ORE 13.00

Italia

Roma, incidente ferroviario

Un attimo di disattenzione di uno dei due macchinisti, forse, è la causa dell' incidente ferroviario avvenuto poco dopo le 8 nei pressi di Ponte Lanciani per il mancato rispetto di uno stop. Lo ha detto il prefetto di Roma Emilio Del Mese ricostruendo l'accaduto. Fra le dieci persone ferite, la più grave avrebbe una gamba rotta. Altre dieci-quindici persone sono rimaste contuse e non hanno richiesto l' assistenza medica. L' incidente è avvenuto all' altezza di ponte Lanciani, all'intersezione tra la circonvallazione Nomentana e via dei Monti Tiburtini. Secondo i vigili urbani, due carrozze di un treno avrebbero sviato dai binari, urtando l' altro convoglio e coinvolgendo sei carrozze di quest' ultimo. Le due carrozze sono cadute su un fianco finendo sulla massicciata. I due treni, Intercity (il 287 partito da Monaco e diretto a Napoli che stava per fermarsi alla stazione Tiburtina, e il treno 384, partito da Siracusa e diretto a Milano), viaggiavano a velocità ridotta, dal momento che uno stava entrando nella stazione Tiburtina e l' altro ne era appena uscito. In quel tratto, in ogni caso, la velocità massima consentita è di 30 chilometri orari. I passeggeri sono stati portati via da alcune navette messe a disposizione da Trenitalia. "Quando ci siamo accorti dell' incidente - ha detto Giuseppe De Simone, uno dei primi vigili urbani intervenuti - abbiamo visto le carrozze fuori dai binari e scene di disperazione dei passeggeri, alcuni dei quali erano seduti a terra con le valigie in mano. Abbiamo immediatamente dato i primi soccorsi, chiedendo l' intervento delle ambulanze e dei vigili del fuoco". Il prefetto Del Mese, da parte sua, ha espresso soddisfazione per il "perfetto funzionamento" del piano di intervento scattato subito dopo l' incidente. "Nonostante fosse ora di punta e i vigili del fuoco fossero impegnati contemporaneamente anche in un'altra zona della città, tutto si è svolto senza problemi - ha detto il prefetto - I soccorsi sono stati tempestivi e in poco tempo sulla zona sono arrivati un elicottero del centro aviazione dei Vigili del Fuoco e un aereo leggero della Polizia di Stato". Sul posto sono intervenuti oltre 70 vigili del fuoco provenienti da Roma e provincia, con una ventina di squadre. Gli agenti della polizia ferroviaria di Roma intervenuti sul posto dove è avvenuto l'incidente tra i due treni, poco dopo la stazione Tiburtina, hanno provveduto a sequestrare la zona tachigrafica "dove è registrata la velocità dei treni e la zona dei segnali dove viene registrato il funzionamento dei segnali sulla tratta ferroviaria".

Milano

Prosegue davanti ai Comuni della zona di Arese la protesta dei lavoratori dell’Alfa Romeo. In attesa di incontrare il presidente della Regione, Formigoni, i cassintegrati hanno manifestato ieri davanti al Comune di Arese e oggi saranno a Garbagnate Milanese. Chiedono «di accelerare l’applicazione dell’accordo firmato in Regione il 26 febbraio», che prevede il rilancio dell’area industriale, e «di intervenire per integrare il reddito esiguo di 600 euro al mese dei cassintegrati». Alla protesta partecipano 400 tra lavoratori e lavoratrici Fino a sabato era durato invece il presidio davanti al duomo di milano, continuato per tre giorni dopo la manifestazione che aveva attraversato il centro della città

