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G.R.

CINA 21 morti e 32 dispersi per collisione tra due battelli PECHINO, 23 giu, - Ventuno corpi sono stati ripescati nel fiume Yangtsé dopo una collisione tra un traghetto e un cargo, giovedì, a Fuling (sud-ovest), mentre 32 persone sono ancora disperse, si apprende oggi da un responsabile locale. Un responsabile dell'ufficio degli Affari marittimi della regione di Chongqing, di cui fa parte Fuling, aveva spiegato prima che "le ricerche erano veramente difficili a causa della forza delle correnti". La causa dell'incidente parrebbe essere la coltre di nebbia, fenomeno frequente nella regione. Dodici persone che si trovavano sul traghetto sono state salvate. Al momento sono stati identificati sei dei cadaveri, secondo l'agenzia Nuova Cina.

Primo ministro indiano in Cina, per la prima volta dopo 10 anni PEKINO - Una serie di accordi bilaterali tra Cina e India sono stati firmati oggi a Pekino dal Primo ministro cinese Wen Jiabao e il suo omologo indiano Atal Behari Vajpayee, che effettua una visita di sei giorni in Cina. Nove sono i documenti firmati dai due capi di governo, e vertono in particolare sulla formazione di centri culturali nelle capitali dei due Paesi e sulla cooperazione in campo scientifico, educativo e giudiziario. La visita di Vajpayee é la prima in dieci anni di un Primo ministro indiano in Cina. Arrivando ieri a Pekino, il capo del governo indiano aveva invitato i due Paesi a superare i problemi di frontiera e a "realizzare pienamente il potenziale della loro alleanza alla ricerca di un ordine mondiale multipolare

PALESTINA Per Powell progressi nelle discussioni israelo-palestinesi, SHUNEH (Giordania), 23 giu, (Afp-Internazionale) - Le intense discussioni tra israeliani e palestinesi su un trasferimento delle responsabilità di sicurezza nella striscia di Gaza hanno registrato dei progressi, ha dichiarato oggi il segretario di Stato americano Colin Powell. "Facciamo dei porgressi negli accordi di sicurezza. L'Autorità palestinese lavora per cercare di far cessare le violenze da parte delle organizzazioni" radicali palestinesi, ha dichiarato Powell. Il segretario di Stato ha riconosciuto che il processo di pace resta vulnerabile a causa delle azioni degli estremisti, ma ha insistito sul fatto che questi ultimi sono poco numerosi e non devono prendere in ostaggio l'avvenire della regione. "Non possiamo lasciare che qualche individuo - e sono davvero molto pochi ad essere implicati in queste attività - ci impedisca di andare avanti", ha detto Powell. Il segretario di stato americano non ha fatto alcun cenno alle numerose azioni di sabotaggio della Road Map annunciate e messe in pratica dalle associazioni dei coloni di moltiplicare gli insediamenti illegali con l’appoggio dell’esercito israeliano.

Intanto in Israele il generale Moshe Yaalon conferma che Israele ha considerato seriamente in passato la possibilità di eliminare il presidente palestinese Yasser Arafat e non è detto che la questione non possa essere affrontata di nuovo in futuro. Lo ha rivelato ieri il capo di stato maggiore, "Perchè non abbiamo ucciso Arafat? - si è chiesto Yaalon in una conferenza tenuta la scorsa notte a Beer Sheva, Neghev. La verità è che il dibattito se uccidere Arafat o meno c'è stato alcune volte in passato". "La questione è stata affrontata - ha proseguito il generale - in termini di "costi" rispetto all' "utilità". "Di quando in quando occorre tornare a riesaminare le nostre valutazioni e verificare se ci siano mutamenti nei "costi o nell'utilità". Il quotidiano Haaretz rileva che la uccisione di Arafat è stata discussa oltre un anno fa, dopo che un kamikaze palestinese si era fatto esplodere in un albergo di Natanya (Tel Aviv) uccidendo una trentina di persone. Lo stesso giornale ricorda che il premier Ariel Sharon si è nel frattempo impegnato personalmente con il presidente George Bush a non colpire Arafat.

