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Mondo

COREA - La Corea del Nord, ben lungi dal limitarsi ad attendere un'offensiva americana una volta che si sara' conclusa la guerra in Iraq, potrebbe benissimo attaccare essa per prima, a scopo preventivo: e' il monito lanciato dal regime di Pyongyang all'amministrazione Usa, il giorno dopo l'annuncio di aver riattivato i reattori nel complesso atomico di Yonbyong, attraverso dichirazioni rilasciate da Ri Pyong-gap, vice direttore del ministero degli Esteri del Nord, al quotidiano britannico 'The Guardian' che le riporta sul suo sito Internet. "Gli Stati Uniti affermano che dopo l'Iraq noi saremo i primi, ma noi abbiamo le nostre contromisure", sottolinea Ri. "Gli attacchi preventivi non sono il diritto esclusivo degli Stati eano Uniti". Il rappresentante nord-coreano mette poi in guardia sulla rischiosita' dell'attuale confronto, a suo dire maggiore di quanto non lo fosse una decennio fa, quando gia' i due Paesi si trovarono sull'orlo di un conflitto dalle conseguenze potenzialmente devastanti. "La situazione attuale puo' definirsi piu' grave rispetto al '93. Sara' pericoloso", avverte Ri.

PALESTINA - È di tre morti e quattro feriti il bilancio dello scontro a fuoco avvenuto la scorsa notte alle porte di Nablus (Cisgiordania) secondo quanto ha riferito la radio militare israeliana. Secondo una prima ricostruzione, uno o più palestinesi hanno colto di sorpresa due soldati israeliani che presidiavano un avamposto nel rione dei Samaritani, sul Monte Gerizim. Uno dei soldati è rimasto ucciso sul posto, un secondo è deceduto poco dopo. Una unità di paracadutisti si è lanciata all'inseguimento dell'assalitore (o degli assalitori) ed è stata attaccata con il lancio di bombe a mano. Altri quattro soldati sono rimasti feriti. Ciò nonostante sono riusciti ad uccidere un palestinese che aveva partecipato alla operazione. L'attacco ai militari è stato rivendicato dalle Brigate dei Martiri di al-Aqsa (al Fatah) e dalle Brigate Ali Mustafa, del Fronte popolare. In precedenza due infermieri palestinesi erano stati uccisi da un razzo israeliano in un ospedale di Gaza.

COLOMBIA - Il principale oleodotto della Colombia è stato fatto saltare in aria da un commando dei guerriglieri delle Farc, le Forze armate della rivoluzione, ad Arauquita, nel dipartimento nord orientale di Auraca. Lo hanno riferito fonti della polizia locale. L' attentato, sempre secondo fonti della polizia, ha provocato la fuoriuscita di petrolio nelle acque di un torrente nella zona di La Ceiba, vicino ad Arauquita. Una squadra di tecnici della società Ecopetrol, la società nazionale petrolifera della Colombia, si recherà oggi sul luogo per riparare l' oleodotto, per la difesa del quale circa settanta marines americani addestravano un reparto dell' esercito colombiano.