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G.R. 10,30

IRAQ attacco a un convoglio Usa a Falluja Nuovo agguato questa notte contro le truppe americane nel centro di Fallujah, la località a 50 chilometri da Baghdad dove più intensa in queste settimane è stata la guerriglia anti Usa. A quanto hanno riferito alcuni testimoni, sconosciuti hanno sparato un razzo contro un convoglio e poi lo hanno attaccato. Gli americani hanno risposto al fuoco. Non si ha notizia di morti o di feriti.

Intanto Amnesty International ha duramente accusato le truppe statunitensi di violazioni dei diritti umani in Iraq. In un comunicato diramato domenica dalla nota agenzia viene denunciato a chiare lettere che non è stato consentito ai rappresentanti dell'organizzazione l'accesso a migliaia di prigionieri detenuti senza alcuna imputazione in condizioni “spaventose”. “Le autorità militari Usa - ha affermato Judit Arenas Licea, una portavoce di Amnesty - hanno ripetutamente respinto, citando motivi di sicurezza, le nostre richieste di accedere alle prigioni dove sono detenuti iracheni imprigionati dalle truppe d'occupazione e che non hanno alcun contatto con avvocati o con le loro famiglie”. La stessa portavoce ha raccontato che alcuni iracheni sono stati costretti a stare in piedi sotto il sole cocente anche per 48 ore nei centri di prigionia gestiti dagli americani, dove mancano adeguate condizioni sanitarie. I parenti, inoltre, non hanno ricevuto alcuna informazione sulla situazione dei loro congiunti. Arenas Licea ha inoltre denunciato i metodi brutali utilizzati dai soldati Usa durante arresti e perquisizioni: “Le persone - ha detto - vengono ammanettate, fatte inginocchiare e umiliate

Riguardo la popolarità di Bush, non passa giorno senza che un nuovo sondaggio indichi in calo i consensi al presidente americano George W. Bush. Secondo un'inchiesta realizzata dal settimanale 'Time' e dalla Cnn, il 51 per cento degli americani ha dubbi sulla leadership di Bush. In marzo, solo il 41 per cento degli intervistati aveva espresso riserve sul presidente. Nonostante questo, la stessa percentuale di intervistati ritiene che l'attuale capo della Casa Bianca sia comunque degno di maggiore fiducia dei suoi predecessori e se si parla di Bill Clinton il dato sale al 56 per cento. Il 55 per cento degli americani, poi, continua a sostenere la poitica americana in Iraq e il 61 per cento è ancora convinto che sia stato giusto rovesciare Saddam Hussein. Il 54 per cento degli americani crede che l'amministrazione non abbia ingannato deliberatamente il paese sulla minaccia nucleare rappresentanta dall'Iraq, per convincerlo ad appoggiare la guerra, mentre il 41 per cento è certo che abbia mentito.

Morte di Kelly Blair non risponde alle domande Bocca cucita in Cina per Tony Blair, relativamente all'affaire dello scienziato David Kelly che si è tolto la vita nei giorni scorsi dopo le accuse di essere il segreto informatore della Bbc sulla vicenda del dossier sulle armi di distruzione di massa irachene. Giunto ieri sera dalla Corea del Sud a Pechino, Blair si è rifiutato, cortesemente ma con assoluta determinazione, di rispondere a qualsiasi domanda sulla vicenda, evitando anche di rallentare il passo per non ascoltare i giornalisti

Cecenia scontri con ribelli: sei soldati russi morti Sei soldati russi sono rimasti uccisi e altri otto feriti in uno scontro a fuoco con un gruppo di guerriglieri separatisti che stavano cercando di prendere il controllo della cittadina di Dyshne-Vedeno, nel sud-ovest della Cecenia. Lo hanno riferito fonti del Comando federale per il Caucaso settentrionale all'agenzia di stampa indipendente 'Interfax'. Secondo queste fonti, nello scontro sono morti anche tre ribelli e uno è stato catturato.

Brescia Ucciso a un controllo dai carabinieri: era armato? Indagini nel corso della notte a Roncadelle, in provincia di Brescia, per chiarire le circostanze della sparatoria di ieri sera nella quale un carabiniere ha ucciso un uomo che aveva un atteggiamento ritenuto "minaccioso". E' successo tutto intorno alle 22:30, nei pressi di un grande centro commerciale. La vigilianza privata del complesso aveva chiamato i carabinieri dopo aver notato "movimenti sospetti". La pattuglia ha visto tre persone, una - affermano - ha avuto un atteggiamento "minaccioso" e il carabiniere ha sparato uccidendolo. Secondo numerose testimonianze, tuttavia, sembra che la vittima fosse armata. Si tratta di tre fratelli, dei quali non è stata resa nota la identità. Due sono stati accompagnati in caserma dove sono stati interrogati. Nel frattempo altri carabinieri hanno passato al setaccio la zona in cerca di eventuali armi abbandonate e hanno accuratamente esaminato la Fiat Uno dei tre fratelli. Sul posto in nottata sono arrivati il colonnello dei carabinieri Carmine Adinolfi e il pubblico ministero di turno, Silvia Bonardi.

gror030721 (last edited 2008-06-26 09:54:34 by anonymous)