Ore 19.30

Proposta di sommario

Palestina: L'esarcito israeliano attacca Jabailya e uccide 12 persone

Iraq: Gli USA

Paesi Baschi: Ancora torture nelle carceri spagnole. Una giovane di Donostia denuncia maltrattamenti e minacce di violenza sessuale dopo l'arresto.

Colombia: L'esercito colombiano potrà contare sull'apporto di soldati contadini arruolati in speciali milizie antiguerriglia

Raporto di Amnesty International: Un nuovo rapporto di Amnesty denuncia la scomparsa di migliaia di persone in Bosnia dopo la fine della guerra

FIAT: I lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese il prossimo 7 marzo presidieranno, per le prime tre ore di inizio turno, tutte le portinerie dello stabilimento Fiat.



Palestina

Unita' dell'Esercito israeliano hanno arrestato intorno all'alba di oggi a Hebron il padre e il fratello di Imran Salim al-Qawasmeh: il 21enne militante di Hamas presunto autore dell'azione suicida di ieri a Haifa, nel quale hanno perso la vita una quindicina di civili israeliani. Lo hanno riferito fonti dei servizi di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, secondo cui gli israeliani sono risaliti alla famiglia del giovane, e ne hanno localizzato l'abitazione, grazie a frammenti di documenti di identita' trovati sul suo cadavere. In risposta all'attacco, nella notte le truppe israeliane hanno scatenato una violenta rappresaglia nel campo profughi di Jabalya, alla periferia nord-est di Gaza citta', impiegando una cinquantina di carri armati,le truppe con la Stella di David hanno ucciso 12 persone e ne hanno ferite altre 160 circa, 35 delle quali versano in gravi condizioni, il raid è durato circa 5 ore . Analoghe incursioni sono state compiute nelle vicine localita' di Beit Hanoun e di Beit Lahya un palestinese dell'organizzazione islamica Jihad e' stato ucciso Betlemme, in Cisgiordania . Il generale Gadi Shamni, comandante della Brigata ebraica per la Striscia di Gaza, ha definito l'operazione come parte della "guerra al terrorismo" in atto da due settimane; ha aggiunto che e' stato catturato un importante dirigente "terroristico" di Hamas, le cui generalita' non sono pero' state divulgate, che la casa di costui e' stata contestualmente demolita e che e' stato confiscato un massiccio quantitativo di armi ed esplosivi.

Iraq

Gli Stati Uniti cominciano a ricompensare i Paesi europei che si sono schierati con Washington nella crisi con Baghdad. Il ministro della Difesa bulgaro, Nikolai Svinarov, ha annunciato oggi che l'amministrazione americana comprera' il debito di 1,7 miliardi di dollari che l'Iraq ha con Sofia. In un'intervista al quotidiano Dnevnik, il ministro ha detto che l'accordo con Washington e' stato raggiunto la settimana scorsa in un incontro alla Casa Bianca tra il presidente americano George W. Bush e il premier bulgaro Simeon Sackskoburggotski. Sviranov ha poi confermato che la Bulgaria e' pronta a mettere a disposizione degli americani due basi aeree e due centri di addestramento, nel caso in cui si concretizzasse l'ipotesi di spostare dalla Germania parte delle forze militari degli Stati Uniti.

Intanto continuano le iniziative contro la guerra in vista della manifestazione di sabato: Una simbolica guerra di fumogeni e' stata scatenata nel pomeriggio contro la sede milanese della Esso. L'iniziativa e' partita dai centri sociali di Milano che, coadiuvati dai sindacati di base, hanno presidiato i cancelli della multinazionale petrolifera distribuendo volantini e scandendo al megafono slogan pacifisti.La Exxon che in Europa e' proprietaria del marchio Esso, ha vinto un appalto di 48 mln di euro per fornire carburante a tutte le basi Nato e ai mezzi bellici americani dal 2003 al 2005. Nei volantini distribuiti la speranza che la gente si rifiuti di rifornirsi alla Esso, compiendo un piccolo gesto contro la guerra. La Esso fara' miliardi sul sangue del popolo iracheno

Un gruppo di parlamentari annuncia un'ispezione per domani nella base militare di Ghedi (Brescia). Della delegazione faranno Giovanni Russo Spena, Elettra Deiana e Alfonso Gianni di Rifondazione comunista, Paolo Cento, Mauro Bulgarelli e Natale Ripamonti dei Verdi e Giuseppe Fioroni della Margherita. Alla visita parteciperanno anche i consiglieri regionali lombardi Ezio Locatelli e Mirko Lombardi, del Prc, e Carlo Monguzzi, dei Verdi, oltre a un gruppo di pacifisti del Social Forum di Brescia.Mentre iniziativa all'aereoporto di Fiumicino dove un centiniao di attivisti contro la Guerra hanno bloccato per un'ora il settore partenze Internazionali dell'Areoporto di Fiumicino. Sono stati bloiccati i ceck-in, durante l'imbarco dei militari per le missioni di Guerra.Ascoltiamo la corrispomdenza AUDIO

