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PALESTINA
GLI USA ASCOLTERANNO LE RISERVE DI ISRAELE SULLA ROAD MAP - Le riserve del governo israeliano sul piano diplomatico per la pace in Medio Oriente (la "road map") verranno discusse con Washington nei prossimi giorni. Lo ha detto il primo ministro di Israele Ariel Sharon in una intervista radiofonica. Il premier israeliano ha aggiunto anche che si sta preparando un suo incontro col nuovo primo ministro palestinese Abu Mazen. Le trattative coi palestinesi - ha anche detto - si focalizzeranno sulla necessità di porre fine al terrorismo, alla violenza e alll'incitamento alla violenza stessa. Abu Mazen, secondo Sharon, ha capito che Israele non si farà piegare dal terrorismo. Col nuovo premier dell'Anp, a differenza che con Yasser Arafat, secondo Sharon una trattativa concreta "è possibile, ma non sarà facile". Il segretario di Stato Usa Colin Powell incontrerà Abu Mazen e il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erakat domenica prossima. Lo ha annunciato lo stesso Erekat.
DA PARTE LORO GLI USA ASCOLTERANNO LE RISERVE DI ISRAELE SULLA ROAD MAP - Le riserve del governo israeliano sul piano diplomatico per la pace in Medio Oriente (la "road map") verranno discusse con Washington nei prossimi giorni. Lo ha detto il primo ministro di Israele Ariel Sharon in una intervista radiofonica. Il premier israeliano ha aggiunto anche che si sta preparando un suo incontro col nuovo primo ministro palestinese Abu Mazen. Le trattative coi palestinesi - ha anche detto - si focalizzeranno sulla necessità di porre fine al terrorismo, alla violenza e alll'incitamento alla violenza stessa. Abu Mazen, secondo Sharon, ha capito che Israele non si farà piegare dal terrorismo. Col nuovo premier dell'Anp, a differenza che con Yasser Arafat, secondo Sharon una trattativa concreta "è possibile, ma non sarà facile". Il segretario di Stato Usa Colin Powell incontrerà Abu Mazen e il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erakat domenica prossima. Lo ha annunciato lo stesso Erekat.

GR ORE 13.00

Esteri

Iraq

Gli inviati a Baghdad del quotidiano australiano 'Sydney Morning Herald' hanno ottenuto un'audiocassetta che sarebbe stata registrata in settimana dal deposto presidente iracheno Saddam Hussein. Due uomini - precisa il giornale - hanno consegnato la cassetta all'equipe del 'Sydney Morning Herald' dopo aver tentato invano di darla alla televisione satellitare del Qatar 'Al Jazira'. Nella registrazione, una voce stanca, che sarebbe quella di Saddam Hussein, invita il popolo iracheno a unirsi per resistere contro le forze d'occupazione americano-britanniche. Dobbiamo ritornare allo strumento della lotta clandestina con cui abbiamo cominciato la nostra vita (...) il vostro compito principale e' cacciare il nemico dal vostro Paese, afferma la voce Un voce stanca: "Non voglio parlare in dettaglio dell'occupazione, del come e il perch?Voglio invece sottolineare come fronteggiare gli invasori e cacciarli fuori dell'Iraq". Una pausa per tossire. "A quanto sembra dobbiamo tornare alla lotta clandestina, dalla quale siamo nati. Vi parlo in segretezza dal cuore del Grande Iraq, e vi dico che il vostro grande compito, arabi e curdi, sciiti e sanniti, musulmani e cristiani, popolo iracheno di tutte le religioni, e di spingere a calci il nemico fuori del nostro Paese". . Secondo Talib al Shar'aa, professore all'Universit?i Baghdad, la voce sembra quella di Saddam, e lo stile ?uello caratteristico del ra? Il nastro sembra sia stato registrato due giorni fa.

