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GR ORE 19.30

Perquisizioni

La digos di varie questure, su disposizione del pm della procura di Rovereto, ha perquisito questa mattina le abitazioni di otto attivisti del movimento dei disobbedienti. Lo riferisce una nota dello stesso movimento precisando che si tratta di attivisti di Gorizia, Padova, Trieste, Milano e Napoli e che un attivista di Globaltv di Trieste e' stato perquisito alla ricerca di materiale video relativo agli episodi contestati. Nel mirino degli inqirenti, secondo gli estensori della nota, sarebbero le azioni di disobbedienza compiute il 6 settembre scorso in occasione del vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea a Riva del Garda. "Se pensano di intimidirci - e' detto nella nota - si sbagliano di grosso. A Roma (il 4 ottobre in occasione dell'incontro dei capi di stato dell'UE - ndr) ci saremo. E non pensate di fermarci

Stamane alle 6 del mattino, la Digos di Gorizia, Padova, Trieste, Milano e Napoli ha provveduto alla perquisizione e consegna delle denunce nelle abitazioni di 8 attivisti del movimento dei disobbedienti. Un attivista di GlobalTV di Trieste e' stato perquisito alla ricerca di materiale video relativo agli episodi contestati. E' quanto denunciano, in una nota, gli attivisti della Rete No Global della Campania. Nel mirino degli inquirenti, secondo i disobbedienti, le azioni organizzate durante il vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea a Riva del Garda del 6 settembre 2003. In quei giorni abbiamo assediato i signori dell'Euro- si legge nel comunicato- abbiamo boicottato attivamente le multinazionali del petrolio che finanziano e sostengono la guerra globale permanente. Tra le case perquisite, ci sarebbe anche quella del leader Francesco Caruso. Ora cercano la strada dell'intimidazione e della repressione, per colpire non solo alcuni singoli attivisti ma criminalizzare nel complesso le pratiche del conflitto e della disobbedienza sociale -aggiungono i disobbedienti- sono denunce e perquisizioni 'ad orologeria' visto che arrivano dopo pochi giorni dalla chiusura delle indagini nei confronti dei torturatori del G8 di Genova, della Diaz e di Bolzaneto, ma soprattutto arrivano a ridosso del controvertice di Roma del 4 ottobre, quando in occasione dell'incontro dei capi di stato dell'Unione Europea, ci ritroveremo in centinaia di migliaia per manifestare, contestare, disobbedire. "Sarà una giornata di contestazione e disturbo". I Disobbedienti la annunciano così la loro mobilitazione contro la Conferenza Intergovernativa che il 4 ottobre, al Palazzo dei Congressi dell'Eur, inizierà i lavori sulla bozza di Costituzione europea. In una conferenza stampa, i leader della cosiddetta 'ala dura' noglobal hanno annunciato "blocchi al fine di intralciare gli spostamenti in città per raggiungere il vertice". Inoltre, i Disobbedienti prenderanno parte al corteo di tutto il movimento noglobal, partenza alle 14 dalla stazione metro Laurentina, arriva a piazzale delle Nazioni Unite, a pochi metri dal Palazzo dei Congressi.

lavoro

Un operaio di 20 anni, Cristian Ferri, residente a Pozza di Maranello (Modena), e' morto questa mattina, poco dopo le 11, fulminato dai cavi dell'alta tensione. Il giovane si trovava all'interno del cestello di un carrello elevatore nel cortile del capannone della ceramica 'Il Mosaico' di Fiorano, dove la ditta per la quale il giovane lavorava sta eseguendo lavori di manutenzione alla copertura. L'uomo che stava manovrando il braccio meccanico che alza il cestello del carello elevatore all'improvviso ha sentito un grido e ha immediatamente bloccato il meccanismo. Non e' ancora chiaro se il cestello abbia colpito i cavi dell'alta tensione che passano proprio sopra il capannone o se si sia soltanto avvicinato troppo. In base ai primi accertamenti sembra certo che Cristian Ferri sia deceduto a causa della scarica elettrica ricevuta. Sul luogo dell'infortunio sono arrivati gli operatori del 118, la medicina del lavoro e i carabinieri di Sassuolo, che stanno svolgendo accertamenti sulla dinamica. Il pm di Modena Carlo Marzella ha aperto un'inchiesta per individuare eventuali responsabilita'.

