Inserisci una descrizione per gror030416

G.R. 13,00

GUERRA IN IRAQ

Amnesty International denuncia: Prima viene la sicurezza dei pozzi di petrolio, poi l’incolumità della popolazione dell’Iraq e la protezione della infrastrutture civili: è l’accusa di Amnesty International alle forze anglo-americane. “I soldati sembrano avere una maggiore preparazione a proteggere i pozzi petroliferi che ospedali, sistemi idrici o altre infrastrutture civili” ha detto Irene Khan, segretario generale dell’organizzazione umanitaria, in una conferenza stampa a Londra. “Il primo segnale dell’atteggiamento della coalizione verso la legge e l’ordine – ha aggiunto - non ha ispirato fiducia nel popolo iracheno”. Sia l’amministrazione di George W. Bush che il governo britannico di Tony Blair hanno sempre respinto l’accusa che l’invasione dell’Iraq fosse finalizzata al controllo delle grandi riserve petrolifere del Paese. Secondo Amnesty, dopo il crollo del regime vi sono stati saccheggi in tutto il Paese e devastazioni di strutture sanitarie di fronte alle quali i soldati dell’alleanza anglo-americana non sono intervenuti. La Khan ha riconosciuto che vigilare sui pozzi di petrolio e proteggere la popolazione sono compiti ben distinti, ma ha anche denunciato il fatto che “proteggere la popolazione dovrebbe essere la prima preoccupazione di ogni autorità che decida di entrare in azione in un Paese e giustificare l’intervento sulla base della sicurezza delle persone o sulla salvaguardia dei loro diritti”. Intanto a Mosul si segnala un nuovo scontro a fuoco, almeno quattro morti Almeno quattro persone sono state uccise oggi a Mosul in Iraq settentrionale e numerose altre sono state ferite in una nuova sparatoria nei pressi degli edifici dell'amministrazione cittadina. Lo ha detto un responsabile dell'ospedale Al Zahrawy.

Arrestato Abu Abbas. Castelli: appena possibile chiederemo l'estradizione L'Italia chiederà l'estradizione di Abu Abbas, catturato ieri a Baghdad. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Roberto Castelli.

Abu Abbas è stato condannato in Italia a cinque ergastoli come organizzatore del dirottamento dell'Achille Lauro.

"Abbiamo già chiesto nei mesi scorsi l'estradizione ai governi di Egitto e Giordania, dove avevamo notizia che potesse esserci Abu Abbas", ha spiegato il ministro.

"Adesso sappiamo che è stato catturato in Iraq ma che è nelle mani delle autorità americane. Si tratterà di sciogliere il nodo giuridico per sapere a chi rivolgere la domanda di estradizione che faremo non appena possibile". L'Autorità nazionale palestinese ha chiesto oggi agli Usa di liberare Abu Abbas, catturato ieri dalle forze americane a Baghdad.

Secondo l'Anp, l'arresto del capo del Fronte di liberazione della Palestina(Flp) viola un accordo di pace provvisorio per i Medio Oriente.

"Chiediamo agli Stati Uniti di rilasciare Abu Abbas. Essi non hanno il diritto di imprigionarlo", ha detto il ministro dell'Anp Saeb Erekat ha detto alla Reuters. Abbas e ritwenuto il mandante del sequestro e non ha partecipato direttamente al sequestro dell'Achille Lauro

"L'accordo ad interim israelo-palestinese firmato il 28 settembre 1995 stabilisce che non si possono imprigionare membri dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) per fatti da essi commessi prima degli accordi di pace di Oslo del 13 settembre 1993", ha detto Erekat.

"Questo accordo ad interim fu firmato per la parte statunitense dal presidente (Bill) Clinton e dal suo segrtario di Stato Warren Christopher", ha aggiunto Erekat.

Israele per ora non ha commentato l'arresto del dirigente palestinese, condannato all'ergastolo in Italia per il sequestro dell'Achille Lauro nel 1985, durante il quale fu assassinato un passeggero ebreo americano, Leon Klinghoffer.

