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'''Buongiorno'''
aperto da luca alle ore 9.00
=== GR ORE 19.30 ===
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= Giornale radio delle ore 9.30 =
== Sommario ==
'''Oggi giornata nazionale di lotta in argentina, mentre il presidente annuncia che si terranno a marzo del 2003 le elezioni generali anticipate in Argentina. Lo ha annunciato il presidente della repubblica Eduardo Duhalde. '''
''' Dimissioni dei responsabili della sicurezza preventiva dell'autorità nazionale palestinese a Gaza e in Cisgiordania'''
'''Borsa francese in calo '''
''' Un vertice per il caso Scaiola la telenovellas delle dimissioni''
'''palestina'''
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Oggi giornata nazionale di lotta in argentina, mentre il presidente annuncia che si terranno a marzo del 2003 le elezioni generali anticipate in Argentina. Lo ha annunciato il presidente della repubblica Eduardo Duhalde. La chiamata alle urne, in teoria, avrebbe dovuto avere luogo nel settembre del prossimo anno. La notizia era nell’aria da un paio di settimane ma il capo dello Stato ha voluto attendere il ritorno dagli Usa del ministro dell’economia Roberto Lavagna, il quale gli avrebbe offerto assicurazioni circa la possibilità di chiudere in tempi ragionevoli il fondamentale accordo con il Fondo monetario internazionale. In dicembre, dunque, i partiti politici saranno tenuti a celebrare le primarie interne, per scegliere i propri candidati. Il presidente che uscirà dalle consultazioni di marzo assumerà il potere il successivo 25 maggio. Il ricorso anticipato al voto dovrebbe escludere dalla partita l’ex capo dello Stato Carlos Menem. La legge prevede infatti che un ex presidente, per ricandidarsi, debba far trascorrere almeno tre anni dalla fine del precedente mandato.
Vi leggiamo integralmente il comunicato che annuncia la mobilitazione:contro il terrorismo di stato
Dario e Maxi, hasta la victoria siempre
Contro il terrorismo di stato, con il coinvolgimento di tutti. Dario e maxi, hasta la victoria sempre.
Il processo di pace in Medio Oriente ad una svolta. Dopo aver lasciato il nord della striscia di Gaza, l’esercito israeliano si ritira anche da Betlemme, in Cisgiordania.
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Mobilitazione 3 luglio. Nel pomeriggio le truppe israeliane hanno lasciato la città e la zona limitrofa cedendo il posto alla polizia palestinese. Sarà questa adesso a garantire la sicurezza della città, come previsto dalla Road Map.
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Gran Buenos Aires, domenica 30 giugno 2002 Polizia palestinese in Piazza della Mangiatoia
La conferma del ripiegamento israeliano si è avuta nel pomeriggio quando una reparto di agenti palestinesi ha attraversato la Piazza della Mangiatoia accolto dagli applausi della popolazione.
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Sui tragici fatti accaduti in torno all’uccisione dei giovani piqueteros
nella repressione di Puente Pueyrredon
Gli agenti indossavano le nuove divise: un look nuovo per tagliare definitivamente i legami con il passato. Ma gli agenti hanno denunciato una carenza di attrezzature adeguate: "Avevamo 56 automobili e ora ne abbiamo solo quattro, perché l'esercito israeliano ha distrutto o confiscato la gran parte dei nostri veicoli durante l'invasione di Betlemme nell'aprile del 2002"
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a tutti gli uomini e la donne del nostro popolo: '''Palestina'''
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1- nei nostri quartieri ed in gran parte del nostro paese si vive una realtà di miseria e oppressione. Dal nostro movimento, nel mezzo di questa situazione esasperante, seminiamo il valore della dignità.
Come può comprendere chiunque, provando a mettersi nei nostri panni, o prestando attenzione ai mali che stiamo patendo, la dignità, al posto dell’ingiustizia, fiorisce nella lotta e nella ribellione.
Le nostre domande nel giorno in cui hanno ucciso Dario e Maximillano erano:
- per un lavoro degno e per l’aumento del misero sussidio di disoccupazione;
- una cesta di alimenti base;
- libertà, per i prigionier* di lottare contro la repressione;
- in solidarietà agli operai di zanon, come risposta alle minacce di sgombero della fabbrica occupata.
Non possono accusarci di essere violenti perché non accettiamo di vivere -ma meglio sarebbe dire morire- nella miseria. Non potranno impedirci, nemmeno sparando, di lottare contro miseria e oppressione.
La direzione palestinese ha condannato l'autorizzazione data dalle autorita' israeliane a visite in gruppo di israeliani e di turisti stranieri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. In un comunicato diffuso in serata dall'agenzia ufficiale palestinese Wafa, la ''direzione palestinese mette in guardia contro il rischio che tale decisione fa gravare sui Luoghi santi cristiani e musulmani''. ''Chiediamo alla comunita' internazionale di far cessare queste azioni provocatorie, che rischiano di causare un' esplosione (di violenza)'', afferma la direzione palestinese, che raggruppa il governo dell'Anp e il comitato esecutivo dell' Organizzazione per la liberazione della Palestina (Ceolp). Il comunicato mette in guardia in particolare contro la presenza, sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei), di ''gruppi estremisti israeliani''. A Ramallah (Cisgiordania), il presidente dell'Anp Yasser Arafat ha espresso indignazione. ''E' un complotto. Non c'e' nessun turista, sono piuttosto estremisti che vogliono violare questa santa Moschea'', ha detto ai giornalisti. Un avvertimento e' giunto anche dal movimento di resistenza islamico Hamas, con un comunicato fatto pervenire all'Afp a Beirut. ''Mettiamo in guardia il nemico sionista contro le conseguenze di tali atti, che consideriamo come un oltraggio e un'aggressione contro i nostri Luoghi santi'', afferma Hamas, invitando gli ''abitanti di Al Quds (Gerusalemme) a opporsi a queste visite e a difendere la Moschea di Al Aqsa con tutti i mezzi''. L'appello e' rivolto anche all'Anp e ai Paesi arabi e islamici, che Hamas esorta ad ''agire rapidamente per contrastare questo progetto''. Lunedi', i mezzi di informazione israeliani avevano annunciato che, per la prima volta dall'inizio della Nuova Intifada (28 settembre 2000), una ventina di gruppi di israeliani e di turisti stranieri erano stati autorizzati nelle ultime settimane a recarsi sulla Spianata delle Moschee. Ieri, un portavoce della polizia israeliana ha annunciato che tali visite continueranno. La Spianata delle Moschee si trova nel luogo dove sorgeva il Tempio di re Salomone, distrutto dai Romani nel 70 d.C., di cui resta, alla base, quello che e' venerato dagli ebrei come il Muro del pianto.


'''iraq'''

"Vogliamo rimanere in Iraq a lungo per aiutare il popolo iracheno, stabilire un governo rappresentativo e ripristinare una accettabile attività sociale ed economica per la popolazione irachena". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri britannico Jack Straw prima di lasciare la città di Bassora, nel sud del paese, dove si è recato per incontrare gli ufficiali e le truppe della Gran Bretagna impegnate nella zona. Ieri, da Washington, anche il presidente degli Stati Uniti George W. Bush aveva dichiarato che i gruppi di combattenti fedeli a Saddam Hussein, "credono di aver trovato modo di ferire l'America, far crollare la nostra determinazione nella guerra contro il terrorismo e obbligarci a lasciare l'Iraq, prima che la sua libertà sia interamente ristabilita", ma, ha proseguito l'inquilino della Casa Bianca, "hanno torto e non ci riusciranno". "Chi minaccia l'ordine e la stabilità di questo Paese conoscerà sicuramente la distruzione, come il regime che ha servito". Sempre ieri il presidente Bush aveva dichiarato che gli attacchi contro le truppe americane erano stati messi in preventivo, perché i seguaci di Saddam non hanno alcuna intenzione di fermarsi nel loro tentativo di tornare al potere. Ma ha assicurato che, nonostante il moltiplicarsi degli attentati contro le forze angloamericane, in Iraq "non ci sarà un ritorno della tirannia". "Hanno attaccato le forze di coalizione e tentano di intimidire i cittadini americani." Circa 230.000 americani sono attualmente impegnati in Iraq e nella regione. "In quanto comandante in capo, assicuro loro che resisteremo nell'offensiva contro il nemico. E tutti quelli che ci attaccano incontreranno una forza diretta e decisiva" ha aggiunto Bush. Proprio ieri un nuovo sondaggio aveva evidenziato la diminuizione del numero degli americani convinti del successo statunitense in Iraq: solo il 56% degli intervistati crede che le operazioni militari stiano procedendo al meglio. Il mese scorso erano il 70%. Anche una delegazione di nove senatori americani, durante un viaggio di tre giorni in Iraq, ha espresso ieri la propria fiducia nella missione Usa sottolineando però la permanenza di fattori di rischio. "La coalizione delle truppe per la pace non si tirerà mai indietro fino a quando la libertà non avrà definitivamente preso il posto della tirannia di Saddam Hussein e del suo regime" ha dichiarato John Warner, un repubblicano della Virginia che presiede la Commissione dei Servizi di Sicurezza Armati del Senato. Il senatore Carl Levin, rappresentante democratico della stessa commissione, ha invitato il governo degli Stati Uniti ad unirsi alle altre nazioni nella ricostruzione dell'Iraq. "Dobbiamo avere la pazienza per stare in prima linea" ha commentato. Gli attacchi di questi giorni sono opera, secondo le autorità americane, di membri del partito Baath e di ex miliziani, i cosiddetti fedayin di Saddam. Una sessantina di soldati americani hanno perso la vita in Iraq dal primo maggio, quando George Bush ha dichiarato ufficialmente terminata la fase cruciale del conflitto. Nella guerra contro Saddam sono morti 203 americani, di cui 139 caduti sotto il fuoco nemico, dall'inizio di marzo.

'''Armi di distruzione di massa''' america

Per la prima volta dall'inizio della guerra in Iraq, negli Stati Uniti una netta maggioranza dell'opinione pubblica e' convinta che sulle presunte armi di sterminio in possesso del vecchio regime di Saddam Hussein, principale motivazione addotta per giustificare l'intervento militare, l'amministrazione di George W. Bush abbia o "forzato la verita'" oppure, piu' semplicemente, raccontato bugie belle e buone. E' quanto emerge da un sondaggio condotto a livello nazionale da esperti demoscopici dell'Universita' del Maryland, secondo cui il 52 per cento del campione ritiene che Bush e i suoi collaboratori non abbiano proprio fatto "affermazioni false", ma comunque si siano discostati dalla realta' delle cose, alterandola. Un altro 10 per cento propende invece per la tesi delle menzogne: i rappresentanti del governo americano, nell'informnare il Congresso, i connazionali e la comunita' internazionale sui supposti arsenali chimnici, batteriologici e nucleari di Saddam avrebbero "presentato prove che sapevano perfettamente essere false": a tale proposito viene in mente l'intervento davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, poco prima dell'attacco, da parte del segretario di Stato, Colin Powell, che tante polemiche scateno' all'epoca.
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2- questo sistema economico, sociale e politico, retto da un capitalismo che sta consumando un genocidio sociale, non lascia margine per attendere alle domande sociali, e quelli che detengono il potere pianificano la repressione come risposta ad una società che esige cambiamenti. Quest’opzione repressiva trova i suoi massimi responsabili nel potere economico che la istiga, in quello politico che la sostiene ed in determinate voci mediatiche che si collocano come funzionali a questi interessi. '''Armi di distruzione di massa''' inghilterra

Il premier britannico Tony Blair è sempre più pressato dalle critiche interne riguardo alle presunte menzogne del governo nel motivare le ragioni dell'invasione dell'Iraq. Secondo l'accusa, qualcuno del suo staff o del suo governo modificò i rapporti dei servizi segreti sulle armi di distruzione di massa irachene per renderli più impressionanti, al fine di condizionare l'opinione pubblica. "Se qualcuno ha in mano qualche prova la mostri", ha attaccato oggi Blair in Parlamento. "Credo che prima di lanciare accuse così pesanti sia necessario avere in mano qualche prova". Il suo principale accusatore in parlamento è diventato il leader liberal-democratico Charles Kennendy. Questi ha anche accusato il governo di non avere un'unica strategia di difesa, perché il ministro degli Esteri, Jack Straw, ha dichiarato che la falsa notizia secondo la quale Saddam Hussein era in grado di lanciare un attacco chimico o biologico in meno di 45 minuti non era presente nel primo rapporto sull'Iraq presentato al pubblico, mentre il responsabile delle relazioni esterne del governo, Alastair Campbell, ha smentito. "Ci può il primo ministro spiegare una volta per tutte qual è la versione corretta degli eventi?", ha chiesto Kennedy. Blair ha così risposto: "Nella prima versione presentata dal Comitato unificato per i servizi segreti la notizia dei 45 minuti era presente. Ma il sospetto secondo il quale questa informazione venne inserita da qualcuno del numero 10 di Downing Street (l'ufficio del premier, ndr) o da qualche ministro è totalmente errata. L'informazione venne inserita direttamente dai servizi segreti lo scorso settembre".

