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'''PALESTINA'''

Il governo israeliano ha deciso di chiedere all'esercito di preparare un piano per l'esilio di Arafat. Secondo una fonte governativa, la decisione di una espulsione immediata e' stata accantonata in considerazione dell'opposizione degli Stati uniti. Un alto funzionario palestinese ha da parte sua denunciato la decisione israeliana affermando che un'espulsione di Arafat destabilizzerebbe il Medio oriente.

Il premier incaricato palestinese Abu Ala ha minacciato di sospendere la formazione del proprio governo, se Israele non fara' marcia indietro. Abu Ala ha ammonito che 'l'intera regione rischia di esplodere'', dopo la decisione del governo israeliano di espellere Arafat dai Territori. 'Se il governo israeliano non fara' marcia indietro, se si ostinera' a fare uso della forza contro il popolo palestinese, la formazione di un governo palestinese non avra' piu' senso', ha affermato Abu Ala.

Preoccupato dall'ipotesi di un'espulsione di Arafat,il segretario di Stato Usa,Powell ha telefonato a vari colleghi. Ha preso contatti con i ministri degli esteri di Egitto, Ahmed Maher, Spagna, Ana Palacio, e Germania, Joschka Fischer.Secondo fonti diplomatiche, Powell sta cercando di capire quali siano le reali intenzioni di Israele e proseguira' le consultazioni anche sabato, a Ginevra, dove si discutera' una risoluzione sull'Iraq.

PALESTINA

Il governo israeliano ha deciso di chiedere all'esercito di preparare un piano per l'esilio di Arafat. Secondo una fonte governativa, la decisione di una espulsione immediata e' stata accantonata in considerazione dell'opposizione degli Stati uniti. Un alto funzionario palestinese ha da parte sua denunciato la decisione israeliana affermando che un'espulsione di Arafat destabilizzerebbe il Medio oriente.

Il premier incaricato palestinese Abu Ala ha minacciato di sospendere la formazione del proprio governo, se Israele non fara' marcia indietro. Abu Ala ha ammonito che 'l'intera regione rischia di esplodere, dopo la decisione del governo israeliano di espellere Arafat dai Territori. 'Se il governo israeliano non fara' marcia indietro, se si ostinera' a fare uso della forza contro il popolo palestinese, la formazione di un governo palestinese non avra' piu' senso', ha affermato Abu Ala.

Preoccupato dall'ipotesi di un'espulsione di Arafat,il segretario di Stato Usa,Powell ha telefonato a vari colleghi. Ha preso contatti con i ministri degli esteri di Egitto, Ahmed Maher, Spagna, Ana Palacio, e Germania, Joschka Fischer.Secondo fonti diplomatiche, Powell sta cercando di capire quali siano le reali intenzioni di Israele e proseguira' le consultazioni anche sabato, a Ginevra, dove si discutera' una risoluzione sull'Iraq.

IRAQ

Iraq, uccisi dieci poliziotti da fuoco amico americano

Gli agenti di sicurezza colpiti mentre inseguivano uomini armati E' il secondo incidente in 48 ore a Falluja, 50 km da Bagdad

Uno dei poliziotti iracheni feriti dagli americani

  • FALLOUJA - Il fuoco "amico" americano ha ucciso almeno dieci poliziotti iracheni e ne ha feriti altri cinque. L'incidente è accaduto poco dopo la mezzanotte locale (le 22 in Italia) a Falluja, a 50 chilometri da Bagdad. Lo ha reso noto stamane un agente di polizia, Abdel Rahmane Khodeir.

Gli agenti iracheni stavano inseguendo degli uomini armati che, a bordo di una Bmw, avevano aperto il fuoco sul quartier generale del governatorato nel centro della città. Ma quando hanno raggiunto l'ospedale della Mezzaluna Rossa - ha raccontato l'agente Abdul Rahman Khodeir- si sono imbattuti nei soldati statunitensi che hanno aperto il fuoco contro di loro.

L'incidente ha scatenato le proteste degli abitanti di Falluja: una folla di persone si è radunata all'esterno dell'edificio del governatorato e del quartier generale della polizia.

Si tratta del secondo incidente del genere che accade a Falluja in quarant'otto ore: mercoledì un soldato americano aveva sparato e ucciso un poliziotto iracheno, dopo che una bomba aveva colpito un convoglio militare alla periferia di Falluja.

E stamane un ordigno è strato fatto esplodere al passaggio di un convoglio militare americano sempre nei pressi di Falluja. Secondo quanto hanno riferito dei testimoni, almeno tre soldati Usa sono rimasti feriti. Secondo le stesse fonti, poco dopo l'esplosione, che ha anche distrutto una auto Humvee, i feriti sono stati evacuati. Un fotografo dell'agenzia Reuters giunto sul posto ha riferito di aver viste del sangue sull'asfalto, accanto alla Humvee ancora in fiamme.

CILE

Scontri tra manifestanti e carabineros durante le celebrazioni Colpi d'arma da fuoco nella notte, blindati in azione

SANTIAGO DEL CILE - Gravi incidenti fra manifestanti e carabineros si sono verificati ieri sera in varie zone di Santiago del Cile. Erano circa 15.000 le persone raccolte ieri pomeriggio nella Plaza de la Constitucion per onorare la memoria di Salvador Allende, rovesciato dal golpe militare l'11 settembre 1973.

Scontri e disordini sono proseguiti anche durante la notte: radio e televisioni hanno riferito di colpi d' arma da fuoco e di un gran movimento di mezzi blindati della polizia. Le celebrazioni si sono concluse con un bilancio provvisorio di tre o cinque agenti feriti, una cinquantina di arresti e ingenti danni a infrastrutture e automezzi.

Epicentro dei disordini è stato il quartiere Estacion Central, nel municipio Villa Francia della capitale cilena, dove anche negli anni scorsi si erano verificati tali scontri. Le operazioni di polizia sono state prese in mano dal direttore dei carabineros Alberto Cienfuegos e a quanto pare i manifestanti appartengono al movimento di estrema sinistra Fronte rivoluzionario Manuel Rodriguez (Frmr). E' qui che un membro dei carabineros è stato ferito gravemente. Altri incidenti anche nel municipio di Penalolen, dove è stato rovesciato un automezzo pesante della polizia causando il ferimento di quattro civili.

Poi un episodio gravissimo che non è chiaro se s'inserisce nella tensione di questi giorni: nove reclusi sono morti e 18 sono rimasti gravemente ustionati nel carcere El Manzano di Concepcion (Cile Meridionale) a centinaia di chilometri dalla capitale. Ieri sera infine nella Fondazione Augusto Pinochet si è svolta una cerimonia a cui hanno partecipato 3.000 simpatizzanti dell'ex dittatore e che è servita per consegnare decorazioni a 120 ministri che hanno servito per 17 anni l'ex generale nel regime militare.

gror030912 (last edited 2008-06-26 09:48:23 by anonymous)