Differences between revisions 4 and 5
Revision 4 as of 2003-09-22 16:54:01
Size: 24867
Editor: anonymous
Comment:
Revision 5 as of 2003-09-22 17:02:13
Size: 26259
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 25: Line 25:

'''Bambini detenuti'''

Secondo quanto riportato da una ricerca condotta da Defence for children international (Dci) http://www.dci-pal.org -
Dall'inizio della Seconda Intifada, le autorità israeliane hanno detenuto almeno 2000 minorenni. La situazione del 23 agosto 2003 è di 346 minorenni palestinesi, tra i 14 e i 18 anni, detenuti nelle carceri israeliane e nei centri di detenzione, principalmente in territorio israeliano.
Le condizione nelle quali vengono detenuti i bambini palestinesi sono sotto
lo standard minimo tracciato dall'ONU (CRC e regole di Pechino) e la Quarta Convenzione di Ginevra. Le condizioni di custodia dei bambini sono andate deteriorandosi a velocità allarmante, al punto che le loro stesse vite sono minacciate.
I detenuti bambini palestinesi sono giudicati dalle corti militari israeliane, sebbene l'Autorità Palestinese sia dotata di un sistema giudiziario per i minori che può trattare di minorenni che hanno problemi con la legge. Le corti militari israeliane mettono in pratica gli ordini militari e non la legislazione sui minori. Diversamente dai bambini palestinesi detenuti, quelli israeliani sono soggetti al sistema giudiziario minorile israeliano.
Vale la pena ricordare che Israele ha sottoscritto la Convenzione ONU sui Diritti dei Bambini e la Convenzione Contro la Tortura e altre Punizioni Crudeli, Inumane o Degradanti.

GR ORE 19.30

Droghe

Eliminazione di ogni distinzione fra droghe leggere e pesanti: le tabelle si riducono a due, stupefacenti e farmaci; esplicito divieto anche solo dell'uso di droga, con le sanzioni amministrative per chi ne detiene per uso personale e penali per chi oltre a detenerne alte quantita' spaccia, importa, esporta e commercia in droga. Nessuna distinzione tra uso e abuso, e abolizione della modica quantità.Sono queste le principali novita' della nuova legge sulla droga che il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano ha descritto nel corso della Conferenza sulla droga non esitando a parlare di riforma. Si tratta della famosa legge sulle droghe che Fini aveva annunciato per aprile e poi mai presentato, e che oggi ritorna in auge attraverso le parole del sottosegretario. Nessuna novità, ed è tutto come ci si aspettava: una proposta solamente repressiva, che non tiene cnto della cultura diversa e delle ricerche scientifiche, delle posizioni degli altri governi, della opposizione sociale a questo tipo di discorso. Repressione, carcere, segregazione sociale: questo ha messo in campo il prode fini dopo mesi di elaborazione, poco più che una cultura da bar. Con una aggiunta, anche questa scontata: l'accresciuto ruolo delle comunità, quelle che ovviamente accettano questo modello di approccio, in primis quella del suo grande amico, e grande amico del governo, andrea muccioli, figlio ed erede del Vincenzo precursore del segregazionismo.

Onu- Iraq

Con praticamente tutti i leader mondiali riuniti a New York per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, entra nella fase finale la discussione della risoluzione Onu proposta da Usa e Gb sul futuro dell'Iraq. Per gli Usa sembra essenziale fare in fretta e contare al più presto sul contributo della comunità internazionale in Iraq. Ma l'amministrazione americana non sembra disponibile a radicali concessioni per quanto riguarda il ruolo dell'Onu mentre i paesi più critici nei confronti della bozza americana - Germania, Francia, Russia - hanno chiesto segnali diversi e più forti a Washington. Ma qualcosa si muove, lentamente qualcosa si muove. Una parziale buona notizia per gli Usa viene per esempio oggi dal presidente francese Chirac - che ha annunciato di non aver alcuna intenzione di mettere il veto. Bush, dal canto suo, potrebbe fare alcune proposte per un maggior per quanto limitato coinvolgimento dell'Onu. Per esempio, l'Onu potrebbe partecipare alla redazione della nuova costituzione irachena e sovrintendere alle elezioni politiche nel paese. Il testo della risoluzione Onu, dopo gli emendamenti proposti da diversi membri del Consiglio di sicurezza, è ora di nuovo nelle mani degli Usa, che lo stanno limando e modificando. Secondo quanto affermato dalla Casa Bianca nei giorni scorsi, una nuova bozza definitiva dovrebbe venir presentata nei prossimi giorni. Certamente dopo il discorso di domani di Bush a Palazzo di Vetro. Probabilmente verso la fine della settimana, dopo gli ultimi incontri faccia a faccia tra i leader mondiali. Il nodo principale in discussione, a parte il ruolo dell'Onu, è che la Francia e la Germania premono per un trasferimento di poteri il più rapido possibile a un governo iracheno autonomo. Gli Usa vogliono invece un passaggio più graduale

