ore 19.30

PARIGI Oggi grande giornata di sciopero i tutta la francia, il quarto sciopero generale dagli inizi di maggio. A Parigi decine di migliaia di persone hanno sfilato in corteo puntando l'attenzione sulla discussione sul piano di riforma delle pensioni prevista per oggi in parlamento. Acoltiamo un resoconto della manifestazione. AUDIO

Palestina ferito Abdelaziz al Rantissi, uno dei fondatori dell'organizzazione della Resistenza palestinese Hamas GAZA - CISGIORDANIA Due elicoteri Apache dell'aeronautica israeliana hanno sparato tre missili colpendo un veicolo che circolava nella città di Gaza. Sull'automobile si trovava Abdelaziz al Rantissi, uno dei massimi responsabili dell'organizzazione della Resistenza palestinese Hamas ed uno dei personaggi più critici rispetto alla cosiddetta Rad Map.

Alcune fonti danno Al Rantissi per morto, mentre altre, fra le quali alcune della stessa Hamas, affermano che il dirigente è solo ferito. Abdelaziz al Rantissi, è uno dei fondatori di Hamas oltre che uno dei suoi dirigenti più radicali ed impegnati. Ha passato 7 anni nelle prigioni israeliane, un anno deportato in Libano e 27 mesi in un carcere dell'ANP.

Secondo fonti della sicurezza palestinese, il raid degli elicotteri israeliani a Gaza ha causato la morte di altri due palestinesi.

Queer For peace in Palestina e Israele

Una delegazione del Queer For peace, coordinamento internazionale GLBT, è partita oggi per la Palestina e per Israele. Ascoltiamo dalla voce di Elena velena le motivazioni e il programma del viaggio e degli incontri. AUDIO

IRAQ Accuse di stupro collettivo per 18 marines americani

Il quotidiano sunnita 'As-Sa'ah' accusa 18 soldati americani di aver stuprato due ragazze irachene. Una di loro sarebbe morta per le violenze subita, l'altra sarebbe stata uccisa. Le forze alleate negano.

BAGHDAD – Stupro collettivo. Questa la pesante accusa per i militari americani in azione in Iraq. A lanciarla è il direttore di un quotidiano sunnita di Baghdad, che ha accusato diciotto marines di aver violentato due ragazze irachene. Immediata è arrivata la smentita, categorica, da parte delle forze Usa.

Secondo il giornale 'As-Sa'ah', il fatto risale a venerdì scorso a Suwarra, 180 chilometri a sud di Baghdad. Le due adolescenti, di 14 e 15 anni, stavano conversando con un gruppo di soldati americani quando sono state invitate ad accompagnarli nel loro campo per scattare delle foto. Ed è qui, precisa la denuncia, che è avvenuta la violenza sessuale.

"E' un'informazione assolutamente falsa - ha replicato la coalizione anglo-americana in un comunicato -. Abbiamo preso tale informazione molto sul serio e dopo un'inchiesta, anche negli ospedali, possiamo dire che non vi è assolutamente nulla che comprovi le accuse".

Secondo il giornale, una delle due ragazze è morta dopo essere stata stuprata da 18 militari e la seconda è stata uccisa dai suoi familiari. Il direttore della pubblicazione, Naama Abdel Razak, ha detto all'Afp che due corrispondenti del quotidiano hanno indagato presso gli abitanti e hanno visto i corpi delle due ragazze.

Nel comunicato, le forze Usa affermano che "la diffusione di questa falsa informazione intende minare la credibilità delle nostre truppe, che si sforzano di creare un ambiente stabile e sicuro per il popolo iracheno". Ma, nonostante la formale smentita, il direttore ha insistito: "La vicenda è nota a tutti gli abitanti di Suwarra e gli americani non hanno bisogno di una lunga inchiesta per conoscerne tutti i dettagli", ha detto.

Perù

Il governo peruviano ha minacciato di licenziare tutti i professori che non torneranno immediatamente in classe. Le scuole sono ferme da 29 giorni, dopo che i sindacati hanno proclamato uno sciopero che ha paralizzato tutte le attività scolastiche del Paese. Nonostante il presidente Alejandro Toledo abbia dichiarato lo stato d’emergenza, e gli studenti, seppure alla spicciolata, stiano tornando dietro ai banchi, la maggioranza dei docenti peruviani sembra tuttavia intenzionata a ignorare l’ultimatum del governo, scaduto lunedì 9 giugno. In quest’ottica vanno lette le manifestazioni sfilate per le strade di Lima, durante le quali i professori hanno scandito nuovamente le loro richieste: un aumento di circa 50 euro dello stipendio medio (contro i 29 offerti dal governo), attualmente di circa 180 euro al mese. La maggior parte dei 280mila docenti peruviani è impegnata in uno sciopero che, in altri comparti, negli ultimi trenta giorni ha portato in strada anche agricoltori e personale ospedaliero. La risposta del governo è stata la proclamazione dello stato d’emergenza e l’invio dei soldati a contrastare i manifestanti. Il 29 maggio scorso nella città meridionale di Puno uno studente è morto e altre dodici persone sono rimaste ferite in seguito a scontri tra universitari e militari, che hanno anche aperto il fuoco contro i dimostranti. PERU': Colf in lotta per i loro diritti

È forte la critica sollevata dal Centro di formazione delle colf (Ccth) sul testo di legge che ne regolamenta l’attività lavorativa. La legge approvata agli inizi di maggio secondo il CCTH non ha infatti riconosciuto le richieste avanzate. Otto ore di lavoro in forma continuativa, un massimo di 15 giorni di prova invece di 30, un contratto scritto, la fissazione di un salario minimo vitale. Sono questi alcuni degli obiettivi non raggiunti dal Ccth, che denuncia come il testo di legge approvato non rispetti i diritti delle lavoratrici, diritti sanciti dalla costituzione vigente. (RF 30/05/2003)

ARGENTINA comunicato stampa delle lacoratrici e dei lavoratori di Brukman, dopo la provocazione e la conseguente repressione da parte della Polizia Federal.

