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Gr serale lun 19 mag 03

Sommario

Esteri

Palestina ancora attentati e rappresaglie

Iraq la più grande manifestazione antiamericana dalla caduta del regime, nel segno dell' unità islamica

CECENIA Il capo della polizia della regione di Vedeno e' stato ucciso in uno scontro a fuoco con i guerriglieri indipendentisti

OMS Da oggi al 28 meggio a Ginevra (Svizzera) 56ma sessione dell'Assemblea mondiale della sanità. Uhno dei temi in esame è quello dei diritti di proprietà intellettuale e l’accesso ai farmaci essenziali dei Paesi privi di capacità farmaceutica

Sudafrica 34 societa' finanziarie internazionali oggi a proceso negli USA con l' accusa di avere sostenuto il governo del Sud Africa ai tempi della segregazione razziale - iniziato oggi a Pretoria il processo contro 22 sudafricani bianchi del gruppo di estrema destra ‘Boeremag’, accusati di aver complottato per rovesciare il governo guidato dall’African national congress (Anc) con una serie di attentati dinamitardi compiuti l’anno scorso

MESSICO Fuga in massa da un carcere minorile

Italia

PintorSi è svolta oggi pomeriggio a Roma la commemorazione di Luigi Pintor, morto sabato per una grave malattia.

diritto di asilo incontro a Roma organizzato da Arci e Cgil cui hanno partecipato associazioni umanitarie

G8 di Genova Rinviata a causa dello sciopero dei penalisti l' udienza in programma stamani sul caso Nucera, il poliziotto romano indagato di falso e calunnia per aver raccontato di essere stato accoltellato da un manifestante nel corso dell' irruzione della polizia nella scuola Diaz

sciopero pubblico impiego Secondo il coordinatore nazionale per l' Agenzia delle entrate della Cgil-Fp Cielo una giornata di protesta molto importante contro un Governo che da 18 mesi lascia senza contratto e che rinnega, con il ministro Tremonti, anche gli accordi presi il 4 febbraio 2002

Palestina

Israele attuerà un autentico boicottaggio contro qualsiasi rappresentante di Stati esteri, si tratti di un diplomatico o di un politico, che abbia un incontro con Arafat. Lo hanno riferito fonti riservate del governo ebraico, secondo cui in tal caso nessun esponente di quest'ultimo riceverà lo straniero che violi l'isolamento in cui Sharon intende confinare il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese. E' stato lo stesso premier ebraico a comunicarlo ai più stretti collaboratori in occasione della riunione d'urgenza del proprio gabinetto convocata nella tarda serata di ieri, dopo i due attentati suicidi a Gerusalemme che sono costati la vita ad almeno sette persone. "Finora", hanno precisato le stesse fonti, "non abbiamo cancellato alcun appuntamento già in programma con un emissario straniero, ma quelli che in futuro vorranno vedere comunque Arafat debbono sapere che non potranno fare altrettanto con nessun funzionario il quale rappresenti Israele". A quanto pare, a Sharon non sono andati giù gli incontri avuti con Arafat da diversi diplomatici stranieri, ultimo proprio Solana, rappresentante dell'UE. La strategia israeliana, che sta andando avanti ormai da mesi, non sembra dare finora i suoi frutti: quest'ultimo atto dovrebbe accellerare il processo di isolamento, ma è dubbio che ci riesca, nella difficile e delicata situazione mediorientale.

1 - 5 persone sarebbero morte e 20 ferite nell'attentato realizzato oggi pomeriggio ad Afula, citta' settentrionale israeliana, da parte di una donna palestinese suicida. Secondo quanto riferito dalla Radio militare israeliana, la kamikaze si e' fatta esplodere all'ingresso del centro commerciale Emakim, dopo che un agente della sicurezza, insospettitosi, le aveva impedito di entrare nell'edificio. Nella mattinata, un ragazzo palestinese di 13 anni e' stato ucciso durante una sparatoria fra soldati israeliani e militanti armati nel campo profughi di Jabalya, nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferiscono fonti palestinesi citate sul sito di Ha'aretz. La notizia non e' stata confermata dai militari israeliani.

2 - Aveva 19 anni l'attentatore suicida che in bicicletta si è fatto esplodere vicino a una jeep militare israeliana questa mattina, ferendo lievemente tre soldati israeliani.

3 - Un nuovo attacco è stato segnalato a Netzarim, una colonia israeliana vicina a Gaza. Colpi di arma automatica sono stati esplosi contro un autobus di coloni. Non si ha notizia di vittime.

Hamas ha ufficialmente rivendicato i tre attacchi suicidi commessi da altrettanti suoi miliziani durante il fine settimana, costati la vita a nove israeliani. Il primo era avvenuto sabato a Hebron, in Cisgiordania. Gli altri due, quasi simultaneamente, ieri a Gerusalemme. Poco prima era stato rivendicato dall'ala militare del movimento palestinese, le Brigate di Izz ed-Din al-Qassam, l'attentato suicida di oggi nella Striscia di Gaza. In risposta a questa nuova ondata di attentati, considerati tra i più gravi subiti da Israele nel corso della 'nuova Intifada', le forze armate israeliane sono tornate a controllare i confini della striscia di Gaza e della Cisgiordania, impedendo l'ingresso nel proprio territorio israeliano a tutti i palestinesi.

