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GR ORE 19.30

Genova

Si è aperto questa mattina alle nove e trenta il processo ai 26 compagnie compagne accusati di devastazione e saccheggio nell'ambito delle manifestazioni durante il g8 del 2001 La Procura ha riformulato i capi di imputazione, riducendo le parti offese da 400 a 40. I difensori hanno presentato alcune eccezioni che riguardano principalmente irregolarità di notifiche agli indagati

Il Tribunale questa mattina era blindato: tutte le strade vicino a Palazzo di Giustizia erano presidiate dalle Forze dell' Ordine. Era schierato il battaglione Mobile dei Carabinieri, il Reparto Celere della Polizia di Stato mentre l' entrata del Tribunale era' bloccata da un reparto dell' antiterrorismo della Guardia di Finanza che ha identificato le persone che entrano. Erano abilitati ad entrare soltanto gli avvocati e il personale del Tribunale. E' stata rimandata a domani l'udienza e le prossime sono state fissate per i giorni 2 e 3 dicembre e 9 e 10 dicembre.

Intanto nell'ambito delle altre inchieste sul G8 il pubblico ministero Francesco Cardona ha inviato sette nuovi avvisi di garanzia. Gli hanno ricevuti Spartaco Mortola, ex capo della Digos Genovese, il suo braccio destro Alessandro Perugini e cinque nuovi collaboratori. Le accuse sono di abuso d'ufficio, falso, calunnie e minacce e si riferiscono ai pestaggi di alcuni manifestanti.

Ascoltiamo i contributi audio di Simonetta Crisci, avvocata presente all'udienza e di Paolo dei Cobas di Genova sul presidio che si è tenuto questa mattina

Roma

Sono state sgomberate questa mattina le case occupate di Borgo Pio, da anni abitate da nuclei familiari. Lo sgombero è avvenuto nonostante non siano state mantenute le promesse di trovare una soluzione da parte dell'assessorato alla casa. I sette nuclei familiari saranno provvisoroiamente alloggiati in un residens a Forte Boccea a seguito di una mobilitazione.

Ascoltiamo la corrispondenza di Salvatore del Coordinamento cittadino di lotta per la casa del centro storico

Roma

questa mattina gli/le studenti delle facoltà di sociologia e scienze della comunicazione di roma sono scesi in strada, bloccando il traffico di via salaria e piazza fiume, per denunciare la condizione di invivibilità della facoltà e impedire il trasferimento nella sede di tor sapienza

Ascoltiamo una registrazione di questa mattina

Scanzano

Stammattina si è tenuta a Palazzo Chigi la riunione tra i ministri sul caso del deposito nazionale delle scorie nucleari, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Presenti i ministri delle Attivita' Produttive, Antonio Marzano, dell'Ambiente, Altero Matteoli, dell' Interno, Giuseppe Pisanu e dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi. Alle 14,30 di oggi la commissione Ambiente della Camera ha iniziato l'esame del testo del decreto che individua in Scanzano Jonico il sito del deposito. Il ministro dell'ambiente, Altero Matteoli, ha confermato la disponibilità di esaminare la possibilità di emendare il decreto sulle scorie nucleari durante il Consiglio dei Ministri previsto giovedì. C'è l'ipotesi di un emendamento: Scanzano rimane il sito ideale per il "cimitero" delle scorie, ma si dovrebbero aggiungere un'altra ventina di località da inserire come possibile scelta.

Continua, intanto, la protesta dei residenti, che ormai ad oltranza bloccano da quasi due settimane l'autostrada Salerno-Reggio Calabria tra Lagonegro e Lauria.

Forti disagi a causa dei blocchi anche sulla statale 106 Jonica al confine tra Puglia e Basilicata nella zona tra Metaponto e Scanzano e nei pressi di Nova Siri al confine tra Basilicata e Calabria, sulla Matera-Altamura, sull'Appia nel territorio di Pomarico sempre in provincia di Matera, nella zona di Maratea e nei pressi di Grassano e Pisticci. Anche la stazione di Metaponto sulla Taranto-Reggio Calabria è bloccata da giorni con gravi problemi per tutto il traffico ferroviario tra l'Adriatica e Villa S.Giovanni. Dalle prime ore di stamani risultano bloccate tutte le strade intorno a Laterza nel tarantino dove la Coldiretti e la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) hanno promosso una manifestazione di protesta con lo slogan "Scanzano è la Puglia".

Ulteriori aggiornamenti li ascoltiamo da Patrizio del Coordinamento antinucleare di Scanzano

Migranti

Sono 152 i migranti avvistati questa mattina sei miglia da Lampedusa e soccorsi nella mattinata. Appena sbarcati, uno di loro, ritenuto lo scafista della traversata, e' stato fermato da agenti della Guardia di finanza. L'uomo e' di origine palestinese come il restodei migranti. Per cinque di loro si e' reso necessario il ricorso a cure mediche in quanto stremati dal lungo viaggio. Le loro condizioni non destano comunque preoccupazione. Prima di loro erano sbarcati altri cento migranti . Tutti sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, all'interno del quale, dopo gli ultimi due sbarchi si trovano oltre 500 persone. Circa la meta' di loro, in gruppi di 120, hanno lasciato Lampedusa con due aerei e sono stati trasferiti al Centro di accoglienza di Crotone

Migranti due

Vi proponiamo una vicenda di ordinaria follia che riguarda un gruppo di donne rumene, profughe che vivono a Napoli. Ascoltiamo direttamente dalla corrispondenza registrata con Stefania del Coordinamento Donne Napoletane.

