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G.R. 13,00

IRAQ - VERSO UNA RISOLUZIONE DELL'ONU

La Francia non è orientata a mettere il "veto" ad una risoluzione sull'Iraq e il presidente francese Jacques Chirac in un'intervista al New York Times spiega il punto di vista della Francia: bisogna restituire al più presto l'autorità agli iracheni anche a partire da un atto simbolico da fare subito, immediatamente. Se una mossa del genere non sarà contemplata la Francia non la voterà la risoluzione e, senza bloccarla, si asterrà. "Non ci sarà alcuna soluzione concreta meno che la sovranità non venga trasferita agli iracheni nel più breve tempo possibile" dice il presidente francese al New York Times mentre si apre una settimana che vedrà convergere i leader mondiali al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite e che si preannuncia decisiva per le sorti della risoluzione Onu sull'Iraq. Nell'intervista, Chirac puntualizza anche che la Francia non ha intenzione di mettere il veto e paralizzare le decisioni Onu. "Non abbiamo intenzioni di opporci, ovvero di votare no, quindi di mettere il veto. Tuttavia, precisa il presidente francese, a meno che non venga stabilito un calendario preciso per il passaggio della sovranità agli iracheni e non si assegni un "ruolo chiave" all'Iraq, la Francia si asterrà dalla futura risoluzione. Da parte sua BUSH nell'intervista alla Fox News, dice di aver preso "la decisione giusta e che quelli che ci hanno accompagnato hanno preso la decisione giusta" decidendo di invadere l'Iraq. Poi ha aggiunto che chiederà anche agli altri Paesi di fare di più per aiutare a stabilizzare l'Iraq. "Vorremmo un ruolo più ampio per i Paesi membri delle Nazioni Unite affinche' partecipino, ha detto Bush nell'intervista che andrà in onda in un'edizione serale. Alla domanda se egli auspica che l'Onu si veda accordato un più grande ruolo nel dopoguerra con una nuova risoluzione, Bush ha risposto: Non sono sicuro che dobbiamo farlo, per cominciare". Ma poi ha detto che l'Onu potrebbe scrivere una nuova costituzione per l'Iraq.

PALESTINA

Dalla casa demolita dall'esercito israeliano viene fuori il corpo di un palestinese morto, la cui identità del palestinese Le forze israeliane sono arrivate nella zona prima dell'alba, hanno circondato la casa e hanno invitato gli abitanti a uscire fuori. I militari hanno riferito che, secondo quanto detto dagli inquilini dell'abitazione, un uomo mascherato e armato si era rifugiato nella casa, minacciandoli con una pistola. All'arrivo delle truppe, è scoppiata una violenta sparatoria e i bulldozer hanno cominciato a demolire la casa. I soldati, in un primo momento, hanno amesso di non sapere se il fuggiasco - il cui nome non è stato reso noto - sia rimasto ferito. L'edificio appartiene ad Akram Shahin, un professore di studi islamici il cui figlio, Karim, è un attivista di Hamas condannato a sei anni e tuttora in una prigione israeliana. Secondo testimoni palestinesi, i militari avrebbero demolito l'edificio senza far uscire nessuno fuori.

Intanto ARAFAT PROMETTE UNA TREGUA TOTALE CON ISRAELE RIPROPONE ANCHE PRESENZA DI OSSERVATORI INTERNAZIONALI - Il presidente dell'Anp Yasser Arafat si e' impegnato, in colloqui avuti ieri con inviati del 'Quartetto', a un cessate-il-fuoco totale con Israele. Lo ha detto oggi il negoziatore palestinese Saeb Erekat. Secondo Erekat Arafat ha anche menzionato l'invio di osservatori internazionali, che incoraggierebbe le due parti a rispettare la road map, su cui e' basato il processo di pace. In passato Israele aveva respinto tale eventualita'. Giovedi' scorso il presidente George W. Bush, ricevendo re Abdallah II di Giordania, aveva accusato Arafat di aver fallito come leader. In merito alla formazione del governopalestinese, Hamas e Jihad fanno sapere che non entreranno a far parte del governo Abu Ala Del governo del premier palestinese incaricato Abu Ala (Ahmed Qurea) non faranno parte i movimenti islamici Hamas e Jihad. Lo scrivono oggi i quotidiani palestinesi, che pubblicano i comunicati diffusi la scorsa notte dalle due organizzazioni al termine delle consultazioni avute da Abu Ala a Gaza con esponenti di varie forze politiche. Tuttavia del nuovo esecutivo farà parte anche un deputato indipendente, il pediatra Musa Zabut, ritenuto vicino ad Hamas. Hamas e Jihad islamica hanno detto di essere pronti a continuare il dialogo con Abu Ala e le altre forze politice palestinesi "per rafforzare l'unità nazionale".