Palestina

Il presidente palestinese Yasser Arafat ha inviato una lettera al quartetto che ha elaborato la road map, Stati Uniti, Russia, Europa e Onu, in cui ha rinnovato la sua proposta di tregua: un cessate il fuoco sostenuto da osservatori internazionali così da costringere Israele a rispettare gli impegni previsti nel piano di pace. Lo ha riferito Yasser Abed Rabbo, consigliere di Arafat. I maggiori rappresentanti del quartetto, riuniti a New York per l'Assemblea generale dell'Onu, si incontreranno il 25 ottobre. "(Bush) deve ricordare di essere stato eletto dagli americani e che rappresenta gli americani, e che io sono stato eletto dai palestinesi e rappresento i palestinesi", ha dichiarato Arafat in un'intervista rilasciata alla trasmissione "Today" di Nbc. La scorsa settimana il presidente Bush aveva definito Arafat "fallito come leader

Israele

Un accordo tra Israele e il movimento sciita libanese Hezbollah per uno scambio di prigionieri sarebbe ormai questione di giorni e riguarderebbe anche Marwan Barghuti, il deputato palestinese e popolare leader dell'Intifada catturato nell'aprile 2002 e ora sotto processo a Tel Aviv con gravi accuse di terrorismo. Lo ha riferito oggi il quotidiano palestinese 'Al Quds', stampato a Gerusalemme est. Secondo il quotidiano, in cambio del rilascio dell'ex colonnello dell'aviazione Elhanan Tannenbaum, rapito nel 2000 in circostanze oscure, e della restituzione dei corpi di tre giovani soldati israeliani catturati e uccisi sempre nel 2000 al confine con il Libano (Benny Avraham, Omar Suwad e Adu Avitan), Israele avrebbe accettato di liberare circa 400 tra prigionieri libanesi, siriani e palestinesi. Sempre secondo il quotidiano, con Barghuti e almeno altri 200 prigionieri palestinesi, verrebbero in particolare rilasciati i due leader sciiti libanesi Abdulkarim Obeid e Mustafa Dirani, che erano stati rapiti da Israele alla fine degli anni '80 e '90 per essere usati come merce di scambio per ottenere la liberazione di Ron Arad, un navigatore dell'aviazione israeliana a sua volta abbattuto nel 1986 mentre sorvolava il Libano. Da allora, la sorte di Arad e' rimasta avvolta nel mistero

Bambini detenuti

Secondo quanto riportato da una ricerca condotta da Defence for children international (Dci) http://www.dci-pal.org - Dall'inizio della Seconda Intifada, le autorità israeliane hanno detenuto almeno 2000 minorenni. La situazione del 23 agosto 2003 è di 346 minorenni palestinesi, tra i 14 e i 18 anni, detenuti nelle carceri israeliane e nei centri di detenzione, principalmente in territorio israeliano. Le condizione nelle quali vengono detenuti i bambini palestinesi sono sotto lo standard minimo tracciato dall'ONU (CRC e regole di Pechino) e la Quarta Convenzione di Ginevra. Le condizioni di custodia dei bambini sono andate deteriorandosi a velocità allarmante, al punto che le loro stesse vite sono minacciate. I detenuti bambini palestinesi sono giudicati dalle corti militari israeliane, sebbene l'Autorità Palestinese sia dotata di un sistema giudiziario per i minori che può trattare di minorenni che hanno problemi con la legge. Le corti militari israeliane mettono in pratica gli ordini militari e non la legislazione sui minori. Diversamente dai bambini palestinesi detenuti, quelli israeliani sono soggetti al sistema giudiziario minorile israeliano. Vale la pena ricordare che Israele ha sottoscritto la Convenzione ONU sui Diritti dei Bambini e la Convenzione Contro la Tortura e altre Punizioni Crudeli, Inumane o Degradanti.

