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'''attacco all' iraq'''
 
Dal fronte Baghdad - Una nuova ondata di bombardamenti ha scosso Baghdad poco dopo le 17 ora italiana.
Almeno quattro esplosioni si sono susseguite in un breve arco di tempo. Sul cielo della capitale sono comparsi gli aerei alleati. Gli attivisti di tutte le Organizzazioni non governative presenti a Bagdad dovrano riunirsi in un unico albergo, l'Al Fanar, entro 48 ore. Ad annuciare la disposizione ordinata dalle autorità irachene, sono le stesse Ong.

Dal fronte nord - Intensi bombardamenti hanno interessato postazioni irachene nei pressi di Kirkuk, sulla catena montuosa controllata dall'esercito iracheno a circa un chilometro e mezzo da Chamchamal, una localita' in mano dall'Unione patriottica del Kurdistan. Il ministro dell'informazione iracheno ha affermato oggi che ieri forze americane atterrate nei pressi di Kirkuk sono state costrette a ritirarsi. Raid aerei hanno interessato anche Mossul, grande citta' del nord.

Dal fronte sud 1 - A Nassiriya i marines statunitensi hanno fatto ricorso a intensi bombardamenti con l'artiglieria per tentare di piegare la resistenza irachena, dopo l'imboscata costata la vita ieri ad almeno dieci militari. Le forze americane non sono ancora riuscite a conquistare i due ponti sul fiume Eufrate essenziali per assicurarsi il controllo della città, centro strategico per l'avanzata verso nord, ossia verso Baghdad, delle truppe angloamericane.
Un battaglione dei marines si è inoltrato in serata nella cittadina ed è finito sotto un fuoco di armi leggere. I feriti sarebbero 4. I militari sono attestati a sud dell'Eufrate con una grande colonna di blindati.

Dal fronte sud 2 - Le forze speciali britanniche, i cosiddetti 'Topi del deserto', si sono ritirate da Bassora dopo essere finite sotto il fuoco della resistenza irachena. Lo riferisce la Bbc, mentre secondo fonti militari britanniche un soldato britannico è stato ucciso in azione oggi vicino alla città di Al Zubayr, nell'Iraq meridionale.

Vittime civili - Un aereo americano ha lanciato un missile contro un autobus che viaggiava nei pressi del confine siro-iracheno, uccidendo 5 persone e ferendone 10. Ne da notizia oggi l’agenzia stampa siriana ‘Sana’, precisando che l’attacco è avvenuto domenica mentre il mezzo, che trasportava lavoratori siriani in fuga dall’Iraq. Il ministero degli esteri di Damasco questa mattina ha presentato una protesta ufficiale agli ambasciatori di Gran Bretagna e Stati Uniti sul suo territorio.
Dopo i bombardamenti angloamericani della scorsa notte, oltre 1300 famiglie sono in fuga dai villaggi che circondano Mosul, nell'Iraq settentrionale.
Lo rende noto la caritas, aggiungendo che dall'inizio del conflitto sono riuscite a rifugiarsi clandestinamente in Siria 2.000 famiglie ospitate da connazionali iracheni già emigrati.