A Brema alcune centinaia di persone sono scese in piazza questo pomeriggio a Brema, dove si svolge il vertice italo-tedesco fra il cancelliere Gerhard Schroeder e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per protestare contro la minacciata guerra in Iraq. Dietro un massiccio schieramento di forze della polizia, circa 200-300 dimostranti pacifisti si sono radunati vicino alla piazza del municipio, nella cui sede sono in corso i colloqui tra i due premier, per dimostrare per la pace in Iraq. Molti i manifesti e le bandiere del movimento pacifista con i colori dell' arcobaleno e la parola peace sopra e molti gli striscioni inneggianti alla pace.

Negli Stati Uniti la mobilitazione contro la guerra genera iniziative di condivisione culturale. Libri e non bombe era l'incipit di una giornata di reading di poesia contro la guerra tenutasi ieri nella citta di New Yourk. tanti cafè e bibliotece delle università sono state riempite da giovani studenti che hanno letto e riletto i manifesti storici del pacifismo americano ma anche la nuova produzione dissonante nata dopo l'attacco dell'11 settembre. In una scuola media di New Yourk otto studenti sono stati sospesi dalle attività didattiche per avere letto dopo la preghiera che precede le lezioni un testo che esprimeva un radicale opposizione alla guerra. In tutte le città degli Stati Uniti si sono contati circa 360 cortei studenteschi. in altre città si sono avute altre forme di protesta; sui cavalchia che collegano la città di San Francisco con l'interland sono stati calati striscioni che recitavano 'non una goccia di sangue per la guerra del petrolio; non in mio nome'. molte bandiere a srtelle e strisce sono state transfigurate e issaste nei luoghi pubblici. I movimenti pacifisti americani hanno indicato per il 15 marzo una data possibbile per una serie di manifestazioni che dovrebbero svolgersi simultaneamente.

Paesi Baschi

Ancora torture nelle carceri spagnole: Arritxu De Andrés ha raccontato di aver subito maltrattamenti. Arrestata il 20 febbraio scorso insieme ad altri 14 cittadini baschi, le è stato revocato lo stato di isolamento soltanto il 4 marzo. La giovane ha immediatamente riferito al suo avvocato di esser stata oggetto di maltrattamenti e minacce di violenza sessuale, che l'hanno convinta a firmare una sorta di confessione scritta preparata dai suoi carcerieri.La giovane di Donostia aveva già denunciato i primi maltrattamenti ricevuti dopo l'arresto, durante la dichiarazione prestata all’Audiencia Nacional, ma il supergiudice Garzón ha predisposto che la ragazza fosse messa in stato di isolamento, senza la possibilità di comunicare né coi propri familiari né col proprio avvocato di fiducia. Secondo il racconto della giovane, le torture sono cominciate già dopo l’arrivo a Madrid, quando si è rifiutata di firmare la dichiarazione di colpevolezza che la Polizia aveva preparato. Dopo un ennesimo rifiuto da parte di Arritxu sono cominciati i colpi sul viso e sulle cosce.Impaurita dalle torture, De Andrés ha convinto gli agenti che avrebbe scritto lei stessa una nuova dichiarazione, che però non è piaciuta ai due torturatori. Arritxu quindi venne condotta in una sala nella quale c'erano due tavoli con una sedia nel mezzo. Accerchiata tra quattro poliziotti, una donna e tre uomini, è stata afferrata per i piedi e per la testa mentre un agente la colpiva ripetutamente al volto. Ad un accenno di reazione da parte della giovane un agente l’ha minacciata di violentarla, cosa che ha definitivamente convinto Arritxu a firmare una confessione. Il racconto delle torture subite è stato ripetutamente interrotto dal pianto della ragazza. Radio Città Aperta

COLOMBIA

Sono complessivamente 5.112 i cosiddetti soldati-contadini entrati questa settimana in azione per rafforzare la sicurezza in 142 comuni colombiani, sprovvisti a tutt'oggi di forze di polizia. Il Programma dei soldados-campesinos' è stato lanciato ufficialmente ieri a Gutiez, dipartimento di Cundinamarca (quello della capitale Bogotà dal ministro della difesa, Martha Luc Ramoz. Questi giovani ha detto il ministro hanno scelto di unirsi alle autorità per servire la loro gente in forma volontaria, affermazione che a tutt'oggi non è stata passibile di conferma. Questi uomini ha aggiunto - si impegnano a contrastare le azioni della guerriglia e neutralizzare gli attacchi contro la popolazione civile. Il piano ha proseguito la signora Ramoz mira a riprendere il controllo sul territorio colombiano, a riportare la calma ai suoi abitanti. Entro la fine del 2003, il Programma potrà contare in totale su 15.228 soldati-contadini nell'esercito e 2.754 nella Marina.