Comunicato: repressione e scandalosa azione illegale, della polizia di Buenos Aires a Brukman. Dai lavotari e le lavoratrici di Brukman . lunedì nove giugno 2003 ore 04.02 pm

Buenos Aires, 9 giugno del 2003 Comunicato stampa "scandalosa azione illegale della polizia federal"

Oggi, nove giugno 2003, un gruppo di cinque individui pagati dalla padronale, è antrata nella nostra fabbrica con la collaborazione e l'aiuto della Policia Federal, che gli ha garantito l'ingresso e il gli spostastamenti dentro una pattuglia. Lo hanno fatto a piccoli gruppi, cercando di coprirsi la faccia.Abbiamo riconosciuto in alcuni di loro alcuni dei soggetti che da sempreci perseguitano, arrivando fino ai nostri domicili quando ce ne andiamo dalla tenda.

Quando questo gruppo ha preteso di ritirarsi dalla nostra fabbrica con la custodia della polizia e della Guardia de Infanteria (celere), davanti al fermo ripudio delle lavoratrici e di chi ci appoggia, la polizia non ha avuto problemi ha coprire l'uscita di questi soggetti da Brukman. Non solo custodivano e appoggiavano un illegale operativo di polizia all'interno della fabbrica, senza nessun ordine giudiziale, ma hanno brutalmente colpito, chi sta difendendo il legittimo diritto al lavoro.

A causa di questa scandolasa situazione, questa mattina gli avvocati del Comitè de Accìon jurìdica della CTA, CORREPI, la Liga Argentina dei diritti umani, APEL, la Asociación Ex Detenidos Desaparecidos, il Centro Professionale dei diritti umani e altri gruppi, presentarono al giudice Rimondi oggi a mezzoiorno la richiesta di annullamento di tutta l'azione e l'immediato ritiro della polizia. Di fronte alla notizia che era stato rimpiazzato dal Dr. Julio Marcelo Lucini, si è sollecitato per avere un'intervista con lui. Il giudice incaricato ha assicurato alle lavoratrici e ai suoi avvocati di non aver ordinato l'azione che si svolta oggi.

Birmania

L'inviato delle Nazioni Unite ha dichiarato che la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi "sta bene ed è in buona forma". Razali Ismail ha parlato con i giornalisti all'aereoporto di Rangoon dopo aver incontrato San Suu Kyi, al termine della sua missione, durata cinque giorni. La preoccupazione internazionale per le condizioni di salute della leader dell'opposizione aumentavano di giorno in giorno, perchè per più di una settimana San Suu Kyi è stata tenuta prigioniera in una località segreta. Razali ha aggiunto che non ha riscontrato alcun segno di percosse o ferite. La missione dell'inviato dell'Onu aveva due scopi: incontrare Aung San Suu Kyi e fare pressioni per il suo rilascio.

Nessuna traccia, invece di U Tin Oo, vicepresidente della Lega Nazionale per la Democrazia che, secondo alcuni, sarebbe morto durante gli scontri, ma i militari al governo negano con insistenza questa possibilità.

Gli scontri tra gli oppositori del regime e i militari sono scoppiati il 30 maggio. Il governo ha dichiarato che 4 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite, ma secondo i dissidenti in esilio i morti sarebbero almeno 75, uccisi dai sostenitori del regime con canne di bambù e spranghe di ferro

INDIA: Ribellate alla schiavitù della dote

Si sono ribellate alla “schiavitù della dote” consuetudine che pur essendo reato per la legge indiana è diffusa e tollerata dalla popolazione. A fine maggio Nisha Sharma, studentessa ventunenne di New Delhi, ha fatto arrestare il promesso sposo che insisteva per ottenere la dote, a pochi minuti dalla cerimonia. In questi giorni Vidya Balasubramaniam ha rinunciato al matrimonio, denunciando il futuro marito e la sua famiglia perché pretendevano la dote. Nel Paese le figlie sono tradizionalmente viste come un peso economico, mentre i maschi vengono considerati una ricchezza. Secondo AP l’alto numero di aborti di feti di sesso femminile ha spinto il governo a vietare ai medici di rivelare il sesso prima della nascita. (RF 06/06/2003)

