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G.R. 13.30

IRAQ: AUTOBOMBA A ERBIL, UCCISO UN IRACHENO, FERITI AMERICANI = Baghdad, 10 set. - Un'autobomba e' esplosa nella citta' curda di Erbil uccidendo almeno una persona, un iracheno, e ferendone 47, fra cui sei americani. A quanto hanno reso noto oggi fonti militari Usa a Baghdad, l'attentato e' avvenuto ieri notte alle 22 (ora locale) davanti ad un ufficio usato dalle truppe americane. Numerose auto hanno preso fuoco.

SOLDATO AMERICANO UCCISO DA UNA BOMBA, UN FERITO Ordigno artigianale esplode vicino a un veicolo militare Baghdad, 10 set. (Ap) - Una bomba di fabbricazione artigianale è esplosa vicino a un veicolo militare americano e ha ucciso un soldato americano e ne ha ferito un altro a nordest di Baghdad. L'attentato è avvenuto ieri pomeriggio, alle 17, ma la notizia è stata diffusa oggi dal Comando centrale statunitense. Il soldato ferito è stato portato in un ospedale da campo. E' il primo caso di un soldato Usa ucciso in quasi una settimana. Il Comando centrale Usa non ha fornito per il momento altri particolari.

RIGUARDO LA RISOLUZIONE DELL'ONU: GERMANIA; NIENTE SOLDATI TEDESCHI

Il cancelliere Gerhard Schroeder ha ribadito il no della Germania a un invio di truppe in Iraq mettendo anche in dubbio l'utilita' di un maggior numero di soldati nel paese. Non credo che siamo in una situazione in cui dovremmo partecipare militarmente, ha detto in un discorso al Bundestag. A suo avviso e' dubbio peraltro che l'intervento di un maggior numero di soldati in Iraq possa aumentare la sicurezza nel paese. Si tratta piuttosto di installare il prima possibile una vera autorita' irachena, ha detto. Se sono necessarie piu' forze militari in Iraq, bisognerebbe rivolgersi a suo parere a soldati di paesi con stretti rapporti con l'Islam. La Germania comunque, ha ribadito, non mandera' suoi soldati in Iraq.

EUROPEI PROPONGONO MODIFICHE A BOZZA RISOLUZIONE ONU

Il segretario di Stato Usa Colin Powell sarà a Ginevra il prossimo fine settimana per discutere con il Consiglio di Sicurezza dell'Onu il tipo di coinvolgimento della comunità internazionale nel dopoguerra iracheno. Il New York Times, sul suo sito internet, analizza gli emendamenti che verranno presentati da Francia, Germania e Russia alla bozza di risoluzione americana che stabilisce regole e soprattutto limiti dell'intervento delle Nazioni Unite a Baghdad. Washington infatti vorrebbe solo rafforzare, grazie all'aiuto dell'Onu, gli equilibri già esistenti in Iraq, il tutto sotto l'egida degli Usa. I tre membri del Consiglio di Sicurezza insistono perché le Nazioni Unite abbiano voce in capitolo nella cooperazione, nell'amministrazione e nella supervisione del processo che dovrebbe trasformare l'Iraq in uno stato sovrano. Due gli emendamenti principali sul tavolo delle trattative. Uno, presentato dalla Russia, chiede che la forza multinazionale presente in Iraq abbia un mandato di un anno, mandato che dovrebbe poi essere rinnovato dal Consiglio di Sicurezza. Una modifica che richiamerebbe in Iraq le truppe di quei Paesi finora reticenti a inviare in Iraq contingenti senza la benedizione dell'Onu. Più sostanziale l'emendamento studiato da Francia e Germania. I due Paesi chiedono un governo ad interim per l'Iraq al quale trasferire "effettive e sostanziali autorità", si legge nella copia del documento che circola nei corridoi della sede Onu di Ginevra. Il dossier non specifica però chi o quale gruppo iracheno debba essere insignito di tali poteri.

GERMANIA MONACO, SVENTATO ATTENTATO

Sei estremisti di destra sono stati arrestati oggi a Monaco. La polizia tedesca sospetta che gli uomini stessero preparando un attentato. Sequestrati quasi due chilogranmmi di tritolo e più di dieci chili di altri tipi di esplosivo. La polizia non ha fornito altri dettagli su chi potesse essere obiettivo dell'attentato e quando e come il presunto commando intendesse agire.

