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La Nato ha approvato oggi il dispiego di Awacs, di Patriot e della logistica di supporto in Turchia, in caso di guerra in Iraq.
Il provvedimento era stato bloccato per una settimana dall'opposizione di Francia, Belgio e Germania. La decisione infine è stata presa dal Comitato dei piani di Difesa, l'organo di decisione politica della struttura militare integrata della Nato in cui la Francia non siede dal 1966. Il Comitato si è riunito nella giornata di domenica per sbloccare la situazione, in applicazione del compromesso politico raggiunto fra i paesi alleati.

A Verona è stato bloccato oggi l'invio di due aerei con configurazione militare diretti in Burundi, malgrado l'embargo Onu.
I due velivloi, due Siai Marchetti Sf 260 apparentemente da rottamare che sarebbero stati revisionati in Italia, sono stati sequestrati e un cittadino italiano, C.D., è stato fermato, mentre altre persone indagate.
L'operazione è stata coordinata dal procuratore Guido Papalia. Il paese africano avrebbe inviato a Legnago (Verona) i due aerei per poi utilizzarli a scopo bellico nella guerra civile in corso tra le etnie Hutu e Tutsi. Nel blitz sono state compiute pure alcune
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Giornale Radio delle 9.30

GAZA INVASA DA CARRI ARMATI ISRAELE, BATTAGLIA IN CITTA'

  • Incursione israeliana a citta' di Gaza: soldati a bordo di una quarantina di tank e mezzi blindati, spalleggiati da elicotteri Apache, sono entrati da est e da nord alle prime ore del giorno. Almeno undici palestinesi sono morti e altri quaranta sono rimasti feriti negli scontri scoppiati fra militanti e soldati.

I combattenti palestinesi sono sciamati nelle strade della citta' per affrontare fisicamente i mezzi corazzati nemici: nelle prime fasi della battaglia ne sono rimasti uccisi cinque. Due uomini dei servizi segreti palestinesi sono stati uccisi da un missile, lanciato da un elicottero israeliano all'interno dell'acquartieramento in cui si trovavano, dove altri cinque combattenti sono rimasti feriti. Un attivista del Movimento della Resistenza Islamica (HAMAS) si e' lanciato, carico di esplosivo, contro un carro armato: aveva 22 anni di eta', come riferisce HAMAS. I palestinesi di Gaza temono che lo scopo dell'intervento dei mezzi corazzati sia mirato ad abbattere abitazioni nel quartiere, roccaforte della formazione oltranzista della Jihad Islamica. Fonti militari israeliane parlano dell'incursione come "un'operazione di precisione contro le infrastrutture del terrorismo nella striscia di Gaza".

ISRAELE RIFIUTA MASCHERE ANTIGAS PER TUTTI I PALESTINESI(2)= (AGI/EFE) - Gerusalemme, 18 feb. - Tuttavia, domani mercoledi' le autorita' israeliane distribuiranno 6.000 maschere anti-gas a 6.000 lavoratori stranieri nella regione centrale del paese. La consegna delle maschere sara' effettuata in 27 centro di distribuzione, in diversi uffici postali e nelle succursali di una rete di strutture commerciali. I lavoratori stranieri dovranno presentare i passaporti oppure altri documenti di identita', e versare una somma pari a 40 dollari a titoli di deposito (ma i cittadini israeliani non sono tenuti ad alcun versamento).

DIBATTITO AL PARLAMENTO ITALIANO SULLA GUERRA ALL’IRAQ. Il presidente del consiglio Berlusconi riferirà sulla crisi irachena e sulla posizione del nostro governo questa mattinata al Senato e nel pomeriggio a Montecitorio. Seguirà il dibattito, la replica del Presidente del Consiglio e il voto sulle mozioni. Per quanto riguarda la mozione dell’Ulivo, dopo una difficile trattativa ed un vertice tra i leader della coalizione, il centrosinistra ha deciso che si presenterà all' appuntamento con una mozione unica, frutto di un insperato compromesso. Il testo dice no ad una guerra preventiva, ma anche all' uso di basi italiane ed al sorvolo del nostro territorio. Nonostante ciò, il Pdci non ha ancora firmato la mozione, riservandosi di farlo oggi, mentre Rifondazione Comunista presenterà una propria mozione. La Casa delle Libertà invece ha deciso di attestarsi sul documento uscito lunedì dal vertice Ue. La decisione è stata annunciata dal ministro degli Esteri, Frattini, il quale ha auspicato che l'opposizione voti la mozione della maggioranza. La mossa di copiare la Ue è, nell'intento del centrodestra, anche un modo per mettere in imbarazzo l'Ulivo dal momento che quella europea è stata sottoscritta anche dal presidente della Commissione Europea Romano Prodi