Aids

Si è aperta oggi la tredicesima conferenza internazionale sull'Aids a nairobi, in Kenia. Un appuntamento biennale, ormai sempre più scontato, dove per l'ennesima volta si fa il punto di una situzione ormai insostenibile per i paesi più poveri, e che si riempie di belle parole e nessuna speranza. Dopo il falllimento del vertice di doha prima, e di quello di cancun poi, dopo l'ennesimo rifiuto dei paesi ricchi, e in primis gli stati uniti, a consentire la produzione di farmaci nei paesi afflitti da malattie endemiche, cosa resta? Solo la possibilità di parlarne ancora, sapendo però che i milioni di morti ogni anno non entreranno mai nell'agenda dei grandi governi.

  • Nel solo Kenya si calcola che muoiano di Aids tra le 700 e le mille persone al giorno; almeno 15 milioni sono decedute nell'intero continente; mentre, nella sola fascia subsahariana, oltre 30 milioni risultano sieropositive. E la situazione è simile in tutta l'africa.

Colombia

Tre sottoufficiali dell’esercito sono stati arrestati con l’accusa di avere assassinato il sindacalista Wilson Rafael Peluffo Arroyo, ucciso domenica mattina nella città di Barranquilla affacciata sul mar dei Caraibi, nel nordovest della Colombia. Lo riferiscono fonti militari che, però, non hanno diffuso i nomi dei tre sospettati. La vittima, 40 anni e membro di un sindacato locale, era stato freddato mentre era alla guida del taxi di sua proprietà. Contro i due sottoufficiali peserebbero prove decisive, incluse delle testimonianze oculari. In Colombia sono almeno 15 i sindacalisti uccisi nell'ultimo anno, e sempre per ragioni legate alla loro attività. per uqesto, tra gli altri motivi, è stata organizata a livello mondiale una campagna di boicottaggio contro le aziende (tra cui la Coca Cola) che adottano questo metodo di risoluzione dei conflitti sociali....

Bolivia

È di sette morti, diciassette feriti e due agenti dispersi, il bilancio degli scontri avvenuti sabato pomeriggio a Warisata (80 chilometri dalla capitale boliviana, La Paz), località al centro di un conflitto sociale, tra le forze dell’ordine e i contadini infuriati per un progetto governativo che prevede l’esportazione di gas boliviano verso Messico e Stati Uniti, utilizzando un porto cileno. Lo ha riferito domenica il sottosegretario agli interni e alla polizia, Josè Luis Harb, secondo cui sabato vi è stata una vera e propria battaglia, avvenuta nei pressi del lago Titicaca, tra i dimostranti e le forze dell’ordine c. Tra le vittime - due soldati e cinque civili - figura anche una bimba di otto anni che imprudentemente si era affacciata ad una finestra. Il tragico episodio ha contribuito ad acuire le tensioni dopo la mobilitazione organizzata dal Mas (Movimento al socialismo, il principale partito d'opposizione del Paese guidato dal dirigente dei ‘cocaleros’ del Chapare Evo Morales Ayma), e soprattutto dal Csutcb (Confederazione sindacale unica dei lavoratori contadini della Bolivia) che ha bloccato tutte le vie di comunicazione da e per la capitale, con l’unica eccezione della stradale per Oruro. L’opposizione tenta di bloccare a tutti i costi la politica del presidente Gonzalo Sanchez de Lozada di esportazione di gas all’estero, esigendo invece che prima della vendita del prodotto esso sia trattato in Bolivia. Il governo di La Paz ha duramente accusato le organizzazioni contadine, escludendo però l’introduzione dello stato d’emergenza perché, ha detto il ministro della presidenza Guillermo Justiniano “si tratta di un problema particolare che interessa una zona del Paese e la democrazia, lo stato di diritto e le leggi forniscono gli strumenti necessari per sanzionare e scongiurare questo tipo di eventi”.