I problemi non vengono solo dalla guerra in Iraq e dal mancato ritrovamento delle armi di distruzione di massa per il premier britannico Tony Blair; anche i sindacati, cioè l'ala più a sinistra del suo partito, finora tenuti a bada dall'onda lunga del "New Labour", cominciano a rialzare la testa nel generale clima di scontento. Blair avrebbe voltato la schiena ai tradizionali valori di classe dei lavoratori britannici e avrebbe favorito, con la sua azione di governo, l'allargamento del divario tra ricchi e poveri. E' la critica rivolta al premier laburista britannico da Tony Woodley, recentemente rieletto segretario generale del Sindacato dei lavoratori nel settore dei trasporti (il 'Transport and General Workers Union'). Secondo Woodley, che parlava ai delegati del Congresso annuale del sindacato, Blair avrebbe abbandonato i suoi principi socialisti venendo meno ai suoi doveri di tutela dei lavoratori meno protetti. Il Partito laburista si sarebbe collocato quindi su una posizione più orientata al centro per catturare i voti dei ceti medi.

'''La cour d'appel ordonne la remise en liberté de Maryam Radjavi'''
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3- il mercoledì passato non ci fu solo una repressione contro i piqueteros:
ci fu un completo montaggio politico-repressivo, che sulla base di menzogne scaricate ed uccisioni di giovani, ha tentato di inasprire il clima sociale per poi giustificare la RIPRESA DEI METODI DEL TERRORISMO DI STATO NEL PAESE.
Non si è trattato di errori, ne la responsabilità può ricadere su un commissario assassino: il canciller ruckauf dovrà spiegare la rivendicazione del decreto che lui stesso ha firmato nel 1975 per “annichilire” quelli che in quel momento chiamavano “sovversivi”, e che ha spianato la strada al genocidio che tutti conosciamo.
Il segretario di sicurezza Juan Josè Alvarez dovrà spiegare le pressioni esercitate dai governatori come Romero, nella riunione dei governatori tenuta a La Pampa un mese fa, dove si è detto dell’impossibilità di proseguire reprimendo all’interno del paese se il governo non avesse represso i blocchi stradali a Buenos Aires.
La cour d'appel de Paris a ordonné mercredi la remise en liberté sous caution préalable de Maryam Radjavi, l'épouse du dirigeant de l'Organisation des Moudjahidine du peuple iranien (OMPI) Massoud Radjavi, écrouée depuis le 22 juin à Paris, a annoncé son avocat Me Henri Leclerc.Mme Radjavi devra s'acquitter d'une caution de 80.000 euros pour retrouver la liberté, a précisé l'avocat.La cour d'appel a également ordonné la remise en liberté des huit autres membres de l'OMPI encore écroués, dont une qui devra également s'acquitter d'une caution préalable.
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Il segretario degli interni Jorge Matzkin dovrà dare spiegazioni sul ruolo quasi militare che ha svolto nel momento in cui sosteneva, ore prima che comparissero le foto che hanno portato luce sugli assassinii, che le azioni armate dei piqueteros erano responsabili delle morti, e sul fatto di aver invocato la “legge di difesa della democrazia” per “combattere la violenza organizzata”. '''Manifestazione pro iran'''
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Il governatore di Buenos Aires Felipe Solà dovrà spiegare quali sono i supposti “campi di addestrameto” nella grande Buenos Aires.

Il giornalista Chiche Geldblung dovrà dirci da dove è uscita l’arma che secondo lui portavamo nella marcia, misteriosamente resa pubblica nel suo programma una settimana prima di questa criminale repressione, dove si denuncia la nostra “supposta azione armata” senza che nessuno ne abbia mai avuto sentore in nessuna mobilitazione.

Il signor Hadad, almeno potrebbe dimostrare rispetto per i giovani caduti, per quanto comunque nessuno si aspetti questo da lui.

La responsabilità criminale delle uccisioni di Dario e Maximillano va divisa tra ognuna di queste dichiarazioni ed atteggiamenti che smascherano una repressione coordinata spiegabile solo attraverso il contesto politico attuale e la cui giustificazione sociale costituisce le dichiarazioni menzionate prima.

4- come contropartita di tante menzogne, qualunque cronista o cittadino che si avvicini ai nostri quartieri si troverà davanti ad un intenso lavoro comunitario: presidi, mense, centri di pianificazione, laboratori di lavoro…
inciamperanno in assemblee democratiche tutte le settimane, con laboratori di formazione e di educazione popolare…
in questo stavano Maxi, nel MTD di guernica, e Dario, nel barrio La Fe del MTD DI lanus. E quelli che vogliono conoscere i nostri “piqueteros”, che con orgoglio vediamo rispecchiati nella militanza di Dario, non devono fare altro che conoscere la sua corta ed immensa vita, simile a quella di tanti altri compagn* che, come si è detto in principio,nel mezzo della miseria e dell’oppressione, seminano dignità e ribellione.

In una società alienata ed indifferente, Dario spicca per il suo eroismo, sincero ed a volte straordinario:il compromesso tra il lavoro e lo studio quotidiani, la capacità di sentire nel profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte,l’indignazione e la combattività davanti alla repressione,e la immensurabile solidarietà, la più pura, che ha espresso con la sua vita;

lì lo abbiamo visto, dopo gli scontri con la polizia all’inizio della repressione, soccorrendo un compagno ferito nella prima linea di fuoco, avvertendo i suoi compagni del quartiere perché si ritirassero, e negandosi la possibilità di abbandonare il corpo di un altro piquetero caduto, sapendo che stavano uccidendo.negandosi la possibilità di accettare la morte come risposta, quella di Maxi, che non conosceva, difendendone la vita con la speranza di salvarlo, ed offrendo la sua, in cambio…

questi sono i valori che esprime questa gioventù piquetera che si forma nei nostri movimenti. Qui chi ha dei dubbi può trovare le riserve di capacità e di dignità per continuare nel profondo cambiamento sociale che, con esempi come quello di Dario, già stiamo conquistando.

5- la strategia del blocco del potere per giustificare il ritorno al terrorismo di stato che segnaliamo, solo si detiene con un massiccio e contundente rifiuto di tutta la società. Il 19 e 20 dicembre abbiamo imparato che con la reazione ferma e solidale di tutti i settori popolari non esiste nessuna legge marziale che si possa consolidare, e quelli che sostengono questa svolta autoritaria si trovano ad essere ripudiati dalla società.
Non chiediamo che si solidarizzi con i piqueteros, ma che si reagisca tutti in difesa della libertà di tutti. non ci serve di dividerci tra fratelli di questo popolo in chi è più timoroso e chi più deciso nello scontrarsi con l’ingiustizia.

Ricordiamo la poesia di Beltold Bretch, e comprendiamo che se per prima vengono per i nostri piqueteros non c’importa, dopo verranno per ognuno di noi ed in fine per gli indifferenti.


6- per questo mercoledì 3 luglio
andremo ad incontrarci nella mobilitazione di Plaza de Mayo ed in tutte le piazze del paese, pacificamente, come fratelli di tutti i settori del nostro popolo,nel ripudio deciso verso la fame e la repressione.
Il coinvolgimento di tutti gli uomini e le donne del nostro popolo, di ogni cittadino onesto, è il miglior omaggio che possiamo offrire a Maxi e Dario, i migliori figli di questa generazione che, come il 20 dicembre, viene innaffiando con il sangue della solidarietà le strade della nostra patria.
"La segreteria della Cgil intende aderire alla manifestazione promossa dal giornale 'Il Riformista' per esprimere il proprio sostegno agli obiettivi e alle iniziative degli studenti iraniani, che chiedono all'attuale Governo democrazia e libertà". Lo afferma in una nota che specifica: "Intendiamo farlo stabilendo una netta continuità tra il nostro impegno per la pace, contro la guerra, di questi mesi e la solidarietà e l'attiva partecipazione all'attuale fase della battaglia per il processo di democratizzazione dell'Iran, attraversato da profonde contraddizioni tra le forze conservatrici e quelle che sostengono un effettivo cambiamento del Paese". "Per questa ragione - prosegue la nota della segreteria della Cgil - riteniamo sconcertanti speciose argomentazioni, portate da alcuni sottoscrittori dell'appello del Riformista, che tendono a contrapporre l'autenticità democratica di questa iniziativa all'ampia ed estesa mobilitazione per la pace di cui si adombra invece un carattere strumentale e fazioso. Sono infatti quegli stessi valori, di rispetto del diritto alla vita, di libertà di ogni popolo nel costruire e nello scegliere il proprio futuro, che hanno animato il nostro impegno contro la guerra e che animano oggi il nostro sostegno all'affermazione piena della democrazia e dei diritti politici in Iran"
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¡Compagni Maxi y Darío, PRESENTI!!! ¡¡¡hasta la victoria,
siempre!!!

¡ Por trabajo, dignidad y un cambio social!

¡Contra el terrorismo de estado!

