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Definito oggi a Milano lo scambio di comproprietà tra il Napoli ed il Piacenza per i difensori Tosto e Bocchetti.
Al Napoli arriva Vittorio Tosto, al Piacenza viene trasferito Antonio Bocchetti. L'operazione, avviata da alcuni giorni, è stata formalizzata questo pomeriggio dal direttore sportivo del Napoli Giorgio Perinetti. Perinetti ha anche concluso l'operazione che porta al Napoli a titolo definitivo, il centrocampista Dario Marcolin, che ha giocato in azzurro l'ultima stagione. Marcolin ha firmato con la società un contratto biennale.

in collaborazione con radio sarracino!!!!

gr sarracino ore 20

irak

In Irak la guerra non è affatto finita, continua ininterrottamente. Le truppe americane hanno ucciso 11 iracheni che, secondo fonti militari delle forze occupanti angloamericane, avrebbero attaccato un convoglio con razzi lancia granate e armi leggere vicino Balad, 90 chilometri a nord della capitale Baghdad. I militari della quarta divisione fanteria hanno subito aperto il fuoco uccidendo tutti gli aggressori. Nello scontro sono rimasti feriti anche nove soldati americani.

Altri episodi di resistenza irakena alle forze invasore sono avvenuti poche ore dopo l'attacco ad una base statunitense con il lancio di un mortaio, sempre nei dintorni di Balad. L'attacco ha provocato 18 feriti, di cui due particolarmente gravi che sono stati sottoposti a intervento chirurgico presso l'ospedale situato all'interno della base. Gli altri militari hanno riportato soltanto qualche escoriazione e dei fori da proiettile. Alcuni di essi sono già tornati al lavoro.

In tre diversi agguati e' rimasto ucciso un soldato e altri venti sarebbero rimasti feriti. Un cecchino ha sparato contro un soldato a Baghdad, uccidendolo. Mente a Balad, nel nord del Paese, altri 19 militari sono rimasti feriti da un proiettile di artiglieria lanciato contro una base Usa. Il comando centrale ha fino a ora confermato solo 10 vittime in questo attentato. E infine questa mattina alle 8.30 (le 6.30 in Italia) un altro militare americano e' rimasto ferito quando la jeep Humvee sulla quale viaggiava alla periferia di Baghdad e' esplosa. Il bilancio delle vittime di ieri, in tre diversi agguati, era stato di dieci militari americani feriti.

L'emittente panaraba aljazira ha ricevuto e rimandato un audio attribuito a Saddam Hussein. "Mi trovo ancora in Iraq con un gruppo di miei fedelissimi, e guido la resistenza contro gli infedeli. Hanno tentato più volte di uccidermi ma non ci sono riusciti". "Oh iracheni io sono tra le vostre file, ma inviare mie cassette è per me molto difficile - prosegue Saddam - continuate nella resistenza. In tutte le zone del Paese ci sono Mujaheddin che combattono contro gli americani. Unitevi a loro". La voce attribuita a Saddam cerca di incitare il popolo iracheno alla lotta contro gli americani. "Unitevi alla resistenza - afferma Saddam - in verità gli americani stanno subendo ingenti perdite ogni giorno, ma non vi informano sulla loro entità. Continuate dunque nelle attività di resistenza contro il nemico, io sono con voi".

palestina

Hamas e la Jihad islamica hanno liquidato come "un'operazione di facciata" il rilascio dei 53 prigionieri palestinesi di ieri. Le due organizzazioni hanno affermato che Israele deve liberare tutti i palestinesi che tiene in prigione o si rischia il fallimento del cessate il fuoco, elemento chiave per il successo del piano di pace "road map". Lo riferisce il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz. La questione dei prigionieri palestinesi è una delle più spinose da affrontare nel percorso che dovrebbe portare alla costituzione di uno stato palestinese nel 2005. Se da un lato le fazioni che hanno promesso la tregua chiedono la liberazione di tutti i circa 5.000 prigionieri, lo Shin Bet, il servizio sicurezza israeliano, sta preparando due liste da presentare domenica prossima alla riunione del gabinetto israeliano con l'elenco delle centinaia di prigionieri palestinesi che ritiene possano essere liberati e un altro di quelli, responsabili di attacchi mortali contro Israele, che devono rimanere dietro le sbarre. Anche i palestinesi stanno preparando un elenco di detenuti da rilasciare, molti dei quali stanno scontando molti anni di prigione nelle carceri israeliane. Il primo ministro palestinese Abu Mazen discuterà oggi della questione dei prigionieri e della fragile tregua annunciata cinque giorni fa dai gruppi militanti, in un incontro con il movimento della Jihad islamica nella striscia di Gaza.