Almeno otto case e parte di una moschea sono state demolite oggi nella Striscia di Gaza da ruspe corazzate dell'Esercito israeliano. La notizia viene comunicata da fonti delle forze di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese. Secondo l'Anp, quattro case sono state distrutte a Rafah, in un quartiere vicino alla frontiera con il Sinai egiziano, al Sud, altre quattro e la moschea sono invece state demolite nel nord della Striscia, a Beit Hanoun. Nella stessa zona sono state rovinate le colture di circa 20 ettari di terreno

Iraq

No all'amministrazione straniera, vogliamo al governo gli iracheni onesti, non i ladri". La grande manifestazione sciita (e sunnita) sfila nelle strade di Baghdad e gli slogan sono inequivocabili. I manifestanti - diverse migliaia - chiedono un governo provvisorio iracheno in tempi brevi ma sottolineano: puntiamo sugli iracheni "onesti" non sui "ladri". E l'allusione è palesemente al capo del Congresso Nazionale Iracheno, l'ex banchiere protetto degli Usa Ahmed Chalabi. La manifestazione, imponente, è partita da una moschea sannita nel quartiere di Azimiyah, nel nord di Baghdad, per poi raggiungere il quartiere di Khadmiya, dove si trovano i principali luoghi di culto della comunità sciita di Baghdad. Mentre la manifestazione sfila senza incidenti, le truppe Usa sorvegliano da lontano e lungo le strade si possono scorgere anche pattuglie armate sciite. Organizzata in particolare nel quartiere al-Thawra, l'ex Saddam City, roccaforte degli sciiti della capitale, la manifestazione di oggi sembra indubbiamente la più grande protesta contro l'occupazione americana inscenata dal giorno della caduta del regime. Molti manifestanti sfilano lungo le strade innalzando poster con l'immagine dell'Ayatollah Khomeini - l'ex leader teoratico iraniano - o dell'Iman Hussein, uno dei piu' amati santi del pantheon sciita. Alcuni manifestanti sottolineano anche il carattere religioso unitario della protesta. La manifestazione ha preso le mosse non a caso da una moschea sunnita, non sciita. Abbiamo voluto dare, dicono alcuni, un segno di "unità islamica".

Tre soldati statunitensi sono morti ed altri quattro sono stati feriti in tre diversi incidenti, tra sabato e domenica in Iraq. Lo ha annunciato il Comando centrale Usa delle operazioni in Iraq. Il primo incidente, che il Centcom aveva già annunciato, è avvenuto a Baghdad, dove un'esplosione ha ucciso un militare e ne ha feriti altri tre. Il secondo e il terzo incidente si sono verificati domenica. Un soldato è morto colpito da un proiettile per quello che lo stesso Centcom ha definito "fuoco amico". Infine, due marines che si trovavano a bordo di un mezzo di trasporto hanno avuto un incidente nel sud dell'Iraq, vicino Al Samahaw. Sembra che l'autista abbia perso il controllo del mezzo. Uno dei marine è morto durante il trasporto all'ospedale, il secondo è solo lievemente ferito e le sue condizioni non sono gravi.

CECENIA

Il capo della polizia della regione di Vedeno, in Cecenia, e' stato ucciso in uno scontro a fuoco con i guerriglieri indipendentisti, secondo quanto informano le autorita' locali citate dall'agenzia Itar-Tass. La morte dell' uomo e' avvenuta quando un gruppo di agenti di polizia ceceni e' caduto, durante la notte, in un'imboscata mentre tentava di arrestare un gruppo di ribelli. Nello scontro e' morto anche uno degli indipendentisti ed altri sono rimasti feriti.

OMS (audio)

Si apre oggi a Ginevra (Svizzera) la 56ma sessione dell'Assemblea mondiale della sanità. L’agenda dei lavori, che si concluderanno il 28 maggio, prevede tra l’altro l’impegno per l’eliminazione del vaiolo e della poliomielite, la revisione dei regolamenti sanitari internazionali, lo stato delle strategie per lo sviluppo del bambino e dell’adolescente nelle aree povere del mondo. Altro tema in esame è quello che tocca il problema dei diritti di proprietà intellettuale e l’accesso ai farmaci essenziali dei Paesi privi di capacità farmaceutica. L’Assemblea dovrà inoltre ratificare la nomina a direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) del sudcoreano Jong Wook Lee proposto per tale incarico a fine gennaio dal consiglio esecutivo dell’Oms

Sudafrica

In un aula del tribunale di New York riemerge lo spettro dell'apartheid sudafricana: 34 societa' finanziarie internazionali sono accusate oggi innanzi ad una Corte della Grande Mela di avere sostenuto il governo del Sud Africa ai tempi della segregazione razziale nei confronti della popolazione nera del Paese. In base a quanto riferito dal Financial Times, destinatari dell'accusa - formulata da un avvocato americano ed uno sudafricano - sono alcuni tra i principali istituti di credito a livello mondiale: i tedeschi Commerzbank, Deutsche Bank e Dresdner bank, gli svizzeri Ubs e Credit Suisse, gli inglesi Barclays e National Westminster, i francesi Credit Lyonnais e Banque Indo Suez e l'americano Citigroup. A loro e alle altre societa' coinvolte - accusate di avere tratto profitti dai prestiti e dai finanziamenti concessi al governo sudafricano - i due legali hanno chiesto 100 miliardi di dollari in risarcimenti. Le 34 aziende coinvolte - oltre a banche, spiccano societa' energetiche, informatiche, automobilistiche, chimiche, farmaceutiche e alimentari - hanno deciso di non rilasciare alcun commento sulla vicenda anche se, nota il Financial Times, la linea difensiva da loro adottata dovrebbe essere quella di avere investito in Sud Africa per migliorare la situazione economica del Paese a vantaggio di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi. I due avvocati che hanno presentato azione legale a favore delle vittime dell'apartheid sono due esperti del settore dei diritti umani: lo scorso anno uno di essi ha raggiunto una transazione da 1,25 miliardi di dollari con diverse banche elvetiche a favore delle vittime dell'Olocausto nazista.