Coordinadora de Trabajadores Desocupados "Anibal Verón

Oggi alle ore 11.30 andra in onda uno speciale sulla giornata di lotta in Argentina.
'''Bovè'''
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TEL AVIV, 3 LUG - Il quotidiano al-Quds di Gerusalemme est riferisce da parte sua che il nuovo ministro degli interni palestinese, generale Abdel Razeq Yihya, ha nominato il generale Omar Ashur come comandante della difesa civile a Gaza, in sostituzione di Mahmud Abu Marzuq. Questi passera' alle dipendenze dirette del generale Abdel Razek Majaideh. Il ministro degli interni ha inoltre affidato al generale Ribhi Arafat la suprevisione dei contati militari fra la Cisgiordania e Gaza. Il giornale palestinese conferma che il capo della polizia di Gaza, generale Ghazi Jebali, e' stato sollevato dall'incarico e prevede che gli sara' affidata una missione diplomatica in un paese arabo.  Nuove polemiche su Jose' Bove: il ministro della Giustizia Dominique Perben avrebbe sconsigliato al presidente Jacques Chirac di concedere la grazia al leader no global, da dieci giorni in carcere dove espia una condanna definitiva a dieci mesi di reclusione per distruzione di piante transgeniche. Fonti giudiziarie hanno indicato stamattina che per il Guardasigilli la grazia non va assolutamente data perche' il leader della Confederazione Contadina non ha avuto un atteggiamento collaborativo nei confronti della magistratura. Chirac rimane ovviamente libero di includere o no Bove' tra i beneficiari del tradizionale decreto di grazia per la festa del 14 luglio ma la notizia ufficiosa del pollice verso di Perben e' bastata a scatenare le polemiche. ''La posizione del ministero della Giustizia e' deplorevole. E' un indizio supplementare di accanimento giudiziario'', ha subito accusato Francois Roux, avvocato del capofila antimondialista. A suo avviso la situazione comunque non cambia e il parere sfavorevole di Perben ''è meno importante delle 800.000 persone che hanno chiesto al presidente della Repubblica la grazia per Bove''. Di fronte alle polemiche (Bove' e ' difeso a spada tratta da tutta l'opposizione di sinistra) Perben si e' rifiutato sulle prime di confermare o smentire il consiglio negativo sulla grazia (''è un passo confidenziale tra il Guardasigilli e il presidente'') ma piu' tardi ha assicurato che non ha ancora comunicato a Chirac il suo punto di vista sulla questione. Dal penitenziario di Villeneuve-les-Maguelone vicino a Montpellier, dove si trova dal 22 giugno, il leader della Confederazione Contadina ha fatto sapere nei giorni scorsi che si considera un prigioniero politico e che mai e poi mai si inginocchiera' davanti a Chirac per la grazia. Spera si' in un rilascio anticipato ma sull'onda delle proteste in suo favore. ''Se la mia liberazione anticipata dovesse arrivare - ha spiegato - non mi opporrei. Ma sia chiaro: sara' esclusivamente il risultato del movimento sociale!''.
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- PARIGI, 2 LUG - La Borsa di Parigi ha aperto in calo, del 2,86%, del Cac 40. L'indicatore dei titoli principali si e' attestato a 3.731,54 punti '''Colombia'''
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Il vertice e' stato centrato sulla questione, ancora irrisolta, delle dimissioni dell'inquilino del Viminale per le dichiarazioni su Marco Biagi rilasciate al 'Corriere della Sera' e a 'Il Sole 24 ore'. Nel colloquio notturno con Berlusconi, il ministro dell'Interno avrebbe dichiarato che ''bisogna pensare al bene del governo e della maggioranza'', lasciando intendere che senza un forte sostegno sarebbe disposto a lasciare la carica. Nonostante ''la difesa a spada tratta'' assicurata dal leader della Lega Umberto Bossi e dagli alleati di governo, il ''caso Scajola'' appare tutt'altro che chiuso. Significativo infatti e' il silenzio di An. Secondo alcune ricostruzioni, il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini non avrebbe mancato di esternare le sue perplessita' a Berlusconi per l'infelice battuta di Scajola su Biagi. ''L'appuntamento e' per le 15'', ha tagliato corto il portavoce di Scajola rinviando all'appuntamento di oggi alla Camera, dove e' atteso l'intervento del premier. ''Il ministro -ha aggiunto- non ha dimissioni da dare'' “Nessuno avrebbe pensato alla sospensione degli aiuti ora, mentre stiamo ottenendo i massimi risultati della storia sia nella distruzione delle coltivazioni illegali che nei sequestri di cocaina”. Così il ministro della difesa colombiano Martha Lucía Ramírez ha commentato alla stampa locale la decisione degli Stati Uniti di congelare gli aiuti militari alla Colombia, per il momento decisa a non voler sottoscrivere un’intesa con la Casa Bianca per esentare i militari Usa da eventuali processi presso il Tribunale penale internazionale (Tpi). Ramírez ha precisato che la disposizione di Washington - che colpisce in tutto una cinquantina di Paesi di diversi continenti - non avrà effetti immediati per il Paese sudamericano ma rischia di bloccare 130 milioni di dollari di aiuti previsti per l’anno fiscale 2004. Dei 98 milioni di dollari stanziati nel bilancio del Dipartimento di Stato per il finanziamento militare straniero del 2003, infatti, 93 sono già stati versati al governo di Bogotá. Una fetta di questa somma è stata peraltro destinata al finanziamento delle operazioni della Brigata XVIII dell’esercito nel dipartimento nordorientale di Arauca, al confine col Venezuela, dispiegata a protezione dell’oleodotto di Caño Limón-Covenas, primo impianto della compagnia statunitense 'Occidental Petroleum Company' (Oxy) in America Latina.
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 ORE 11,00 '''venezuela'''
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BERLINO, 3 LUG - Accompagnati da proteste di gruppi ambientalisti, due convogli di scorie nucleari sono partiti la notte scorsa dalle centrali atomiche tedesche di Kruemmel (nord) e Unterweser (nordovest) diretti al centro di trattamento di Sellafield, in Gran Bretagna. I manifestanti hanno bloccato nelle prime ore di stamane i due convogli ferroviari. I vagoni provenienti da Kruemmel sono rimasti fermi per circa un'ora all'altezza di Amburgo-Bergedorf, dove gruppi di dimostranti hanno occupato i binari. Due di loro si sono incatenati ai binari, e la polizia ha dovuto pazientemente lavorare per liberarli, prima di arrestarli. Anche il secondo convoglio proveniente da Unterweser e' stato temporaneamente bloccato per l'occupazione della linea ferroviaria da parte di alcune decine di ecologisti. I due treni a un certo punto verranno accorpati in un unico convoglio. Un terzo convoglio, partito lunedi scorso dall'altra centrale nucleare di Neckarwestheim (sudovest), non ha incontrato difficolta' e raggiungera' presto anch'esso Sellafield. Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha lanciato un programma contro l’anafabetismo destinato a circa un milione e mezzo di cittadini, per lo più delle classi meno abbienti. In un messagio radiotelevisivo alla nazione il capo dello Stato ha presentato il piano - denominato ‘Missione Robinson’ – precisando che oltre 330mila venezuelani si sarebbero già iscritti ai corsi. Il programma, che beneficerà del sostegno di esperti dell’Avana, “non ha nulla a che vedere con la politica” ha sottolineato Chavez. “Cuba non ci farà pagare neanche un centesimo”, ha aggiunto il presidente rivolto ai settori che lo accusano di voler portare in Venezuela il ‘Castro-comunismo’. Il presidente dell'Istituto nazionale di cooperazione educativa (Ince) e coordinatore del programma, Eliezer Otaiza, ha spiegato che oltre 9mila locali, dotati di materiale didattico, biblioteche e videoteche, sono stati allestiti in tutto il Paese per ospitare le lezioni. Otaiza ha rilevato che "il programma è basato sull'esperienza dei piani cubani per l'alfabetizzazione, che hanno ottenuto il riconoscimento dell'Unesco”.
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UNIONE EUROPEA- Il premier danese Anders Fogh Rassmussen ha lanciato oggi all'Europarlamento di Strasburgo un nuovo forte appello al rispetto della tabella di marcia per l'allargamento, principale priorita' del semestre di presidenza danese: entro il 2002 - ha detto presentando ai deputati il suo programma di lavoro - e' necessario concludere i negoziati di adesione con dieci paesi membri (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta e Cipro). ''Noi - ha sottolineato - manterremo la scadenza di dicembre come decisiva ed obbligatoria. Non dico che e' ora o mai piu'. Ma se non coglieremo l'opportunita' che ci e' offerta, il processo di ampliamento rischiera' di essere ritardato in maniera significativa''. ''Il percorso - ha avvertito tuttavia Rasmussen - e' punteggiato di ostacoli da superare''. Tre i piu' delicati: il capitolo degli aiuti diretti agricoli, il referendum irlandese sul Trattato di Nizza, la questione di Cipro. Sul primo fronte, il primo ministro danese ha osservato che la Commissione Ue ha fatto una proposta ''equilibrata e ragionevole'' per la trattativa con i paesi candidati: molti stati membri ''la giudicano troppo onerosa, mentre i candidati la dichiarano insufficiente''. Occorrera' trovare un compromesso, ma soprattutto saranno i 15 a dover trovare una posizione comune sugli aiuti al reddito degli agricoltori ''entro l'inizio di novembre'' per poi negoziare con gli aspiranti all'adesione in vista del vertice di Copenaghen di dicembre. Il referendum irlandese sulla ratifica del Trattato di Nizza e' un altro elemento di incertezza: un nuovo 'no' irlandese - ha detto Rasmussen - ''metterebbe il processo di allargamento in peericolo''. Infine, il problema di Cipro, la cui divisione rappresenta un fattore che complica le scelte. Il premier danese ha insistito sul fatto che le aspettative create negli ultimi 10 anni ''non possono essere disattese'': ''Noi dobbiamo mantenere i nostri impegni e rispettare le scadenze che ci siamo dati. E' il momento di passare dalle parole ai fatti'' '''Rainbow Warrior : Greenpeace multiplie les manifestations contre l'Espagne'''
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GERUSALEMME, 3 LUG – Soltanto 5.000 manovali palestinesi sono stati autorizzati oggi a lavorare nello stato israeliano. Lo ha riferito la radio militare secondo cui questa e' una delle misure decise dal consiglio di difesa del governo per alleviare le condizioni della popolazione palestinese che - in Cisgiordania - e' da due settimane sottoposta ad assedio e, nei principali centri urbani, anche a coprifuoco. Secondo la emittente il ministro degli esteri Shimon Peres e' rimasto molto deluso dalle decisioni odierne. Peres - ha aggiunto la emittente - aveva consigliato di consentire ad almeno 30 mila palestinesi di lavorare in Israele-

- Roma, 3 lug. - Un evento sismico di magnitudo 2,5 (pari al II grado Mercalli) che ha interessato la zona dei Castelli Romani, e' stato registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica. L'epicentro e' stato localizzato in provincia di Roma, nel territorio dei comuni di Velletri, Lariano, Nemi e Lanuvio. Dalle verifiche fin qui effettuate dalla Sala Operativa del Dipartimento della Protezione Civile la scossa e' stata lievemente avvertita dalla popolazione. Al momento non vengono segnalati danni a persone o cose.

  ORE 12,30

PALESTINA - GAZA, due palestinesi sono stati catturati la scorsa notte nelle serre della colonia israeliana di Ganey Tal (Gaza) dopo che avevano assaltato un avamposto militare ferendo 2 soldati. La radio militare ha riferito che un militante palestinese pronto a compiere un attentato e' stato arrestato a Rafidye, presso Nablus. Secondo la stampa odierna inoltre, due altre militanti armati sono stati catturati ieri a Qalqilya (Cisgiordania) mentre si dirigevano verso il territorio israeliano.

Intanto l’ANSA comunica che il presidente israeliano Moshe Katzav sara' verso la fine di questo mese in Italia, Francia, Spagna per ''colloqui politici'' con i rispettivi capi di stato. Lo hanno riferito fonti governative a Gerusalemme, precisando che non si tratta di visite di stato. Il viaggio di Katzav in questi paesi, hanno aggiunto le fonti, e' stato concordato con l' ufficio del primo ministro e col ministero degli esteri poiche' si e' avvertita la necessita' di illustrare ai capi di stato europei la posizione di Israele in merito ai diversi aspetti del conflitto mediorientale. Secondo le fonti i particolari del viaggio non sono stati ancora definiti del tutto. Katzav dovrebbe fermarsi un giorno in ciascuna delle capitali che visitera'. In linea di massima dovrebbe arrivare a Roma il 23 agosto.

