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IRAQ: SU TRUPPE USA DOMANI IL DIBATTITO AL PARLAMENTO TURCO = - Ankara, 26 feb. - Si svolgera' domani in seno al Parlamento di Ankara l'atteso dibattito sulla mozione governativa per autorizzare l'ingresso in territorio turco di circa 62.000 soldati americani, e l'uso da parte degli stessi delle basi militari nazionali in vista della creazione di un fronte nord in caso di guerra all'Iraq, dal quale procedere a un'eventuale invasione. Lo hanno riferito fonti parlamentari riservate. Il dibattito e la successiva votazione in aula sono slittati piu' volte perche' le autorita' della Turchia pretendono, in cambio dell'accesso per le truppe Usa, un pacchetto di aiuti economici e di compensazioni per le conseguenze di un conflitto piu' consistente rispetto a quello offerto da Washington. Il governo di Ankara e' inoltre dominato dal filo-islamico Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, e deve fare i conti con una base non certo favorevole a concessioni asll'Occidente che andrebbero a detrimento di un altro Paese musulmano, quale e' l'Iraq.

IRAQ: OGGI BLAIR AFFRONTA VOTO AI COMUNI SULLA GUERRA Londra, 26 feb. - I ribelli alla guerra sfidano Blair. Cosi' il Guardian sintentizza, in un titolo, la situazione che si trovera' ad affrontare oggi il premier britannico alla Camera dei Comuni dove, dopo un dibattito che si preannuncia rovente, si votera' sull'azione militare contro l'Iraq. Oltre 70 dei deputati laburisti infatti hanno gia' espresso la loro contrarieta' alla politica di guerra affrettata intrapresa dal loro premier, che rischia quindi oggi di affrontare la piu' ampia rivolta alla sua autorita' mai avvenuta nei suoi sei anni di premiership. La scorsa notte il partito trasversale degli oppositori alla guerra ha annunciato di poter contare sul voto contro la guerra, o sull'astensione, di almeno 160 deputati, di tutti gli schieramenti.

COLLINS (SETAF VICENZA), MANIFESTAZIONI NON CAMBIERANNO I PIANI Vicenza, 26 feb. - Siamo preoccupati, ma siamo sempre in grado di dispiegare quanto preventivato. Naturalmente tenendo conto delle proteste e di quanto ci dicono questure, carabinieri e governo. E' quanto afferma a 'Il Corriere della Sera' il colonnello americano Thomas Collins, ufficiale del Setaf (Southern european task force) dalla caserma Ederle di Vicenza, a proposito delle proteste dei pacifisti disobbedienti. Operiamo in strettissimo collegamento -aggiunge- nelle autorita' italiane abbiamo la massima fiducia e ci muoveremo secondo le loro disposizioni e suggerimenti

ISRAELE - Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha raggiunto questa mattina l'accordo che allarga la coalizione che sosterra' il suo nuovo governo. L'accordo, annuncia una dichiarazione del Likud, verra' firmato ufficialmente oggi fra il partito di Sharon vincitore delle elezioni dello scorso 28 gennaio senza pero' ottenere una sicura maggioranza alla Knesset, con il centrista Shinui e le formazioni di estrema destra, il partito Nazionale d'Unione ed il Partito religioso nazionale (Nrp), il 'paladino' dei coloni e dell’estensione degli insediamenti israeliani nei territori. In questo modo Sharon si assicura una maggioranza di 68 dei 120 voti della Knesset.

KUALA LUMPUR, PAESI ISLAMICI VALUTANO STRUMENTI DI PRESSIONE (ANSA-AFP-REUTERS) - KUALA LUMPUR, 26 FEB - I leader dei Paesi islamici che hanno partecipato al vertice del movimento dei non allineati di Kuala Lumpur hanno deciso di sostenere la posizione di Francia, Germania e Russia nella crisi irachena e hanno preso in considerazione, nel tentativo di evitare una guerra, l'eventualita' di usare l'arma del petrolio. La proposta e' stata presentata dal premier malaysiano Mahatir Mohamad, il quale - parlando al termine di una riunione informale di una cinquantina di Paesi dell'Oci - ha detto: C'e' stata una proposta di valutare l'eventuale uso del petrolio come strumento di pressione. Come questo puo' essere attuato - ha aggiunto il premier - e' un altro discorso, ma c'e' un consenso sul fatto che occorre anche pensare a cio'. E' qualcosa di molto pericoloso, alcuni dicono che potrebbe causare molte ripercussioni ma se non riflettiamo su questo non saremo in grado di esercitare alcuna influenza

Alberto Sordi

Il centro della capitale è rimasto a lungo paralizzato da un'enorme folla che voleva porgere un ultimo saluto all'attore scomparso. Piazza del Campidoglio, in prossimità della Camera ardente allestita nella sala Giulio Cesare. Numerose sono le persone che entrano nella sala del Consiglio in una fila composta, in silenzio, per salutare il loro Alberto Sordi, il loro attore preferito, da molti definito come uno di famiglia. Tanti i fiori lasciati ai margini del feretro, i baci lanciati, i segni della croce.Tanti gli sguardi che incrociano il sorriso irresistibile di Albertone che campeggia da una gigantografia allestita nella sala, che lo ritrae mentre nel '95 ritira il Leone d'oro alla carriera.Il traffico è stato bloccato per tutta la serata da un flusso interminabile di cittadini in attesa. Un percorso transennato lungo diverse decine di metri conduce verso la camera ardente, controllato da poliziotti e carabinieri. Taxi e automobili sono stati deviati fino a tarda sera verso strade secondarie. I funerali del grande attore saranno celebrati a Roma, giovedi mattina, nella basilica di San Giovanni e saranno trasmessi in diretta sulla Rete 1 della Rai. Secondo le prime stime si prevede un afflusso di 500 mila persone. Per facilitare gli spostamenti è stato approntato un piano di emergenza dei trasporti.