È iniziato oggi a Pretoria il processo contro 22 sudafricani bianchi del gruppo di estrema destra ‘Boeremag’, accusati di aver complottato per rovesciare il governo guidato dall’African national congress (Anc) con una serie di attentati dinamitardi compiuti l’anno scorso. Imponenti misure di sicurezza sono state disposte presso l’Alta Corte di Pretoria dove si è aperto il dibattimento, a oltre un anno dall’arresto dei primi componenti del gruppo. Sono una cinquantina le incriminazioni formulate contro i ‘Boeremag’, o ‘Afrikaaner Force’: oltre alla principale, di ‘altro tradimento’, vi sono quattro incriminazioni per terrorismo, altre quattro per sabotaggio, una per omicidio (per la morte di una donna nell’ottobre scorso a Soweto) e una per il tentato omicidio dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela. Secondo l’accusa, infatti, gli estremisti avrebbero elaborato un piano per far saltare in aria l’automobile sulla quale viaggiava il leader politico. Le altre 43 incriminazioni riguardano il possesso e l’uso illegale di materiale esplosivo, armi e munizioni. Lo Stato ha presentato 369 testimoni ed oltre 600 dichiarazioni scritte contro i 22 accusati. Il processo, che secondo fonti di stampa locali potrebbe durare oltre due anni, si è svolto nello stesso palazzo di giustizia dove, 40 anni fa, Mandela fu condannato all’ergastolo insieme con altri attivisti anti-apartheid per cospirazione contro il governo.

MESSICO

Fuga in massa da un carcere minorile messicano. Almeno 31 detenuti del penitenziario di Escobedo, alla periferia di Monterrey (nord), condannati per omicidio e rapina, sono riusciti ad evadere approfittando dell' apertrura del portone d'ingresso del carcere per far entrare un nuovo detenuto. Nelle fasi concitate della fuga un agente di custodia e' stato travolto e calpestato dai detenuti ed e' ora ricoverato in ospedale. Un portavoce della polizia locale ha detto che gli agenti hanno gia' catturato 17 evasi . La magistratura ha aperto un'inchiesta sull'evasione per accertare se vi siano state complicita' all'interno o all'estero del carcere.

Italia

Pintor

Si è svolta oggi pomeriggio a Roma, alle diciotto in piazza farnese, la commemorazione di Luigi Pintor, morto sabato per una grave malattia.

Una vita fatta di parole e di gesti, spesa a costruire una continua resistenza. Dai primi articoli degli anni 70 alla scelte difficili della politica, dal sequestro Moro, alla crisi della sinistra, suo impegno sempre costante, fino all'ultimo suo editoriale. Un rapporto con la sinistra istituzionale mai rotto, come un cordone ombelicale che si trascina negli anni: da questo gli derivava quel suo pungolo, che si è andato facendo sempre più pressante col governo berlusconi e le sue scelte. La politica italiana è stata una delle sue costanti, e la sua coerenza non faceva sconti a nessuno, neanche davanti alla morte, quando tutti gli altri si inchinano. Ma il suo impegno più grande è stato contro la guerra, lui che l'aveva vissuta: che fosse umanitaria o di aggressione, in afganistan come in iraq. Una lucidità mai interotta, neanche quando tutti confondono il torto con la ragione: per questo sempre dalla parte della palestina quando tutto il mondo si dichiara ebreo in nome di un 11 settembre che annulla differenze e distanze e produce tragedie. Parole spese non solo sui giornali ma anche in libri, una trilogia per rivivere i propri passi, rifare il cammino all'incontrario, "ricominciare da capo" . Cosi oggi in centinaia lo hanno ricordato, in un saluto commosso e mai retorico.

diritto di asilo (audio)

  • Sul diritto d'asilo il governo sta mettendo in atto un boicottaggio chiaro ed evidente perche' generare confusione in materia permette, di fatto, di avere meno richieste e, quindi, meno immigrati presenti sul territorio italiano. Inoltre, la mancanza di chiarezza da' modo agli stessi governanti di descrivere chi chiede asilo come qualcuno che cerca una scusa per entrare in Italia. La denuncia arriva dalle associazioni umanitarie che hanno partecipato ad un dibattito a Roma sul diritto d'asilo. All' incontro, organizzato da Arci e Cgil, hanno partecipato tra gli altri il presidente dell'Arci Tom Benetollo, il direttore del Cir Christopher Heine, Lino Bordin dell'Acnur, Giulio Marcon di Ics.

Noi abbiamo sentito quest'ultimo

Genova

  • E' stata rinviata a causa dello sciopero dei penalisti l' udienza in programma stamani davanti al Gip Lucia Vignale sul caso Nucera, il poliziotto romano indagato di falso e calunnia per aver raccontato di essere stato accoltellato da un manifestante nel corso dell' irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8. Oggi i periti di parte dovevano portare le loro controdeduzioni alla perizia eseguita d' ufficio dal consulente Carlo Torre. Una prima perizia del Ris, eseguita su richiesta del Pm Enrico Zucca, aveva concluso che i tagli riportati sugli indumenti del poliziotto erano incompatibili con il racconto dell'agente. Il perito del Gip, invece, aveva ribaltato le conclusioni, propendendo per la compatibilita' dei tagli con le successive versione dell' episodio fornite dal poliziotto ai Pm genovesi. L' udienza e' stata rinviata a martedi' prossimo, 27 maggio.

sciopero pubblico impiego'

  • In bicicletta, a piedi, organizzati in sit in per protesta, perfino con un corteo di barche, com'e' successo a Venezia. Sono stati oltre cinquemila i lavoratori del pubblico impiego che hanno manifestato nel Veneto. La stima viene fatta dalla Cgil regionale che ha raccolto le adesioni nelle varie province. A Vicenza lo sciopero si e' trasformato in una colorita "bicifestazione": centinaia di biciclette con bandiere al vento hanno percorso le principali vie della citta', a Padova i sindacati hanno manifestato davanti alla sede della prefettura. Ma la manifestazione che ha avuto sicuramente piu' eco di tutte, tra le 120 programmate in Italia, e' stata quella di Venezia: una quindicina di barche coperte di bandiere e striscioni di Cgil Cisl e Uil hanno attraversato Canal Grande da piazzale Roma a punta della Salute, di fronte a piazza San Marco.