Dal Nord dell'Iraq, scontri fra curdi e arabi : ancora morti Almeno tre persone sono morte negli ultimi tre giorni in scontri fra curdi e arabi a nord di Baghdad. Secondo medici dell'ospedale di Khalis, vicino Baaqubah, 40 chilometri a Nord di Baghdad, gli scontri sono iniziati dopo che alcuni arabi hanno iniziato a sparare contro curdi che viaggiavano lungo la strada che da Kirkuk porta a Baghdad. "Nelle strade c'è molta gente armata che si abbandona a vendette reciproche", ha detto Ahmed Mohammed, un medico dell'ospedale locale. "Posso affermare che tre persone sono morte, ma credo che il numero sia molto più alto", ha aggiunto. Le forze americane sono entrate nella cittadina la notte scorsa per aiutare a riportare l'ordine, dopo che la polizia locale, che non viene pagata da settimane, ha abbandonato il servizio. Dopo aver pattugliato la cittadina, le forze americane si sono ritirate promettendo però di inviare altrri soldati nei prossimi giorni. Secondo le fonti mediche, c'è nella regione un forte risentimento fra la popolazione di origine araba e quella curda. I curdi, che hanno controllato gran parte del nord dell'Iraq dalla fine della guerra del Golfo del 1991, hanno aiutato la coalizione guidata dagli Usa nella guerra per rovesciare il regime di Saddam Hussein.

INTANTO: GLI USA RICHIAMANO IN SERVIZIO GLI EX MEMBRI DEL PARTITO BAATH = Ha il volto dei vecchi dirigenti del partito Baath il processo di ricostruzione dell'Iraq dopo la deposizione del regime di Saddam Hussein. Secondo quanto riporta questa mattina il Washington Post infatti, mentre da una parte continua a ritmo incessante la caccia ai 55 leader supremi che piu' si sono compromessi con la dittatura del rais, dall'altra gli Stati Uniti starebbero favorendo il reintegro di circa 2 milioni di ex appartenenti al partito nelle strutture industriali del paese, e in molti casi nelle funzioni piu' importanti dello stato. "Se li lasciassimo tutti fuori, allora il paese arriverebbe al collasso - ha dichiarato una fonte dell'amministrazione americana al quotidiano - perche' gli uomini del partito rimangono quelli piu' qualificati. In certi casi bisogna prendere atto della realta' e lavorare con quello che si tra le mani". Dopo aver vissuto nel terrore per alcune settimane di essere arrestati e sbattuti in penitenziari come quello di Guantanamo, gli ex membri del partito Baath si ritrovano cosi' dunque a gestire quello stesso potere che in teoria la campagna militare americana mirava a strappar loro di mano.

Palestina

Un neonato palestinese di 18 mesi è stato gravemente ferito oggi alla nuca dai colpi sparati da militari israeliani in direzione del campo profughi di Khan Yunes, nel sud della Striscia di Gaza, si è appreso da fonti mediche palestinesi. Il piccolo, Aliyan al Bashiti, ferito mentre si trovava a casa, è stato portato in condizioni critiche all'ospedale, secondo le stesse fonti. I colpi provenivano dai soldati che controllano la vicina colonia ebrea di Gadid, secondo fonti di sicurezza palestinesi. L'esercito israeliano aveva in precedenza segnalato dei colpi di mortaio palestinesi, che non hanno fatto feriti, contro alcune colonie dello stesso settore.

Ariel Sharon ha manifestato oggi l'intenzione di incontrare il nuovo primo ministro palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ma ha ammonito che le possibilita' di un accordo di pace dipendono dalla rinuncia palestinese alla pretesa del ritorno dei profughi nel territorio sul quale oggi sorge lo stato di Israele. Ma Abbas, nel suo primo discorso radiotrasmesso, aveva affermato di non voler rinunciare a perseguire il diritto di tutti i profughi palestinesi a tornare nella loro terra, pur manifestando anche lui l'intenzione di conferire con il primo ministro israeliano. Il segretario di stato americano Colin Powell e' atteso per sabato prossimo in Israele, dove intende esercitare pressioni per la piena applicazione della "mappa" per la pace. Le riserve di Israele sulla mappa per la pace verranno discusse a Washington nei prossimi giorni, ha detto il premier israeliano Ariel Sharon in una intervista concessa alla radio dello stato ebraico.

