 governi, ed altre istituzioni quali U.S. Department of Agriculture, Federal Aviation Administration, U.S. Department of Energy ed anche la U.S. Air Force.Il bilancio di Microsoft è florido: Office, Windows e la divisione Server garantiscono entrate operative per oltre 4 milardi di dollari, ma MS ha anche perdite per oltre un milardo di dollari da MSN e simili.

Costa D'Avorio

Il presidente della Costa D'Avorio resta in silenzio. In compenso parla la moglie, che ieri ha sostenuto i partiti al governo in Costa d'Avorio nel respingere ufficialmente gli accordi sottoscritti a Marcoussis, in Francia. La negoziazione avvenuta due settimane fa alle porte di Parigi per mettere fini alla guerra civile iniziata lo scorso settebre nel Paese africano, ha suscitato forti proteste da parte sia dei partiti al governo che di parte della popolazione, quella che sostiene il presidente. Secondo gli accordi, infatti, due ministeri, quello della difesa e quello degli interni dovrebbero andare ai gruppi ribelli che si sono sollevati in armi negli ultimi quattro mesi. Da giorni si attende un discorso del presidente Laurent Gbagbo, che resta però tenacemente chiuso in un rigoroso silenzio. Il Fronte Popolare ivoriano (Fpi), la formazione politica cui appartiene lo stesso capo di Stato, ha espresso viceversa la sua contrarietà definendo l'atteggiamento della Francia “di parte e altezzoso”. Intanto giungono notizie preoccupanti che parlano di una probabile ripresa dei conflitti. A darne notizia è l'agenzia Misna, secondo la quale il portavoce delle forze ivoriane, il colonnello Jules Yao Yao, ha denunciato un attacco dei ribelli nell'ovest del Paese, che avrebbe rappresentato la prima violazione del cessate-il-fuoco dopo l'accordo raggiunto il 24 gennaio in Francia. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha intanto permesso il dispiegamento di una forza franco africana in Costa d'Avorio. I soldati fracesi e quelli della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) potranno ricorrere alla forza come stabilito dal capitolo 7 dello statuto delle Nazioni Unite. Il loro compito sarà quello di assicurare, senza pregiudizio delle responsabilità del governo di riconciliazione nazionale, la protezione dei civili minacciati di violenze fisiche all'interno delle loro zone di operazione e in funzione dei loro mezzi.

Ore 9.30

IRAQ

Il segretario di Stato americano Colin Powell si presentera' all'atteso incontro di oggi con il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, assieme al capo della Cia George Tenet e al suo vice John McLaughlin. I vertici dell'agenzia americana di intelligence saranno accanto a Powell durante la presentazione delle informazioni raccolte dai servizi americani contro il presidente iracheno Saddam Hussein. Secondo le anticipazioni, Powell dovrebbe mostrare foto di laboratori per armi biologiche riprese dai satelliti spia, informazioni su laboratori mobili, trascrizioni di intercettazioni di conversazioni fra esponenti iracheni sul programma militare e indicazioni sui legami fra l'Iraq e la rete terroristica di Al Qaeda. Al suo arrivo a New York, Powell ha avuto un colloquio con il suo omologo cinese Tang Jiaxuan, il cui paese detiene diritto di veto in seno al Consiglio di Sicurezza. Dopo la presentazione, Powell parlera' con i ministri degli Esteri di Russia, Cile, Camerun, Messico, Angola, Pakistan, Francia, Spagna e Bulgaria, paesi che fanno parte del Consiglio di Sicurezza.

Palestina

Carri armati e mezzi blindati israeliani appoggiati da due elicotteri sono penetrati stanotte nel campo profughi di Al Magazi, nella Striscia di Gaza. Secondo fonti della sicurezza palestinese gli elicotteri hanno aperto il fuoco senza pero' provocare nessun ferito. Sull'operazione non si hanno altri particolari. Almeno un agente della polizia autonoma dell'Autorita' Nazionale Palestinese e' stato ucciso in un'incursione dei soldati israeliani a Qalqilya, citta' autonoma della Cisgiordania sotto coprifuoco da sette mesi; nella stessa operazione e' rimasto ferito un commilitone della vittima. Lo hanno denunciato fonti della stessa Anp, secondo cui i due sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre stavano cercando di fuggire dalla sede del loro comando cittadino, nel quale avevano fatto irruzione le truppe ebraiche per perquisirla. Non si sa per quale ragione queste ultime avessero deciso di procedere all'ispezione. Sempre in Cisgiordania, a Hebron, gli israeliani hanno chiuso d'autorita' numerosi negozi di palestinesi come sanzione per averli lasciati aperti in violazione del coprifuoco.