ITALIA - Manifestazione di Greenpeace contro l'inceneritore dei rifiuti di Como: cinque alpinisti si sono arrampicati lungo i 25 metri del comignolo, mentre altri 12 chiudevano i cancelli dell'impianto. Motivo della protesta: il latte prelevato nell'area e' contaminato di diossine e di piombo. ''Il consumo di 100 grammi di questo latte - ha spiegato il portavoce Vittoria Polidori - basta per raggiungere la soglia limite di assunzione giornaliera di diossine indicata dall' Oms per una persona di 70 chili. A un bambino di 20 chili di peso bastano 40 grammi per raggiungere la soglia''. Secondo Greenpeace, l' impatto delle diossine e dei PCB sia a livello prenatale (placenta e cordone ombelicale) che postnatale (latte materno) solleva preoccupanti interrogativi sui possibili effetti a livello neurocomportamentale. L'associazione ha condotto analisi su 11 campioni di latte di mucca, provenienti da fattorie poste a diversa distanza, fra 250 e 5500 metri. Le fattorie selezionate si trovano in 8 localita' di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Toscana. Ed e' stato analizzato un campione di latte prelevato in un' azienda lontana da inceneritori, preso come valore di riferimento. Gli inquinanti si trovano in concentrazioni decrescenti man mano che ci si allontana dall' inceneritore. La concentrazione di piombo si e' rivelata dalle due alle dieci volte superiore al limite imposto dal regolamento 466/2001 dell' Unione Europea, entrato in vigore lo scorso aprile. ''Oltre alle insorgenze tumorali - ha aggiunto Polidori -, diossine e pcb possono provocare danni al sistema immunitario, riproduttivo, respiratorio e disturbi ormonali. Anziche' bruciare i rifiuti, dovremmo imparare a ridurre, riusare e riciclare. In Italia ci sono 212 inceneritori suddivisi fra rifiuti urbani e speciali e c'e' la tendenza ad aumentare il numero degli impianti e a potenziare quelli esistenti, per almeno altre 41 unita'. Greenpeace ritiene necessaria l' eliminazione progressiva di tutte le forme di incenerimento dei rifiuti, entro il 2020''.

PARLAMENTO - Le invenzioni biotecnologiche si potranno brevettare, ma a patto che osservino determinati principi e criteri. E' questo, in sostanza, quanto prevede il testo della delega al governo in materia brevettabilita' delle invenzioni biotecnologiche di cui le commissioni Attivita' Produttive e Affari Sociali della Camera hanno definito il testo inviandolo poi al parere delle altre commissioni competenti. Si tratta, in pratica, della delega al recepimento della direttiva 98/44/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio, del luglio 1998, in materia appunto di protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Alla sua approvazione la direttiva aveva suscitato forti polemiche ed era stata contestata (anche dall' Italia) in sede di Corte di Giustizia delle Comunita' Europee. La Corte ne aveva pero' confermato la legittimita' nell' ottobre dello scorso anno e il nostro paese si trova quindi ora a doverla recepire per non incorrere in censure.
Sono escluse dalla brevettabilita' le razze animali e le varieta' vegetali anche nel caso in cui una invenzione modifichi geneticamente una varieta' utilizzando procedimenti di ingegneria genetica. Non si potranno brevettare i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e nemmeno i metodi di diagnosi. Si potra' invece chiedere il brevetto di materiale biologico "isolato dal suo ambiente naturale o prodotto tramite un procedimento tecnico, anche se pre-esistente allo stato naturale; si potra' brevettare anche il processo attraverso il quale viene prodotto, lavorato o impiegato materiale biologico purche' abbia i requisiti di una invenzione e si dovra' prevedere che un brevetto possa essere concesso per qualsiasi applicazione nuova di un prodotto gia' brevettato.
DALLA CAMERA: un deputato di Forza Italia presenta un disegno di legge 'anti-writers' per punire penalmente e pecuniariamente chi disegna sui muri: i 'writers', ossia quelli e quelle che scrivono sui muri delle citta'. La presentera' il deputato di Fi Sabatino Aracu. ''E' necessario –cerca di spiegare Aracu- dare un taglio netto a questa vicenda che sta creando –udite, udite!- problemi anche di carattere economico per tutti i cittadini''
Greenpeace a multiplié mercredi les manifestations un peu partout dans le monde pour réclamer à l'Espagne la libération du navire amiral de l'association, le Rainbow Warrior, a annoncé le directeur de la section française de l'association écologiste Bruno Rebelle.Selon M. Rebelle, des militants de Greenpeace ont manifesté ou s'apprêtaient à le faire devant les ambassades d'Espagne à Ankara, Bruxelles, Buenos Aires, Londres, Moscou et Stockholm. Des manifestations étaient également prévues devant d'autres symboles de la présence espagnole, à Mexico et en Italie.La préfecture de police à Paris a confirmé mercredi après-midi que 20 militants de l'association écologiste avaient manifesté dans la matinée devant l'ambassade d'Espagne.Le Rainbow Warrior est retenu depuis le 13 juin à Valence (côte est de l'Espagne). Il avait été arraisonné par la garde civile parce qu'il tentait d'empêcher l'entrée dans ce port espagnol d'un navire transportant du bois tropical en provenance du Cameroun.Greenpeace entendait ainsi dénoncer les coupes de bois illégales dans les forêts anciennes.Les autorités espagnoles demandent une caution de 300.000 euros pour laisser partir le bateau.
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INVECE DI “POSTI DI LAVORO” “POSTI DI COMBATTIMENTO”. Dalla CONFINDUSTRIA un accordo con forze armate per favorire occupazione -. Una corsia preferenziale tra mondo produttivo e militare. Una banca dati con i nominativi e i curricula dei soldati volontari. Una formazione orientata verso le professionalista' piu' richieste dalle imprese, ma anche, in futuro, la possibilita', negli ultimi mesi di leva, di fare stage direttamente nelle aziende. Questo il senso della convenzione firmata oggi tra Confindustria e ministero della Difesa alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario della Difesa, Salvatore Cicu, e del direttore generale di viale dell'Astronomia, Stefano Parisi. '''Migranti, australia'''

Un centro di detenzione da tempo inutilizzato si prepara a entrare in funzione nella remota isola australiana di Christmas nell'Oceano indiano, 1800 km dalla costa nordest del continente, per accogliere i 54 richiedenti asilo vietnamiti intercettati ieri sera a bordo di una carretta del mare a soli tre chilometri da Port Hedland. E' la prima ad entrare in acque australiane dal 2001, quando il governo conservatore ha imposto dure misure anti-immigrazione. I richiedenti asilo, tra i quali otto bambini e un bebe', sono stati fermati dalla polizia doganale e saranno trasportati da una fregata della marina nella lontana isola, dove giungeranno nei prossimi giorni. ''Il governo ha stabilito che nessun arrivo non autorizzato di imbarcazioni raggiunga la costa del continente. A Christmas Island sono in preparazione strutture adeguate per il loro alloggio e per l'esame delle domande di asilo'', ha dichiarato un portavoce della dogana. Se i richiedenti asilo avessero raggiunto il continente, avrebbero avuto accesso alle procedure dei tribunali australiani, che invece secondo le recenti leggi sono negate ai boat people detenuti sotto la 'Pacific Solution' nelle isole minori australiane o in stati-isola come Nauru. Ma secondo le organizzazioni per i rifugiati, le persone a bordo avrebbero dovuto avere accesso ai tribunali del paese perche' erano entrate in acque australiane, e la decisione solleva quindi nuove preoccupazioni sulla politica di detenzione obbligatoria. Intanto il ministro dell'Immigrazione Phillip Ruddock ha annunciato un indagine per spiegare come il peschereccio sia arrivato cosi' vicino alla costa senza essere individuato. Secondo Ruddock pero' si e' trattato di un tentativo isolato, che non sembra organizzato da contrabbandieri di uomini e quindi non e' parte di una nuova ondata di boat people. Continuano intanto le proteste contro la detenzione a tempo indefinito di minori nei campi per richiedenti asilo, nell'entroterra del continente o in isole del Pacifico, dopo che il tribunale di famiglia l'ha dichiarata illegale un paio di settimane fa. Ieri hanno protestato i presidenti e dirigenti delle 22 missioni di Amnesty International in Asia, dall'India al Giappone, dalle Filippine al Pakistan. Hanno sfilato fino alla residenza del primo ministro John Howard a Sydney, e hanno consegnato una lettera in cui chiedono il rilascio immediato dei minori, affermando che il trattamento riservato ai richiedenti asilo ha macchiato la reputazione dell'Australia come nazione illuminata nel campo dei diritti umani.


'''Ogm'''

 Via libera del Parlamento europeo alle nuove regole per etichettare ed assicurare la rintracciabilia' degli Organismi geneticamente modificati (Ogm) dalla fattoria alla tavola. La decisione potrebbe aprire la strada alla soppressione della moratoria in vigore dal 1999 sulle nuove autorizzazioni per l'utilizzo di prodotti transgenici. Contro la moratoria gli Usa hanno recentemente presentato ricorso all'Organizzazione per il commercio mondiale (Wto). Sono attualmente sette i paesi membri - Italia, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Danimarca e Grecia - che nell'Ue hanno condizionato l'apertura a nuove autorizzazioni di prodotti transgenici, all'entrata in vigore in Europa di regole sicure per i consumatori e per gli agricoltori. Per i consumatori oggi l'Europarlamento ha approvato l'accordo raggiunto dai Quindici in favore di un'etichetta chiara e trasparente sulla presenza di Ogm che sara' segnalata a partire dalla soglia dello 0,9%, sotto la quale la presenza di Ogm e' giudicata accidentale. Per gli agricoltori, e' attesa a settembre la proposta della Commissione per regolamentare la coesistenza delle colture: quelle biologiche e tradizionali con quelle transgeniche. Al riguardo gli eurodeputati hanno aggiunto un emendamento al testo che permette agli stati membri di varare misure specifiche per evitare la contaminazione tra colture Ogm e Ogm-free.


'''Italia'''

'''presidenza ue'''

Al primo giorno di presidenza italiana sono già scintille. Dopo la protesta iniziale dei Verdi, il cerimoniale scorre tranquillo durante i discorsi ufficiali. Poi dopo gli interventi in aula, Silvio Berlusconi replica alle critiche. E scoppia invece il putiferio. Ai contestatori dice "siete turisti della democrazia". Le parole che scatenano la bagarre sono quelle riservate al capodelegazione della Spd tedesca, Martin Schulz. "In Italia stanno preparando un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò" dice Berlusconi rivolto all'esponente socialdemocratico. Il commento di Berlusconi provoca immediate reazioni di protesta sui banchi delle Sinistre. La tensione sale altissima.

Il presidente del Parlamento Cox a fatica seda mugugni e proteste e ridà la parola al capogruppo socialista europeo Enrique Baron che chiede al premier italiano di "ritirare le parole" che ha rivolto a Schulz. Viene concessa di nuovo la parola a Schulkz che lancia il contrattacco. "Il rispetto delle vittime del fascismo e del nazismo mi impediscono di commentare le sue parole. Mi chiedo se chi è capace di dire certe cose, può essere in grado di svolgere una funzione pubblica. Mi sembra difficile accettare che un presidente del consiglio risponda in questi termini non appena viene criticato". La breve replica di Shultz viene accolta con un lungo applauso. Berlusconi può chiudere la questione ma non appena gli viene concessa la facoltà di intervenire, ribadisce le accuse: "Il signor Shultz mi ha offeso gravemente sul piano personale, gesticolando e su un tono davvero non ammissibile: io l'ho detto con ironia, se non capite l'ironia mi dispiace". A fine seduta il presidente Cox, non avendo ottenuto il risultato di chiudere in aula la questione, porge le scuse al deputato tedesco per le accuse ricevute e si dice dispiaciuto per il tono assunto dal dibattito.