DA PARTE LORO GLI USA ASCOLTERANNO LE RISERVE DI ISRAELE SULLA ROAD MAP - Le riserve del governo israeliano sul piano diplomatico per la pace in Medio Oriente (la "road map") verranno discusse con Washington nei prossimi giorni. Lo ha detto il primo ministro di Israele Ariel Sharon in una intervista radiofonica. Il premier israeliano ha aggiunto anche che si sta preparando un suo incontro col nuovo primo ministro palestinese Abu Mazen. Le trattative coi palestinesi - ha anche detto - si focalizzeranno sulla necessità di porre fine al terrorismo, alla violenza e alll'incitamento alla violenza stessa. Abu Mazen, secondo Sharon, ha capito che Israele non si farà piegare dal terrorismo. Col nuovo premier dell'Anp, a differenza che con Yasser Arafat, secondo Sharon una trattativa concreta "è possibile, ma non sarà facile". Il segretario di Stato Usa Colin Powell incontrerà Abu Mazen e il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erakat domenica prossima. Lo ha annunciato lo stesso Erekat.

Dopo iraq

Veleni del dopoguerra in Gran Bretagna. Il partito laburista ha sospeso ieri George Galloway, uno dei capofila della 'rivolta' laburista contro Blair ma anche l'uomo accusato di aver ricevuto uno 'stipendio' da Saddam Hussein per evitare la guerra e spostare gli equilibri politici in Gran Bretagna. E Galloway - che vede a rischio la sua carriera politica - oggi replica: Blair si fa campione della libert?i parola "a Baghdad ma non la vuole in Gran Bretagna". Ieri il segretario generale del partito, David Triesman, ha sospeso Galloway mentre il partito ha aperto un'inchiesta interna per verificare l'accusa nei suoi.confronti. Secondo quanto scritto dal telegraph e dal Christian Science Monitor, documenti ritrovati a Baghdad dimostrerebbero che Galloway sarebbe stato sul libro paga di Saddam Hussein. La decisione del labour Party non ?olo uno smacco politico per Galloway ma rischia anche di compromettere seriamente il suo futuro politico. Sospeso dal partito, galloway non potrebbe puntare nell'autunno prossimo alla nomination laburista per il seggio di Glasogow. Circa un mese fa fu il Daily Telegraph a scrivere di aver trovato documenti presso il ministero degli Esteri saccheggiato di Baghdad in cui erano esposti dettagliatamente i collegamenti finanziari tra Galloway e il governo di Saddam. Anche il Christian Science monitor ha asserito che ha preso soldi dal dittatore iracheno. Ma Galloway nega di aver accettato soldi dall'ex regime iracheno e sostiene di essere una vittima "di una deliberata campagna di falsificazione e inganno" Il segretario generale dei laburisti David Triesman ha dichiarato che la sospensione non ?onnessa le accuse riportate dai giornali, ma riguarda le affermazioni fatte da Galloway durante la guerra. Un portavoce laburista ha detto che il partito ha ricevuto lamentele sul fatto che Galloway ha portato "discredito sul partito laburista per il suo comportamento dannoso e pregiudizievole". In un'intervista del 28 marzo scorso alla televisione di Abu Dhabi Galloway ha fatto appello alle nazioni arabe per "schierarsi al fianco del popolo iracheno", e ai soldati britannici per rifiutarsi di combattere. Dichiarazioni che hanno portato alla richiesta di espulsione del deputato dal partito. Galloway ?tato a lungo una spina nel fianco di Tony Blair. Ha intrapreso una campagna per mettere fine alle sanzioni in Iraq; ha fondato un'associazione per aiutare i bambini iracheni vittima delle sanzioni. Le accuse contro il deputato laburista somigliano molto a quelle che vengono portate avanti in questi giorni contro il governo francese, accusato di aver addirittura falsificato documenti per consentire l'espatrio di dirigentio del governo iracheno. E ancora un attacco alla francia è stato fatto oggi dal consigliere del presidente americano George W. Bush, Condolezza Rice, che ha duramente rimproverato alla Francia e alla Germania di aver "preso la Nato in ostaggio", in un'intervista ad alcuni giornalisti spagnoli pubblicata oggi sul Pais. "Continuiamo a essere alleati di Parigi e Berlino", assicura il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano, "ma durante la crisi dell'Iraq, si sono verificate cose molto preoccupanti. Non si deve prendere la Nato in ostaggio". "È preoccupante che la Germania e la Francia abbiano cercato di evitare che la Nato rafforzi la sicurezza della Turchia, vi sono molte cose inquietanti in questo processo".