Diritto d'asilo

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Ruud Lubbers, ieri ha criticato il progetto di direttiva europea sulle procedure d’asilo il cui scopo è di armonizzare la materia tra le nazioni europee, ma che, secondo Lubbers, fornisce solo un livello minimo di tutela rischiando di erodere in materia sostanziale gli standard di protezione. In una lettera indirizzata al presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, attuale presidente di turno dell'Unione Europea, Lubbers ha affermato che se il testo della direttiva non sarà migliorato in maniera significativa, sarebbe meglio stralciarlo dall'agenda e attendere un "momento più propizio". Lubbers ha ribadito il pieno sostegno dell’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur) al processo di armonizzazione in ambito UE. Ma la direttiva sulle procedure d'asilo – avverte Lubbers nella lettera - dovrebbe mirare a standard elevati di protezione dei rifugiati e costituire un impegno per il raggiungimento di un livello di armonizzazione che sia veramente significativo. Le preoccupazioni dell’Acnur rispetto alla direttiva europea in fieri riguardano otto diversi punti, ed in particolare la nozione di ‘Paese sicuro’, le procedure alla frontiere per chiedere asilo e il diritto di rimanere nel Paese durante il ricorso in caso la richiesta di protezione umanitaria sia stata rigettata. Il numero dei richiedenti asilo arrivati nei paesi dell'UE durante la prima metà del 2003 ha registrato una notevole diminuzione rispetto agli anni precedenti (circa 150mila nel periodo gennaio-giugno), e il numero globale di nuove domande d'asilo è nettamente inferiore a quello dei primi anni '90, quando scoppiarono una serie di conflitti nei Balcani, e la sola Germania ricevette 438mila richiedenti asilo in un solo anno.

CARCERE

Nelle carceri italiane i detenuti si tolgono la vita con una frequenza 19 volte maggiore rispetto alle persone libere. E spesso lo fanno negli istituti dove le condizioni di vita sono peggiori. E' il dossier 'Morire di carcere', realizzato dalla rivista 'Ristretti orizzonti' e presentato oggi a Roma, a richiamare l'attenzione sul fenomeno. Il numero maggiore di suicidi avviene al sud e nelle isole, soprattutto in Sardegna e nei primi giorni dall'ingresso in carcere.

QUERELA

Mediaset ha reso noto di aver avviato un'azione civile e una querela penale per diffamazione a seguito del programma Raiot andato in onda lo scorso 16 novembre, su Raitre. "L'azione legale è rivolta contro Rai, Studio Uno (produttore del programma), Sabina Guzzanti (conduttrice e autrice), gli altri autori del programma e il direttore di Raitre Paolo Ruffini quale delegato al controllo della trasmissione" scrive in una nota la società specificando che la richiesta di risarcimento in sede civile per i danni morali e patrimoniali subiti "è pari a 20 milioni di euro".

ESTERI

PERU': gruppo di famigliari chiede risarcimento per violazioni dei diritti umani

Un gruppo di familiari delle vittime della violenza politica in Perú ha chiesto al governo del presidente Alejandro Toledo di pagare delle riparazioni individuali come risarcimento per i due decenni nei quali “le forze armate hanno posto in essere una sistematica pratica di violazioni dei diritti umani”. Lo ha riferito il Coordinamento nazionale dei diritti umani, secondo cui le famiglie delle vittime ritengono insufficiente l’erogazione dei due milioni 845mila soles (circa 815 milioni di euro) a titolo di risarcimento collettivo per le violenze e i crimini delle forze armate, e chiedono il pagamento di somme individuali. Nei due decenni 1980-2000, secondo il rapporto presentato lo scorso 28 agosto dalla Commissione per la verità e la riconciliazione (Cvr), ci furono più di 69mila tra morti e ‘desaparecidos’, di cui almeno il 40 per cento da attribuire alle forze di sicurezza ed ai paramilitari di estrema destra, tra i quali il gruppo ‘Colina’, la cui attività la magistratura pone in relazione con l’ex presidente Alberto Fujimori ed il suo consigliere Vladimiro Montesinos.[LL]

Solo giovedì scorso a Lima, in Perù, la Polizia Nazionale, in assetto antisommossa, si è scagliata a colpi di manganello, gas lacrimogeni, pugni e calci, contro bambini e adolescenti che fanno parte dei Movimenti dei bambini ed adolescenti lavoratori organizzati peruviani (Nats), radunati in occasione dell'anniversario dell'approvazione della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia. Avevano organizzato una manifestazione per richiamare l'attenzione delle autorità sulla grave situazione in cui versa l'infanzia peruviana, che è stata appunto duramente repressa.