Gli USA continuano la loro camapgna contro i paesi che si sono opposti alla guerra in sede del consiglio di sicurezza: Gli Stati Uniti tornano ad accusare la Russia di aver fornito assistenza militare all'Iraq. Il portavoce dalla Casa Bianca Fleischer ha assicurato che l'amministrazione nordamericana è in possesso delle "prove" di questi aiuti, annunciando che è stata presentata una formale richiesta al governo di russo "di interrompere immediatamente la vendita" degli armamenti.
Già ieri la Russia aveva smentito le accuse americane assicurando il rispetto "rigoroso di tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sull'Iraq e su altri Paesi".
Ieri il quotidiano americano Washington Post aveva rivelato che società russe, in violazione dell' embargo ONU, avrebbero venduto all'Iraq missili anti-tank, occhiali a infrarossi per vedere di notte e strumenti di interferenza nelle trasmissioni del nemico.
Il ministro della Difesa Ivanov ha detto oggi all'agenzia Interfax che reparti militari turchi hanno sconfinato due giorni fa in territorio iracheno e si trovano tuttora nelle regioni del Nord.
"Questo fatto potrebbe scatenare una reazione a catena incontrollabile", ha aggiunto il ministro della Difesa, sottolineando che la presenza militare turca nel Kurdistan iracheno rischia di "fare uscire il conflitto in Iraq dai limiti di un conflitto regionale". Fonti Nato hanno riferito all'Ansa che l'organizzazione atlantica avrebbe sostanzialmente avallato la decisione della Turchia di creare una fascia di protezione, di circa venti chilometri, in Iraq per controllare l'eventuale arrivo in massa di profughi e per prevenire attacchi da parte dei gruppi curdi. La tensione tra Ankara e Washington non si e' tuttavia ammorbidita dopo il 'no' del Parlamento turco al passaggio di 62.000 soldati americani che avrebbero dovuto aprire un ''secondo fronte'' dal Nord dell'Iraq e dopo la decisione di congelare ogni missione anglo-americana anche per la protezione delle zone di non volo a nord e a sud dell'Iraq da Incirlik, che nel 1991 fu una delle principali basi di partenza degli aerei americani.
Il Pentagono ha gia' dirottato verso il Kuwait, attraverso Suez, le 40 navi americane destinate a sbarcare in Turchia i carri armati e le attrezzature necessarie a sostenere il secondo fronte, mentre anche i soldati americani che dovevano passare sulla Turchia si apprestano ad andare a rafforzare il fronte sud e mentre e' stato smantellato il centro logistico gia' preparato dagli americani a Nusaybin.


'''Mobilitazioni contro l' attaco all' iraq '''

Incidenti fra dimostranti e polizia sono avvenuti a Amburgo (nord della Germania) nel corso della manifestazione alla quale hanno preso parte in mattinata circa 20 mila studenti. Gli scontri hanno avuto inizio quando il corteo, deviando da percorso stabilito, ha cercato di dirigersi verso il consolato generale americano, che era isolato da un cordone di polizia. Sono stati impiegati gli idranti dopo che numerosi dimostranti avevano preso a lanciare sassi contro le forze dell'ordine, secondo le quali diverse persone sarebbero state arrestate.

Diecimila studenti delle università della capitale egizia di Al Azhar e di Ain Shams hanno manifestato dopo un primo tentativo di uscire dal campus della facoltà di commercio respinto da un intervento della polizia. Dopo, però, gli studenti sono riusciti a entrare nel campus di lettere, legge e scienze, situato di fronte. Ad Al Azhar sono stati gridati slogan contro gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele e sono state bruciate le bandiere dei tre Paesi, insieme con ritratti di Bush e Blair.
Agli studenti si sono aggiunti, in un'altra manifestazione, 500 giornalisti riuniti davanti alla sede del loro sindacato: qui si sono levati insulti contro i ministri degli interni e dell'informazione, a causa degli 800 arresti durante le manifestazioni dei giorni scorsi e perché "la vostra informazione è soltanto bugiarda".
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'''guerra''': ultime da bagdad testo da notizie , perlopiù da lemonde
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'''processo previti''' testo da notizia
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'''diplomatici esplusi''' (riunione commisioni esteri camera e senato)

chi vuole puo segnare le tacche!!!!

Buongiorno aperto da luca

GR ORE 19.30

Proposta sommario

attacco all' iraq

Dal fronte Baghdad - Una nuova ondata di bombardamenti ha scosso Baghdad poco dopo le 17 ora italiana. Almeno quattro esplosioni si sono susseguite in un breve arco di tempo. Sul cielo della capitale sono comparsi gli aerei alleati. Gli attivisti di tutte le Organizzazioni non governative presenti a Bagdad dovrano riunirsi in un unico albergo, l'Al Fanar, entro 48 ore. Ad annuciare la disposizione ordinata dalle autorità irachene, sono le stesse Ong.

Dal fronte nord - Intensi bombardamenti hanno interessato postazioni irachene nei pressi di Kirkuk, sulla catena montuosa controllata dall'esercito iracheno a circa un chilometro e mezzo da Chamchamal, una localita' in mano dall'Unione patriottica del Kurdistan. Il ministro dell'informazione iracheno ha affermato oggi che ieri forze americane atterrate nei pressi di Kirkuk sono state costrette a ritirarsi. Raid aerei hanno interessato anche Mossul, grande citta' del nord.