Nucleare

E' partito questa notte un nuovo carico delle scorie nucleari da Saluggia (Vercelli), destinato alla centrale inglese di Sellafield per il riprocessamento. Greenpeace ha bloccato, questa mattina, per circa due ore il convoglio all'altezza della stazione di Vercelli. Una cinquantina di attivisti, provenienti da tutta Italia, in due riprese ha bloccato il treno: alcuni incatenandosi ai binari, altri srotolando striscioni con scritto No ai trasporti nucleari. Le scorie nucleari non devono essere destinate al riprocessamento perche' producono inquinamento, altre scorie, e alimentano gli arsenali nucleari- afferma Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace dopo Sellafield, dove si trova il mare piu' radioattivo al mondo, il governo vorrebbe mandare le scorie in Russia, che diverrebbe cosi' la pattumiera atomica mondiale. Le scorie nucleari devono essere gestite dal paese che le produce, che deve assumersene la responsabilita': i trasporti di materiale nucleare sono rischiosissimi . Tre anni fa la Russia ha eliminato, contro il volere del 90% della popolazione, il divieto d'importazione di scorie. L'Italia vorrebbe esportare le scorie nel Mayak, dove esiste un impianto di riprocessamento, una delle aree piu' contaminate da radioattivita' del pianeta. Oltre 124.000 persone sono state esposte a radiazioni di bassa e media intensita': nel 1957 un impianto esplose liberando in atmosfera meta' della radioattivita' registrata nell'incidente di Chernobyl.

Scuola

Manifestazione oggi dei precari della scuola aderenti ai cobas

Napoli

manifestazione dei disoccupati napoletani

Lodo Schifani

I Comunisti italiani hanno completato la raccolta delle firme per il referendum abrogativo del Lodo Schifani, la legge che garantisce la sospensione dei processi contro le alte cariche dello Stato. Lo rende noto un comunicato del partito di Cossutta aggiungendo che, oggi, le firme sono state unificate con quelle raccolte dall'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e consegnate al Comitato promotore. Il Pdci - si legge in una nota - si impegna a portare avanti la battaglia per lo svolgimento del referendum per l' abolizione di questo assurdo e anacronistico privilegio. E invita tutte le forze dell'opposizione e i singoli parlamentari a partecipare a questa battaglia.

Tifosi

E' morto nel pomeriggio di oggi il ragazzo di vent'anni caduto dagli spalti prima della partita Avellino _ napoli. Dopo due giorni di agonia. il decesso, dovuto ad arresto cardiocircolatorio.

Un tifoso napoletano del quale non sono state rese note ancora le generalita' sarebbe stato arrestato per egli incidenti avvenuti prima dell'incontro di calcio Avellino-Napoli, peraltro mai giocata, prevista sabato scorso. L'indagato farebbe parte del gruppo di tifosi che hanno invaso il terreno di gioco dello stadio Partenio, aggredito le forze dell'ordine e provocato danneggiamenti alle strutture

G.R. 13,00

IRAQ - VERSO UNA RISOLUZIONE DELL'ONU

La Francia non è orientata a mettere il "veto" ad una risoluzione sull'Iraq e il presidente francese Jacques Chirac in un'intervista al New York Times spiega il punto di vista della Francia: bisogna restituire al più presto l'autorità agli iracheni anche a partire da un atto simbolico da fare subito, immediatamente. Se una mossa del genere non sarà contemplata la Francia non la voterà la risoluzione e, senza bloccarla, si asterrà. "Non ci sarà alcuna soluzione concreta meno che la sovranità non venga trasferita agli iracheni nel più breve tempo possibile" dice il presidente francese al New York Times mentre si apre una settimana che vedrà convergere i leader mondiali al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite e che si preannuncia decisiva per le sorti della risoluzione Onu sull'Iraq. Nell'intervista, Chirac puntualizza anche che la Francia non ha intenzione di mettere il veto e paralizzare le decisioni Onu. "Non abbiamo intenzioni di opporci, ovvero di votare no, quindi di mettere il veto. Tuttavia, precisa il presidente francese, a meno che non venga stabilito un calendario preciso per il passaggio della sovranità agli iracheni e non si assegni un "ruolo chiave" all'Iraq, la Francia si asterrà dalla futura risoluzione.