PALESTINA

Rappresaglia israeliana a Jenin e Tulkarem, pesanti combattimenti nei campi profughi Poche ore dopo gli attentati suicidi di ieri a Tel Aviv e a Gerusalemme, costati complessivamente una quindicina di vittime israeliane più i kamikaze ed entrambi rivendicati da Hamas come risposta agli assassini compiuti dall'esercito israeliano contro palestinesi ritenuti militanti di Hamas, è scattata l'ennesima rappresaglia dello Stato israeliano: intorno all'alba le sue truppe hanno intrapreso due incursioni pressocchè simultanee nel nord della Cisgiordania, a Jenin e nel campo profughi di Tulkarem. Lo hanno denunciato fonti locali delle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese. I raid sono sfociati in pesanti combattimenti, con ripetute esplosioni e un intenso fuoco incrociato chiaramente udibili mentre le operazioni erano in pieno svolgimento; le fonti non sono state in grado di precisare se vi siano state perdite dall'una o dall'altra parte. Intanto è salito a 15 il bilancio delle vittime dei due attentati suicidi di ieri in Israele e rivendicati da Hamas. Sono otto le persone rimaste uccise quando un kamikaze si è fatto saltare in aria alle 18 alla fermata di un autobus presso una base militare alla periferia di Tel Aviv, mentre sono sette le persone uccise dall'attentato suicida avvenuto cinque ore dopo davanti al caffe' Hillel a Gerusalemme.

BARGHOUTI, NEPPURE ARAFAT POTREBBE FERMARE HAMAS E JIHAD

L'ERRORE DI ABU MAZEN? SI E' FIDATO DI SHARON - Nei confronti di Hamas e della Jihad islamica non esiste un governo palestinese che possa adempiere a questa missione. Non c'e' riuscito il potente esercito israeliano... non ce la farebbe neppure Arafat. Lo afferma Mustafa' Barghouti, medico di Ramallah e segretario generale della Iniziativa Nazionale Palestinese per la democrazia, in un'intervista al 'Quotidiano Nazionale'. Abu Ala puo' farcela -sottolinea Barghouti- ma non dovra' sfidare Arafat. Non deve considerare il governo come un organismo in grado di sostituirsi alla leadership palestinese. L'errore di Abu Mazen? Si e' fidato di Sharon conclude Barghouti. Dal suo ufficio di Gerusalemme est, Abu Ala prende posizione sugli attentati palestinesi di ieri, ingnorando che gli arei israeliani sono già in volo su Gaza city nel quadro della rappresaglia decisa dal governo Sharon. Uccidere i palestinesi e inasprire la violenza in atto non aiuterà Israele a conseguire la propria sicurezza. Occorre che i suoi dirigenti trattino i palestinesi con rispetto, e che si siedano a parlare con loro per trovare una soluzione". Intanto a Gaza città un caccia F-16 ha lanciato un missile contro la casa di un alto dirigente di Hamas, Mahmoud al-Zahar, rimasto ferito insieme a una ventina di altri palestinesi; tre i morti. Il raid aereo è stato condannato a nome dell'Anp dal ministro Yasser Abed Rabbo, il quale dal quartier generale di Ramallah lo ha bollato come "un crimine che condurrà soltanto ad alimnetare ancora la spirale della violenza".

La posizione dell'Ue L'Alto rappresentante europeo Javier Solana ha pronunciato questa mattina a Bruxelles una "condanna totale degli atti di terrorismo di Tel Aviv e Gerusalemme" di ieri. Parlando davanti alla Commissione Esteri dell'Europarlamento Solana ha aggiunto che l'Ue "farà tutti gli sforzi per arrivare ad un negoziato per la soluzione del conflitto" israelo-palestinese. Secondo l'Alto rappresentante Ue, non c'è alternativa alla soluzione dei due Stati, "uno Stato israeliano sicuro e uno Stato palestinese con frontiere chiare". Il dramma palestinese ha anche un suo risvolto in termini di migrazione: sono 166 i migranti intercettati su un barcone a circa 20 miglia dal porto ragusano da una motovedetta della capitaneria di porto e scortato fino all'approdo. Sono stati ospitati nell'area doganale del porto di Pozzallo questa notte Nella giornata di oggi raggiungeranno uno dei centri di accoglienza dell'isola. Hanno detto di essere palestinesi e non hanno fornito indicazioni sul porto di partenza. Dalle indagini espedite dalla capitaneria di porto di Pozzallo è stato accertato comunque che il primo contatto visivo con il barcone, lungo quasi 15 metri, è avvenuto a circa 5 miglia a nord di Malta. Si presume quindi che gli immigrati siano partiti proprio dall'isola dei Cavalieri. Il barcone ha rischiato seriamente di affondare: questa notte nel Canale di Sicilia il mare era forza 4 con un vento che raggiungeva anche i 24 nodi. Nel corso della notte sono state completate le pratiche di indentificazione da parte delle forze dell'ordine e i 166 migranti sono ora in attesa di conoscere la loro destinazione.