Iran

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno raggiunto un accordo di compromesso con gli Stati Uniti su una risoluzione Onu che ammonisce l'Iran per aver nascosto per 18 anni le sue passate attività nucleari in violazione del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Lo si apprende dal sito Internet della Bbc che precisa, citando fonti diplomatiche, che l'accordo è stato raggiunto dopo cinque giorni di colloqui e che sarà discusso domani dai governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Un diplomatico occidentale, a Vienna, ha dichiarato all'emittente britannica che la nuova risoluzione dovrebbe essere considerata accettabile da tutti e 35 i membri del Consiglio direttivo dell'Aiea. Londra, Parigi e Berlino sono riuscite ad avere la meglio su Washington che voleva inserire nel testo un'esplicita minaccia di un'azione del Consiglio di sicurezza dell'Onu contro l'Iran. Pare comunque che il nuovo testo sia formulato con una terminologia più forte di quello avanzato la settimana scorsa dalle tre potenze europee. Quest'ultimo esortava l'Iran a continuare nel suo impegno di aprire i suoi siti nucleari a ispezioni più severe da parte dell'Aiea. Gli Stati Uniti accusano l'Iran di star sviluppando segretamente armi nucleari. L'Aiea invece, sebbene accusi Teheran di aver violato il Tnp per quasi due decenni, sostiene che non vi siano le prove di un programma iraniano di armamenti nucleari.

Iraq

Tre iracheni sono rimasti feriti oggi dallo scoppio di un ordigno esplosivo all'entrata del principale albergo di Kirkuk, nel nord-est dell'Iraq. Due sono poliziotti che facevano la guardia all'hotel, il terzo e' un impiegato, ha detto il capitano Adel Ibrahim, aggiungendo che due dei feriti si trovano in gravi condizioni. Il Kirkuk Palace , situato nel centro cittadino, ospita in genere personale della compagnia petrolifera americana Kbr, di diverse compagnie turche e giornalisti stranieri - ha spiegato l'ufficiale. Tre altri irakeni invece sono stati uccisi dalle forze statunitensi,

Intanto a NASSIRIYA un militare del contingente italiano in Iraq e' rimasto lievemente ferito, stamani, da un colpo di kalashnikov di ricaduta.

Tre iracheni sono stati uccisi oggi da soldati americani presso Falluja mentre stavano, secondo quanto afferma l'esercito Usa, ponendo una mina su una autostrada.

Guerra e Media: il bue dice cornuto all'asino

Greg Dyke, direttore generale della Bbc, ha accusato i media americani di avere prodotto servizi giornalistici sbilanciati sulla guerra in Iraq. Su 840 esperti intervistati dalle testate americane dall'inizio della guerra, ha fatto presente Dyke, solo quattro erano contrari al conflitto. Le testate giornalistiche dovrebbero operare bilanciando le loro coperture, non suonando il tamburo a favore di una parte o di un'altra... chissà cosa fa pensare ai media inglesi di essere così diversi...?!

Palestina

Il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat ha affermato che l'asserita disponibilita' israeliana a iniziative unilaterali in caso di fallimento dei negoziati di pace dimostra che il primo ministro Ariel Sharon non vuole l' applicazione della 'Road Map', appoggiata dagli Stati Uniti. I mezzi di informazione israeliani hanno riferito che Sharon potrebbe smantellare alcuni insediamenti ebraici e tracciare poi il confine di uno Stato palestinese lungo il controverso 'muro di sicurezza' in costruzione in Cisgiordania. Cio' significa che non vogliono fare la pace, questo e' contro la Road Map, ha detto Arafat in un'intervista concessa ieri sera alla Reuters nel suo quartier generale di Ramallah, dove e' confinato da quasi due anni. Gli israeliani stanno seguendo questo piano per sfuggire all'applicazione della Road Map, ha aggiunto. Il presidente dell'Anp ha altresi' messo in dubbio la disponibilita' di Israele a un cessate il fuoco: Perche' funzioni, ci dev'essere una forte spinta, e occorre inviare, se non forze Onu, almeno osservatori Onu, ha affermato. Dal canto suo, il primo ministro palestinese Ahmed Qrei (Abu Ala) si e' detto favorevole a qualsiasi iniziativa unilaterale per smantellare colonie ebraiche dai Territori occupati solo se cio' condurra' all'applicazione della Road Map. Secondo Abu Ala, perche' vi sia un vero progresso occorre che Israele cessi la sua occupazione di terre palestinesi, tolga i posti di blocco militari intorno alle citta' della Cisgiordania e consenta ad Arafat di muoversi liberamente.

Israele

L'esercito israeliano ha arrestato oggi sette militanti ricercati nel corso di un'operazione militare svoltasi nella notte in Cisgiordania. Secondo quanto comunicato, le persone arrestate sarebbero membri di Hamas e attivisti Tanzim e del partito Fatah che fa capo al leader palestinese Yasser Arafat. Questa mattina, inoltre, si è verificato uno scontro a fuoco tra le truppe israeliane e un gruppo di palestinesi nei pressi dell'insediamento di Neve Dekalim, a Gaza. Gli spari non hanno provocato danni rilevanti o feriti.

