GR ORE 19.30

Leggi per le donne in India (24 aprile)

Donne avvocate e leader politiche in India stanno facendo pressioni per l’approvazione di 2 pacchetti di legge a favore delle donne: il primo riguarda la violenza domestica, il secondo il diritto di accesso delle donne alla rappresentanza politica. Le organizzazioni delle donne in India stanno portando avanti la loro battaglia per l’approvazione delle leggi contro la violenza domestica. L'esperta legale Indira Jaising ha detto al Times of India che questo pacchetto di leggi assicurerà un efficacie intervento nell’aiutare le donne ad uscire da relazioni domestiche violente. Le organizzazioni delle donne dicono che è urgente promulgare queste leggi, dato che molte donne vittime di violenze domestiche sono anche state uccise. L’altro pacchetto di leggi, riserverebbe il 33 per cento dei seggi nel Lok Sabha (Camera del Parlamento indiano) alle donne. In uno sforzo aumentare l'accesso delle donne ai livelli decisionali, Sonia Gandhi, presidente del Congress Party dell'India, ha scritto una lettera al primo ministro per sollecitare l’approvazione del Women's Reservation nella sessione corrente del Parlamento. La ministra per gli affari parlamentari, secondo quanto riporta l’Economic Times, è speranzosa circa l’approvazione di queste leggi malgrado le polemiche sul consenso fra i partiti politici.

GR ORE 17.00

Italia Sgombero Roma Blitz della polizia all'alba di questa mattina in un palazzo in piazza della Cancelleria 62 occupato il 23 aprile scorso da una trentina di appartenenti al movimento Acti-on, agenzia di protesta per la lotta per la casa nel centro storico. Gli agenti del commissariato Trevi-Campomarzio, insieme a quelli del Reparto Mobile, hanno identificato e accompagnato in Questura 31 persone, 12 italiani, dieci cittadini extracomunitari e nove minorenni. Alla fine gli adulti sono stati denunciati a piede libero per invasione di edificio e danneggiamento. A fare la richiesta dell'intervento della polizia erano stati i responsabili della societa' proprietaria dell'immobile, la Immart Srl Sgombero milano (Da Indymedia) stamattina alle 6,30 i Carabinieri hanno sgomberato Tecknocasa, uno stabile occupato il 29 marzo in via Rossini 15 a San Giuliano Milanese da un gruppo di lavoratori, con l’intenzione di costruirvi appartamenti, ma anche di farlo diventare una risorsa pubblica del territorio. Lo stabile è stato sgomberato questa mattina su richiesta non dell'amministrazione comunale ma della stessa proprieta', che ha deciso di forzare la mano a fronte delle trattative ancora in corso. i Carabinieri probabilmente si aspettavano la guerriglia, (si sono presentati con mitragliette, tonfa etc), invece gli occupanti non hanno opposto resistenza. sono stati tutti denunciati per occupazione abusiva e manifestazione non autorizzata(?). allo sgombero e' seguita un assembela; ora e' in corso un cacerolazo diretto al Comune, dove sara' allestito un presidio permanente in attesa di colloqui con l'amministrazione. IRAQ Abitanti della citta' irachena di Falluja hanno detto alla Reuters che almeno 13 manifestanti sono stati uccisi la notte scorsa da soldati american Abitanti della citta' irachena di Falluja hanno detto alla Reuters che almeno 13 manifestanti sono stati uccisi la notte scorsa da soldati americani in questa citta' a ovest di Baghdad. Il corrispondente della Reuters Edmund Blair ha assistito a una cerimonia di sepoltura nel cimitero della citta'. La folla in lutto gridava Sacrificheremo le nostre anime e il nostro sangue a voi martiri. Almeno una persona ha detto che sono state uccise 17 persone; altri hanno dato cifre fra i 13 e i 17 uccisi. Un religioso islamico sunnita locale ha detto che una folla di manifestanti disarmati si era recata a una scuola locale occupata dalle truppe americane per chiedere loro di andarsene, e che i soldati hanno iniziato a sparare. Iraq ricostruzione Passano alla cassa piano piano tutti i paesi che hanno contribuito alle operazioni militari in iraq. Questa volta è il turno della spagna Nell'ambito della ricostruzione dell'Iraq un ruolo diretto sar?volto anche dalla Spagna. Secondo quanto scrive il quotidiano spagnolo El periodico, alla Spagna sar?ffidata la gestione provvisoria della provincia di Umm Qasr, l'unica regione dell'Iraq con uno sbocco al mare e uno delle zone economicamente pi??levanti del paese. Il governo spagnolo, dice El Periodico, invier?n zona circa 200 legionari e ottanta ingegneri. Oltre che dell'assistenza umanitaria, gli spagnoli si faranno carico dell'amministrazione e della ricostruzione del dipartimento. L'importanza strategica della zona ?ata da due elementi. A Umm Qasr c'?'unico sbocco al mare dell'Iraq (da qui parte il canale navigabile che risale sino a Bassora). E nella regione si trova quella che molti chiamano la "Guantanamo" irachena, il grande campo di prigionia che ospita gli iracheni arrestati sinora dagli alleati.