Dal fronte sud 1 - A Nassiriya i marines statunitensi hanno fatto ricorso a intensi bombardamenti con l'artiglieria per tentare di piegare la resistenza irachena, dopo l'imboscata costata la vita ieri ad almeno dieci militari. Le forze americane non sono ancora riuscite a conquistare i due ponti sul fiume Eufrate essenziali per assicurarsi il controllo della città, centro strategico per l'avanzata verso nord, ossia verso Baghdad, delle truppe angloamericane. Un battaglione dei marines si è inoltrato in serata nella cittadina ed è finito sotto un fuoco di armi leggere. I feriti sarebbero 4. I militari sono attestati a sud dell'Eufrate con una grande colonna di blindati.

Dal fronte sud 2 - Le forze speciali britanniche, i cosiddetti 'Topi del deserto', si sono ritirate da Bassora dopo essere finite sotto il fuoco della resistenza irachena. Lo riferisce la Bbc, mentre secondo fonti militari britanniche un soldato britannico è stato ucciso in azione oggi vicino alla città di Al Zubayr, nell'Iraq meridionale.

Vittime civili - Un aereo americano ha lanciato un missile contro un autobus che viaggiava nei pressi del confine siro-iracheno, uccidendo 5 persone e ferendone 10. Ne da notizia oggi l’agenzia stampa siriana ‘Sana’, precisando che l’attacco è avvenuto domenica mentre il mezzo, che trasportava lavoratori siriani in fuga dall’Iraq. Il ministero degli esteri di Damasco questa mattina ha presentato una protesta ufficiale agli ambasciatori di Gran Bretagna e Stati Uniti sul suo territorio. Dopo i bombardamenti angloamericani della scorsa notte, oltre 1300 famiglie sono in fuga dai villaggi che circondano Mosul, nell'Iraq settentrionale. Lo rende noto la caritas, aggiungendo che dall'inizio del conflitto sono riuscite a rifugiarsi clandestinamente in Siria 2.000 famiglie ospitate da connazionali iracheni già emigrati.

Gli USA continuano la loro camapgna contro i paesi che si sono opposti alla guerra in sede del consiglio di sicurezza: Gli Stati Uniti tornano ad accusare la Russia di aver fornito assistenza militare all'Iraq. Il portavoce dalla Casa Bianca Fleischer ha assicurato che l'amministrazione nordamericana è in possesso delle "prove" di questi aiuti, annunciando che è stata presentata una formale richiesta al governo di russo "di interrompere immediatamente la vendita" degli armamenti. Già ieri la Russia aveva smentito le accuse americane assicurando il rispetto "rigoroso di tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sull'Iraq e su altri Paesi". Ieri il quotidiano americano Washington Post aveva rivelato che società russe, in violazione dell' embargo ONU, avrebbero venduto all'Iraq missili anti-tank, occhiali a infrarossi per vedere di notte e strumenti di interferenza nelle trasmissioni del nemico. Il ministro della Difesa Ivanov ha detto oggi all'agenzia Interfax che reparti militari turchi hanno sconfinato due giorni fa in territorio iracheno e si trovano tuttora nelle regioni del Nord. "Questo fatto potrebbe scatenare una reazione a catena incontrollabile", ha aggiunto il ministro della Difesa, sottolineando che la presenza militare turca nel Kurdistan iracheno rischia di "fare uscire il conflitto in Iraq dai limiti di un conflitto regionale". Fonti Nato hanno riferito all'Ansa che l'organizzazione atlantica avrebbe sostanzialmente avallato la decisione della Turchia di creare una fascia di protezione, di circa venti chilometri, in Iraq per controllare l'eventuale arrivo in massa di profughi e per prevenire attacchi da parte dei gruppi curdi. La tensione tra Ankara e Washington non si e' tuttavia ammorbidita dopo il 'no' del Parlamento turco al passaggio di 62.000 soldati americani che avrebbero dovuto aprire un secondo fronte dal Nord dell'Iraq e dopo la decisione di congelare ogni missione anglo-americana anche per la protezione delle zone di non volo a nord e a sud dell'Iraq da Incirlik, che nel 1991 fu una delle principali basi di partenza degli aerei americani. Il Pentagono ha gia' dirottato verso il Kuwait, attraverso Suez, le 40 navi americane destinate a sbarcare in Turchia i carri armati e le attrezzature necessarie a sostenere il secondo fronte, mentre anche i soldati americani che dovevano passare sulla Turchia si apprestano ad andare a rafforzare il fronte sud e mentre e' stato smantellato il centro logistico gia' preparato dagli americani a Nusaybin.