Firenze

Oggi a Firenze e’ stato compiuto l’ennesimo sgombero di una casa da anni occupata da studenti e lavoratortrici e lavoratori, la YO HAUSE. Ancora una volta la risposta ad un bisogno e ad una necessita’ di naturale importanza, come il diritto alla casa, e’ stata la forza pubblica. Questa casa di proprieta’ dello stato (demanio pubblico) fu occupata perche’ da una decina di anni era vuota, in attesa di essere reimmessa nel circuito speculativo delle aste pubbliche, vere truffe legalizzate in favore del mercato immobiliare. E’ facile per le forze politiche (prefetto, questore, sindaco ed assessori) che governano Firenze riempirsi la bocca con Forum Sociali, meeting mondiali a Porto Alegre, pacifismo da festa dell’ Unita’ e l’illusione (da vendere) di una “citta’ aperta”; la realta’ dei fatti vede invece una Firenze sempre piu’ chiusa nelle sue piazze, nel suo centro, sulle politiche sociali, sull’ emergenza casa, ma apertissima a svendere il suo patrimonio pubblico ad interessi privati di pochi e ben conosciuti speculatori AUDIO Roma: la minaccia di sgombero si abbatte anche sulla'occupazione del quarticciolo dell'ex commissariato. ascoltiamo la corrispondenza di una compagna. AUDIO Napoli

Si è svolta questa mattina a Caivano (Na) una forma di protesta contro il piano dei rifiuti. Una ventina di attivisti si sono incatenati presso la sede del municipio. La protesta si inserisce all'interno di un percorso di lotta oramai di alcuni mesi. Nonostante questo i camion per lo scarico dei rifiuti continuano a giungere e presto le Autorità competenti brandiranno proprio le ragioni della salute pubblica per procedere all'attivazione del CdR e dunque ad un primo grosso passo verso la realizzazione del piano contestato.

Milano

Sarebbero sei gli iscritti al registro degli indagati per i drammatici fatti del San Paolo, accaduti nella notte del 16 Marzo dopo l'omicidio di Davide Cesare. Dopo i primi rapporti ed informative di Digos e Carabinieri alla Procura trasmessi pochi giorni dopo i fatti la magistratura ha agito con molta circospezione. Ricordiamo che gli identificati erano circa una quindicina. Gli indagati sarebbero cinque compagni ed un carabiniere (quello che compare nell'ormai tristemente noto video amatoriale). Le accuse sarebbero resistenza, lesioni e danneggiamento. Per il milite dell'Arma l'accusa sarebbe lesioni.

Denunciamo questo fare illegale della Polizia Federal in complicità con i padroni corrotti e la repressione di cui siamo stati vittime. questa si somma a tutte le provocazioni e irregolarità che accadono e nelle azioni giudiziali come in quelle della Polizia Federal.

Noi lavoratrici oggi abbiamo tentato di impedire questo sopruso, e continueremo a farlo, non permetteremo che si consumi questa frode dei padroni, con l'aito della polizia. abbiamo la iremovibile volontà di continuare a lottare per il nostro lavoro. con noi ci sono studenti, vicini, assembleisti e altri lavoratori he solidarizzano con la nostra lotta e che continuano fermi accanto a noi in questa lotta.

Continueremo a denunciare e a ripudiare le numerose intimidazioni, la repressione e le irregolarità delle quali siamo i soggetti, giusto nel momento in cui la legislatura Bonairense sta parlando della legge sull'espropriazione che ci ridarà la fabbrica e il lavoro. Noi lavoratrici, che abbiamo rimesso in moto la fabbrica dopo l'abbandono dei padroni, non permetteremo che la fabbrica torni nelle mani della padronale corrotta.

Lavoratori e lavoratrici di Brukman

gr 17.00

PALESTINA GAZA - CISGIORDANIA ferito Abdelaziz al Rantissi, uno dei fondatori dell'organizzazione della Resistenza palestinese Hamas Il primo ministro palestinese Abu Mazen ha condannato l'attacco israeliano contro il portavoce di Hamas, Abdel Aziz Rantissi, come "criminale, folle e terroristico". L'attacco sferrato dagli elicotteri militari israeliani contro le due auto che portavano Rantissi ed il suo seguito ttraverso la Striscia di Gaza, ha detto Abbas, è un chiaro tentativo da parte d'Israele di vanificare gli sforzi del suo governo per riallacciare i negoziati con Hamas per un cessate il fuoco. "Questi tentativi ostacolano e sabotano il processo di pace", ha detto il premier palestinese. L'Egitto, l'Arabia Saudita e la Siria hanno condannato il tentativo di Israele di eliminare il dirigente di Hamas, Abdelaziz al-Rantissi. "Condanniamo il tentativo di assassinare Rantissi" ha dichiarato ai giornalisti a Manama, il ministro degli Esteri saudita, Saoud Al-Fayçal, al termine di una riunione del comitato ministeriale arabo che raggruppa i capi della diplomazia di 12 paesi arabi e dell'Autorità palestinese. Il suo omologo siriano Farouk al-Chareh ha affermato che tutti i partecipanti alla riunione condannano questa operazione, che altro non è se non uno dei tentativi israeliani di distruggere il processo di pace in Medio Oriente.

Abdelaziz al Rantissi, 55 anni, medico e professore all'Università Islamica di Gaza, è uno dei fondatori di Hamas oltre che uno dei suoi dirigenti più radicali ed impegnati. Ha passato 7 anni nelle prigioni israeliane, un anno deportato in Libano e 27 mesi in un carcere dell'ANP. Secondo fonti della sicurezza palestinese, il raid degli elicotteri israeliani a Gaza ha causato la morte di altri due palestinesi.