'''Decreto immobili'''

Il Governo è stato battuto durante la discussione davanti all'Aula della Camera sul Dl per la vendita degli immobili pubblici. E' stato infatti approvato un emendamento di Rifondazione Comunista su cui relatore e Governo avevano dato parere contrario. L'emendamento, in sostanza che nelle vendite di immobili pubblici "ai conduttori che acquistano a mezzo mandato collettivo unità immobiliari a uso residenziale che rappresentano almeno il 50% delle unità residenziali complessive dell'immobile al netto di quelle libere e di quelle per le quali è stato esercitato l'acquisto dell'usufrutto, è riconosciuto un ulteriore abbattimento di prezzo del 15%". In sostanza si è introdotto un ampliamento degli sconti in favore degli inquilini che acquistano nel caso siano 'consorziati'. A questo punto il Governo deve decidere se proseguire nell'esame del provvedimento o se farlo decadere, anche perché la norma, secondo Giorgio Benvenuto, capogruppo Ds alla commissione Finanze della Camera, "è applicabile a tutte le cartolarizzazioni" e quindi bloccherebbe anche l'operazione Scip 2 che è già in fase avanzata di attuazione


'''lavoro'''

Domani i lavoratori edili lombardi terranno un presidio davanti alla Regione Lombardia, per dire basta al 'bollettino di guerra' delle morti sul lavoro, che sono state, nei primi mesi dell'anno, ben 26 nella sola Lombardia. ''Le analisi tranquillizzanti sulle presunte diminuzioni del fenomeno che emergono nei convegni promossi dalle Associazioni padronali di categoria -polemizzano con una nota Cgil-Cisl e Uil- sono fortemente stridenti con queste drammatiche cifre, clamorosamente smentite dalla tragica realta'''. ''Il 38% degli infortuni sul lavoro in Italia interessano il settore delle costruzioni, molti incidenti non vengono denunciati perche' i lavoratori sono irregolari o in piccolissime realta'. L'Italia e' il paese con la percentuale di infortuni, soprattutto nel settore edilizia, piu' alta di tutta l'Europa: il 3,3% di infortuni su 100 mila lavoratori, contro il 2,7% della media europea'' Quella di domani -assicurano i sindacati- e' solo una prima iniziativa per rispondere ''all'impennata degli infortuni mortali''. In settembre i i delegati regionali alla sicurezza e i rappresentanti territoriali, definiranno una piattaforma di sicurezza regionale che dovra' diventare ''oggetto di confronto con Regione e Associazioni padronali del settore''.


'''baraldini'''

''Silvia Baraldini, la cultura forcaiola e' sempre dura a morire''. E' quanto dichiara Stefano Anastasia, presidente dell' associazione Antigone, secondo il quale ''il question time voluto da An, addirittura in diretta televisiva, sulla vicenda di Silvia Baraldini e' assolutamente fuori luogo. Manca assolutamente di rispetto per la persona e sembra solo essere motivata dalla voglia di sbattere il mostro in prima pagina, secondo una cultura forcaiola dura a morire. Tutti hanno diritto di lavorare, anche chi e' in esecuzione penale. La Baraldini ha vissuto diciassette anni di duro carcere di isolamento negli Stati Uniti. Qui in Italia ha sofferto gravissimi problemi di salute. Intestardirsi contro la Baraldini significa continuare, a spregio dei diritti umani, a volere negare ogni garanzia e ogni diritto minimo a chi ha gia' sofferto una lunga pena detentiva''. ''D' altronde la Corte Costituzionale - sottolinea Anastasia - ha gia' spiegato in modo chiaro che i diritti fondamentali non sono comprimibili, per nessuno, e fra i diritti fondamentali vi sono quello alla salute, quello al lavoro e quello alla risocializzazione''
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'''Palinsesto rai'''

 'Diversi da chi?', 'Permesso di soggiorno', e 'Ponteradio' vittime del 'palinsesto estivo'. E' quanto denuncia la rivista missionaria Nigrizia, in una lettera aperta al Presidente della Rai Lucia Annunziata, precisando che lo 'stop' delle due trasmissioni a carattere sociale di Radio1 e del corrispondente sito web (Ponteradio) e' "immotivato e senza precedenti nella storia di questi programmi". Lo scrive l'agenzia missionaria cattolica Misna. "In tal modo l'emittenza pubblica - si legge in un comunicato diramato stamane dalla rivista comboniana - rimane sempre piu' invasa (e invasata) dalle notizie gridate e dalle urla dei leader delle fazioni politiche, mentre si soffoca la voce dei veri protagonisti della societa'". "Non sappiamo quale sia il suo ruolo diretto come Presidente Rai nella programmazione all'interno delle singole reti" e' scritto nella missiva. "E' comunque miope e scandaloso che nell'anno europeo del disabile (proprio stamattina il Presidente del Consiglio nell'Europarlamento ha fatto esplicito riferimento al tema!), e in un momento critico come questo per gli immigrati, il servizio pubblica dell'informazione si castri dei suoi spazi, gia' esigui, che esso dedica in forma sistematica e pacata a queste materie".

=== G.R. 9,30 ===

'''IRAQ'''
DA LONDRA, Il generale americano Barry McCaffrey - veterano della Guerra del Golfo del 1991, - ha avvertito che le truppe Usa potrebbero essere costrette a rimanere in Iraq per il prossimo decennio. Lo ha detto in un'intervista trasmessa in serata dalla televisione Bbc, sottolineando inoltre che i prossimi 12 mesi saranno molto duri. ''Dovremo affrontare un anno di ambiente molto complesso, pericoloso, violento'', ha dichiarato il generale, andato in pensione nel 1996. ''Abbiamo tre enormi, bellicose fazioni, i curdi, gli sciiti, i sunniti'', ha aggiunto. McCaffrey. A suo avviso, le truppe americane, con rinforzi internazionali, possono reggere a un simile impegno nel breve periodo, ma avere due/terzi delle Forze armate dispiegate in Iraq, Afghanistan e Corea del sud non e' una situazione sostenibile a lungo termine. ''Bisogna costruire una polizia irachena e un nuovo esercito iracheno, che siano in grado per conto loro di mantenere la sicurezza'', ha proseguito il generale. McCaffrey ha inoltre insisito sulla necessita' che al popolo americano sia detta la verita'. ''Penso vi sia stato qualche discorso che non ha aiutato. Dobbiamo essere franchi con il popolo americano e con le Forze armate Usa''.

'''PALESTINA'''
A Betlemme avverra' nel pomeriggio il passaggio delle consegne tra Esercito d'Israele e forze dell'Autorita' Nazionale Palestinese, con conseguente ritiro delle truppe di occupazione israeliane dalla citta' autonoma della Cisgiordania. Lo ha precisato la radio militare israeliana, secondo cui sul campo si dispiegheranno subito agenti della sicurezza palestinese in uniforme e dotati di armi di ordinanza; quanto agli israeliani, nessun ripiegamento vero e proprio in quanto da settimane a Betlemme gia' non c'era piu' una presenza costante e predeterminate di soldati e mezzi blindati.

'''AFGHANISTAN'''
KABUL, 2 LUG - Un uomo e' rimasto ucciso oggi alla periferia di Kabul quando l'esplosivo che portava legato al suo corpo e' esploso, ha detto oggi la polizia. L'esplosione si e' verificata poco prima della mezzanotte di ieri, martei' primo luglio, a circa tre km da una base usata da soldati Usa e francesi per addestrare militari afghani. ''Egli aveva materiale esplosivo attaccato al corpo, ma non sappiamo quale fossero le sue intenzioni'', ha affermato il capo della polizia di Kabul Basir Salangi. Quattro soldati tedeschi della forza di interposizione sono stati uccisi il 7 giugno in un attacco suicida con autobomba a Kabul. Le autorita' afghane attribuiscono la responsabilita' di questo come di altri attacchi al governo e alle truppe internazionali a irriducibili del regime dei taleban che ancora sono nascosti nel paese, ai loro alleati di al Qaida, e ai combattenti leali dall'ex signore della guerra Gulbuddin Hekmatyar che, tutti, non vogliano soldati stranieri in territorio afghano

'''PENA DI MORTE/ USA'''
, OMICIDA GIUSTIZIATO IN OKLAHOMA Aveva assassinato quattro persone McAlester (Oklahoma), 2 lug. - Un uomo di 31 anni, Lewis Eugene Gilbert, è stato giustiziato mediante iniezione letale nel carcere di McAlester nell'Oklahoma. Era stato condannato a morte per l'assassinio di una donna nove anni fa. Aveva ricevuto una seconda condanna a morte per l'uccisione di una coppia di coniugi, ed aveva confessato un quarto omicidio, per il quale non era ancora stato processato.

'''CECENIA'''
MOSCA, 2 LUG - Centotrentuno ribelli ceceni si sono arresi per poter beneficiare dell'Amnistia entrata in vigore all'inizio di giugno nella repubblica caucasica, mentre va avanti il sanguinoso conflitto che nelle ultime ore ha reclamato la vita di almeno 25 uomini da entrambe le parti. Secondo il ministero dell'interno ceceno colloqui sarebbero in corso con un gruppo di altri 60 guerriglieri in vista di una possibile resa e si ritiene possibile che entro la scadenza dell'amnistia a settembre avranno lasciato le armi in tutto 600 uomini. Secondo Mosca le forze indipendentiste conterebbero su non piu' di 2.000-3.000 uomini ma secondo calcoli indipendenti questa cifra sarebbe piu' vicina ai 4.000-5.000. La guerriglia ha respinto l'amnistia - che esclude i vertici politici e militari indipendentisti a cominciare dal presidente eletto Aslan Maskhadov - come un trucco per ottenere cio' che i russi non sono riusciti a fare con le armi dei loro 80.000 uomini di stanza in Cecenia, cioe' la rinuncia all'indipendenza in cambio di un'ampia autonomia. Il presidente dell'amministrazione cecena filorussa Akhmad Kadyrov ha avuto colloqui in questi giorni con esponti di alto livello al Cremlino per negoziare un accordo sulla promessa autonomia. Secondo fonti ufficiali non si esclude che alla Cecenia possa essere concessa un'autonomia piu' vasta di quella di cui godono altre repubbliche. La guerra intanto continua, sia pure a bassa intensita', con l'uccisione tra lunedi e martedi di almeno 15 ribelli in varie parti del Paese, Continuano intanto, secondo i ribelli, i bombardamenti aerei russi lanciati nelle scorse settimane soprattutto contro le basi della guerriglia sulle montagne.

'''ROMA, OPERAIO URTATO DA GRU IN CANTIERE EDILE'''
 = RICOVERATO IN PROGNOSI RISERVATA Roma, 2 lug. - E' ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Sant'Eugenio Salvatore Z., 32 anni, l'operaio urtato per errore ieri sera da una gru all'interno di un cantiere edile in via dell'Ippica, nella zona dell'Eur a Roma. L'uomo, soccorso da alcuni colleghi, ha riportato un forte trauma toracico. Sono in corso indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente.

GR ORE 19.30

palestina

Il processo di pace in Medio Oriente ad una svolta. Dopo aver lasciato il nord della striscia di Gaza, l’esercito israeliano si ritira anche da Betlemme, in Cisgiordania.