Una pettorina gialla con la scritta contratto per i dipendenti del pubblico impiego di Roma e del Lazio, riuniti in un sit-in tra il Campidoglio e piazza Venezia in occasione dello sciopero nazionale . In piazza lavoratori di scuole materne e asili nido, di uffici di Comune, Provincia e Regione, agenzie locali, parastato, Inps, Inail, Inpdap e Presidenza del Consiglio. Una giornata di protesta molto importante, secondo il coordinatore nazionale per l' Agenzia delle entrate della Cgil-Fp Carlo Cielo, contro un Governo che da 18 mesi lascia senza contratto e che rinnega, con il ministro Tremonti, anche gli accordi presi il 4 febbraio 2002

GR ORE 17.00

Iraq

No all'amministrazione straniera, vogliamo al governo gli iracheni onesti, non i ladri". La grande manifestazione sciita (e sunnita) sfila nelle strade di Baghdad e gli slogan sono inequivocabili. I manifestanti - diverse migliaia - chiedono un governo provvisorio iracheno in tempi brevi ma sottolineano: puntiamo sugli iracheni "onesti" non sui "ladri". E l'allusione è palesemente al capo del Congresso Nazionale Iracheno, l'ex banchiere protetto degli Usa Ahmed Chalabi.

La manifestazione, imponente, è partita da una moschea sannita nel quartiere di Azimiyah, nel nord di Baghdad, per poi procedere lungo il fiume, attraversare il Tigri e raggiungere il quartiere di Khadmiya, dove si trovano i principali luoghi di culto della comunità sciita di Baghdad.

Mentre le migliaia di manifestanti sfilando senza incidenti, le truppe Usa sorvegliano la manifestazione da lontano e lungo le strade si possono scorgere anche delle pattuglie armate sciite. Per quanto armate anche queste non vengono intercettate dagli americani.

Organizzata in particolare nel quartiere al-Thawra, l'ex Saddam City, roccaforte degli sciiti della capitale, la manifestazione di oggi sembra indubbiamente la più grande protesta contro l'occupazione americana inscenata dal giorno della caduta del regime. Molti manifestanti sfilano lungo le strade innalzando poster con l'immagine dell'Ayatollah Khomeini - l'ex leader teoratico iraniano - o dell'Iman Hussein, uno dei piu' amati santi del pantheon sciita.

Alcuni manifestanti sottolineano anche il carattere religioso unitario della protesta. La manifestazione ha preso le mosse non a caso da una moschea sunnita, non sciita. Abbiamo voluto dare, dicono alcuni, un segno di "unità islamica".

Palestina

Israele attuerà un autentico boicottaggio contro qualsiasi rappresentante di Stati esteri, si tratti di un diplomatico o di un politico, che abbia un incontro con Yasser Arafat. Lo hanno riferito fonti riservate del governo ebraico, secondo cui in tal caso nessun esponente di quest'ultimo riceverà lo straniero che violi l'isolamento in cui Ariel Sharon intende confinare il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese. E' stato lo stesso premier ebraico a comunicarlo ai più stretti collaboratori in occasione della riunione d'urgenza del proprio gabinetto convocata nella tarda serata di ieri, dopo i due attentati suicidi a Gerusalemme che sono costati la vita ad almeno sette persone. "Finora", hanno precisato le stesse fonti, "non abbiamo cancellato alcun appuntamento già in programma con un emissario straniero, ma quelli che in futuro vorranno vedere comunque Arafat debbono sapere che non potranno fare altrettanto con nessun funzionario il quale rappresenti Israele". A quanto pare, a Sharon non sono andati giù gli incontri avuti con Arafat da diversi diplomatici stranieri, ultimo proprio Javier Solana, rappresentante dell'UE. La strategia israeliana, che sta andando avanti ormai da mesi, non sembra dare finora i suoi frutti: quest'ultimo atto dovrebbe accellerare il processo di isolamento, ma è dubbio che ci riesca, nella difficile e delicata situazione mediorientale.

Palestina due

Tre persone sarebbero morte nell'attentato realizzato oggi pomeriggio ad Afula, citta' settentrionale israeliana, da parte di una terrorista suicida. Secondo quanto riferito dalla Radio militare israeliana, la kamikaze si e' fatta esplodere all'ingresso del centro commerciale Emakim, dopo che un agente della sicurezza, insospettitosi, le aveva impedito di entrare nell'edificio. Nella mattinata, un ragazzo palestinese di 13 anni, Ziad Nasser, e' stato ucciso durante una sparatoria fra soldati israeliani e militanti armati nel campo profughi di Jabalya, nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferiscono fonti palestinesi citate sul sito di Ha'aretz. La notizia non e' stata confermata dai militari israeliani.

