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GR FLASH 13.00

IRAQ: ARABIA SAUDITA CONCEDE USO DELLE BASI AGLI STATI UNITI (Adnkronos)

Al contrario, la Siria ha fatto sapere che non riconoscera' e non avra' alcun tipo di rapporti diplomatici con qualsiasi governatore militare americano che dovesse essere installato in Iraq dopo l'eventuale cacciata di Saddam Hussein. Lo ha detto il vicepresidente Abdel Halim Khaddam. Credo - ha detto in un'intervista al quotidiano Al-Riyadh - che nessun arabo con un minimo di dignita' possa avere rapporti con le forze di occupazione straniere.

IRAQ: PER TRUPPE USA IN TURCHIA POWELL SOLLECITA PREMIER ANKARA =

12:02 IRAQ: ANGIONI, IGNORARE LE MANIFESTAZIONI PER LA PACE E' UN ATTO D'ARROGANZA

RESTA SOLO UNA MINORANZA CHE SI RITIENE LEGITTIMATA A FARE LA GUERRA Roma, 26 feb. - (Adnkronos) - Le manifestazioni della pace ci hanno dimostrato la grande volonta' popolare di volere ancora cercare tutte le forme possibili per evitare la guerra. Lo dichiara il generale Franco Angioni, oggi deputato Ds, in un'intervista rilasciata a La Rinascita, settimanale dei Comunisti italiani nel numero che sara' in edicola venerdi'. L'esponente dei Ds commentando la giornata mondiale della pace ritiene che chi non tiene conto di quanto e' accaduto il 15 febbraio e' dotato solo di arroganza e non conosce il valore di giudare una nazione e un popolo. Se ci sono 110 milioni di uomini -spiega- che ritengono che questa guerra non e' giusta non possiamo non tenerne conto Nell'articolo il generale parla anche dell'atteggiamento avuto dal centrosinistra in quell'occasione e dice l'Ulivo aveva voglia di dire: noi siamo per il no alla guerra pur nella consapevolezza che il regime di Saddam non e' un regime da coccolare ne' da illudere. Deve essere ben chiaro -sottolinea l'esponente Ds- che non si e' manifestato per la solidarieta' verso Saddam e al suo regime, ma perche' siamo contro la guerra da qualunque parte debba scoppiare. L'impressione che ho -aggiunge Angioni- e' che c'e' una gran voglia di non fare la guerra, con una minoranza che comunque si ritiene legittimata a farla. (Sin/Zn/Adnkronos)

IRAQ: PAPA RICEVE DELEGAZIONE CHIESE CRISTIANE USA

GR FLASH 9.30

IRAQ: SU TRUPPE USA DOMANI IL DIBATTITO AL PARLAMENTO TURCO = - Ankara, 26 feb. - Si svolgera' domani in seno al Parlamento di Ankara l'atteso dibattito sulla mozione governativa per autorizzare l'ingresso in territorio turco di circa 62.000 soldati americani, e l'uso da parte degli stessi delle basi militari nazionali in vista della creazione di un fronte nord in caso di guerra all'Iraq, dal quale procedere a un'eventuale invasione. Lo hanno riferito fonti parlamentari riservate. Il dibattito e la successiva votazione in aula sono slittati piu' volte perche' le autorita' della Turchia pretendono, in cambio dell'accesso per le truppe Usa, un pacchetto di aiuti economici e di compensazioni per le conseguenze di un conflitto piu' consistente rispetto a quello offerto da Washington. Il governo di Ankara e' inoltre dominato dal filo-islamico Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, e deve fare i conti con una base non certo favorevole a concessioni asll'Occidente che andrebbero a detrimento di un altro Paese musulmano, quale e' l'Iraq.

IRAQ: OGGI BLAIR AFFRONTA VOTO AI COMUNI SULLA GUERRA Londra, 26 feb. - I ribelli alla guerra sfidano Blair. Cosi' il Guardian sintentizza, in un titolo, la situazione che si trovera' ad affrontare oggi il premier britannico alla Camera dei Comuni dove, dopo un dibattito che si preannuncia rovente, si votera' sull'azione militare contro l'Iraq. Oltre 70 dei deputati laburisti infatti hanno gia' espresso la loro contrarieta' alla politica di guerra affrettata intrapresa dal loro premier, che rischia quindi oggi di affrontare la piu' ampia rivolta alla sua autorita' mai avvenuta nei suoi sei anni di premiership. La scorsa notte il partito trasversale degli oppositori alla guerra ha annunciato di poter contare sul voto contro la guerra, o sull'astensione, di almeno 160 deputati, di tutti gli schieramenti.