Mobilitazioni contro l' attaco all' iraq

Incidenti fra dimostranti e polizia sono avvenuti a Amburgo (nord della Germania) nel corso della manifestazione alla quale hanno preso parte in mattinata circa 20 mila studenti. Gli scontri hanno avuto inizio quando il corteo, deviando da percorso stabilito, ha cercato di dirigersi verso il consolato generale americano, che era isolato da un cordone di polizia. Sono stati impiegati gli idranti dopo che numerosi dimostranti avevano preso a lanciare sassi contro le forze dell'ordine, secondo le quali diverse persone sarebbero state arrestate.

Diecimila studenti delle università della capitale egizia di Al Azhar e di Ain Shams hanno manifestato dopo un primo tentativo di uscire dal campus della facoltà di commercio respinto da un intervento della polizia. Dopo, però, gli studenti sono riusciti a entrare nel campus di lettere, legge e scienze, situato di fronte. Ad Al Azhar sono stati gridati slogan contro gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele e sono state bruciate le bandiere dei tre Paesi, insieme con ritratti di Bush e Blair. Agli studenti si sono aggiunti, in un'altra manifestazione, 500 giornalisti riuniti davanti alla sede del loro sindacato: qui si sono levati insulti contro i ministri degli interni e dell'informazione, a causa degli 800 arresti durante le manifestazioni dei giorni scorsi e perché "la vostra informazione è soltanto bugiarda".

sciopero europeo

in assenza della convocazione di uno sciopero generale europeo,che si sarebbe dovuto tenere con l'accordo di tutte le sigle sindacali presenti nella cse, il sindacalismo di base decide di convocare lo sciopero generale in italia per il 2 aprile. Ce ne parla pino giampietro, portavoce nazionale della confederazione cobas

sciopero della scuola testo più audio di mauretto

Si è svolto oggi lo sciopero generale della scuola, già convocato prima dello scoppio del conflitto, ma che ha visto, a maggior ragione, una fortissima protesta di studenti e personale insegnante .Lo sciopero, indetto a sostegno della vertenza contrattuale e per protestare contro i tagli alla scuola pubblica, è diventato una manifestazione per la pace: bandiere arcobaleno nelle manifestazioni organizzate in varie città, slogan contro la guerra in Iraq, ma anche le rivendicazioni di carattere sindacale. E per la prima volta dall'inizio della guerra, una manifestazione è riuscita ad arrivare sotto il parlamento. Mauro, dei cobas

mobilitazioni: sigonella - ispezioni nelle basi audio di killerina + audio di paolo cento

manifestazione ieri a sigonella,una delle basi nato nel sud italia. Circa 20.000 persone hanno partecipato al corteo, che si è però concluso lontano dalla base, dove sono entrati solo alcuni parlamentari: Il corteo ha comunque visto una forte partecipazione, determinata: nei pressi della base sono state tagliate le recinzioni che proteggono le villette dei militari della base. Il prossimo appunatemno saròà per sabato prossimo, davanti l'aereoporto militare di Birgi (audio)

E come avete sentito, una delegazione di parlamentari è entrata nella base: si tratta di parlamentari che da tempo verificano le condizioni delle basi italiane: oggi, si trovano alla base di ERderle, in Veneto, da cui nelle scorse settimane eranop partiti i treni carichi di armi: Paolo Cento (audio)

palestina

Un ragazzo di 15 anni è stato ucciso oggi dall'esercito israeliano nei pressi di Jenin, che tentava di imporre il coprifuoco nella città chiudendo le attività palestinesi. Gruppi di studenti adolescenti avevano tentato di opporsi lanciando pietre, ma l'esercito ha sparato ferendo a morte Ahmed Abahreh, mentre un'altro ragazzo è stato ferito alle gambe. A gaza, due truppe dell'IDF lamentano feriti ne lcorso di un rastrellamento nella striscia di gaza, che ha portato all'arresto di cinque palestinesi. Altri palelstinesi sono stati arrestati nella West Bank, mentre un militante della Jahad è stato fatto prigioniero sempre a gaza. all'alba, a rafah, ero stati arrestati altri due opalestinesi, esponeneti di Hamas..