Da parte sua Hamas ha minacciato nuovi attentati dopo che nella notte tra sabato e domenica a Hebron (Cisgiordania) militari israeliani hanno sorpreso per strada ed abbattuto Abdallah Qawasmeh, indicato come il comandante militare degli islamici nella regione. E ieri sera quattro palestinesi, militanti probabilmente del gruppo 'martiri di al Aqsa', sono morti in circostanze ancora da chiarire. In precedenza, nella seduta del Consiglio dei ministri il premier Ariel Sharon aveva elogiato l’attentato contro Qawasmeh, definito un pericoloso terrorista. Abdel Aziz Rantisi, dirigente di Hamas ha subito replicato che il suo movimento si sente piu' che mai impegnato a vendicare il compagno di lotta assassinato dai terroristi israeliani Intanto la rimozione degli avamposti illegali creati dai coloni va a corrente alternata: otto sono stati rimossi, altri otto sono sorti altrove. Il ministro israeliano Yossef Paritzky che ha chiesto ai collaboratori di mettere presto a punto progetti relativi alla risistemazione dei coloni in Galilea e nel Neghev. Almeno lui sembra persuaso che la Road Map abbia concrete speranze di riuscire. Ma la sua iniziativa e' stata subito stroncata da Sharon che ha consigliato ai coloni di continuare ad erigere le loro case nei Territori. Possibilmente, in modo discreto.

IRAQ Russia pronta a contribuire a riduzione del debito iracheno La Russia fa sapere di essere pronta ad unirsi agli sforzi internazionali per annullare o ridurre il debito iracheno, riporta oggi il Wall Street Journal. "Sappiamo che é una questione importante e faremo la nostra parte insieme agli altri", ha detto, in un'intervista accordata ad Amman al giornale, il ministro russo degli esteri Igor Ivanov. I tentativi degli Stati Uniti di ricostruire l'Iraq rischiano di essere paralizzati dal peso che rappresenta per Baghdad questo debito, che toglierebbe circa la metà dei proventi delle vendite di petrolio del Paese, scrive il Wall Street Journal. Il debito accumulato nei confronti della Russia dal regime di Saddam Hussein é stimato a più di 8 miliardi di dollari. Il debito totale dell'Iraq ammonta a 130 miliardi di dollari, e raggiungerebbe i 400 miliardi includendo le riparazioni di guerra (ivi comprese quelle legate all'invasione del Kuwait nel 1990) che l'Iraq deve ancora versare, dicono gli esperti.

FRANCIA Jose' Bove', portavoce della Confederazione contadina e militante antiglobalizzazione, e' stato arrestato dai gendarmi all'alba di ieri. Il leader del movimento contadino è stato preso in consegna nella sua fattoria di Millau, nei pressi di Montpellier. Bovè deve scontare dieci mesi di reclusione, pena comminata a seguito della distruzione di un campo di riso geneticamente modificato nel Sud della Francia. L'agricoltore transalpino era in attesa dell'arresto dopo che la Corte d'appello di Montpellier aveva respinto, lo scorso mese di febbraio, il ricorso contro la sentenza di condanna. Nel frattempo in Francia era già stata avviata una raccolta di firme per chiedere al presidente Chirac di concedergli la grazia, alla petizione hanno finora aderito 820 mila persone

INTERNI Fuga dal Centro di prima Accoglienza di Lamezia Terme Hanno lottato con il personale di sorveglianza e sono scappati dal centro di prima accoglienza di Lamezia Terme. La scorsa notte circa trenta immigrati sono riusciti ad allontanarsi dalla struttura in provincia di Catanzaro, dove erano ospitati. La polizia è riuscita a rintracciarne gran parte nei pressi della stazione ferroviaria, ma dodici hanno fatto perdere le loro tracce. Alcuni agenti di polizia sono rimasti contusi negli scontri e quattro fuggiaschi sono stati arrestati. Non è la prima volta che nel centro di Lamezia Terme ci sono rivolte e tentativi di fuga.