Rapporto Amnesty su Bosnia

Si stima che, dopo la fine della guerra, la sorte di oltre 17.000 persone in Bosnia rimane avvolta dal mistero. Molte di esse sono 'scomparse' dopo essere state viste per l'ultima volta nelle mani delle varie forze armate e si teme siano morte. In questi anni sono stati fatti straordinari progressi nel riconoscimento delle persone "scomparse" attraverso il processo di esumazione e identificazione dei corpi. La Bosnia vanta infatti uno dei più sofisticati sistemi di analisi del Dna nel mondo.Amnesty International ha ribadito la propria richiesta alla comunità internazionale, in particolare alla Missione di polizia dell'Unione Europea (EUPM) recentemente insediatasi in Bosnia, di attuare sul serio il dichiarato impegno in favore dei diritti umani e di incoraggiare e supervisionare le indagini della polizia sulle 'sparizioni' in modo da fornire una solida base per procedimenti giudiziari efficaci ed imparziali.

FIAT

I lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese il prossimo 7 marzo presidieranno, per le prime tre ore di inizio turno, tutte le portinerie dello stabilimento Fiat. La manifestazione e' stata indetta dai cinque sindacati interni all'Alfa per rimarcare che - si legge nel comunicato sindacale - la lotta per la difesa delle attivita' produttive e di servizio Fiat non si ferma dopo l'accordo con la Regione Lombardia e i proprietari di Arese. Alla Fiat, che - affermano i sindacati - chiede alla Regione Lombardia di essere disponibile a collaborare nel progetto del piano della mobilita' sostenibile, ribadiamo che cio' deve innanzitutto ripartire dalla conferma delle produzioni Vamia (multipla a metano, gp, ibrida, seicento elettrica) ad Arese.

Indultino

E' iniziato al Senato, in commissione Giustizia, l'esame del disegno di legge sull'indultino, approvato dalla Camera. Il relatore, il senatore Leo Borea dell'Udc, ha svolto la sua relazione sul ddl. La prossima settimana iniziera' la discussione generale.

Ore 17.00

Palestina

Unita' dell'Esercito israeliano hanno arrestato intorno all'alba di oggi a Hebron il padre e il fratello di Imran Salim al-Qawasmeh: il 21enne militante di Hamas presunto autore dell'azione suicida di ieri a Haifa, nel quale hanno perso la vita una quindicina di civili israeliani. Lo hanno riferito fonti dei servizi di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, secondo cui gli israeliani sono risaliti alla famiglia del giovane, e ne hanno localizzato l'abitazione, grazie a frammenti di documenti di identita' trovati sul suo cadavere. In risposta all'attacco, nella notte le truppe israeliane hanno scatenato una violenta rappresaglia nel campo profughi di Jabalya, alla periferia nord-est di Gaza citta', impiegando una cinquantina di carri armati,le truppe con la Stella di David hanno ucciso 12 persone e ne hanno ferite altre 160 circa, 35 delle quali versano in gravi condizioni, il raid è durato circa 5 ore . Analoghe incursioni sono state compiute nelle vicine localita' di Beit Hanoun e di Beit Lahya un palestinese dell'organizzazione islamica Jihad e' stato ucciso Betlemme, in Cisgiordania . Il generale Gadi Shamni, comandante della Brigata ebraica per la Striscia di Gaza, ha definito l'operazione come parte della "guerra al terrorismo" in atto da due settimane; ha aggiunto che e' stato catturato un importante dirigente "terroristico" di Hamas, le cui generalita' non sono pero' state divulgate, che la casa di costui e' stata contestualmente demolita e che e' stato confiscato un massiccio quantitativo di armi ed esplosivi.

Iraq

Gli Stati Uniti cominciano a ricompensare i Paesi europei che si sono schierati con Washington nella crisi con Baghdad. Il ministro della Difesa bulgaro, Nikolai Svinarov, ha annunciato oggi che l'amministrazione americana comprera' il debito di 1,7 miliardi di dollari che l'Iraq ha con Sofia. In un'intervista al quotidiano Dnevnik, il ministro ha detto che l'accordo con Washington e' stato raggiunto la settimana scorsa in un incontro alla Casa Bianca tra il presidente americano George W. Bush e il premier bulgaro Simeon Sackskoburggotski. Sviranov ha poi confermato che la Bulgaria e' pronta a mettere a disposizione degli americani due basi aeree e due centri di addestramento, nel caso in cui si concretizzasse l'ipotesi di spostare dalla Germania parte delle forze militari degli Stati Uniti.

