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'''prossimi appuntamenti contro la guerra'''

Domani mattina (27 Marzo)con partenza alle ore 11 da piazza del Sagrario di Viterbo,è previsto un corteo promosso dalla rete studentesca contro la guerra.Invito tutti gli studenti medi e universitari a partecipare e a coinvolgere i propri compagni di studio.
Inoltre per sabato è previsto un nuovo corte promosso dal Forum Permanente contro la Guerra;cerchiamo di colorarlo e di caratterizzarlo di più rispetto ai due precedenti corteiche ,seppur molto partecipati,sono stati smorti.


PROSSIMI APPUNTAMENTI A NAPOLI CONTRO LA GUERRA

GIOVEDI' 27 MARZO 2003
ore 12 piazza del Gesù
(tenda contro la guerra)

Conferenza stampa del comitato
"Napoli contro la guerra"


VENERDI' 28 MARZO 2003
ore 16 staz. Marittima
"Ricacciamoli a mare"
PRESIDIO CONTRO L'ATTRACCO DI 4 NAVI
DA GUERRA NEL
PORTO DI NAPOLI


SABATO 29 MARZO 2003
GIORNATA INTERNAZIONALE
CONTRO TUTTE LE GUERRE
ore 9.30 piazza Mancini
Corteo contro la guerra
e la repressione dei
movimenti sociali


PER INFO:
napolicontrolaguerra@yahoo.it

buon di da dani

G.R. ORE 19.00

IRAK: La guerra proseguirà a oltranza.

George W. Bush, avendo a fianco il premier britannico Tony Blair, ha ribadito la "totale determinazione" dei due alleati e degli altri membri della coalizione: "Realizzeremo gli obiettivi che ci siamo fissati". Alla domanda "Quanto durerà la guerra?". Bush ha risposto "Ci vorrà il tempo che ci vorrà, ma alla fine vinceremo"

  • Intanto, in Italia fa discutere il caso dei parà statunitensi ospitati a Vicenza, inviati sul fronte iracheno. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, assicura che la risoluzione delle Camere è stata rispettata e che i paracadutisti non interverranno nel conflitto, aggiungendo che "i parà sono in missione umanitaria" (!). Diversa la versione fornita qualche ora fa dal comando militare americano a Doha in Qatar. "Lascio all'Italia commentare il proprio ruolo nelle operazioni in Iraq" ha detto il generale Usa Vincent Brooks, durante un briefing. "I paracadutisti" ha aggiunto "potranno essere utilizzati anche in modo offensivo". Il Governo riferirà prossima settimana in Parlamento (audio)

IRAK: truppe irachene massacrano civili curdi

Le forze del regime iracheno, mentre si ritiravano da Kirkuk, avrebbero massacrato centinaia di civili in una piccola comunità situata nella zona della città del nord, nel Kurdistan iracheno. Lo ha riferito un inviato della Bbc.

VICENZA,SABATO PACIFISTI IN CORTEO FINO A CASERMA EDERLE

"La prova provata dellapartecipazione italiana alla guerra". Un corteo, che partirà alle 14.30 da piazzaMatteotti a Vicenza, sfilerà fino al presidio militare perdenunciare, spiegano i pacifisti, che l'Italia è "un paeseco-belligerante, in violazione alla dichiarazione di nonbelligeranza" emersa dalla riunione del Consiglio Supremo diDifesa la settimana scorsa. Una manifestazione di protesta contro ilconflitto in Iraq si terrà inoltre anche davanti alla basemilitare di Ghedi (Brescia).

New York: "No alla guerra, No al petrolio, No al profitto" protesta pacifista a Manhattan

La polizia ha arrestato oltre 140 persone nel corso di una protesta pacifista in pieno centro di Manhattan. I manifestanti si erano sdraiati sulla Quinta Strada, quasi all'intersezionbe con la 49esima, per bloccare il traffico nell'ora di punta - una pratica denominata "die-in" - intonando lo slogan "No alla guerra, No al petrolio, No al profitto". Alcuni si sono coperti con grosse fotografie di vittime civili del conflitto in Iraq in attesa di essere portati via di peso dagli agenti. La protesta pacifica è durata circa due ore ed è solo l'ultima di una serie di attività di disobbedienza civile in corso in molte città degli Stati Uniti.