Il presidente Yasser Arafat ha aperto i lavori della sessione straordinaria del Consiglio legislativo palestinese (Clp, Parlamento) per il voto di fiducia al nuovo governo del premier Mahmud Abbas (Abu Mazen Il presidente palestinese Yasser Arafat ha incontrato stamane a Ramallah (Cisgiordania) il ministro degli esteri giapponese, signora Yoriko Kawaguchi, poco prima della sessione straordinaria del Consiglio legislativo palestinese (Clp, Parlamento) per il voto fiducia al nuovo governo del premier Mahmud Abbas (Abu Mazen). Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi. Ancora ieri, incontrando a Gerusalemme il parlamentare Usa Tom Lantos, il premier israeliano Ariel Sharon ha ribadito la richiesta di un isolamento internazionale del presidente palestinese, criticando gli incontri e i contatti telefonici con Arafat da parte di esponenti governativi stranieri. Citato oggi dal quotidiano palestinese Al Ayyam, il premier Abu Mazen ha dal canto suo confermato di aver deciso di non accettare un eventuale invito alla Casa Bianca per incontrare il presidente Usa George W. Bush finche' Israele non revochera' il confino imposto da oltre un anno ad Arafat nel suo quartier generale a Ramallah Iran 29/04/2003 Una popolare star locale è stata accusata di immoralità per un bacio sulla fronte. Non dovrà subire la condanna perché ha fatto atto di contrizione Gohar Kheyr Andish, nota attrice di televisione, cinema e teatro iraniani, è stata condannata a 74 frustate per condotta immorale. L'artista, infatti, durante la premiazione di un concorso per autori di cortometraggi del quale era madrina, ha baciato sulla fronte il vincitore - un giovane regista ventiquattrenne - suscitando su di sé le ire della stampa conservatrice ed esponendosi così alla denuncia, che le è costata la pena corporale di 74 frustate. In realtà poi l'attrice non subirà la violenza della frusta perché, stando alla stampa iraniana, ha fatto subito atto di contrizione pentendosi per il gesto.