iran

Une majorité de députés iraniens a appelé à oeuvrer à une normalisation des relations internationales, en même temps qu'à des réformes intérieures, pour faire face aux "menaces étrangères" et notamment américaines, selon une lettre ouverte lue mercredi matin au parlement."Il faut une diplomatie active sur la scène mondiale pour normaliser les relations internationales", dit cette lettre signée par 153 députés sur 290 que compte le parlement à majorité réformatrice.Le texte estime que "le pays se trouve dans une situation critique". Il invoque à l'intérieur l'action de "ceux qui s'opposent aux réformes", mais dit aussi qu'avec "l'installation des forces américaines en Afghanistan et l'occupation de l'Irak, la menace est arrivée jusqu'à nos frontières".

spagna

Il premier spagnolo Jos?aria Aznar ha proposto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la creazione di una "lista unica" delle organizzazioni terroristiche in seno al Comitato antiterrorismo, che la Spagna presiede dal 4 aprile. La lista dovrebbe essere analoga a quella creata dagli Usa dopo gli attentati dell'11 settembre. L'obiettivo ?i giungere a un solo elenco delle varie elencazioni dei centri terroristici elaborate da Usa, Onu, Unione europea e singoli Paesi. Per questo, occorrer?n'apposita risoluzione del Consiglio. Inoltre, Aznar ha chiesto di rafforzare i programmi di cooperazione internazionale per la lotta al terrore e ha appoggiato la creazione di un foro indipendente delle Nazioni Unite per dar voce alle vittime del terrorismo La proposta di Aznar ha visto le perplessit?ell'ambasciato britannico all'Onu, Jeremy Greenstock, secondo cui una lista del genere "potrebbe essere possibile soltanto dopo che l'Assemblea dell'Onu abbia concordato una definizione di terrorismo". Prima di pronunciare il discorso Aznar si ?ncontrato con il Segretario Generale dell'Onu Kofi Annan, per discutere della ricostruzione in Iraq e del ruolo del Palazzo di Vetro in questa nuova fase, nonch?ella messa in funzione della "tabella di marcia" per la pace in Medio Oriente messa a punto dal Quartetto (Usa, Russia, Ue ed Onu). Oggi a Washington ci sar?'incontro col presidente degli Stati Uniti George W. Bush, al quale Aznar arriva, secondo anticipazioni della stampa spagnola, con una richiesta ben precisa: far inserire Batasuna, braccio politico dell'Eta gi?messo al bando dal governo di Madrid, nella lista nera del Dipartimento di Stato che elenca tutte le principali organizzazioni terroristiche mondiali.

Algeria, imboscata: uccisi sei militari Sei militari sono stati uccisi ieri in Algeria in un'imboscata tesa da terroristi di matrice islamica a Keddara, nella regione di Boumerdes, una cinquantina di chilometri a est di Algeri. I militari erano di pattuglia in un settore boscoso all'uscita della città quando il veicolo sul quale si trovavano si è dovuto fermare per l'esplosione di una bomba messa a lato della strada. Gli islamici armati, approfittando della sorpresa, hanno attaccato le loro vittime uccidendole con armi da fuoco e all'arma bianca. In questa zona del paese operano da tempo elementi del Gruppo salafista per la predicazione e il combattimento (Gspc) di Hassan Hattab, il gruppo terroristico attualmente meglio strutturato e organizzato in Algeria. Due militari erano stati uccisi lunedì nel corso di uno scontro a fuoco nella foresta di Stamboul, vicino Mascara, 360 chilometri a ovest di Algeri: scontro in cui hanno perso la vita anche sei terroristi della Katibat el Essalafia, gruppo dissidente del Gia. Dall'inizio del mese di aprile, circa 100 persone, delle quali 60 islamici armati, sono state uccise in azioni legate al terrorismo di matrice islamica, secondo un bilancio ricavato dai giornali e da fonti ufficiali. Dall'inizio dell'anno le vittime sono circa 440.