pakista

Trentadue morti e 52 feriti. E' questo l'ultimo bilancio diramato oggi da Iftikar Ahmed, portavoce del ministro dell'Interno, dopo l'attacco suicida contro la moschea sciita Jamia Ashrafia Imama Bargah a Quetta, capitale della provincia sud-occidentale pachistana del Baluchistan. L'incidente si è verificato durante il venerdì di preghiera, mentre circa 2000 sciiti erano riuniti nella moschea. Non ci sono versioni concordi della dinamica dell'ccaduto, che resta ancora confusa.La polizia, giunta dopo 15 minuti sul luogo dell'incidente, ha arrestato una persona ferita sospettata di essere coinvolta nell'attacco. ALa folla presente si sarebbe però infuriata per l'assenza di ambulanze e personale medico, e per l'inefficienza dell'intervento di soccorso delle autorità competenti. Ha così dato via ad una violenta protesta, incendiando alcuni veicoli e lanciando slogan. Poco dopo l'incidente, la popolazione sciita della città si è riversata per le strade dando sfogo alla propria rabbia contro l'incapacità delle autorità competenti di garantire la sicurezza. Tre autobotti dei pompieri sono state date alle fiamme. Alcuni manifestanti hanno anche attaccato l'ospedale civile e diversi negozi nelle sue vicinanze. Durante i disordini un'altra persona sarebbe morta. Le autorità cittadine hanno chiesto l'aiuto delle guardie della vicina frontiera afgana per mantenere l'ordine nella città, in cui è stato ordinato il coprifuoco. Il presidente pachistano Pervez Musharraf, in visita a Parigi, ha condannato l'attacco annunciando "azioni molto dure" contro i responsabili dell'attacco.

usa

Per celebrare degnamente la festa dell'Indipendenza americana, il presidente George Bush ha stabilito che sei sospetti membri di Al Qaeda attualmente detenuti a Guantanamo saranno processati da un tribunale militare. Lo affermano fonti militari americane, precisando che è la prima volta che Bush decide in tal senso. Non sono stati precisati i tempi e i modi della procedura, ma un ufficiale rimasto anonimo ha dichiarato all'Associated Press che "molto dipenderà da come si muoveranno i sei imputati e i loro legali". Sembra però assodato che il tribunale si riserverà di applicare la pena di morte. I sospetti terroristi detenuti a Guantanamo sono considerati combattenti irregolari ai quali non viene riconosciuto alcun diritto, il che ha già suscitato molte e violente proteste da parte di numerose associazioni umanitarie.

milano

Oggi alle 10.30 del mattino un gruppo di giovani ha occupato uno stabile delle ferrovie nord nel quartiere Bovisa, in via Bovisasca 65. Si tratta di una palazzina di 3 piani e di un ampio piazzale tra la ferrovia e un deposito merci. La Bovisa e' uno storico quartiere operaio della Milano nord, dove molte sono le aree dismesse ed ormai abbandonate. Da qualche settimana il Comune ha iniziato l'abbattimento di alcuni siti ex-industriali,tra cui la famosa ciminiera dell'ex saponificio Sirio. Nel tentativo di "riqualificazione" del territorio e' stato insediato il Politecnico Universitario e la zona e' un cantiere a cielo aperto, anche se recentemente sembra che i lavori di ulteriore ampliamento del polo studentesco siano arenati a causa degli altissimi costi sostenuti fino ad ora. La Bovisa e' quindi ancora un quartiere popolare, ma in profonda trasformazione. Per dimostrare che le aree dismesse dell'area milanese possono essere utilizzate per scopi sociali e culturali come Malamanera, anziche' per le grandi cattedrali del consumo.