Firenze

Oggi a Firenze, in v. Ser Ventura Monachi 3, giusto dietro p.zza Ferrucci, e’ stato compiuto l’ennesimo sgombero di una casa da anni occupata da studenti e lavoratori. Ancora una volta la risposta ad un bisogno e ad una necessita’ di naturale importanza, come il diritto alla casa, e’ stata la forza pubblica. Questa casa di proprieta’ dello stato (demanio pubblico) fu occupata perche’ da una decina di anni era, come accade sempre, vuota, abbandonata a se’ stessa ed in attesa di essere reimmessa nel circuito speculativo delle aste pubbliche, vere truffe legalizzate in favore del mercato immobiliare e di enti privati la cui unica logica ed interesse e’ il profitto, il profitto e solo il profitto, che si realizza sulla pelle di famiglie di studenti e lavoratori. E’ facile per le forze politiche (prefetto, questore, sindaco ed assessori) che governano questa citta’ sciacquarsi la bocca con Forum Sociali, meeting mondiali a Porto Alegre, pacifismo da festa dell’ Unita’ e l’illusione (da vendere) di una “citta’ aperta”; la realta’ dei fatti vede invece una Firenze sempre piu’ chiusa nelle sue piazze, nel suo centro, sulle politiche sociali, sull’ emergenza casa, ma apertissima a svendere il suo patrimonio pubblico ad interessi privati di pochi e ben conosciuti speculatori

Birmania

L'inviato delle Nazioni Unite ha dichiarato che la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi "sta bene ed è in buona forma". Razali Ismail ha parlato con i giornalisti all'aereoporto di Rangoon dopo aver incontrato San Suu Kyi, al termine della sua missione, durata cinque giorni. La preoccupazione internazionale per le condizioni di salute della leader dell'opposizione aumentavano di giorno in giorno, perchè per più di una settimana San Suu Kyi è stata tenuta prigioniera in una località segreta. Razali ha aggiunto che non ha riscontrato alcun segno di percosse o ferite. La missione dell'inviato dell'Onu aveva due scopi: incontrare Aung San Suu Kyi e fare pressioni per il suo rilascio.

Nessuna traccia, invece di U Tin Oo, vicepresidente della Lega Nazionale per la Democrazia che, secondo alcuni, sarebbe morto durante gli scontri, ma i militari al governo negano con insistenza questa possibilità.

Gli scontri tra gli oppositori del regime e i militari sono scoppiati il 30 maggio. Il governo ha dichiarato che 4 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite, ma secondo i dissidenti in esilio i morti sarebbero almeno 75, uccisi dai sostenitori del regime con canne di bambù e spranghe di ferro

perù

Il governo peruviano ha minacciato di licenziare tutti i professori che non torneranno immediatamente in classe. Le scuole sono ferme da 29 giorni, dopo che i sindacati hanno proclamato uno sciopero che ha paralizzato tutte le attività scolastiche del Paese. Nonostante il presidente Alejandro Toledo abbia dichiarato lo stato d’emergenza, e gli studenti, seppure alla spicciolata, stiano tornando dietro ai banchi, la maggioranza dei docenti peruviani sembra tuttavia intenzionata a ignorare l’ultimatum del governo, scaduto lunedì 9 giugno. In quest’ottica vanno lette le manifestazioni sfilate per le strade di Lima, durante le quali i professori hanno scandito nuovamente le loro richieste: un aumento di circa 50 euro dello stipendio medio (contro i 29 offerti dal governo), attualmente di circa 180 euro al mese. La maggior parte dei 280mila docenti peruviani è impegnata in uno sciopero che, in altri comparti, negli ultimi trenta giorni ha portato in strada anche agricoltori e personale ospedaliero. La risposta del governo è stata la proclamazione dello stato d’emergenza e l’invio dei soldati a contrastare i manifestanti. Il 29 maggio scorso nella città meridionale di Puno uno studente è morto e altre dodici persone sono rimaste ferite in seguito a scontri tra universitari e militari, che hanno anche aperto il fuoco contro i dimostranti.

giamaica

Le autorità di polizia della Giamaica hanno deciso di smantellare la squadra paramilitare del Crime Managment Unit (Cmu) e di confinare il suo controverso comandante, Reneto Adams, dietro una scrivania. La Cmu, voluta dal Primo Ministro PJ Patterson nel settembre 2000 per combattere i trafficanti di droga, era da tempo al centro delle critiche delle organizzazioni per i diritti umani per molteplici abusi ed esecuzioni sommarie. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda l’omicidio di due omini e di due donne, uccisi dagli agenti il 7 maggio scorso a Crawle, a 64 chilometri dalla capitale Kigston. La decisione di sospendere le attività della squadra non è sembrata però sufficiente alla società civile giamaicana, tra cui all’associazione Jamaicans for Justice (Jfj) che pur considerandolo “un passo nella giusta direzione” chiede che l’azione delle autorità preposte prosegua verso l’apertura di un processo. Adams, conosciuto con il nomignolo ‘Saddam’ per l’aspetto da oscuro dittatore che gli piaceva assumere, insieme al suo gruppo aveva intrapreso la battaglia al crimine con modalità spicce e violente, “La lotta alla droga non si risolve scaricando tonnellate di munizioni. Ci vuole intelligenza, pazienza e capacità di infiltrarsi nelle gang” ha detto Carolyn Gomes del Jfj. La Giamaica, isola-Stato caraibica con 2,6 milioni di abitanti, ha uno dei tassi di omicidio più alti del mondo. Nel 2002 sono state uccise 1.045 persone (contro, ad esempio, gli 805 in Italia nel 1999) e secondo Amnesty International 133 sarebbero state uccise dalla polizia.

