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== GR Ore 13,00 ==

'''IRAQ'''

'''Ispettori'''

Il regime di Saddam Hussein e' caduto, ma la questione sugli armamenti proibiti dell'Iraq resta aperta. Per questo motivo il capo degli ispettori delle Nazioni Unite, Hans Blix, ritiene che per i propri esperti ci sia ancora spazio per lavorare in Iraq e per verificare le scoperte fatte dalle truppe britanniche e americane. ''Potremmo - ha spiegato Blix in un'intervista alla Bbc - non solo ricevere rapporti dagli americani e dai britannici sulle loro scoperte, ma potremmo anche certificare quanto trovano''. ''Credo - ha detto il capo degli ispettori, che qualche settimana fa ha annunciato l'intenzione di ritirarsi alla scadenza del suo mandato in giugno - che il mondo potrebbe volere un rapporto credibile sui programmi di distruzione di massa dell'Iraq''

'''Rumsfeld'''

Dopo aver criticato a lungo gli ispettori Onu perchè non sarebbero stati capaci di trovare la "pistola fumante", le armi di distruzione di massa di Saddam, ora anche il ministro della Difesa Usa Donald Rumsfeld ammette: trovare quelle armi sarà dannatamente difficile. Potremmo non farcela. Ma in realtà, aggiunge - non è così mportante. In difficoltà dopo quasi un mese di presenza Usa in Iraq, Rumsfeld spiega: "vi dico cosa accadrà. Troveremo qualcuno disposto a parlare e a dirci di quelle armi". E'una precisazione interessante. Le armi in quanto tali, dice in pratica il ministro Usa, potremmo anche non trovarle. Ma troveremo certamente qualcuno che ci dirà che esistevano. "Non è come una caccia al tesoro - dice Rumslfeld citato da Sky News - non basta guardarsi intorno... gli ispettori Onu non hanno trovato niente e dubito che noi riusciremo a trovare qualcosa. Quello che vogliamo trovare sono persone che ci dicano la verità sulle armi irachene". Secondo quanto riportava ieri mattina il Wall Street Journal, gli Stati Uniti si stanno preparando comunque a mandare in Iraq un autentico esercito di rinforzi composto da 1000 fra scienziati, ricercatori ed analisti. La nuova forza si chiamera' "Iraq Survey Group" e coordinera' gli sforzi anche del settantacinquesimo "Exploitation Group" che e' alla vana ricerca degli ordigni dall'inizio della guerra in Iraq. La mossa americana sembra determinata dal tentativo di trovare concretamente le armi di Saddam, dal bisogno'politico' di sbarrare la strada ad un eventuale ritorno di Hans Blix e degli ispettori Onu in Iraq. Una fonte del dipartimento della Difesa ha gia' fatto sapere che questa eventualita' non sarebbe affatto ben accetta: "Non si capisce quale potrebbe essere il ruolo delle ispezioni Onu in questo momento. - ha detto - Abbiamo altri problemi da risolvere prima di poter cominciare a pensare di riportare indietro Blix, ammesso e non concesso che sia la persona giusta per portare a termine questo compito in Iraq".


'''Appalti'''

Il primo contratto per la ricostruzione dell'Iraq? E'stato assegnato dal governo federale statunitense alla Bechtel Group di San Francisco. Una decisione che ha suscitato molte polemiche soprattutto fuori dagli Usa. L'azienda, che ha battuto i rivali della Parsons, dovrà occuparsi della ricostruzione degli aeroporti, delle condotte idriche e di numerose altre infrastrutture. Ovviamente, la Bechtel dovrà ricorrere al subappalto e qui, spiega un articolo del New York Times, si apre un problema politico. Le aziende britanniche non sono certo felici di vedersi escluse dalla torta della ricostruzioone, e il premier Tony Blair ha più volte insistito presso George W. Bush perchè la Casa Bianca conceda all'Onu un ruolo ben più ampio di quello di semplice 'braccio umanitario' della coalizione. Anche le industrie europee non vogliono rimanere tagliate fuori: ma l'Amministrazione Bush, oltre a voler ricordare a Francia e Germania il prezzo politico da pagare per non aver appoggiato l'intervento, vogliono che siano le aziende americane ad occuparsi della ricostruzione proprio per dimostare il ruolo di "liberatore" degli Stati Uniti, portatori di prosperità e democrazia.

