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GR ORE 19.30

Esteri

Palestina, sharon giunto a washington per i colloqui con bush dopo la visita di Abu Mazen

Iraq, sotto accusa tony blair per i falsi dossier, mentre l'america accusa condoleeza rice

Iraq, la turchia prende tempo per l'invio di truppe

Filippine, il giorno dopo l'ammutinamento dei militari, iniziano accuse e arresti

Italia

Roma, chiesta la sospensione degli sfrattti durante l'estate

Bari, ieri si è chiuso il campeggio, con l'ultima delle azioni contro i cpt

Messina, si apre il campeggio contro il ponte sullo stretto

Fiat, ad Arese chiusura vietata dalla magistratura del lavoro. Solo la Uilm si oppone, e parla di illegittima ingerenza dei tribunali

Val di lemme, gli abitanti continuano ad opporsi alla costruzione della diga

GR

Palestina

Il primo ministro israeliano Ariel Sharon è a Washington per una visita ufficiale di tre giorni, l’ottava da quando si trova alla guida del governo ebraico. L’aereo con a bordo il leader del Likud, proveniente da Tel Aviv, è atterrato nella base aerea di Andrew alle 23:30 di ieri ora locale, le 4:30 del mattino in Italia. Oltre all'incontro con il presidente americano George W. Bush, nell’agenda di Sharon sono previsti colloqui anche con altre istituzioni Usa, tra cui il vice presidente americano Dick Cheney. La missione del premier israeliano segue di qualche giorno quella appena compiuta negli Stati Uniti dal suo omologo palestinese, Mahmoud Abbas alias Abu Mazen. Il primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese, nei giorni scorsi ha presentato a Bush una serie di richieste precise in relazione all’attuazione della cosiddetta 'road map', il piano di pace per il Medio Oriente elaborato dalla diplomazia di Usa, Russia, Unione Europea e Onu, spronando al contempo Israele a rispettarlo. "L’approccio israeliano al piano di pace - aveva sottolineato Abu Mazen nel corso della sua visita a Washington - denota una caratteristica esitazione nell’attuarlo. Senza mosse coraggiose, non ce la faremo". In risposta alle pressioni palestinesi che lo hanno preceduto, Sharon ha adottato alcune misure 'distensive'. Tra queste spiccano l’imminente rilascio di 540 palestinesi detenuti nelle carceri ebraiche, i cui primi 200 saranno rimessi in libertà nei prossimi giorni e lo smantellamento, ieri, dei primi due posti di blocco attorno a Ramallah; una misura, quest'ultima, preannunciata venerdì dal ministro della difesa Shaul Mofaz e che potrebbe essere seguita da un riesame complessivo degli altri 'check-point' sparsi in Cisgiordania. Ma le azioni di sharon solo ben poca cosa rispetto a quanto chiesto dai palestinesi, e anche quanto previsto nella stessa road map: si chiede il rilascio di seimila detenuti, e lo smantellamento di tutte le colonie e i chek point. Quello di Sharon è l'agire caratteristico di chi si sente presasato da più parti: deve arrivare a washington con qualcosa in più di quello che aveva dichiarato precedentemente, per dimostrare una presunta buona volontà, ma non troppo da scontentare la destra del suo partito e di israele.

Iraq-turchia

E washington è evidentemente terra di viaggi in questo periodo: anche il ministro degli esteri turco Gul è da poco ritornato dalla sua visita negli stati uniti, ma senza niente da dichiarare. Non ci sarà, almeno nell'immediato, l'invio delle proprie truppe in iraq, se ci sarà, ci vorranno settimane, se non mesi. Il raffreddamento dei rapporti tra Usa e Turchia, dopo la negazione del teritorio per l'attacco iracheno, è andato facendosi semprte più forte dopo l'arretso degli undici militari turchi da parte delle forze di occupazione usa. Il parlamento adesso sarà in vacanza fino ad ottobre, ma la questione dovrà poi essere esaminata: il rifiuto della turchia nasce non soltanto dai sentimenti antiamericani, ma soprattutto dal ruolo che gli usa hanno ritagliato per il paese. La turchia infatti non vuole solo inviare un corpo d'armata, ma vuole essere parte determinante nella ricostruzione dell'iraq, per evitare che i curdi irakeni abbiano un ruolo troppo preminente, che potrebbe prelure ad una rivolta anche della parte curda della turchia, da anni repressa in turchia.