IRAQ: MILLE STUDENTI IN PIAZZA A FOGGIA CONTRO LA GUERRA

(AGI) - Foggia, 27 mar. - Al grido di 'Questa guerra non la vogliamo', un migliaio di studenti delle scuole medie superiori di Foggia, questa mattina, ha sfilato in corteo dal liceo scientifico Volta, alla periferia della citta', fino a piazza XX Settembre. La marcia per la pace e' stata organizzata dall'associazione studentesca 'Controcorrente', costituitasi a Foggia nei giorni scorsi proprio in occasione dell'attacco anglo americano in Iraq. "Da giorni - continuano gli studenti foggiani - in classe con l'aiuto degli insegnanti cerchiamo di capire le ragioni di questa guerra, ma non le troviamo. Non e' con la guerra, con le bombe e con i morti che si risolvono le crisi internazionali".

prossimi appuntamenti contro la guerra

Domani mattina (27 Marzo)con partenza alle ore 11 da piazza del Sagrario di Viterbo,è previsto un corteo promosso dalla rete studentesca contro la guerra.Invito tutti gli studenti medi e universitari a partecipare e a coinvolgere i propri compagni di studio. Inoltre per sabato è previsto un nuovo corte promosso dal Forum Permanente contro la Guerra;cerchiamo di colorarlo e di caratterizzarlo di più rispetto ai due precedenti corteiche ,seppur molto partecipati,sono stati smorti.

PROSSIMI APPUNTAMENTI A NAPOLI CONTRO LA GUERRA

GIOVEDI' 27 MARZO 2003 ore 12 piazza del Gesù (tenda contro la guerra)

Conferenza stampa del comitato "Napoli contro la guerra"

VENERDI' 28 MARZO 2003 ore 16 staz. Marittima "Ricacciamoli a mare" PRESIDIO CONTRO L'ATTRACCO DI 4 NAVI DA GUERRA NEL PORTO DI NAPOLI

SABATO 29 MARZO 2003 GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO TUTTE LE GUERRE ore 9.30 piazza Mancini Corteo contro la guerra e la repressione dei movimenti sociali

PER INFO: napolicontrolaguerra@yahoo.it

ONU: Nessuna decisione

A Ginevra 25 Paesi sui 53 membri della Commissione hanno respinto la richiesta di una riunione speciale sulla "situazione umanitaria e quella dei diritti dell'uomo dovuta alla guerra in Iraq"; 18 i voti favorevoli, 7 gli astenuti. A chiedere la convocazione d'urgenza erano stati nove Stati membri della Commissione, presieduta, lo ricordiamo, dalla rappresentate libica: Siria, Sudan, Malesia, Libia, Burkina Faso, Zimbabwe, Algéria, Russia, Républica democratica del Congo.

TORINO: COMPAGNA AGGREDITA DAI FASCISTI

Dopo l’ omicidio di Davide a Milano, dopo le ripetute aggressioni avvenute durante al settimana scorsa a Torino e a Cuneo i fascisti hanno colpito ancora.Oggi alle 16.00 una compagna dei Giovani Comunisti/e stava staccando un manifestino di Forza Nuova a Torino davanti alla Cittadella in Via Cernaia: è stata aggredita da tre teste rasate CHE LE HANNO "TATUATO" CON UN TAGLIERINO SULLA MANO SINISTRA UNA SVASTICA. SABATO MANIFESTAZIONE A TORINO (audio)

BURUNDI: ALMENO 70 MORTI IN SCONTRI TRA RIBELLI ED ESERCITO Almeno 70 persone sono mortefino a doggi nei combattimenti tra ribelli e truppe governative inBurundi, secondo quanto riferito da un portavoce delle Forze armatedel Paese a Bujumbura, la capitale. Il portavoce ha parlato di 68 ribelli e di 4 militari uccisi negli scontri in corso nella provinciadi Muramvya. In Burundi, le milizie di etnia hutu lottano contro ilgoverno del Presidente Pierre Buyoya, che rappresenta la minoranzatutsi. Le parti concordarono nel novembre del 2001 un accordo sottogli auspici del Sud Africa, in base al quale hutu e tutsi avrebberodato vita ad un governo comune di transizione, guidato da Buyoya finoal primo maggio prossimo, quando la guida dell'esecutivo dovrebbepassare ad un rappresentante degli hutu.

G.R. ore 13.00

IRAQ

I paracadutisti aprono il fronte del Nord. Un migliaio di militari statunitensi sono scesi ieri sera sull'Iraq settentrionale, impossessandosi dello scalo di Harir, nel Kurdistan. Gli americani lo hanno chiamato "Aeroporto Bashur": costruito una ventina d'anni fa, non era stato più usato da quando, nel 1991, americani e britannici hanno imposto la no-fly zone su questa zona del paese, a circa 75 chilometri dalla città di Erbil. Un'operazione importante, che indica come le truppe alleate abbiano tutta l'intenzione di conquistare al più presto la parte settentrionale dell'Iraq. Lo stesso comando ango-americano, di stanza in Qatar, ha dichiarato oggi che i parà saranno presto seguiti da un "massiccio flusso" di forze Usa Quanto ai parà, si tratta di uomini della 173/ma brigata aviotrasportata, una unità di solito di stanza alla caserma "Ederle" a Vicenza..