ONU DIRITTI UMANI

25 Aprile 2003 - Dopo tre giorni di acceso dibattito, la Commissione ONU per i Diritti Umani, non e' riuscita a votare la risoluzione che avrebbe condannato le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale. La proposta e' stata presentata dal Brasile e appoggiata da 19 paesi tra cui Canada, Sud Africa, Australia ed Unione Europea. La risoluzione intitolata 'Diritti Umani e Orientamento Sessuale' esprime "profonda preoccupazione per le violazioni commesse in tutto il mondo contro persone che hanno un orientamento sessuale diverso", chiede "a tutti gli stati di promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone indipendentemente dall'orientamento sessuale" . Cinque paesi musulmani sono riusciti ad impedire la votazione. Arabia Saudita, Pakistan, Egitto, Libya e Malaysia hanno presentato emendamenti dove i riferimenti all'orientamento sessuale erano cancellati, il che avrebbe reso la risoluzione priva di significato. Inoltre, gli USA si sono rifiutati di co-sponsorizzarla e hanno dichirato che si sarebbero astenuti dal votarla in quanto non ritengono che la commissione sia il luogo adatto per discutere la questione. Alla fine i delegati hanno votato per rimandare il voto all'anno prossimo. Questa e' la prima volta che una risoluzione specifica sull'orientamento sessuale viene presentata in un organismo dell'ONU. La sua adozione e' l'unico modo per fermare l'intollerabile esclusione delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali dalla protezione dell'ONU, ha detto Amnesty International. Un voto a favore della risoluzione non e' un salto in un territorio sconosciuto, ma una necessaria riaffermazione dei diritti stabiliti dagli standard internazionali. Secondo Amnesty International, i governi che voteranno contro faranno capire che non credono piu' alla premessa fondamentale della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: che tutti gli esseri umani sono uguali nei diritti e nella dignita', senza distinzione di alcun genere. Piu' di 70 paesi invece hanno un completo divieto sull'omosessualita', con condanne che vanno dall'imprigionamento alla pena di morte. I paesi la cui legislazione prevede la pena di morte per l'omosessualita' sono: Cecenia, Iran, Iraq, Mauritania, Arabia Saudita, Sudan e Yemen. Le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso sono duramente represse anche in Bangladesh, Egitto, Malaysia e Pakistan con pene che vanno da 3 a 20 anni di prigione.

GR ORE 13.00

Italia

Sgombero Roma

Blitz della polizia all'alba di questa mattina in un palazzo in piazza della Cancelleria 62 occupato il 23 aprile scorso da una trentina di appartenenti al movimento Acti-on, agenzia di protesta per la lotta per la casa nel centro storico. Gli agenti del commissariato Trevi-Campomarzio, insieme a quelli del Reparto Mobile, hanno identificato e accompagnato in Questura 31 persone, 12 italiani, dieci cittadini extracomunitari e nove minorenni. Alla fine gli adulti sono stati denunciati a piede libero per invasione di edificio e danneggiamento. A fare la richiesta dell'intervento della polizia erano stati i responsabili della societa' proprietaria dell'immobile, la Immart Srl

Sgombero milano

stamattina alle 6,30 i Carabinieri hanno sgomberato Tecknocasa, su richiesta non dell'amministrazione comunale ma della stessa proprieta', che ha deciso di forzare la mano a fronte delle trattative ancora in corso. i Carabinieri probabilmente si aspettavano la guerriglia, (si sono presentati con mitragliette, tonfa etc), invece gli occupanti non hanno opposto resistenza. sono stati tutti denunciati per occupazione abusiva e manifestazione non autorizzata(?). allo sgombero e' seguita un assembela; ora e' in corso un cacerolazo diretto al Comune, dove sara' allestito un presidio permanente in attesa di colloqui con l'amministrazione.

Sabato 29 marzo un gruppo di lavoratori precari ha occupato uno stabile abbandonato in via Rossini 15 a San Giuliano Milanese, per costruirvi appartamenti autogestiti, in ostello, alcune case da destinare alle emergenze abitative. Sono seguite a breve le prime 'visite' da parte di carabinieri e sindaco [ 1 | 2 | 3 ], mentre nella strada adiacente si formava un presidio di solidarietà. Il problema della casa è urgente e drammatico: un diritto elementare viene di fatto negato a molti. L'intento che ha mosso l'occupazione di questo spazio e' di farlo diventare una risorsa pubblica: il progetto per la trasformazione di questa area prevede infatti tre livelli differenti, tre spazi diversi, accomunati però dall'essere risorse per il territorio. Il PRIMO PIANO e' dedicato all'emergenza sfratti e vuole essere un servizio integrato, una risorsa restituita alla città per dare una prima risposta a quelle situazioni che richiedono un intervento rapido se non immediato. Il SECONDO PIANO diventerà un ostello autogestito, Uno strumento teso a favorire la mobilità e gli scambi interculturali in un territorio, come quello milanese, che si proclama nodo nevralgico dell'Europa. Al TERZO PIANO ci saranno gli appartamenti autogestiti del Comitato Teknocasa.

Il progetto Teknocasa si propone di diventare uno spazio per condividere e affrontare le questioni legate all?abitare: nasce come percorso collettivo su un bisogno comune e vuole promuovere nel territorio comunicazione e relazioni per non affrontare in solitudine il problema della casa così come altre problematiche legate al reddito, all'accesso alle risorse negato, alla qualità della vita nel territorio.