sport

L'organizzazione del tour de France ha firmato un accordo con il movimento politico basco, ex partito con rappresentanze istituzionali, Batasuna, messo fuorilegge in spagna da una legge approvata da PSOE e PP ed è nella lista dei gruppi definiti terroristici dell'Unione europea, perché l'euskera (la lingua basca) sia una delle lingue ufficiali della corsa durante la 16esima tappa da Pau a Bayonne, nei Paesi Baschi francesi. Come spiega il quotidiano spagnolo El Mundo, l'accordo è stato annunciato in una conferenza stampa dalla stessa Batasuna. In base ai termini del documento firmato con l'organizzazione del Tour alla fine della tappa potrà venire diffuso un comunicato che "contenga delle rivendicazioni a favore della lingua basca. "Dovete essere persuasi che la sorte della lingua basca non mi è indifferente, ma dovete capire anche che la responsabilità del Tour di France mi porta a rispettare una linea nazionale e repubblicana", ha scritto in una lettera a Batasuna il direttore di corsa, Jean-Marie Leblanc. Il fatto che Batasuna sia stata inserita nella lista nera dell'Ue non ha portato alla sua automatica messa alla bando da parte del governo francese, anche se il ministro della Giustizia Dominique Perben ha fatto intendere ieri che l'organizzazione è sotto vigilanza ma non messa al bando in territorio francese.

Definito oggi a Milano lo scambio di comproprietà tra il Napoli ed il Piacenza per i difensori Tosto e Bocchetti. Al Napoli arriva Vittorio Tosto, al Piacenza viene trasferito Antonio Bocchetti. L'operazione, avviata da alcuni giorni, è stata formalizzata questo pomeriggio dal direttore sportivo del Napoli Giorgio Perinetti. Perinetti ha anche concluso l'operazione che porta al Napoli a titolo definitivo, il centrocampista Dario Marcolin, che ha giocato in azzurro l'ultima stagione. Marcolin ha firmato con la società un contratto biennale.

GR ORE 13.30

Esteri

Palestina

Giro di vite dell'esercito israeliano contro i militanti di Fatah che hanno rifiutato di sottoscrivere la tregua decisa dalle fazioni palestinesi: 6 persone sono state arrestate a Hebron e altre tre in Cisgiordania. Ne ha dato notizia un ptrtavoce dell'esercito che ha anche riferito di un attacco con lanciarazzi contro un avamposto dell'esercito nella striscia di Gaza, al confine con l'Egitto, in cui non ci sono state vittime. Contro gli arresti dei militanti di Al Fatah, Hamas e di altri grupi palestinesi, si è svolta ieri una manifestazione che ha avuto ocme obiettivo le residenze del premier Abu Mazen (Mahmud Abbas) e Mohammed Dahlan (ministro di stato per la sicurezza interna). In precedenza, in una lunga intervista alla televisione israeliana, Dahlan aveva ribadito che il governo di Abu Mazen non è disposto a tollerare alcuna infrazione alla tregua. Il premier, da parte sua, ha avuto la scorsa notte un lungo incontro politico con dirigenti di Hamas.

Palestina

Il presidente palestinese Yasser Arafat ha rivolto un appello ai Paesi islamici affinche' intervengano a protezione di Gerusalemme dopo la decisione presa dal governo israeliano di consentire l' ingresso dei non-musulmani sulla Spianata delle moschee. Lo riferisce oggi la stampa palestinese. Arafat, che ha chiesto una riunione urgente del 'Comitato per Gerusalemme' (presieduto dal re del Marocco), ha detto di temere che la decisione nasconda in realta' l'intenzione di Israele di permettere l'ingresso sulla Spianata anche a gruppi estremisti ebraici. Considerata uno dei siti santi dell'Islam, la Spianata delle moschee e' sacra anche all'ebraismo poiche', secondo la tradizione, in quel luogo sorgeva il Tempio di Gerusalemme. Intanto la polizia e' in stato di allerta intorno alla citta' vecchia di Gerusalemme. Si temono incidenti in occasione delle preghiere islamiche del venerdi'. Per questa ragione e' stato consentito l'ingresso sulla Spianata soltanto ai palestinesi musulmani con eta' superiore a 40 anni.