diritti digitali

Uno degli estensori della famigerata legge sull'editoria (62/2001), il responsabile del dipartimento Editoria di Palazzo Chigi, nonché commissario straordinario della SIAE, Mauro Masi, sta nuovamente suscitando attenzione dopo le recentissime dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera. Dichiarazioni nelle quali invoca una misura drastica: per tutti i siti un direttore responsabile. Lo scenario in cui si muove Masi, che evoca i più oscuri timori a cui si è dato risalto su queste pagine dopo il varo della contestatissima e ambigua legge sull'editoria, è quello della pirateria informatica e multimediale e dell'editoria internet. Secondo Masi, infatti, solo attraverso la responsabilizzazione giuridica diretta di chi pubblica un sito web è possibile ottenere importanti passi avanti nel contrastare fenomeni di illecito. Masi se la prende anche con la libertà in internet, sostenendo che il diritto d'autore va tutelato per consentire ai giovani di arrichcirsi economicamente Ma anche per chi pubblica online, secondo Masi, le cose dovrebbero andare diversamente. "Il tentativo in atto - ha affermato - è applicare anche a Internet il criterio della responsabilità a mezzo stampa, ma per ora, in assenza di una norma specifica, tutto è molto difficile." "Per ora - ha dichiarato - manca una norma che responsabilizzi il titolare del sito". Affermazioni importanti, dunque, che invocano una ulteriore legislazione che a molti sembra confliggere con le libertà digitali.

Esteri

Incontro Putin Powell

Petrolio e dopo Saddam, ma anche terrorismo internazionale e Medio Oriente. A poche ore dagli attacchi che hanno ucciso decine di cittadini occidentali in Arabia Saudita, il segretario di Stato americano Colin Powell è a Mosca per incontrare il ministro degli Esteri Igor Ivanov e il presidente russo Vladimir Putin. Ed affrontare molti problemi di relazioni internazionali sui quali Washington e Mosca non sembrano vicinissime. In particolare, l'esportazione russa di tecnologia e know-how in Iran potrebbe gettare un'ombra sul vertice del mese prossimo fra il presidente americano George W. Bush e il Putin a San Pietroburgo: i russi non vogliono rinunciare alle commesse, nonostante gli appelli di Washington, preoccupata da un'eventuale escalation nucleare di Teheran. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ritiene che il governo iraniano sia protagonista di un energico programma di armamenti, e Powell spera che i rapporti prodotti dagli ispettori al nucleare possano aiutarlo a convincere la controparte a cambiare condotta. Ma la vendita di tecnologia all'Iran non è l'unico nervo scoperto fra Russia e Stati Uniti. Alle Nazioni Unite, la Russia sta opponendo resistenza a una risoluzione statunitense per la revoca delle sanzioni all'Iraq, dopo la cacciata di Saddam Hussein. Mosca pretende assicurazioni sull'assenza di armi di distruzione di massa nel Paese del Golfo: argomento scomodo per Bush, visto che gli ispettori americani inviati in Iraq non hanno trovato nulla di rilevante in materia. In agenda anche la spinosa questione degli ispettori Onu, che non risultano bene accetti dall'amministrazione Bush nella fase post-bellica. Putin spera inoltre di ottenere un accordo con la controparte per una cooperazione nei sistemi di difesa missilistica, dopo aver ceduto alla scelta di Bush di abbandonare il trattato Abm (Anti Ballistic Missiles) del 1972, per dare avvio alla costruzione e schieramento di missili anti-balistici in grado di intercettare eventuali attacchi intercontinentali. Sul tavolo, infine, anche la gestione del dopoguerra iracheno e la questione petrolifera: gli accordi siglati da Saddam Hussein restaranno validi, come vuole Mosca?