ELEZIONI GERMANIA Successo dei cristiano sociali alle elezioni in Baviera. Il partito del presidente regionale Stoiber conquista il 60,7 per cento dei voti. Tracollo per i socialdemocratici che si attestano al 19,6 per cento, perdendo quasi dieci punti.

GREENPEACE: BLOCCATO TRENO DELLE SCORIE NUCLEARI

Da sempre Greenpeace - si ricorda in un comunicato - e' contro l'utilizzo dell'energia nucleare ed ha sempre sottolineato tutti i problemi ad essa connessi: gestione dei rifiuti, smantellamento delle centrali e riprocessamento. L'Enel stipulo' nel 1980 un contratto con la societa' inglese British Nuclear Fuel (BNFL) per il riprocessamento di 105 tonnellate di biossido d'uranio a Sellafield: restano ancora da inviare in Inghilterra 53,3 tonnellate di combustibile divise in 259 barre. L'impianto di riprocessamento delle scorie di Sellafield, in funzione dal 1953, e' una delle principali fonte d'inquinamento radioattivo al mondo, la radioattivita' del mare d'Irlanda e' la piu' alta mai registrata e questo ha provocato ripetute proteste del governo irlandese che chiede la chiusura dell'impianto. A Sellafield arrivano scorie da tutte le centrali europee ed anche dal Giappone. Eppure - spiega Senni - la BNFL ha annunciato che nel 2010 chiudera' l'impianto di riprocessamento delle scorie di Sellafield, perche' si sono resi conto che e' pericoloso e costosissimo ed ora sperano di usarlo per stoccare le scorie. Con il carico partito oggi da Saluggia si ottengono 263,4 Kg di plutonio, materiale destinato alla fabbricazione di bombe.

TIR FERMI PER 5 GIORNI primi disagi al traffico

Iniziata a mezzanotte la protesta di cinque giorni degli autotrasportatori della Fita-Cna che raccoglie circa 31.000 imprese di trasporto. Il blocco che interessa tutto il territorio nazionale sta già creando i primi disagi per il traffico. A Bari alcuni accessi alla città sono praticamente bloccati, mentre sulla A1 ad Orte ci sono sei chilometri di coda si sono formati in direzione nord, e due verso sud. Secondo la Fita aderisce allo sciopero il 90 per cento degli aderenti. Un risultato "storico" sottolineano i promotori della manifestazione, tesa a sensibilizzare il governo sui gravi problemi del comparto e protestano contro "una deregulation" del settore che "minaccia la sicurezza di tutti sulle strade" e una serie di provvedimenti che penalizzano le piccole imprese a vantaggio della committenza e contro l'applicazione della patente a punti anche agli autotrasportatori.

Savona

Boschi in fiamme nel savonese e nell'imperiese Da questa notte divampano le fiamme tra Stellanello e Testico, sulle alture di Andora, provincia di Savona: sono intervenute squadre a terra dei vigili del fuoco, del corpo forestale e volontari mentre dall'alba sono arrivati due Canadair e un elicottero. Il fuoco ha minacciato di raggiungere alcune villette della zona. Anche i boschi sul monte Faudo, provincia di Imperia, hanno iniziato a bruciare da questa notte.

DROGHE : CROCIATA PROIBIZIONISTA

Per affrontare il problema della droga bisogna evitare soluzioni di compromesso o scorciatoie, la più insidiosa delle quali è la legalizzazione. Lo ha detto il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, al suo intervento alla V Conferenza Mondiale sulla prevenzione dall'uso delle droghe. Casini ha fatto una premessa. Secondo Casini "la distinzione tra droghe 'leggere' e droghe 'pesanti' è ingannevole e controproducente". Gli fa eco il Ministro Sirchia: è un grave errore distinguere tra droghe leggere e pesanti "Ancora oggi vengono proposti modelli errati", come la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti o la convinzione "che quelle leggere non siano pericolose e siano socializzanti". "Se la nostra società non sa da un lato educare i giovani - ha concluso - e dall'altra non sa contrastare i modelli che esaltano l'uso di droghe, molti degli sforzi che facciamo saranno inutili".