Intanto continuano le iniziative contro la guerra in vista della manifestazione di sabato: Un gruppo di parlamentari annuncia un'ispezione per domani nella base militare di Ghedi (Brescia). Della delegazione faranno Giovanni Russo Spena, Elettra Deiana e Alfonso Gianni di Rifondazione comunista, Paolo Cento, Mauro Bulgarelli e Natale Ripamonti dei Verdi e Giuseppe Fioroni della Margherita. Alla visita parteciperanno anche i consiglieri regionali lombardi Ezio Locatelli e Mirko Lombardi, del Prc, e Carlo Monguzzi, dei Verdi, oltre a un gruppo di pacifisti del Social Forum di Brescia.Mentre si è conclusa l'iniziativa all'aereoporto di Fiumicino dove un centiniao di attivisti contro la Guerra hanno bloccato per un'ora il settore partenze Internazionali dell'Areoporto di Fiumicino. Sono stati bloiccati i ceck-in, durante l'imbarco dei militari per le missioni di Guerra.

Il rappresentante europeo per la politica estera Javier Solana ha lanciato un invito a mantenere la calma e ad ascoltare le parole di Hans Blix. "Credo che non ci debba essere nessuna azione militare senza un centro di decisione che è l'Onu: questa è la chiara posizione dei paesi dell'Ue e dell'intera comunità internazionale". Con queste parole il rappresentante europeo per la politica estera ha rimarcato il diverso approccio dei paesi dell'Unione europea rispetto agli Usa sulla questione irachena. Il rappresentante europeo ha cercato così oggi di aumentare la "massa critica" necessaria per una prosecuzione delle ispezioni, già ampliatasi con la presa di posizione di Pechino a fianco di Parigi e Mosca.

Negli Stati Uniti la mobilitazione contro la guerra genera iniziative di condivisione culturale. Libri e non bombe era l'incipit di una giornata di reading di poesia contro la guerra tenutasi ieri nella citta di New Yourk. tanti cafè e bibliotece delle università sono state riempite da giovani studenti che hanno letto e riletto i manifesti storici del pacifismo americano ma anche la nuova produzione dissonante nata dopo l'attacco dell'11 settembre. In una scuola media di New Yourk otto studenti sono stati sospesi dalle attività didattiche per avere letto dopo la preghiera che precede le lezioni un testo che esprimeva un radicale opposizione alla guerra. In tutte le città degli Stati Uniti si sono contati circa 360 cortei studenteschi. in altre città si sono avute altre forme di protesta; sui cavalchia che collegano la città di San Francisco con l'interland sono stati calati striscioni che recitavano 'non una goccia di sangue per la guerra del petrolio; non in mio nome'. molte bandiere a srtelle e strisce sono state transfigurate e issaste nei luoghi pubblici. i movimenti pacifisti americani hanno indicato per il 15 marzo una data possibbile per una serie di manifestazioni che dovrebbero svolgersi simultaneamente.

Paesi Baschi

Ancora torture nelle carceri spagnole: Arritxu De Andrés ha raccontato di aver subito maltrattamenti. Arrestata il 20 febbraio scorso insieme ad altri 14 cittadini baschi, le è stato revocato lo stato di isolamento soltanto il 4 marzo. La giovane ha immediatamente riferito al suo avvocato di esser stata oggetto di maltrattamenti e minacce di violenza sessuale, che l'hanno convinta a firmare una sorta di confessione scritta preparata dai suoi carcerieri.La giovane di Donostia aveva già denunciato i primi maltrattamenti ricevuti dopo l'arresto, durante la dichiarazione prestata all’Audiencia Nacional, ma il supergiudice Garzón ha predisposto che la ragazza fosse messa in stato di isolamento, senza la possibilità di comunicare né coi propri familiari né col proprio avvocato di fiducia. Secondo il racconto della giovane, le torture sono cominciate già dopo l’arrivo a Madrid, quando si è rifiutata di firmare la dichiarazione di colpevolezza che la Polizia aveva preparato. Dopo un ennesimo rifiuto da parte di Arritxu sono cominciati i colpi sul viso e sulle cosce.Impaurita dalle torture, De Andrés ha convinto gli agenti che avrebbe scritto lei stessa una nuova dichiarazione, che però non è piaciuta ai due torturatori. Arritxu quindi venne condotta in una sala nella quale c'erano due tavoli con una sedia nel mezzo. Accerchiata tra quattro poliziotti, una donna e tre uomini, è stata afferrata per i piedi e per la testa mentre un agente la colpiva ripetutamente al volto. Ad un accenno di reazione da parte della giovane un agente l’ha minacciata di violentarla, cosa che ha definitivamente convinto Arritxu a firmare una confessione. Il racconto delle torture subite è stato ripetutamente interrotto dal pianto della ragazza. Radio Città Aperta