Da parte sua BUSH nell'intervista alla Fox News, dice di aver preso "la decisione giusta e che quelli che ci hanno accompagnato hanno preso la decisione giusta" decidendo di invadere l'Iraq. Poi ha aggiunto che chiederà anche agli altri Paesi di fare di più per aiutare a stabilizzare l'Iraq. "Vorremmo un ruolo più ampio per i Paesi membri delle Nazioni Unite affinche' partecipino, ha detto Bush nell'intervista che andrà in onda in un'edizione serale. Alla domanda se egli auspica che l'Onu si veda accordato un più grande ruolo nel dopoguerra con una nuova risoluzione, Bush ha risposto: Non sono sicuro che dobbiamo farlo, per cominciare". Ma poi ha detto che l'Onu potrebbe scrivere una nuova costituzione per l'Iraq.

PALESTINA

Dalla casa demolita dall'esercito israeliano viene fuori il corpo di un palestinese morto, la cui identità del palestinese Le forze israeliane sono arrivate nella zona prima dell'alba, hanno circondato la casa e hanno invitato gli abitanti a uscire fuori. I militari hanno riferito che, secondo quanto detto dagli inquilini dell'abitazione, un uomo mascherato e armato si era rifugiato nella casa, minacciandoli con una pistola. All'arrivo delle truppe, è scoppiata una violenta sparatoria e i bulldozer hanno cominciato a demolire la casa. I soldati, in un primo momento, hanno amesso di non sapere se il fuggiasco - il cui nome non è stato reso noto - sia rimasto ferito. L'edificio appartiene ad Akram Shahin, un professore di studi islamici il cui figlio, Karim, è un attivista di Hamas condannato a sei anni e tuttora in una prigione israeliana. Secondo testimoni palestinesi, i militari avrebbero demolito l'edificio senza far uscire nessuno fuori.

Intanto ARAFAT PROMETTE UNA TREGUA TOTALE CON ISRAELE RIPROPONE ANCHE PRESENZA DI OSSERVATORI INTERNAZIONALI - Il presidente dell'Anp Yasser Arafat si e' impegnato, in colloqui avuti ieri con inviati del 'Quartetto', a un cessate-il-fuoco totale con Israele. Lo ha detto oggi il negoziatore palestinese Saeb Erekat. Secondo Erekat Arafat ha anche menzionato l'invio di osservatori internazionali, che incoraggierebbe le due parti a rispettare la road map, su cui e' basato il processo di pace. In passato Israele aveva respinto tale eventualita'. Giovedi' scorso il presidente George W. Bush, ricevendo re Abdallah II di Giordania, aveva accusato Arafat di aver fallito come leader. In merito alla formazione del governopalestinese, Hamas e Jihad fanno sapere che non entreranno a far parte del governo Abu Ala Del governo del premier palestinese incaricato Abu Ala (Ahmed Qurea) non faranno parte i movimenti islamici Hamas e Jihad. Lo scrivono oggi i quotidiani palestinesi, che pubblicano i comunicati diffusi la scorsa notte dalle due organizzazioni al termine delle consultazioni avute da Abu Ala a Gaza con esponenti di varie forze politiche. Tuttavia del nuovo esecutivo farà parte anche un deputato indipendente, il pediatra Musa Zabut, ritenuto vicino ad Hamas. Hamas e Jihad islamica hanno detto di essere pronti a continuare il dialogo con Abu Ala e le altre forze politice palestinesi "per rafforzare l'unità nazionale".

ELEZIONI GERMANIA Successo dei cristiano sociali alle elezioni in Baviera. Il partito del presidente regionale Stoiber conquista il 60,7 per cento dei voti. Tracollo per i socialdemocratici che si attestano al 19,6 per cento, perdendo quasi dieci punti.