L'IDF ha smantellato una colonia ebreo illegale vicino alla città di Hebron: è il primo smantellamento dall'nsediamento del governo il 28 gennaio. Nell'insediamento, meglio conosciuto come la collina 26, il 17 gennaio era stato ucciso un colono. Non ci sono state opposizioni allo smantellamento, e Sharon ha ribadito in questa occasione il suo impegno a far rispettare la legge, che prevede appunto la distruzione delle colonie illegali. In relatà, sembra che invece la distruzione sia stata decisa solo perchè l'insediamneto si trova in una posizione difficilemnte difendile, e il governo abbia cedutioo alle presioni dell'esercito.

legge sulle armi testo su vita.org * audio (chiedere a brescia)

riunione forum sociale europeo testo da notizia + audio di nicotra

La democrazia secondo bush

Lo ha detto con estrema tranquillità qualche giorno fa, come se nulla fosse: apprezzo in particolar modo i governi che ci appoggiano nonostante l'opposizione della loro popolazione, perchè hanno un grande coraggio. Con questa frase, Bush chiarisce ancora una volta il suo concetto di legittimo governo, e affossa la parola democrazia, che proprio governo del popolo significa. Per un presidente eletto attraverso brogli elettorali, è anche normale. Ma per il comandante delle forze armate americane, che dichiara che il proprio esercito sta bombardando l'iraq per riportare la democrazia, capire cosa significa demorazia è estrememente importante. E allora,, qual'è la democrazia secondo Bush? Lucio Manisco

GR ORE 17.00

Mobilitazioni

Incidenti fra dimostranti e polizia sono avvenuti a Amburgo (nord della Germania) nel corso della manifestazione contro la guerra in Iraq alla quale hanno preso parte in mattinata circa 20 mila studenti. Un portavoce della polizia ha detto che sono stati impiegati gli idranti dopo che numerosi dimostranti avevano preso a lanciare sassi contro le forze dell'ordine. Gli scontri hanno avuto inizio quando il corteo di dimostranti, deviando da percorso stabilito, ha cercato di dirigersi verso il consolato generale americano, che era isolato da un cordone di polizia. Diverse persone sono state arrestate - ha detto la polizia.

  • diecimila studenti delle università della capitale egizia di Al Azhar e di Ain Shams hanno manifestato oggi contro la guerra in iraq

Gli universitari hanno recitato una preghiera sotto la pioggia e sono sfilati in righe di 10 tenendosi per mano e sollevando al cielo il Corano di tanto in tanto. Poco prima un tentativo di uscire dal campus della facoltà di commercio erano stato respinto da un intervento della polizia. Dopo, però, gli studenti sono riusciti a entrare nel campus di lettere, legge e scienze, situato di fronte.

Ad Al Azhar sono stati gridati slogan contro gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele e sono state bruciate le bandiere dei tre Paesi, insieme con ritratti di Bush e Blair.

Agli studenti si sono aggiunti, in un'altra manifestazione, 500 giornalisti riuniti davanti alla sede del loro sindacato: qui si sono levati insulti contro i ministri degli interni e dell'informazione, a causa di "800 arresti durante le manifestazioni dei giorni scorsi" e perché "la vostra informazione è soltanto bugiarda".

situazione umanitaria

Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha lanciato un appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto in Iraq a rispettare tutti i codici internazionali, con particolare riferimento alla convenzione di Ginevra.

Inoltre ha assicurato che le Nazioni Unite collaboreranno con "qualsiasi autorità sarà incaricata di guidare l'Iraq dopo la cessazione del conflitto". L'obiettivo è quello di far riprendere il prima possibile il programma 'Oil for food'.

"Non abbiamo interesse" a istituire un alto commissariato in Iraq, ma vogliamo fare "il possibile per aiutare il popolo iracheno".

In particolare il il segretario generale ha detto di aver avuto notizie da funzionari Onu che a Bassora, manca l'acqua e l'elettricità da tre giorni: si "rischia il disastro umanitario".

