GR ORE 9.30

Operazioni militari

Proseguono quasi ininterrotti i bombardamenti sulla capitale irachena Baghdad. la Cnn rende noto che nuove pesanti esplosioni hanno adesso colpito la parte occidentale della capitale (dove si trova anche il palazzo del quartier generale dei servizi di intelligence iracheni). Prima, forti esplosioni si erano avvertite nella zona sud. Nuovi raid aerei alleati sulla capitale irachena e su Karbala, ottanta chilometri più a sud, dove si concentrano le forze della guardia repubblicana irachena. Alle 9 e mezza ora di Baghdad, un'enorme esplosione ha scosso gli edifici del centro della capitale. Nel fragore e nella confusione non è ancora chiaro quale sia stato l'obbiettivo colpito ma le testimonianze sono concordi nell'affermare che quella di questa mattina sarebbe stata una delle deflagrazioni più forti da quando sono iniziati i bombardamenti. Nella notte, gli attacchi aerei si erano susseguiti con regolarità è in uno di questi attacchi sei esplosioni quasi contemporanee avevano fatto tremare la città. In questa occasione era stato colpito anche il Palazzo presidenziale sulle rive del Tigri (il palazzo Vecchio) a meno di un chilometro e mezzo del Palesatine Hotel, l'albergo che ospita gran parte dei corrispondenti stranieri. Prima, erano stati colpiti anche il Comitato Olimpico iracheno (diretto da Qudai Hussein) e il ministero della gioventù. Il Comitato Olimpico è considerato da esponenti dell'opposizione, un luogo di detenzione e tortura. Missili e bombe sono tornate a colpire anche Karbala, a sud della capitale. Ieri non lontano da Karbala, a Hindiyah, si è verificato il vero e proprio primo scontro di terra tra l'avanguardia militare americana e le truppe della guardia repubblicana irachena.

Un soldato britannico e' rimasto ucciso in combattimento nel sud dell'Iraq, portando a 26 il numero dei militari inglesi morti nel Paese da quando e' iniziata la campagna militare alleata il 20 marzo scorso. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Londra, precisando che il soldato e' morto ieri Il comando centrale americano ha comunicato che un prigioniero iracheno è stato colpito a morte dopo aver tentato di prendere l'arma di un marine mentre veniva interrogato. Lo ha riferito oggi il tenente Charles Owen, portavoce del comando, senza fornire altri particolari. L'esercito americano ha annunciato di aver messo fine a un programma di addestramento di volontari iracheni in Ungheria. Il programma mirava a addestrare dissidenti iracheni volontari a collaborare con le forze della coalizione in Iraq per azioni di sostegno e non di combattimento. Gli ultimi iracheni ad aver terminato l'addestramento hanno lasciato la base militare di Taszar, ha dichiarato il maggiore Robert Stern, portavoce dell'esercito Usa. Gli istruttori americani lasceranno la base la settimana prossima. La base sarà smantellata, ha dichiarato il ministro della difesa ungherese, citato dall'agenzia ufficiale di stampa MTI. Gli americani non hanno spiegato perché il programma è stato interrotto, quando soltanto ottanta volontari hanno condotto a termine il loro addestramento.