'''ITALIA'''

'''E' MORTO GIUSEPPE FIORI'''

E' morto ieri sera a Roma Giuseppe Fiori, giornalista e scrittore. Fiori, che e' stato anche senatore della Sinistra Indipendente per tre legislature, e' deceduto dopo lunga malattia nella sua abitazione romana. Era nato il 27 gennaio del 1923 a Silanus, in provincia di Nuoro.Ha dedicato i suoi libri al racconto della vita di personaggi politici ed intellettuali che maggiormente hanno lasciato un segno nella vita pubblica italiana: l'anarchico Schirru (l'italoamericano che aveva progettato un attentato contro Benito Mussolini), Antonio Gramsci, Enrico Berlinguer, Ernesto Rossi, Carlo e Aldo Rosselli

'''Esplode bomba carta nel quartiere San Lorenzo'''

Una bomba carta è esplosa attorno alle 8.30 a Roma in via dei Sabelli, nel quartiere San Lorenzo, distruggendo un ciclomotore. Il fatto è avvenuto attorno alle 8.30. Sul posto sono giunti vigili del fuoco, carabinieri e artificieri perché in terra è rimasta una seconda bomba carta inesplosa.

La strada è chiusa al traffico all'altezza del civico 100 dove era parcheggiato il ciclomotore. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, che poi hanno chiamato il 112, alcuni giovani avrebbero lasciato le due bombe carta accanto al ciclomotore, un Benelli 50, e sarebbero poi fuggiti.

Dai primi accertamenti fatti dai carabinieri della Compagnia Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile, il proprietario del ciclomotore non aveva ricevuto minacce. Inoltre, fanno notare gli inquirenti, in via dei Sabelli -strada di un quartiere storicamente di sinistra di Roma- non ci sono "obiettivi sensibili".
 
 




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= Ore 13,00 =

==IRAQ==

=Ispettori=

Il regime di Saddam Hussein e' caduto, ma la questione sugli armamenti proibiti dell'Iraq resta aperta. Per questo motivo il capo degli ispettori delle Nazioni Unite, Hans Blix, ritiene che per i propri esperti ci sia ancora spazio per lavorare in Iraq e per verificare le scoperte fatte dalle truppe britanniche e americane. ''Potremmo - ha spiegato Blix in un'intervista alla Bbc - non solo ricevere rapporti dagli americani e dai britannici sulle loro scoperte, ma potremmo anche certificare quanto trovano''. ''Credo - ha detto il capo degli ispettori, che qualche settimana fa ha annunciato l'intenzione di ritirarsi alla scadenza del suo mandato in giugno - che il mondo potrebbe volere un rapporto credibile sui programmi di distruzione di massa dell'Iraq''

=Rumsfeld=

Dopo aver criticato a lungo gli ispettori Onu perchè non sarebbero stati capaci di trovare la "pistola fumante", le armi di distruzione di massa di Saddam, ora anche il ministro della Difesa Usa Donald Rumsfeld ammette: trovare quelle armi sarà dannatamente difficile. Potremmo non farcela. Ma in realtà, aggiunge - non è così mportante. In difficoltà dopo quasi un mese di presenza Usa in Iraq, Rumsfeld spiega: "vi dico cosa accadrà. Troveremo qualcuno disposto a parlare e a dirci di quelle armi". E'una precisazione interessante. Le armi in quanto tali, dice in pratica il ministro Usa, potremmo anche non trovarle. Ma troveremo certamente qualcuno che ci dirà che esistevano. "Non è come una caccia al tesoro - dice Rumslfeld citato da Sky News - non basta guardarsi intorno... gli ispettori Onu non hanno trovato niente e dubito che noi riusciremo a trovare qualcosa. Quello che vogliamo trovare sono persone che ci dicano la verità sulle armi irachene". Secondo quanto riportava ieri mattina il Wall Street Journal, gli Stati Uniti si stanno preparando comunque a mandare in Iraq un autentico esercito di rinforzi composto da 1000 fra scienziati, ricercatori ed analisti. La nuova forza si chiamera' "Iraq Survey Group" e coordinera' gli sforzi anche del settantacinquesimo "Exploitation Group" che e' alla vana ricerca degli ordigni dall'inizio della guerra in Iraq. La mossa americana sembra determinata dal tentativo di trovare concretamente le armi di Saddam, dal bisogno'politico' di sbarrare la strada ad un eventuale ritorno di Hans Blix e degli ispettori Onu in Iraq. Una fonte del dipartimento della Difesa ha gia' fatto sapere che questa eventualita' non sarebbe affatto ben accetta: "Non si capisce quale potrebbe essere il ruolo delle ispezioni Onu in questo momento. - ha detto - Abbiamo altri problemi da risolvere prima di poter cominciare a pensare di riportare indietro Blix, ammesso e non concesso che sia la persona giusta per portare a termine questo compito in Iraq".