Il governo chiarirà i dubbi circa la partenza dalla base di Ederle, in provincia di Vicenza dei parà americani. Ad assicurare che l'esecutivo farà chiarezza sull'episodio, è il ministro delle politiche comunitarie, Rocco Buttiglione che - a margine di un convegno - ha comunque sottolineato come sarebbe stato "più opportuno offrire tempestivamente una informazione" al Parlamento e al Paese. Interrogato in merito alle contestazioni avanzate dall'opposizione circa un utilizzo delle basi che sarebbe contrario a ciò che è stato deciso in Parlamento e alla stessa carta Costituzionale, Buttiglione ha infatti risposto di non credere che la partenza dei parà americani dalle basi italiane "sia contro le decisioni del Parlamento e meno che mai contro la Costituzione". Il ministro ha spiegato infatti che "si tratta di un volo logistico, che non atterra in una zona di combattimento, ma in una zona già da lungo tempo di fatto sottratta a tale sovranità e oggetto di una amministrazione sui generis, mista fra Onu, Usa, Gran Bretagna ed autorità curde locali".

Sull'ambigua questione si è pronunciato stamattina Gigi Malarba del Prc, affermando che: Prima Frattini, poi Martino,infine Giovanardi hanno mentito sui para' partiti da Vicenza perattaccare l'Iraq, in violazione degli stessi impegni del governo inParlamento che escludono attacchi diretti in partenza dalle basi inItalia. Oggi si rifiutano di venire in Aula e comunicano che i para'esistono, sono partiti da Aviano per l'Iraq, ma 'non combattono.Sono bugiardi -continua Malarba- e almeno per pudore dovrebbero dimettersi, Il governo rifiuta di giustificare la violazione dellaCostituzione in atto e le sue stesse risoluzioni".

Intanto da Bassora, l'arcivescovo Kassab , ha lanciato un appello urgente alle agenzie umanitarie e in particolare alla Caritas per la drammatica carenza di acqua potabile. Nella città sotto assedio in emergenza umanitaria c'è sempre più pressante in timore di diffusione di malattie legate alla carenza di acqua potabile. "La mancanza di elettricità di questi giorni impedisce alla popolazione di attivare i sistemi di depurazione idrica". Il rischio riguarda soprattutto i bambini:

Stanotte,A NASIRIYA, mentre un piccolo gruppo d'iracheni aveva aggirato il fianco dell'avanzata americana, ed aveva iniziato adattaccare le posizioni delle unita' logistiche e di comando meno guarnite, due distaccamenti americani sono stati inviati a fronteggiare la minaccia. Entrambe si sono mosse verso gli iracheni, ma hanno finito per spararsi tra di loro

Gaza, 06:59 MO, incursione israeliana: morti due palestinesi

Azioni militari israeliane durante la notte nella striscia di Gaza. Due palestinesi sono stati uccisi durante una incursione a Bei Hanoun, a ridosso del confine. Secondo gli israeliani erano membri dei servizi di sicurezza. Fonti palestinesi parlano di altre 15 persone ferite. Poco prima dell'alba, inoltre, un elicottero israeliano ha sparato contro una postazione della polizia palestinese nel Nord della Striscia. (red)

PERU 27/3/2003 12:38 CASO FUJIMORI: ‘NO’ DI TOKYO

“Siamo vincolati soltanto alla legge del nostro Paese e in casi del genere non è previsto alcun arresto”. Con queste parole il portavoce ufficiale del governo di Tokyo, Yasuo Fukuda, ha replicato all’ordine di cattura inoltrato dall’Interpol su richiesta delle autorità di Lima nei confronti di Alberto Fujimori. “La legge giapponese non contempla un arresto del genere” ha precisato Fukuda. La posizione del governo nipponico non sorprende: pur non avendo ricevuto ancora richiesta formale di estradizione per Fujimori, riparato in Giappone dall’autunno del 2000, Tokyo ha da tempo anticipato che non consegnerà un cittadino giapponese ad un Paese straniero in mancanza di un trattato che regoli la materia. Trattato, peraltro, che il Giappone ha stipulato solo con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Nato in Perù da genitori di origine giapponese e registrato come cittadino nipponico presso l’ambasciata di Tokyo a Lima, Fujimori ha anche la nazionalità peruviana. [FB]

