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COREA - La Corea del Nord, ben lungi dal limitarsi ad attendere un'offensiva americana una volta che si sara' conclusa la guerra in Iraq, potrebbe benissimo attaccare essa per prima, a scopo preventivo: e' il monito lanciato dal regime di Pyongyang all'amministrazione Usa, il giorno dopo l'annuncio di aver riattivato i reattori nel complesso atomico di Yonbyong, attraverso dichirazioni rilasciate da Ri Pyong-gap, vice direttore del ministero degli Esteri del Nord, al quotidiano britannico 'The Guardian' che le riporta sul suo sito Internet. "Gli Stati Uniti affermano che dopo l'Iraq noi saremo i primi, ma noi abbiamo le nostre contromisure", sottolinea Ri. "Gli attacchi preventivi non sono il diritto esclusivo degli Stati eano Uniti". Il rappresentante nord-coreano mette poi in guardia sulla rischiosita' dell'attuale confronto, a suo dire maggiore di quanto non lo fosse una decennio fa, quando gia' i due Paesi si trovarono sull'orlo di un conflitto dalle conseguenze potenzialmente devastanti. "La situazione attuale puo' definirsi piu' grave rispetto al '93. Sara' pericoloso", avverte Ri. |
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COREA - La Corea del Nord, ben lungi dal limitarsi ad attendere un'offensiva americana una volta che si sara' conclusa la guerra in Iraq, potrebbe benissimo attaccare essa per prima, a scopo preventivo: e' il monito lanciato dal regime di Pyongyang all'amministrazione Usa, il giorno dopo l'annuncio di aver riattivato i reattori nel complesso atomico di Yonbyong, attraverso dichirazioni rilasciate da Ri Pyong-gap, vice direttore del ministero degli Esteri del Nord, al quotidiano britannico 'The Guardian' che le riporta sul suo sito Internet. "Gli Stati Uniti affermano che dopo l'Iraq noi saremo i primi, ma noi abbiamo le nostre contromisure", sottolinea Ri. "Gli attacchi preventivi non sono il diritto esclusivo degli Stati eano Uniti". Il rappresentante nord-coreano mette poi in guardia sulla rischiosita' dell'attuale confronto, a suo dire maggiore di quanto non lo fosse una decennio fa, quando gia' i due Paesi si trovarono sull'orlo di un conflitto dalle conseguenze potenzialmente devastanti. "La situazione attuale puo' definirsi piu' grave rispetto al '93. Sara' pericoloso", avverte Ri.