SIRIA, PREMIER SI DIMETTE, PRESIDENTE CHIEDE NUOVO GOVERNO

Lo riferisce l'agenzia ufficiale Syrian Arab News Agency Damasco, 10 set. (Ap) - Il primo ministro siriano, Mohammed Mustafa Miro, ha rassegnato le dimissioni e il capo di stato, Bashar Assad, ha chiesto al presidente del parlamento di formare un nuovo governo. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Syrian Arab News Agency

ARGENTINA NO ALL'INTESA CON FMI, SALTA PAGAMENTO DEBITO 3 MLD DLR Come era ampiamente nelle previsioni della vigilia, nessun accordo sulla ristrutturazione del debito complessivo dell'Argentina e' stato raggiunto con il Fondo Monetario Internazionale dalle autorita' del Paese sud-americano, che hanno di conseguenza bloccato il pagamento di una rata di rimborso allo stesso Fmi per 3 miliardi di dollari, in scadenza ieri. Si tratta del mancato versamento dalle maggiori proporzioni nell'intera storia del Fondo, che fa automaticamente di Buenos Aiers uno dei membri nello scomodo 'club' dei super-insolventi a livello internazionale, gia' comprendente Paesi come la Liberia, il Sudan e lo Zimbabwe.

ITALIA

SEGANO LE SBARRE E FUGGONO DAL CARCERE MINORILE PALERMITANO = (AGI) - Palermo, 10 set. - Come in un film hanno segato le sbarre di un bagno e sono fuggiti attraverso i tetti del carcere per minorenni "Malaspina" di Palermo. Angelo Campione, 18 anni, originario di Catania, Giuseppe Sanfilippo, 19 anni, di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, e Giuseppe Sardina, 20 anni, di Palermo, sono fuggiti alle due di notte come una novella "banda bassotti". Dopo essere saltati giu' dalle mura perimetrali del penitenziario hanno raggiunto la strada e si sono dileguati. Polizia e carabinieri hanno istituito posti di blocco in tutta la provincia, ma finore dei fuggiaschi non e' stata trovata traccia.

G.R. 9,30

PALESTINA

Rappresaglia israeliana a Jenin e Tulkarem, pesanti combattimenti nei campi profughi Poche ore dopo gli attentati suicidi di ieri a Tel Aviv e a Gerusalemme, costati complessivamente una quindicina di vittime israeliane più i kamikaze ed entrambi rivendicati da Hamas come risposta agli assassini compiuti dall'esercito israeliano contro palestinesi ritenuti militanti di Hamas, è scattata l'ennesima rappresaglia dello Stato israeliano: intorno all'alba le sue truppe hanno intrapreso due incursioni pressocchè simultanee nel nord della Cisgiordania, a Jenin e nel campo profughi di Tulkarem. Lo hanno denunciato fonti locali delle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese. I raid sono sfociati in pesanti combattimenti, con ripetute esplosioni e un intenso fuoco incrociato chiaramente udibili mentre le operazioni erano in pieno svolgimento; le fonti non sono state in grado di precisare se vi siano state perdite dall'una o dall'altra parte. Intanto è salito a 15 il bilancio delle vittime dei due attentati suicidi di ieri in Israele e rivendicati da Hamas. Sono otto le persone rimaste uccise quando un kamikaze si è fatto saltare in aria alle 18 alla fermata di un autobus presso una base militare alla periferia di Tel Aviv, mentre sono sette le persone uccise dall'attentato suicida avvenuto cinque ore dopo davanti al caffe' Hillel a Gerusalemme.

SHARON ABBREVIA LA VISITA IN INDIA Tornerà in Israele domani mattina, ha annunciato il portavoce Rishon Letzion (Israele), 10 set. (Ap) - Poche ore dopo i due attentati suicidi che hanno insanguinato Israele, il portavoce di Ariel Sharon ha annunciato che il primo ministro abbrevierà la sua visita in India di una mezza giornata e sarà di ritorno in Israele domani mattina, giovedì. "Il fatto di sapere se una o diverse di queste organizzazioni terroriste siano responsabili (degli attentati) non fa alcuna differenza" ha dichiarato Raanan Gissim a Nez Delhi. Sharon è in India da martedì in visita ufficiale, la prima dal 1992, con lo scopo di rafforzare le relazioni tra i due Paesi.

IRAQ

AUTOBOMBA A ERBIL, UCCISO UN IRACHENO, FERITI AMERICANI = Baghdad, 10 set. - (Adnkronos) - Un'autobomba e' esplosa nella citta' curda di Erbil uccidendo almeno una persona, un iracheno, e ferendone 47, fra cui sei americani. A quanto hanno reso noto oggi fonti militari Usa a Baghdad, l'attentato e' avvenuto ieri notte alle 22 (ora locale) davanti ad un ufficio usato dalle truppe americane. Numerose auto hanno preso fuoco. In un altro incidente, ha reso noto oggi il Comando Centrale Usa, un soldato americano e' stato ucciso e un altro ferito in un'imboscata avvenuta ieri a nord est di Baghdad.