Pensioni

Iniziano gli scioperi contro la riforma delle pensioni prospettaa dal governo Il sindacato dei pensionati della Cgil scendera' in piazza a Palermo, martedi' prossimo, 30 settembre, insieme con i rappresentanti dell'Intersindacale Medica della Sicilia, che hanno proclamato la manifestazione, a difesa della sanita' pubblica.

Scuola

La protesta si muove contro le novità del testo di decreto legislativo approvato in Consiglio dei ministri il 12 settembre scorso, che prevede l'attuazione della riforma Moratti nelle scuole dell'infanzia, elementari e medie. Rispetto al testo precedente e' stato infatti aggiunto un articolo che abroga dall'anno successivo dall'approvazione del decreto alcuni articoli del testo unico sull'istruzione: dal settembre del prossimo anno, dunque, se il decreto diventa definitivo il tempo pieno e il tempo prolungato alle medie dovra' cessare anche per quelle classi che lo hanno gia' cominciato.

Droghe

IL Consiglio Superiore di Sanità ritiene che "la cannabis non debba considerarsi 'droga leggera' e che il suo consumo non rappresenta quindi un'abitudine priva di conseguenze sulla salute". Lo rende noto il ministero della Salute ricordando che il ministro Girolamo Sirchia aveva richiesto al Css un documento sugli effetti collaterali della Cannabis. E l'istituto, contrariamente ad ogni inchiesta e ricerca scientifica, ha dato il responso che ministro e governo volevano. Si parla addirittura di pesanti effetti collaterali quali dipendenza, possibile progressione all'uso di altre droghe quali cocaina e oppioidi, riduzione delle capacità cognitive, di memoria e psicomotorie, disturbi psichiatrici quali schizofrenia, depressione e ansietà; possibili malattie broncopolmonari tra cui bronchite ed enfisema". Nulla viene detto invece sui suoi effetti terapeutici. Il parere del Consiglio superiore mira a d avvalorare il discusso ddl presentato da fini, cbhe metterà sullo stesso piano droghe leggere e droghe pesanti. A congratularsi col governo, ma in particolar modo con fini, è John P. Walters, capo dell'Ufficio della Casa Bianca per il Controllo della Droga (ONDCP) a cui piace l'idea di un disegno di legge 'a tolleranza zero', cannabis compresa. Walters, da due anni responsabile della politica anti-droga negli Usa, ha avuto oggi a Roma una lunga serie di incontri

Roma

Il consiglio comunale di Roma ha approvato ieri 25 settembre l’emendamento al regolamento delle votazioni per i consiglieri aggiunti, proposto da Silvio di Francia dei Verdi italiani. L’emendamento prevede che alle elezioni dei consiglieri immigrati, possano partecipare anche coloro che non sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno. La discussione continuerà nel prossimo consiglio indetto per lunedì 29 settembre alle ore 16. Sulla elezione dei consiglieri aggiunti la consigliera delegata alla multietnicità Franca Eckert Coen, sottolinea il dato positivo, emerso dalla discussione, che fa registrare il sostanziale accordo di tutti gruppi politici a favore alla proposta che insedierà i consiglieri immigrati aggiunti probabilmente già dal mese di gennaio 2004.