Per quel che riguarda il possesso di armi di distruzione di massa da parte dell'Iraq, Annan ha sottolineato che "l'Unmovic ha ancora la responsabilità del disarmo" del regime.

"Al momento il mandato" degli ispettori "è stato solo sospeso. Non appena la situazione lo permetterà riprenderanno il loro lavoro".

  • Le espulsioni da parte del governo italiano di alcuni rappresentanti diplomatici iracheni, invece, sono state decise per "ragioni di sicurezza". Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al suo arrivo al Senato difende se stesso e il governo dalle accuse di subalternità a Washington e riafferma che "non c'è un atto di guerra" dell'Italia contro l'Iraq.

Frattini dovrebbe riferire alle commissioni estere di camera e senato, ma non sembra discostarsi dalle affermazioni già rese in questi giorni. L'espulsione dei diplomatici era stata chiesta dagli stati uniti, ma molti paesi avevano rifiutato, giudicamndola un'ingerenza nelle affari interni. Il governo berlusaconi è stato invece di diverso parere. E frattini si è trovato a dobùger rendere conto anche di altre affermazioni fatte da berlusconi, soprattutto nei confronti della francia:

. Presto, ha detto Frattini, ci sarà un colloquio con il ministro degli Esteri francese, con l'obiettivo di "rinsaldare i rapporti eccellenti con la Francia. La Francia non può essere considerata certo un capro espiatorio e le critiche che le sono state rivolte dal premier Berlusconi erano critiche politiche manifestate nella sede propria del Parlamento italiano".

E intanto gli USA continuano la loro camapgna contro i paesi che si sono opposti alla guerra in sede del consigliio di sicurezza: Gli Stati Uniti tornano ad accusare la Russia di aver fornito assistenza militare all'Iraq. Il portavoce dalla Casa Bianca, Ari Fleischer, ha assicurato che l'amministrazione nordamericana è in possesso delle "prove" di questi aiuti.

"Un atteggiamento sconvolgente", ha aggiunto Fleischer annunciando che è stata presentata una formale richiesta al governo di russo "di interrompere immediatamente la vendita" degli armamenti.

Già ieri la Russia aveva smentito le accuse americane assicurando il rispetto "rigoroso di tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sull'Iraq e su altri Paesi".

Ieri il quotidiano americano Washington Post aveva rivelato che società russe avrebbero venduto all'Iraq missili anti-tank, occhiali a infrarossi per vedere di notte e strumenti di interferenza nelle trasmissioni del nemico.

La fornitura rappresenterebbe una violazione dell'embargo Onu.

Imbarazzo invece nelle dichiarzioni sul campo di battaglia: se le agenzie continuano a parlare dei sucecssi della campagna militare, le immagini raccontano realtà diverse, e smentiscono le verità date dai generali. Quella che doveva essere una campagna di pochi giorni si rivela più difficile del previsto, e aumentano i morti nelle forze angloamerivùcane.

  • l'obiettivo è prendere Umm Qasr - ha detto Blair - far sì che Saddam non utilizzi la zona come una base; al nord proteggere i curdi. E poi, naturalmente, puntare su Bagdad. Attualmente le truppe anmglobritanniche controllano il porto di Umm Qasr, ma il corso d'acqua, fondamentale per l'arrivo di aiuti umanitari, è bloccato dalle mine, Bassora è circondata ma ci sono sacche di resistenza che possono aumentare il numero di vittime nelle nostre truppe - ha aggiunto Blair - Siamo in contatto costante con i turchi e con i curdi. Nel frattempo le forze angloamericane sono a 60 miglia da Bagdad".

"La campagna aerea ha attaccato centri di comando e controllo con 5mila missioni - ha detto Blair - Molti soldati si sono arresi, ma l'elite dell'esercito ha poco da perdere e cpntinua a resistere, quaindi nei prossimi giorni ci saranno perdite".

"Nel conflitto, ci sono difficoltà - ha detto Blair - ma questo fa parte della guerra. Alcune immagini sono shoccanti, ma bisogna ricordare cio che non sempre vediamo: la nazione che muore di fame, che conosce bene la tortura, l'uso delle armi di distruzioni di massa. Se Saddam andrà via il popolo iracheno avrà un futuro migliore e le armi di distruzione di massa saranno eliminate".