SOLDATO AMERICANO UCCISO DA UNA BOMBA, UN FERITO Ordigno artigianale esplode vicino a un veicolo militare Baghdad, 10 set. (Ap) - Una bomba di fabbricazione artigianale è esplosa vicino a un veicolo militare americano e ha ucciso un soldato americano e ne ha ferito un altro a nordest di Baghdad. L'attentato è avvenuto ieri pomeriggio, alle 17, ma la notizia è stata diffusa oggi dal Comando centrale statunitense. Il soldato ferito è stato portato in un ospedale da campo. E' il primo caso di un soldato Usa ucciso in quasi una settimana. Il Comando centrale Usa non ha fornito per il momento altri particolari

Iran Teheran: pronti a non collaborare con l'Aiea se non possiamo arrivare al nucleare civile

L'Iran vuole il nucleare per usi civili. E potrebbe rivedere la sua cooperazione con l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica), se gli viene negato il diritto ad un programma nucleare pacifico. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri di Teheran Kamal Kharazi all'agenzia ufficiale iraniana Irna. Kharrazi ha denunciato quelle che ha definito le posizioni "scandalose e irresponsabili" di certi Paesi in seno all'Aiea: "C'è un evidente e deliberato tentativo da parte di alcuni - ha affermato il ministro degli Esteri - di affondare il processo di cooperazione ed eliminare l'Aiea dal processo". Kharrazi ha espresso la sua disapprovazione in particolare per l'intervento nel Consiglio dei Governatori dell'Aiea dell'ambasciatore del Canada, che ha chiesto che la questione del programma nucleare iraniano venga subito rinviata al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per eventuali sanzioni. Ma anche una risoluzione appoggiata dagli Usa, Giappone,Francia e Germania, usa termini duri, chiedendo all'Iran di "risolvere tutte le violazioni identificate dall'Aiea" entro il 31 ottobre.

CANCUN

Saranno 50mila i partecipanti alle manifestazioni noglobal che si svolgeranno a Cancun in occasione del vertice del Wto. In gran parte si tratta di europei, un centinaio saranno gli italiani. E' l'ambasciatore italiano a Città del Messico Franco Tempesta a fornire alla stampa le cifre, comunicate dalle autorità messicane. Oggi scendono in piazza di contadini di via Campesina, circa 18 mila persone, la componente maggioritaria del movimento presente a Cancun in questi giorni. Gli agricoltori cominceranno la loro giornata con un convegno al Ginnasio, per partire in corteo verso la zona rossa intorno all'una (le 20 italiane). E nonostante che qui in Messico le realtà noglobal siano tante, in alcuni casi anche abbastanza distinte tra loro, al corteo di domani e' prevista una partecipazione eterogenea. - Aree diverse e la cosa vale anche per gli italiani. Ci sono quelli che hanno partecipato ai blocchi di ieri (davanti alle barriere della zona Hotelera, la zona rossa). E quelli che convocano le conferenze stampa in hotel, e non fa niente se è di lusso e se si trova nella zona Hotelera. "Posto scelto per permettere a tutti i giornalisti che seguono il Wto di raggiungerci facilmente", è la spiegazione di Vittorio Agnoletto, confermata anche da altri cronisti italiani. E così in una veranda dell'hotel Solimar, con vista sul mare e sulla piscina completa di bagnanti e musica latino-americana da balera, i rappresentanti del movimento italiano (Legambiente, Arci, Cobas, Cgil, Campagna contro il Wto, Attac, Prc) hanno spiegato le ragioni della loro presenza a Cancun e le ragioni del movimento internazionale che scenderà in piazza contro il Wto. Intanto Un gruppo di attivisti si è spogliato sulla spiaggia. Una cinquantina di attivisti sono arrivati nella bellissima spiaggia che si affaccia sul mar dei Caraibi e, davanti ai poliziotti impassibili, si sono spogliati completamente: i loro corpi, sdraiati sulla sabbia, hanno formato le parole "No Wto".

Stamani a Cancun è arrivata anche la "carovana" di: per giorni e giorni autobus che ha trasportato 700 persone da Città del Messico da Cancun. La carovana è composta da due tronconi, uno proveniente dalla capitale, l'altro dalla capitale del Chiapas. Tra di loro i più radicali del movimento messicano. La polizia ha soltanto effettuato una perquisizione: poi li ha lasciati passare. Il presidente Vicente Fox ha garantito che non si userà la violenza, ma che i controlli saranno comunque rigorosi.