GREENPEACE: BLOCCATO TRENO DELLE SCORIE NUCLEARI

Da sempre Greenpeace - si ricorda in un comunicato - e' contro l'utilizzo dell'energia nucleare ed ha sempre sottolineato tutti i problemi ad essa connessi: gestione dei rifiuti, smantellamento delle centrali e riprocessamento. L'Enel stipulo' nel 1980 un contratto con la societa' inglese British Nuclear Fuel (BNFL) per il riprocessamento di 105 tonnellate di biossido d'uranio a Sellafield: restano ancora da inviare in Inghilterra 53,3 tonnellate di combustibile divise in 259 barre. L'impianto di riprocessamento delle scorie di Sellafield, in funzione dal 1953, e' una delle principali fonte d'inquinamento radioattivo al mondo, la radioattivita' del mare d'Irlanda e' la piu' alta mai registrata e questo ha provocato ripetute proteste del governo irlandese che chiede la chiusura dell'impianto. A Sellafield arrivano scorie da tutte le centrali europee ed anche dal Giappone. Eppure - spiega Senni - la BNFL ha annunciato che nel 2010 chiudera' l'impianto di riprocessamento delle scorie di Sellafield, perche' si sono resi conto che e' pericoloso e costosissimo ed ora sperano di usarlo per stoccare le scorie. Con il carico partito oggi da Saluggia si ottengono 263,4 Kg di plutonio, materiale destinato alla fabbricazione di bombe.

TIR FERMI PER 5 GIORNI primi disagi al traffico

Iniziata a mezzanotte la protesta di cinque giorni degli autotrasportatori della Fita-Cna che raccoglie circa 31.000 imprese di trasporto. Il blocco che interessa tutto il territorio nazionale sta già creando i primi disagi per il traffico. A Bari alcuni accessi alla città sono praticamente bloccati, mentre sulla A1 ad Orte ci sono sei chilometri di coda si sono formati in direzione nord, e due verso sud. Secondo la Fita aderisce allo sciopero il 90 per cento degli aderenti. Un risultato "storico" sottolineano i promotori della manifestazione, tesa a sensibilizzare il governo sui gravi problemi del comparto e protestano contro "una deregulation" del settore che "minaccia la sicurezza di tutti sulle strade" e una serie di provvedimenti che penalizzano le piccole imprese a vantaggio della committenza e contro l'applicazione della patente a punti anche agli autotrasportatori.

Savona

Boschi in fiamme nel savonese e nell'imperiese Da questa notte divampano le fiamme tra Stellanello e Testico, sulle alture di Andora, provincia di Savona: sono intervenute squadre a terra dei vigili del fuoco, del corpo forestale e volontari mentre dall'alba sono arrivati due Canadair e un elicottero. Il fuoco ha minacciato di raggiungere alcune villette della zona. Anche i boschi sul monte Faudo, provincia di Imperia, hanno iniziato a bruciare da questa notte.

DROGHE : CROCIATA PROIBIZIONISTA

Per affrontare il problema della droga bisogna evitare soluzioni di compromesso o scorciatoie, la più insidiosa delle quali è la legalizzazione. Lo ha detto il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, al suo intervento alla V Conferenza Mondiale sulla prevenzione dall'uso delle droghe. Casini ha fatto una premessa. Secondo Casini "la distinzione tra droghe 'leggere' e droghe 'pesanti' è ingannevole e controproducente". Gli fa eco il Ministro Sirchia: è un grave errore distinguere tra droghe leggere e pesanti "Ancora oggi vengono proposti modelli errati", come la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti o la convinzione "che quelle leggere non siano pericolose e siano socializzanti". "Se la nostra società non sa da un lato educare i giovani - ha concluso - e dall'altra non sa contrastare i modelli che esaltano l'uso di droghe, molti degli sforzi che facciamo saranno inutili".