Italia

Cosenza

Lavoro Reggio Calabria, Incidente sul lavoro, un operaio muore schiacciato da traliccio Un operaio è morto ed un altro è rimasto ferito, stamani, poco dopo le 9,30, in seguito al crollo di un traliccio in disuso sul quale stavano lavorando alla periferia di Palmi (Rc). I due, dipendenti di una ditta di Catania, stavano procedendo alla rimozione della struttura, alta circa 15 metri, in località Impiombato, a ridosso del centro abitato. Uno dei due operatori è deceduto sul colpo in seguito allo schianto, l'altro è stato trasportato nell'ospedale cittadino.

Migranti BLOCCATO TENATIVO DI RIVOLTA NEL CENTRO DI ACCOGLIENZA DI LAMEZIA TERME = Circa settanta immigrati hanno tentato una rivolta, che e' stata subito sedata dalla Polizia, all'interno del centro di accoglienza per immigrati di Lamezia Terme. Secondo la ricostruzione della Questura di Catanzaro i disordini sono stati causati da alcuni extracomunitari sottoposti a regime di trattenimento. E’ stato il trasferimento di uno degli ospiti nell'infermeria del centro a provocare le proteste. Secondo la questura, alcuni immigrati avrebbero aggredito il personale di vigilanza tentando di fuggire, ma le volanti inviate dal Questore ed i rinforzi dei Carabieniri e della guardia di Finanza hanno bloccato i fuggitivi, mentre altri ospiti della struttura scagliavano contro gli agenti mattoni e tegole. Il bilancio dei disordini e' di un agente ferito e numerosi vetri infranti.

federmeccanica

Riprenderanno alle tredici gli incontri tra sindacati e federmeccanica, ma già si i profila l'intesa per il contratto dei metalmeccanici. L'accordo verra' presumibilmente siglato oggi pomeriggio da Federmeccanica e da Fim e Uilm, mentre la Fiom ha definito "offesiva" la proposta degli industriali. L'incremento e' di 90 euro, divise in tre tranche: 45 a luglio, 24 a febbraio 2004 e 21 a dicembre 2004. E' prevista poi una una tantum, divisa in due parti, la prima di 115 euro a giugno 2003, la seconda a gennaio 2004 di 105 euro. A questa cifra devono essere aggiunti altri 10 euro per 'vacanza contrattuale'. I capitoli su formazione, lavoro interinale e salute sono gli altri temi dell'intesa.

  • L' accordo,comunque, non sara' firmato dalla Fiom, che ha gia' parlato di proposte irricevibili. Alla riunione ristretta partecipano due delegati della Fiom (non il segretario generale che comunque e' presente in confindustria). La delegazione, prima dell' inizio dell' incontro, ha cantato alcune strofe di Contessa e Rossini, due canzoni di protesta di Paolo Pietrangeli. In particolare, l' entrata dei delegati in ristretta e' stata accompagnata dalla strofa di Rossini: Aveva solo un vestito da festa, se lo metteva alle grandi occasioni, a lui gli dissero domani ai padroni gliela faremo, faremo pagar.