AFGHANISTAN Alla Nato comando operazioni Isaf La Nato assumerà il comando delle operazioni della Forza internazionale di assistenza (Isaf) in Afghanistan, attualmente a guida olandese-tedesta.Il passaggio delle consegne avviene a giugno. Lo ha anticipato oggi una fonte diplomatica.

EUROPA UNITA

Oggi ad Atene si manifesta e si protesta, mentre i nuovi 10 stati firmeranno la loro adesione all'Unione, portando da 15 a 25 i paesi membri. La firma avverrà alle 15,15 (le 14,15 in Italia) nel cuore di Atene ai piedi dell'Acropoli. I nuovi stati membri sono 5 nazioni dell’Europa centrale: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Slovenia; le 3 repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) ed i due staterelli insulari del Mediterraneo: Malta e Cipro, quest’ultima nonostante il non raggiungimento di un accordo di pace a Cipro tra greco-ciprioti e turco-ciprioti. Le maggiori difficoltà all'ingresso le ha poste la Polonia che ha trovato un'intesa solo all'ultimo minuto. Le ammissioni, però, non si fermano qui: nel 2007 Romania e Bulgaria potrebbero seguire e successivamente anche Svizzera, Norvegia ed Islanda, mentre solo dal 2004 inizieranno le trattative per l’adesione della Turchia.

AFGHANISTAN Alla Nato comando operazioni Isaf La Nato assumerà il comando delle operazioni della Forza internazionale di assistenza (Isaf) in Afghanistan, attualmente a guida olandese-tedesta.Il passaggio delle consegne avviene a giugno. Lo ha anticipato oggi una fonte diplomatica.

G.R.9,30

IRAQ

BARZANI, TEMO CHE NOI CURDI PERDEREMO KIRKUK - ERBIL (NORD IRAQ), - Una parte fra noi non ha rispettato gli accordi anche a causa delle violenze e degli incidenti che sono avvenuti; temo che noi curdi perderemo la citta' di Kirkuk: lo ha detto il leader del partito democratico del Kurdistan (Pdk) Massud Barzani, citato oggi dalla radio del suo partito ascoltata ad Erbil, nel Nord Iraq. Barzani ha rivelato che all'inizio della guerra avevamo un accordo con gli Stati Uniti che prevedeva di non fare entrare i guerriglieri curdi nelle citta' di Kirkuk e di Mossul, e in cambio le forze armate turche non sarebbero entrate nel territorio del Kurdistan. Alcune parti - prosegue Barzani - non hanno pero' rispettato questo impegno e sono seguiti saccheggi e violenze, e adesso temo che per questo noi perderemo la citta' di Kirkuk. Barzani sembra fare riferimento all'unione patriottica del Kurdistan (Puk) del leader Jalal Talabani che immediatamente dopo il ritiro dell'esercito iracheno aveva ordinato ai suoi guerrieri peshmerga di assumere il controllo di Kirkuk prima ancora che in citta' giungessero i marines americani. Un atteggiamento che ha suscitato le immediate proteste della Turchia la quale teme che una massiccia presenza curda a Kirkuk possa diventare il presupposto per la proclamazione di uno stato curdo indipendente. Il partito di Barzani, che a sua volta aveva criticato la decisione di Talabani, non ha tuttavia oggi molta influenza nell'area di Kirkuk dove il Puk sta di fatto controllando gran parte delle strutture. I curdi rivendicano Kirkuk, la ricca citta' petrolifera del nord, come proprio territorio ma che era stata finora esclusa dall'area che e' sotto l'amministrazione autonoma del Pdk e del Puk nel nord del paese Iraq, Rice: per la Siria aperte tutte le opzione Per la Siria "tutte le opzioni sono aperte". Lo ha detto stasera, durante un'intervista al primo canale della televisione di stato egiziana, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Condoleeza Rice. "Siamo delusi da certi comportamenti del governo siriano - ha sottolineato Rice - dopo la fuga di alcuni elementi del governo iracheno in Siria, e Damasco non deve ospitarli". Gli Stati Uniti, ha aggiunto, hanno mezzi per trattare queste situazioni "e aspiriamo alla cooperazione del governo siriano". Ad una domanda sulla "ristrutturazione del Medio Oriente", Rice ha risposto "non è questione di ristrutturazione, semmai noi creiamo le condizioni per far nascere la democrazia nella regione, attraverso la lotta contro il terrorismo e il disarmo".