Messico

Approda alle Nazioni Unite il caso delle centinaia di giovani donne rapite, stuprate, torturate e uccise negli ultimi dieci anni a Ciudad Juarez, citta' messicana alla frontiera con il Texas. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la rappresentante della campagna 'Stop all'impunita'- Mai piu' una vittima', Lydya Alpizar, ha presentato una denuncia al Palazzo di Vetro sugli omicidi in serie di giovani donne susseguitisi dal 1993 ad oggi a Juarez. Alpizar rappresenta l'organizzazione per i diritti umani Elige, una delle Ong che ha dato maggiore impulso alla campagna internazionale di denuncia della catena di misteriosi omicidi. A Ciudad Juarez, considerata una delle citta' piu' violente del Messico nonche' crocevia del traffico di stupefacenti verso gli Stati Uniti, dal 1993 ad oggi sono state rapite, stuprate, torturate e uccise almeno 263 giovani donne, e altre 4.587 risultano misteriosamente scomparse. Secondo alcune Ong messicane, le vittime accertate sarebbero almeno 375. E' molto importante sollevare il caso di Juarez nei fori internazionali piu' importanti affinche' il governo messicano si renda conto che non si tratta di un problema locale ma nazionale e si decida ad affrontarlo seriamente, ha detto in una conferenza stampa Alpizar. La denuncia dell'attivista giunge a poche ore di distanza da quella del presidente della Commissione messicana per i diritti umani, Jose' Luis Soberanes, il quale ha puntato il dito contro le gravi irregolarita riscontrate nelle indagini. Abbiamo accertato negligenze, omissioni e menzogne da parte delle autorita' cittadine, statali e federali, ha detto Soberanes nel corso di un'audizione al Senato. L'ombudsman ha inoltre presentato un rapporto di 1.500 pagine nel quale si sostiene che le omissioni ed i ritardi riscontrati nei verbali delle indagini dipendono dall'appartenenza delle vittime ai gruppi sociali piu' vulnerabili: donne, povere, giovani o adolescenti, operaie.

Povertà

Il numero delle persone che soffrono la fame e' di nuovo cresciuto dopo essere sceso in modo costante nella prima meta' degli anni '90. E' quanto afferma il rapporto annuale sulla fame della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura presentato oggi in contemporanea a Berlino, Madrid e Washington. . Il numero delle persone sottonutrite nei paesi in via di sviluppo, che si era ridotto di 37 milioni di unita' nella prima meta' degli anni '90, e' tornato a crescere di 18 milioni nella seconda meta' del decennio. Ogni anno il rapporto SOFI esamina lo stato della fame nel mondo e valuta i progressi fatti nel tentativo di ridurla. La FAO stima che negli anni 1999-2001, l'ultimo periodo per il quale i dati sono disponibili, a livello mondiale le persone sottonutrite erano 842 milioni. Questo ammontare e' cosi' distribuito: 10 milioni nei paesi industrializzati, 34 milioni nei paesi in transizione e 798 milioni nei paesi in via di sviluppo. A livello regionale solo l'America Latina ed i Carabi hanno registrato un calo nel numero delle persone sottonutrite a partire dalla meta' degli anni '90.

GR ORE 13.00

Genova

Si è aperto questa mattina alle nove e trenta il processo ai 26 compagnie compagne accusati di devastazione e saccheggio nell'ambito delle manifestazioni durante il g8 del 2001 Tribunale blindato: tutte le strade vicino a Palazzo di Giustizia sono presidiate dalle Forze dell' Ordine. E' schierato il battaglione Mobile dei Carabinieri, il Reparto Celere della Polizia di Stato mentre l' entrata del Tribunale e' bloccata da un reparto dell' antiterrorismo della Guardia di Finanza che sta operando un primo screening sulle persone che entrano. Sono abilitati ad entrare soltanto gli avvocati e il personale del Tribunale.

  • Intanto nell'ambito delle altre inchieste sul G8 il pubblico ministero Francesco Cardona ha inviato sette nuovi avvisi di garanzia. Gli hanno ricevuti Spartaco Mortola, ex capo della Digos Genovese, il suo braccio destro Alessandro Perugini e cinque nuovi collaboratori. Le accuse sono di abuso d'ufficio, falso, calunnie e minacce e si riferiscono ai pestaggi di alcuni manifestanti.

Roma

E' in corso lo sgombero delle case occupate di Borgo Pio, da anni abitate da nuclei familiari. Lo sgombero avviene nonostante non siano state mantenute le promesse di trovare una soluzione da parte dell'assessorato alla casa.

Roma

Bliocchi stradali oggi inn via salaria organizzati dagli studenti di Sociologia e scienze della comunicazione, in protesta contro il trasferimento della loro sede nei pressi del raccordo anulare

Scanzano

E' cominciata a Palazzo Chigi la riunione tra i ministri sul caso del deposito nazionale delle scorie nucleari, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Presenti i ministri delle Attivita' Produttive, Antonio Marzano, dell'Ambiente, Altero Matteoli, dell' Interno, Giuseppe Pisanu e dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi. Il decreto che individua in Scanzano Jonico il sito del deposito, arriverà in commissione Ambiente della Camera nel primo pomeriggio. Continua, intanto, la protesta dei residenti, che ormai ad oltranza bloccano da quasi due settimane l'autostrada Salerno-Reggio Calabria tra Lagonegro e Lauria.

Forti disagi a causa dei blocchi anche sulla statale 106 Jonica al confine tra Puglia e Basilicata nella zona tra Metaponto e Scanzano e nei pressi di Nova Siri al confine tra Basilicata e Calabria, sulla Matera-Altamura, sull'Appia nel territorio di Pomarico sempre in provincia di Matera, nella zona di Maratea e nei pressi di Grassano e Pisticci. Anche la stazione di Metaponto sulla Taranto-Reggio Calabria è bloccata da giorni con gravi problemi per tutto il traffico ferroviario tra l'Adriatica e Villa S.Giovanni. Dalle prime ore di stamani risultano bloccate tutte le strade intorno a Laterza nel tarantino dove la Coldiretti e la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) hanno promosso una manifestazione di protesta con lo slogan "Scanzano è la Puglia".