Palermo - Arriveranno oggi sull'isola di Lampedusa, con un volo di linea da Roma, i tre funzionari della Protezione civile che si occuperanno del nuovo Centro di accoglienza per immigrati. I funzionari - spiega il sindaco Bruno Siragusa - porteranno il progetto del nuovo campo che dovrebbe sorgere gia' entro la fine dell'estate. Attualmente, i clandestini che arrivano sull'isola vengono trasferiti nel Centro attiguo all'aeroporto che puo' ospitare fino a 190 immigrati.

Roma - Venti attivisti di Greenpeace hanno bloccato, questa mattina nel porto di Ravenna, un carico di legname a bordo della nave Tradco1 che, secondo gli ambientalisti, proverrebbe dalla distruzione delle foreste del Bacino del Congo in Africa Centrale. Greenpeace nel rendere noto il blitz chiede all'Italia, uno dei maggiori importatori di legno africano, e all'Unione Europea di agire immediatamente contro il commercio di legno illegale. Finora, spiega il responsabile della Campagna foreste di Greenpeace Italia, Sergio Baffoni, il nosto governo ha fatto ben poco per fermare queste importazioni, perfino da imprese coinvolte nel taglio illegale. Se non blocchiamo il legno illegale e distruttivo, le ultime foreste primarie dell'Africa centrale saranno irrimediabilmente distrutte.

G.R. 9,30

IMMIGRAZIONE E' arrivata a Porto Palo un' imbarcazione con a bordo 150 migranti provenienti dal Corno d'Africa, compresi una decina di donne e altrettanti bambini. Intercettato dalla guardia di finanza a 5 miglia a sud di Capo Passero, il barcone era stato individuato da una motovedetta delle Fiamme gialle impegnata in servizio di polizia anti immigrazione nel Mediterraneo. Gli investigatori sono riusciti ad individuare i due presunti scafisti che sono stati fermati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Dopo l' abbordaggio, due militari della GdF hanno preso i comandi del natante che è stato condotto a Porto Palo. I migranti sono stati subito sottoposti a controlli medici. Successivamente saranno identificati e poi condotti nel centro di prima accoglienza di Pachino.

PALESTINA Gaza, ancora raid ma proseguono negoziati sulla sicurezza Ancora una sparatoria all'alba di oggi a Khan Younis nella parte meridionale della striscia di Gaza, nel corso della quale un soldato israeliano è rimasto ferito. Nonostante gli scontri continuino in Medio oriente, proseguono anche le trattative per arrivare a una intesa sulla sicurezza tra israeliani e palestinesi che consenta di far veramente partire il famoso piano di pace noto come "road map". Il soldato ferito questa mattina - informano fonti militari - è stato colpito durante una breve incursione dell'esercito israeliano per radere al suolo una casa usata dai palestinesi per tirare contro gli israeliani. Quanto alle trattative, il generale Amos Gilad, coordinatore delle attività nei territori occupati ha detto che continuerà a incontrare Mohammed Dahlan, responsabile palestinese della sicurezza per arrivare a un passaggio di consegne nella striscia di Gaza. "Quello che vogliamo - ha spiegato il generale alla radio israeliana - è che l'Autorità palestinese si impegni ad assumere la responsabilità delle aree che siamo pronti a lasciare e a combattere il terrorismo, in linea con le dichiarzioni fatte del premier Abu Mazen al vertice di Aqaba". Ieri nella zona sono morte cinque pesone.

INDIA Almeno 17 persone, tra cui 3 bambini e 4 donne, sono morte, e altre 25 sono rimaste ferite in un incidente ferroviario accaduto ieri notte, quando un convoglio diretto da Karwar a Mumbai (ex Bombay, Stato del Maharashtra, India occidentale) è finito fuori dai binari dopo aver urtato un grosso masso. La tragedia è successa alle 22:30, tra Rajapur e Vaibhavwadi (500 chilometri a sud di Mumbai), mentre il treno stava attraversando una galleria. Tre carrozze sono deragliate, le altre 8 sono rimaste sui binari. Secondo alcune fonti di stampa, il grosso masso contro il quale ha urtato il treno si sarebbe distaccato dalla parete rocciosa a causa di frane dovute alle forti piogge monsoniche abbattutesi di recente nella zona.