Roma

Simone Belli, l'ultra' della Lazio accusato di tentato omicidio nei confronti del marocchino trentunenne Abderrahamen Kayi, finito in coma lo scorso ottobre dopo essere stato colpito piu' volte alla testa e sul corpo, nel quartiere Ostiense, a Roma, ha scelto di essere giudicato con il nuovo rito del patteggiamento allargato davanti ai giudici della settima sezione del tribunale che hanno cosi' inflitto all'imputato tre anni e mezzo di reclusione. Lo scorso 26 giugno erano stati condannati, in sede di rito abbreviato dal gup Guglielmo Muntoni, gli altri imputati che - secondo il pm Andrea Sereni - avrebbero preso parte all'aggressione: gli ultra' Stefano Celi (6 anni e 1 mese di reclusione), Maurizio Vazzana (4 anni e 1 mese), Mario Gino Cascianelli (3 anni e 5 mesi) e Rossano Fuschillo (2 anni e 9 mesi). Il giudice aveva, tuttavia, escluso l'aggravante della discriminazione razziale prevista dal decreto Mancino che era stata contestata dalla procura.

Telekom serbia

L'avvocato Carlo Taormina si dimette dalla Commissione Telekom Serbia e da parlamentare. Lo ha annunciato lo stesso Taormina, dopo che il quotidiano "Repubblica" ha pubblicato un articolo che ricostruisce, sulla base degli atti della commissione, la rete dei personaggi attraverso i quali si sarebbe costruito il dossier affidato poi a Igor Marini. "Confesso, sono io il burattinaio, il puparo di tutta questa vicenda. Mi autodenuncio per concorso in calunnia con Paoletti, Marini e Pintus", ha detto l'avvocato precisando che la sua "non è una provocazione" e che in questo modo intende " lasciare libera e senza condizionamenti l'autorità giudiziaria affinché possa fare gli approfondimenti necessari". Il deputato di Forza Italia ha auspicato che possano così essere interrogati anche Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo, i giornalisti di "Repubblica" che hanno scritto oggi sui suoi rapporti con D'Andrea, Fracassi, Di Bari e Pazienza. L'ex sottosegretario all'Interno del governo Berlusconi ha ammesso di essere consapevole di avere "creato difficoltà" a Forza Italia e al premier e considera dunque "giusto" ritirarsi dalla vita politica. Taormina ha quindi tenuto a sottolineare che la decisione "irrevocabile" delle dimissioni è personale: "E' tutta farina del mio sacco. Sono io che delibero di dimettermi da deputato per eliminare questa situazione di conflittualià nell'attesa che si faccia chiarezza. Mi assumo tutta la responsabilità di personaggi che chiamando in causa Prodi, Dini e Fassino li hanno gravemente calunniati. Ho sbagliato fortemente ed è giusto che faccia ammenda".

Palestina

Il primo ministro designato palestinese Ahmed Qorei (Abu Ala) annuncera' a giorni la sua squadra di governo. Lo ha comunicato il suo ufficio in una nota. Abu Ala "ha terminato le consultazioni con le fazioni, i movimenti e gli esponenti palestinesi per la formazione di un nuovo governo", si legge nella nota. "Sta scegliendo i ministri", spiega ancora il comunicato, "e spera di sottoporre la lista al parlamento dei prossimi giorni". Abu Ala, 66 anni, e' stato incaricato tre settimane fa dal presidente Yasser Arafat di formare un nuovo governo, dopo le dimissioni del suo predecessore Abu Mazen. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da fonti palestinesi, il nuovo governo sara' composto da 24 ministri, compresi 15 membri di Fatah, la fazione di Arafat.

Palestina

Un'imponente manifestazione anti-israeliana si e' svolta anche al Cairo, davanti allo moschea di al Azhar, il piu' importante centro di studi teologici sunnita del mondo. I fedeli si sono radunati dopo la preghiera del venerdi' e, sventolando bandiere palestinesi e irachene, hanno cantato slogan contro Sharon e il presidente americano George W. Bush. La situazione nei territori e' sempre drammatica e oggi sono morte due persone rimaste ferite nei giorni scorsi in scontri con l'esercito israeliano: si tratta di un giovane di 23 anni di Jenin e di un uomo di 67 anni del campo profughi di Nisseirat. Le vittime dell'intifada sono gia' 3.500, di cui 820 israeliane.