Usa

Un altro colpo di scena nell'amministrazione americana, evidentemente provata dagli scarsi risultati dopo l'aggressione all'Iraq. Dopo il cambio di vertice nell'amministrazione controllata irakena, con Brenner al posto di gay lerner, anche il portavoce del presidente degli Stati Uniti, Ari Fleischer, ha rassegnato le dimissioni e lascerà l'incarico nei prossimi mesi. Lo riferiscono all'Afp fonti dell'amministrazione americana. E' stato lo stesso Fleischer a preannunciare l'addio. "La scorsa settimana", ha riferito, "ho informato il presidente Bush che, dopo 21 anni trascorsi occupandomi di nient'altro che governo e politica... ho deciso che è arrivato il momento di lasciare la Casa Bianca. E me ne andrò al più tardi quest'estate, più probabilmente in luglio". Secondo le fonti dell'amministrazione americana il posto di addetto alla stampa della Casa Bianca potrebbe essere preso dalla portavoce del Pentagono Victoria Clarke o dal vice di Fleischer, Scott McClellan.

Sudafrica

È iniziato oggi a Pretoria il processo contro 22 sudafricani bianchi del gruppo di estrema destra ‘Boeremag’, accusati di aver complottato per rovesciare il governo guidato dall’African national congress (Anc) con una serie di attentati dinamitardi compiuti l’anno scorso. Imponenti misure di sicurezza sono state disposte presso l’Alta Corte di Pretoria dove si è aperto il dibattimento, a oltre un anno dall’arresto dei primi componenti del gruppo. Sono una cinquantina le incriminazioni formulate contro i ‘Boeremag’, o ‘Afrikaaner Force’: oltre alla principale, di ‘altro tradimento’, vi sono quattro incriminazioni per terrorismo, altre quattro per sabotaggio, una per omicidio (per la morte di una donna nell’ottobre scorso a Soweto) e una per il tentato omicidio dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela. Secondo l’accusa, infatti, gli estremisti avrebbero elaborato un piano per far saltare in aria l’automobile sulla quale viaggiava il leader politico. Le altre 43 incriminazioni riguardano il possesso e l’uso illegale di materiale esplosivo, armi e munizioni. Lo Stato ha presentato 369 testimoni ed oltre 600 dichiarazioni scritte contro i 22 accusati. Il processo, che secondo fonti di stampa locali potrebbe durare oltre due anni, si è svolto nello stesso palazzo di giustizia dove, 40 anni fa, Mandela fu condannato all’ergastolo insieme con altri attivisti anti-apartheid per cospirazione contro il governo.

Sudafrica due

In un aula del tribunale di New York riemerge lo spettro dell'apartheid sudafricana: 34 societa' finanziarie internazionali verranno accusate oggi innanzi ad una Corte della Grande Mela di avere sostenuto il governo del Sud Africa ai tempi della segregazione razziale nei confronti della popolazione nera del Paese. In base a quanto riferito dal Financial Times, destinatari dell'accusa - formulata dagli avvocati Ed Fagan, americano e John Ngcebetsha, sudafricano - sono alcuni tra i principali istituti di credito a livello mondiale: i tedeschi Commerzbank, Deutsche Bank e Dresdner bank, gli svizzeri Ubs e Credit Suisse, gli inglesi Barclays e National Westminster, i francesi Credit Lyonnais e Banque Indo Suez e l'americano Citigroup. A loro e alle altre societa' coinvolte - accusate di avere tratto profitti dai prestiti e dai finanziamenti concessi al governo sudafricano - i due legali hanno chiesto 100 miliardi di dollari in risarcimenti. Le 34 aziende coinvolte - oltre a banche, spiccano societa' energetiche, informatiche, automobilistiche, chimiche, farmaceutiche e alimentari - hanno deciso di non rilasciare alcun commento sulla vicenda anche se, nota il Financial Times, la linea difensiva da loro adottata dovrebbe essere quella di avere investito in Sud Africa per migliorare la situazione economica del Paese a vantaggio di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi. I due avvocati che hanno presentato azione legale a favore delle vittime dell'apartheid sono due esperti del settore dei diritti umani: lo scorso anno, Fagan ha raggiunto una transazione da 1,25 miliardi di dollari con diverse banche elvetiche a favore delle vittime dell'Olocausto nazista.

Cina

Dovrà scontare 5 anni di carcere per sovversione Huang Qi, webmaster di un sito sui diritti umani arrestato in Cina il 3 giugno 2000. Lo hanno riferito oggi fonti ufficiali del Paese asiatico, specificando che Huang è stato condannato dieci giorni fa da un tribunale di Chengdu (provincia sudoccidentale del Sichuan). L’uomo era stato il primo di una lunga serie di cinesi finiti in carcere per aver espresso le proprie opinioni attraverso Internet. Le autorità di Pechino hanno infatti considerato sovversivo il sito web creato da Huang, che conteneva notizie sui movimenti democratici cinesi, sul gruppo spirituale Falun Gong (messo al bando da alcuni anni in Cina) e sui fatti di Piazza Tienanmen del 1989. L’arresto era scattato proprio alla vigilia dell’anniversario di Tienanmen, dopo che sul suo sito era apparso un articolo in cui si invocava un processo per i responsabili della strage. Di fatto nessuno dei testi pubblicati da Huang erano scritti da lui, ma venivano spediti per posta elettronica dai suoi visitatori. Della vicenda si è occupata l’organizzazione per i diritti umani ‘Human Rights Watch’, che ha denunciato maltrattamenti subiti da Huang durante la sua prigionia, e Reporter senza frontiere (Rsf), che ne ha chiesto la liberazione insieme con altri dissidenti via Internet. Tra questi l’associazione per la difesa della libertà di stampa ha indicato Yang Zili, creatore di un sito Internet in cui si denunciano violazioni dei diritti umani in Cina, arrestato nel marzo 2001; Qi Yanchen, direttore di una rivista online, finito in manette il 2 settembre 1999 e condannato a quattro anni di prigione; e Jang Shihua, insegnante e proprietario di un Internet Café, imprigionato il 16 agosto 2000 e condannato a due anni di carcere.

