apre macedonio per la mitica ror, 87,9, la radio dei fidanzati dei redattori

ORE 10.30

palestina

Il numero dei coloni ebrei in Cisgiordania e nella striscia di Gaza e' aumentato di 5.400 persone nel primo semestre del 2003, e ha raggiunto la cifra record di 231.443. Lo ha indicato oggi il ministero dell'interno israeliano. Maale Adumim, a est di Gerusalemme, e' la colonia piu' grande, con 28 mila abitanti, seguita da due insediamenti dove risiedono ebrei ultra-ortodossi, Modin Illit (23 mila abitanti) a ovest di Ramallah, e Betar Illit (21.500 abitanti) a sud di Betlemme. Sono 532 i coloni che risiedono nel centro della citta' di Hebron (sud della Cisgiordania) protetti da centinaia di soldati israeliani. Nella striscia di Gaza, i coloni sono in totale 7.700. La principale organizzazione dei coloni, il 'Consiglio delle colonie di Giudea-Samaria (Cisgiordania) e della striscia di Gaza' si e' felicitata per le cifre rese note. Cio' prova - ha affermato il Consiglio in un comunicato - che la colonizzazione e' piu' forte del terrorismo e della sinistra israeliana. La crescita della popolazione nelle colonie - ha aggiunto - sara' ancora piu' rapida durante il secondo semestre dell'anno.

Palestina

Il primo ministro palestinese Abu Mazen è arrivato negli Stati Uniti, dove domani incontrerà il presidente George W. Bush. È la prima visita ufficiale di Abu Mazen alla casa Bianca, dopo la sua nomina a primo ministro avvenuta in aprile, e sarà l'occasione per mettere a punto il piano di pace israelo-palestinese studiato dai mediatori di Usa, Russia, Unione Europea e Onu. L'incontro di domani, secondo molti analisti, conferma inoltre il tentativo del numero uno della Casa Bianca di riconoscere come unico interlocutore Abu Mazen. Sin dal suo insediamento alla Casa Bianca, infatti, Bush si è sempre rifiutato di incontrare il presidente palestinese Yasser Arafat, ritenuto incapace di mettere fine alla rivolta armata contro l’occupazione israeliana dei territori. Nella sua visita Abu Mazen è accompagnato dal ministro degli esteri Nabil Shaath, dal ministro per la sicurezza Mohammad Dahlan e dal presidente del parlamento palestinese Ahmed Qorei. La delegazione palestinese sarà al completo domani quando a Washington arriverà anche il ministro della finanze Salam Fayad.

iraq

Tre uomini della 101ma Divisione Paracadutisti dell'esercito degli Stati Uniti sono stati uccisi nelle prime ore di stamane da un attacco sferrato con un razzo esplosivo seguito dal foco di armi di piccolo calibro. Erano stati gli uomini della 101ma Divisione, stanziata a Mossul, a uccidere martedi' i figli di Saddam Hussein, Uday e Qusay, asserragliati in una casa della citta'. Stanotte stessa, a Baghdad, i militari statunitensi hanno aperto il fuoco su un automezzo civile il cui conducente non si era fermato ad un posto di controllo stradale, nel centro della citta': l'automezzo e' esploso in fiamme, ed i suoi due occupanti sono morti. "Il veicolo procedeva in direzione degli americani - ha raccontato un testimone oculare, Khodaiyir Haidar Ali', 42 anni di eta' - io ho cercato di avvertirli, ho agitato le braccia. Loro hanno frenato quando sono finiti contro la siepe di filo spinato. Il veicolo e' esploso un minuto dopo che gli americani avevano aperto il fuoco". I tre soldati rimasti uccisi nell'attacco di questa mattina appartenevano alla 101ma divisione aviotrasportata, quella che ha condotto il raid di due giorni fa nel quale sono morti i due figli di Saddam, Uday e Qusay.