Migranti

Sono 152 i migranti avvistati questa mattina sei miglia da Lampedusa e soccorsi poco fa. Appena sbarcati, uno di loro, ritenuto lo scafista della traversata, e' stato fermato da agenti della Guardia di finanza. L'uomo e' di origine palestinese come il restodei migranti. Per cinque di loro si e' reso necessario il ricorso a cure mediche in quanto stremati dal lungo viaggio. Le loro condizioni non destano comunque preoccupazione. Prima di loro erano sbarcati altri cento migranti . Tutti sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, all'interno del quale, dopo gli ultimi due sbarchi si trovano oltre 500 persone. Circa la meta' di loro, in gruppi di 120, lasceranno Lampedusa con due aerei. Il primo trasferimento e' previsto a mezzogiorno, l'altro nelle prime ore del pomeriggio.I migranti sono stati trasferiti al Centro di accoglienza di Crotone

Migranti due

Le autorita' marittime greche hanno individuato un battello in difficolta' con circa 70 migranti a bordo nelle acque territoriali turche dell'Egeo, nei pressi della piccola isola greca di Farmakonissi. Lo si e' appreso da fonti del ministero della marina percantile greca. Il battello, di legno, imbarca acqua ma per il momento non rischia di affondare. A bordo ci sono circa 70 personei. Noi abbiamo avvertito le autorita' turche e aspettiamo loro direttive, pronti a portare aiuto, ha detto un portavoce del ministero greco.

Diritto d'asilo

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Ruud Lubbers, ieri ha criticato il progetto di direttiva europea sulle procedure d’asilo il cui scopo è di armonizzare la materia tra le nazioni europee, ma che, secondo Lubbers, fornisce solo un livello minimo di tutela rischiando di erodere in materia sostanziale gli standard di protezione. In una lettera indirizzata al presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, attuale presidente di turno dell'Unione Europea, Lubbers ha affermato che se il testo della direttiva non sarà migliorato in maniera significativa, sarebbe meglio stralciarlo dall'agenda e attendere un "momento più propizio". Lubbers ha ribadito il pieno sostegno dell’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur) al processo di armonizzazione in ambito UE. Ma la direttiva sulle procedure d'asilo – avverte Lubbers nella lettera - dovrebbe mirare a standard elevati di protezione dei rifugiati e costituire un impegno per il raggiungimento di un livello di armonizzazione che sia veramente significativo. Le preoccupazioni dell’Acnur rispetto alla direttiva europea in fieri riguardano otto diversi punti, ed in particolare la nozione di ‘Paese sicuro’, le procedure alla frontiere per chiedere asilo e il diritto di rimanere nel Paese durante il ricorso in caso la richiesta di protezione umanitaria sia stata rigettata. Il numero dei richiedenti asilo arrivati nei paesi dell'UE durante la prima metà del 2003 ha registrato una notevole diminuzione rispetto agli anni precedenti (circa 150mila nel periodo gennaio-giugno), e il numero globale di nuove domande d'asilo è nettamente inferiore a quello dei primi anni '90, quando scoppiarono una serie di conflitti nei Balcani, e la sola Germania ricevette 438mila richiedenti asilo in un solo anno.

Iran

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno raggiunto un accordo di compromesso con gli Stati Uniti su una risoluzione Onu che ammonisce l'Iran per aver nascosto per 18 anni le sue passate attività nucleari in violazione del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Lo si apprende dal sito Internet della Bbc che precisa, citando fonti diplomatiche, che l'accordo è stato raggiunto dopo cinque giorni di colloqui e che sarà discusso domani dai governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Un diplomatico occidentale, a Vienna, ha dichiarato all'emittente britannica che la nuova risoluzione dovrebbe essere considerata accettabile da tutti e 35 i membri del Consiglio direttivo dell'Aiea. Londra, Parigi e Berlino sono riuscite ad avere la meglio su Washington che voleva inserire nel testo un'esplicita minaccia di un'azione del Consiglio di sicurezza dell'Onu contro l'Iran. Pare comunque che il nuovo testo sia formulato con una terminologia più forte di quello avanzato la settimana scorsa dalle tre potenze europee. Quest'ultimo esortava l'Iran a continuare nel suo impegno di aprire i suoi siti nucleari a ispezioni più severe da parte dell'Aiea. Gli Stati Uniti accusano l'Iran di star sviluppando segretamente armi nucleari. L'Aiea invece, sebbene accusi Teheran di aver violato il Tnp per quasi due decenni, sostiene che non vi siano le prove di un programma iraniano di armamenti nucleari.

Iraq

Tre iracheni sono rimasti feriti oggi dallo scoppio di un ordigno esplosivo all'entrata del principale albergo di Kirkuk, nel nord-est dell'Iraq. Due sono poliziotti che facevano la guardia all'hotel, il terzo e' un impiegato, ha detto il capitano Adel Ibrahim, aggiungendo che due dei feriti si trovano in gravi condizioni. Il Kirkuk Palace , situato nel centro cittadino, ospita in genere personale della compagnia petrolifera americana Kbr, di diverse compagnie turche e giornalisti stranieri - ha spiegato l'ufficiale. Tre altri irakeni invece sono stati uccisi dalle forze statunitensi,

  • NASSIRIYA - Un militare del contingente italiano in Iraq e' rimasto lievemente ferito, stamani, da un colpo di kalashnikov di ricaduta. L'episodio e' avvenuto alle 8 locali (le 6 in Italia), a Nassiriya. Il militare - Stefano Ridolfi, 28 anni, di Quartu Sant'Elena (Cagliari) - ha gia' avvertito personalmente il padre di quanto e' accaduto.