Palestina due

Il giudice federale David Martin ha condannato il gruppo militante palestinese Hamas a pagare 116 milioni di dollari di risarcimento per l'uccisione, avvenuta sette anni fa in Cisgiordania, di due coloni ebreo-americani. La causa è stata intentata in base all'Antiterrorism Act del 1991, che consente di giudicare in tribunali americani anche per delitti di terrorismo commessi all'estero. Per l'attacco, quattro membri di Hamas sono in carcere in Israele. Un quinto è riuscito a sfuggire alla cattura

Pena di morte

E sulla base della stessa normativa, si aprirà il processo ad alcuni dei detenuti della base di guantanamo. David Hicks, un australiano affiliato alla rete al Qaida, che ha combattuto con i talebani in Afghanistan dove è stato catturato nel dicembre del 2001, sarà fra i primi sei sospetti terroristi che verranno giudicati dai tribunali militari americani. Lo ha detto il ministro della giustizia australiano Daryl Williams, e lo ha confermato l'avvocato di Hicks, Stephen Kenny. L'uomo è attualmente detenuto nel campo di prigionia della base di Guantanamo a Cuba. Il presidente Usa George W. Bush ha dato ieri il suo assenso a una prima lista di sei presunti membri di Al Qaida, al momento detenuti dagli Stati Uniti, da sottoporre al giudizio dei tribunali militari speciali, ma non ha voluto neanche rivelarne i nomi. I processi verranno condotti separatamente. Il Pentagono stesso ha nominato i collegi di accusa e di difesa. Critiche a questi processi sono venute dalla stessa opinione pubblica americana. "Il dipartimento di Stato ogni anno pubblica un rapporto in cui critica fortemente quei Paesi in cui si conducono processi con tribunali militari segreti. Ma ora anche da noi succede qualcosa di molto simile". Lo ha detto Neal Sonnett, ex presidente dell'associazione degli avvocati penalisti americani. Il presidente Usa George W. Bush ha dato il suo assenso a una prima lista di sei presunti membri di Al Qaida, al momento detenuti dagli Stati Uniti, da sottoporre al giudizio dei tribunali militari speciali. Per il momento, però, non si conoscono i nomi dei sei né in quale prigione si trovino. Si sa, invece, che i processi verranno condotti separatamente. Quanto ai tempi dipenderà anche dagli avvocati degli imputati. Bush ha ordinato a una corta militare di preparare una commissione processuale per tenere dei processi per terrorismo. Si sa anche che tutti gli imputati non sono cittadini statunitensi e che tra gli imputati ci sono alcuni dei sospetti membri di Al Qaida detenuti nel carcere di Guantanamo Bay, sull'isola di Cuba. Il Pentagono ha immediatamente nominato un capo procuratore e un avvocato difensore. Inoltre, a Guantanamo si sta pianificando una possibile costruzione di una camera per le esecuzioni, visto che qualcuno degli imputati potrebbe essere condannato a morte. La commissione giudicante sarà composta da sette membri. A stabilire la colpevolezza dovrà essere la maggioranza dei membri della commissione. Per la condanna a morte sarà necessaria l'unanimità. In totale si tratta di 24 persone da processare: 16 per crimini di guerra e 8 per altri reati.

Corte penale internazionale

E se il governo americano si dà il diritto di giudicare gli altri, non vuole però permettere a nessuno di essere giudicato. l Senegal ha firmato un accordo con gli Stati Uniti per la non-estradizione alla Corte Penale internazionale dei cittadini statunitensi accusati di genocidio, di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, un’intesa che Washington ha già sottoscritto su base bilaterale con molti Paesi in via di sviluppo. A denunciare l’accordo di impunità con gli Usa sono state ‘Incontro africano per la difesa dei diritti dell’uomo’ (Raddho), un’organizzazione di Dakar, e Amnesty International. Il Senegal – dove il presidente George W. Bush si recherà martedì prossimo nel corso del suo tour africano – non figura tra i 35 Stati cui il governo stelle e strisce ha sospeso l’aiuto militare per non aver concluso il tanto contestato accordo. Secondo il comunicato congiunto di Amnesty e di Raddho, il documento è stato firmato ma non è stato ancora ratificato dal Parlamento di Dakar per l’entrata in vigore, che le due organizzazioni stanno cercando di impedire attraverso un appello alla mobilitazione lanciato alla società civile, ai sindacati e ai partiti politici. “Il Senegal non deve svendere a nessun prezzo la tradizione di rispetto degli impegni che garantiscono la sua credibilità internazionale”, si legge nel comunicato dei due gruppi per i diritti umani, che definiscono questi accordi “illegali e in violazione del dovere del Senegal di collaborare con la Corte Penale Internazionale”. Gli Usa sono stati accusati da più fronti di aver ‘comprato’ l’impunità per i propri concittadini attraverso ricatti economici (in termini di sostegno finanziario o aiuto militare) soprattutto nei confronti dei Paesi più poveri del mondo, che in alcuni casi – visti i bilanci statali disastrosi - hanno accettato. Un caso recente riguarda la Sierra Leone, dove l’accordo con gli Usa è entrato in vigore proprio nel momento in cui è diventato operativo, a tutti gli effetti, un tribunale speciale sui crimini di guerra che hanno insanguinato l’ex protettorato britannico durante i 10 anni di guerra civile, dal 1991 al 2001.