Rapporto Amnesty su Bosnia

Si stima che, dopo la fine della guerra, la sorte di oltre 17.000 persone in Bosnia rimane avvolta dal mistero. Molte di esse sono 'scomparse' dopo essere state viste per l'ultima volta nelle mani delle varie forze armate e si teme siano morte. In questi anni sono stati fatti straordinari progressi nel riconoscimento delle persone "scomparse" attraverso il processo di esumazione e identificazione dei corpi. La Bosnia vanta infatti uno dei più sofisticati sistemi di analisi del Dna nel mondo.Amnesty International ha ribadito la propria richiesta alla comunità internazionale, in particolare alla Missione di polizia dell'Unione Europea (EUPM) recentemente insediatasi in Bosnia, di attuare sul serio il dichiarato impegno in favore dei diritti umani e di incoraggiare e supervisionare le indagini della polizia sulle 'sparizioni' in modo da fornire una solida base per procedimenti giudiziari efficaci ed imparziali.

FIAT

- I lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese il prossimo 7 marzo presidieranno, per le prime tre ore di inizio turno, tutte le portinerie dello stabilimento Fiat. La manifestazione e' stata indetta dai cinque sindacati interni all'Alfa per rimarcare che - si legge nel comunicato sindacale - la lotta per la difesa delle attivita' produttive e di servizio Fiat non si ferma dopo l'accordo con la Regione Lombardia e i proprietari di Arese. Alla Fiat, che - affermano i sindacati - chiede alla Regione Lombardia di essere disponibile a collaborare nel progetto del piano della mobilita' sostenibile, ribadiamo che cio' deve innanzitutto ripartire dalla conferma delle produzioni Vamia (multipla a metano, gp, ibrida, seicento elettrica) ad Arese.

GR flash ore 9.30

MONDO

PALESTINA - Undici palestinesi sono rimasti uccisi nelle prime ore di questa mattina in un raid dei carri armati israeliani contro il campo profughi di Jabalya, nella Striscia di Gaza, all'indomani dell'attentato suicida di Haifa costato la vita a 15 persone. Fonti sanitarie palestinesi agli ospedali Shiffa e Kamal Odwan di Gaza hanno riferito che nelle ultime ore sono stati ricoverati anche 140 feriti, di cui 35 in gravi condizioni. Le incursioni dei carri armati sono state precedute dai raid dagli elicotteri Apache, che hanno sparato numerosi missili poco dopo la mezzanotte contro il campo di Jabalya, il piu' grande della regione, dove vivono circa 100mila palestinesi. Secondo testimoni oculari, i militari dello Stato ebraico hanno fatto irruzione anche in numerosi abitazioni di presunti militanti islamici: tra queste, quella di Suhail Zeyada, membro di Hamas. I soldati sono entrati, hanno fatto uscire tutti quelli che si trovavano dentro e quindi l'hanno fatta saltare in aria. Intanto, all'alba, a Hebron, in Cisgiordania, le truppe israeliane hanno arrestato il padre e il fratello del kamikaze di ieri, Mahmoud Al Qawasmeh, 20 anni, che era un militante di Hamas.

GUERRA - La Cina ritiene che non sia necessaria una seconda risoluzione dell'Onu sull'Iraq. Lo ha detto il ministro degli esteri cinese Tang Jiaxuan.Il ministro ha aggiunto che il lavoro di ispezione alla ricerca di armi di distruzione di massa, in base alla risoluzione Onu 1441, non e' stato ancora completato. Secondo Tang, che parlava nel corso di una conferenza stampa a Pechino, e' dunque necessario ricercare una soluzione diplomatica alla crisi irachena. La Cina e' membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu e ha diritto di veto. Intanto La Gran Bretagna sta lavorando dietro le quinte a una risoluzione di compromesso sul disarmo iracheno, nel tentativo di superare l'opposizione di Francia, Germania e Russia, che ieri hanno firmato una dichiarazione congiunta nella quale minacciano il ricorso al veto. Lo rivela il quotidiano britannico The Guardian, secondo cui il governo di Londra starebbe lavorando a una nuova formulazione della risoluzione, con la quale si concederebbe a Baghdad un po' piu' di tempo, fissando un ultimatum accettabile per tutti i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Prosegue senza sosta 'la 'caccia' degli Stati Uniti ai voti che mancano per assicurarsi la settimana prossima l'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, eventuale esercizio del diritto di veto permettendo, della nuova risoluzione sulla crisi irachena presentata a suo tempo insieme alla Gran Bretagna e alla Spagna: quella che dovrebbe permettere l'avvio dell'intervento militare contro il regime di Saddam Hussein. Ma la guerra sembra già essere cominciata almeno sul piano di alcuni provvedimenti infatti gli Stati Uniti hanno ordinato a due diplomatici iracheni di lasciare il Paese, ha detto l'ambasciatore iracheno all'Onu. Mohammed Al-Douri ha detto che ai due uomini è stato ordinato di lasciare gli Stati Uniti a causa del loro comportamento in contraddizione con il loro status diplomatico. E' questa la formula del linguaggio diplomatico che si riferisce allo spionaggio. Al-Douri ha detto che i due uomini sono stati informati del provvedimento di espulsione alle 18 di martedì (mezzanotte in Italia) e che hanno ricevuto 72 ore di tempo per lasciare gli Stati Uniti.