Il mininistro della difesa Usa, Donald Rumsfeld, ha detto che saranno mostrate le foto dei cadaveri dei figli di Saddam Hussein per dimostrare che sono stati uccisi dalle truppe americane. "Diffonderemo delle foto", ha detto Rumsfeld dopo un incontro alla Camera dei Rappresentanti. Alla domanda quando le foto saranno diffuse, Rumsfeld si e' limitato a rispondere "presto".

usa

L'assassino del consigliere comunale di New York, James Davis, era un suo rivale politico, Othniel Askew: lo ha rivelato il sindaco Michael Bloomberg. Spiegato anche come l'aggressore sia riuscito ad entrare nel sorvegliatissimo City Hall: era ospite proprio di Davis e dunque non era dovuto passare attraverso i metal detector. Anche Davis portava una pistola ma non ha avuto il tempo di estrarla e difendersi. Askew, 31 anni, e' poi stato ucciso da agenti della polizia di New York. Askew intendeva sfidare Davis per la nomination democratica nelle prossime elezioni comunali.

guantanamo

Il governo Usa ha promesso che non chiedera' la pena di morte per l'australiano David Hicks, 27 anni, arrestato in Afganistan in novembre 2001 mentre combatteva con i taleban, e uno dei primi sei in attesa di affrontare un tribunale militare, fra i 'combattenti nemici' detenuti nella base Usa di Guantanamo a Cuba. Lo ha annunciato oggi il ministro australiano per la Giustizia Chris Ellison, dopo i colloqui avuti negli ultimi giorni a Washington con funzionari governativi per discutere la sorte di Hicks e di un altro australiano detenuto a Guantanamo, Mamdouh Habib. Un'analoga decisione per due cittadini britannici inclusi nei sei in attesa di giudizio, era stata annunciata ieri dal ministro della Giustizia britannico Peter Goldsmith, dopo una serie di colloqui paralleli a Washington. Dopo la recente visita negli Usa del premier britannico Tony Blair, gli americani avevano deciso di sospendere per il momento i processi militari che vedevano imputati i britannici e l'australiano. Nessuna imputazione e' stata ancora depositata contro alcuni dei sei, ma il ministro degli esteri australiano Alexander Downer ha rivelato giorni fa che Hicks sarebbe fra l'altro accusato di aver passato mesi d'addestramento con la rete Al Qaida di Osama bin Laden. Secondo l'accordo raggiunto dal ministro australiano a Washington, il difensore di Hicks sara' sempre un militare americano, ma il suo avvocato australiano potra' agire da 'consulente'. Non e' pero' ancora stabilito se Hicks potra' parlare personalmente con il suo avvocato di fiducia. Insoddisfatta l'opposizione laburista, secondo cui il governo conservatore, saldo alleato degli Usa nell'attacco all'Iraq (2.000 soldati dispiegati a fianco di Usa e Gb), avrebbe dovuto ottenere da Washington che il processo a Hicks corrispondesse agli standard australiani di giustizia, in particolare riguardo all'assistenza del suo legale di fiducia.

Colombia

Un sindacalista dell’Associazione nazionale dei lavoratori ospedalieri (Anthoc), Carlos Barrero, è stato ucciso ieri a Barranquiella, 1.000 chilometri a nord di Bogotá, sulla costa caraibica. Lo hanno riferito fonti del sindacato, precisando che Barrero, 45 anni, si trovava a poca distanza dall’Ospedale generale della città ad una fermata di autobus quando è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco esplosi da individui non ancora identificati a bordo di una motocicletta. A detta del responsabile locale della centrale unica dei lavoratori (Cut) Antonio Garcia, il crimine potrebbe essere opera di una banda armata denominata ‘Masin’, acronimo di ‘Morte ai sindacalisti’. Il presidente dell’Anthoc, Carlos Hernández ha denunciato che si è trattato di una vera e propria esecuzione, in rappresaglia per le denunce di corruzione di cui si è fatta portavoce la sua associazione. Secondo stime della Cut sono già 42 i sindacalisti assassinati dall’inizio dell’anno e ben 497 dal 2000

Messico

Il governo messicano ha deciso di prendere in mano le indagini sulla spirale di terrore che dal 1993 stritola le donne di Ciudad Juarez, nello Stato Chihuahua (al confine con il Texas), e che fino a oggi secondo i dati della polizia ha visto morire nei modi più violenti 259 giovani donne, il cui numero sale a più di 300 secondo un coordinamento di organizzazioni non governative locali, che alla cifra aggiungono anche la scomparsa misteriosa di altre 250 ragazze. Il piano dell’esecutivo guidato dal presidente conservatore Vicente Fox prevede di “garantire la sicurezza delle donne e delle famiglie di Ciudad Juarez”, attraverso l’assunzione del controllo delle indagini sugli omicidi ed il coordinamento delle forze di polizia da parte della polizia federale, così da rendere più efficaci le indagini sugli omicidi e allo stesso tempo prevenire nuovi episodi di violenza contro le donne. Come dichiarato dal presidente della Commissione nazionale dei diritti umani, José Luis Soberanes, “per la prima volta esisterà un coordinamento attivo tra governo federale, statale e municipale per trovare il colpevole degli omicidi ed evitare che ne vengano commessi di nuovi”. Il governo né lo stesso Soberanes non hanno saputo spiegare per quale ragione siano dovuti passare 10 anni, e si siano dovuti raccogliere più di 300 vittime, per armonizzare le indagini. Sugli omicidi di Ciudad Juarez sta da anni indagando anche lo statunitense Federal bureau of investigation (Fbi). L’ultima vittima, in ordine di tempo, è stata Neyra Azucena Cervantes, il cui corpo è stato ritrovato lo scorso 17 luglio.