ECUADOR 27/3/2003 12:08 CIVILI UCCISI DA SCOPPIO GRANATE A GUAYAQUIL

Cinque persone sono state uccise e due sono rimaste ferite dall’esplosione di alcune granate abbandonate dall’esercito ecuadoriano sull’Isola Puña, nel golfo di Guayaquil (sudovest di Quito). Lo ha riferito l’emittente radiofonica locale Cre, precisando che lo scoppio ha falciato un’intera famiglia, compresa una bambina di quattro anni. Gli ordigni, abbandonati in strada dopo alcune esercitazioni militari, erano stati raccolti da due ragazzini che li avevano portati a casa, dove sono esplosi. Appena domenica scorsa a Guayaquil alcune deflagrazioni avvenute all’interno di un deposito di munizioni delle forze armate avevano ucciso un uomo e ferito altre 22 persone. Un analogo incidente, di proporzioni più gravi, era avvenuto nel novembre scorso a Riobamba, causando la morte di sette persone e il ferimento di un altro centinaio. Dopo la strage di Riobamba le autorità militari del Paese andino hanno ammesso la necessità di spostare dai centri abitati i magazzini dell’esercito contenenti materiale esplosivo. Al contempo, hanno avvertito che tale operazione comporterebbe una spesa che supera il budget attuale delle forze armate nazionali.

VOCI CONTRO LA GUERRA: SAVE THE CHILDREN E I BAMBINI

"Quasi la metà della popolazione irachena ha meno di 14 anni. Non è perciò esagerato affermare che l’Iraq è un Paese di bambini. La grave situazione umanitaria, frutto di oltre vent’anni di conflitti e di dodici anni di sanzioni internazionali, colpisce soprattutto le generazioni più giovani". Lo si legge in una scheda che l’organizzazione umanitaria ‘Save the Children’ pubblica oggi sul suo sito Internet. Il documento continua: "Dall’inizio delle sanzioni internazionali del 1991, 500mila bambini iracheni sono morti a causa della malnutrizione e della mancanza di farmaci di base. Rispetto al 1991 la mortalità infantile è raddoppiata, sebbene, dal 1996 abbia conosciuto una significativa riduzione. Un bambino su 5 è cronicamente malnutrito. Metà delle donne incinte sono anemiche e, a causa di questo, più del 30 per cento dei bimbi nasce sotto peso". Il quadro descritto da ‘Save the Children’ diventa inquietante: "La mancanza di acqua potabile è la prima causa di morte per i bambini iracheni. Il 60 per cento della popolazione del Nord Iraq (16 milioni di persone) vive in povertà e sopravvive grazie agli aiuti umanitari internazionali; I bambini e le loro famiglie sono particolarmente vulnerabili a qualsiasi calamità o avvenimento che interrompa il flusso di aiuti dall’estero. In Iraq ci sono attualmente tra i 700mila e un milione di profughi interni e la maggior parte di loro sono donne e bambini".

G.R. ore 9.30

esteri

Iraq, nuova notte di fuoco: 30 esplosioni sulla capitale Un'altra notte di fuoco sulla capitale irachena. Gli allarmi e le esplosioni si sono susseguito a Baghdad con i giornalisti che hanno contato fino a 30 diverse esplosioni. Poi - dopo una tregua di poche ore - sono ripresi con la piena luce del giorno. Sette forti esplosioni sono state infatti udite alle 8:25

Il "fronte Nord" è stato aperto questa notte con un lancio di mille paracadutisti della 173/a brigata aerotrasportata degli Stati Uniti, normalmente acquartierata nella base di Ederle, in provincia di Vicenza. Non si sa per il momento da dove sia partita la spedizione, ma l'impiego dell'unità è destinato a suscitare nuove polemiche politiche in Italia.

A quanto riferisce un inviato della Cnn che è assegnato all'unità, i parà americani hanno conquistato senza combattere il campo di aviazione di Harir, nei pressi di Bashur, 75 chilometri a Nordest di Arbil nella zona autonoma dell'Iraq controllata dalla guerriglia curda. Fonti militari americani hanno chiarito che si tratta dell'apertura del "secondo fronte". Ai paracadutisti faranno infatti presto seguito carri armati, blindati e altre truppe.

A quanto riferiscono altri inviati della Cnn che hanno incontrato i parà una volta sbarcati, i militari si sono immediamente sistemati nella zona, seguiti da un paio di elicotteri da trasporto che hanno scaricato altri uomini.