Profughi

In nessuno dei Paesi confinanti con l'Iraq – Giordania, Siria, Turchia e Iran - sono stati finora registrati rilevanti arrivi di rifugiati. Lo riferisce l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) che prosegue le sue attività di monitoraggio delle frontiere e di preparazione per le operazioni umanitarie nella regione. (Il confine con il Kuwait, essendo zona di guerra, per ora non è citato dall’Acnur). Lo stesso ente informa che intanto in Siria centinaia di iracheni si sono riversati nei suoi uffici di Damasco per chiedere lo status di protezione temporanea. “Dovrebbe trattarsi di iracheni che hanno lasciato il proprio Paese prima dell'attuale conflitto ma che ora, a causa della guerra, chiedono di veder formalizzato il proprio status in Siria” fa sapere l’agenzia Onu. A partire da domenica l’Acnur ha rilasciato a 1.400 di loro un documento che li riconosce come persone bisognose di protezione temporanea e che quindi non possono essere rimandate nel loro Paese finché non vi saranno sufficienti condizioni di sicurezza. Sempre sul fronte siriano, l’Acnur trasferirà oggi altro personale ad Al Hasakah che costituirà la sua base per le operazioni nella Siria orientale. Da questa località saranno monitorati i posti di frontiera di Al Yarubieh e Faysh Khabur nel nord-est del Paese. In Giordania sono nel frattempo arrivati all'aeroporto internazionale Queen Alia due Boeing 747 con equipaggio della forza aerea giapponese di autodifesa con un carico di 160 tende - capaci di ospitare 10 persone ciascuna - donate dal governo di Tokyo. L’Acnur ha in programma di inviare parte di questo contributo nel deposito nella Giordania orientale. Le tende rimanenti verranno stoccate nel deposito regionale dell'Acnur nei pressi di Amman, da dove potranno essere distribuite ai vari posti di frontiera nella regione per ospitare eventuali rifugiati. Sul versante della Turchia, l’Acnur sta ammassando scorte di aiuti umanitari nel suo deposito regionale di Iskenderun, nel sud. A oggi, il deposito contiene10.800 tende (che possono ospitare fino a 54mila persone); 95.500 coperte (per circa 48mila persone); 58mila materassi (per 96mila persone); 20.800 stufe/fornelli, oltre a notevoli quantità di teli di plastica, lanterne e taniche per l'acqua. Ma i team mobili dell'agenzia Onu che monitorano le frontiere in Turchia continuano a dover affrontare notevoli difficoltà. Nelle remote aree montuose del sud-est del Paese - dove attualmente operano due di questi team - le cattive condizioni delle strade continuano ad ostacolare le operazioni. Anche in Iran proseguono infine i preparativi per ospitare i rifugiati iracheni. Quattro i campi allestiti nelle province occidentali di Kermanshah, Khuzestan e Ilam che potranno inizialmente ospitare 60mila persone. Altri 6 siti sono stati bonificati dalle mine e livellati; se necessario potranno essere aperti. In conclusione l’Acnur ha riferito di aver ricevuto finora dai Paesi donatori contributi per oltre 31 milioni e mezzo di dollari.

francia

La polizia è intervenuta questa mattina per fermare un centinaio di curdi di nazionalità turca, clandestini, tra i quali una decina di famiglie con bambini, che si erano installati in Piazza della Repubblica a Bordeaux, di fronte al palazzo di giustizia, per reclamare la loro regolarizzazione. La polizia ha detto che i curdi sono stati portati al commissariato per controlli. Si ignora al momento se saranno rimessi in libertà o posti detenzione amministrativa. Ieri, il prefetto della Gironda, la regione di Bordeaux, Christian Fremont aveva avvertito che non poteva lasciare la situazione come era e rischiare pure uno sciopero della fame. "Chi sono? Hanno documenti? Hanno già fatto richiesta di regolarizzazione? Il loro movimento è legato a ciò che succede in Iraq? Studierò tutto questo e farò quel che devo per evitare ciò che è successo tre mesi fa" aveva detto ieri il prefetto, facendo allusione ai 27 curdi che avevano fatto un lungo sciopero della fame in una parrocchia di Bordeaux prima di ottenere lo status di rifugiati politici.

Corea

Le ministère sud-coréen de la Défense a démenti mardi les informations faisant état d'un nouveau tir de missile à courte portée par la Corée du Nord."Il n'y a aucune indication d'un tir de missile aujourd'hui", a déclaré à l'AFP un porte-parole ministériel, ajoutant : "c'est la position officielle de notre ministère sur le sujet".Ce démenti officiel intervient peu après l'annonce par des sources officielles à Tokyo que la Corée du Nord avait procédé mardi matin vers 10H15 (01H15 GMT) à un nouveau tir d'un missile sol-mer à courte portée, capable d'atteindre des navires en pleine mer.

Cuba

Un uomo armato con due granate ha dirottato un aereo delle linee aeree cubane con a bordo 46 persone, chiedendo di dirigersi negli Stati Uniti, ma il velivolo e' stato costretto ad atterrare all'Avana per mancanza di carburante. Lo hanno reso noto le autorita' cubane, precisando che l'aereo si trova adesso fermo su una pista dell'aeroporto internazionale della capitale. Secondo le informazioni, il dirottatore si trova nella parte posteriore dell'aereo e ha con se' due granate, informa un comunicato ufficiale letto alla televisione.