G.R. 9,30

PALESTINA

Ucciso un palestinese a Hebron durante scontro a fuoco. Militari israeliani hanno ucciso stamani un palestinese armato a Hebron nel corso di una sparatoria durata alcune ore. I soldati hanno raso al suolo la casa dove l'uomo si era barricato

IRAQ

Baghdad, attentato suicida contro sede Onu: 2 morti Attentato suicida stamani a Baghdad vicino alla sede Onu. Due i morti, l'attentatore ed un addetto alla sicurezza. Secondo alcuni testimoni i feriti sono una ventina. E' la seconda volta, nel giro di poche settimane che la sede delle Nazioni Uniti viene presa di mira. L'esplosione, infatti, è avvenuta stamane non lontano dall'hotel Canal, dove il 19 agosto un altro attentato suicida aveva provocato la morte di 19 persone tra cui il responsabile della missione Onu in Iraq, il brasiliano Sergio Vieira De Mello. Secondo la ricostruzione dell'attentato di stamani alla sede Onu di Baghdad fornita da un portavoce militare Usa, l'attentatore era a bordo di un'auto che cercava di entrare nella sede delle Nazioni Uniti. Ma una vota fermato al check-point per un controllo di routine, l'uomo si è fatto saltare in aria.

INDIA/PAKISTAN = KASHMIR

È di ventuno morti il bilancio domenicale della spirale di violenza che insanguina la regione del Kashmir contesa tra India e Pakistan. Lo hanno riferito ieri fonti giornalistiche a New Delhi. Si tratta in prevalenze di vittime causate da scontri armati tra ribelli e soldati indiani, ma anche di vittime civili causati da attentati esplosivi. Ammonta a oltre 260 morti il bilancio delle violenze nel Kashmir dal 30 agosto, quando alcuni militari hanno ucciso il capo dei ribelli filo-pakistani Gazi Baba, durante un assalto a Srinagar. E' dal 1989 che il Kashmir è diventato terreno della guerriglia per separare la regione dallo stato Indiano

ITALIA

Vercelli, Attivisti Greenpeace bloccano treno con scorie radioattive Alcuni arttivisti di Greenpeace si sono incatenata stanotte ai binari della stazione di Vercelli per impedire la partenza di un convoglio pienoio di scorie radioattive diretto in Gran Bretagna. Il treno è fermo a poca distanza dal blocco. Il convoglio è il quarto di una serie di 13 trasporti eccezionali di scorie radioattive che debbono partire da Saluggia, in provincia di Vercelli, per trasferire il materiale presso il centro di 'riprocessamentò di Sellafield, in Inghilterra, dove le scorie vengono sottoposte ad un trattamento per un loro riutilizzo a fini industriali

LEGGE GASPARRI

Il disegno di legge Gasparri sul sistema radio-tv, domani, martedì, torna al'esame della Camera. La maggioranza cerca una intesa per arrivare ad un via libera definitivo. Ma l'UDC non ha ancora deciso se presentare i suoi emendamenti che comporterebbero un terzo passaggio al Senato. E l'opposizione annuncia battaglia dentro e fuori Montecitorio. "Sull'informazione siamo ad una vera emergenza democratica". L'opposizione annuncia battaglia in Parlamento e nel paese.

FINANZIARIA

Si apre una settimana decisiva per la Finanziaria. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha confermato che la manovra economica è in dirittura d'arrivo e che, parallelamente ad essa, il Governo varerà anche la discussa riforma previdenziale. Se per la Finanziaria il varo resta fissato a venerdì prossimo, ma potrebbe slittare di qualche giorno, al massimo entro lunedì 29, per una definitiva messa a punto, per le pensioni, le forme di incentivo studiate e i fondi pensione partiranno immediatamente mentre l' innalzamento dell'età contributiva a 40 anni si avrà solo a partire dal 2008.

PROTESTA DELLE IMPRESE DEL TRASPORTO DU GOMMA

Tir lumaca, cinque giorni di protesta scattata alla mezzanotte di oggi. Li ha decisi il sindacato Fita-Cna che associa 31 mila imprese di trasporto. Si manifesta contro la "deregulation del settore". La protesta rischia di bloccare il traffico intorno alle grandi città.