Previti

La quinta Corte d'Appello di Milano ha rigettato, dichiarandola inammissibile, l'istanza di ricusazione proposta da Cesare Previti nei confronti dei giudici della quarta sezione penale del Tribunale davanti ai quali si celebra il processo Imi-Sir/Lodo.

Rigettata anche l'eccezione di nullità sul parere espresso dalla Procura generale sull'istanza stessa. Il processo Imi-Sir/Lodo riprenderà alle ore 15 e forse si avrà la sentenza.

Difesa Previti: ricorso in Cassazione "Faremo a minuti ricorso in Cassazione e noi riteniamo che non si possa arrivare a sentenza prima che la stessa Cassazione decida sul nostro ricorso". E' questo il commento dell'avvocato Giorgio Perroni, uno dei difensori di Cesare Previti alla notizia.

Iraq

E' salito a 15 il bilancio dei morti provocati dall'esercito americano che ieri ha sparato sulla folla nella citt?i Fallujah, uccidendo circa 15 persone e ferendone una cinquantina. Secondo l'inviato della rete del Qatar Al jazeera, ieri sera, verso la mezzanotte, c'?tata una manifestazione nella citt?d ovest di Baghdad. In piazza sono scesi circa 200 manifestanti. Gli Imam dalle moschee avrebbero incitato i fedeli a manifestare contro le truppe USA chiedendo loro di lasciare l'Iraq, e che i soldati americani sarebbero entrati nella citt?er la prima volta solo due giorni fa. Nella cittadina sarebbe forte al momento il tono delle proteste anti americane. Secondo l'inviato della Tv del Qatar, la presenza militare americana nella citt? stata rafforzata Numerose ronde controllano le strade, e si sente in aria il rumore degli elicotteri Apache. Il giornalista dell'emittente araba ha intervistato anche alcuni cittadini. "In questo momento tutti gli Imam delle moschee e i cittadini della citt?i Fallujah sono pronti a morire come martiri per cacciare fuori questi ladri che ci hanno occupato" dice uno mentre un altro rilancio: "Siamo scesi in piazza per chiedere alle truppe americane di lasciare una scuola elementare che avevano occupato dopo il loro ingresso in citt?Quella scuola serve ai nostri ragazzi per andare a studiare. Durante la manifestazione ?artita una sassaiola contro le truppe americane, le quali hanno risposto sparandoci addosso

Iraq ricostruzione

Passano alla cassa piano piano tutti i paesi che hanno contribuito alle operazioni militari in iraq. Questa volta è il turno della spagna Nell'ambito della ricostruzione dell'Iraq un ruolo diretto sar?volto anche dalla Spagna. Secondo quanto scrive il quotidiano spagnolo El periodico, alla Spagna sar?ffidata la gestione provvisoria della provincia di Umm Qasr, l'unica regione dell'Iraq con uno sbocco al mare e uno delle zone economicamente pi??levanti del paese. Il governo spagnolo, dice El Periodico, invier?n zona circa 200 legionari e ottanta ingegneri. Oltre che dell'assistenza umanitaria, gli spagnoli si faranno carico dell'amministrazione e della ricostruzione del dipartimento. L'importanza strategica della zona ?ata da due elementi. A Umm Qasr c'?'unico sbocco al mare dell'Iraq (da qui parte il canale navigabile che risale sino a Bassora). E nella regione si trova quella che molti chiamano la "Guantanamo" irachena, il grande campo di prigionia che ospita gli iracheni arrestati sinora dagli alleati.