Gr ore 9.30

ESTERI

Guerra

Attacchi militari

Dopo quella che gli stessi vertici militari Usa hanno definito la "giornata più difficile", il presidente Bush mette le mani avanti e parla di una guerra che forse sarà più "lunga" e più "dura" del previsto mentre la stampa americana solleva i primi pesanti dubbi sulla strategia militare dei comandi Usa. La scelta di andare subito all'offensiva di terra e di condurla a tappe serrate sta mostrando i suoi limiti. Lo dimostrano i morti, i prigionieri, le città del sud che continuano a resistere anche se l'avanguardia alleata è già a 150 chilometri circa da Baghdad. E all'orizzonte si materializza un rischio pesante: l'avanguardia blindata americana rischia di trovarsi isolata alle porte di Baghdad mentre il grosso delle truppe potrebbe essere ancora "impantanato" più a Sud. Mentre il Los Angeles Times scrive di una guerra che "comincia a sembrare più lunga e costosa del previsto" e mette in evidenza il malcelato imbarazzo di Bush, di "dubbi sulla strategia" parla esplicitamente il Washington Post. Dopo tre giorni di offensiva di terra, il progetto di un'avanzata rapida e indolore su Baghdad sembra in qualche modo complicato e smentito dai fatti. Mentre gli analisti militari non hanno dubbi che quella in atto sia una della avanzate militari più veloci della storia, proprio questa 'velocità' solleva interrogativi e perplessità. L'avanguardia americana prosegue ad inoltrarsi nel deserto iracheno senza incontrare resistenze. Il grosso delle truppe, che l'avrebbe dovuta seguire a ruota, sembra invece proseguire con un ritmo ben più lento e il rischio evidente è quello di un pericoloso scollamento tra la "testa" e il "corpo" dell'armata Usa. Bassora e Umm Qsar, sul Golfo, si sono mostrati ostacoli più duri del previsto e lì la situazione non è ancora davvero risolto. Poco più a nord, al valico dell'Eufrate a Nasiryia, gli americani hanno subito perdite e smacchi pesanti e di fatto sono bloccati da due giorni.

SIRIA: MISSILE USA COLPISCE AUTOBUS CIVILE, 5 MORTI Lo dice l'agenzia ufficiale siriana Damasco, 24 mar. (Ap) - Secondo quanto riferisce l'agenzia ufficiale siriana, un missile Usa ha colpito un autobus civile vicino alla frontiera irachena in Siria. I morti sarebbero cinque.

SADDAM: SCONFIGGEREMO IL MALE CON FORZA E RESISTENZA .Il nemico è ovunque in difficoltà Roma, 24 mar.Saddam Hussein è tornato a comparire alla televisione irachena. terreo in volto ma apparentemente in buona salute il Rais sottolinea: il "male" sarà sconfitto, le "ingenti forze" mandate dal nemico sono "ovunque in difficoltà". E proprio sulla capacità di resistenza del popolo e dell'esercito iracheno Saddam insiste molto: "dovete assolutamente continuare a resistere" dice Saddam. "Dovrete infliggere al nemico grandi perdite" aggiunge rivolgendosi ai "combattenti": il "popolo", "le tribù", "l'esercito". "Oh combattenti, dovrete continuare a combattere il nemico e impedirgli di commettere assassini contro l'umanità e il nostro popolo". Ai nostri "martiri" vada la "ricompensa del signore". Voi iracheni, dice Saddam, state infliggendo "una lezione al nemico... colpitelo perché vi sia pace".

Moore alla cerimonia degli Oscar contro la guerra.