Algeria

Non si arresta la violenza legata all’estremismo islamico in Algeria, che nel solo mese di maggio ha già provocato 32 vittime. Almeno sette persone, tra cui un poliziotto, sono state uccise lunedì e altre otto sono rimaste ferite. La stampa di Algeri riferisce che una bomba è esplosa al passaggio di una vettura uccidendo un agente e provocando altri cinque feriti nei pressi di Baghila, vicino Tizi Ouzou (110 chilometri da Algeri), nella Grande Cabilia. L’ordigno, azionato a distanza, sarebbe esploso mentre una pattuglia della polizia stava per allestire un posto di blocco. Gli investigatori hanno addossato la responsabilità dell’attentato al Gruppo salafista per la predicazione e il combattimento (Gspc), attivo in questa zona. Un altro episodio si è invece verificato nella zona montuosa tra di Ain Tarek, nella regione di Erlizane, circa 300 chilometro a ovest di Algeri. Qui, secondo il quotidiano El Watan, sono stati rinvenuti i corpi di sei estremisti uccisi dal bombardamento di elicotteri dell’esercito governativo mente si nascondevano in una ‘casamatta’. Infine, sempre secondo la stampa locale, un componente del Gruppo di legittima difesa (civili armati) è rimasto ferito da una bomba a Beni Meslem, nella regione Jijelk, a est di Algeri. Il clima di insicurezza e di violenza della guerra civile algerina, che fino ad ora ha provocato circa 100mila morti in 10 anni, aveva spinto ieri il ministro degli esteri Joschka Fischer a ipotizzare, per la prima volta, che i 32 turisti europei ‘spariti’ (tra loro 16 tedeschi) da due mesi nel deserto algerino potessero essere ‘ostaggi’. . E proprio questa mattina è arrivata la notizia che 17 dei 32 turisti sarebbero stati liberati Un giornale cita fonti bene informate. I 32 turisti europei - 16 tedeschi, 10 austriaci, 4 svizzeri, un olandese e uno svedese, che viaggiavano separatamente in sei gruppi e senza guida sono scomparsi, alcuni dal 19 febbraio scorso, e stati tenuti in ostaggio nel Sahara da un gruppo armato non identificato. Stamattina, il presidente del governo regionale di Salisburgo, Franz Schausgerger, ha dichiarato alla tv austriaca che 16 turisti - dieci austriaci e sei tedeschi - sarebbero stati ritrovati sani e salvi. Il ministero degli esteri tedesco ha intanto confermato, da Berlino, che sei dei sedici turisti tedeschi si trovano in questo momento all'ambasciata tedesca di Algeri. Si ignora al momento la sorte degli altri 'ostaggi'.

PALESTINA

Quattro palestinesi sono stati uccisi nelle prime ore di stamane nel centro della Striscia di Gaza, presso l'insediamento di Netzarim. Fonti israeliane riferiscono che i quattro sono stati uccisi da un missile sparato da un elicottero, dopo che avevano lanciato granate contro una pattuglia militare. Almeno tre degli uccisi erano poliziotti palestinesi, affermano fonti palestinesi che accusano gli israelani di aver aperto il fuoco contro una stazione di polizia. Durante la notte i militari israeliani avevano compiuto un'operazione militare anche nel campo profughi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza: venti palestinesi sono rimasti feriti da un missile lanciato da un elicottero Apache e cinque edifici sono stati rasi al suolo dai bulldozer. Sono rimaste ferite 26 persone, la maggior parte delle quali colpite da un missile sparato da un elicottero. L'incursione, durata tre ore, era una risposta al lancio di missili Kassam da parte palestinese contro la citta' israeliana di Sderot e una base militare: nell'attacco, avvenuto ieri, erano rimasti feriti dieci soldati e tre civili. Altri due missili Kassam sono stati lanciati stamattina contro Sderot, senza causare vittime o danni.

Iraq

CONTRO SACCHEGGI "LICENZA DI UCCIDERE"PER POLIZIA A BAGHDAD Giro di vite di Bremer per l'ordine pubblico

Con l'arrivo a Baghdad del nuovo capo dell'amministrazione civile Paul Bremer, la musica comincia a cambiare nel paese. Fedele alla sua fama di duro, Bremer ha deciso nuove e più severe misure per ripristinare l'ordine pubblico nella capitale e nel paese in genere. Tra queste - rivela il New York Times - l'autorizzazione, per la polizia militare, di "sparare a vista" a ladri e saccheggiatori. Le nuove regole sono durissime e, dice un funzionario americano, Bremer "non ha fatto certo mistero che ora è lui al comando". Resta da capire - dice il New York Times - come gli iracheni saranno messi al corrente delle nuove norme e delle nuove regole. Oggi intanto, dopo questo primo giro di vite, Bremer tornerà a vedere i leader politici iracheni. L'ordine pubblico per lui è solo un compito di secondo piano. Il lavoro vero di Bremer è la transizione politica.