Palestina

Centinaia di sostenitori di Hamas hanno partecipato oggi a una manifestazione nel campo profughi di Nusserait, nella striscia di Gaza, per ricordare il terzo anniversario dell'inizio della nuova intifada. Almeno duecento uomini armati e con il volto coperto sono sfilati per le strade del campo con in mano finti missili Qassam, il genere di razzi usati dal braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al Qassam. Diversi leader del Movimento per la resistenza islamica hanno parlato alla folla per chiedere ai palestinesi di continuare con la rivolta contro l'occupazione israeliana. L'intifada scoppio' il 28 settembre del 2000, quando l'attuale premier israeliano Ariel Sharon, allora esponente dell'opposizione, visito' provocatoriamente la Spianata delle Moschee, terzo luogo santo dell'Islam. Se Hamas incita alla guerra, il capo di Stato maggiore israeliano Moshe Yaalon ha ostentato ottimismo sulla fine dell'intifada entro il 2004. "L'obbiettivo principale dell'esercito il prossimo anno sara' mettere fine allo scontro con i palestinesi", ha dichiarato Yaalon alla radio militare, i leader palestinesi "capiranno che il terrorismo non porta alla vittoria e cercheranno altri modi per risolvere il conflitto

Israele

Il segretario di Stato americano Colin Powell e' tornato a chiedere a Israele di smantellare gli insediamenti illegali nei territori palestinesi. A quanto riferito dalla radio nazionale israeliana, Powell ha rinnovato il suo invito durante l'incontro con il ministro degli Esteri dello stato ebraico, Silvan Shalom, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il capo della diplomazia statunitense ha sollecitato Israele a "continuare nella demolizione" delle colonie abusive, in linea con quanto stabilito dalla 'roadmap' elaborata dal Quartetto formata da Stati Uniti, Russia, Unione Europea e Nazioni Unite. Nei mesi scorsi, il governo di Ariel Sharon ha condotto diverse operazioni per allontanare i coloni abusivi, con grande clamore di stampa. Spente le telecamere, la maggior parte degli insediamenti e' stata di nuovo occupata.

Stop alle violenze palestinesi, ma anche all'espansione degli insediamenti israeliani: il 'Quartetto di Madrid' ha scelto ancora una volta di inviare un messaggio a entrambe le parti in conflitto in Medio Oriente, per convincerle a tornare al sentiero tracciatodalla 'roadmap'. "Entrambe le parti devono fare di piu' per rispondere immediatamente e nello stesso momento alle preoccupazioni chiave dell'altro, come delineato nella 'roadmap'", ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, al termine dell'incontro al Palazzo di Vetro con i rappresentanti di Stati Uniti, Unione Europea e Russia. Annan ha letto una nota congiunta firmata da tutti i partecipanti alla riunione: il ministro degli Esteri Franco Frattini e l'Alto rappresentante della politica estera europea Javier Solana, a nome dell'Ue, il segretario di Stato americano Colin Powell e il ministro degli Esteri russo Igor Ivanov.

Israele si e' impegnata a consultarsi con gli Stati Uniti prima di decidere un'eventuale espulsione di Yasser Arafat dai territori. A rivelarlo e' stato un funzionario americano del Dipartimento di Stato citato dal 'Ha'aretz' sul sito online. La promessa e' stata fatta dal ministro degli Esteri israeliano, Silvan Shalom, al segretario di Stato americano Colin Powell nel corso di un colloquio che i due hanno avuto ieri a New York. Gli israeliani ci hanno detto che non intendono agire nell'immediato e ci hanno assicurato che si consulterebbero con noi se in procinto di prendere una decisione in materia. Ne parlerebbero con noi. Lo status del presidente dell'Anp verra' discusso, secondo la stessa fonte, nel corso della riunione del Quartetto - composto da Nazioni Unite, Unione Europea, Russia e Stati Uniti - in programma per oggi al quartier generale dell'Onu.