COREA - Scongiurare il rischio di un conflitto nucleare. E' stato questo l'obiettivo di un gruppo di esperti nordcoreani e statunitensi, vicini ai rispettivi governi, che hanno tenuto almeno due lunghi incontri segreti a Berlino per discutere come eliminare il controverso programma con l'uranio arricchito che ha scatenato la sempre più grave crisi nucleare nordcoreana. Lo hanno rivelato oggi a Seul fonti bene informate citate dall'agenzia di stampa giapponese 'Kyodo' e a Tokyo il grande quotidiano 'Asahi'. Si tratta delle prime prove di dialogo diretto tra Pyongyang e Washington, anche se non a livello ufficiale di governo e in forma segreta, per tentare di risolvere pacificamente la crisi. Gli incontri sarebbero avvenuti il 13 febbraio per circa 10 ore nella sede dell'ambasciata nordcoreana a Berlino e successivamente, sempre nella stessa sede, il 20 e 21 febbraio. Stando alle ricostruzioni delle fonti, le discussioni sarebbero state approfondite e si sarebbero concentrate sui modi di verifica dello smantellamento del programma nucleare nordcoreano con l'uranio arricchito.

ITALIA

NAPOLI - Una telefonata anonima alle 6,30 di questa mattina ha segnalato alle forze dell'ordine la presenza di un ordigno sui binari della Circumvesuviana, il treno che collega la zona Vesuviana a Napoli. Nel corso dei sopralluoghi di verifica, e' stato rinvenuta sul binario 2 all'altezza di Via De Meis, nel quartiere Ponticelli, una "cipolla" completa di miccia fissata con del nastro isolante. Sul posto si sono recati gli artificieri e il traffico dei convogli e' per ora interrotto

Vaticano - Il cardinale Ruini si dichiara del tutto estraneo ai presunti abusi edilizi collegati a costruzioni di parcheggi. Lo precisa un comunicato del Vicariato di Roma che, ieri, in serata, ha precisato i termini reali del problema. In relazione alla notizia apparsa su alcuni quotidiani e relativa alla presunta iscrizione di Sua Eminenza il Card. Camillo Ruini, nella qualita' di Presidente e Legale rappresentante dell'Opera Romana per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove Chiese in Roma, nel registro degli indagati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per asserite violazioni edilizie, - afferma la nota del Vicariato - l'Opera Romana per la Preservazione della Fede e la Provvista di Nuove Chiese in Roma smentisce ogni responsabilita' in merito precisando quanto segue: - al fine di reperire le necessarie risorse per la costruzione delle nuove parrocchie nella periferia della citta', l'Opera Romana ha messo a disposizione alcuni terreni di sua proprieta' per la realizzazione di parcheggi per autovetture in Roma. - in particolare, l'Opera Romana, proprietaria dell'area cortilizia della parrocchia di S. Paola Romana, ha ottenuto la Concessione Edilizia per la costruzione di un parcheggio interrato e con successivo atto pubblico, , ha ceduto il diritto di superficie novantennale sul sottosuolo dell'area in parola, unitamente alla Concessione Edilizia. Pertanto, ogni e qualunque eventuale responsabilita', conseguente a opere eseguite in difformita' alla citata Concessione Edilizia o di altra natura, ricadrebbe esclusivamente sulla societa' attualmente titolare del diritto di superficie e della Concessione Edilizia.