Berlusconi

Rilancia la posta Silvio Berlusconi: dopo la lettera scritta al Corriere della Sera, e pubblicata questa mattina in prima pagina, dove chiedeva l'approvazione del lodo maccanico :Questa mattina, in una trasmissione radiofonica, Silvio Berlusconi afferma che dovrebbe valere anche per i parlamentari l'eventuale regola generale della sospensione del processo che il cosiddetto Lodo Maccanico prevede per le alte cariche istituzionali. Il premier, ospite di 'Radioanch'io', rispondendo alla domanda se la sospensione del processo dovresse riguardare anche i coimputati come Previti, ha infatti detto: Non voglio fare un caso personale su Cesare... ma e' chiaro che tutti coloro che sono stati scelti dai cittadini come membri del Parlamento, nel quale questi cittadini vogliono da loro essere rappresentati, deve rientrare nella norma generale, non si possono fare differenze. Pure, nella lettera al corriere, berlusconi aveva affermato di non voler fare del lodo maccanico un caso personale, ma di giustizia generale. Serantini

Nato il 16 luglio 1951 a Cagliari. Militante della sinistra rivoluzionaria a Pisa. Il 5 maggio 1972 partecipa al presidio antifascista indetto da Lotta continua a Pisa contro il comizio dell'on. Giuseppe Niccolai del Movimento Sociale Italiano. Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia; durante una delle innumerevoli cariche Franco viene circondato da un gruppo di celerini del Secondo e del Terzo plotone della Terza compagnia del I Raggruppamento celere di Roma, sul lungarno Gambacorti, e pestato a sangue. Successivamente viene trasferito prima in una caserma di polizia e poi al carcere Don Bosco, dove, il giorno dopo, viene sottoposto ad un interrogatorio, durante il quale manifesta uno stato di malessere generale che il Giudice e le guardie carcerarie e il medico del carcere non giudicano serio. Il 7 maggio, dopo due giorni di agonia, Serantini viene trovato in coma nella sua cella, trasportato al pronto soccorso del carcere muore alle 9,45. Il pomeriggio dello stesso giorno le autorità del carcere cercano di ottenere dal Comune l'autorizzazione al trasporto e al seppellimento del cadavere. L'ufficio del Comune rifiuta, mentre la notizia della morte di Serantini si diffonde in tutta la città. Il giorno dopo si svolge l'autopsia: l'avvocato Giovanni Sorbi, esce dalla sala dell'obitorio dell'Ospedale di Santa Chiara e ricorda: "E' stato un trauma assistere all'autopsia, veder sezionare quel ragazzo che conoscevo. Un corpo massacrato, al torace, alle spalle, al capo, alle braccia. Tutto imbevuto di sangue. Non c'era neppure una piccola superficie intoccata. Ho passato una lunga notte di incubi". I suoi funerali il 9 maggio 1972 vedono una grande partecipazione popolare.

GR ORE 9.00

ESTERI

Iraq

Gli inviati a Baghdad del quotidiano australiano 'Sydney Morning Herald' hanno ottenuto un'audiocassetta che sarebbe stata registrata in settimana dal deposto presidente iracheno Saddam Hussein. Due uomini - precisa il giornale - hanno consegnato la cassetta all'equipe del 'Sydney Morning Herald' dopo aver tentato invano di darla alla televisione satellitare del Qatar 'Al Jazira'. Nella registrazione, una voce stanca, che sarebbe quella di Saddam Hussein, invita il popolo iracheno a unirsi per resistere contro le forze d'occupazione americano-britanniche. Dobbiamo ritornare allo strumento della lotta clandestina con cui abbiamo cominciato la nostra vita (...) il vostro compito principale e' cacciare il nemico dal vostro Paese, afferma la voce Un voce stanca: "Non voglio parlare in dettaglio dell'occupazione, del come e il perch?Voglio invece sottolineare come fronteggiare gli invasori e cacciarli fuori dell'Iraq". Una pausa per tossire. "A quanto sembra dobbiamo tornare alla lotta clandestina, dalla quale siamo nati. Vi parlo in segretezza dal cuore del Grande Iraq, e vi dico che il vostro grande compito, arabi e curdi, sciiti e sanniti, musulmani e cristiani, popolo iracheno di tutte le religioni, e di spingere a calci il nemico fuori del nostro Paese". . Secondo Talib al Shar'aa, professore all'Universit?i Baghdad, la voce sembra quella di Saddam, e lo stile ?uello caratteristico del ra? Il nastro sembra sia stato registrato due giorni fa.