Roma, sfratti

Diversi partiti politici, anche della stessa maggioranza, hanno chiesto al sindaco veltroni, alla provincia e alla regione, di sospendere gli sfratti per il periodo estivo, anche calcolando quelli annunciati non solo ai danni dei singoli, ma anche ai danni di struture socio-abitative da anni operanti nel territorio. Proprio in questi giorni, contestazioni al sindaco c'erano state da parte degli occupanti di Via del Porto Fluviale, proprio per chiedere garanzie sulla loro situazione

Bari

Si è concluso ieri il campeggio antirazzista a Bari, dopo cinque giorni di incontrio e dibattiti, ma anche di axioni concrete. L'ultima ieri, quando decine di attivisti e attiviste sono entrati all'interno del centro di detenzine di bari-polese, riuscendo a far fuggire una decina di migranti rinchiusi. Gli attivisti sono poi stati fermati dalle forze dell'ordine, per un fermo che si è concluso solo in tarda serata.

Messina

Comincia oggi il campeggio contro il ponte sullo stretto di messina, opera faraonica tra le mille promesse dal governo berlusconi, e che dovrebbe cominciare entro breve la sua relaizzazione. Contro la costruzione del ponte si sono mobilitati cittadini e cittadine del territorio, associazioni ambientaliste, enti locali. In discussione, non soltanto l'utilità del ponte, ma i danni ambientali che l'opera, così come è stata progettata, comporterebbe. Il campeggio, che si terrà da aoggi al due agosto, si proporne di discutere di queste tematiche, prevedendo anche una grossa manifestazione-corteo per la giornata di chiusura. Per maggiori informazioni, si può consultare il sito www.noponte.org oppure telefonare qui in radio.

Fiat Arese

La magistratura del lavoro ha ordinato la riapertura dello stabilimento fiat di arese, e il reintrego degli operai in cassa integrazione. Una sentenza che soddisfa i lavoratori, che avevano fin dai primi giorni contrastato il piano fiat,e che vede la sola reazione negativa della uilm, che ha dichiarato l'inammissibilità della decisione della magistratutra, accusata di ingerenza negli affari economici del paese...

Val di lemme

Sabato mattina 23 luglio gli abitanti della Val Lemme , forti di una sentenza del tribunale, hanno cacciato dal cantiere dell'acquedootto sostitutivo Acque Straite, gli operai della Cementir (Caltagirone). Circa 80 persone hanno bloccato gli operai. Digos e carabinieri sono intervenuti. I carabinieri l'hanno scorso avevano cacciato e disperso i maniofestanti. Quest'anno si sono visti sventolare davanti al naso la sentenza di blocco del tribunale e hanno dovuto consigliare agli operai di togliere il disturbo, rimettendo a posto la terra che avevano già smosso e riportando a casa i tubi dell'acquedotto. La popolazione è vigile e dopo 10 anni di lotte non si arrende.

G.R. 10,30

PALESTINA-ISRAELE Il primo ministro israeliano Ariel Sharon è giunto a Washington per una visita ufficiale di tre giorni, l'ottava da quando fu eletto capo del governo israeliano, nel marzo 2001. Nell'agenda di Sharon sono tra l'altro previsti colloqui alla Casa Bianca con George W. Bush e con il vice presidente americano Dick Cheney. La missione del premier israeliano non si annuncia facile, anche perché per la prima volta segue di qualche giorno quella appena compiuta negli Stati Uniti dal suo omologo dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas alias Abu Mazen, che a Bush ha presentato una serie di richieste precise in relazione all'attuazione della roadmap, il piano di pace per il Medio Oriente del Quartetto di Madrid: ricevendone almeno in parte soddisfazione, e costringendo di fatto Israele ad adottare una serie di misure distensive onde evitare spiazzamenti; la più importante delle quali consiste nell'imminente rilascio di ben 540 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, invece di 350, compresi 210 islamici.