milano

Sarebbero sei gli iscritti al registro degli indagati per i drammatici fatti del San Paolo, accaduti nella notte del 16 Marzo dopo l'omicidio di Davide Cesare. Dopo i primi rapporti ed informative di Digos e Carabinieri alla Procura trasmessi pochi giorni dopo i fatti la magistratura ha agito con molta circospezione. Ricordiamo che gli identificati erano circa una quindicina. Gli indagati sarebbero cinque compagni ed un carabiniere (quello che compare nell'ormai tristemente noto video amatoriale). Le accuse sarebbero resistenza, lesioni e danneggiamento. Per il milite dell'Arma l'accusa sarebbe lesioni.

per le 13.00

palestina

GAZA - CISGIORDANIA

Due elicoteri Apache dell'aeronautica israeliana hanno sparato tre missili colpendo un veicolo che circolava nella città di Gaza. Sull'automobile si trovava Abdelaziz al Rantissi, uno dei massimi responsabili dell'organizzazione della Resistenza palestinese Hamas ed uno dei personaggi più critici rispetto alla cosiddetta Rad Map.

Alcune fonti danno Al Rantissi per morto, mentre altre, fra le quali alcune della stessa Hamas, affermano che il dirigente è solo ferito.

Abdelaziz al Rantissi, 55 anni, medico e professore all'Università Islamica di Gaza, è uno dei fondatori di Hamas oltre che uno dei suoi dirigenti più radicali ed impegnati.

Ha passato 7 anni nelle prigioni israeliane, un anno deportato in Libano e 27 mesi in un carcere dell'ANP.

Secondo fonti della sicurezza palestinese, il raid degli elicotteri israeliani a Gaza ha causato la morte di altri due palestinesi.

L'état de santé d'Abdelaziz al-Rantissi, blessé mardi dans un raid israélien à Gaza, est "stable" et le dirigeant du Hamas "est actuellement opéré à la jambe", a déclaré un responsable du mouvement islamiste palestinien, Ismaïl Haniyé, à la télévision Al-Jazira.M. Haniyé, interrogé par la télévision qatariote depuis l'hôpital Chifa de Gaza, où se trouve M. Rantissi, a déclaré que ce dernier avait été "blessé par des éclats et son état est stable". "Il est actuellement opéré à la jambe", a-t-il ajouté.Le responsable du Hamas a aussi indiqué que le fils de M. Rantissi, Ahmad, avait été blessé dans le raid d'hélicoptères à Gaza. L'état de son fils est également "stable", a-t-il dit.

Le raid d'hélicoptères israélien qui a blessé mardi matin le chef politique du Hamas Abdelaziz al-Rantissi "menace sérieusement" les efforts de paix en cours, a averti mardi le ministre palestinien de l'information Nabil Amr."Nous condamnons et déplorons cette attaque criminelle qui s'est soldé par la mort de deux civils palestiniens et a fait plusieurs blessés", a déclaré le ministre à l'AFP."De tels actes menacent sérieusement les efforts pour relancer le processus de paix et nous croyons que leur but est justement de leur porter atteinte" a-t-il ajouté.

Corte penale

La justice belge a jugé recevable mardi une plainte pour crimes contre l'humanité déposée à Bruxelles contre le général israélien Amos Yaron pour son rôle présumé dans les massacres de Sabra et Chatila (Liban) en 1982.Il n'existe "aucune cause de nullité, d'irrecevabilité ou d'extinction" de l'action engagée contre le général Yaron, a estimé dans son arrêt la chambre des mises en accusation de la Cour d'appel de Bruxelles.Amos Yaron avait été mis en cause aux côtés de l'actuel Premier ministre israélien Ariel Sharon dans une plainte déposée en juin 2001 par 23 rescapés de ces tueries, qui avaient fait un millier de morts selon le Comité international de la Croix-Rouge.Le général Yaron était responsable du secteur de Beyrouth à l'époque des faits, alors que M. Sharon était ministre de la Défense. Il est actuellement directeur général du ministère de la Défense.Les poursuites avaient été engagées au nom de la loi dite de "compétence universelle" qui permet en principe aux tribunaux belges de juger les crimes de guerre, contre l'humanité et de génocide, quel que soit l'endroit où ils ont été commis.Une nouvelle disposition de la loi permet au gouvernement belge de transmettre directement de telles affaires à la justice du pays d'origine de la personne mise en cause si celle-ci est assurée d'y bénéficier d'un traitement équitable.La Cour de cassation belge avait gelé en février les poursuites contre Ariel Sharon tant qu'il assure les fonctions de Premier ministre.