Nel bel mezzo di una cerimonia per la consegna degli Oscar quanto mai noiosa, il documentarista Michael Moore, che aveva appena ottenuto il premio per il miglior documentario (Bowling for Columbine"), ha scioccato il pubblico con una forte presa di posizione contro la guerra: Vergogna su di te, mister Bush, vergogna!ha detto il documentarista, agitando la statuetta dorata appena ricevuta. Moore ha definito George W.Bush un presidente fittizio, frutto di “risultati elettorali fittizi” che ha voluto una guerra per motivi fittizi;. Mentre la musica che faceva da colonna sonora alla manifestazione cominciava a coprire le sue parole, Moore ha ripetuto concitatamente una frase che aveva già pronunciato in una precedente e più pacata intervista a proposito del fatto che, avendo a suo avviso scontentato tutti, “dal Papa alle Dixie Chicks”, Bush poteva considerarsi “finito”. Le “Dixie Chicks” sono un complesso musicale femminile texano una delle quali, qualche giorno fa, in un concerto a Londra, aveva detto di “vergognarsi” di essere texana come Bush; la sua casa discografica le aveva imposto di chiedere scusa. Dovrà ora farlo anche Moore? Il documentarista ha una sua casa di produzione indipendente e il suo documentario, che prende spunto da una sparatoria in una scuola americana, costituisce un’inchiesta e una denuncia contro la facile e abbondante diffusione di armi ad uso privato negli Stati Uniti e si interroga, peraltro senza risposta, sull’eccesso di violenza che caratterizza alcuni aspetti della vita americana. “ Siamo contro di te, mister Bush, vergogna mister Bush!” ha concluso Moore, mentre tra i 3500 invitati in sala si levavano sia vigorosi applausi sia reazioni di disapprovazione. Anche lo spagnolo Pedro Almodovar, stringendo in pugno il premio, ha espresso il suo vigoroso dissenso, altrettanto significativo vista la posizione del suo Paese rispetto alla guerra. Qualche altro premiato, come Chris Cooper, ha fatto ugualmente accenni con toni pacati alla pace, invitando perfino a "pregare". Per le strade vicine al teatro, raggiunto da alcuni invitati a bordo di auto blindate, si svolgevano contemporaneamente una grande manifestazione contro la guerra, “caricata” dalla polizia che ha effettuato anche alcuni arresti, e una più ridotta contromanifestazione di solidarietà per le truppe americane in Iraq. Molti attori del movimento “Artist united to win without war” (artisti uniti per vincere senza guerra) avevano già da ieri annunciato la loro intenzione di non partecipare alla cerimonia degli Oscar per manifestare il loro dissenso; era perfino circolata la voce che, come accaduto solo tre volte in decenni, l’evento potesse essere sospeso o rinviato.

- Certo, il governo dovra' spiegare in Parlamento i motivi del suo gesto, ma di per se' espellere dei diplomatici, o persino chiudere una sede di rappresentanza, e' legittimo e non implica affatto uno stato di guerra. E' il parere, in una intervista al CORRIERE DELLA SERA, di Lamberto Dini, ex ministro degli Esteri e oggi senatore della Margherita. Quello che, piuttosto, Dini rimprovera e' la logica cerchiobottista del governo: Berlusconi - sottolinea - dice di nuovo, come per la concessione delle basi e dello spazio aereo, facciamo come la Germania e altri, anche se la maggior parte dei Paesi ha risposto 'no' alla richiesta americana. In questo modo, secondo Dini, un po' accontenta gli Usa, un po' cerca di dimostrare autonomia portando a prova la similitudine con politiche non belligeranti altrui. Tornando sulla espulsione dei diplomatici, Dini sottolinea che ogni Paese ha il diritto di allontanare quei diplomatici che svolgono attivita' ritenute incompatibili con il loro status, per esempio attivita' di spionaggio: ci sono regole diplomatiche che riguardano il gradimento o il non gradimento di singoli rappresentanti. La chiusura di una sede, invece, avviene di solito in circostanze drammatiche come la guerra, ma e' una prerogativa di ogni Paese ospitante. In una intervista al SOLE 24 ORE, invece, il senatore della Margherita respinge il parallelo tra crisi irachena e Kosovo. L'azione del Kosovo - evidenzia Dini - fu portata avanti con un'ampio sostegno multilaterale: c'era la decisione all'unanimita' del Consiglio Atlantico, c'era l'appoggio pieno dell'Ue e di tutti i Paesi limitrofi. Dini, infine, si dice preoccupato per la situazione europea alla vigilia del semestre di presidenza italiana. Sono preoccupato - dice - perche' dopo le ultime dichiarazioni di Berlusconi a Bruxelles, l'europeismo dei 'padri fondatori' viene tradito. Le dichiarazioni contro la Francia, il mancato via libera italiano alla direttiva sulla tassazione del risparmio per cercare di ottenerne uno sulle multe per le quote latte mettono a rischio la nostra ambizione di riportare armonia nell'Ue

gror030324 (last edited 2008-06-26 09:53:30 by anonymous)