===G. R. 13,00===

LIBANO

  • fuoco antiaereo Hezbollah al confine libanese

L'artiglieria degli Hezbolla ha sparato questa mattina verso le 10 in due riprese fuoco antiaereo lungo il confine libanese con Israele. Lo ha riferito la radio pubblica israeliana, secondo la quale molti frammenti dei proiettili sono caduti sulla cittadina di Kiriat Shmona e nei suoi dintorni, in Alta Galilea, senza causare vittime ma provocando un incendio in un campo. Circa un’ora dopo si segnalano violenti scontri a fuoco in corso nel campo profughi di Ein El-Helweh, nel Libano del sud, tra militanti islamici e appartenenti a Fatah, la principale componente dell'Olp.

Gli scontri odierni vengono a meno di 48 ore di distanza dall'agguato, avvenuto nello stesso campo profughi, cui e' sfuggito - pur restando gravemente ferito - Abdullah Shreidi, nemico di Yasser Arafat e dirigente dell'organizzazione integralista Osbat al-Nour (a sua volta staccatasi da Osbat al-Ansar). Nell'attacco erano invece rimaste uccise due guardie del corpo di Shreidi, decedute poco dopo il ricovero dopo essere state colpite nella sparatoria seguita all'imboscata in una sede di al Fatah.

Gaza

L’Anp denuncia: ruspe israeliane demoliscono case e moschea Almeno otto case e parte di una moschea sono state demolite oggi nella Striscia di Gaza da ruspe corazzate dell'Esercito israeliano. La notizia viene comunicata da fonti delle forze di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese. Secondo l'Anp, quattro case sono state distrutte a Rafah, in un quartiere vicino alla frontiera con il Sinai egiziano, al Sud, altre quattro e la moschea sono invece state demolite nel nord della Striscia, a Beit Hanoun. Nella stessa zona sono state rovinate le colture di circa 20 ettari di terreno

Da Gerusalemme

volevano sequestrare bus: arrestati otto palestinesi Otto palestinesi sono stati arrestati dalla polizia israeliana con l'accusa di aver complottato per compiere un maxi-sequestro nello Stato israeliano. Secondo il portavoce delle forze dell'ordine, gli otto uomini volevano impadronirsi di un autobus o di un pullman di linea, costringere il conducente ad andare in Cisgiordania e da lì poi pretendere, in cambio della salvezza degli ostaggi, il rilascio di estremisti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Gli otto sono del settore arabo di Gerusalemme, quello orientale, e sono considerati tutti militanti di Hamas. Tra i loro piani c'era anche il rapimento di un soldato israeliano.

ESERCITO EUROPEO

OGGI NOMINA DEL GENERALE MOSCA MOSCHINI A NUOVO PRESIDENTE DEL COMANDO MILITARE UE - BRUXELLES, 19 MAG - Il capo di stato maggiore italiano generale Rolando Mosca Moschini oggi dovrebbe essere nominato formalmente nuovo presidente del comando militare Ue (UeMc) dai ministri degli esteri comunitari: lo si apprende dalla bozza delle conclusioni, sugli aspetti militari, della riunione dei capi della diplomazia Ue. Il punto 24 della bozza, che i ministri dei Venticinque devono adottare questo pomeriggio, ma che e' gia' stata approvata la settimana scorsa dai loro ambasciatori presso l'Ue, indica che il Consiglio, con una decisione separata, ha nominato il generale Rolando Mosca Moschini, attuale capo di stato maggiore italiano, nuovo presidente dell'UeMc, per un periodo di tre anni, a partire dal 9 aprile 2004. I capi di stato maggiore Ue avevano deciso il 7 maggio scorso di designare Mosca Moschini per la presidenza del comando militare europeo.

GUERRA IN IRAQ

GORBACIOV, VITTORIA IRAQ HA ACUTIZZATO SITUAZIONE = Torino, 19 mag. - La domanda che dobbiamo farci e' se la vittoria bellica sia riuscita a migliorare la situaizone rispetto al terrorismo. Evidentemente no, si e' ancora piu' acutizzata. A sottolinearlo e' l'ex presidente dell'Unione sovietica, Mikhail Gorbaciov, che non ha dimenticato gli avvenimenti piu' recenti nel suo discorso di apertura, questa mattina al Lingotto di Torino, del World political forum - Verso una nuova civilta di cui Gorbaciov e' il promotore. Di fronte agli avvenimenti degli ultimi giorni -ha osservato Gorbaciov- vediamo che le azioni terroristiche oggi avvengono un molte regioni del mondo, abbracciano praticamente tutto il mondo. La politica ha bisogno di nuovi impulsi ed e' per questo che noi costituiamo il forum che e' un luogo di incontro di persone che si impegano nella ricerca di nuovi strumenti perche' in qualsiasi situazione c'e' posto per soluzioni alternative al ricorso della forza

CECENIA

UCCISO CAPO POLIZIA REGIONE DI VEDENO - MOSCA, - Il capo della polizia della regione di Vedeno, in Cecenia, e' stato ucciso in uno scontro a fuoco con i guerriglieri ceceni, secondo quanto informano le autorita' locali citate dall'agenzia Itar-Tass. La morte di Shakhid Muguyev e' avvenuta quando un gruppo di agenti di polizia ceceni e' caduto, durante la notte, in un'imboscata mentre tentava di arrestare un gruppo di ribelli. Nello scontro e' morto anche uno degli indipendentisti ed altri sono rimasti feriti. Munguyev e' morto dopo essere stato ricoverato per gravi ferite in ospedale.