EGITTO È in corso al Cairo (Egitto) una conferenza internazionale sulla prevenzione delle mutilazioni genitali femminili con la partecipazione di esperti dal mondo arabo e dall’Africa. Organizzato nell’ambito di una campagna internazionale ‘Stop Fgm’ (acronimo inglese per 'Mutilazione genitali femminili'), l'incontro è promosso dal Consiglio Nazionale per l’infanzia e la maternità - organismo governativo presieduto da Suzanne Mubarak, moglie dell’attuale presidente dell’Egitto – dalla Società egiziana per la prevenzioni di pratiche lesive per donne e bambini e con il patrocinio della Commissione Europea. La conferenza si conclude oggi e alla fine dei lavori verrà diffuso un documento finale dedicato in particolare ai possibili strumenti legali di tutela. Insieme ai vari delegati, alla cerimonia di apertura hanno partecipato anche rappresentanti istituzionali di Paesi come Senegal, Kenya, Mali, Burkina Faso, Ciad e Yemen. Nel 1997 il governo egiziano ha dichiarato illegale sottoporre le bambine alla mutilazione dei genitali, prevedendo il carcere fino a tre anni; ma la pratica, nota anche come infibulazione, continua ad essere molto diffusa tra quella parte della popolazione fedele alla tradizione e sottomessa alle pressioni sociali. Secondo l’ultima rilevazione del governo nel 2000, si ritiene che in Egitto il 97 per cento delle donne tra i 15 e i 50 anni abbia subito questa mutilazione, ma alcuni esperti sono più ottimisti e sospettano che le cifre siano sovrastimate. E' comunque la prevenzione la vera sfida: "Dobbiamo rompere il muro di silenzio e aprire un dibattito nazionale che impedisca a questa pratica di essere trasmessa alle future generazioni" ha detto Dina El-Naggar, funzionario dell’agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), partner della campagna di sensibilizzazione. Secondo gli esperti, la prevenzione si ottiene con l’istruzione, che puo' rompere la catena di ignoranza portata avanti anche da molte madri, e con il sostegno della classe medica, coinvolta invece in alcuni casi dai relativi interessi economici. In base ai dati di ‘Stop Fgm’ – promossa dall’organizzazione non governativa italiana Aidos e da ‘No peace without Justice’ - almeno 120 e forse anche 130 milioni di donne nel mondo avrebbero subito questa mutilazione e la cifra aumenterebbe ogni anno di due milioni.

GRECIA Una nave con a bordo 680 tonnellate di esplosivo, detonatori e micce, è stata intercettata al largo delle coste occidentali della Grecia ed è stata scortata nel porto ellenico di Platì Ialas. Lo ha annunciato ad Atene il Ministero della marina mercantile specificando che in queste ore la nave viene passata al setaccio per capire la destinazione e l'uso a cui era destinato l'esplosivo. Le autorità greche vogliono insomma capire se si tratti di un carico legale o controllato da qualche organizzazione illegale. La nave si chiama Baltic Sky, batte bandiera delle Isole Comore, ma le autorità marittime la considerano una copertura, e sembrerebbe di proprietà della Alpha Shipping, una società con sede alle isole Marshall. Il governo greco ha spegato che unità speciali della guardia costiera hanno abbordato la nave dopo aver avuto una segnalazione sulla sua natura sospetta dai servizi di informazione. A bordo c'erano cinque ucraini, tra cui il capitano, e due cittadini azeri, tutti attualmente in stato di fermo. Secondo alcune informazioni, la nave ha lasciato il Mar Nero raggiungendo il Mediterraneo il 2 giugnoper dirgersi verso il porto tunisino di Gabes. Negli ultimi mesi, unità della Nato hanno intensificato la sorveglianza nel Mediterraneo orientale : l'intercettazione di ieri è frutto dei controlli attuati dopo i recenti attentati in Arabia Saudita e Marocco.