Cina

Almeno 63 persone sono morte e altre 23 risultano disperse per l’esplosione avvenuta ieri in una miniera di carbone della Cina orientale, mentre altri 27 sono stati portati in salvo, secondo quanto riferisce oggi l'agenzia ufficiale Xinhua.. L’incidente è accaduto nella cava di Luling, di prprietà statale, vicino alla città di Hefei (provincia di Anhui) intorno alle 16:00 locali. Al momento dell’esplosione in miniera c’erano 113 persone: fino a questo momento ne sono state portate in salvo ventisette, dieci delle quali si trovano adesso in ospedale. Le squadre di soccorso, che hanno finora recuperato alcune decine di cadaveri, temono di non riuscire a trovare vivi gli altri minatori, intrappolati a 590 metri sotto il livello del suolo. È stata aperta un’indagine sulle cause della tragedia, ancora tutte da verificare. L’industria mineraria cinese è la principale al mondo, ma è anche quella che fa registrare il maggior numero di infortuni sul lavoro. Stando ai dati governativi, l’anno scorso 4.500 minatori sono rimasti uccisi in incidenti sul lavoro, ma stime non ufficiali arrivano a parlare di diecimila morti. I sinistri sono dovuti principalmente alla mancanza di un’adeguata formazione dei lavoratori ed alla carenza di adeguate misure di sicurezza.

GR ORE 9.30

Esteri

Algeria

Non si arresta la violenza legata all’estremismo islamico in Algeria, che nel solo mese di maggio ha già provocato 32 vittime. Almeno sette persone, tra cui un poliziotto, sono state uccise lunedì e altre otto sono rimaste ferite. La stampa di Algeri riferisce che una bomba è esplosa al passaggio di una vettura uccidendo un agente e provocando altri cinque feriti nei pressi di Baghila, vicino Tizi Ouzou (110 chilometri da Algeri), nella Grande Cabilia. L’ordigno, azionato a distanza, sarebbe esploso mentre una pattuglia della polizia stava per allestire un posto di blocco. Gli investigatori hanno addossato la responsabilità dell’attentato al Gruppo salafista per la predicazione e il combattimento (Gspc), attivo in questa zona. Un altro episodio si è invece verificato nella zona montuosa tra di Ain Tarek, nella regione di Erlizane, circa 300 chilometro a ovest di Algeri. Qui, secondo il quotidiano El Watan, sono stati rinvenuti i corpi di sei estremisti uccisi dal bombardamento di elicotteri dell’esercito governativo mente si nascondevano in una ‘casamatta’. Infine, sempre secondo la stampa locale, un componente del Gruppo di legittima difesa (civili armati) è rimasto ferito da una bomba a Beni Meslem, nella regione Jijelk, a est di Algeri. Il clima di insicurezza e di violenza della guerra civile algerina, che fino ad ora ha provocato circa 100mila morti in 10 anni, aveva spinto ieri il ministro degli esteri Joschka Fischer a ipotizzare, per la prima volta, che i 32 turisti europei ‘spariti’ (tra loro 16 tedeschi) da due mesi nel deserto algerino potessero essere ‘ostaggi’. . E proprio questa mattina è arrivata la notizia che 17 dei 32 turisti sarebbero stati liberati Un giornale cita fonti bene informate. I 32 turisti europei - 16 tedeschi, 10 austriaci, 4 svizzeri, un olandese e uno svedese, che viaggiavano separatamente in sei gruppi e senza guida sono scomparsi, alcuni dal 19 febbraio scorso, e stati tenuti in ostaggio nel Sahara da un gruppo armato non identificato. Stamattina, il presidente del governo regionale di Salisburgo, Franz Schausgerger, ha dichiarato alla tv austriaca che 16 turisti - dieci austriaci e sei tedeschi - sarebbero stati ritrovati sani e salvi. Il ministero degli esteri tedesco ha intanto confermato, da Berlino, che sei dei sedici turisti tedeschi si trovano in questo momento all'ambasciata tedesca di Algeri. Si ignora al momento la sorte degli altri 'ostaggi'.