iraq

Con un voto storico, la camera bassa giapoponese ha votato 'si' all'invio di truppe in Iraq. Se il provvedimento, approvato con il voto contrario dell'opposizione e di due deputati della maggioranza, sara' adottato anche dala camera alta - cosa tutt'altro che certa - il Giappone inviera' per la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale le sue truppe in un Paese occupato. La camera alta si esprimera' la settimana prossima e, in caso di approvazione, un'avanguardia delle Forze di autodifesa giapponese partira' gia' in agosto per essere integrata da altri mille uomini entro ottobre. I compiti dei soldati sono regolati da norme molto rigide: saranno impiegati in missoni umanitarie, come la distribuzione di acqua potabile a Baghdad e l'assistenza ai profughi. Potranno operare solo in zone in cui non si combatte, ma potranno usare la forza per difendersi. Non potranno dare armi ad altri contingenti, ma potranno trasportrarle su loro richiesta.

Iraq

  • La base avanzata americana di Balad, a nord di Baghdad, è stata attaccata nella notte a colpi di mortaio. Almeno 19 militari sono rimasti feriti. Nel contempo, a Baghdad un soldato Usa è stato ucciso nell'attacco al convoglio col quale viaggiava. Lo ha comunicato il portavoce dell'esercito, colonnello Todd Pruden. La base di Balad si trova a una novantina di chilometri da Baghdad. E' stata scossa da una serie di esplosioni. I 19 feriti in seguito all'attacco sono stati trasportati in un ospedale militare. Le loro condizioni non sono state riferite.

E' stato invece liberato il laeader scita di Baquba, lo sciecco Ali Abdul Karim Madani, arrestato meno di 48 ore fa dalle truppe americane. La cattura aveva scatenato un'ondata di proteste nella citta' dell'Iraq nordorientale. Gli abitanti avevano programmato una manifestazione per lunedi' prossimo se Madani non fosse stato rilasciato. In tremila si erano raccolti davanti alla prefettura cittadina - ora quartier generale degli americani - poche ore dopo che un centinaio di soldati statunitensi lo aveva catturato nella sua abitazione e portato via ammanettato e bendato. Durante la manifestazione, l'esplosione di una bomba aveva ucciso un civile iracheno e scatenato il fuoco degli americani che avevano ferito quattro persone. La folla era stata poi dispersa dall'intervento delle truppe corazzatate statunitensi e della polizia irchena. Fonti Usa avevano collegato l'arresto di Madani al ritrovamento di una grande quantita' di armi in una hussainiya, punto di ritrovo degli sciiti.

Giappone

Un violento incendio si è sviluppato all'interno di un impianto nucleare giapponese, dopo che si era udita una forte esplosione. Lo riferiscono le televisioni nipponiche. Non si ha notizia, al momento, di fughe di radiazioni. La Asahi Tv ha detto che i pompieri stanno lavorando per domare le fiamme. Dalle autorità nipponiche non sono venuti commenti. L'incidente è avvenuto, secondo quanto riferiscono i media locali, nell'impianto di Fugen, un complesso nucleare sperimentale che si trova nella prefettura di Fukui. Da marzo era stato posto fuori servizio, ma non era stato comunicato il motivo della sospensione dell'attività.