Terrorismo

Il premier spagnolo Jos?aria Aznar ha proposto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la creazione di una "lista unica" delle organizzazioni terroristiche in seno al Comitato antiterrorismo, che la Spagna presiede dal 4 aprile. La lista dovrebbe essere analoga a quella creata dagli Usa dopo gli attentati dell'11 settembre. L'obiettivo ?i giungere a un solo elenco delle varie elencazioni dei centri terroristici elaborate da Usa, Onu, Unione europea e singoli Paesi. Per questo, occorrer?n'apposita risoluzione del Consiglio. Inoltre, Aznar ha chiesto di rafforzare i programmi di cooperazione internazionale per la lotta al terrore e ha appoggiato la creazione di un foro indipendente delle Nazioni Unite per dar voce alle vittime del terrorismo La proposta di Aznar ha visto le perplessit?ell'ambasciato britannico all'Onu, Jeremy Greenstock, secondo cui una lista del genere "potrebbe essere possibile soltanto dopo che l'Assemblea dell'Onu abbia concordato una definizione di terrorismo". Prima di pronunciare il discorso Aznar si ?ncontrato con il Segretario Generale dell'Onu Kofi Annan, per discutere della ricostruzione in Iraq e del ruolo del Palazzo di Vetro in questa nuova fase, nonch?ella messa in funzione della "tabella di marcia" per la pace in Medio Oriente messa a punto dal Quartetto (Usa, Russia, Ue ed Onu). Oggi a Washington ci sar?'incontro col presidente degli Stati Uniti George W. Bush, al quale Aznar arriva, secondo anticipazioni della stampa spagnola, con una richiesta ben precisa: far inserire Batasuna, braccio politico dell'Eta gi?messo al bando dal governo di Madrid, nella lista nera del Dipartimento di Stato che elenca tutte le principali organizzazioni terroristiche mondiali.

Baschi

Dodici intellettuali europei e americani hanno firmato un manifesto che condanna "la penosa atmosfera di impunit?orale, favorita dalle istituzioni nazionaliste (delle provincie basche) e dalla gerarchia cattolica basca", in cui l'Eta compie i suoi attentati. Lo riferisce il sito internet del quotidiano spagnolo El Mundo. Gli autori del manifesto sono: Paolo Flores d'Arcais, Gianni Vattimo, Fernando Arrabal, Alfredo Bryce Echenique, Michael Burleigh, Carlos Fuentes, Nadine Gordimer, Juan Goytisolo, Carlos Monsivais, Bernard-Henri Levy, Paul Preston e Mario Vargas Llosa. I dodici intellettuali, rivolgendosi ai cittadini europei, chiedono che il prossimo 25 maggio venga dichiarato "lo stato di indignazione generale in memoria delle vittime che nei Paesi Baschi muoiono per la libert?in onore di coloro che ancora oggi la difendono con il coraggio che, un giorno non molto lontano, commuover?'Europa". "Sebbene la memoria dell'Olocausto sia onorata in Europa - continua il manifesto -, pochi europei sanno che oggi nei Paesi Baschi cittadini liberi vengono minacciati e assassinati. Sebbene possa sembrare una menzogna, oggi i candidati dei cittadini liberi dei Paesi Baschi sono condannati a morte dai mercenari dell'Eta e condannati all'umiliazione dai loro complici nazionalisti

Palestina

Un palestinese appartenente al gruppo Hamas e' rimasto ucciso in un'esplosione vicino a Nablus, nella parte settentrionale della Cisgiordania. Amin Menzalawi (28 anni), miliziano del 'braccio armato' di Hamas, le 'Brigate Ezzedin al-Qassam', era ricercato dagli israeliani ed e' stato colpito nel villaggio di Zawata.