Iraq

E' stata sepolta questo pomeriggio la salma di Aquila Al-Hashimi, il membro del Consiglio governativo iracheno morta ieri a causa delle ferite riportate durante l'attentato di sabato scorso. Ne dà notizia la Tv araba Al-Arabia. Completamente avvolta in bandiere nazionali, la bara con la salma di Aquila Al-Hashimi è giunta oggi nella città di Najaf, nel centro dell'Iraq. A Baghdad invece si è svolta questa mattina la preghiera funeraria islamica all'interno della moschea dedicata all'Imam Al-Kathim, che si trova nel quartiere di Al-Athimiya dove la donna risiedeva da tempo. Ingente è stato lo schieramento di polizia che ha protetto la cerimonia religiosa. Secondo la Tv araba Al-Jazeera, la polizia irachena ed i fedeli avrebbero proibito ai soldati americani di avvicinarsi alla zona dove si svolgeva il funerale. Un lungo corteo di persone ha accompagnato il feretro sia all'interno di Baghdad che a Najaf. Quello di oggi è il secondo di tre giorni di lutto in Iraq, decretato per l'uccisione di Aquila Al-Hashimi. Era una delle tre donne che partecipavano al Consiglio governativo; poiché musulmana sciita, è stata sepolta nella città santa dello sciismo.

Iraq

Da quando le truppe americane sono arrivate a Baghdad la crescente violenza nelle strade della capitale irachena e' costata la vita a 1.519 persone. Lo rivela oggi Iraq Body Count, un gruppo di accademici e pacifisti anglo- americani che raccoglie i dati sui decessi nel paese. Dal 14 aprile al 31 agosto, nell'obitorio di Baghdad sono state registrate complessivamente 2.846 morti violente. Sottraendo il numero medio di decessi che si verificava prima della guerra, si arriva a 1.519 decessi in eccesso. Sebbene la maggioranza delle morti sia il risultato di violenze fra iracheni, alcune sono direttamente causate da colpi sparati dalle truppe Usa, sottolinea Iraq Body Group in un comunicato diffuso oggi. Il gruppo rileva inoltre che le morti violente registrate dall'obitorio sono passate da 10 al giorno a meta' aprile a 28 durante il mese di agosto.

Bolivia

Cresce in Bolivia la protesta contro il progetto governativo di esportare il gas boliviano verso Messico e Stati Uniti utilizzando un porto cileno. Dopo i blocchi stradali che ormai da giorni isolano alcune località del Paese, tra cui la capitale La Paz, la principale confederazione sindacale boliviana Cob (Centrale operaia boliviana) ha indetto a partire da lunedì uno sciopero nazionale per ottenere le dimissioni del presidente Gonzalo Sanchez de Lozada, ma anche l'abbandono del progetto di esportazione del gas. La cosiddetta 'guerra del gas', come è stata soprannominata la protesta, assume così contorni sempre più politici e ormai praticamente tutta l'opposizione boliviana si è unita alla mobilitazione. Secondo i risultati di un recente sondaggio, infatti, ben il 70 per cento dei boliviani è contrario al progetto di esportare il gas nazionale; un'avversione legata soprattutto alla decisione di utilizzare i porti cileni e che affonda le sue radici nella storia. Nella memoria nazionale, infatti, è ancora forte il ricordo della guerra che Cile e Bolivia combatterono nel 1879 e che si concluse con la vittoria cilena e la perdita per il Paese confinante di qualsiasi accesso all'Oceano Pacifico. Alcuni osservatori hanno sottolineato che a questo fattore si somma poi la decisione del governo di Lozada di esportare il gas allo stato grezzo, senza che subisca cioè alcun trattamento in territorio boliviano. Una scelta commerciale che ha però provocato la sensazione che si stia consumando l'ennesimo saccheggio delle poche risorse rimaste al Paese. Il governo ha ripetutamente sollecitato un dialogo, ma i mediatori ( tra cui la Chiesa) hanno sottolineato che per il momento non sussistono le basi per una trattativa. Nell'invitare i boliviani allo sciopero generale, Jaime Solares, il leader della Cob, ha fatto sapere che l'astensione "proseguirà ad oltranza fino alla rinuncia di Sanchez de Lozada. Dichiarazioni bollate come pura follia dal viceministro del lavoro, Guido Meruvia.

