GR ORE 13,00

BAGHDAD, ALTRI 2 SOLDATI UCCISI E 4 FERITI IN IMBOSCATA

Due soldati americani sono rimasti uccisi, e quattro feriti in un'imboscata oggi a Baghdad, ha detto l'esercito americano. I soldati Usa sono caduti in un'imboscata ieri sera (attorno alle 19:00 italiane) mentre pattugliavano Sadr city, una zona molto povera, abitata da sciiti, nel nordest di Baghdad. Sempre a Sadr City, ieri mattina, un'autobomba scagliata contro una stazione di polizia ha provocato la morte di tre poliziotti e cinque civili iracheni.

MO: BATTAGLIA A RAFAH, 6 MORTI

Almeno sei palestinesi sono rimasti uccisi (fra cui due bambini) nel corso di scontri sviluppatisi stamane a Rafah (Gaza) quando ingenti forze militari israeliane hanno lanciato una vasta operazione per scoprire e distruggere una decina di tunnel utilizzati per il contrabbando di armi fra l'Egitto e la striscia di Gaza. Fonti locali riferiscono da Rafah che una aspra battaglia e' ancora in corso e che i militanti palestinesi hanno fatto esplodere decine di ordigni per contrastare l'avanzata israeliana. Un ufficiale israeliano ha detto alla radio militare che l'incursione potrebbe durare alcuni giorni. Secondo la radio militare, l' urgenza della operazione e' dovuta a notizie di intelligence secondo cui i palestinesi avrebbero tentato di introdurre nella striscia di Gaza razzi Katyuscia, con cui sarebbe loro possibile bombardare la citta' isareliana di Ashqelon. Resta intanto aperta la crisi politica iniziata ieri a Ramallah qando il premier Abu Ala ha informato il presidente Yasser Arafat di non essere piu' interessato a presiedere il nuovo governo dell'Anp. All'origine dei contrasti vi sono la stessa definizione di emergenza del nuovo governo e le prerogative del ministro degli interi Nasser Yussef, che dovrebbe comandare le forze di sicurezza palestinesi. Ad accrescere lo stato di incertezza giungono notizie contrastanti sulla salute di Arafat. I suoi collaboratori cofermano che e' indebolito, ma assicurano che espleta tutte le sue funzioni. Il settimanale 'Time' sostiene che il presidente palestinese soffre di un tumore allo stomaco. Israele, da parte sua, ha precisato che in caso di necessita' al Rais sara' consentito di recarsi all'estero per le cure del caso. Ma non esiste per ora da parte israeliana alcun impegno che egli possa poi fare ritorno nei Territori.

BOLIVIA: SCIOPERI

Il presidente della Bolivia, Gonzalo Sanchez de Lozada ha assicurato ieri sera che non esiste alcun progetto gia' definito di vendita di gas all'estero, come sostiene una minoranza che vuole dividere il paese. In un messaggio radiotelevisivo alla nazione, il capo dello stato ha insistito sul fatto che non esiste un progetto di fattibilita' per una vendita che ha bisogno di un compratore che per ora non c'e. Da oltre tre settimane vari settori sociali sono in agitazione nel paese con una serie di rivendicazioni, la principale delle quali e' appunto il rifiuto del progetto di vendere il gas nazionale a Usa e Messico senza alcun trattamento industriale previo in Bolivia. Da 12 giorni, inoltre, e' in corso uno sciopero a tempo indeterminato che ieri ha causato scontri fra minatori e polizia a El Alto, con un bilancio di tre morti e 20 feriti. Senza fare alcun riferimento a questi cruenti incidenti, Sanchez de Lozada ha aggiunto che domani (per oggi) si festeggeranno 21 anni dal ritorno alla democrazia della Bolivia con il presidente Hernan Siles Suazo. Ebbene - ha concluso - la democrazia e' liberta' ma anche rispettare i diritti degli altri. Nessun governo, e neppure il mio, potra' mai accettare che una minoranza impedisca ai cittadini di muoversi liberamente

NEPAL NUOVE VITTIME MALGRADO TREGUA RELIGIOSA

Nella giornata di ieri l’esercito nepalese ha ucciso tre ribelli maoisti in scontri nel distretto occidentale di Kailali mentre quattro poliziotti sono rimasti vittime della guerriglia nel distretto orientale di Udayapur. E’ stata così interrotta la tregua annunciata dai ribelli in occasione maggiore festività indù del calendario nepalese, il Dashain, e che durava da otto giorni senza incidenti gravi. Oggi, venerdì, è l’ultimo giorno della temporanea sospensione delle ostilità. La stampa locale descrive l’uccisione dei quattro agenti come l’esito di un’imboscata nella foresta di Chure nei pressi della cittadina di Triyuga, in cui sono rimati feriti anche altri sei poliziotti, di cui tre gravemente. In Nepal nel 1996 è scoppiata una ribellione maoista il cui scopo è il rovesciamento della monarchia costituzionale e l’instaurazione di un governo comunista che, tra le prime cose, provvede ad una radicale riforma agraria. Si stima che il conflitto abbia causato fino ad oggi tra le 7mila e 8mila vittime, la maggior parte delle quali negli ultimi due anni dopo il fallimento di un primo tentativo di negoziato di pace nel 2001. Recentemente non è andato a buon fine neanche un secondo processo di pace, avviato all’inizio di quest’anno e interrotto dai maoisti lo scorso mese dopo tre round negoziali.

Nobel pace a Shirin Ebadi

Shirin Ebadi ha ricevuto il premio Nobel per la Pace per i suoi sforzi per la democrazia e i diritti umani, specialmente per i diritti delle donne e dei bambini. Ebadi ha 56 anni. E' laureata in legge all'Universita' di Teheran. E' stata nominata presidente del tribunale di Teheran dal 1975, ma dopo la rivoluzione del 1979 e' stata costretta a dimettersi. Ebadi,undicesima donna a vincere il Premio di 1,32 mln di euro,e' stata scelta tra 165 candidati, incluso Papa Giovanni Paolo II.