BRESCIA - Ogni anno Brescia ospita EXA, esposizione armiera di livello mondiale che la pubblicistica degli organizzatori presenta come evento promozionale per armi da caccia e ad uso sportivo, ludico. in realtà... è soprattutto un'importantissima e macabra vetrina per i marchi di molte imprese multinazionali che producono ed esportano in tutto il mondo armi da guerra, armi leggere e di piccolo calibro. nell'ultimo decennio nel mondo 2 milioni di bambini sono stati uccisi in conflitti dove sono state impiegate armi leggere. nello stesso periodo altri 5 milioni sono diventati disabili a causa delle stesse armi. l'italia è il terzo produttore mondiale di armi leggere, brescia produce ben oltre la meta' delle armi leggere italiane. EXA costituisce un'occasione di incontro e di affari anche per le tipologie d'arma ad uso "antisommossa", per le cosiddette armi "non letali" come i gas asfissianti e nocivi utilizzati dalle forze di polizia per sedare le manifestazioni di piazza Per queste ragioni il Brescia social forum fa appello a tutte le realtà associative, politiche sindacali, ai singoli cittadini/e, perché manifestino A Brescia, il 12 e il 15 aprile 2003, in mille forme pacifiche e chiare l’opposizione alla produzione, alla promozione e alla diffusione di armi per la difesa personale, per la repressione violenta della libertà di pensiero e di manifestazione e per l’uso bellico. Esprimiamo con la più grande varietà di iniziative, attraverso la sensibilità e la storia di ognuna/o, la volontà e l’auspicio per la costruzione di un mondo senza armi.

GR ORE 13.00

MONDO

GUERRA - E' stata avviata poco fa la distruzione di altri 6 missili Al-Samoud che dovrebbe essere completata entro oggi. Lo ha dichiarato un portavoce del governo iracheno.La Cina ritiene che non sia necessaria una seconda risoluzione dell'Onu sull'Iraq. Lo ha detto il ministro degli esteri cinese Tang Jiaxuan.Il ministro ha aggiunto che il lavoro di ispezione alla ricerca di armi di distruzione di massa, in base alla risoluzione Onu 1441, non e' stato ancora completato. Secondo Tang, che parlava nel corso di una conferenza stampa a Pechino, e' dunque necessario ricercare una soluzione diplomatica alla crisi irachena. La Cina e' membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu e ha diritto di veto. Intanto La Gran Bretagna sta lavorando dietro le quinte a una risoluzione di compromesso sul disarmo iracheno, nel tentativo di superare l'opposizione di Francia, Germania e Russia, che ieri hanno firmato una dichiarazione congiunta nella quale minacciano il ricorso al veto. Lo rivela il quotidiano britannico The Guardian, secondo cui il governo di Londra starebbe lavorando a una nuova formulazione della risoluzione, con la quale si concederebbe a Baghdad un po' piu' di tempo, fissando un ultimatum accettabile per tutti i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Prosegue senza sosta 'la 'caccia' degli Stati Uniti ai voti che mancano per assicurarsi la settimana prossima l'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, eventuale esercizio del diritto di veto permettendo, della nuova risoluzione sulla crisi irachena presentata a suo tempo insieme alla Gran Bretagna e alla Spagna: quella che dovrebbe permettere l'avvio dell'intervento militare contro il regime di Saddam Hussein. Ma la guerra sembra già essere cominciata almeno sul piano di alcuni provvedimenti infatti gli Stati Uniti hanno ordinato a due diplomatici iracheni di lasciare il Paese, ha detto l'ambasciatore iracheno all'Onu. Mohammed Al-Douri ha detto che ai due uomini è stato ordinato di lasciare gli Stati Uniti a causa del loro comportamento in contraddizione con il loro status diplomatico. E' questa la formula del linguaggio diplomatico che si riferisce allo spionaggio. Al-Douri ha detto che i due uomini sono stati informati del provvedimento di espulsione alle 18 di martedì (mezzanotte in Italia) e che hanno ricevuto 72 ore di tempo per lasciare gli Stati Uniti.

Palestina - Pesantissimo bilancio di morti a conclusione di una nuova incursione militare israeliana alle prime ore di oggi nel campo profughi di Jabaliya, nella striscia di Gaza: almeno 11 palestinesi sono stati uccisi e circa un centinaio sono stati feriti. Secondo la versione delle fonti palestinesi, il maggior numero di vittime, almeno otto, è stato causato, a conclusione dell’operazione, da una cannonata sparata da un carro armato contro un gruppo di persone che stava affannosamente cercando di trarre in salvo una parte del contenuto di una casa in fiamme. Tra i numerosi feriti ci sono anche alcuni giornalisti palestinesi. “E' stata commessa una strage di civili” ha detto il medico palestinese Muawiya Hasnin. Altri tre palestinesi, tra i quali il responsabile della locale moschea, sono stati uccisi prima nel corso dei combattimenti scoppiati tra le truppe e militanti palestinesi. Fonti militari israeliane hanno stimato in dieci il numero dei palestinesi che sono stati uccisi nel corso dell’operazione ma hanno negato che sia stata una cannonata a provocare l’alto numero di vittime. Secondo queste fonti diverse vittime sono state causate dall’ esplosione di una forte carica che era celata in una casa in fiamme. Al termine dell’incursione, hanno detto, un carro armato ha sparato una cannonata contro un palestinese armato con un bazooka, uccidendo però solo lui. L’operazione, hanno aggiunto le fonti, ha portato alla cattura di Abdel Karim Ziad, un dirigente di Hamas. L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha denunciato l’ attacco israeliano e ha affermato che sono stati commessi “crimini di guerrà”. Il ministro della sicurezza interna israeliano Tzahi Hanegbi ha detto che l’incursione ha inteso colpire comandi e strutture di Hamas, l’organizzazione islamica alla quale apparteneva Mahmud Salim Kawasmeh, il kamikaze autore dell’attentato suicida di ieri a Haifa, in cui sono state uccise 15 persone, tra le quali molti giovani, inclusa una ragazza drusa di 12 anni e la figlia del presidente della comunità battista locale. Secondo i media israeliani sul corpo di Kawasmeh è stato trovato un messaggio di elogio dell’attacco alle Torri Gemelle di New York, l’11 settembre del 2001