GR ORE 13,00

IRAQ

Un soldato della 173esima brigata aviotrasportata è stato ucciso e due altri sono stati feriti durante un imboscata nel nord dell'Iraq nei pressi di Kirkuk.

Sale così a 86 il numero dei soldati americani uccisi dal fuoco nemico dal primo maggio scorso, giorno in cui il presidente Usa ha dichiarato conclusa la fase centrale dei combattimenti.

Un altro soldato, appartenente alla 4/a divisione fanteria, è morto ieri sera - secondo il portavoce militare - in un incendio divampato per cause non ancora accertate in un edificio abbandonato tra Baghdad e Tikrit. Un secondo soldato è rimasto ferito.

Misure disciplinari saranno adottate contro alcuni soldati Usa coinvolti il 13 agosto scorso in un incidente nel corso del quale mori' un bambino iracheno. Secondo un'inchiesta l'incidente fu provocato da 'un cattivo comportamento dei soldati impegnati in quell'azione'. Intanto il NYT riferisce che il segretario di stato Powell ha detto che gli Stati Uniti danno sei mesi di tempo ai leader iracheni per scrivere una nuova costituzione.

Un attacco di mortaio e' stato compiuto contro il mercato della citta' di Baaquba, a nordest di Baghdad, provocando la morte di otto iracheni. Lo ha reso noto oggi un portavoce militare americano. L'attacco, secondo la fonte, e' avvenuto ieri sera. Baaquba si trova nel cosiddetto triangolo sunnita, uno di centri dove piu' forti sono i sostenitori del passato regime e piu' frequenti sono gli attacchi contro le forze americane.

L'ex-generale Wesley Clark ha attaccato il presidente George Bush come una persona che ci ha portato sconsideratamente in una guerra in Iraq. Partecipando a un dibattito con gli altri 9 candidati democratici alla Casa Bianca, Clark ha detto che gli Usa 'dovrebbero usare la forza solo come risorsa estrema'. Nel dibattito dedicato all'economia Bush e' stato accusato di avere creato un numero record di disoccupati e di avere gettato al vento le conquiste di Clinton.

Sgombero campo nomadi sulla laurentina

Ieri mattina sono stati sgomberati dalla task force del comune di Roma circa 300 rom ex residenti nel campo della muratella completamente raso al suolo due mesi fa e del casale occupato in vi acarafa alla Pisana sgomberato questa estate Questo nuovo corpo di polizia municipale distinguibile anche per una divisa diversa da quella degli altri vigili urbani è stato istituito appositamente per gli sgomberi dei rom,ha prelevato e accompagnato direttamente sui cellulari i rom che si trovavano al campo a tutti è stato notificato il decreto di espulsione e sono stati condotti direttamente al centro di detenzione di Ponte Galeria .Il campo è stato raso al suolo dalle ruspe del municipio di competenza. La provenienza dei rom che risiedevano a roma da almeno 15 anni è la bosnnia erzegonia e per una pioccola parte la romania tuttti e due paesi che attualmente discriminano i cittadini rom che li vivono.

PALESTINA

Tensione nella Citta' Vecchia di Gerusalemme, per il terzo anniversario della visita di Ariel Sharon nella Spianata delle Moschee.In seguito a quella visita prese le mosse l'Intifada palestinese nei Territori. Per prevenire dimostrazioni, centinaia di agenti di polizia sono stati dislocati attorno alla Spianata delle Moschee.