I paracadutisti sono stati trasportati sul posto da giganteschi C-17, i quali - scrive il sito della Cnn - "sono partiti da una base in Europa che non è stata rivelata". Gli aerei sono tornati alla base vuoti per caricare i carri e i blindati del Primo battaglione del 63/o reggimento corazzato della Prima divisione di fanteria Usa, che è normalmente di stanza a Vilseck, in Germania.

L'uso di truppe aviotrasportate per aprire il nuovo fronte si è reso necessario dopo la proibizione da parte della Turchia di usare il proprio territorio come rampa di lancio dell'attacco. I piani iniziali prevedevano l'uso di oltre 70.000 soldati, ora saranno inevitabilmente molto meno.

La 173/a è l'unica unità di paracadutisti a disposizione del comando delle forze armate americane in Europa. La Quarta divisione corazzata, che avrebbe dovuto entrare nel Kurdistan dalla Turchia, sarà invece inviata in Kuwait, dove stanno arrivando i mezzi.

Nassiriya, 07:35 Iraq, 37 marines feriti da fuoco amico

Trentasette marines sono stati feriti da 'fuoco amico' nei pressi di Nassiriya, a quanto ha riferito un giornalista della France Presse al seguito delle truppe americane. Il quartier generale dei marine è stato centrato da proiettili di artiglieria sparati da batterie americane. Due dei feriti sono gravi.

Washington, 23:56 Powell: non cederemo all'Onu controllo Iraq

Una volta conclusa la guerra in Iraq, gli Stati Uniti non hanno affatto l'intenzione di cedere il controllo del paese alle Nazioni Unite: lo ha detto oggi a Washington il segretario di Stato Colin Powell, parlando di fronte ad una commissione parlamentare del Congresso. "Non ci siamo presi sulle spalle questo pesante peso insieme ai nostri partner della coalizione per non avere, in futuro, un significativo controllo" della situazione, ha spiegato Powell.

Il segretario di Stato Usa considera però che le Nazioni Unite avranno un ruolo per il futuro dell'Iraq, tra cui quello di premere sui parlamenti per ottenere fondi per la ricostruzione del paese, grazie al carattere internazionale di eventuali operazioni sotto l'egida delle Nazioni unite. Washington, 06:49 Iraq, fulmine su aereo di Blair

Un fulmine ha colpito l'aereo del primo ministro britannico Tony Blair, in fase di atterraggio sulla base aerea di Andrews, nei pressi di Washington. L'incidente, di cui si ha notizia solo ora e che è stato senza conseguenze, è avvenuto ieri, quando Blair è giunto negli Stati Uniti per colloqui col presidente americano George W. Bush.

Gaza, 06:59 MO, incursione israeliana: morti due palestinesi

Azioni militari israeliane durante la notte nella striscia di Gaza. Due palestinesi sono stati uccisi durante una incursione a Bei Hanoun, a ridosso del confine.. Fonti palestinesi parlano di altre 15 persone ferite. Poco prima dell'alba, inoltre, un elicottero israeliano ha sparato contro una postazione della polizia palestinese nel Nord della Striscia.

Francia Billy Berclau, 08:34 Francia, esplosione in stabilimento chimico: tre morti

E' di tre morti e un disperso il bilancio, ancora provvisorio, di un'esplosione in uno stabilimento chimico nella Francia settentrionale. Le autorità di Haisnes, vicino Billy-Berclau nella regione di Pas-de-Calais, hanno reso noto che la deflagrazione alla 'Nitrochimie' è avvenuta alle 6 del mattino e che ci sono molti feriti.

italia

Iraq, manifestazione Disobbedienti davanti a sede Bnl

Per i disobbedienti la Bnl è una 'banca della guerra'. E per questo una trentina di loro oggi si sono incatenati davanti all'ingresso della sede palermitana dell'istituto di credito, in via della Libertà, a Palermo e vi hanno sistemato uno striscione con scritto "Disobbediamo alla guerra". Impedendo di fatto l'ingresso nella sede. "I disobbedienti ed esponenti di Prc - ha detto il segretario regionale di Prc Giusto Catania - hanno attuato la protesta alla Bnl perché l' istituto di credito è una 'banca armata': investe i soldi dei risparmiatori nelle azioni delle multinazionali delle armi che stanno finanziando la guerra in Iraq".

"I disobbedienti - ha proseguito Catania - chiedono inoltre al Comune di Palermo, che ha distribuito recentemente centinaia di bandiere della pace, di essere coerente e di scindere il contratto con l'istituto bancario che svolge la funzione di tesoreria comunale". (Red)

gror030327 (last edited 2008-06-26 09:53:32 by anonymous)