Nel pomeriggio le truppe israeliane hanno lasciato la città e la zona limitrofa cedendo il posto alla polizia palestinese. Sarà questa adesso a garantire la sicurezza della città, come previsto dalla Road Map.

Polizia palestinese in Piazza della Mangiatoia La conferma del ripiegamento israeliano si è avuta nel pomeriggio quando una reparto di agenti palestinesi ha attraversato la Piazza della Mangiatoia accolto dagli applausi della popolazione.

Gli agenti indossavano le nuove divise: un look nuovo per tagliare definitivamente i legami con il passato. Ma gli agenti hanno denunciato una carenza di attrezzature adeguate: "Avevamo 56 automobili e ora ne abbiamo solo quattro, perché l'esercito israeliano ha distrutto o confiscato la gran parte dei nostri veicoli durante l'invasione di Betlemme nell'aprile del 2002"

Palestina

La direzione palestinese ha condannato l'autorizzazione data dalle autorita' israeliane a visite in gruppo di israeliani e di turisti stranieri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. In un comunicato diffuso in serata dall'agenzia ufficiale palestinese Wafa, la direzione palestinese mette in guardia contro il rischio che tale decisione fa gravare sui Luoghi santi cristiani e musulmani. Chiediamo alla comunita' internazionale di far cessare queste azioni provocatorie, che rischiano di causare un' esplosione (di violenza), afferma la direzione palestinese, che raggruppa il governo dell'Anp e il comitato esecutivo dell' Organizzazione per la liberazione della Palestina (Ceolp). Il comunicato mette in guardia in particolare contro la presenza, sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei), di gruppi estremisti israeliani. A Ramallah (Cisgiordania), il presidente dell'Anp Yasser Arafat ha espresso indignazione. E' un complotto. Non c'e' nessun turista, sono piuttosto estremisti che vogliono violare questa santa Moschea, ha detto ai giornalisti. Un avvertimento e' giunto anche dal movimento di resistenza islamico Hamas, con un comunicato fatto pervenire all'Afp a Beirut. Mettiamo in guardia il nemico sionista contro le conseguenze di tali atti, che consideriamo come un oltraggio e un'aggressione contro i nostri Luoghi santi, afferma Hamas, invitando gli abitanti di Al Quds (Gerusalemme) a opporsi a queste visite e a difendere la Moschea di Al Aqsa con tutti i mezzi. L'appello e' rivolto anche all'Anp e ai Paesi arabi e islamici, che Hamas esorta ad agire rapidamente per contrastare questo progetto. Lunedi', i mezzi di informazione israeliani avevano annunciato che, per la prima volta dall'inizio della Nuova Intifada (28 settembre 2000), una ventina di gruppi di israeliani e di turisti stranieri erano stati autorizzati nelle ultime settimane a recarsi sulla Spianata delle Moschee. Ieri, un portavoce della polizia israeliana ha annunciato che tali visite continueranno. La Spianata delle Moschee si trova nel luogo dove sorgeva il Tempio di re Salomone, distrutto dai Romani nel 70 d.C., di cui resta, alla base, quello che e' venerato dagli ebrei come il Muro del pianto.

iraq

"Vogliamo rimanere in Iraq a lungo per aiutare il popolo iracheno, stabilire un governo rappresentativo e ripristinare una accettabile attività sociale ed economica per la popolazione irachena". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri britannico Jack Straw prima di lasciare la città di Bassora, nel sud del paese, dove si è recato per incontrare gli ufficiali e le truppe della Gran Bretagna impegnate nella zona. Ieri, da Washington, anche il presidente degli Stati Uniti George W. Bush aveva dichiarato che i gruppi di combattenti fedeli a Saddam Hussein, "credono di aver trovato modo di ferire l'America, far crollare la nostra determinazione nella guerra contro il terrorismo e obbligarci a lasciare l'Iraq, prima che la sua libertà sia interamente ristabilita", ma, ha proseguito l'inquilino della Casa Bianca, "hanno torto e non ci riusciranno". "Chi minaccia l'ordine e la stabilità di questo Paese conoscerà sicuramente la distruzione, come il regime che ha servito". Sempre ieri il presidente Bush aveva dichiarato che gli attacchi contro le truppe americane erano stati messi in preventivo, perché i seguaci di Saddam non hanno alcuna intenzione di fermarsi nel loro tentativo di tornare al potere. Ma ha assicurato che, nonostante il moltiplicarsi degli attentati contro le forze angloamericane, in Iraq "non ci sarà un ritorno della tirannia". "Hanno attaccato le forze di coalizione e tentano di intimidire i cittadini americani." Circa 230.000 americani sono attualmente impegnati in Iraq e nella regione. "In quanto comandante in capo, assicuro loro che resisteremo nell'offensiva contro il nemico. E tutti quelli che ci attaccano incontreranno una forza diretta e decisiva" ha aggiunto Bush. Proprio ieri un nuovo sondaggio aveva evidenziato la diminuizione del numero degli americani convinti del successo statunitense in Iraq: solo il 56% degli intervistati crede che le operazioni militari stiano procedendo al meglio. Il mese scorso erano il 70%. Anche una delegazione di nove senatori americani, durante un viaggio di tre giorni in Iraq, ha espresso ieri la propria fiducia nella missione Usa sottolineando però la permanenza di fattori di rischio. "La coalizione delle truppe per la pace non si tirerà mai indietro fino a quando la libertà non avrà definitivamente preso il posto della tirannia di Saddam Hussein e del suo regime" ha dichiarato John Warner, un repubblicano della Virginia che presiede la Commissione dei Servizi di Sicurezza Armati del Senato. Il senatore Carl Levin, rappresentante democratico della stessa commissione, ha invitato il governo degli Stati Uniti ad unirsi alle altre nazioni nella ricostruzione dell'Iraq. "Dobbiamo avere la pazienza per stare in prima linea" ha commentato. Gli attacchi di questi giorni sono opera, secondo le autorità americane, di membri del partito Baath e di ex miliziani, i cosiddetti fedayin di Saddam. Una sessantina di soldati americani hanno perso la vita in Iraq dal primo maggio, quando George Bush ha dichiarato ufficialmente terminata la fase cruciale del conflitto. Nella guerra contro Saddam sono morti 203 americani, di cui 139 caduti sotto il fuoco nemico, dall'inizio di marzo.

Armi di distruzione di massa america

Per la prima volta dall'inizio della guerra in Iraq, negli Stati Uniti una netta maggioranza dell'opinione pubblica e' convinta che sulle presunte armi di sterminio in possesso del vecchio regime di Saddam Hussein, principale motivazione addotta per giustificare l'intervento militare, l'amministrazione di George W. Bush abbia o "forzato la verita'" oppure, piu' semplicemente, raccontato bugie belle e buone. E' quanto emerge da un sondaggio condotto a livello nazionale da esperti demoscopici dell'Universita' del Maryland, secondo cui il 52 per cento del campione ritiene che Bush e i suoi collaboratori non abbiano proprio fatto "affermazioni false", ma comunque si siano discostati dalla realta' delle cose, alterandola. Un altro 10 per cento propende invece per la tesi delle menzogne: i rappresentanti del governo americano, nell'informnare il Congresso, i connazionali e la comunita' internazionale sui supposti arsenali chimnici, batteriologici e nucleari di Saddam avrebbero "presentato prove che sapevano perfettamente essere false": a tale proposito viene in mente l'intervento davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, poco prima dell'attacco, da parte del segretario di Stato, Colin Powell, che tante polemiche scateno' all'epoca.

Armi di distruzione di massa inghilterra

Il premier britannico Tony Blair è sempre più pressato dalle critiche interne riguardo alle presunte menzogne del governo nel motivare le ragioni dell'invasione dell'Iraq. Secondo l'accusa, qualcuno del suo staff o del suo governo modificò i rapporti dei servizi segreti sulle armi di distruzione di massa irachene per renderli più impressionanti, al fine di condizionare l'opinione pubblica. "Se qualcuno ha in mano qualche prova la mostri", ha attaccato oggi Blair in Parlamento. "Credo che prima di lanciare accuse così pesanti sia necessario avere in mano qualche prova". Il suo principale accusatore in parlamento è diventato il leader liberal-democratico Charles Kennendy. Questi ha anche accusato il governo di non avere un'unica strategia di difesa, perché il ministro degli Esteri, Jack Straw, ha dichiarato che la falsa notizia secondo la quale Saddam Hussein era in grado di lanciare un attacco chimico o biologico in meno di 45 minuti non era presente nel primo rapporto sull'Iraq presentato al pubblico, mentre il responsabile delle relazioni esterne del governo, Alastair Campbell, ha smentito. "Ci può il primo ministro spiegare una volta per tutte qual è la versione corretta degli eventi?", ha chiesto Kennedy. Blair ha così risposto: "Nella prima versione presentata dal Comitato unificato per i servizi segreti la notizia dei 45 minuti era presente. Ma il sospetto secondo il quale questa informazione venne inserita da qualcuno del numero 10 di Downing Street (l'ufficio del premier, ndr) o da qualche ministro è totalmente errata. L'informazione venne inserita direttamente dai servizi segreti lo scorso settembre".

I problemi non vengono solo dalla guerra in Iraq e dal mancato ritrovamento delle armi di distruzione di massa per il premier britannico Tony Blair; anche i sindacati, cioè l'ala più a sinistra del suo partito, finora tenuti a bada dall'onda lunga del "New Labour", cominciano a rialzare la testa nel generale clima di scontento. Blair avrebbe voltato la schiena ai tradizionali valori di classe dei lavoratori britannici e avrebbe favorito, con la sua azione di governo, l'allargamento del divario tra ricchi e poveri. E' la critica rivolta al premier laburista britannico da Tony Woodley, recentemente rieletto segretario generale del Sindacato dei lavoratori nel settore dei trasporti (il 'Transport and General Workers Union'). Secondo Woodley, che parlava ai delegati del Congresso annuale del sindacato, Blair avrebbe abbandonato i suoi principi socialisti venendo meno ai suoi doveri di tutela dei lavoratori meno protetti. Il Partito laburista si sarebbe collocato quindi su una posizione più orientata al centro per catturare i voti dei ceti medi.

La cour d'appel ordonne la remise en liberté de Maryam Radjavi

La cour d'appel de Paris a ordonné mercredi la remise en liberté sous caution préalable de Maryam Radjavi, l'épouse du dirigeant de l'Organisation des Moudjahidine du peuple iranien (OMPI) Massoud Radjavi, écrouée depuis le 22 juin à Paris, a annoncé son avocat Me Henri Leclerc.Mme Radjavi devra s'acquitter d'une caution de 80.000 euros pour retrouver la liberté, a précisé l'avocat.La cour d'appel a également ordonné la remise en liberté des huit autres membres de l'OMPI encore écroués, dont une qui devra également s'acquitter d'une caution préalable.

