Ore 13.30

Proposta di Sommario

Sciopero generale in sicilia

INDUSTRIA: SCIOPERO GENERALE SICILIA, OPERAI FIAT APRONO CORTEO

L'industria siciliana si e' ferma oggi per lo sciopero generale regionale di otto ore indetto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, in una ritrovata compattezza di fronte alla grave crisi del comparto nell'Isola. Aderiscono anche dipendenti della funzione pubblica e i lavoratori dell'Enel che protestano contro il progetto di dismissione di alcune societa'. Nonostante il maltempo che ha bloccato migliaia di manifestanti delle province centro-orientali, almeno 10 mila lavoratori si sono mossi in corteo da Piazza Marina, a Palermo. La cifra e' stata fornita dal responsabile organizzativo della Cgil siciliana il quale ha puntualizzato che dei 250 pullman organizzati dai sindacati solo 100 sono giunti in citta', mentre altrettanti sono stati bloccati dalla neve e una cinquantina hanno accumulato ritardi molto forti. Il corteo e' aperto dagli operai della Fiat di Termini Imerese e dal Coordinamento donne che raduna le madri, le mogli e le figlie dei dipendenti della fabbrica simbolo di quello che per i sindacati e' il "caso Sicilia", segnato dalla fuga dei grandi gruppi industriali pubblici e privati. In corteo anche i circa 600 operai dei Cantieri Navali di Palermo. Meta dei dimostranti, Piazza Indipendenza per il comizio dei segretari generali siciliani di Cgil, Cisl e Uil, Carmelo Diliberto, Paolo Mezzio e Claudio Barone davanti alla Presidenza della Regione.

gr aperto alle 8.30 da luca. Buon giorno a tutt@.

Ore 9.30

Proposta di Sommario

Nuova risoluzione al consiglio di sicurezze richiesta dalla Gran Bretagna

La ru4ssia non vuole una seconda risoluzione

La francia continua ad opporsi

prime crepe nel PT di Lula

Lavoro e articolo 18

Operazione contro gli immigrati a Brescia

La Gran Bretagna dovrebbe presentare una nuova risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu subito dopo il prossimo rapporto dei capi degli ispettori, in programma per il 14 febbraio, in cui si autorizzerebbe l'uso della forza militare contro l'Iraq, secondo fonti diplomatiche americane e britanniche al Palazzo di Vetro. Il presidente americano George W. Bush ha detto in serata, in una dichiarazione, che accoglierebbe favorevolmente una nuova risoluzione a patto, pero', che sia seguita in tempi brevi a un intervento contro Saddam Hussein. La partita e' chiusa, ha detto Bush, lasciando capire di non considerare necessaria l'approvazione della Nazioni Unite per fare la guerra contro l'Iraq. Non e' al momento possibile calcolare il numero di voti favorevoli che riceverebbe una nuova risoluzione o se il documento conterrebbe un ultimatum a Saddam con una nuova scadenza per disarmare. Francia, Russia e Cina guidano una maggioranza in seno al Consiglio favorevole a prolungare le ispezioni e risolvere la crisi con mezzi pacifici. In serata l'ambasciatore francese all'Onu Jean Marc de La Sabliere ha detto che non e' giunto il momento per una nuova risoluzione

IRAQ: PER RUSSIA NON CI VUOLE NUOVA RISOLUZIONE ORA Crediamo che non ci siano le basi per adottare una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che apra' la strada all'uso della forza contro l'Iraq. Lo ha dichiarato oggi, a Mosca, il Ministro degli esteri russo, Sergei Ivanov. Ivanov ha chiarito che la Russia si opporra' a un simile sbocco. Tale posizione russsa era gia' stata espressa all'Onu dal ministro degli esteri russo Igor Ivanov e dallo stesso presidente Vladimir Putin nei suoi colloqui col premier italiano Silvio Berlusconi. Fedotov, come gia' Ivanov e Putin, ha detto che Mosca non puo' escludere che saranno discusse e votate una o piu' risoluzioni al Consiglio di Sicurezza, ma non nelle fase attuale. Ulteriori passi del Consiglio di Sicurezza sull'Iraq dipenderanno dal contenuto dei rapporti che faranno il capo degli ispettori Hans Blix e dell'Aiea Mohammed Al Baradei sui risultati del loro futuro viaggio a Baghdad. Fedotov ha detto che Mosca non intende cambiare linea sull'Iraq e punta attraverso l'Onu a far si che qualsiasi decisione o risoluzione sia volta al regolamento del problema iracheno e non ad aggravarlo.