Iraq

La Russie coopèrera avec la Pologne en Irak dans le cadre de la force de stabilisation, a déclaré mardi à Varsovie Marek Siwiec, chef du Conseil de Sécurité auprès de la présidence polonaise, cité par l'agence PAP."L'Irak est connu de différentes structures russes, c'est pour cela que l'exérience des Russes peut être très utile dans notre future mission", a-t-il déclaré à l'issue de sa rencontre avec le secrétaire du Conseil de Sécurité nationale de la Fédération de Russie, Vladimir Rouchaïlo.Les soldats russes ne feront pas partie des unités sous commandement polonais, a-t-il ajouté, selon PAP.La force de stabilisation en Irak est "complètement formée", selon Varsovie, mais la liste de participants reste toujours ouverte à l'issue d'une deuxième réunion internationale, organisée à Varsovie début juin avec la participation d'une vingtaine de pays.La Pologne est chargée d'adminstrer un secteur de 80.000 km2 dans le centre-sud de l'Irak, entre Bassorah et Bagdad.La division sous commandement polonais comptera au moins 7.000 hommes, dont 2.200 soldats polonais. Elle va être déployée sur le terrain à partir de juillet, pour devenir opérationnelle fin août, selon Varsovie.Le parlement ukrainien avait approuvé la participation de 1.800 soldats à cette division. La Bulgarie doit dépêcher 500 hommes, la Slovaquie enverra une unité du génie de 85 militaire et le Danemark une dizaine d'officiers.La Lituanie et la Roumanie ont aussi décidé d'envoyer leurs soldats en Irak, dont une partie dans le secteur polonais.

Firenze

Oggi a Firenze, in v. Ser Ventura Monachi 3, giusto dietro p.zza Ferrucci, e’ stato compiuto l’ennesimo sgombero di una casa da anni occupata da studenti e lavoratori. Ancora una volta la risposta ad un bisogno e ad una necessita’ di naturale importanza, come il diritto alla casa, e’ stata la forza pubblica. Questa casa di proprieta’ dello stato (demanio pubblico) fu occupata perche’ da una decina di anni era, come accade sempre, vuota, abbandonata a se’ stessa ed in attesa di essere reimmessa nel circuito speculativo delle aste pubbliche, vere truffe legalizzate in favore del mercato immobiliare e di enti privati la cui unica logica ed interesse e’ il profitto, il profitto e solo il profitto, che si realizza sulla pelle di famiglie di studenti e lavoratori. E’ facile per le forze politiche (prefetto, questore, sindaco ed assessori) che governano questa citta’ sciacquarsi la bocca con Forum Sociali, meeting mondiali a Porto Alegre, pacifismo da festa dell’ Unita’ e l’illusione (da vendere) di una “citta’ aperta”; la realta’ dei fatti vede invece una Firenze sempre piu’ chiusa nelle sue piazze, nel suo centro, sulle politiche sociali, sull’ emergenza casa, ma apertissima a svendere il suo patrimonio pubblico ad interessi privati di pochi e ben conosciuti speculatori

Birmania

L'inviato delle Nazioni Unite ha dichiarato che la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi "sta bene ed è in buona forma". Razali Ismail ha parlato con i giornalisti all'aereoporto di Rangoon dopo aver incontrato San Suu Kyi, al termine della sua missione, durata cinque giorni. La preoccupazione internazionale per le condizioni di salute della leader dell'opposizione aumentavano di giorno in giorno, perchè per più di una settimana San Suu Kyi è stata tenuta prigioniera in una località segreta. Razali ha aggiunto che non ha riscontrato alcun segno di percosse o ferite. La missione dell'inviato dell'Onu aveva due scopi: incontrare Aung San Suu Kyi e fare pressioni per il suo rilascio.

Nessuna traccia, invece di U Tin Oo, vicepresidente della Lega Nazionale per la Democrazia che, secondo alcuni, sarebbe morto durante gli scontri, ma i militari al governo negano con insistenza questa possibilità.

Gli scontri tra gli oppositori del regime e i militari sono scoppiati il 30 maggio. Il governo ha dichiarato che 4 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite, ma secondo i dissidenti in esilio i morti sarebbero almeno 75, uccisi dai sostenitori del regime con canne di bambù e spranghe di ferro

perù

Il governo peruviano ha minacciato di licenziare tutti i professori che non torneranno immediatamente in classe. Le scuole sono ferme da 29 giorni, dopo che i sindacati hanno proclamato uno sciopero che ha paralizzato tutte le attività scolastiche del Paese. Nonostante il presidente Alejandro Toledo abbia dichiarato lo stato d’emergenza, e gli studenti, seppure alla spicciolata, stiano tornando dietro ai banchi, la maggioranza dei docenti peruviani sembra tuttavia intenzionata a ignorare l’ultimatum del governo, scaduto lunedì 9 giugno. In quest’ottica vanno lette le manifestazioni sfilate per le strade di Lima, durante le quali i professori hanno scandito nuovamente le loro richieste: un aumento di circa 50 euro dello stipendio medio (contro i 29 offerti dal governo), attualmente di circa 180 euro al mese. La maggior parte dei 280mila docenti peruviani è impegnata in uno sciopero che, in altri comparti, negli ultimi trenta giorni ha portato in strada anche agricoltori e personale ospedaliero. La risposta del governo è stata la proclamazione dello stato d’emergenza e l’invio dei soldati a contrastare i manifestanti. Il 29 maggio scorso nella città meridionale di Puno uno studente è morto e altre dodici persone sono rimaste ferite in seguito a scontri tra universitari e militari, che hanno anche aperto il fuoco contro i dimostranti.