COLOMBIA - Sarebbe stato l’Eln (Esercito di liberazione nazionale) a perpetrare l’attentato dinamitardo di ieri in un centro commerciale di Cúcuta (nordest, alla frontiera col Venezuela), costato la vita a sette persone e il ferimento di altre 50. L’ipotesi, circolata già subito dopo la strage, è stata rafforzata dalle parole dello stesso presidente Alvaro Uribe il quale ha asserito che la guerriglia avrebbe agito per rappresaglia contro le fumigazioni delle piantagioni di coca condotte dall’esercito nel Catatumbo. “Abbiamo colpito il terrorismo in tutte le sue forme e deciso di sradicare fino all’ultima pianta di coca – ha asserito Uribe – per questo ora attaccano la popolazione civile”. Secondo il capo dello Stato i guerriglieri dell’Eln si sarebbero anche infiltrati in diverse strutture amministrative del dipartimento di Norte de Santander, di cui Cúcuta è il capoluogo. “Abbiamo informazioni che in alcuni organi statali c’è la presenza del terrorismo – ha sottolineato Uribe – la polizia sta conducendo un’indagine interna per individuare questi elementi e allontanarli”. Il presidente è poi intervenuto in merito alle voci, tornate a circolare nei giorni scorsi, della presenza di guerriglieri in territorio venezuelano, promettendo che “dovunque siano nascosti” verranno individuati e catturati. “Dico ai miei compatrioti, al popolo fratello del Venezuela e alla comunità latinoamericana che siamo disposti a stanare i terroristi che maltrattano la Colombia in Venezuela o in qualsiasi altro posto”.

ITALIA

ROMA - Questa mattina si e' svolta una manifestazione a Fiumicino per mettere in evidenza l'uso militare dello scalo civile di Fiumicino. La manifestazione è ancora in corso di svolgimento ed è proseguita con l'intervento ad un'assemblea di lavoratori dell'aereoporto. (la nostra corrispondenza)

NAPOLI - Una telefonata anonima alle 6,30 di questa mattina ha segnalato alle forze dell'ordine la presenza di un ordigno sui binari della Circumvesuviana, il treno che collega la zona Vesuviana a Napoli. Nel corso dei sopralluoghi di verifica, e' stato rinvenuta sul binario 2 all'altezza di Via De Meis, nel quartiere Ponticelli, una "cipolla" completa di miccia fissata con del nastro isolante. Sul posto si sono recati gli artificieri e il traffico dei convogli e' per ora interrotto

Pantelleria - - Sbarco di immigrati a Pantelleria (Trapani). Sette uomini, tutti nordafricani, sono stati fermati dai carabinieri nelle campagne dell'isola dov'erano appena giunti. Non e' stato rintracciato il natante utilizzato per la traversata del Canale di Sicilia. Gli stranieri domani verrano trasferiti a Trapani per essere condotti negli uffici della questura ed espulsi.

CASO MATTEI - Secondo l'inchiesta e' inequivocabilmente provato che l'aereo del presidente dell'Eni precipito' a seguito di una esplosione limitata, non distruttiva, verificatasi all'interno del velivolo. E le analisi effettuate sui resti di Mattei, la cui salma venne riesumata il 21 giugno del 1996, volgevano a individuare e recuperare materiali metallici. Tutti i reperti recuperati nella bara, hanno scritto i periti, risultano essere costituiti da leghe utilizzate nelle costruzioni aeronautiche. Sono stati ritrovati segni di esposizione a esplosione derivante da detonazione di una carica sull'anello d'oro di Enrico Mattei precisano i periti che escludono inoltre con ragionevole certezza una esplosione del veivolo dopo l'impatto col suolo