OMS

Si apre oggi a Ginevra (Svizzera) la 56ma sessione dell'Assemblea mondiale della sanità. L’agenda dei lavori, che si concluderanno il 28 maggio, prevede tra l’altro l’impegno per l’eliminazione del vaiolo e della poliomielite, la revisione dei regolamenti sanitari internazionali, lo stato delle strategie per lo sviluppo del bambino e dell’adolescente nelle aree povere del mondo. Altro tema in esame è quello che tocca il problema dei diritti di proprietà intellettuale e l’accesso ai farmaci essenziali dei Paesi privi di capacità farmaceutica. L’Assemblea dovrà inoltre ratificare la nomina a direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) del sudcoreano Jong Wook Lee proposto per tale incarico a fine gennaio dal consiglio esecutivo dell’Oms

FAO

Nell’indifferenza dei media ufficiali si sono conclusi i lavori della ventinovesima sessione del Comitato sulla sicurezza alimentare della Fao, che si è conclusa venerdì scorso a Roma. La parola d’ordine era: "combattere la fame in ogni angolo del mondo" attraverso un codice di condotta internazionale che stabilisca e regoli un'equa e capillare distribuzione dei generi di prima necessità a tutti coloro che sono segnati dall'indigenza, è stata più volte ribadita durante i lavori dai numerosi relatori provenienti da diversi Paesi. L'urgenza di una strategia capace di favorire una "saggia e lungimirante" erogazione di aiuti a beneficio dei tanti minacciati dalla fame. Negli ultimi anni, è bene ricordarlo, la Fao ha promosso varie iniziative con l’intento, a dir poco ambizioso, di ridurre della metà, entro il 2015, il numero delle persone a rischio a causa della malnutrizione. Le azioni più recenti compiute in questo senso, riguardano ‘The Anti Hunger Programme’ (Il programma contro la fame), e l' ‘International Alliance Against Hunger’ (L'Alleanza internazionale contro la fame). Il primo programma prevede una grande mobilitazione delle risorse, allo scopo di favorire lo sviluppo agricolo e rurale, nonché "nuove opportunità" per innalzare il loro tenore di vita. Il secondo programma, legato al primo, muove dalla consapevolezza che se si vuole raggiungere l'obiettivo di ridurre della metà la fascia di coloro che soffrono la fame, urge un 'alleanza di respiro internazionale. In sostanza s'impone l'esigenza da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali, della società civile, come pure dei settori privati, di "unire gli sforzi" affinché venga sanata la "piaga" della denutrizione. Durante la sessione del comitato sono state ricordate le agghiaccianti cifre della malnutrizione nel nostro povero pianeta. In Etiopia ed in Eritrea più di tredici milioni di persone soffrono la fame. In quest'area si segnala poi che la produzione del grano, negli ultimi mesi dell'anno scorso, si è ridotta del 25 per cento. In Sudan la produzione dei cereali è diminuita, nello stesso arco di tempo, del 30 per cento. Situazioni critiche si registrano poi in altri Paesi del Continente africano, tra i quali il Burundi, la Repubblica democratica del Congo, il Kenya, la Somalia. La grave carenza di scorte alimentari colpisce anche l'Asia: in particolare l'Iraq, la Corea del Nord, l'Afghanistan, il Bangladesh, il Nepal. Nell'ambito dell'America Latina, gravi problemi in tal senso si registrano in Guatemala, in Honduras, in Nicaragua. Anche l'Europa non è esente da questa realtà: si pensi ad alcune aree del Centro e dell'Est, dove sono presenti rifugiati e sfollati. Jacques Diouf, ha affermato senza reticenze che l'estrema miseria costituisce una "catena" che incatena ogni sforzo, dell'individuo e della collettività, diretto a migliorare il livello di vita economico e sociale. La ricetta per risolvere i problemi del Sud del mondo, è nota da tempo: si tratta solo di metterla in pratica, se la fame si nutrisse di parole il mondo sarebbe già sazio!

USA

Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, spesso accusato di avere una scarsa sensibilità ecologica, è finito di nuovo nel mirino degli ambientalisti americani, che lo accusano di minacciare gli orsi grigi, i feroci grizzly. Negli Usa rimangono soltanto un migliaio di esemplari di grizzly, il cui nome scientifico è ursus arctos horribilis, e si trovano soprattutto negli stati nord occidentali dell'Unione, come l'Idaho o il Montana. Ad attirare l'attenzione sul nuovo confronto fra Casa Bianca e ambientalisti è oggi il Washington Post in una corrispondenza da Seattle, nello stato di Washington. I grizzly, una specie protetta e tuttora considerata a rischio di estinzione, vero e proprio simbolo della vita selvaggia del Far West, sono molto popolari negli Usa. I verdi americani sono in subbuglio perché una agenzia governativa, l'U.s. Fish and Wildlife Service (Ufws), ha deciso di dare il via libera all'apertura, nell'Idaho, di una gigantesca miniera di argento e rame, la 'Rock Creek Mine'. La miniera si trova sotto le Cabinets Mountains, e secondo l'Ufws non ci saranno conseguenze per la piccola comunità di grizzly, una quarantina di esemplari circa, che vive sulle pendici della catena montuosa, in una riserva naturale teoricamente protetta e quindi intoccabile. Gli ambientalisti sono pronti a dare battaglia, anche perché la comunità di grizzly dell'Idaho e del vicino Montana si è sviluppata soltanto negli anni Novanta, grazie a un programma di ripopolamento basato su quattro esemplari portati appositamente dal Canada all'inizio del decennio. A dare il via libera al programma era stato, all'inizio degli anni Novanta, l'allora inquilino della Casa Bianca, George W. H. Bush, padre dell'attuale presidente.

INTERNI

MIGRANTI: 31 BLOCCATI NEL BARESE, 3 ERANO GIA' STATI ESPULSI = Trentuno extracomunitari senza regolare permesso di soggiorno sono stati rintracciati dai carabinieri nella zona di Gravina sulla Murgia barese. Si tratta di 18 albanesi, un tunisino e 12 marocchini, in particolare per tre albanesi e' scattato l'arresto. I tre, infatti, risultavano gia' essere stati espulsi dal territorio nazionale ed erano quindi rientrati clandestinamente in Italia.