Liberia

Si inasprisce di ora in ora la battaglia per il controllo di Monrovia, dove i ribelli del Lurd (Liberiani uniti per la riconciliazione e la democrazia) hanno conquistato ieri un altro ponte strategico e stringono l’assedio intorno alle forze fedeli al presidente Charles Taylor, avvicinandosi alla sua residenza. Le condizioni umanitarie della popolazione sono sempre più disperate, con migliaia di civili in fuga sotto le granate dei ribelli e la pioggia battente. L’unica flebile speranza – anche se per ora è solo una promessa - arriva dai Paesi dell’Africa Occidentale: entro una settimana verrà decisa la data d’invio di due battaglioni di peacekeeper nigeriani come avanguardia del contingente di pace regionale. Lo ha affermato a Dakar, in Senegal, il segretario della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas – Cedeao), Mohamed Ibn Chambas. Ancora silenzio, invece, da Washington: nonostante le fortissime pressioni da parte dell’Onu e dell’Ecowas per un dispiegamento dei militari statunitensi, la Casa Bianca non ha ancora fatto sapere se e quando le forze Usa affiancheranno i soldati africani per fermare la mattanza. L’attesa operazione di peacekeeping – più volte annunciata ma non ancora messa in atto – ha ormai creato sconforto e scetticismo tra la popolazione, costretta a subire sia le violenze della guerra che le angherie di piccoli gruppi di ribelli e soldati lealisti. Intanto l’Ufficio federale di giustizia della Confederazione Elvetica ha annunciato ieri di aver congelato due conti bancari intestati ad altrettanti associati di Taylor, per un valore di circa 1,3 milioni di euro. La decisione di bloccare i due depositi è legata a una precisa richiesta delle Corte speciale per i crimini in Sierra Leone, che ha spiccato un mandato di cattura internazionale contro Taylor, accusandolo di crimini contro l’umanità e di guerra per il suo ruolo di fiancheggiatore dei ribelli sierraleonesi del Ruf (Fronte unito rivoluzionario). In proposito, il Capo di Stato liberiano ha incaricato l'avvocato olandese Michail Wladimiroff di rappresentarlo di fronte al Tribunale internazionale della Sierra Leone, che ha il compito di individuare e punire i responsabili del decennio di guerra civile (1991-2001)

Palermo

Con un voto trasversale in cui alla Casa delle liberta' si e' unita una parte della Margherita, l'Assemblea regionale siciliana ha approvato nella tarda serata di ieri la nuova legge sulla famiglia. Tra le misure che caratterizzano il provvedimento, un contributo di mille euro per ogni figlio nato da una coppia unita in matrimonio. Durante i lavori parlamentari, infatti, e' stata eliminata dal testo l'estensione dei benefici alle coppie di fatto. Su questo argomento si era accesa una polemica, ma il presidente della Regione Salvatore Cuffaro aveva detto esplicitamente di non essere disposto a cedere sull'esclusione dei conviventi dall'ambito di applicazione della legge. Le norme sulla famiglia contengono un insieme di provvidenze e aiuti per le coppie. Tra questi, interventi per abbattere gli interessi sui prestiti concessi a coniugi sposati da almeno un anno o a famiglie con disabili e anziani a carico, una partecipazione della Regione al pagamento degli interessi sui mutui casa, un contributo fino al 50% per le adozioni internazionali, buoni spesa per le casalinghe che fanno anche le baby sitter. E' prevista inoltre un allargamento dell'attivita' assistenziale, con il sostegno a consultori pubblici e privati impegnati in attivita' di prevenzione dell'aborto. I beneficiari della legge sulla famiglia saranno indicati in successivi decreti di attuazione, che dovranno fissare i tetti di reddito per essere ammessi a godere degli aiuti. Secondo il governo le nuove norme sulla famiglia dovrebbero essere a regime entro l'autunno.