GR ORE 13.00

ESTERI

Iraq

Strategia di guerra

Agenti dell'intelligence americana e britannica hanno pagato milioni di dollari a diversi capi tribali iracheni per ottenere la loro collaborazione, ma al momento sembra che tale azione condotta durante la preparazione della guerra non abbia ottenuto risultati tangibili. Fin'ora nessuno degli sceicchi a capo delle 150 tribu' e duemila sotto tribu' dell'Iraq ha esortato i suoi uomini alla rivolta contro Saddam, e anzi molti di loro rimangono a fianco del regime. Lo scrive oggi il quotidiano israeliano Ha'aretz, citando fonti in Kuwait. Il tentativo di comprare l'alleanza dei capi tribali, come e' avvenuto in Afghanistan, e' stato condotto su raccomandazione di diversi esponenti dell'opposizione irachena, che hanno indicato gli sceicchi con i quali, secondo loro, valeva la pena ed era possibile cooperare

prigionieri

A Guantanamo sono detenuti da oltre un anno i circa 600 prigionieri, provenienti da 40 paesi diversi, catturati in Afghanistan. Gli Stati Uniti si sono rifiutati di riconoscere loro lo status di prigionieri di guerra e non hanno mai incriminato formalmente nessuno di loro o concesso loro i diritti giuridici. E, di fronte alle critiche e le denunce internazionali, sono ricorsi a questa formula di 'combattenti illegali', nel tentativo di dare una giustificazione legale alla detenzione. Nei giorni scorsi, sempre il 'Post', aveva rivelato che i vertici militari stavano valutando la possibilita' di trasferire anche i 300 civili finora catturati, con il sospetto che siano 'Fedayn di Saddam', a Guantanamo, che essendo fuori dal territorio nazionale americano, costituisce una sorta di 'limbo' legale in cui la magistratura americana, piu' volte sollecitata dalle associazioni per la difesa dei diritti civili, non puo' far valere l'habeas corpus' del diritto americano, cioe' il diritto per ogni detenuto di essere informato delle incriminazioni che gli vengono contestate. Ma il Pentagono aveva poi smentito l'intenzione di trasferire a Guantanamo i prigionieri iracheni, continuando pero' ad usare i termini 'combattenti illegali' per indicarli.

Russia

La Russia ha presentato all'ambasciatore statunitense a Mosca una formale protesta dopo il bombardamento di un quartiere di Baghdad dove si trova anche la sede di rappresentanza russa. "La Russia chiede che le autorità americane prendano misure urgenti e complete per evitare la ripetizionei di tali pericolosi e inaccettabili incidenti in futuro", cita un comunicato del ministero degli Esteri, che ufficializza la protesta inoltrata all'ambasciatore.

Cecoslovacchia

Uno studente universitario ceco di 21 anni è morto dopo essersi dato fuoco in un parcheggio di Plzen, una cittadina a circa 100 km a sud ovest di Praga. Lo ha detto il portavoce della polizia locale Petr Kovar. Il giovane, un brillante studente di storia, avrebbe lasciato un biglietto d'addio, in cui avrebbe espresso il suo disagio per le condizioni attuali del mondo e della società. Inevitabile il ricordo di Jan Palash, che il 16 gennaio del 69 in piazza san Venceslao a Praga si diede fuoco per difendere il suo paese dall'entrata dei carri armati sovietici

Unione europea

Turchia

"Pensiamo che il lavoro che stiamo facendo nella regione renda inutile, da parte turca, considerare la possibilità di un'incursione": con questa dichiarazione, a metà auspicio, metà monito, il segretario di Stato Colin Powell ha avviato oggi la sua giornata di colloqui ad Ankara. Poco prima dell'arrivo di Powell, stamattina, al ministero degli Esteri, per l'incontro con l'omologo turco Abdullah Gul, uno sparuto gruppo di manifestanti anti-guerra è finito in manette. Più tardi, il segretario di Stato Usa incontra il premier Recep Tayyip Erdogan. Powell arriva in Turchia armato della promessa - attualmente all'esame del Congresso Usa - di aiuti 'speciali' per 1 miliardo di dollari. Un sesto di quanto Ankara non ha ottenuto, causa il rifiuto di far transitare le truppe americane verso il Nord iracheno, ma proprio per questo compensazione che la Turchia non vorrebbe perdere. Powell ha anche detto che il Pentagono sta considerando "altri modi in cui la Turchia potrebbe essere d'aiuto", al di là della concessione dello spazio aereo. Da Ankara, Powell parte per Belgrado, dove si fermerà un paio d'ore, per poi procedere alla volta di Bruxelles

Siria

La Gran Bretagna precisa oggi che la Siria e l'Iran non sono dei potenziali obbiettivi della coalizione. Non c'è quindi da temere - lascia capire il ministro degli esteri britannico Jack Straw - un allargamento del conflitto. In un'intervista alla Bbc, Straw precisa di non avere l'impressione che alcune dichiarazioni di funzionari Usa abbiano lasciato presagire un possibile ampliamento del conflitto ad altri bersagli, e in particolare all'Iran e alla Siria. Se una cosa del genere fosse vera mi preoccuperei. Ma non è vera e noi non saremmo mai disponibili ad un simile approccio", ha detto Straw rassicurando da un lato Siria e Iran e dall'altro prendendo le distanze dal tono usato nei giorni scorsi dal ministro della difesa Usa Donald H. Rumsfeld. Venerdì scorso, Rumsfeld aveva detto che l'inviio di armi da parte della Siria in Iraq e il flusso di volontari che dal confine siriano si dirigevano verso Baghdad per combattere, sono considerati degli "atti ostili" da parte degli Usa. Con toni molto più cauti, anche Straw in ogni caso invita la Siria a vigilare per "assicurarsi che il suo territorio non venga usato per dare forniture militare all'Iraq". Straw ha anche precisato che nessun paragone è possibile tra Iran e Iraq anche se entrambi i paesi sono considerati dal presidente americano Bush parte di quello che l'amministrazione Usa definisce "l'asse del male". Straw spiega: quello dell'Iran è un caso "completamente differente" da quello dell'Iraq. in "Iran sta emergendo una democrazia e nei confronti dell'Iran non sembra giustificabile qualsiasi tipo di azione" ostile

Giornalisti

- I sette giornalisti italiani fermati dalla polizia irachena alcuni giorni fa a Bassora e successivamente trasferiti a Baghdad dove sono virtualmente agli arresti domiciliari in un albergo della capitale, verranno espulsi verso la Giordania. Lo hanno riferito ad Ap.Biscom fonti del ministero degli Esteri giordano che non hanno prò saputo precisare quando i giornalisti giungeranno nel regno hascemita.

Palestina

Truppe israeliane spalleggiate da elicotteri da combattimento hanno fatto irruzione nel campo profughi di di Tulkarem alle prime ore di stamane. L'operazione, riferiscono fonti militari citate dal quotidiano Ha'aretz, punta a prevenire attacchi suicidi e potrebbe durare diversi giorni. Secondo fonti palestinesi, gli israeliani hanno arrestato mille uomini nel campo e hanno iniziato ad interrogarli. Nel villaggio di Dir Rasoul, presso Tulkarem, forze israeliane hanno raso al suolo la casa della famiglia di Rami Ghanem, il terrorista suicida di vent'anni che si e' fatto saltare in aria domenica a Netanya, ferendo 49 persone. Nel campo profughi di Al Amari, presso Ramallah, sono state abbattute quattro case di membri della stessa famiglia Najis, ritenuti membri della Brigata dei Martiri di Al Aqsa.

Italia

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processo imi-sir