G.R. 9,30

PALESTINA

Ucciso un palestinese a Hebron durante scontro a fuoco. Militari israeliani hanno ucciso stamani un palestinese armato a Hebron nel corso di una sparatoria durata alcune ore. I soldati hanno raso al suolo la casa dove l'uomo si era barricato

IRAQ

Baghdad, attentato suicida contro sede Onu: 2 morti Attentato suicida stamani a Baghdad vicino alla sede Onu. Due i morti, l'attentatore ed un addetto alla sicurezza. Secondo alcuni testimoni i feriti sono una ventina. E' la seconda volta, nel giro di poche settimane che la sede delle Nazioni Uniti viene presa di mira. L'esplosione, infatti, è avvenuta stamane non lontano dall'hotel Canal, dove il 19 agosto un altro attentato suicida aveva provocato la morte di 19 persone tra cui il responsabile della missione Onu in Iraq, il brasiliano Sergio Vieira De Mello. Secondo la ricostruzione dell'attentato di stamani alla sede Onu di Baghdad fornita da un portavoce militare Usa, l'attentatore era a bordo di un'auto che cercava di entrare nella sede delle Nazioni Uniti. Ma una vota fermato al check-point per un controllo di routine, l'uomo si è fatto saltare in aria.

INDIA/PAKISTAN = KASHMIR

È di ventuno morti il bilancio domenicale della spirale di violenza che insanguina la regione del Kashmir contesa tra India e Pakistan. Lo hanno riferito ieri fonti giornalistiche a New Delhi. Si tratta in prevalenze di vittime causate da scontri armati tra ribelli e soldati indiani, ma anche di vittime civili causati da attentati esplosivi. Ammonta a oltre 260 morti il bilancio delle violenze nel Kashmir dal 30 agosto, quando alcuni militari hanno ucciso il capo dei ribelli filo-pakistani Gazi Baba, durante un assalto a Srinagar. E' dal 1989 che il Kashmir è diventato terreno della guerriglia per separare la regione dallo stato Indiano

ITALIA

Vercelli, Attivisti Greenpeace bloccano treno con scorie radioattive Alcuni arttivisti di Greenpeace si sono incatenata stanotte ai binari della stazione di Vercelli per impedire la partenza di un convoglio pienoio di scorie radioattive diretto in Gran Bretagna. Il treno è fermo a poca distanza dal blocco. Il convoglio è il quarto di una serie di 13 trasporti eccezionali di scorie radioattive che debbono partire da Saluggia, in provincia di Vercelli, per trasferire il materiale presso il centro di 'riprocessamentò di Sellafield, in Inghilterra, dove le scorie vengono sottoposte ad un trattamento per un loro riutilizzo a fini industriali

LEGGE GASPARRI

Il disegno di legge Gasparri sul sistema radio-tv, domani, martedì, torna al'esame della Camera. La maggioranza cerca una intesa per arrivare ad un via libera definitivo. Ma l'UDC non ha ancora deciso se presentare i suoi emendamenti che comporterebbero un terzo passaggio al Senato. E l'opposizione annuncia battaglia dentro e fuori Montecitorio. "Sull'informazione siamo ad una vera emergenza democratica". L'opposizione annuncia battaglia in Parlamento e nel paese.

FINANZIARIA

Si apre una settimana decisiva per la Finanziaria. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha confermato che la manovra economica è in dirittura d'arrivo e che, parallelamente ad essa, il Governo varerà anche la discussa riforma previdenziale. Se per la Finanziaria il varo resta fissato a venerdì prossimo, ma potrebbe slittare di qualche giorno, al massimo entro lunedì 29, per una definitiva messa a punto, per le pensioni, le forme di incentivo studiate e i fondi pensione partiranno immediatamente mentre l' innalzamento dell'età contributiva a 40 anni si avrà solo a partire dal 2008.

PROTESTA DELLE IMPRESE DEL TRASPORTO DU GOMMA

Tir lumaca, cinque giorni di protesta scattata alla mezzanotte di oggi. Li ha decisi il sindacato Fita-Cna che associa 31 mila imprese di trasporto. Si manifesta contro la "deregulation del settore". La protesta rischia di bloccare il traffico intorno alle grandi città.

gror030922 (last edited 2008-06-26 09:54:57 by anonymous)