Migranti

Le severe misure adottate dal governo conservatore australiano contro l'immigrazione non autorizzata sono al centro di un'altra tempesta politica. Ad accenderla e' stato l'arrivo martedi' scorso di una carretta del mare carica di vietnamiti, intercettati dalla guardia costiera ad appena un chilometro da Port Hedland, in Australia occidentale, e ora trasportati da una nave della marina verso la remota isola australiana di Christmas nell'oceano indiano, a 1.800 chilometri di distanza, per impedire che mettessero piede sul continente australiano. I 53 richiedenti asilo, tra i quali otto bambini e un neonato, giungeranno domani nell'isola che la legge australiana ha sottratto dalla 'migration zone', entro la quale avrebbero accesso ai tribunali australiani per appellarsi contro l'eventuale rifiuto delle richieste d'asilo. Il ministro dell'Immigrazione, Phillip Ruddock, ha pero' ammesso ieri sera che l'imbarcazione era in realta' entrata nella 'migration zone'. E' stata la prima imbarcazione ad entrare in acque australiane dal 2001, quando il governo di Canberra ha imposto dure misure anti-immigrazione. Ruddock ha assicurato che i richiedenti asilo avranno ogni diritto ai ricorsi legali, ma dovranno esercitarlo dalla lontana isola. Secondo il ministro, e' importante comunque che essi non abbiano messo piede sul continente, perche' cio' manda un messaggio forte ad altri potenziali arrivi illegali. Secondo la portavoce per l'Immigrazione dell'opposizione laburista, Nicola Roxon, i richiedenti asilo avrebbero dovuto essere detenuti in uno dei campi nel continente. Trasportarli per 1.800 km fino alla Christmas Island per essere esaminati mi sembra assurdo, ed e' una negazione dei diritti, ha dichiarato. Per Greg Barns, il portavoce di una delle organizzazioni pro-rifugiati, il provvedimento e' inaccettabile. E' incredibile che in paese democratico come l'Australia delle persone possano essere rimosse a forza dalla giurisdizione del Paese senza alcun riguardo per i loro diritti, ha detto. Oggi un cittadino australiano d'origine vietnamita, Nga Van Hua di 46 anni, che era a bordo dell'imbarcazione ed e' sospettato di aver organizzato il viaggio, e' comparso davanti al tribunale di Port Hedland accusato di reati legati contrabbando d'uomini, passibili di pene fino a 20 anni di reclusione. Intanto una commissione del parlamento federale e' partita oggi per l'isola Christmas per ispezionare il campo di detenzione che era inattivo da tempo e ora e' stato risistemato per i nuovi arrivi. Il leader del partito democratico Andrew Bartlett, che fa parte della commissione, ha detto di voler parlare di persona con i richiedenti asilo. Vogliamo ascoltare la loro storia, sentire quali siano state le ragioni per affrontare un viaggio cosi' rischioso, verificare che siano consapevoli dei loro diritti, ha dichiarato

Italia

Diritti

  • L'Italia recepisce la direttiva europea contro le disciminazioni sessuali, e la stravolge: il comma 3 dell'art3 della legge introduce l'ipotesi di licenziamento se l'orientamento sessuale non è adatto al lavoro che si svolge.

Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato oggi il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea 2000/78 contro le discriminazioni sul lavoro motivate da religione o convinzioni personali, handicap, età o orientamento sessuale. Nonostante le numerose sollecitazioni da parte della comunità gay, lesbica e transessuale, il testo approvato oggi stravolge in maniera sostanziale lo spirito della direttiva comunitaria.

In particolare, il comma 3 dell'art.3 del testo approvato introduce, in modo palesemente anticostituzionale, l'ipotesi di licenziamento sulla base dell'orientamento sessuale, laddove afferma: "Non costituiscono atti di discriminazione (...) quelle differenze di trattamento dovute a caratteristiche connesse alla religione, alle convinzioni personali, all'handicap, all'età o all'orientamento sessuale di una persona, qualora si tratti di caratteristiche che incidono sulle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa o che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell'attività lavorativa. Parimenti, non costituisce atto di discriminazione la valutazione delle caratteristiche suddette ove esse assumano rilevanza ai fini dell'idoneità allo svolgimento delle funzioni che le forze armate e i servizi di polizia, penitenziari o di soccorso possono essere chiamati ad esercitare".

"In spregio alla direttiva europea - commenta il presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudice - si introduce qui una serie di eccezioni al principio antidiscriminatorio affermato. Secondo questo assurdo testo, un gay potrà essere licenziato se considerato non adatto a svolgere un lavoro a causa della sua omosessualità. Un provvedimento degno dell'Iran di Khamenei, lontano anni luce dalla volontà del legislatore europeo".

Nel decreto legge approvato, l'onere della prova della discriminazione, che per la direttiva era esplicitamente a carico del datore di lavoro, ricade sul lavoratore. Scompare inoltre il previsto coinvolgimento della organizzazioni non governative nella lotta alle discriminazioni.

gror030704 (last edited 2008-06-26 09:54:03 by anonymous)