G.R. FLASH 9,30

PALESTINA

Aveva 19 anni l'attentatore suicida che in bicicletta si è fatto esplodere vicino a una jeep militare israeliana questa mattina, ferendo lievemente tre soldati israeliani. Il corpo del giovane è stato identificato: era Shadi Nabhein, del campo profughi el Bureij, vicino Gaza.

Sempre da Gaza, un altro attacco palestinese a Netzerim: spari contro bus coloni. Un nuovo attacco palestinese dopo l'attentato in bicicletta è stato segnalato a Netzarim, una colonia israeliana vicina a Gaza. Colpi di arma automatica sono stati esplosi contro un autobus di coloni. Non si ha notizia di vittime.

Intanto Hamas ha ufficialmente rivendicato i tre attacchi suicidi commessi da altrettanti suoi miliziani durante il fine settimana, costati la vita a nove israeliani. Il primo era avvenuto sabato a Hebron, in Cisgiordania. Gli altri due, quasi simultaneamente, ieri a Gerusalemme. Poco prima era stato rivendicato dall'ala militare del movimento palestinese, le Brigate di Izz ed-Din al-Qassam, l'attentato suicida di oggi nella Striscia di Gaza

IRAQ

Tre soldati Usa morti fra sabato e domenica Tre soldati statunitensi sono morti ed altri quattro sono stati feriti in tre diversi incidenti, tra sabato e domenica in Iraq. Lo ha annunciato il Comando centrale Usa delle operazioni in Iraq. Il primo incidente, che il Centcom aveva già annunciato, è avvenuto a Baghdad, dove un'esplosione ha ucciso un militare e ne ha feriti altri tre. Il secondo e il terzo incidente si sono verificati domenica. Un soldato è morto colpito da un proiettile per quello che lo stesso Centcom ha definito "fuoco amico". Infine, due marines che si trovavano a bordo di un mezzo di trasporto hanno avuto un incidente nel sud dell'Iraq, vicino Al Samahaw. Sembra che l'autista abbia perso il controllo del mezzo. Uno dei marine è morto durante il trasporto all'ospedale, il secondo è solo lievemente ferito e le sue condizioni non sono gravi.

INDONESIA

E’ scattata oggi a Aceh, travagliata provincia dell’Indonesia occidentale, la minacciata offensiva armata delle truppe governative contro i ribelli separatisti, a poche ore dal fallimento dei colloqui di pace tra le due parti svoltisi nel fine settimana a Tokyo (Giappone). Le forze aeree indonesiane hanno lanciato razzi contro una base di guerriglieri del Gam (Movimento per Aceh libera) situata 20 chilometri a est del capoluogo di provincia, Banda Aceh. Alcuni velivoli stanno paracadutando truppe nella zona, mentre sei elicotteri sono già atterrati nei pressi della città, lasciando sul posto centinaia di soldati. Fonti dell’esercito hanno inoltre comunicato che 15 navi da guerra si stanno avvicinando alla città settentrionale di Lhokseumawe, che ‘ospita’ diversi ribelli. L’annuncio dell’inizio delle operazioni militari è stato dato oggi dal maggiore Erwin Sujono, dopo che, ieri sera, la presidente indonesiana Megawati Sukarnoputri aveva decretato la legge marziale nella provincia, insanguinata da 28 anni di guerriglia costata la vita ad almeno dodicimila persone. I colloqui di sabato e domenica scorsi hanno confermato il fallimento dell’accordo di pace siglato tra Giakarta e Gam il 9 dicembre 2002 a Ginevra

SRI LANKA

Colombo, inondazioni: 200 i morti, altrettanti i dispersi E' di almeno duecento morti e di altrettanti dispersi il bilancio del fine settimana nella parte meridionale dello Sri Lanka, devastata da inondazioni provacate da monsoni di eccezionale intensità. Il ministro per la Protezione Civile, Jalayath Jayawardene, ha dichiarato: "Sono morte come minimo duecento persone e un numero analogo o addirittura superiore è di dispersi

BELGIO Bruxelles,

Elezioni in Belgio, premier uscente: abbiamo vinto Il primo ministro uscente belga Guy Verhofstadt ha annunciato stasera di aver vinto le elezioni politiche dopo il raggiungimento della maggioranza dei seggi parlamentari assegnati ai partiti liberale e socialista della maggioranza governativa. "Penso di poter dire anche, in questo momento, che il governo emerge rafforzato da questa elezione", ha dichiarato Verhofstadt in tv

INTERNI

Bologna, denunciati in due HACKER La Polizia postale di Bologna ha denunciato due giovani hacker, uno dei quali minorenne, autori di una ripetuta serie di attacchi informatici che hanno comportato, secondo la polizia, danni di rilevante gravità a due aziende emiliane. Le aziende attaccate, operanti nel settore informatico, con sede a Bologna ed una a Ravenna, affermano di aver avuto danni ai sistemi informatici che da una prima stima ammonterebbero ad alcune centinaia di migliaia di euro. I due hacker, per nascondere la provenienza degli attacchi, hanno anche violato numerosi sistemi informatici, alcuni con sede all'estero, dei quali si sarebbero avvalsi per attaccare le due aziende emiliane. Gli attacchi hanno anche comportato gravi danni, per la Intelcom, Azienda di Stato Telefonica della Repubblica di San Marino, che assicurava la connessione in rete ad alcuni dei server e che subiva prolungate interruzioni di operatività

gror030519 (last edited 2008-06-26 09:53:43 by anonymous)