Iraq aiuti umanitari

Intersos, organizzazione umanitaria per l' emergenza, ha sollevato seri interrogativi sulle missioni - e sulle relative motivazioni - che il Governo italiano ha deciso per portare aiuti alle popolazioni dell' Iraq. Secondo Intersos, i programmati interventi multisettoriali, previsti con un grande impiego di personale esperto italiano, sembrano non tenere conto del contesto attuale, delle capacita' locali esistenti sia in competenze che in infrastrutture di quanto le organizzazioni umanitarie italiane e internazionali stanno predisponendo, delle possibili reazioni ad un approccio deciso unilateralmente, ed infine senza coordinamento con quanto potrebbero predisporre le agenzie umanitarie delle Nazioni unite. Per l' organizzazione occorre ribadire che nelle situazioni di crisi belliche non bastano la professionalita' e le buone intenzioni. L' esperienza, dice Intersos, ha insegnato che non possono mancare: la preparazione specifica al lavoro umanitario nel dopo guerra, che non e' assolutamente la stessa cosa del dopo terremoto o dopo alluvione, la capacita' di comprensione del contesto in cui si opera, di interlocuzione e di costruzione di rapporti di fiducia; obiettivi raggiungibili con permanenze i lunga durata e non con rapide turnazioni di tecnici anche molto preparati, l' immediato coinvolgimento e utilizzo delle capacita' locali. Intersos, poi, in merito all' abbinamento azione umanitaria-azione militare, ribadisce che le organizzazioni umanitarie agiscono in totale autonomia e indipendenza per garantire la necessaria neutralita' e imparzialita' dell' aiuto e che le popolazioni devono poter distinguere tra operatori umanitari e militari senza ambiguita' alcuna e senza possibilita' di confusione.

Kosovo

A quasi quattro anni dalla fine della guerra, le minoranze del Kosovo sono ancora a rischio di subire uccisioni ed attacchi a sfondo etnico: e' quanto ha denunciato oggi Amnesty International, presentando un nuovo rapporto dal titolo Prigionieri nelle nostre case. Il rapporto descrive come le minoranze in Kosovo non abbiano modo di ottenere giustizia per gli atti di violenza e le minacce alla propria integrita' fisica e psicologica da loro subiti. L'impunita' per questi abusi dei diritti umani costituisce un effettivo impedimento alla liberta' di movimento e una limitazione al godimento dei diritti fondamentali, come quelli al lavoro, alla salute e all'istruzione. Fino a quando questi diritti non potranno essere garantiti, i rifugiati e i profughi interni che si trovano all'estero o in altre zone della Serbia-Montenegro non saranno in grado di rientrare nelle proprie terre - ha osservato Amnesty International - . Ora che si sta discutendo sul futuro dell'Iraq, la comunita' internazionale deve tener presente le lezioni del passato e assicurare l'adozione di misure efficaci per proteggere i diritti umani dei gruppi vulnerabili e assicurare che non vi sara' alcuna impunita' per gli autori degli abusi dei diritti umani. Nel suo rapporto, Amnesty International afferma che l'amministrazione internazionale del Kosovo si e' trovata impreparata ai massicci abusi dei diritti umani contro le minoranze, seguiti al rapido rientro della comunita' albanese. Sebbene gli atti di violenza contro le minoranze siano sensibilmente diminuiti rispetto ai mesi immediatamente successivi alla fine della guerra, essi continuano tuttavia ad avere luogo. Il fatto che in larga parte i reati a sfondo etnico restino impuniti rafforza la sensazione che i loro autori rimarranno liberi di compiere ulteriori attacchi e contribuisce ad alimentare un clima di paura. L'impunita' per gli abusi presenti e passati nega alle minoranze del Kosovo i diritti fondamentali garantiti dalle leggi nazionali e dalle norme del diritto internazionale applicabili in questo territorio

Palestina

Il presidente Yasser Arafat ha aperto i lavori della sessione straordinaria del Consiglio legislativo palestinese (Clp, Parlamento) per il voto di fiducia al nuovo governo del premier Mahmud Abbas (Abu Mazen

Il presidente palestinese Yasser Arafat ha incontrato stamane a Ramallah (Cisgiordania) il ministro degli esteri giapponese, signora Yoriko Kawaguchi, poco prima della sessione straordinaria del Consiglio legislativo palestinese (Clp, Parlamento) per il voto fiducia al nuovo governo del premier Mahmud Abbas (Abu Mazen). Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi. Ancora ieri, incontrando a Gerusalemme il parlamentare Usa Tom Lantos, il premier israeliano Ariel Sharon ha ribadito la richiesta di un isolamento internazionale del presidente palestinese, criticando gli incontri e i contatti telefonici con Arafat da parte di esponenti governativi stranieri. Citato oggi dal quotidiano palestinese Al Ayyam, il premier Abu Mazen ha dal canto suo confermato di aver deciso di non accettare un eventuale invito alla Casa Bianca per incontrare il presidente Usa George W. Bush finche' Israele non revochera' il confino imposto da oltre un anno ad Arafat nel suo quartier generale a Ramallah