Tre iracheni sono stati uccisi oggi da soldati americani presso Falluja mentre stavano ponendo una mina su una autostrada. Lo ha detto l'esercito Usa, aggiungendo che si trattava di un ordigno esplosivo artigianale. I soldati, che erano di pattuglia, appena si sono accorti dei propositi di cinque uomini che armeggiavano sull'autostrada, hanno sparato uccidendo tre di essi. Gli altri due sono riusciti a fuggire. I militari sono della I divisione fanteria aggregata alla 82/ma divisione aerotrasportata. 25/11/2003 10:46

Palestina

Il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat ha affermato che l'asserita disponibilita' israeliana a iniziative unilaterali in caso di fallimento dei negoziati di pace dimostra che il primo ministro Ariel Sharon non vuole l' applicazione della 'Road Map', appoggiata dagli Stati Uniti. I mezzi di informazione israeliani hanno riferito che Sharon potrebbe smantellare alcuni insediamenti ebraici e tracciare poi il confine di uno Stato palestinese lungo il controverso 'muro di sicurezza' in costruzione in Cisgiordania. Cio' significa che non vogliono fare la pace, questo e' contro la Road Map, ha detto Arafat in un'intervista concessa in serata alla Reuters nel suo quartier generale di Ramallah, dove e' confinato da quasi due anni. Gli israeliani stanno seguendo questo piano per sfuggire all'applicazione della Road Map, ha aggiunto. Il presidente dell'Anp ha altresi' messo in dubbio la disponibilita' di Israele a un cessate il fuoco: Perche' funzioni, ci dev'essere una forte spinta, e occorre inviare, se non forze Onu, almeno osservatori Onu, ha affermato. Dal canto suo, il primo ministro palestinese Ahmed Qrei (Abu Ala) si e' detto favorevole a qualsiasi iniziativa unilaterale per smantellare colonie ebraiche dai Territori occupati solo se cio' condurra' all'applicazione della Road Map. Secondo Abu Ala, perche' vi sia un vero progresso occorre che Israele cessi la sua occupazione di terre palestinesi, tolga i posti di blocco militari intorno alle citta' della Cisgiordania e consenta ad Arafat di muoversi liberamente.

Israele

Les colons israéliens ont présenté mardi les grandes lignes d'un "plan de paix" excluant la création d'un Etat palestinien ou le démantèlement de la moindre colonie, en réponse à "l'Initiative de Genève" et à la "feuille de route".Ce plan prévoit "l'éradication du terrorisme, l'abandon du principe de la paix en échange des territoires, une autonomie administrative pour les Arabes et un accord final régional excluant la création d'un Etat palestinien ou le démantèlement de colonies", a indiqué à la radio militaire un chef colon Ben Tzvi Lieberman.Selon la radio publique, ce plan, mis au point par 14 députés d'extrême-droite et du Likoud, le parti du Premier ministre Ariel Sharon, prévoit une division des territoires israéliens et palestiniens en 10 cantons.Dans les deux cantons qui leur seraient réservés, les Palestiniens qui en feront la demande pourraient voter pour les législatives dans le cadre d'un scrutin par canton qui assurerait "une majorité juive automatique au parlement".Le Premier ministre serait juif, tandis qu'un Arabe pourrait devenir vice-Premier ministre, a ajouté la radio."Ce plan est une réponse à l'Initiative de Genève et à la feuille de route, qui constituent de très mauvaises solutions", a ajouté M. Lieberman, un des dirigeants du Conseil des implantations de Judée-Samarie (Cisjordanie) et de la bande de Gaza."L'Initiative de Genève", qui doit être lancée officiellement le 1er décembre, a été préparée par des politiciens de l'opposition israélienne, dont l'ex-ministre travailliste Yossi Beilin, et d'anciens responsables palestiniens, dont l'ex-ministre Yasser Abed Rabbo

Isarele

L'esercito israeliano ha arrestato oggi sette militanti ricercati nel corso di un'operazione militare svoltasi nella notte in Cisgiordania. Secondo quanto comunicato, le persone arrestate sarebbero membri di Hamas e attivisti Tanzim e del partito Fatah che fa capo al leader palestinese Yasser Arafat. Questa mattina, inoltre, si è verificato uno scontro a fuoco tra le truppe israeliane e un gruppo di palestinesi nei pressi dell'insediamento di Neve Dekalim, a Gaza. Gli spari non hanno provocato danni rilevanti o feriti.

Colombia

  • guerriglieri colombiani dell’Esercito di Liberazione Nazionale (Eln) hanno rilasciato oggi due turisti europei sequestrati a settembre nella regione di Sierra Nevada di Santa Marta, nel nord della Colombia. Asier Huegun, spagnolo, e Reinhilt Weigel, tedesca, sono stati prelevati in una località segreta nella giungla da un elicottero della Croce Rossa, che li ha portati a Valledupar, nella Colombia settentrionale. La liberazione era stata annunciata la scorsa settimana, quando i guerriglieri avevano chiesto in cambio che le organizzazioni internazionali si occupassero maggiormente della situazione umanitaria in questa regione del Paese.

Nelle mani dell'Eln restano ancora quattro turisti israeliani ed uno inglese.