=Appalti=

Il primo contratto per la ricostruzione dell'Iraq? E'stato assegnato dal governo federale statunitense alla Bechtel Group di San Francisco. Una decisione che ha suscitato molte polemiche soprattutto fuori dagli Usa. L'azienda, che ha battuto i rivali della Parsons, dovrà occuparsi della ricostruzione degli aeroporti, delle condotte idriche e di numerose altre infrastrutture. Ovviamente, la Bechtel dovrà ricorrere al subappalto e qui, spiega un articolo del New York Times, si apre un problema politico. Le aziende britanniche non sono certo felici di vedersi escluse dalla torta della ricostruzioone, e il premier Tony Blair ha più volte insistito presso George W. Bush perchè la Casa Bianca conceda all'Onu un ruolo ben più ampio di quello di semplice 'braccio umanitario' della coalizione. Anche le industrie europee non vogliono rimanere tagliate fuori: ma l'Amministrazione Bush, oltre a voler ricordare a Francia e Germania il prezzo politico da pagare per non aver appoggiato l'intervento, vogliono che siano le aziende americane ad occuparsi della ricostruzione proprio per dimostare il ruolo di "liberatore" degli Stati Uniti, portatori di prosperità e democrazia.

==ITALIA==

E' MORTO GIUSEPPE FIORI

E' morto ieri sera a Roma Giuseppe Fiori, giornalista e scrittore. Fiori, che e' stato anche senatore della Sinistra Indipendente per tre legislature, e' deceduto dopo lunga malattia nella sua abitazione romana. Era nato il 27 gennaio del 1923 a Silanus, in provincia di Nuoro.Ha dedicato i suoi libri al racconto della vita di personaggi politici ed intellettuali che maggiormente hanno lasciato un segno nella vita pubblica italiana: l'anarchico Schirru (l'italoamericano che aveva progettato un attentato contro Benito Mussolini), Antonio Gramsci, Enrico Berlinguer, Ernesto Rossi, Carlo e Aldo Rosselli

=Roma. Esplode bomba carta nel quartiere San Lorenzo=

Una bomba carta è esplosa attorno alle 8.30 a Roma in via dei Sabelli, nel quartiere San Lorenzo, distruggendo un ciclomotore. Il fatto è avvenuto attorno alle 8.30. Sul posto sono giunti vigili del fuoco, carabinieri e artificieri perché in terra è rimasta una seconda bomba carta inesplosa.

La strada è chiusa al traffico all'altezza del civico 100 dove era parcheggiato il ciclomotore. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, che poi hanno chiamato il 112, alcuni giovani avrebbero lasciato le due bombe carta accanto al ciclomotore, un Benelli 50, e sarebbero poi fuggiti.

Dai primi accertamenti fatti dai carabinieri della Compagnia Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile, il proprietario del ciclomotore non aveva ricevuto minacce. Inoltre, fanno notare gli inquirenti, in via dei Sabelli -strada di un quartiere storicamente di sinistra di Roma- non ci sono "obiettivi sensibili".
 
 

GR Ore 13,00

IRAQ

Ispettori

Il regime di Saddam Hussein e' caduto, ma la questione sugli armamenti proibiti dell'Iraq resta aperta. Per questo motivo il capo degli ispettori delle Nazioni Unite, Hans Blix, ritiene che per i propri esperti ci sia ancora spazio per lavorare in Iraq e per verificare le scoperte fatte dalle truppe britanniche e americane. Potremmo - ha spiegato Blix in un'intervista alla Bbc - non solo ricevere rapporti dagli americani e dai britannici sulle loro scoperte, ma potremmo anche certificare quanto trovano. Credo - ha detto il capo degli ispettori, che qualche settimana fa ha annunciato l'intenzione di ritirarsi alla scadenza del suo mandato in giugno - che il mondo potrebbe volere un rapporto credibile sui programmi di distruzione di massa dell'Iraq