Costa d'Avorio

  • I partiti al governo in Costa d’Avorio hanno respinto ufficialmente gli accordi sottoscritti a Marcoussis, in Francia, per porre fine alla crisi. Ieri, il Fronte Popolare ivoriano (Fpi), la formazione politica cui appartiene lo stesso capo di Stato, ha espresso tutta la sua contrarietà allo scenario disegnato durante il negoziato parigino, che prevede un governo di riconciliazione nazionale. Il Fpi denuncia l'atteggiamento “partigiano e altezzoso” dell’ex potenza coloniale, la Francia rea di aver favorito quello che i partiti hanno definito un 'golpe istituzionale'. Per ora l’intesa diplomatica, invece di rilanciare le speranze di pace, sembra rafforzare gli scenari di guerra. Tanto che ieri pomeriggio il portavoce delle forze ivoriane, il colonnello Jules Yao Yao, ha denunciato un attacco dei ribelli nell’ovest del Paese, che avrebbe rappresentato la prima violazione del cessate-il-fuoco dopo l’accordo raggiunto il 24 gennaio. Il contingente francese, dispiegato sul territorio per vigilare la tenuta della tregua, non ha però confermato gli scontri.

Indultino

In attesa dell’approvazione del Senato, le prime stime dei direttori delle carceri, delle associazioni di volontariato e degli stessi parlamentari proponenti concordano nell’indicare come possibili beneficiari “circa un decimo degli oltre 56 mila reclusi nei 204 penitenziari italiani”.Tra i 5 e i 6 mila detenuti per reati non gravi, in gran parte stranieri che verranno subito espulsi dall’Italia.Solo a Milano, il direttore di San Vittore, Luigi Pagano, prevede di far uscire 'tra i 100 e 150 detenuti, quasi tutti immigrati destinati all’espulsione' La legge, inoltre, non favorirà i politici già ammessi ai servizi sociali.Ma c’è un altro timore: lo sconto automatico garantito oggi anche per la corruzione potrebbe ridurre ogni deterrenza, abbattendo i timori di condanne future. Altri dubbi riguardano l’applicabilità ai detenuti in semilibertà: su questo la legge non sarebbe chiara.

Indultino

La Camera ha approvato l'art. 1 del cosiddetto indultino. Rispetto al testo licenziato dalla commissione sono stati approvati due emendamenti che cancellano il divieto di accedere al beneficio per coloro che nei tre anni precedenti alla data di entrata in vigore della legge siano stati sottoposti a regime di sorveglianza particolare. Resta fissato invece il limite per coloro che siano invece tuttora sottoposti a questo limite. In pratica l'esecuzione della pena e' sospesa per il condannato che ha scontato almeno un quarto della pena detentiva inflitta e deve scontare, come residuo di maggior pena, una pena detentiva non superiore a tre anni.Approvata anche un'altra correzione che permette ai coloro ai quali si applica il cosiddetto indultino di presentare istanza per accedere ad una misura alternativa diversa.

L'assemblea, invece, ha bocciato con voto segreto gli emendamenti presentati da An e Lega e, a titolo personale, da Mantini (Margherita) e Kessler (Ds), che prevedeva l'abbassamento da tre a due anni dello sconto di pena. La votazione segreta era stata richiesta dal capogruppo della Lega, Alessandro Ce'.

Il cosiddetto indultino non si applichera' ai reati gravissimi per i quali l'ordinamento penitenziario vieta l'accesso alle misure alternative. La Camera ha infatti approvato l'art. 2 del provvedimento, riformulato con un emendamento presentato dal responsabile Giustizia dei Ds Anna Finocchiaro che ha sostituito i reati che precedentemente venivano elencati in modo analitico.

L'indultino potra' essere esteso anche ai reati contro la Pubblica Amministrazione come corruzione e concussione. L'Aula di Montecitorio ha infatti approvato l' emendamento dei Ds che proponeva, come elenco dei reati esclusi dallo sconto di pena, quelli previsti dall'articolo 4-bis della legge in materia di trattamento penitenziario che sono quelli di terrorismo o eversione; mafia; sequestro di persona; traffico di schiavi e di stupefacenti. La maggioranza dei deputati si e' espressa a favore dell' emendamento della Quercia ad eccezione della Lega , di An e di Pierluigi Mantini della Margherita. Quest'ultimo infatti aveva presentato un emendamento per impedire che ci fosse lo sconto di pena anche per i reati di Tangentopoli.

Ancora, il cosiddetto indultino non potra' essere applicato a chi e' stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza e ai soggetti che vi abbiano rinunciato. Lo stabilisce l'articolo 3 del provvedimento, approvato dalla Camera.

Sono 19.300, per il dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, i detenuti aventi diritto, una volta approvato definitivamente, all'indultino. Per l'associazione di volontariato, "Antigone", sono invece 18 mila i reclusi che verrebbero 'coperti' dal beneficio. Dap e 'Antigone', pero' concordano su un dato: ad usufruirne relamente dell'indultino potrebbero essere molto meno. Antigone azzarda il numero: 7-8mila detenuti, su una popolazione carceraria che e' giunta a 57mila unita'.

gror030205 (last edited 2008-06-26 09:56:17 by anonymous)