- Il piano di pace 'Road Map' prevede tre fasi per giungere entro il 2005 alla creazione di uno stato palestinese democratico a fianco di Israele e mettere definitivamente fine al conflitto israelo-palestinese. Prima fase, entro il maggio 2003: "la fine del terrore e della violenza, la normalizzazione della vita palestinese e la costruzione di istituzioni palestinesi"; ?cadenzata da una lunga serie di obblighi legati alla sicurezza ma anche alla fine della repressione israeliana e all'inizio dello smantellamento delle colonie. Seconda fase, giugno-dicembre 2003: dopo aver tenuto le prime elezioni palestinesi libere, si porranno le basi del nuovo stato e si terr?na prima conferenza di pace internazionale convocata e presieduta dal Quartetto. Terza fase, 2004-2005: si aprir?on una seconda conferenza internazionale di pace per raggiungere di "un accordo per una soluzione permanente e la fine del conflitto israelo-palestinese". Il documento, che Ap.Biscom ?n grado di anticipare, ?tato elaborato dal Quartetto (Usa-Ue-Onu-Russia) e verr?resentato ufficialmente dagli Stati Uniti nei prossimi giorni, dopo che il nuovo governo palestinese di Abu Mazen avr?ttenuto entro questa sera la fiducia del Consiglio Legislativo (il parlamento ndr.) di Ramallah. "A Performance-Based Road Map To a Permanent Two State Solution to the Israeli-Palestinian Conflict". Il testo ufficiale del nuovo piano di pace per il Medio Oriente si intitola cos?"Una tabella di marcia basata sugli effettivi risultati conseguiti sul campo per una soluzione del conflitto israelo-palestinese che prevede due stati". Il piano - si legge nell'introduzione - ?oncepito "con fasi ben delineate, scadenze, date limite e prove concrete sul campo che mirino a un progresso attraverso passi reciproci delle due parti nei settori della politica della sicurezza, dell'economia degli aiuti umanitari e delle istituzioni, sotto gli auspici del Quartetto. L'obiettivo ?na soluzione definitiva e comprensiva del conflitto israelo-palestinese entro il 2005, come gi?annunciato nel discorso del presidente Bush del 24 giugno 2002, accolto dalle Nazioni Unite il 16 luglio 2002 e contenuto nelle dichiarazioni ministariali esprese dal Quartetto il 17 settembre 2001

Vertice europeo

L'Europa deve parlare con una sola voce e svolgere il suo ruolo sulla scena mondiale, per questa ragione crediamo necessario dare un impeto per la costituzione di una Europa della sicurezza e della difesa".

Lo affermano in una dichiarazione congiunta i leader di Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo al termine del minivertice di Bruxelles, sottolineando anche che "il momento è venuto di superare una nuova tappa" nella costruzione dell'Europa della difesa: "l'Ue deve avere una politica credibile di sicurezza e di difesa, le azioni diplomatiche sono credibili e efficaci se possono poggiare su capacità civili e militari".

I 'Quattro' hanno chiesto nella dichiarazione congiunta che la Convenzione europea e poi la Conferenza intergovernativa incaricate di scrivere la prima costituzione Ue iscrivano nella Magna Charta, in particolare, la possibilità di avviare cooperazioni rafforzate nel settore della difesa e prevedano una "clausola generale di solidarietà e di sicurezza comune che vincoli tutti gli Stati membri".

La dichiarazione dei 'Quattro' chiede anche che nella costituzione europea vengano previste la creazione di una Agenzia per lo sviluppo delle capacità militari e una accademia militare europea.

Sars

Primi casi di Sars in Mongolia e in Nuova Zelanda. La Mongolia finora aveva registrato solo casi di persone con sintomi sospetti, arrivati dalla provincia cinese della Mongolia Interna.