Messico

Approda alle Nazioni Unite il caso delle centinaia di giovani donne rapite, stuprate, torturate e uccise negli ultimi dieci anni a Ciudad Juarez, citta' messicana alla frontiera con il Texas. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la rappresentante della campagna 'Stop all'impunita'- Mai piu' una vittima', Lydya Alpizar, ha presentato una denuncia al Palazzo di Vetro sugli omicidi in serie di giovani donne susseguitisi dal 1993 ad oggi a Juarez. Alpizar rappresenta l'organizzazione per i diritti umani Elige, una delle Ong che ha dato maggiore impulso alla campagna internazionale di denuncia della catena di misteriosi omicidi. A Ciudad Juarez, considerata una delle citta' piu' violente del Messico nonche' crocevia del traffico di stupefacenti verso gli Stati Uniti, dal 1993 ad oggi sono state rapite, stuprate, torturate e uccise almeno 263 giovani donne, e altre 4.587 risultano misteriosamente scomparse. Secondo alcune Ong messicane, le vittime accertate sarebbero almeno 375. E' molto importante sollevare il caso di Juarez nei fori internazionali piu' importanti affinche' il governo messicano si renda conto che non si tratta di un problema locale ma nazionale e si decida ad affrontarlo seriamente, ha detto in una conferenza stampa Alpizar. La denuncia dell'attivista giunge a poche ore di distanza da quella del presidente della Commissione messicana per i diritti umani, Jose' Luis Soberanes, il quale ha puntato il dito contro le gravi irregolarita riscontrate nelle indagini. Abbiamo accertato negligenze, omissioni e menzogne da parte delle autorita' cittadine, statali e federali, ha detto Soberanes nel corso di un'audizione al Senato. L'ombudsman ha inoltre presentato un rapporto di 1.500 pagine nel quale si sostiene che le omissioni ed i ritardi riscontrati nei verbali delle indagini dipendono dall'appartenenza delle vittime ai gruppi sociali piu' vulnerabili: donne, povere, giovani o adolescenti, operaie.

Povertà

Il numero delle persone che soffrono la fame e' di nuovo cresciuto dopo essere sceso in modo costante nella prima meta' degli anni '90. E' quanto afferma il rapporto annuale sulla fame della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura presentato oggi in contemporanea a Berlino, Madrid e Washington. . Il numero delle persone sottonutrite nei paesi in via di sviluppo, che si era ridotto di 37 milioni di unita' nella prima meta' degli anni '90, e' tornato a crescere di 18 milioni nella seconda meta' del decennio. Ogni anno il rapporto SOFI esamina lo stato della fame nel mondo e valuta i progressi fatti nel tentativo di ridurla. La FAO stima che negli anni 1999-2001, l'ultimo periodo per il quale i dati sono disponibili, a livello mondiale le persone sottonutrite erano 842 milioni. Questo ammontare e' cosi' distribuito: 10 milioni nei paesi industrializzati, 34 milioni nei paesi in transizione e 798 milioni nei paesi in via di sviluppo. A livello regionale solo l'America Latina ed i Carabi hanno registrato un calo nel numero delle persone sottonutrite a partire dalla meta' degli anni '90.

GR ORE 9.30

Iran

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno raggiunto un accordo di compromesso con gli Stati Uniti su una risoluzione Onu che ammonisce l'Iran per aver nascosto per 18 anni le sue passate attività nucleari in violazione del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Lo si apprende dal sito Internet della Bbc che precisa, citando fonti diplomatiche, che l'accordo è stato raggiunto dopo cinque giorni di colloqui e che sarà discusso domani dai governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Un diplomatico occidentale, a Vienna, ha dichiarato all'emittente britannica che la nuova risoluzione dovrebbe essere considerata accettabile da tutti e 35 i membri del Consiglio direttivo dell'Aiea. Londra, Parigi e Berlino sono riuscite ad avere la meglio su Washington che voleva inserire nel testo un'esplicita minaccia di un'azione del Consiglio di sicurezza dell'Onu contro l'Iran. Pare comunque che il nuovo testo sia formulato con una terminologia più forte di quello avanzato la settimana scorsa dalle tre potenze europee. Quest'ultimo esortava l'Iran a continuare nel suo impegno di aprire i suoi siti nucleari a ispezioni più severe da parte dell'Aiea. Gli Stati Uniti accusano l'Iran di star sviluppando segretamente armi nucleari. L'Aiea invece, sebbene accusi Teheran di aver violato il Tnp per quasi due decenni, sostiene che non vi siano le prove di un programma iraniano di armamenti nucleari.

Iraq

Tre iracheni sono rimasti feriti oggi dallo scoppio di un ordigno esplosivo all'entrata del principale albergo di Kirkuk, nel nord-est dell'Iraq. Due sono poliziotti che facevano la guardia all'hotel, il terzo e' un impiegato, ha detto il capitano Adel Ibrahim, aggiungendo che due dei feriti si trovano in gravi condizioni. Il Kirkuk Palace , situato nel centro cittadino, ospita in genere personale della compagnia petrolifera americana Kbr, di diverse compagnie turche e giornalisti stranieri - ha spiegato l'ufficiale