Kenia

KENYA – Sono aumentate a un milione le persone rimaste senza casa in seguito alle violente alluvioni che da due settimane colpiscono il Kenya. Lo riferisce il principale quotidiano keniano 'The Nation', precisando che i più colpiti sono gli abitanti e quelli delle zone occidentali del Paese e della provincia di Nyanza. L'ultimo allarme riguarda la popolazione civile che vive lungo il corso del fiume Tana, invitata dalle autorità keniane ad allontanarsi dalla zona dopo che la violenza delle acque ha già distrutto gli argini in alcuni punti. In risposta all'emergenza, che ha già causato la morte di 30 persone, Un volo charter organizzato dall'Acnur ha sganciato su Dabaab (un complesso di 3 campi profughi che ospita 130mila rifugiati) aiuti umanitari, cibo e 12mila litri di combustibile, indispensabili per far funzionare i generatori di corrente utilizzati dalle cliniche e dagli ospedali del campo. Secondo quanto riferito dall'Acnur, nei prossimi giorni sarà effettuata una nuova spedizione, organizzata insieme con il governo keniano, per consegnare ai rifugiati di Dabaab migliaia di impermeabili.

Uganda

UGANDA – Sono circa 2 milioni e 700mila i bambini lavoratori in Uganda: lo ha detto alla stampa locale David Ogaram, alto funzionario del ministero del lavoro, spiegando che, su circa 25 milioni di abitanti, quasi 3 milioni di minori "lavorano in situazioni di sfruttamento, in ambienti privi di garanzie igieniche o sono impegnati in attività che mettono a rischio la loro vita". Ogaram ha ricordato che, in base a un decreto emanato nel 1975, i bambini sotto i 12 anni non possono andare a lavorare, mentre a quelli dai 12 ai 18 è proibito svolgere attività lavorative nelle ore notturne. Il funzionario ha aggiunto che, grazie alla collaborazione di organizzazioni non governative (ong), negli ultimi due anni 3.500 bambini, POCHI IN CONFRONTO AI 3 MILIONI, sono stati sottratti ai loro sfruttatori e hanno fatto ritorno a scuola.

Oggi il 31° anniversario dell’uccisione del compagno Franco Serantini. Nato il 16 luglio 1951 a Cagliari. Militante della sinistra rivoluzionaria a Pisa. Il 5 maggio 1972 partecipa al presidio antifascista indetto da Lotta continua a Pisa contro il comizio dell'on. Giuseppe Niccolai del Movimento Sociale Italiano. Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia; durante una delle innumerevoli cariche Franco viene circondato da un gruppo di celerini del Secondo e del Terzo plotone della Terza compagnia del I Raggruppamento celere di Roma, sul lungarno Gambacorti, e pestato a sangue. Successivamente viene trasferito prima in una caserma di polizia e poi al carcere Don Bosco, dove, il giorno dopo, viene sottoposto ad un interrogatorio, durante il quale manifesta uno stato di malessere generale che il Giudice e le guardie carcerarie e il medico del carcere non giudicano serio. Il 7 maggio, dopo due giorni di agonia, Serantini viene trovato in coma nella sua cella, trasportato al pronto soccorso del carcere muore alle 9,45. Il pomeriggio dello stesso giorno le autorità del carcere cercano di ottenere dal Comune l'autorizzazione al trasporto e al seppellimento del cadavere. L'ufficio del Comune rifiuta, mentre la notizia della morte di Serantini si diffonde in tutta la città. Il giorno dopo si svolge l'autopsia: l'avvocato Giovanni Sorbi, esce dalla sala dell'obitorio dell'Ospedale di Santa Chiara e ricorda: "E' stato un trauma assistere all'autopsia, veder sezionare quel ragazzo che conoscevo. Un corpo massacrato, al torace, alle spalle, al capo, alle braccia. Tutto imbevuto di sangue. Non c'era neppure una piccola superficie intoccata. Ho passato una lunga notte di incubi". I suoi funerali il 9 maggio 1972 vedono una grande partecipazione popolare.

gror030507 (last edited 2008-06-26 10:01:21 by anonymous)