"Al momento ci sono due casi confermati, e quattro probabili in isolamento", ricoverati all'ospedale per le Malattie infettive della capitale Ulan Bator, ha reso noto un portavoce del ministero della Sanità. In Mongolia, alle cui frontiere sono stati lasciati aperti solo i principali punti di passaggio con la Cina, sono già vietati tutti gli assembramenti pubblici, i raduni e i concerti.

Intanto, primo caso registrato anche in Nuova Zelanda, dove i medici hanno rilevato i caratteri della Sars su una donna, appena uscita dal reparto di isolamento dell'ospedale di Hawke's Bay dopo 10 giorni di segregazione.

GR ORE 9.30

Iraq

La televisione araba Al-Jazeera ha detto che truppe americane hanno aperto il fuoco sulla folla a Fellouja, ad ovest di Baghdad, uccidendo 10 persone e ferendone 70.

La città di Falluja si trova circa 50 chilometri a ovest di Baghdad. Il Centcom, il comando centrale in Qatar delle operazioni Usa in Iraq, ha detto di non avere notizie a riguardo.

Secondo il corrispondente di Al-Jazeera da Baghdad, una folla di circa 200 persone si è radunata alla fine delle preghiere della sera nei pressi di una moschea di Falluja dopo che un predicatore aveva chiesto di manifestare contro la presenza americana in Iraq. Ad un certo punto, intorno alla mezzanotte locale (le 22:00 di ieri in Italia), dalla folla qualcuno ha tirato un sasso ed i soldati hanno aperto il fuoco. Il giornalista ha detto di non poter dare con precisione il numero dei feriti limitandosi a dire che sono stati smistati in cinque ospedali della città.

dopoguerra

Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha declinato l'invito degli Stati Uniti a inviare un rappresentante all'incontro a Baghdad per formare un governo temporaneo in Iraq. La decisione di Annan riflette il ruolo non ancora chiarito dell'organismo mondiale nella ricostruzione del Paese

palestina

Deux activistes palestinien des Brigades des Martyrs d'Al-Aqsa, un mouvement lié au Fatah du dirigeant Yasser Arafat, ont été tués mardi par des chars israéliens près de Bethléem en Cisjordanie, ont indiqué des responsables de services de sécurité palestiniens.Un des tués, Mahmoud Salah (28 ans) était chef de ces Brigades pour la région de Bethléem (sud de la Cisjordanie). Le deuxième, Anan Jawarishans), était un de ses lieutenant, ont précisé ces responsables.Les deux hommes ont été tués au village d'al-Khader, près de Bethléem, dans la maison de Mahmoud Salah. Celle-ci avait été encerclée par des chars israéliens qui ont tiré dans sa direction, provoquant la destruction totale du bâtiment, ont-ils ajouté.Ces deux décès ont porté à 3.181 le nombre de personnes tuées depuis le début de l'Intifada (fin septembre 2000), dont 2.397 Palestiniens et 726 Israéliens. Un palestinese e' rimasto ucciso nell'attacco sferrato da due elicotteri israeliani contro un obiettivo non specificato vicino la citta' di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese. Gli elicotteri Apache hanno sparato due razzi, ferendo almeno un'altra persona

G8 Evian

ltre 5.600 militari svizzeri verranno impegnati per il vertice del G8 che si svolgera' ai primi di giugno a Evian, sulla riva meridionale (francese) del Lago Lemano. Lo ha annunciato Luc Fellay, comandante del contingente speciale dell'esercito svizzero costituito per l' appuntamento internazionale, precisando che si trattera' della piu' grande mobilitazione delle Forze armate della Confederazione dal 1945. Non si militarizzera' Ginevra, ha comunque tenuto a sottolineare l'ufficiale. L'esercito svizzero ha detto di voler evitare a tutti i costi il contatto tra militari e manifestanti durante il summit di Evian e che non si impegnera' quindi in missioni di ordine pubblico, che spettano alle polizie locali. Nelle zone delle manifestazioni, in linea di principio non dovrebbero esserci militari, ha dichiarato il comandante. L'esercito, oltre a compiti non riguardanti la sicurezza, dovra' assicurare in primo luogo la protezione dell'aeroporto di Ginevra-Cointrin, dove saranno dispiegati 600 soldati. Gli effettivi dell'esercito messi a disposizione del G8 su richiesta dei Cantoni interessati all'organizzazione del summit - Ginevra, Vaud e Vallese - rappresentano, secondo Fellay, la piu' grande mobilitazione dell'esercito svizzero dal 1945