Palestina

Il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat ha affermato che l'asserita disponibilita' israeliana a iniziative unilaterali in caso di fallimento dei negoziati di pace dimostra che il primo ministro Ariel Sharon non vuole l' applicazione della 'Road Map', appoggiata dagli Stati Uniti. I mezzi di informazione israeliani hanno riferito che Sharon potrebbe smantellare alcuni insediamenti ebraici e tracciare poi il confine di uno Stato palestinese lungo il controverso 'muro di sicurezza' in costruzione in Cisgiordania. Cio' significa che non vogliono fare la pace, questo e' contro la Road Map, ha detto Arafat in un'intervista concessa in serata alla Reuters nel suo quartier generale di Ramallah, dove e' confinato da quasi due anni. Gli israeliani stanno seguendo questo piano per sfuggire all'applicazione della Road Map, ha aggiunto. Il presidente dell'Anp ha altresi' messo in dubbio la disponibilita' di Israele a un cessate il fuoco: Perche' funzioni, ci dev'essere una forte spinta, e occorre inviare, se non forze Onu, almeno osservatori Onu, ha affermato. Dal canto suo, il primo ministro palestinese Ahmed Qrei (Abu Ala) si e' detto favorevole a qualsiasi iniziativa unilaterale per smantellare colonie ebraiche dai Territori occupati solo se cio' condurra' all'applicazione della Road Map. Secondo Abu Ala, perche' vi sia un vero progresso occorre che Israele cessi la sua occupazione di terre palestinesi, tolga i posti di blocco militari intorno alle citta' della Cisgiordania e consenta ad Arafat di muoversi liberamente.

Israele

Les colons israéliens ont présenté mardi les grandes lignes d'un "plan de paix" excluant la création d'un Etat palestinien ou le démantèlement de la moindre colonie, en réponse à "l'Initiative de Genève" et à la "feuille de route".Ce plan prévoit "l'éradication du terrorisme, l'abandon du principe de la paix en échange des territoires, une autonomie administrative pour les Arabes et un accord final régional excluant la création d'un Etat palestinien ou le démantèlement de colonies", a indiqué à la radio militaire un chef colon Ben Tzvi Lieberman.Selon la radio publique, ce plan, mis au point par 14 députés d'extrême-droite et du Likoud, le parti du Premier ministre Ariel Sharon, prévoit une division des territoires israéliens et palestiniens en 10 cantons.Dans les deux cantons qui leur seraient réservés, les Palestiniens qui en feront la demande pourraient voter pour les législatives dans le cadre d'un scrutin par canton qui assurerait "une majorité juive automatique au parlement".Le Premier ministre serait juif, tandis qu'un Arabe pourrait devenir vice-Premier ministre, a ajouté la radio."Ce plan est une réponse à l'Initiative de Genève et à la feuille de route, qui constituent de très mauvaises solutions", a ajouté M. Lieberman, un des dirigeants du Conseil des implantations de Judée-Samarie (Cisjordanie) et de la bande de Gaza."L'Initiative de Genève", qui doit être lancée officiellement le 1er décembre, a été préparée par des politiciens de l'opposition israélienne, dont l'ex-ministre travailliste Yossi Beilin, et d'anciens responsables palestiniens, dont l'ex-ministre Yasser Abed Rabbo

Colombia

  • guerriglieri colombiani dell’Esercito di Liberazione Nazionale (Eln) hanno rilasciato oggi due turisti europei sequestrati a settembre nella regione di Sierra Nevada di Santa Marta, nel nord della Colombia. Asier Huegun, spagnolo, e Reinhilt Weigel, tedesca, sono stati prelevati in una località segreta nella giungla da un elicottero della Croce Rossa, che li ha portati a Valledupar, nella Colombia settentrionale. La liberazione era stata annunciata la scorsa settimana, quando i guerriglieri avevano chiesto in cambio che le organizzazioni internazionali si occupassero maggiormente della situazione umanitaria in questa regione del Paese.

Nelle mani dell'Eln restano ancora quattro turisti israeliani ed uno inglese.

Diritto d'asilo

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Ruud Lubbers, ieri ha criticato il progetto di direttiva europea sulle procedure d’asilo il cui scopo è di armonizzare la materia tra le nazioni europee, ma che, secondo Lubbers, fornisce solo un livello minimo di tutela rischiando di erodere in materia sostanziale gli standard di protezione. In una lettera indirizzata al presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, attuale presidente di turno dell'Unione Europea, Lubbers ha affermato che se il testo della direttiva non sarà migliorato in maniera significativa, sarebbe meglio stralciarlo dall'agenda e attendere un "momento più propizio". Lubbers ha ribadito il pieno sostegno dell’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur) al processo di armonizzazione in ambito UE. Ma la direttiva sulle procedure d'asilo – avverte Lubbers nella lettera - dovrebbe mirare a standard elevati di protezione dei rifugiati e costituire un impegno per il raggiungimento di un livello di armonizzazione che sia veramente significativo. Le preoccupazioni dell’Acnur rispetto alla direttiva europea in fieri riguardano otto diversi punti, ed in particolare la nozione di ‘Paese sicuro’, le procedure alla frontiere per chiedere asilo e il diritto di rimanere nel Paese durante il ricorso in caso la richiesta di protezione umanitaria sia stata rigettata. Il numero dei richiedenti asilo arrivati nei paesi dell'UE durante la prima metà del 2003 ha registrato una notevole diminuzione rispetto agli anni precedenti (circa 150mila nel periodo gennaio-giugno), e il numero globale di nuove domande d'asilo è nettamente inferiore a quello dei primi anni '90, quando scoppiarono una serie di conflitti nei Balcani, e la sola Germania ricevette 438mila richiedenti asilo in un solo anno.

gror031125 (last edited 2008-06-26 09:50:02 by anonymous)