BOLIVIA - Come già preannunciato ieri, i 18 ministri dellesecutivo di La Paz hanno rimesso oggi il proprio mandato nelle mani del presidente Gonzalo Sánchez de Lozada. Dopo sei mesi e 12 giorni al potere, ‘Goni’ (come è popolarmente chiamato il capo dello Stato) si trova così di fronte alla sua prima crisi di governo, seguita ai sanguinosi disordini della scorsa settimana che, in base all’ultimo bilancio diffuso, hanno provocato 33 morti e 187 feriti. Di fronte alle massicce proteste innescate dall’annuncio di una nuova imposta sui salari, suggerita dal Fondo monetario internazionale (Fmi) e infine revocata, il presidente aveva annunciato nei giorni scorsi la riduzione del numero dei dicasteri, tagli alle spese dell’amministrazione e l’azzeramento del suo stipendio. Preceduta dai disordini scoppiati a metà gennaio nel Chapare contro la politica antidroga del governo, la mobilitazione sociale contro l’introduzione di un prelievo forzato sugli stipendi fino al 12,5 per cento, per poter contribuire alla riduzione del deficit statale dall'8,5 al 5,5 per cento, è stata ‘la goccia che ha fatto traboccare il vaso’. La polizia ha deciso di incrociare le braccia e le autorità hanno inviato l’esercito a sedare l’agitazione, sfociata in un bagno di sangue. nel suo ultimo discorso alla nazione, ieri, ‘Goni’ ha ventilato un radicale cambio di rotta: parlando del bilancio dello Stato ha sottolineato che “la distribuzione delle risorse disponibili avverrà come in una famiglia che deve dividere quello che ha. Si dialogherà con tutte le istituzioni per mettere a punto un ‘bilancio partecipativo’ che sia in sintonia con le possibilità del Paese, ha aggiunto. In conclusione ha fatto marcia indietro anche sulle cosiddette ‘ricette strutturali’ dello Fmi. “Per il Fondo monetario è molto facile – ha rilevato ‘Goni’ - si aumenta la benzina e si riduce la spesa pubblica. Ma io non sono d'accordo, perché non possiamo castigare così la gente più povera, quella che mangia solo una volta al giorno.

PERU - Il ministro delle finanze del governo Fujimori, Jorge Baca Campodonico, oggi tecnico del Fondo monetario internazionale (Fmi), verrà estradato in Perù. Lo ha comunicato il giudice argentino Rodolfo Canicoba Corral, precisando che l’ex funzionario “non gode di immunità diplomatica” e può quindi essere affidato alla magistratura peruviana. Baca Campodónico era stato arrestato giovedì scorso a Buenos Aires, dove si trovava nell’ambito di una missione del Fmi, con l’accusa di appartenenza alla rete di corruzione legata a Vladimiro Montesinos, l’ex braccio destro del destituito presidente Alberto Fujimori. Sabato era stato rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 25mila pesos (circa 8mila dollari). Il 13 febbraio dello scorso anno l’ex ministro era stato condannato in contumacia da un tribunale di Lima per associazione a delinquere, corruzione e occultamento di prove, in relazione ad una vicenda in cui era direttamente coinvolto anche Montesinos. Era già stato fermato nel maggio del 2001 a Miami ma la polizia statunitense lo aveva subito rimesso in libertà convinta che si trattasse del rappresentante del Perù presso le Nazioni Unite.

VERTICE FRANCO – AFRICANO. Preceduto da forti polemiche il presidente dello Zimbabwe Robert Gabriel Mugabe arriverà oggi a Parigi dove domani si aprirà il vertice Franco-Africano. La presenza del capo di Stato è stata il frutto di un'intensa trattativa diplomatica dal momento che solo il suo invito nelle settimane scorse aveva scatenato una forte spaccatura in seno all'Unione Europea mettendo a confronto due correnti ben distinte. Da una parte quella che vede in testa la Gran Bretagna, che da mesi ormai guida la crociata anti-Mugabe, dall'altra Parigi che, insieme a Lisbona, ha chiesto una deroga alle sanzioni economiche che colpiscono Mugabe e 71 dei suoi più stretti collaboratori. Le misure, emesse lo scorso anno dai Quindici e rinnovate ieri a livello di membri permanenti, prevedono il congelamento di tutti i beni che i dignitari zimbabwani possiedono in Europa ma anche il divieto di ingresso in territorio europeo per Mugabe e i suoi uomini. Dopo un lungo confronto tra la corrente inglese e quella francese alla fine si è acconsentito ad approvare il rinnovo delle sanzioni per un altro anno seppur inserendo le deroghe proposte riguardo alla possibilità, da studiare di volta in volta, che alti funzionari zimbabwani possano fare il loro ingresso nel 'vecchio continente' in caso di appuntamenti internazionali di un certo rilievo.

G.R. ore 13,00

A Verona è stato bloccato oggi l'invio di due aerei con configurazione militare diretti in Burundi, malgrado l'embargo Onu. I due velivloi, due Siai Marchetti Sf 260 apparentemente da rottamare che sarebbero stati revisionati in Italia, sono stati sequestrati e un cittadino italiano, C.D., è stato fermato, mentre altre persone indagate. L'operazione è stata coordinata dal procuratore Guido Papalia. Il paese africano avrebbe inviato a Legnago (Verona) i due aerei per poi utilizzarli a scopo bellico nella guerra civile in corso tra le etnie Hutu e Tutsi. Nel blitz sono state compiute pure alcune

gror030219 (last edited 2008-06-26 09:48:45 by anonymous)