congo

Almeno 120 persone sono state uccise in due giorni nel corso di scontri etnici avvenuti nella provincia di Ituri, nel nordest del Congo-Kinshasa (ex Zaire), secondo quanto ha affermato ieri un capo ribelle. "Noi raccogliamo le stesse informazioni da differenti fonti e le cifre che abbiamo avuto vanno al di là di quella" ha dichiarato Behrooz Sadry, direttore aggiunto della missione delle Nazioni Unite nel Congo-Kinshasa. Ma le Nazioni Unite non possono confermare in maniera indipendente queste informazioni, tenuto conto dell'insicurezza nella regione, ha sottolineato Sadry per telefono dalla capitale congolese, Kinshasa. Almeno 60 uomini, donne e bambini dell'etnia Hema sono stati uccisi venerdì in un'imboscata tesa dai Lendu, mentre tentavano di fuggire in Uganda per sfuggire alle violenze, ha affermato per telefono satellitare Thomas Lubanga, capo dei ribelli dell'Unione dei patrioti congolesi. I Lendu si sono così vendicati del massacro di 60 dei loro da parte delle milizie Hema di Chef Yves Kahwa Mandro, vicino alla città di Kasenyi, a 15 chilometri a ovest della frontiera ugandese, ha aggiunto Lubanga

Corea del nord

La Corea del Nord non ha mai ammesso di possedere armi atomiche, contrariamente a quanto hanno affermato gli Stati Uniti. Lo ha detto oggi il ministero degli Esteri cinese

sars

Les chefs d'Etat ou de gouvernement des dix pays de l'Association des Nations d'Asie du Sud-Est (ASEAN) ont ouvert mardi à Bangkok un sommet exceptionnel pour coordonner leurs politiques de lutte contre le Syndrome respiratoire aigu sévère (SRAS) qui secoue la région.Les "dix" associeront ensuite à leurs discussions le Premier ministre chinois Wen Jiabao, dont le pays est le plus touché au monde avec 139 morts, avant le territoire de Hong Kong (138). Au sein de la délégation chinoise figure également le chef de l'exécutif de la région administrative spéciale de Hong Kong, Tung Chee-Hua.Ce sommet d'une demi-journée s'ouvre alors que l'Organisation mondiale de la Santé (OMS) vient d'annoncer que le mystérieux virus était en recul dans tous les pays ou territoires les plus touchés --Hong Kong, Singapour, Toronto (Canada) et surtout Vietnam-- sauf la Chine.Epicentre du SRAS, la Chine a dissimulé l'ampleur de la crise liée au virus apparu dès novembre 2002 dans la province du Guangdong (sud) avant de contaminer plus de 5.400 personnes et d'en tuer plus de 330 dans près d'une trentaine de pays. L'ASEAN va tenter à Bangkok de convaincre qu'elle est mobilisée et que la situation est stabilisée, dans l'espoir de limiter l'impact désastreux de la pneumopathie atypique sur le tourisme et les investissements dans la région.Les participants n'oseront probablement pas mettre en cause la gestion de la crise du SRAS par le grand voisin chinois mais devraient dresser l'inventaire des mesures qui ont prouvé une certaine efficacité --dépistage et quarantaine-- et annoncer une harmonisation de leurs politiques anti-SRAS. Au sein de l'ASEAN, plus de la moitié des membres ont été directement touchés: Singapour (22 morts), le Vietnam (5), la Malaisie, les Philippines et la Thaïlande (2 chacun) et l'Indonésie (1 décès "probable").

MilanoQuesta mattina alle 6.30 è iniziato lo sgombero di teknocasa, casa occupata in via rossini 15 a San Giuliano milanese.

Gli occupanti, portati nella caserma dei carabinieri, sono stati denunciati e rilasciati. E' in corso un assemblea presso il centro sociale eterotopia (via risorgimento 21) A presto, per aggiornamenti - dettagli ecc.