Manifestazione pro iran

"La segreteria della Cgil intende aderire alla manifestazione promossa dal giornale 'Il Riformista' per esprimere il proprio sostegno agli obiettivi e alle iniziative degli studenti iraniani, che chiedono all'attuale Governo democrazia e libertà". Lo afferma in una nota che specifica: "Intendiamo farlo stabilendo una netta continuità tra il nostro impegno per la pace, contro la guerra, di questi mesi e la solidarietà e l'attiva partecipazione all'attuale fase della battaglia per il processo di democratizzazione dell'Iran, attraversato da profonde contraddizioni tra le forze conservatrici e quelle che sostengono un effettivo cambiamento del Paese". "Per questa ragione - prosegue la nota della segreteria della Cgil - riteniamo sconcertanti speciose argomentazioni, portate da alcuni sottoscrittori dell'appello del Riformista, che tendono a contrapporre l'autenticità democratica di questa iniziativa all'ampia ed estesa mobilitazione per la pace di cui si adombra invece un carattere strumentale e fazioso. Sono infatti quegli stessi valori, di rispetto del diritto alla vita, di libertà di ogni popolo nel costruire e nello scegliere il proprio futuro, che hanno animato il nostro impegno contro la guerra e che animano oggi il nostro sostegno all'affermazione piena della democrazia e dei diritti politici in Iran"

Bovè

  • Nuove polemiche su Jose' Bove: il ministro della Giustizia Dominique Perben avrebbe sconsigliato al presidente Jacques Chirac di concedere la grazia al leader no global, da dieci giorni in carcere dove espia una condanna definitiva a dieci mesi di reclusione per distruzione di piante transgeniche. Fonti giudiziarie hanno indicato stamattina che per il Guardasigilli la grazia non va assolutamente data perche' il leader della Confederazione Contadina non ha avuto un atteggiamento collaborativo nei confronti della magistratura. Chirac rimane ovviamente libero di includere o no Bove' tra i beneficiari del tradizionale decreto di grazia per la festa del 14 luglio ma la notizia ufficiosa del pollice verso di Perben e' bastata a scatenare le polemiche. La posizione del ministero della Giustizia e' deplorevole. E' un indizio supplementare di accanimento giudiziario, ha subito accusato Francois Roux, avvocato del capofila antimondialista. A suo avviso la situazione comunque non cambia e il parere sfavorevole di Perben è meno importante delle 800.000 persone che hanno chiesto al presidente della Repubblica la grazia per Bove. Di fronte alle polemiche (Bove' e ' difeso a spada tratta da tutta l'opposizione di sinistra) Perben si e' rifiutato sulle prime di confermare o smentire il consiglio negativo sulla grazia (è un passo confidenziale tra il Guardasigilli e il presidente) ma piu' tardi ha assicurato che non ha ancora comunicato a Chirac il suo punto di vista sulla questione. Dal penitenziario di Villeneuve-les-Maguelone vicino a Montpellier, dove si trova dal 22 giugno, il leader della Confederazione Contadina ha fatto sapere nei giorni scorsi che si considera un prigioniero politico e che mai e poi mai si inginocchiera' davanti a Chirac per la grazia. Spera si' in un rilascio anticipato ma sull'onda delle proteste in suo favore. Se la mia liberazione anticipata dovesse arrivare - ha spiegato - non mi opporrei. Ma sia chiaro: sara' esclusivamente il risultato del movimento sociale!.

Colombia

“Nessuno avrebbe pensato alla sospensione degli aiuti ora, mentre stiamo ottenendo i massimi risultati della storia sia nella distruzione delle coltivazioni illegali che nei sequestri di cocaina”. Così il ministro della difesa colombiano Martha Lucía Ramírez ha commentato alla stampa locale la decisione degli Stati Uniti di congelare gli aiuti militari alla Colombia, per il momento decisa a non voler sottoscrivere un’intesa con la Casa Bianca per esentare i militari Usa da eventuali processi presso il Tribunale penale internazionale (Tpi). Ramírez ha precisato che la disposizione di Washington - che colpisce in tutto una cinquantina di Paesi di diversi continenti - non avrà effetti immediati per il Paese sudamericano ma rischia di bloccare 130 milioni di dollari di aiuti previsti per l’anno fiscale 2004. Dei 98 milioni di dollari stanziati nel bilancio del Dipartimento di Stato per il finanziamento militare straniero del 2003, infatti, 93 sono già stati versati al governo di Bogotá. Una fetta di questa somma è stata peraltro destinata al finanziamento delle operazioni della Brigata XVIII dell’esercito nel dipartimento nordorientale di Arauca, al confine col Venezuela, dispiegata a protezione dell’oleodotto di Caño Limón-Covenas, primo impianto della compagnia statunitense 'Occidental Petroleum Company' (Oxy) in America Latina.

venezuela

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha lanciato un programma contro l’anafabetismo destinato a circa un milione e mezzo di cittadini, per lo più delle classi meno abbienti. In un messagio radiotelevisivo alla nazione il capo dello Stato ha presentato il piano - denominato ‘Missione Robinson’ – precisando che oltre 330mila venezuelani si sarebbero già iscritti ai corsi. Il programma, che beneficerà del sostegno di esperti dell’Avana, “non ha nulla a che vedere con la politica” ha sottolineato Chavez. “Cuba non ci farà pagare neanche un centesimo”, ha aggiunto il presidente rivolto ai settori che lo accusano di voler portare in Venezuela il ‘Castro-comunismo’. Il presidente dell'Istituto nazionale di cooperazione educativa (Ince) e coordinatore del programma, Eliezer Otaiza, ha spiegato che oltre 9mila locali, dotati di materiale didattico, biblioteche e videoteche, sono stati allestiti in tutto il Paese per ospitare le lezioni. Otaiza ha rilevato che "il programma è basato sull'esperienza dei piani cubani per l'alfabetizzazione, che hanno ottenuto il riconoscimento dell'Unesco”.

Rainbow Warrior : Greenpeace multiplie les manifestations contre l'Espagne

Greenpeace a multiplié mercredi les manifestations un peu partout dans le monde pour réclamer à l'Espagne la libération du navire amiral de l'association, le Rainbow Warrior, a annoncé le directeur de la section française de l'association écologiste Bruno Rebelle.Selon M. Rebelle, des militants de Greenpeace ont manifesté ou s'apprêtaient à le faire devant les ambassades d'Espagne à Ankara, Bruxelles, Buenos Aires, Londres, Moscou et Stockholm. Des manifestations étaient également prévues devant d'autres symboles de la présence espagnole, à Mexico et en Italie.La préfecture de police à Paris a confirmé mercredi après-midi que 20 militants de l'association écologiste avaient manifesté dans la matinée devant l'ambassade d'Espagne.Le Rainbow Warrior est retenu depuis le 13 juin à Valence (côte est de l'Espagne). Il avait été arraisonné par la garde civile parce qu'il tentait d'empêcher l'entrée dans ce port espagnol d'un navire transportant du bois tropical en provenance du Cameroun.Greenpeace entendait ainsi dénoncer les coupes de bois illégales dans les forêts anciennes.Les autorités espagnoles demandent une caution de 300.000 euros pour laisser partir le bateau.

Migranti, australia

Un centro di detenzione da tempo inutilizzato si prepara a entrare in funzione nella remota isola australiana di Christmas nell'Oceano indiano, 1800 km dalla costa nordest del continente, per accogliere i 54 richiedenti asilo vietnamiti intercettati ieri sera a bordo di una carretta del mare a soli tre chilometri da Port Hedland. E' la prima ad entrare in acque australiane dal 2001, quando il governo conservatore ha imposto dure misure anti-immigrazione. I richiedenti asilo, tra i quali otto bambini e un bebe', sono stati fermati dalla polizia doganale e saranno trasportati da una fregata della marina nella lontana isola, dove giungeranno nei prossimi giorni. Il governo ha stabilito che nessun arrivo non autorizzato di imbarcazioni raggiunga la costa del continente. A Christmas Island sono in preparazione strutture adeguate per il loro alloggio e per l'esame delle domande di asilo, ha dichiarato un portavoce della dogana. Se i richiedenti asilo avessero raggiunto il continente, avrebbero avuto accesso alle procedure dei tribunali australiani, che invece secondo le recenti leggi sono negate ai boat people detenuti sotto la 'Pacific Solution' nelle isole minori australiane o in stati-isola come Nauru. Ma secondo le organizzazioni per i rifugiati, le persone a bordo avrebbero dovuto avere accesso ai tribunali del paese perche' erano entrate in acque australiane, e la decisione solleva quindi nuove preoccupazioni sulla politica di detenzione obbligatoria. Intanto il ministro dell'Immigrazione Phillip Ruddock ha annunciato un indagine per spiegare come il peschereccio sia arrivato cosi' vicino alla costa senza essere individuato. Secondo Ruddock pero' si e' trattato di un tentativo isolato, che non sembra organizzato da contrabbandieri di uomini e quindi non e' parte di una nuova ondata di boat people. Continuano intanto le proteste contro la detenzione a tempo indefinito di minori nei campi per richiedenti asilo, nell'entroterra del continente o in isole del Pacifico, dopo che il tribunale di famiglia l'ha dichiarata illegale un paio di settimane fa. Ieri hanno protestato i presidenti e dirigenti delle 22 missioni di Amnesty International in Asia, dall'India al Giappone, dalle Filippine al Pakistan. Hanno sfilato fino alla residenza del primo ministro John Howard a Sydney, e hanno consegnato una lettera in cui chiedono il rilascio immediato dei minori, affermando che il trattamento riservato ai richiedenti asilo ha macchiato la reputazione dell'Australia come nazione illuminata nel campo dei diritti umani.

Ogm

  • Via libera del Parlamento europeo alle nuove regole per etichettare ed assicurare la rintracciabilia' degli Organismi geneticamente modificati (Ogm) dalla fattoria alla tavola. La decisione potrebbe aprire la strada alla soppressione della moratoria in vigore dal 1999 sulle nuove autorizzazioni per l'utilizzo di prodotti transgenici. Contro la moratoria gli Usa hanno recentemente presentato ricorso all'Organizzazione per il commercio mondiale (Wto). Sono attualmente sette i paesi membri - Italia, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Danimarca e Grecia - che nell'Ue hanno condizionato l'apertura a nuove autorizzazioni di prodotti transgenici, all'entrata in vigore in Europa di regole sicure per i consumatori e per gli agricoltori. Per i consumatori oggi l'Europarlamento ha approvato l'accordo raggiunto dai Quindici in favore di un'etichetta chiara e trasparente sulla presenza di Ogm che sara' segnalata a partire dalla soglia dello 0,9%, sotto la quale la presenza di Ogm e' giudicata accidentale. Per gli agricoltori, e' attesa a settembre la proposta della Commissione per regolamentare la coesistenza delle colture: quelle biologiche e tradizionali con quelle transgeniche. Al riguardo gli eurodeputati hanno aggiunto un emendamento al testo che permette agli stati membri di varare misure specifiche per evitare la contaminazione tra colture Ogm e Ogm-free.

Italia

presidenza ue

Al primo giorno di presidenza italiana sono già scintille. Dopo la protesta iniziale dei Verdi, il cerimoniale scorre tranquillo durante i discorsi ufficiali. Poi dopo gli interventi in aula, Silvio Berlusconi replica alle critiche. E scoppia invece il putiferio. Ai contestatori dice "siete turisti della democrazia". Le parole che scatenano la bagarre sono quelle riservate al capodelegazione della Spd tedesca, Martin Schulz. "In Italia stanno preparando un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò" dice Berlusconi rivolto all'esponente socialdemocratico. Il commento di Berlusconi provoca immediate reazioni di protesta sui banchi delle Sinistre. La tensione sale altissima.