Intanto a Jenin e' stato catturato un dirigente locale della Jihad islamica, di cui le autorita' militari israeliane non hanno rivelato l'identita'. Commando dell'esercito israeliano hanno arrestato questa notte a Ramallah, in Cisgiordania, 25 militanti di Hamas. Lo riferisce stamane il quotidiano israeliano Haaretz online.Nello stesso tempo, citando la radio militare, il sito ha fatto sapere che le forze della sicurezza sono in possesso di informazioni su decine di piani terroristici contro Israele.

MORTO EDWARD SAID, VOCE E COSCIENZA DEI PALESTINESI

  • Un uomo coraggioso e con convinzioni chiare: una luce splendente nel nostro mondo confuso": con queste parole è stato ricordato Edward Said, il più conosciuto intellettuale palestinese, morto ieri negli Stati Uniti all'età di 67 anni, stroncato da una leucemia contro la quale aveva combattuto per oltre un decennio. Lo ha ricordato così Mustafà Barghouthi, segretario della Palestinian national initiative, il movimento per la democrazia che lo stesso Said aveva collaborato a promuovere, nel tentativo di dar voce a intellettuali, società civile e associazioni palestinesi. Instancabile difensore del processo di pace in Medio Oriente e portavoce della causa palestinese, studioso di imperialismo e colonialismo alla Columbia University, nel suo Orientalismo una delle sue opere più note, Said ha analizzato gli stereotipi che l'Occidente ha usato per ingannare l'Oriente. "Come palestinese in esilio, la maggior parte dei suoi scritti, sono ancora le parole di Barghouthi, deriva dalle sue memorie personali; egli è stato in grado di guardare a un futuro dove la pace è possibile. Tra le persone che hanno dato voce alla causa palestinese, sicuramente non c'è stato nessuno così ispirato e ammirato". Nato nel 1935 a Gerusalemme, quando la città faceva parte del protettorato britannico, ha trascorso la maggior parte della sua vita negli Stati Uniti. Fu studente a Princeton e ad Harvard, diventando poi un affermato critico letterario. Nel corso della sua attività ha coltivato molteplici interessi dalla letteratura alla musica alla politica. All'interno del mondo arabo è stato uno dei pochi che fin dai tempi degli accordi di Oslo del 1993, ebbe il coraggio di criticare il presidente palestinese Yasser Arafat. In Italia sono stati tradotti diversi suoi libri ed era conosciuto al grande pubblico anche attraverso una rubrica sul settimanale Internazionale.

UN VIOLENTO SISMA SUL NORD DEL GIAPPONE, VITTIME E DANNI

E' salito a due morti e almeno 420 feriti il bilancio delle violente scosse, la piu' forte di 8 gradi Richter, che hanno colpito nella notte tra ieri e oggi l'isola settentrionale giapponese di Hokkaido. Lo hanno reso noto fonti di polizia e delle squadre di soccorso. I due morti sono un uomo di circa 60 anni travolto da un auto mentre cercava di liberare la strada da cocci di bottiglie finite al suolo subito dopo le prime scosse, e un pescatore caduto sul suo peschereccio mentre cercava di rientrare in porto per sfuggire alle previste ondate di tsunami, il maremoto. Fonti ufficiali intanto hanno reso noto che un totale di 41.000 persone sono state fatte evacuare dalle zone costiere dopo il prima sisma di 8 gradi Richter avvenuto alle 04:50 locali di stamani (21.50 italiane di ieri) per sfuggire al pericolo di tsunami.

I movimenti tellurici hanno fatto tremare i palazzi e provocati gravi danni, oltre ad un incendio in un complesso petrolifero. A lungo si e' temuto che il terremoto, il cui epicentro e' stato localizzato nell' Oceano Pacifico, al largo delle coste di Tokachi, ad una distanza di circa 60 chilometri, potesse provocare i temibili tsunami, onde anomale di potenza distruttiva. E l' allarme per questo rischio e' stato revocato solo all'alba.

gror030926 (last edited 2008-06-26 09:54:58 by anonymous)