IRAQ - BUSINESS

PER HALLIBURTON CONTI DA RIFARE,- Tutto da rifare per il contratto definitivo perché ci sara' regolare gara d'appalto Roma, - Tutto da rifare per la Halliburton. L'azienda diretta fino al 2000 dall'attuale vicepresidente Dick Cheney era infatti convinta fino a poche ore fa di essersi messa in tasca un contratto da 7 miliardi di dollari in due anni per la ricostruzione dell'Iraq e invece ora le carte in tavola sembrano essere cambiate all'improvviso. Secondo quanto riporta questa mattina il Wall Street Journal, il dipartimento alla Difesa ha fatto sapere che la cifra di sette miliardi era solo per il "worst case scenario", cioe' per il caso in cui Saddam Hussein avesse messo a ferro e fuoco i suoi propri pozzi davanti all'avanzata delle truppe americane. Visto e considerato che i pozzi danneggiati si contano sulle dita di una mano, il valore complessivo dell'appalto non dovrebbe essere superiore ai 600 milioni di dollari. Il portavoce del dipartimento alla Difesa Scott Saunders ha inoltre dichiarato che il primo contratto di emergenza e' stato dato alla Halliburton perche' non c'era tempo per indire una regolare gara di appalto e perche' l'ex azienda di Cheney era l'unica in grado di garantire di poter essere operativa fin dalle prime ore della fine del conflitto.

UNIONE EUROPEA

AL VIA VERTICE EUROPEO DI ATENE, Prima sessione lavori dedicata alla Convenzione Atene, - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alle 8,30 ha fatto il suo ingresso nel palazzo Zappeion di Atene, dove questa mattina si terrà il vertice informale dei capi di Stato e di Governo dei Quindici. Berlusconi era accompagnato dal ministro degli Esteri Franco Frattini, dal portavoce Paolo Bonaiuti e dal sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione. La prima sessione del Consiglio europeo sarà dedicata ai lavori della Convezione, con la partecipazione del presidente della "costituente" Ue, Valery Giscard d'Estaing. Bei

PALESTINA

ISRAELE CHIUDE TERRITORI PER PASQUA EBRAICA - - In queste ore di vigilia pasquale la tensione in Israele e' altissima: al terminal di Karni, la postazione di frontiera tra Israele e Gaza, un palestinese armato ha aperto il fuoco e ucciso due operai israeliani, prima di esser freddato dagli uomini della sicurezza. L'esercito israeliano, nelle abituali retate notturne in diverse localita' della Cisgiordania, ha arrestato almeno otto palestinesi. In occasione della Pasqua ebraica - che si celebra da stasera, per una settimana - le autorità militari israeliane hanno decretato la chiusura totale di tutti i varchi di transito verso la Cisgiordania e Gaza, che restano così isolate fino a nuovo ordine. Basandosi su informazioni di intelligence, fonti militari hanno affermato che decine di attentati anti israeliani sono in fase avanzata di organizzazione nei territori palestinesi.

MEMBRO DI HAMAS UCCISO DA ISRAELIANI IN CISGIORDANIA E' accaduto nel villaggio di Yatta Roma, - Secondo quanto riferisce la radio israeliana, citata nel sito online del quotidiano israeliano Ha'aretz, i militari israeliani hanno ucciso un membro di Hamas nel villaggio di Yatta, in Cisgiordania. Circondato, ha sparato ai militari che hanno risposto al fuoco Hebron (Cisgiordania), - I soldati israeliani hanno circondato questa notte la casa del militante di Hamas nel villaggio di Yatta, vicino a Hebron, in Cisgiordania, e gli hanno ordinato di arrendersi. L'uomo, la cui identità non è stata per il momento indicata, per tutta risposta ha aperto il fuoco e i soldati hanno risposto uccidendolo. Nella casa del militante di Hamas sono stati trovati un kalashnikov e una pistola, ha comunicato l'esercito.