Attraverso il suo primo ministro Jean-Pierre Raffarin, in visita ufficiale in India, la Francia ha ribadito una volta di piu' la propria contrarieta' all'uso della forza per risolvere la crisi irachena, su cui invece insistono gli Stati Uniti. Parlando con i giornalisti a New Delhi prima di incontrare l'omologo indiano, Atal Bihar Vajpayee, Raffarin ha osservato come la posizione dei due Paesi, a proposito dell'eventualita' di un intervento armato Usa contro l'Iraq, sia "estremamente simile". Quindi ha sottolineato: "Penso sia importante che Francia e India esprimano un messaggio congiunto a favore della pace". Le autorita' di New Delhi, che con Baghdad intrattengono tradizionalmente rapporti molto stretti, hanno a loro volta manifestato in varie occasioni la loro opposizione a un conflitto scatenato unilateralmente. Ieri Raffarin da Bangalore aveva affermato che le nuove prove a carico di Saddam Hussein in tema di armi di distruzione di massa, presentate martedi' al Consiglio di Sicurezza dal segretario di Stato americano Colin Powell, debbono essere adesso passate agli ispettori delle Nazioni Unite, giacche' spetta a essi valutare tutti gli elementi pertinenti e poi riferire al Consiglio

SEGNALI DI ROTTURA ALL?INTERNO DEL PARTITO DEL PRESIDENTE LULA Cominciano ad emergere i primi malcontenti in seno allo stesso Partito dei lavoratori (Pt), nei confronti della nuova amministrazione brasiliana. Nell?ambito dello schieramento del presidente Luiz In?o Lula da Silva le divisioni tra l?ala ?moderata? e quella ?radicale? sono sempre pi??lesi. Se la prima ? guidata dal ministro delle finanze Antonio Palocci ? rappresenta di fatto la base su cui poggia la politica economica di Lula, la seconda ? capeggiata dalla senatrice Helo? Helena ? non ??accordo con la linea di austerit?ssunta dal nuovo esecutivo. La considera, infatti, una continuazione di quella del governo precedente, guidato da Fernando Henrique Cardoso. La situazione si ?atta sempre pi??sa negli ultimi giorni quando ?tata ventilata l?ipotesi di espellere i ?radicali? ? considerati ormai ?dissidenti?- dal partito. La scorsa fine settimana Palocci ?tato pesantemente criticato per essersi dimostrato disponibile ad accogliere le raccomandazioni del Fondo monetario internazionale (Fmi) su nuovi tagli alla spesa pubblica. I ?radicali? hanno accusato il ministro di aver adottato ?una politica economica neoliberale, contraria agli stessi fondamenti del Pt?. Questi ha replicato invitando i suoi detrattori a ?leggersi il programma del partito che ha ottenuto l?appoggio della maggioranza dei brasiliani. Il governo ? ha detto - manterr??impegno preso in campagna elettorale? [FB]

LAVORO: SACCONI, E' STATO SCIOLTO UN NODO (PER RELAZIONI INDUSTRIALI, VIA AL MODELLO BILATERALE ( La riforma del lavoro, precisa ancora Sacconi, vuole favorire un nuovo modello di relazioni industriali, basate su un impianto partecipativo che si puo' realizzare solo sviluppando la bilateralita' sui temi che riguardano le risorse umane, il collocamento, la sicurezza, la certificazione dei rapporti di lavoro. Quanto al referendum, il governo invitera' i cittadini a votare 'no' e non modifichera' l'intesa gia' raggiunta nel Patto per l'Italia. Per l'articolo 18, il 18 febbraio comincia l'iter di un provvedimento di legge, frutto del Patto per l'Italia sottoscritto da 36 organizzazioni. L'articolo 18 -afferma ancora Sacconi- non e' stato toccato: la norma concordata con le forze sociali, tranne la Cgil, e' piuttosto un incentivo alla crescita dimensionale delle imprese

D'AMATO, E' REGOLAMENTO CONTI NELLA SINISTRA = INIZIATIVA PURAMENTE POLITICA Roma, 7 feb. (Adnkronos) - Il referendum sull'articolo 18 e' una iniziativa puramente politica. Un regolamento di conti all'interno dello schieramento politico di sinistra. Rischia di turbare il clima positivo di confronto sociale che si e' stabilito. Lo afferma in una lunga intervista al Corriere della Sera il leader di Confindustria Antonio D'Amato, secondo il quale riusciremo certamente a superare questa difficolta'. In ogni caso gli italiani sapranno essere ragionevoli. Del resto lo hanno gia' dimostrato con il referendum sulla scala mobile. Dopo la riforma del mercato del lavoro, il prossimo passo, prosegue D'Amato, sono le modifiche all'articolo 18 e le altre misure nel disegno di legge 848 bis all'esame del Parlamento. Sono norme che vogliono modificare una situazione che ha impedito e condizionato la crescita dell'impresa. Il fatto importante e' che, con il governo e la parte responsabile del sindacato, riforme di questa portata sono giunte a destinazione in un anno e mezzo. Negli ultimi dieci anni -conclude D'Amato- grandi riforme del mercato del lavoro non sono state possibili per una impropria e malintesa cultura del consenso di tutti i partecipanti al tavolo delle trattative.

E' in corso da questa notte una vasta operazione della polizia di Brescia per a contrastare l'immigrazione clandestina, la prostituzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, nelle zone della stazione, di via Milano e del quartiere del Carmine. Piu' di 300 gli uomini impiegati in controlli ad esercizi pubblici e in perquisizioni di abitazioni con blocchi di interi edifici. Alle 11 di questa mattina in Questura saranno resi noti i dati dell'operazione