FILIPPINE La polizia delle Filippine ha arrestato un consigliere dell'ex presidente Joseph Estrada che ritiene sia coinvolto nell'ammutinamento militare. Si tratta di Ramon Cardenas, membro del governo Estrada, che è ora accusato di coinvolgimento nell'ammutinamento militare. Secondo la polizia filippina, Ramon Cardenas è il proprietario della casa vicino a Manila dove i poliziotti hanno trovato fucili, munizioni e fasce rosse simili a quelle usate dai soldati che ieri hanno occupato un centro commerciale nel centro di Manila. L'ammutinamento è durato in tutto 19 ore. Cardenas era il principale consigliere di Estrada durante la sua presidenza terminata nel gennaio del 2001, quando imponenti manifestazioni di piazza lo rovesciarono con l'accusa di presunta corruzione. Estrada è ora sotto processo e i suoi avvocati stamane hanno negato che egli sia coinvolto nell'ammutinamento di ieri

IRAQ - IL CASO KELLY

  • - Il suicidio di David Kelly, l'esperto di armamenti del ministero britannico della difesa, è il risultato di "un abuso di potere" del governo e le persone responsabili devono renderne conto. Lo ha dichiarato l'ex ministro dello sviluppo internazionale dal '97 all'aprile scorso Claire Short in una al quotidiano Independent di oggi in cui afferma che il premier laburista Tony Blair è "un neo conservatore ossessionato dalla manipolazione". Contrarissima alla guerra in Iraq, Short ha rassegnato le dimissioni nell'aprile scorso reputando che Gran Bretagna e Stati Uniti lasciavano poco spazio all'Onu nella ricostruzione del Paese medio-orientale. A suo parere Tony Blair "è totalmente convertito alla visione neoconservatrice del mondo", afferma Short riferendosi alla corrente cui appartengono numerosi membri e consiglieri dell'amministrazione Bush come il numero due della difesa Paul Wolfowitz. Il suicidio di Kelly, secondo lei, illustra il modo in cui funziona l'entourage del premier britannico. "La fiducia dell'opinione pubblica nei confronti di Blair è enormemente cambiata e tale fatto ha accresciuto la sensazione che vi sia qualcosa che non va nel funzionamento di Downing Street. Bisogna trovare la verità e le persone responsabili devono renderne conto - ha proseguito Short affermando quindi che "Alastair Campbell (diretore della strategia e della comunicazione di Downing Street) e Blair lavorano strettamente insieme e sono tutti implicati, a quanto mi sembra". Secondo l'ex ministro Short "dobbiamo risolvere la questione della morte di Kelly e l'abuso di potere che ha contribuito al suo decesso. Dobbiamo anche fronteggiare la questione del perché siamo entrati in guerra contro l'Iraq e quante mezze verità e soperchierie vi sono state lungo quella strada". Short ha invitato Tony Blair a ritirarsi "con eleganza" per consentire al partito laborista di rinnovarsi alle prossime elezioni.

INDIA-PAKISTAN Kashmir, 11 morti e 14 civili feriti in diversi scontri Undici persone sono morte oggi in Kashmir e 14 civili sono stati feriti in diversi scontri: in scontri fra soldati indiani e separatisti sono state uccise cinque persone e le altre sei sono morti in sparatorie fra soldati indiani e pachistani. I quattordici feriti, invece, sono stati provocati dall'esplosione di una bomba a mano che doveva essere diretta contro una pattuglia di agenti ed è invece finita in mezzo a una folla di civili

Parigi Il governo taglia la sua partecipazione in Renault Il governo francese ha deciso che taglierà la sua partecipazione azionaria nel gruppo automobilistico Renault. Di conseguenza verrà messa sul mercato una quota dell'8,5%. Al termine dell'operazione lo Stato deterrà comunque il 15% delle azioni Renault. Coordinerà l'operazione JP Morgan, insieme a Societe Generale e Deutsche Bank Continua così la linea liberista di privatizzazioni del governo Raffarin

Lombardia morti e feriti in una notte di maltempo. Un'ondata di maltempo ha flagellato per tutta la notte la Lombardia. Il bilancio è di un morto e diversi feriti, alcuni in condizioni serie ma nessuno in pericolo di vita. La vittima si chiamava, Giorgio Santin, 44 anni, di Cusano Milanino (Milano): è stato schiacciato da una pianta sradicata dal vento a Ranzanico, in provincia di Bergamo. Con altre persone aveva cercato rifugio dal nubifragio sotto un albero che però è caduto, schiacciandolo. I feriti in tutta la regione sono per lo più stati causati da piante, cartelloni pubblicitari, cornicioni caduti sulla strada. Tra questi sei passeggeri di un tram che è stato colpito da una pianta alla periferia del capoluogo lombardo. A Bollate, sempre nel milanese è crollato il controsoffitto del municipio, forse a causa di un fulmine

gror030728 (last edited 2008-06-26 09:54:32 by anonymous)