giamaica

Le autorità di polizia della Giamaica hanno deciso di smantellare la squadra paramilitare del Crime Managment Unit (Cmu) e di confinare il suo controverso comandante, Reneto Adams, dietro una scrivania. La Cmu, voluta dal Primo Ministro PJ Patterson nel settembre 2000 per combattere i trafficanti di droga, era da tempo al centro delle critiche delle organizzazioni per i diritti umani per molteplici abusi ed esecuzioni sommarie. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda l’omicidio di due omini e di due donne, uccisi dagli agenti il 7 maggio scorso a Crawle, a 64 chilometri dalla capitale Kigston. La decisione di sospendere le attività della squadra non è sembrata però sufficiente alla società civile giamaicana, tra cui all’associazione Jamaicans for Justice (Jfj) che pur considerandolo “un passo nella giusta direzione” chiede che l’azione delle autorità preposte prosegua verso l’apertura di un processo. Adams, conosciuto con il nomignolo ‘Saddam’ per l’aspetto da oscuro dittatore che gli piaceva assumere, insieme al suo gruppo aveva intrapreso la battaglia al crimine con modalità spicce e violente, “La lotta alla droga non si risolve scaricando tonnellate di munizioni. Ci vuole intelligenza, pazienza e capacità di infiltrarsi nelle gang” ha detto Carolyn Gomes del Jfj. La Giamaica, isola-Stato caraibica con 2,6 milioni di abitanti, ha uno dei tassi di omicidio più alti del mondo. Nel 2002 sono state uccise 1.045 persone (contro, ad esempio, gli 805 in Italia nel 1999) e secondo Amnesty International 133 sarebbero state uccise dalla polizia.

Francia

Une nouvelle journée de grèves et de manifestations accompagne mardi l'ouverture du débat sur le projet de réforme des retraites à l'Assemblée nationale. Outre les transports, où une quasi-paralysie est à craindre, des préavis de grève ont été déposés dans de nombreux autres secteurs : banques, postes et télécommunications, hôpitaux, police, ports et docks, routiers... Le secteur de l'éducation en est, lui, à sa onzième journée d'action depuis le début de l'année scolaire. Les syndicats doivent rencontrer Luc Ferry, Nicolas Sarkozy, mais aussi les autres ministres chargés du dossier (Xavier Darcos, Jean-Paul Delevoye, Patrick Devedjian), mardi après-midi. Le point d'orgue de cette journée de contestation tous azimuts sera une grande manifestation à Paris, qui devrait débuter vers 14 heures, mais dont le parcours n'a pas encore été déterminé.

caivano - napoli

In questo momento è in atto a Caivano (Na) una forma di protesta di almeno una ventina di attivisti di persone che si sono incatenate presso la sede del municipio. L'azione di protesta contro il procedere dell'attuazione del piano dei rifiuti, che anche riguarda quella porzione di territorio con la realizzazione di un CdR, si inserisce all'interno di un percorso di lotta oramai di alcuni mesi. Nonostante questo i camion per lo scarico dei rifiuti continuano a giungere e presto le Autorità competenti brandiranno proprio le ragioni della salute pubblica per procedere all'attivazione del CdR e dunque ad un primo grosso passo verso la realizzazione del piano contestato.

milano

Sarebbero sei gli iscritti al registro degli indagati per i drammatici fatti del San Paolo, accaduti nella notte del 16 Marzo dopo l'omicidio di Davide Cesare. Dopo i primi rapporti ed informative di Digos e Carabinieri alla Procura trasmessi pochi giorni dopo i fatti la magistratura ha agito con molta circospezione. Ricordiamo che gli identificati erano circa una quindicina. Gli indagati sarebbero cinque compagni ed un carabiniere (quello che compare nell'ormai tristemente noto video amatoriale). Le accuse sarebbero resistenza, lesioni e danneggiamento. Per il milite dell'Arma l'accusa sarebbe lesioni.

=ore 9=

palestina

Il primo passo sulla strada indicata dalla roadmap o un'astuta misura di propaganda spendibile con la comunità internazionale, come sostengono i palestinesi? Israele ha smantellato nella notte altri 10 avanposti di coloni. -Un colpo di teatro insignificant-e commenta Nabil Abu Rdainah, dirigente palestinese molto vicino al presidente dell'Anp Yasser Arafat. Ma il segretario di Stato americano Colin Powell plaude all'iniziativa del governo Sharon e la legge come coerente con gli impegni presi al summit di Aqaba lo scorso 4 giugno. -Mi rallegro del rispetto da parte di Israele degli impegni con la comunità internazionale-, dice Powell dal Cile, dove si trova per un vertice dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA).