Rumsfeld

Dopo aver criticato a lungo gli ispettori Onu perchè non sarebbero stati capaci di trovare la "pistola fumante", le armi di distruzione di massa di Saddam, ora anche il ministro della Difesa Usa Donald Rumsfeld ammette: trovare quelle armi sarà dannatamente difficile. Potremmo non farcela. Ma in realtà, aggiunge - non è così mportante. In difficoltà dopo quasi un mese di presenza Usa in Iraq, Rumsfeld spiega: "vi dico cosa accadrà. Troveremo qualcuno disposto a parlare e a dirci di quelle armi". E'una precisazione interessante. Le armi in quanto tali, dice in pratica il ministro Usa, potremmo anche non trovarle. Ma troveremo certamente qualcuno che ci dirà che esistevano. "Non è come una caccia al tesoro - dice Rumslfeld citato da Sky News - non basta guardarsi intorno... gli ispettori Onu non hanno trovato niente e dubito che noi riusciremo a trovare qualcosa. Quello che vogliamo trovare sono persone che ci dicano la verità sulle armi irachene". Secondo quanto riportava ieri mattina il Wall Street Journal, gli Stati Uniti si stanno preparando comunque a mandare in Iraq un autentico esercito di rinforzi composto da 1000 fra scienziati, ricercatori ed analisti. La nuova forza si chiamera' "Iraq Survey Group" e coordinera' gli sforzi anche del settantacinquesimo "Exploitation Group" che e' alla vana ricerca degli ordigni dall'inizio della guerra in Iraq. La mossa americana sembra determinata dal tentativo di trovare concretamente le armi di Saddam, dal bisogno'politico' di sbarrare la strada ad un eventuale ritorno di Hans Blix e degli ispettori Onu in Iraq. Una fonte del dipartimento della Difesa ha gia' fatto sapere che questa eventualita' non sarebbe affatto ben accetta: "Non si capisce quale potrebbe essere il ruolo delle ispezioni Onu in questo momento. - ha detto - Abbiamo altri problemi da risolvere prima di poter cominciare a pensare di riportare indietro Blix, ammesso e non concesso che sia la persona giusta per portare a termine questo compito in Iraq".

Appalti

Il primo contratto per la ricostruzione dell'Iraq? E'stato assegnato dal governo federale statunitense alla Bechtel Group di San Francisco. Una decisione che ha suscitato molte polemiche soprattutto fuori dagli Usa. L'azienda, che ha battuto i rivali della Parsons, dovrà occuparsi della ricostruzione degli aeroporti, delle condotte idriche e di numerose altre infrastrutture. Ovviamente, la Bechtel dovrà ricorrere al subappalto e qui, spiega un articolo del New York Times, si apre un problema politico. Le aziende britanniche non sono certo felici di vedersi escluse dalla torta della ricostruzioone, e il premier Tony Blair ha più volte insistito presso George W. Bush perchè la Casa Bianca conceda all'Onu un ruolo ben più ampio di quello di semplice 'braccio umanitario' della coalizione. Anche le industrie europee non vogliono rimanere tagliate fuori: ma l'Amministrazione Bush, oltre a voler ricordare a Francia e Germania il prezzo politico da pagare per non aver appoggiato l'intervento, vogliono che siano le aziende americane ad occuparsi della ricostruzione proprio per dimostare il ruolo di "liberatore" degli Stati Uniti, portatori di prosperità e democrazia.

ITALIA

E' MORTO GIUSEPPE FIORI

E' morto ieri sera a Roma Giuseppe Fiori, giornalista e scrittore. Fiori, che e' stato anche senatore della Sinistra Indipendente per tre legislature, e' deceduto dopo lunga malattia nella sua abitazione romana. Era nato il 27 gennaio del 1923 a Silanus, in provincia di Nuoro.Ha dedicato i suoi libri al racconto della vita di personaggi politici ed intellettuali che maggiormente hanno lasciato un segno nella vita pubblica italiana: l'anarchico Schirru (l'italoamericano che aveva progettato un attentato contro Benito Mussolini), Antonio Gramsci, Enrico Berlinguer, Ernesto Rossi, Carlo e Aldo Rosselli

Esplode bomba carta nel quartiere San Lorenzo

Una bomba carta è esplosa attorno alle 8.30 a Roma in via dei Sabelli, nel quartiere San Lorenzo, distruggendo un ciclomotore. Il fatto è avvenuto attorno alle 8.30. Sul posto sono giunti vigili del fuoco, carabinieri e artificieri perché in terra è rimasta una seconda bomba carta inesplosa.

La strada è chiusa al traffico all'altezza del civico 100 dove era parcheggiato il ciclomotore. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, che poi hanno chiamato il 112, alcuni giovani avrebbero lasciato le due bombe carta accanto al ciclomotore, un Benelli 50, e sarebbero poi fuggiti.