Il presidente del Parlamento Cox a fatica seda mugugni e proteste e ridà la parola al capogruppo socialista europeo Enrique Baron che chiede al premier italiano di "ritirare le parole" che ha rivolto a Schulz. Viene concessa di nuovo la parola a Schulkz che lancia il contrattacco. "Il rispetto delle vittime del fascismo e del nazismo mi impediscono di commentare le sue parole. Mi chiedo se chi è capace di dire certe cose, può essere in grado di svolgere una funzione pubblica. Mi sembra difficile accettare che un presidente del consiglio risponda in questi termini non appena viene criticato". La breve replica di Shultz viene accolta con un lungo applauso. Berlusconi può chiudere la questione ma non appena gli viene concessa la facoltà di intervenire, ribadisce le accuse: "Il signor Shultz mi ha offeso gravemente sul piano personale, gesticolando e su un tono davvero non ammissibile: io l'ho detto con ironia, se non capite l'ironia mi dispiace". A fine seduta il presidente Cox, non avendo ottenuto il risultato di chiudere in aula la questione, porge le scuse al deputato tedesco per le accuse ricevute e si dice dispiaciuto per il tono assunto dal dibattito.

Decreto immobili

Il Governo è stato battuto durante la discussione davanti all'Aula della Camera sul Dl per la vendita degli immobili pubblici. E' stato infatti approvato un emendamento di Rifondazione Comunista su cui relatore e Governo avevano dato parere contrario. L'emendamento, in sostanza che nelle vendite di immobili pubblici "ai conduttori che acquistano a mezzo mandato collettivo unità immobiliari a uso residenziale che rappresentano almeno il 50% delle unità residenziali complessive dell'immobile al netto di quelle libere e di quelle per le quali è stato esercitato l'acquisto dell'usufrutto, è riconosciuto un ulteriore abbattimento di prezzo del 15%". In sostanza si è introdotto un ampliamento degli sconti in favore degli inquilini che acquistano nel caso siano 'consorziati'. A questo punto il Governo deve decidere se proseguire nell'esame del provvedimento o se farlo decadere, anche perché la norma, secondo Giorgio Benvenuto, capogruppo Ds alla commissione Finanze della Camera, "è applicabile a tutte le cartolarizzazioni" e quindi bloccherebbe anche l'operazione Scip 2 che è già in fase avanzata di attuazione

lavoro

Domani i lavoratori edili lombardi terranno un presidio davanti alla Regione Lombardia, per dire basta al 'bollettino di guerra' delle morti sul lavoro, che sono state, nei primi mesi dell'anno, ben 26 nella sola Lombardia. Le analisi tranquillizzanti sulle presunte diminuzioni del fenomeno che emergono nei convegni promossi dalle Associazioni padronali di categoria -polemizzano con una nota Cgil-Cisl e Uil- sono fortemente stridenti con queste drammatiche cifre, clamorosamente smentite dalla tragica realta. Il 38% degli infortuni sul lavoro in Italia interessano il settore delle costruzioni, molti incidenti non vengono denunciati perche' i lavoratori sono irregolari o in piccolissime realta'. L'Italia e' il paese con la percentuale di infortuni, soprattutto nel settore edilizia, piu' alta di tutta l'Europa: il 3,3% di infortuni su 100 mila lavoratori, contro il 2,7% della media europea Quella di domani -assicurano i sindacati- e' solo una prima iniziativa per rispondere all'impennata degli infortuni mortali. In settembre i i delegati regionali alla sicurezza e i rappresentanti territoriali, definiranno una piattaforma di sicurezza regionale che dovra' diventare oggetto di confronto con Regione e Associazioni padronali del settore.

baraldini

Silvia Baraldini, la cultura forcaiola e' sempre dura a morire. E' quanto dichiara Stefano Anastasia, presidente dell' associazione Antigone, secondo il quale il question time voluto da An, addirittura in diretta televisiva, sulla vicenda di Silvia Baraldini e' assolutamente fuori luogo. Manca assolutamente di rispetto per la persona e sembra solo essere motivata dalla voglia di sbattere il mostro in prima pagina, secondo una cultura forcaiola dura a morire. Tutti hanno diritto di lavorare, anche chi e' in esecuzione penale. La Baraldini ha vissuto diciassette anni di duro carcere di isolamento negli Stati Uniti. Qui in Italia ha sofferto gravissimi problemi di salute. Intestardirsi contro la Baraldini significa continuare, a spregio dei diritti umani, a volere negare ogni garanzia e ogni diritto minimo a chi ha gia' sofferto una lunga pena detentiva. D' altronde la Corte Costituzionale - sottolinea Anastasia - ha gia' spiegato in modo chiaro che i diritti fondamentali non sono comprimibili, per nessuno, e fra i diritti fondamentali vi sono quello alla salute, quello al lavoro e quello alla risocializzazione

Palinsesto rai

  • 'Diversi da chi?', 'Permesso di soggiorno', e 'Ponteradio' vittime del 'palinsesto estivo'. E' quanto denuncia la rivista missionaria Nigrizia, in una lettera aperta al Presidente della Rai Lucia Annunziata, precisando che lo 'stop' delle due trasmissioni a carattere sociale di Radio1 e del corrispondente sito web (Ponteradio) e' "immotivato e senza precedenti nella storia di questi programmi". Lo scrive l'agenzia missionaria cattolica Misna. "In tal modo l'emittenza pubblica - si legge in un comunicato diramato stamane dalla rivista comboniana - rimane sempre piu' invasa (e invasata) dalle notizie gridate e dalle urla dei leader delle fazioni politiche, mentre si soffoca la voce dei veri protagonisti della societa'". "Non sappiamo quale sia il suo ruolo diretto come Presidente Rai nella programmazione all'interno delle singole reti" e' scritto nella missiva. "E' comunque miope e scandaloso che nell'anno europeo del disabile (proprio stamattina il Presidente del Consiglio nell'Europarlamento ha fatto esplicito riferimento al tema!), e in un momento critico come questo per gli immigrati, il servizio pubblica dell'informazione si castri dei suoi spazi, gia' esigui, che esso dedica in forma sistematica e pacata a queste materie".

G.R. 9,30

IRAQ DA LONDRA, Il generale americano Barry McCaffrey - veterano della Guerra del Golfo del 1991, - ha avvertito che le truppe Usa potrebbero essere costrette a rimanere in Iraq per il prossimo decennio. Lo ha detto in un'intervista trasmessa in serata dalla televisione Bbc, sottolineando inoltre che i prossimi 12 mesi saranno molto duri. Dovremo affrontare un anno di ambiente molto complesso, pericoloso, violento, ha dichiarato il generale, andato in pensione nel 1996. Abbiamo tre enormi, bellicose fazioni, i curdi, gli sciiti, i sunniti, ha aggiunto. McCaffrey. A suo avviso, le truppe americane, con rinforzi internazionali, possono reggere a un simile impegno nel breve periodo, ma avere due/terzi delle Forze armate dispiegate in Iraq, Afghanistan e Corea del sud non e' una situazione sostenibile a lungo termine. Bisogna costruire una polizia irachena e un nuovo esercito iracheno, che siano in grado per conto loro di mantenere la sicurezza, ha proseguito il generale. McCaffrey ha inoltre insisito sulla necessita' che al popolo americano sia detta la verita'. Penso vi sia stato qualche discorso che non ha aiutato. Dobbiamo essere franchi con il popolo americano e con le Forze armate Usa.

PALESTINA A Betlemme avverra' nel pomeriggio il passaggio delle consegne tra Esercito d'Israele e forze dell'Autorita' Nazionale Palestinese, con conseguente ritiro delle truppe di occupazione israeliane dalla citta' autonoma della Cisgiordania. Lo ha precisato la radio militare israeliana, secondo cui sul campo si dispiegheranno subito agenti della sicurezza palestinese in uniforme e dotati di armi di ordinanza; quanto agli israeliani, nessun ripiegamento vero e proprio in quanto da settimane a Betlemme gia' non c'era piu' una presenza costante e predeterminate di soldati e mezzi blindati.

AFGHANISTAN KABUL, 2 LUG - Un uomo e' rimasto ucciso oggi alla periferia di Kabul quando l'esplosivo che portava legato al suo corpo e' esploso, ha detto oggi la polizia. L'esplosione si e' verificata poco prima della mezzanotte di ieri, martei' primo luglio, a circa tre km da una base usata da soldati Usa e francesi per addestrare militari afghani. Egli aveva materiale esplosivo attaccato al corpo, ma non sappiamo quale fossero le sue intenzioni, ha affermato il capo della polizia di Kabul Basir Salangi. Quattro soldati tedeschi della forza di interposizione sono stati uccisi il 7 giugno in un attacco suicida con autobomba a Kabul. Le autorita' afghane attribuiscono la responsabilita' di questo come di altri attacchi al governo e alle truppe internazionali a irriducibili del regime dei taleban che ancora sono nascosti nel paese, ai loro alleati di al Qaida, e ai combattenti leali dall'ex signore della guerra Gulbuddin Hekmatyar che, tutti, non vogliano soldati stranieri in territorio afghano

PENA DI MORTE/ USA , OMICIDA GIUSTIZIATO IN OKLAHOMA Aveva assassinato quattro persone McAlester (Oklahoma), 2 lug. - Un uomo di 31 anni, Lewis Eugene Gilbert, è stato giustiziato mediante iniezione letale nel carcere di McAlester nell'Oklahoma. Era stato condannato a morte per l'assassinio di una donna nove anni fa. Aveva ricevuto una seconda condanna a morte per l'uccisione di una coppia di coniugi, ed aveva confessato un quarto omicidio, per il quale non era ancora stato processato.

CECENIA MOSCA, 2 LUG - Centotrentuno ribelli ceceni si sono arresi per poter beneficiare dell'Amnistia entrata in vigore all'inizio di giugno nella repubblica caucasica, mentre va avanti il sanguinoso conflitto che nelle ultime ore ha reclamato la vita di almeno 25 uomini da entrambe le parti. Secondo il ministero dell'interno ceceno colloqui sarebbero in corso con un gruppo di altri 60 guerriglieri in vista di una possibile resa e si ritiene possibile che entro la scadenza dell'amnistia a settembre avranno lasciato le armi in tutto 600 uomini. Secondo Mosca le forze indipendentiste conterebbero su non piu' di 2.000-3.000 uomini ma secondo calcoli indipendenti questa cifra sarebbe piu' vicina ai 4.000-5.000. La guerriglia ha respinto l'amnistia - che esclude i vertici politici e militari indipendentisti a cominciare dal presidente eletto Aslan Maskhadov - come un trucco per ottenere cio' che i russi non sono riusciti a fare con le armi dei loro 80.000 uomini di stanza in Cecenia, cioe' la rinuncia all'indipendenza in cambio di un'ampia autonomia. Il presidente dell'amministrazione cecena filorussa Akhmad Kadyrov ha avuto colloqui in questi giorni con esponti di alto livello al Cremlino per negoziare un accordo sulla promessa autonomia. Secondo fonti ufficiali non si esclude che alla Cecenia possa essere concessa un'autonomia piu' vasta di quella di cui godono altre repubbliche. La guerra intanto continua, sia pure a bassa intensita', con l'uccisione tra lunedi e martedi di almeno 15 ribelli in varie parti del Paese, Continuano intanto, secondo i ribelli, i bombardamenti aerei russi lanciati nelle scorse settimane soprattutto contro le basi della guerriglia sulle montagne.

ROMA, OPERAIO URTATO DA GRU IN CANTIERE EDILE

  • = RICOVERATO IN PROGNOSI RISERVATA Roma, 2 lug. - E' ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Sant'Eugenio Salvatore Z., 32 anni, l'operaio urtato per errore ieri sera da una gru all'interno di un cantiere edile in via dell'Ippica, nella zona dell'Eur a Roma. L'uomo, soccorso da alcuni colleghi, ha riportato un forte trauma toracico. Sono in corso indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente.

gror030702 (last edited 2008-06-26 09:54:02 by anonymous)