L'esercito israeliano ha rimosso "strutture non autorizzate" in 10 avanposti in Cisgiordania, anche se il vice ministro alla Difesa Zeev Boim parla di 15 località, includendo quelle dove sono stati già rimosse case mobili, camper e roulotte con annesse costruzioni. La roadmap del Quartetto USA, ONU, Ue e Russia prevede esplicitamente la rimozione degli insediamenti dei coloni nei Territori come uno dei punti imprescindibili per avanzare nel processo di pace con i palestinesi.

perù

Il governo peruviano ha minacciato di licenziare tutti i professori che non torneranno immediatamente in classe. Le scuole sono ferme da 29 giorni, dopo che i sindacati hanno proclamato uno sciopero che ha paralizzato tutte le attività scolastiche del Paese. Nonostante il presidente Alejandro Toledo abbia dichiarato lo stato d’emergenza, e gli studenti, seppure alla spicciolata, stiano tornando dietro ai banchi, la maggioranza dei docenti peruviani sembra tuttavia intenzionata a ignorare l’ultimatum del governo, scaduto lunedì 9 giugno. In quest’ottica vanno lette le manifestazioni sfilate per le strade di Lima, durante le quali i professori hanno scandito nuovamente le loro richieste: un aumento di circa 50 euro dello stipendio medio (contro i 29 offerti dal governo), attualmente di circa 180 euro al mese. La maggior parte dei 280mila docenti peruviani è impegnata in uno sciopero che, in altri comparti, negli ultimi trenta giorni ha portato in strada anche agricoltori e personale ospedaliero. La risposta del governo è stata la proclamazione dello stato d’emergenza e l’invio dei soldati a contrastare i manifestanti. Il 29 maggio scorso nella città meridionale di Puno uno studente è morto e altre dodici persone sono rimaste ferite in seguito a scontri tra universitari e militari, che hanno anche aperto il fuoco contro i dimostranti.

giamaica

Le autorità di polizia della Giamaica hanno deciso di smantellare la squadra paramilitare del Crime Managment Unit (Cmu) e di confinare il suo controverso comandante, Reneto Adams, dietro una scrivania. La Cmu, voluta dal Primo Ministro PJ Patterson nel settembre 2000 per combattere i trafficanti di droga, era da tempo al centro delle critiche delle organizzazioni per i diritti umani per molteplici abusi ed esecuzioni sommarie. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda l’omicidio di due omini e di due donne, uccisi dagli agenti il 7 maggio scorso a Crawle, a 64 chilometri dalla capitale Kigston. La decisione di sospendere le attività della squadra non è sembrata però sufficiente alla società civile giamaicana, tra cui all’associazione Jamaicans for Justice (Jfj) che pur considerandolo “un passo nella giusta direzione” chiede che l’azione delle autorità preposte prosegua verso l’apertura di un processo. Adams, conosciuto con il nomignolo ‘Saddam’ per l’aspetto da oscuro dittatore che gli piaceva assumere, insieme al suo gruppo aveva intrapreso la battaglia al crimine con modalità spicce e violente, “La lotta alla droga non si risolve scaricando tonnellate di munizioni. Ci vuole intelligenza, pazienza e capacità di infiltrarsi nelle gang” ha detto Carolyn Gomes del Jfj. La Giamaica, isola-Stato caraibica con 2,6 milioni di abitanti, ha uno dei tassi di omicidio più alti del mondo. Nel 2002 sono state uccise 1.045 persone (contro, ad esempio, gli 805 in Italia nel 1999) e secondo Amnesty International 133 sarebbero state uccise dalla polizia.

Francia

Une nouvelle journée de grèves et de manifestations accompagne mardi l'ouverture du débat sur le projet de réforme des retraites à l'Assemblée nationale. Outre les transports, où une quasi-paralysie est à craindre, des préavis de grève ont été déposés dans de nombreux autres secteurs : banques, postes et télécommunications, hôpitaux, police, ports et docks, routiers... Le secteur de l'éducation en est, lui, à sa onzième journée d'action depuis le début de l'année scolaire. Les syndicats doivent rencontrer Luc Ferry, Nicolas Sarkozy, mais aussi les autres ministres chargés du dossier (Xavier Darcos, Jean-Paul Delevoye, Patrick Devedjian), mardi après-midi. Le point d'orgue de cette journée de contestation tous azimuts sera une grande manifestation à Paris, qui devrait débuter vers 14 heures, mais dont le parcours n'a pas encore été déterminé.

caivano - napoli

In questo momento è in atto a Caivano (Na) una forma di protesta di almeno una ventina di attivisti di persone che si sono incatenate presso la sede del municipio. L'azione di protesta contro il procedere dell'attuazione del piano dei rifiuti, che anche riguarda quella porzione di territorio con la realizzazione di un CdR, si inserisce all'interno di un percorso di lotta oramai di alcuni mesi. Nonostante questo i camion per lo scarico dei rifiuti continuano a giungere e presto le Autorità competenti brandiranno proprio le ragioni della salute pubblica per procedere all'attivazione del CdR e dunque ad un primo grosso passo verso la realizzazione del piano contestato.

milano

Sarebbero sei gli iscritti al registro degli indagati per i drammatici fatti del San Paolo, accaduti nella notte del 16 Marzo dopo l'omicidio di Davide Cesare. Dopo i primi rapporti ed informative di Digos e Carabinieri alla Procura trasmessi pochi giorni dopo i fatti la magistratura ha agito con molta circospezione. Ricordiamo che gli identificati erano circa una quindicina. Gli indagati sarebbero cinque compagni ed un carabiniere (quello che compare nell'ormai tristemente noto video amatoriale). Le accuse sarebbero resistenza, lesioni e danneggiamento. Per il milite dell'Arma l'accusa sarebbe lesioni.