Dai primi accertamenti fatti dai carabinieri della Compagnia Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile, il proprietario del ciclomotore non aveva ricevuto minacce. Inoltre, fanno notare gli inquirenti, in via dei Sabelli -strada di un quartiere storicamente di sinistra di Roma- non ci sono "obiettivi sensibili".

Ore 9.30

Il primo contratto per la ricostruzione dell'Iraq è andato alla Bechtel, la grande società di costruzioni di San Francisco che si è aggiudicata per 34,6 milioni di dollari una gara dell'ente federale per gli aiuti all'estero, Usaid. La Bechtel dovrà rimettere in sesto la rete elettrica, la rete idrica e le fognature. Ha battuto la concorrente Fluor Corporation, sempre di San Francisco. Il contratto potrebbe essere allargato alla riparazione di ospedali, scuole e altri edifici governativi e arrivare fino a 680 milioni di dollari in 18 mesi. Alcune società non americane hanno protestato perché non possono partecipare alle gare indette dal governo americano, ma Usaid ha tenuto a precisare che possono essere impiegate dalla società vincitrice come subappaltori. (red)

  • Le altre news... </news/ired/ultimora/altre_n.html>

Washington, 09:24 Iraq, primo contratto di ricostruzione alla Bechtel

Il primo contratto per la ricostruzione dell'Iraq è andato alla Bechtel, la grande società di costruzioni di San Francisco che si è aggiudicata per 34,6 milioni di dollari una gara dell'ente federale per gli aiuti all'estero, Usaid. La Bechtel dovrà rimettere in sesto la rete elettrica, la rete idrica e le fognature. Ha battuto la concorrente Fluor Corporation, sempre di San Francisco. Il contratto potrebbe essere allargato alla riparazione di ospedali, scuole e altri edifici governativi e arrivare fino a 680 milioni di dollari in 18 mesi. Alcune società non americane hanno protestato perché non possono partecipare alle gare indette dal governo americano, ma Usaid ha tenuto a precisare che possono essere impiegate dalla società vincitrice come subappaltori. (red)

  • Le altre news... </news/ired/ultimora/altre_n.html>

05 Costa Avorio, nuovi scontri ribelli-governativi

Nuovi scontri in Costa d'Avorio tra i ribelli e le truppe fedeli al presidente Laurent Gbagbo. I combattimenti sono divampati durante la notte nei pressi di Belleville, un villaggio situato a ovest di Daloa, una città di grande importanza strategica controllata dalle forze governative. (red)

05 Costa Avorio, nuovi scontri ribelli-governativi

Nuovi scontri in Costa d'Avorio tra i ribelli e le truppe fedeli al presidente Laurent Gbagbo. I combattimenti sono divampati durante la notte nei pressi di Belleville, un villaggio situato a ovest di Daloa, una città di grande importanza strategica controllata dalle forze governative. (red)

05 Costa Avorio, nuovi scontri ribelli-governativi

Nuovi scontri in Costa d'Avorio tra i ribelli e le truppe fedeli al presidente Laurent Gbagbo. I combattimenti sono divampati durante la notte nei pressi di Belleville, un villaggio situato a ovest di Daloa, una città di grande importanza strategica controllata dalle forze governative. (red)

anche in Siria

Il segretario di Stato statunitense Colin Powell dovrebbe fare il suo prossimo viaggio in Medio Oriente, compresa una visita a Damasco, dopo l'insediamento del primo ministro di un nuovo governo palestinese. Lo ha detto oggi il portavoce Richard Boucher, inserendo in un contesto di ripresa del processo di pace per il Medio Oriente la visita a Damasco annunciata dallo stesso Powell in un'intervista all'Associated Press. "Non c'è un viaggio specifico in calendario - ha detto Boucher 02 Iraq, Blix: ispettori Onu pronti a rientrare in 2 settimane

In due settimane gli ispettori dell'Onu potrebbero tornare in Iraq per riprendere la ricerca delle armi di distruzione di massa che si temeva fossero in possesso di Saddam Hussein. Parlando con la Bbc, il responsabile del programma di ispezioni Hans Blix ha assicurato che gli ispettori - ancora sotto contratto - sono "poronti a partire non appena il Consiglio deciderà". Gli Stati Uniti sono contrari a un ritorno degli ispettori dell'Onu: preferiscono cercare da soli le armi di distruzione di massa (Adm). Il Pentagono ha annunciato di aver ingaggiato circa 10 ex-ispettori per la caccia alle Adm condotta dai militari americani. (red)

gror030418 (last edited 2008-06-26 09:56:35 by anonymous)