PALESTINA

Quattro palestinesi sono stati uccisi nelle prime ore di stamane nel centro della Striscia di Gaza, presso l'insediamento di Netzarim. Fonti israeliane riferiscono che i quattro sono stati uccisi da un missile sparato da un elicottero, dopo che avevano lanciato granate contro una pattuglia militare. Almeno tre degli uccisi erano poliziotti palestinesi, affermano fonti palestinesi che accusano gli israelani di aver aperto il fuoco contro una stazione di polizia. Durante la notte i militari israeliani avevano compiuto un'operazione militare anche nel campo profughi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza: venti palestinesi sono rimasti feriti da un missile lanciato da un elicottero Apache e cinque edifici sono stati rasi al suolo dai bulldozer. Sono rimaste ferite 26 persone, la maggior parte delle quali colpite da un missile sparato da un elicottero. L'incursione, durata tre ore, era una risposta al lancio di missili Kassam da parte palestinese contro la citta' israeliana di Sderot e una base militare: nell'attacco, avvenuto ieri, erano rimasti feriti dieci soldati e tre civili. Altri due missili Kassam sono stati lanciati stamattina contro Sderot, senza causare vittime o danni.

Iraq

CONTRO SACCHEGGI "LICENZA DI UCCIDERE"PER POLIZIA A BAGHDAD Giro di vite di Bremer per l'ordine pubblico

Con l'arrivo a Baghdad del nuovo capo dell'amministrazione civile Paul Bremer, la musica comincia a cambiare nel paese. Fedele alla sua fama di duro, Bremer ha deciso nuove e più severe misure per ripristinare l'ordine pubblico nella capitale e nel paese in genere. Tra queste - rivela il New York Times - l'autorizzazione, per la polizia militare, di "sparare a vista" a ladri e saccheggiatori. Le nuove regole sono durissime e, dice un funzionario americano, Bremer "non ha fatto certo mistero che ora è lui al comando". Resta da capire - dice il New York Times - come gli iracheni saranno messi al corrente delle nuove norme e delle nuove regole. Oggi intanto, dopo questo primo giro di vite, Bremer tornerà a vedere i leader politici iracheni. L'ordine pubblico per lui è solo un compito di secondo piano. Il lavoro vero di Bremer è la transizione politica.

Cina

Almeno 63 persone sono morte e altre 23 risultano disperse per l’esplosione avvenuta ieri in una miniera di carbone della Cina orientale, mentre altri 27 sono stati portati in salvo, secondo quanto riferisce oggi l'agenzia ufficiale Xinhua.. L’incidente è accaduto nella cava di Luling, di prprietà statale, vicino alla città di Hefei (provincia di Anhui) intorno alle 16:00 locali. Al momento dell’esplosione in miniera c’erano 113 persone: fino a questo momento ne sono state portate in salvo ventisette, dieci delle quali si trovano adesso in ospedale. Le squadre di soccorso, che hanno finora recuperato alcune decine di cadaveri, temono di non riuscire a trovare vivi gli altri minatori, intrappolati a 590 metri sotto il livello del suolo. È stata aperta un’indagine sulle cause della tragedia, ancora tutte da verificare. L’industria mineraria cinese è la principale al mondo, ma è anche quella che fa registrare il maggior numero di infortuni sul lavoro. Stando ai dati governativi, l’anno scorso 4.500 minatori sono rimasti uccisi in incidenti sul lavoro, ma stime non ufficiali arrivano a parlare di diecimila morti. I sinistri sono dovuti principalmente alla mancanza di un’adeguata formazione dei lavoratori ed alla carenza di adeguate misure di sicurezza.

Italia

Un treno internazionale e' uscito dai binari nei pressi della stazione Tiburtina, a Roma, e ha urtato un convoglio locale. Dalle prime notizie, ci sarebbero alcuni feriti e contusi tra i passeggeri. L' incidente e' avvenuto intorno alle 8:15. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i vigili urbani..