COLLINS (SETAF VICENZA), MANIFESTAZIONI NON CAMBIERANNO I PIANI Vicenza, 26 feb. - Siamo preoccupati, ma siamo sempre in grado di dispiegare quanto preventivato. Naturalmente tenendo conto delle proteste e di quanto ci dicono questure, carabinieri e governo. E' quanto afferma a 'Il Corriere della Sera' il colonnello americano Thomas Collins, ufficiale del Setaf (Southern european task force) dalla caserma Ederle di Vicenza, a proposito delle proteste dei pacifisti disobbedienti. Operiamo in strettissimo collegamento -aggiunge- nelle autorita' italiane abbiamo la massima fiducia e ci muoveremo secondo le loro disposizioni e suggerimenti

ISRAELE - Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha raggiunto questa mattina l'accordo che allarga la coalizione che sosterra' il suo nuovo governo. L'accordo, annuncia una dichiarazione del Likud, verra' firmato ufficialmente oggi fra il partito di Sharon vincitore delle elezioni dello scorso 28 gennaio senza pero' ottenere una sicura maggioranza alla Knesset, con il centrista Shinui e le formazioni di estrema destra, il partito Nazionale d'Unione ed il Partito religioso nazionale (Nrp), il 'paladino' dei coloni e dell’estensione degli insediamenti israeliani nei territori. In questo modo Sharon si assicura una maggioranza di 68 dei 120 voti della Knesset.

KUALA LUMPUR, PAESI ISLAMICI VALUTANO STRUMENTI DI PRESSIONE (ANSA-AFP-REUTERS) - KUALA LUMPUR, 26 FEB - I leader dei Paesi islamici che hanno partecipato al vertice del movimento dei non allineati di Kuala Lumpur hanno deciso di sostenere la posizione di Francia, Germania e Russia nella crisi irachena e hanno preso in considerazione, nel tentativo di evitare una guerra, l'eventualita' di usare l'arma del petrolio. La proposta e' stata presentata dal premier malaysiano Mahatir Mohamad, il quale - parlando al termine di una riunione informale di una cinquantina di Paesi dell'Oci - ha detto: C'e' stata una proposta di valutare l'eventuale uso del petrolio come strumento di pressione. Come questo puo' essere attuato - ha aggiunto il premier - e' un altro discorso, ma c'e' un consenso sul fatto che occorre anche pensare a cio'. E' qualcosa di molto pericoloso, alcuni dicono che potrebbe causare molte ripercussioni ma se non riflettiamo su questo non saremo in grado di esercitare alcuna influenza

Mobilitazioni

Ci si mobilita in tuta italia e in particolar modo nelle città interessatae dalle tratte ferroviarie dei treni della morte, per partecipare alla giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra. Dalle otto e trenta sono in corso presidi a Vicenza e a Milano, mentre alla stessa ora era indetto un appuntamento a verona per raggiungere grisignano, dove dalle sette e trenta si sono radunati i manifetstanti. Da genova, l'appuntamento è alle dieci e trenta per raggiungere pisa, mentre un presidio resterà nel capoluogo ligure. A pisa già nella mattina sono organizati presidi nelle stazioni, mentre si attende la manifestazione nazionale che partirà alle ore 17.

Alberto Sordi

Il centro della capitale è rimasto a lungo paralizzato da un'enorme folla che voleva porgere un ultimo saluto all'attore scomparso. Piazza del Campidoglio, in prossimità della Camera ardente allestita nella sala Giulio Cesare. Numerose sono le persone che entrano nella sala del Consiglio in una fila composta, in silenzio, per salutare il loro Alberto Sordi, il loro attore preferito, da molti definito come uno di famiglia. Tanti i fiori lasciati ai margini del feretro, i baci lanciati, i segni della croce.Tanti gli sguardi che incrociano il sorriso irresistibile di Albertone che campeggia da una gigantografia allestita nella sala, che lo ritrae mentre nel '95 ritira il Leone d'oro alla carriera.Il traffico è stato bloccato per tutta la serata da un flusso interminabile di cittadini in attesa. Un percorso transennato lungo diverse decine di metri conduce verso la camera ardente, controllato da poliziotti e carabinieri. Taxi e automobili sono stati deviati fino a tarda sera verso strade secondarie. I funerali del grande attore saranno celebrati a Roma, giovedi mattina, nella basilica di San Giovanni e saranno trasmessi in diretta sulla Rete 1 della Rai. Secondo le prime stime si prevede un afflusso di 500 mila persone. Per facilitare gli spostamenti è stato approntato un piano di emergenza dei trasporti.